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Voi di chi vi fidate?


joker2

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joker2

È impossibile che non esistano persone col nostro grado di moralità e sincerità, qualcuno di cui ci possiamo fidare al livello con cui gli altri si possono fidare di noi deve esistere per forza. Certo che se uno ha un livello di moralità nella media, se uno è un italiano medio, non avrà i problemi esposti da joker. Più ci si allontana dalla media più si hanno di questi problemi. Comunque ripeto, qualcuno di cui ci possiamo fidare deve esistere per forza, finché c'è vita c'è speranza.

Ben detto!

Finchè si resta nella massa con i paraocchi non si hanno questi problemi...

Appena si inizia a pensare con la propria testa e a distinguersi iniziano i problemi...

No ma infatti io due ottimi amici li ho, altri buoni amici (diciamo così) anche, però con le persone, in generale, ho avuto molte più delusioni di quante me ne aspettassi.

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Lubricure
ps.. ci sono cose che non si dicono nemmeno ai migliori amici

Concordo pienamente. Sarò pessimista, ma per me vale il principio del "non si sa mai". Ed in effetti in più di un caso ho fatto bene a tenere certe cose riservate.

Ben detto!

Finchè si resta nella massa con i paraocchi non si hanno questi problemi...

Appena si inizia a pensare con la propria testa e a distinguersi iniziano i problemi...

No ma infatti io due ottimi amici li ho, altri buoni amici (diciamo così) anche, però con le persone, in generale, ho avuto molte più delusioni di quante me ne aspettassi

Lo penso anch'io, distinguersi dalla massa porta a delle rinunce da fare, credo. Detta così può sembrare semplicistico, me ne rendo conto, ma sono dell'idea che sia meglio avere una delusione prima su cose di poco conto e poter inquadrare la persona in base a questo fatto, piuttosto che inquadrarla a posteriori ed essere fregati su cose più grosse.

Porto un esempio. Un mio amico di quelli abbastanza certificati aveva dato dei segni di inaffidabilità piuttosto vari, ed è venuta una volta che mi ha chiesto di anticipargli poco più di una decina euro. L'ho fatto. L'ho presa come un'occasione per un bel test. Ogni volta che ci vedavamo mi diceva (di sua sponte) "mi sono scordato i tuoi $oldi", fino a quando non me l'ha detto più. Non me li ha più ridati. Di certo non muoio per così poco, ma mi sono fatto un'idea.

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  • 4 settimane dopo...
Outsider_

Mi fido solo di me stesso e dei miei genitori

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Barney law

Io penso che la fiducia sia un rischio, che non riusciremo mai a calcolare con esattezza, ma che si può valer la pena di correre, confidarci con qualcuno può davvero farci stare bene, ma davvero tanto, ma allo stesso tempo in proporzione a quanto ci ha fatto bene, ci ferisce quando veniamo traditi. Alla fine ci si deve fidare in giusta proporzione rispetto a quanto l altra persona si fida di te, perchè mettiamo che una persona ti confida una cosa per lui importante, è difficile che ti tradisca perchè avrà paura delle conseguenze, il problema sta nel fare il primo passo, il rischio sta li, se confidi una cosa importante ad un amico e lui non fa altrettanto sei fottuto, in quei casi puoi solo sperare che i valori che hai visto nel tuo amico siano veri e dico sperare perchè non puoi MAI avere la certezza di sapere chi hai davvero davanti, senza contare che le persone possono cambiare con un imprevidibilità incredibile. Io mi fido solo della mia migliore amica, un giorno che ero ubriaco marcio gli ho confidato cose che non ho mai detto a nessuno e lei il giorno dopo ha fatto altrettanto, mi è andata bene, per fortuna il mio "subconscio" ha fatto bene i suoi calcoli, da quel momento mi sono sentito liberato da un peso enorme e mi sono sentito l'anima fiorire, e mi sono reso conto di potermi fidare di lei :) Questo è il mo concetto di fiducia per ora

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Deconstructed Reality

E' sempre colpa degli altri.

Mi dispiace deluderti ma la comunicazione avviene fra due persone. Se la colpa è sempre degli altri significa che ci riteniamo perfetti, almeno incosciamente è una premessa necessaria.

Violano come tu sei convinto che debbano comportarsi con te, ma di fatto non hanno firmato nessun contratto che li obbliga a comportarsi in tale modo.

Mettiamola così.

Ieri una ragazza e io abbiamo incrociato lo sguardo. Lei camminava sul tapis roulant, io stavo uscendo dalla palestra.

Incrociano lo sguardo e poi non vengono nemmeno a chiedermi se ho voglia di un pompino. Ma siamo matti?

Si sa che le donne sono tutte zoccole quindi mi fanno i dispetti a non volermi scopare dopo avermi provocato con lo sguardo!

