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Verso i 30 anni


Paolo1986

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Slugger

Paolo, idem con patate, il punto è che io la vedo molto diversamente dagli altri..i soldi sono importanti ma il rapporto che hai con la persona che c'è al tuo fianco penso sia decisamente su un livello superiore.
I soldi vanno e vengono, purtroppo spesso vanno xD
Però avere una persona su cui puoi contare che ti sostiene ecc..è molto diverso..
Puoi scoparti le ragazze più fighe del mondo ma rimarrai sempre e solo una protuberanza come tutti gli altri..
Per il fatto dei giochi chiusi non è assolutamente così..cioè è ovvio che sempre più spesso troverai gente sposata o fidanzata da molto..ma non perdere mai la speranza..
Stare da soli penso sia una delle cose più difficili che esista a questo mondo, e non è decisamente per tutti..però ti fa maturare molto, e ti da una coscienza che altri non hanno..in più il preferire la solitudine al qualunquismo non è da tutti.
Spesso le persone si adattano o cercano di far funzionare le relazioni per paura..ma le cose non stanno così.
In più il giorno che sarà, avrai una consapevolezza diversa della persona che sceglierai.
Detto questo ti auguro tanta fortuna nella ricerca!
Spero di averne un pò anch'io :friends:

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Paolo1986

Paolo ti capisco perfettamente, (ho studiato nella tua stessa città dove tornerò a vivere da settembre), ho passato i trenta lo scorso anno e devo dire che ho sentito abbastanza il contraccolpo del cambio di target e di età. Grazie al mondo della seduzione e alla crescita personale dai 26 anni sono cambiato totalmente, ho viaggiato, ho iniziato a lavorare e a cercare di costruire un giro di hb, seppure non senza difficoltà dal momento che la provincia non è certo la metropoli con 2 milioni di abitanti... Credo che tutto quello che ci blocca sono credenze limitanti, bisogna porsi nuovi obiettivi, nuovi target e non accontentarsi a differenza anche dei miei coetanei che sono un gruppo di rammolliti scacciafiga...Guardando al passato non lo cambierei con quello che ho oggi, ci aspettano ancora scorribande con hb, ltr, milfs... alla fine focalizzarsi solo sull' età delle donne non vuol dire nulla, ci sono bimbeminkia e bigotte anche a 50 anni, scegliamo il meglio.

Sei cosentino pure tu !! azzz :-P Si si...noto molti coetanei sono proprio scacciafiga :-P

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Paolo1986
Inviato (modificato)

Sono del tirreno

Cmq c'è da dire che mi sento molto più uomo e virile adesso che ho quasi 30 anni. Guardando i bimbiminkia di poco più di venti anni noto una differenza grandissima proprio a livello di mentalità. Mi sento molto più coscienzoso, intelligente, pieno di argomenti e con molta più esperienza rispetto a questi tamarrelli da quattro soldi che vivono solo di smartphone e apparenza. Tutti infinocchiati con il loro risvoltino e poi non sanno dire due parole in croce. Ma si dai che me frega, tanto tra qualche tempo me ne andrò lontano da qui ed andrò in scenari dove c'è gente più evoluta socialmente. Ovviamente ci vuole target "all'altezza", ragazze più mature psicologicamente e più civile. Le bimbeminkielle non me le filo. Noto che questi di adesso sono proprio aggheiati nei modi di fare e porsi. Madò!

Modificato da Paolo1986
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comeback

A mio avviso, quando riconosci l'importanza di crescere come persona, quando inizi a diventare ambizioso (ripeto prima di tutto a livello strettamente personale), devi necessariamente porti in una prospettiva più ampia rispetto a quella dove sei cresciuto. E' un meccanismo ovvio, scontato, devi darti anche dello spazio "fisico" alla crescita. E' il cambio di scenario che fa la differenza e ti permette di ampliare esponenzialmente le tue possibilità.

L'esempio lampante, sono i giovani sportivi che pur di crescere professionalmente sono "costretti" a trasferirsi, cambiare centri sportivi, allenatori, viaggiare.

Sono rarissimi i talenti che si sono potuti sviluppare rimanendo sempre nella stessa città o nella stessa regione. Leggete le biografie.

Lo stesso vale per artisti, manager, e in genere per tutte le professionalità.

Io sono calabrese come voi, ma potrei anche dire che sono del Trentino o della Toscana, cambierebbe poco nel mio ragionamento. Arrivati ad una certa età X, se vuoi salire di giri, devi andar via, almeno per un pò. L'uomo è meno animale territoriale di quel che si pensa, è abituato a viaggiare, per cercare condizioni sempre migliori e per scoprire se stesso.

