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Cosa ne pensate degli italiani?


comeback

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lennon

Guarda svolte ancora non ne ho avute, piano piano sto migliorando, ho sconfitto l'insonnia e sto mandando curriculum a tutto spiano...

Però ancora mi sogno Londra e l'ufficio della City, ...le serate prima di sentirmi male, quando conobbi un ragazzo del Trentino, bella amicizia, e feci 4 k-close in disco aprendo mezzo club con i ragazzi che volevano fare amicizia con me...mi sentivo un mostro!

Appena mi sento meglio con lo stomaco, forse me ne vado da mio zio vicino Francoforte, vediamo se con qualche parente mi sento meglio...magari ci becchiamo in Germania Comeback!

La cosa che mi fa incazzare è come sia stato possibile, neanche con 1mg di Xanax al giorno ho fermato l'ansia mannaggia la miseria, io sono seriamente preoccupato di questa mia ansia di lontananza da casa...

Che cazzo gli dico ad una ragazza se mi dice trasferiamoci insieme all'estero?!?!

Ma secondo voi è educazione o genetica?

Conosco uno che è tornato da 11 mesi da solo in Cina, io in Cina col cazzo che ci sarei andato...dove cazzo scappi se ti senti male lì?!?!

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lennon

Non lo so se crescere in contesti disagiati ti fortifichi oppure no, però quando giocavo a pallone campionato provinciali ed andavamo nei paesini ed in periferia notavo sicuramente 2-3 aspetti:

1)Quelli pesavano 80kg a 15 anni, il centrale di centrocampo era già uomo, io ero si alto 1.85 ma ne pesavo 60 e con una spallata volavo via

2)La grinta e la determinazione erano un altro livello rispetto a noi, entravano a piede duro mentre io dopo un pò tiravo indietro la gamba, chi cazzo me la faceva fare di farmi male seriamente?!?!

3)Dagli spalti avevano già la fidanzatina e uscivano mano nella mano, mentre io mi masturbavo da qualche mese con video scaricati da Emule col 56k

Mio padre ha vissuto per un periodo in una semi baracca, 5 persone in 40 mq...

Salute di ferro, guidava i camion a 15 anni, storia importante dai 18 ai 24 anni, militare senza problemi alcuno, anzi gli chiesero di mettere la firma per rimanere...

Mio padre ma che cazzo pensa quando mi vede?

Ha un figlio bravino con gli studi, mi sono letto tutti i libri di Trump, Kiyosaki, Bardolla, Merenda, Ait ecc...poi alla prima prova importante lontano da casa mi sento male COSI' TANTO da rinunciare nonostante mi piacesse lavoro e stare lì...

Non gli ho mai parlato che ho problemi di erezione perchè gli verrebbe da ridere...o da piangere...

Modificato da lennon
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comeback

Certo che ci rigiri alla grande nella piaga.

Sai qualche mese fa conobbi una ragazza a Bologna, niente roba di sarge e cavoli vari, la conobbi stop. Anche fidanzata. Ebbi una impressione fantastica di lei : sorridente, intelligente, di ampie prospettive, viaggiava, era fuori-sede (a 2 h) aveva fatto l'Erasmus,conosceva la lingue, veramente una persona che dire interessante era poco. Carina, 6 - 6.5 hb. Ah, italiana! 8-)

Non molto tempo fa appresi che il fratello (unico), che su per giù non avrà avuto più di 15 anni, di cui almeno un paio passati a lottare con un tumore, mori'. Una storia che se ci pensi è straziante, anche perchè si sovrappose a ulteriori problemi di salute di un suo genitore.

Bene, in tutto questo io questa ragazza la incrociavo qualche volta ed era sempre sorridente, ha sempre fatto gli esami, ha sempre trovato anche tempo per staccarsi anche solo per qualche giorno da tutto quello stress, rimanendo tuttavia "presente" e impegnata in quella tragedia, ha vissuto come una persona normale e se ci pensi questo è un miracolo di vita.

Quindi non è genetica, formazione, quartiere (lei non viene certo da zone degradate)....è solo questione di palle, e di come affronti la vita e perchè no di come la rispetti.

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Lennon, con tutto il rispetto, ma qua si tratta sempre di scelte che fai.

Io l'anno scorso son stato due mesi via da casa, e non ho fiatato, ho lavorato e mi son anche divertito.

Però quando ritorno a casa, ritorno pigro.

Sono o non sono sempre io? E allora cosa? E' sempre una questione di scelte, le cose o le fai, o non le fai.

