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Come si può vivere senza certezza lavorativa?


Akira93

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in questi giorni appena ho un pò di tempo vi passo il mio grafico, sono 8 mosse/step, si può partire da 20 euro e se si arriva alla fine degli 8 step si arriva a prendere sui 1400 - 1500

dal terzo step abbiamo recuperato l investimento iniziale, dal 4 iniziamo a guadagnare

partire da 100 è sublime :D :D

serve "solamente" una quota al raddoppio, uno massimo due eventi

se tra premier league, liga, bundesliga e serie A non riusciamo a prendere una quota al raddoppio, allora si è meglio pensare ad altro

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che poi in sostanza è

20 ---> 40

40 ---> 80 prendi 20

60---> 120 prendi 30

90---> 180 prendi 40

140--> 280 prendi 50

230--> 460 prendi 60

400--> 800 prendi 300

500--> 1000

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io sono partito cosi, sono arrivato ad iniziare da 100 e mi fermo diretto al 4/5 step

l'importante è sapere dove si vuole andare

mai farsi prendere dalla frenesia, dal guadagno facile, e quando va male, a volte capita, uscire e pensare ad altro, farsi una trombata, non pensare di recuperare i cash subito o con rischi

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Maurito9

... ancora questa minchiata del forex ''difficilmente manipolabile''?

il forex e' il mercato piu' manipolato del mondo (e non potrebbe essere diversamente).

Manipolato dalle banche centrali e dalle banche commerciali, ma tutto ciò fa parte dell'analisi fondamentale, quindi non vedo il problema.

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leavingmyheart

Manipolato dalle banche centrali e dalle banche commerciali, ma tutto ciò fa parte dell'analisi fondamentale, quindi non vedo il problema.

cosa significherebbe che ''fa parte dell'analisi fondamentale'' ?

l'analisi, si', ma la loro, non la tua :)

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^X^

Oh cavolo,

così come la metà delle discussioni politiche sui social finisce con un paragone ad Hitler (il famoso effetto reductio ad Hitlerum http://it.wikipedia.org/wiki/Reductio_ad_Hitlerum), praticamente tutte le discussioni sul lavoro e le professioni finiscono sul trading online...

Modificato da ^X^
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<p>^X^ tu ti sei sempre mostrato a favore del lavoro da dipendente, ma spesso affermi anche che tutto il lavoro in futuro sarà a provvigione. Quindi come può farsi valere un individuo e fare carriera se in futuro ogni mese deve reiventarsi e sviluppare abilità che non ha? Solo per rientrare nel mercato, ma cosi mi sembra che una persona vivrà solo in dipendenza al lavoro! Cioè ancora più di adesso si vivrà per il lavoro e non si lavorerà per vivere.</p>

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^X^

<p>^X^ tu ti sei sempre mostrato a favore del lavoro da dipendente, ma spesso affermi anche che tutto il lavoro in futuro sarà a provvigione. Quindi come può farsi valere un individuo e fare carriera se in futuro ogni mese deve reiventarsi e sviluppare abilità che non ha? Solo per rientrare nel mercato, ma cosi mi sembra che una persona vivrà solo in dipendenza al lavoro! Cioè ancora più di adesso si vivrà per il lavoro e non si lavorerà per vivere.</p>uttav

Ciao,

in realtà ho sempre detto che io parlo del lavoro dipendente perchè è l'ambito che conosco meglio, non ho mai detto che è la scelta migliore in assoluto. Può esserlo per alcuni tipi di lavoro, ma non necessariamente per tutti.

Capisco la tua confusione e non ho una risposta standard per i tuoi dubbi.

Diciamo che in molti miei interventi cerco di ribilanciare certi facili entusiasmi che continuano a ricorrere, tipo appunto l'illusione del trading online (disclaimer: se qualcuno qui guadagna pù di 100.000 euro all'anno netti in modo continuativo da più di 5 anni può insultarmi/correggermi. Chi invece si sente un genio della finanza perchè ha scommesso 10€ e ne ha guadagnati 30€ oggi pomeriggio, si astenga per favore).