Cioè non guardarmi se poi non vuoi darmela, soprattutto se indossi degli spandex.

Ormai ho perso la speranza nel genere femminile, ma se continuo così non scoperò più per il resto della mia vita e preferirei che non succedesse.

Si ma non ci sono cazzi che tengano: avrò incrociato lo sguardo per un totale di mille potenziali pompini e niente.
Occhio per occhio, dente per dente. Allora mi vendico e sto senza scopare per il resto della mia vita, o magari divento gay. Secondo voi cosa è meglio?

In questo breve e surreale racconto il mio alterego non ha capito un'emerita mazza di come gira il mondo e si è creato delle convinzioni errate che gli fanno interpretare la realtà come ingiusta tanto che pensa che le donne con cui ha un contatto visivo debbano provarci con lui in modo spinto fino ad arrivare al sesso. Ma non c'è scritto da nessuna parte che debba essere così.

Probabilmente se fosse/i ricco, famoso, figo e loro fossero delle gran puttane... anzi basta che siano delle gran zoccole e ciò potrebbe anche succedere con una certa frequenza.

Di realtà ce ne sono tante e ognuno è intrappolato nella sua, si tratta solo di scegliere fra una cella con l'aria condizionata, una vasta collezione di porno,e un paio di grate che danno sul mondo reale e una cella buia, umida e angusta, senza nessun comfort.

A te la scelta.

Modificato da Deconstructed Reality
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comeback

Prima comprendi certi meccanismi, prima inizi a vivere (bene), perche' starsene in disparte in un contesto universitario e' ingiustificato ed e' dannoso sia da un punto di vista sociale che sentimentale.

Intanto parti da un assunto, piu' volte sostenuto, che gia' dopo i 20 anni, le dinamiche e gli equilibri cambiano, l'amicone con cui smanettavi alla play tutto il pomeriggio magari ha deciso di smanettare in quella che diventera' la sua prima ltr e poi one-itis, la tua amica del cuore trovera' il boyfriend, uno parte e va fuori per l'uni, uno sparisce o si fa altri amici, uno continua a giocare alla play e tu ti sei rotto i coglioni, uno non vuol uscire, l'altro si fissa con la palestra e si scopa da solo allo specchio, altri escono con un sacco di tipe e anche loro si perdono dal raggio visivo.

Qualcosa cambia, e in moltissimi casi la gente se ne va in LTR, sparendo miseramente dal radar.

A volte rimani un po' con quel che ti rimane, se non sei bravo a correre ai ripari, a meno che non ti tieni impegnato a uscire con delle tipe o te ne vai anche tu in ltr, in questi casi non perdi socialita' (se sei bravo, eh!) perche' da una ragazza puoi risalire a nuovi network sociali, quindi nuovi amici e amiche e via dicendo.

Ti faccio un esempio : io sono dell'88, quando andai in ltr con una del 89 e 90 poi, ho conosciuto intere generazioni, al tempo ero sveglio ma non cosi' furbo da farmeli amici, ma tu puoi creare connessioni infinite.

Il problema che ci poni, non e' questione di fiducia, e' che molti rapporti nascono attorno a obiettivi comuni o condizioni comuni.

La gente se ti da buca ad un appuntamento difficilmente lo fa con cattiveria, ma perche' non gli va avendo gia' le loro cose da fare : la ragazza, l'uni o il lavoro, lo sport ecc ecc, quindi a meno che non gli salta qualcosa sull'agenda (es la ragazza lo molla) tu li vedrai di meno.

Credimi che tu faresti lo stesso.

Quindi non e' fiducia, sei tu che non comprendi il contesto, ma e' normale tutti facciamo errori.

Renditi interessante per prendere l'interesse degli altri/e "liberi", vedrai che andra' meglio e apriti agli altri.

La vita e' un gran compromesso.

Modificato da comeback
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dickinson1

ma...fidarsi di tutti e di nessuno,alla fine.

Pero' se non ci dovessimo fidare di nessuno non dovremmo nemmeno uscire di casa.

E quando ci fidiamo di tutti e' proprio la volta che possiamo rimanere fregati.

Diciamo che ognuno di noi vuole fregare qualcun'altro.

Nel bene e nel male.

Sempre in base ai propri tornaconti.

Alle volte ci capita,ma non per cattiveria,perche' siamo fatti cosi' noi.

E gli altri.

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Amog_Cattivo

Ciao a tutti!

La mia situazione è questa: ho pochissimi amici (forse 2, ma alle volte dubito anche di essi) e moltissimi conoscenti (con la maggior parte di essi però i rapporti non sono buoni).