Io son sicuro che magari tuo padre o chi preferisci magari la tua intelligenza non la ha, ma tuo padre avrà fatto una valanga di cazzate in più di te.

E se non le ha fatte, resta il fatto che l'esperienza ti fa crescere, tutto qua. E ti parla uno che fino a qualche anno fa aveva paura pure di uscire di casa :)

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lennon

Però scusa Kagan per me non é questione di scelte, potresti farmi questo discorso qualora io avessi deciso di NON andare per uno stage fuori per mille motivi...

Sinceramente tu dopo 1 mese di insonnia, ansia, stomaco chiuso, dimagrimento di 6kg...cosa avresti fatto?

Poi ritorno lí, ed ho gli stessi problemi nonostante l'ansiolitico...ed io sognavo di vivere all'estero!

Gli italiani comunque per me sono un buon popolo, senza risorse prime apprezzabili dal sottosuolo hanno un'economia non cosí disastrata ed una qualitá di vita molto alta...

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leavingmyheart

Però scusa Kagan per me non é questione di scelte, potresti farmi questo discorso qualora io avessi deciso di NON andare per uno stage fuori per mille motivi...

Sinceramente tu dopo 1 mese di insonnia, ansia, stomaco chiuso, dimagrimento di 6kg...cosa avresti fatto?

Poi ritorno lí, ed ho gli stessi problemi nonostante l'ansiolitico...ed io sognavo di vivere all'estero!

Gli italiani comunque per me sono un buon popolo, senza risorse prime apprezzabili dal sottosuolo hanno un'economia non cosí disastrata ed una qualitá di vita molto alta...

io a Londra non ci sono mai stato, ma per esperienza indiretta (londinesi che ho conosciuto) so che e' una realta' difficile, dove devi correre sempre...

per esperienza diretta, invece, ti posso dire che quello che sogni dal paese di provincia dove sei nato (o citta' che sia) mentre guardi fuori dalla finestra o scorri le foto in google, e' solo un'immagine...

ma capisci davvero cosa vuoi quando vivi direttamente il ''sogno''..

il tentativo londinese e' stato un fiasco? ok, il che implica che sei una checchina? puo' darsi che tu lo fossi in quel frangente.

Checchine lo siamo stati tutti nella vita, anche quelli che tu puoi idrolatrare come supercazzonesempreduro (ma non lo sai).

qualcuno poi checchina ci resta, altri no...

non ti sfiora, ad esempio, l'idea che potresti provare una nuova avventura all'estero in un altro luogo, per poi arrivare (forse) a londra (se ancora ne avrai voglia) indirettamente?

nella vita non c'e' quasi nulla di realmente preventivato e programmato, la maggior parte delle cose sono improvvise: inizi con a,b,c e poi da cosa viene cosa, e' cosi' che funziona..

ti vengono DOPO le idee migliori, mica prima. Prima e' impossibile, puoi avere in testa solo quello che il luogo in cui vivevi (e le persone con cui stavi, of course) ti ha permesso di avere..

quindi comincia a dubitare di te stesso fino in fondo, considera sempre l'ipotesi che quello che pensi e' una cazzata (spesso lo e', e' statistico).

comprati il biglietto della lotteria e goditi quello che arrivera'.

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comeback
Inviato (modificato)

Però scusa Kagan per me non é questione di scelte, potresti farmi questo discorso qualora io avessi deciso di NON andare per uno stage fuori per mille motivi...

Sinceramente tu dopo 1 mese di insonnia, ansia, stomaco chiuso, dimagrimento di 6kg...cosa avresti fatto?

Poi ritorno lí, ed ho gli stessi problemi nonostante l'ansiolitico...ed io sognavo di vivere all'estero!

Gli italiani comunque per me sono un buon popolo, senza risorse prime apprezzabili dal sottosuolo hanno un'economia non cosí disastrata ed una qualitá di vita molto alta...

Ripeto Lennon, il tuo problema non è stato l'estero, è dentro di te, qualcosa che hai e che devi risolvere e che forse non vuoi raccontare. La prova la puoi verificare sul tuo presente in Italia, parliamoci chiaro : saresti stato male anche se avessi fatto lo stage in provincia di Sondrio (cosa che possono capitare, per altro bei posti) in un piccolo centro.

