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ecco la guida psycho narcisiste perverse borderline.....entrate tutti contribuite


Enjoyourself1

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Vals
3 minuti fa, freefall ha scritto:

Quando ho potuto diventare indipendente economicamente, ho rarefatto i contatti coi miei.

Come da manuale, i rapporti (chiamiamoli così) sono migliorati.

I narcisisti demoliscono coloro che sono loro vicini. Partner, figli, conviventi, colleghi... Meno li vedo, meno si discute. Eppure, a volte bastano pochi minuti e ci provano lo stesso. Devo ricordarmi che ogni discussione è inutile, non ha senso ragionarci sopra e torna utile eclissarsi seduta stante con una scusa.

Maledizione, al lavoro mi cercano in continuazione... 😄

Io ho provato a ragionare con loro, è stato tutto inutile. 

Il problema è che quando te ne rendi conto fa veramente male. 

Persone che ti trattano oggettivamente peggio degli altri.

Le tue battute non fanno ridere. Le tue risposte sono sempre stupide. I tuoi ideali sempre sbagliati. Le tue scelte sempre patetiche.

Negano costantemente i diritti della dignità dell’individuo e se protesti per loro la legge, con te, si applica in modo diverso rispetto ai tuoi fratelli e cugini.

Se hai ragione hai torto. Se qualcuno sbaglia viene perdonato. Se sbagli tu sei un flagello vivente.

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Back Door Man
3 minuti fa, Vals ha scritto:

È come una macchia d’olio dov’è il centro è occupato dal genitore narcisista.

Si estende ai familiari.

Poi ai parenti.

Poi agli amici dei parenti e via così fino a quando avrai gli occhi addosso del mondo intero che ti guarda con quegli occhi da pesce lesso mentre scarti un pacco di salatini.

Io quello sguardo ho imparato a riconoscerlo.

È irrilevante quello che fai o quello che dici. 

Per loro sarai sempre sbagliato.

Purtroppo da ragazzino, e anche da adulto in gioventù, questa cosa mi pesava.

Ora non più. Me ne sono fatto una ragione.

Ora sto in Contatto Zero con mia madre e col resto della famiglia.

E il Contatto Zero me lo sono studiato, assieme al narcisismo e un po' di psicologia.

Meno male che c'è la Rete (non è tanto che c'è. Io ce l'ho da 20 anni, e avevo 30 anni quando feci il primo abbonamento).

Capisco comunque che il sapere era inaccessibile a me e ad altri social circle, ma c'erano altre persone e altri circoli sociali che l'accesso alle informazioni ce l'avevano, anche senza Rete.

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stefania568

 anche i figli che vengono esaltati è una cosa simile il mio narcisista  che chiamava la mamma una continuazione dovevano controllare se la ragazza del figlio era L altezza del suo standard   il primo invece  non sapeva. Fare nulla senza i genitori quando uno dei due si è ammalato mi  ha addossato  tutte le colpe a me .

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Back Door Man
16 minuti fa, freefall ha scritto:

Quando ho potuto diventare indipendente economicamente, ho rarefatto i contatti coi miei.

Come da manuale, i rapporti (chiamiamoli così) sono migliorati.

I narcisisti demoliscono coloro che sono loro vicini. Partner, figli, conviventi, colleghi... Meno li vedo, meno si discute. Eppure, a volte bastano pochi minuti e ci provano lo stesso. Devo ricordarmi che ogni discussione è inutile, non ha senso ragionarci sopra e torna utile eclissarsi seduta stante con una scusa.

Maledizione, al lavoro mi cercano in continuazione... 😄

E ho vissuto anni in regime di rapporti ridotti. Mi sembrava un compromesso accettabile. C'era solo il fastidio di mantenere le apparenze.

Da quando sto in contatto zero ho cambiato idea. Quel poco danneggia molto.

Chissenefrega delle apparenze. Neanche un minuto di vita voglio più perdere.

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Vals

Il problema è che sono loro che poi mi cercano dopo il no contact. Sono loro che si rifanno vivi con quell'aria apparentemente benevola.

Magari cedi... e risenti sulla tua pazienza l’ago della bilancia che pende sul "faccio una strage" o "scappo e mi salvo".

Lo fanno apposta a provocarti.

Magari tu sei lì tranquillo e arriva il parente di turno che inizia a trattarti male senza un reale motivo. 

E in una situazione normale, una persona normale, con un giudizio normale dovrebbe dire "perché vai a rompergli le palle mentre è lì a farsi i fatti suoi?".

Ma in un nucleo narcisistico la legge non è uguale per tutti e gradualmente le provocazioni invitano tutti a guardarti male, a farti sentire sgradito.

Per chi non avesse compreso per bene la dinamica è il genitore narcisista, con l'appoggio dell'altro, ad aver avviato questo processo. 

È stata la vostra madre narcisista o il vostro padre psicopatico a innescare la campagna diffamatoria nei vostri confronti.

E questa diffamazione è iniziata quando succhiavate ancora il latte dal vostro biberon.

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Back Door Man

Non so come fosse classificabile nel complesso il mio nucleo familiare, ma ho capito che per mia madre (narcisista) mio padre era il golden child e io la pecora nera.

Quando rimase vedova mi disse "Ma perché non sei morto te invece di lui?"

E ancora non sono in grado di difendermi bene da lei (e ma lo sarò): mi protegge il contatto zero. Io tendo sempre a scusarla. Non c'è lucidità e capacità di giudizio.