Come ho già scritto, il lavoro dipendente veicola un rapporto di fiducia tra professionista e azienda di lungo periodo: in questi casi le migliori aziende investono nella formazione continua del dipendente, ma il dipendente deve essere capace di non sedersi sugli allori e approfittare delle opportunità di crescita che vengono a lui offerte.

Chi invece ha prodotti o servizi innovativi da vendere, si troverà meglio a fare il libero professionista. In questo caso effettivamente la formazione continua è tutta a suo carico, e la sua bravura sta nel fatto di trovare tempo (che spesso costa in termini di mancate vendite) per perseguirla.

Ps. Mi sono venuti in mente due libri che consiglio a tutti di leggere.

Il primo è stato scritto negli anni '90, e spiega la transizione da "impiegato" a "lavoratore della conoscenza" (J. Rifkin, La fine del lavoro). Va letto come introduzione logica per chi è ancora ancorato, magari perchè è quello che ha visto fare ai propri genitori, al mondo del lavoro dipendente degli anni '80.

Tuttavia leggetelo sapendo che ormai è superato anche lui.

La miglior testimonianza (positiva) di come si sta evolvendo il mondo del lavoro, l'ho trovata qui:

E. Schmidt, J. Rosenberg: Come funziona Google.

I due manager di Google spiegano dettagliatamente il modo in cui selezionano i dipendenti e cosa si aspettano da loro; ovviamente non tutte le aziende saranno Google, ma ricordatevi che i manager leggono questo genere di libri, e ne ricavano ispirazione.

Se li leggete, fatemi sapere cosa ne pensate.

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leavingmyheart

Ciao,

in realtà ho sempre detto che io parlo del lavoro dipendente perchè è l'ambito che conosco meglio, non ho mai detto che è la scelta migliore in assoluto. Può esserlo per alcuni tipi di lavoro, ma non necessariamente per tutti.

Capisco la tua confusione e non ho una risposta standard per i tuoi dubbi.

Diciamo che in molti miei interventi cerco di ribilanciare certi facili entusiasmi che continuano a ricorrere, tipo appunto l'illusione del trading online (disclaimer: se qualcuno qui guadagna pù di 100.000 euro all'anno netti in modo continuativo da più di 5 anni può insultarmi/correggermi. Chi invece si sente un genio della finanza perchè ha scommesso 10€ e ne ha guadagnati 30€ oggi pomeriggio, si astenga per favore).

Come ho già scritto, il lavoro dipendente veicola un rapporto di fiducia tra professionista e azienda di lungo periodo: in questi casi le migliori aziende investono nella formazione continua del dipendente, ma il dipendente deve essere capace di non sedersi sugli allori e approfittare delle opportunità di crescita che vengono a lui offerte.

Chi invece ha prodotti o servizi innovativi da vendere, si troverà meglio a fare il libero professionista. In questo caso effettivamente la formazione continua è tutta a suo carico, e la sua bravura sta nel fatto di trovare tempo (che spesso costa in termini di mancate vendite) per perseguirla.

Ps. Mi sono venuti in mente due libri che consiglio a tutti di leggere.

Il primo è stato scritto negli anni '90, e spiega la transizione da "impiegato" a "lavoratore della conoscenza" (J. Rifkin, La fine del lavoro). Va letto come introduzione logica per chi è ancora ancorato, magari perchè è quello che ha visto fare ai propri genitori, al mondo del lavoro dipendente degli anni '80.

Tuttavia leggetelo sapendo che ormai è superato anche lui.