Mi spiego meglio: io sono uno che fino ad adesso con gli amici si apriva abbastanza, proponeva uscite, prestavo aiuto, conforto .. ma ho visto che moltissimi non solo non ricambiano ciò (cosa che non mi aspetto perchè io sono dell'idea che si deve dare senza aspettarsi di ricevere nulla) ma sono pronti a mettertelo nel culo e a tradire la tua fiducia alla prima occasione buona.

Gente che finge di non vederti per non salutarti.

Gente che ti da il pacco 9 volte su 10 che proponi di uscire.

Gente che ti sputtana.

Gente che si dimentica completamente di te (su accordi presi,ecc.).

Gente che se non ti fai sentire tu non sentiresti mai più.

...Potrei continuare, ma mi fermo qui.

Quindi ora mi ritrovo solo, parlo solamente con quei due amici che ho citato precedentemente, tutti gli altri conoscenti se posso li evito, perchè io non sono il tipo che fa i finti sorrisi e indossa costantemente una maschera. O è nero o è bianco. Per me è difficile che esista il grigio.

Sono così schifato di questa situazione che non sono neanche invogliato a conoscere nuove persone (nemmeno ragazze) perchè ormai penso che la storia è destinata a ripetersi. Così passo le giornate letteralmente da solo (ho i miei hobby per carità, però sto da solo per gran parte della settimana credetemi).

Vado in facoltà, sto solo, finita lezione vado a casa e sto solo. Il giorno dopo il ciclo ricomincia. Mi vedo con qualcuno solo nel weekend (e nemmeno sempre). Fino a qualche settimana fa, come detto, provavo a socializzare, proporre uscite però la falsità delle persone mi ha davvero stufato.

Mi rendo conto, però, che continuando così finirò per rimanere sempre più solo.

Consigli & opinioni?

P.S.: non è la prima volta che mi trovo in questa situazione. Sono sempre ripartito, anche da zero. Per poi tornare di nuovo a questo punto. Di tentativi ne ho fatti molti...

è la natura umana, tutti sono finti, anche tu, e anche io o chiunque altro, ci muoviamo mascherandoci ... questo a causa della paura, che innesca i meccanismi di difesa per proteggerci dai pericoli ipotetici basati su esperienze passate ... puoi ignorare tutto questo, far finta che tutti sono belli e buoni, o brutti e cattivi (come del resto ci dice il "buon senso comune") oppure puoi approfondire tutto questo, fino a scoprire quale maschera sta indossando la persona con cui parli. Inoltre puoi anche approfondire le tue maschere, studiale tutte quante, scopri quelle che sei abituato ad indossare, prova a cambiarle, ma non toglierle mai di fronte agli altri, o verrai etichettato per quello che realmente sei, un animale egoista selvaggio mosso dall'istinto di conservazione .. che in termini più filosofici viene detto "quello che pensa solo a sè stesso".

Studia le maschere e applica l'arte della maschera, si tratta di rendere così flessibile la propria personalità da riuscire a modificarla a seconda di chi hai davanti. In PNL direbbero di rispecchiare sempre l'interlocutore, con i suoi modi di dire, modi di fare, punti di vista posture, insomma diventa un pò il suo specchio e riflettilo, vedrai che piacerai di più; tuttavia dopo averlo specchiato esponigli il risultato che vuoi ottenere, agisci sempre per un vantaggio tuo (e agisci così non soltanto con gli uomini, ma anche e soprattutto con le donne ;) )

E quando sei da solo invece di spararti seghe mentali, passa il tempo a studiarti sempre più in profondità, scopri tutte le tue sfacettature, inizia da ciò che consideri falso e negativo cambiandone la prospettiva da cui lo consideri, conosci te stesso, chi sei, cosa vuoi, in quanto tempo lo vuoi ..

da quello che ho capito tu soffri delle mie stesse paure

- paura della perdita, quindi della solitudine

- paura del giudizio altrui, cioè timore di non piacere e quindi aiuti tutti per piacere

diventa egoista con gli altri e altruista con te stesso, nessuno vale il tuo tempo, solo rispettali, hanno diritto di esporre la loro opinione, che però non deve assolutamente condizionarti, se è valida la accetti, altrimenti la rifiuti con gentilezza, niente arroganza, aria di superiorità o quant'altro semplicemente fai valere il tuo punto di vista, la tua opinione

Modificato da Amog_Cattivo
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Amog_Cattivo

per rispondere alla domanda, mi fido di me stesso, delle mie capacità e, ancora non del tutto, del mio inconscio, inteso come la parte intuitiva e perspicace della mente, che racchiude ogni mia memoria e quindi ne sa un sacco anche se non ricorda tutto :)

mentre per gli altri .. mi fido solo di chi si fida di me, in questo modo la fiducia è reciproca, aiuto solo chi fa o farebbe altrettanto, mentre per gli altri c'è l'indifferenza

Modificato da Amog_Cattivo
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