Tranquillo che i buchi nello stomaco li ho anche io, solitudine, agitazioni, notti dormendo male e altre da Dio, euforia, alti e bassi, fanno parte di tutti i cambiamenti (in Italia o all'estero) ma ti giuro che mai ho pensato di rientrare a casa. Lo dovrò fare giocoforza per circa 1 mese e mezzo, poi ripartirò in qualunque condizione e a qualunque costo, e sai perchè? Perchè a casa con i miei ci ho passato l'adolescenza e poi la prima parte della mia giovinezza ma oggi ho 27 anni e devo andare avanti, e non rifare la vita del teenager, e credimi che io, come tanti altri siamo spaventati almeno quanto te riguardo al futuro e a mille altre dinamiche. Ricorda uno deve imparare anche ad adattarsi e convivere con la realtà che ha, e in questo noi italiani siamo bravi a risultare dinamici e adattabili ai cambiamenti.

Te lo dico come se parlassi da solo allo specchio, non ti giudico, ma è tempo di archiviare e lavorare su te stesso per il tuo futuro, oltre che professionale, sopratutto umano.

Modificato da comeback
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comeback

io a Londra non ci sono mai stato, ma per esperienza indiretta (londinesi che ho conosciuto) so che e' una realta' difficile, dove devi correre sempre...

per esperienza diretta, invece, ti posso dire che quello che sogni dal paese di provincia dove sei nato (o citta' che sia) mentre guardi fuori dalla finestra o scorri le foto in google, e' solo un'immagine...

ma capisci davvero cosa vuoi quando vivi direttamente il ''sogno''..

il tentativo londinese e' stato un fiasco? ok, il che implica che sei una checchina? puo' darsi che tu lo fossi in quel frangente.

Checchine lo siamo stati tutti nella vita, anche quelli che tu puoi idrolatrare come supercazzonesempreduro (ma non lo sai).

qualcuno poi checchina ci resta, altri no...

non ti sfiora, ad esempio, l'idea che potresti provare una nuova avventura all'estero in un altro luogo, per poi arrivare (forse) a londra (se ancora ne avrai voglia) indirettamente?

nella vita non c'e' quasi nulla di realmente preventivato e programmato, la maggior parte delle cose sono improvvise: inizi con a,b,c e poi da cosa viene cosa, e' cosi' che funziona..

ti vengono DOPO le idee migliori, mica prima. Prima e' impossibile, puoi avere in testa solo quello che il luogo in cui vivevi (e le persone con cui stavi, of course) ti ha permesso di avere..

quindi comincia a dubitare di te stesso fino in fondo, considera sempre l'ipotesi che quello che pensi e' una cazzata (spesso lo e', e' statistico).

comprati il biglietto della lotteria e goditi quello che arrivera'.

E' tutto perfetto quel che dici.

Sai qual'è il punto?

E' che Londra è caotica.

A Colonia è difficile inserirsi perchè i tedeschi sono squadrati e il tedesco è peggio di un nemico!

A Milano c'è lo smog e se non hai soldi non ti diverti.

A Roma tutto è bello ma chiassoso.

Al tuo paesino è tutto totalmente noioso.

A Stoccolma fa freddo e le giornate sono corte.

A Ginevra tutto è troppo preciso e che sclero!

Nessun posto è perfetto e c'è sempre una cosa che ti farebbe maledire la tua partenza (o il fatto che tu abbia deciso di rimanere dove sei) ma sei tu che devi adattarti al posto, devi saper prendere dal posto ciò che vuoi e gli ambienti grandi sono come contenitori in cui puoi scegliere più e meglio rispetto al paesino.

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leavingmyheart

E' tutto perfetto quel che dici.

Sai qual'è il punto?

E' che Londra è caotica.

A Colonia è difficile inserirsi perchè i tedeschi sono squadrati e il tedesco è peggio di un nemico!

A Milano c'è lo smog e se non hai soldi non ti diverti.

A Roma tutto è bello ma chiassoso.

Al tuo paesino è tutto totalmente noioso.

A Stoccolma fa freddo e le giornate sono corte.

A Ginevra tutto è troppo preciso e che sclero!

Nessun posto è perfetto e c'è sempre una cosa che ti farebbe maledire la tua partenza (o il fatto che tu abbia deciso di rimanere dove sei) ma sei tu che devi adattarti al posto, devi saper prendere dal posto ciò che vuoi e gli ambienti grandi sono come contenitori in cui puoi scegliere più e meglio rispetto al paesino.

in ''teoria'' quello che dici e' sacrosanto, ma in ''pratica'' ci sono delle persone, fatte di carne, con una storia alle spalle, dei meandri profondi della mente che influenzano le percezioni, e anche la componente casuale (il cui ruolo e' sottovalutato)..