La miglior testimonianza (positiva) di come si sta evolvendo il mondo del lavoro, l'ho trovata qui:

E. Schmidt, J. Rosenberg: Come funziona Google.

I due manager di Google spiegano dettagliatamente il modo in cui selezionano i dipendenti e cosa si aspettano da loro; ovviamente non tutte le aziende saranno Google, ma ricordatevi che i manager leggono questo genere di libri, e ne ricavano ispirazione.

Se li leggete, fatemi sapere cosa ne pensate.

io non conosco nessuno che guadagni 100 mila euro l'anno col trading...

ma conosco chi ha fatto 1 miliardo di lire in 7 anni partendo da 3 milioni.

Per mia esperienza diretta posso solo dire che l'industria finanziaria e' fondamentalmente basata sulla bugia, e che il mondo del trading online e' la peggiore fogna di cialtroni e sparacazzate, e ''treiderz'' che curiosamente fanno i venditori con corsi/ebook/segnali, e che sempre curiosamente non hanno mai detto nulla sui loro rendimenti (e potrei fare i nomi, ovviamente...).

E' un gigantesco castello di falsita' e illusioni stimolato dalla stupidita' della gente, e dai broker che hanno tutto l'interesse ad avere clienti iperattivi; da qui tutta questa smania dell'intraday/scalping e il disinteresse diffuso verso operativita' di medio termine.

Per mia esperienza indiretta (INdiretta) posso dire che il trading lo puoi fare in 3 modi: cercare di farne un lavoro (ovvio che sono richiesti di partenza capitali gia' medio-grossi), cercare di costruire un capitale (pazienza, lungimiranza e un pizzico di culo), o giocando.

Alcune personalita' oggi hanno patrimoni buoni grazie al miracolo degli anni 99-2000 che ha permesso a molti di accumulare grosse fortune. Ma non e' scontato che risaprebbero costruire quei capitali OGGI.

E non so quanto sia realistico un rendimento ''costante'' in un mercato che muta continuamente... difficile dirlo.

Ma di certo, chi svolge questa attivita' come un lavoro non vive poi cosi' bene come si crede, stando tutti i giorni, o quasi, davanti al monitor per cercare di farsi lo stipendio; la pressione psicologica e' enorme anche per chi lo fa da anni, e questo spinge molti a fare anche i venditori per avere entrate certe per coprirsi parte delle spese.

Sta davvero bene chi puo' permettersi il lusso di non farlo il trading e vivere delle rendite che si e' fatto negli anni (sempre col trading).

Io ne ho conosciuto uno solo, ma non so quanto sia riproducibile quello che ha fatto... probabilmente non lo e', quindi uno puo' solo provarci e vedere che succede.

Ma parliamo anche di una persona che e' capace di stare posizionato per MESI in guadagno senza vendere, che e' quello che non sa fare praticamente nessuno (altro che intraday...).

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S.Barney
Manipolato dalle banche centrali e dalle banche commerciali, ma tutto ciò fa parte dell'analisi fondamentale, quindi non vedo il problema.

Per il resto, il trading sul forex tra i metodi già proposti mi sembra quello con più opportunità di successo, perchè a differenza del mercato azionario è difficilmente manipolabile. Serve però molto studio, pazienza, disciplina ed esercizio.

Come ti hanno già spiegato, il forex è il mercato più manipolato del mondo, altro che azionario (che forse è quello MENO manipolato, fatta eccezione per qualche mossa speculativa su titoli a media capitalizzazione).

La distinsione sull'analisi fondamentale ha poco senso, gli effetti poi si vedono tutti sul grafico, qualunque sia la causa del movimento.

E quando si parla di manipolazione, non si intende semplicemente il giocare con le valute sul medio-lungo termine per fare il comodo di una o dell'altra parte, ma si fa riferimento ai movimenti che si vedono nel quotidiano sul grafico, volti ad acchiappare gli ordini pendenti degli operatori.

Hai ragione sullo studio, benché poi quasi nessuno si renda conto a priori di quanto veramente sia difficile anche solo raggiungere la "sufficienza" in questo lavoro.

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