Per quanto riguarda queste tematiche (narcisismo e relazioni tossiche) mi ha aiutato tantissimo vedere i video di Valentina Poletti. Ha un sito / blog e un canale You Tube.

 

 

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Vals
11 minuti fa, Back Door Man ha scritto:

Non so come fosse classificabile nel complesso il mio nucleo familiare, ma ho capito che per mia madre (narcisista) mio padre era il golden child e io la pecora nera.

Quando rimase vedova mi disse "Ma perché non sei morto te invece di lui?"

E ancora non sono in grado di difendermi bene da lei (e ma lo sarò): mi protegge il contatto zero. Io tendo sempre a scusarla. Non c'è lucidità e capacità di giudizio.

Per quanto riguarda queste tematiche (narcisismo e relazioni tossiche) mi ha aiutato tantissimo vedere i video di Valentina Poletti. Ha un sito / blog e un canale You Tube.

Un ricordo che avevo rimosso tra i tanti risale a quando avevo circa 6/7 anni.

Discorso di mia madre a bruciapelo "sai che io e tuo padre non ti abbiamo mai voluto?" Facendo anche una descrizione ai limiti della denuncia su come funziona un preservativo femminile a un bambino che andava ancora a scuola col grembiule.

Iniziai ad agitarmi e poi a piangere e la sua espressione più che pentita e allarmata sembrò quasi divertita dal mio stato.

Io mi chiedo... a cosa cazzo serve dire a un bambino una cosa del genere? Anche se mi avesse concepito a seguito di uno stupro sul cofano di una 4x4, io che colpa avevo?

Ma forse è proprio questo il senso.

Il senso del non senso.

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freefall
8 minuti fa, Vals ha scritto:

Il problema è che sono loro che poi mi cercano dopo il no contact. Sono loro che si rifanno vivi con quell'aria apparentemente benevola.

Magari cedi... e risenti sulla tua pazienza l’ago della bilancia che pende sul "faccio una strage" o "scappo e mi salvo".

Lo fanno apposta a provocarti.

Magari tu sei lì tranquillo e arriva il parente di turno che inizia a trattarti male senza un reale motivo. 

E in una situazione normale, una persona normale, con un giudizio normale dovrebbe dire "perché vai a rompergli le palle mentre è lì a farsi i fatti suoi?".

Ma in un nucleo narcisistico la legge non è uguale per tutti e gradualmente le provocazioni invitano tutti a guardarti male, a farti sentire sgradito.

Per chi non avesse compreso per bene la dinamica è il genitore narcisista, con l'appoggio dell'altro, ad aver avviato questo processo. 

È stata la vostra madre narcisista o il vostro padre psicopatico a innescare la campagna diffamatoria nei vostri confronti.

E questa diffamazione è iniziata quando succhiavate ancora il latte dal vostro biberon.

Quando ho letto del "no-contact", nell'ambito delle relazioni con persone narci, avevo già più di 40 anni. E mi è venuto da ridere.

Da prima che imparassi a scrivere, era già un "linguaggio" che veniva usato contro di me e che io usavo a mia volta contro loro.

Lo usavo a oltranza, quando serviva. Dovevano essere loro a cedere. Costi quel che costi, non ero io a cedere.

Che bell'infanzia. Una scuola di guerra psicologica.

 

Comunque, non ci sono state solo cose abominevoli. La merda è sempre stata impastata con ottima cioccolata. E questo non è buona cosa, non puoi odiare a morte e poi amare, in continua altalena, le stesse persone. Come usare sabbia di mare nel cemento armato. Un bunker costruito con quel cemento. Dove ciò che lo fortifica, lo corrode nel profondo.

 

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Back Door Man
Adesso, freefall ha scritto:

Un bunker costruito con quel cemento. Dove ciò che lo fortifica, lo corrode nel profondo.

OT: Tu hai studiato costruzioni. Se non sbaglio ho letto qualcos'altro scritto da te sulla resistenza del cemento a compressione e trazione.

Non sono sicuro fossi tu. Eri tu quello che girava di notte con una cabrio e una psycho? 😂

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freefall
3 minuti fa, Vals ha scritto:

Un ricordo che avevo rimosso tra i tanti risale a quando avevo circa 6/7 anni.

Discorso di mia madre a bruciapelo "sai che io e tuo padre non ti abbiamo mai voluto?" Facendo anche una descrizione ai limiti della denuncia su come funziona un preservativo femminile a un bambino che andava ancora a scuola col grembiule.

Iniziai ad agitarmi e poi a piangere e la sua espressione più che pentita e allarmata sembrò quasi divertita dal mio stato.

Io mi chiedo... a cosa cazzo serve dire a un bambino una cosa del genere? Anche se mi avesse concepito a seguito di uno stupro sul cofano di una 4x4, io che colpa avevo?

Ma forse è proprio questo il senso.

Il senso del non senso.

 

Mi viene da dire che la più grande vittoria è non diventare come loro.

Nemmeno verso di loro. Interrompere la diffusione del MORBO sapendo che è un lavoro che non finirà mai.

Diventare portatori sani di quanto si è vissuto allora.

Serve un gran lavoro di consapevolezza.

Io, ad esempio, non riesco a eradicare la voglia di radere al suolo i bulli. Mi trattengo, sono incensurato. Ho molto autocontrollo. Ma anche una memoria da elefante...

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