spesso insistere in alcune direzioni non paga, ma i motivi difficilmente li capisci subito; e' possibile che dentro il tuo cervello ci sono meccanismi subdoli che ti impediscono di costruirti quello che vuoi, o anche semplicemente di cogliere il momento. Sono tante le cose..

allora ha senso fermarsi, e provare altro, e vuoi una cosa, vuoi l'altra, la macchina comincia a partire, anche solo perche' ti sei trovato nel posto giusto al momento giusto, perche' hai avuto davanti la persona giusta, e poi 1,2,3, il motore e' avviato e cammini..

e' facile che questo accada quando la terra e' vergine, cioe' quando stai in un posto totalmente nuovo dove e' un po' come se tornassi bambino (non hai ancora preconcetti).

insomma, in sintesi gli approcci sono due.

- uno, e' quello psicologico/motivazionale, del tipo

supera le tue credenze limitanti, forza e vai oltre la zona commmfort (con tre 3 m)

e' un approccio basato sostanzialmente sul nulla, perche' non c'e' nulla di reale sotto, e' tutto mentale; se ti va bene questo gasamento (sempre momentaneo) puo' farti aprire delle porte, diversamente, sono solo bolle che si gonfiano per poi scoppiare, illusione finita e di nuovo in depressione.

- il secondo approccio e' quello pratico, che al posto di meditare sul modo di pensare prevede tentativi e azioni pratiche; a forza di spingere poi la fessura la trovi, un cazzo di passaggio per avviare il motore. Poi quello che ''pensi'' cambia da solo perche' sono sempre le esperienze a influenzarlo.

Ovvio che le esperienze vanno cercate, e mai solo in una sola direzione. Spingi spingi sempre nella stessa, e continui a non ottenere nulla... beh, inutile perseverare all'infinito a sovraccaricarti di nevrosi, forse non e' ancora il momento giusto. Potrebbe arrivare dopo quel momento, quando sarai pronto a coglierlo, adesso e' possibile che tu non lo sia ancora.

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comeback

Leaving,

totalmente d'accordo, anche se i 2 approcci mi sembrano interconnessi : le motivazioni sono la forza per azionare qualcosa di concreto. Uno non può prescindere dall'altro, ma indubbiamente la tua disamina è incontestabile.

Ritengo che qualsiasi cambiamento/spostamento geografico, che sia Londra o la provincia di Bolzano, è impegnativo, è uno shift mentale importante, seppur con gradi di difficoltà diverse. Come ogni cambiamento devi essere bravo a gestirlo, e se sei anche un pizzico fortunato (eventi positivi) riesci a rigirare la partita.

Orbene, non voglio nemmeno dire questo. In questo forum NESSUNO parla di stabilizzazione emotiva/affettiva/sentimentale, richiamando ciò che diceva Akira93 sembra che ognuno di noi sia un potenziale virus che va da un organismo all'altro. Questo discorso all'estero è pericolosissimo, fare la puttana non conviene a nessuno, a meno che non sei in Erasmus, ma se in un posto vuoi viverci (fai 1 anno) devi creare dei legami, e più sono stabili più il tuo benessere psico-fisico ne risentirà in positivo. Non vai a Londra a cercarti il wing per sargiare, va bene 1 mese va bene anche il secondo e il terzo, d'accordo lo facciamo anche 6 mesi e magari hai anche scopato qualche volta, ma quando becchi il tuo compleanno, una ricorrenza, una festività e ti trovi sostanzialmente solo come un cane, allora comprendi che questa strategia è totalmente fallimentare.

Molto spesso quando si tratta di parlare della vita degli altri, leggo delle cose ignobili quasi : esci, vai a sargiare, esci solo, buttati in un locale, parti da solo, fai questo, non sei bravo, devi far di più e mi vien da chiedere se queste persone vivono veramente nel mondo reale.

Andare in LTR è una decisione giusta, giustissima a mio avviso, se trovi una compagna, e non me ne fotte un cazzo se il forum non ne è d'accordo, o se qualcuno ti liquida come beta. E' inoltre la via più breve per farti nuovi amici, imparare la lingua e tante altre belle cose, perchè oltre alla donna ottieni anche il know-how, il network e via dicendo.

Per farsi degli amici è più difficile, le città grandi hanno un ricambio di gente costante, e poi poco sotto i 30 all'estero ci sono molte persone già in ottica famiglia, quindi figurati se escono con te il sabato sera o la domenica. Provare per credere, e becchi i "non posso" anche dai fidanzatissimi.

Quindi ricreare una stabilità a livello relazionale, questo il mio consiglio, oltre che la mia idea per il futuro.

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