Io sono rimasto calabrese fino a circa 3/4 anni fa, 4 anni fa avevo 23 anni e non avevo mai messo piede su un aereo, ero il capolavoro perfetto (o imperfetto) del tradizionalismo locale. Ritengo che oggi con uno sforzo fortissimo, con alti e moltissimi bassi, sono riuscito e sto riuscendo a costruirmi una identità più ampia di uomo, più europea.

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trout_man

A mio avviso, quando riconosci l'importanza di crescere come persona, quando inizi a diventare ambizioso (ripeto prima di tutto a livello strettamente personale), devi necessariamente porti in una prospettiva più ampia rispetto a quella dove sei cresciuto. E' un meccanismo ovvio, scontato, devi darti anche dello spazio "fisico" alla crescita. E' il cambio di scenario che fa la differenza e ti permette di ampliare esponenzialmente le tue possibilità.

L'esempio lampante, sono i giovani sportivi che pur di crescere professionalmente sono "costretti" a trasferirsi, cambiare centri sportivi, allenatori, viaggiare.

Sono rarissimi i talenti che si sono potuti sviluppare rimanendo sempre nella stessa città o nella stessa regione. Leggete le biografie.

Lo stesso vale per artisti, manager, e in genere per tutte le professionalità.

Io sono calabrese come voi, ma potrei anche dire che sono del Trentino o della Toscana, cambierebbe poco nel mio ragionamento. Arrivati ad una certa età X, se vuoi salire di giri, devi andar via, almeno per un pò. L'uomo è meno animale territoriale di quel che si pensa, è abituato a viaggiare, per cercare condizioni sempre migliori e per scoprire se stesso.

Io sono rimasto calabrese fino a circa 3/4 anni fa, 4 anni fa avevo 23 anni e non avevo mai messo piede su un aereo, ero il capolavoro perfetto (o imperfetto) del tradizionalismo locale. Ritengo che oggi con uno sforzo fortissimo, con alti e moltissimi bassi, sono riuscito e sto riuscendo a costruirmi una identità più ampia di uomo, più europea.

Condivido. Io forse ho esagerato con i piccoli spostamenti, ma confrontando le storie di chi ha fatto come me e di chi invece è rimasto al "paese" (al sud, come al nord, non fa enorme differenza) ho notato proprio una diversa flessibilità e un'apertura mentale diversa.

Attenzione però a costruirsi sempre un luogo, anche ideale, in cui tornare. Altrimenti si rischia molto di rimanere troppo soli con se stessi.

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comeback

Condivido. Io forse ho esagerato con i piccoli spostamenti, ma confrontando le storie di chi ha fatto come me e di chi invece è rimasto al "paese" (al sud, come al nord, non fa enorme differenza) ho notato proprio una diversa flessibilità e un'apertura mentale diversa.

Attenzione però a costruirsi sempre un luogo, anche ideale, in cui tornare. Altrimenti si rischia molto di rimanere troppo soli con se stessi.

Anche io ho fatto una riflessione del genere, nella mia regione (Calabria) è normale che molti siano rimasti nello stesso posto in cui sono cresciuti, alcuni hanno ottenuto anche una discreta stabilità professionale o condizioni persino migliori di quelli che sono andati via (cosi' basti pensare al costo della vita in alcune città calabresi e paragonarlo in termini di potere d'acquisto ad uno stipendio guadagnato a Milano ad esempio).

Tuttavia come ben sostieni in una prospettiva personale, chi è andato via ha una flessibilità e una apertura mentale decisamente migliore e più europea.

Estremamente d'accordo sull'ultimo pezzo, è stato un mio errore. L'ho scoperto solo recentemente, occorre sempre mantenere contatto con un luogo ideale, in molti casi potrebbe essere casa e la città d'origine, questo fintanto non si crea altrove "la casa".

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malcom_84

Credo che l' importante per crescere in tutti i sensi sia fare esperienze, lavorare in posti diversi, viaggiare, vivere fuori casa, conoscere persone nuove ecc... solo così si può capire veramente quello che si cerca e scegliere dove vivere

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  • 1 mese dopo...
Paolo1986
Inviato (modificato)

Cari ragazzi ho avuto una svolta positiva interiore durante questa estate. Dopo che ho avuto un po una sorta di crisi interiore (dove mi si era sviluppata una sorta di paura del genere "ora le ragazze notano che sono più grande con qualche ruga d'espressione e mi scartano a priori, ho perso la bellezza di un tempo che non ci sarà più) ho notato che ho sviluppato delle skills "segrete" e delle "sfaccettature" della mia personalità che fino ad ora erano rimaste "inattive". Ho notato che sono diventato più riflessivo e tranquillo come persona, ancora di più. Queste sfaccettature riflessive della personalità le ho sviluppate automaticamente in estate mentre ogni

sera mi guardavo una puntata di Star Trek The Next Generation e facendo serate d'intrattenimento. Ho iniziato a captare le sfaccettature e gli atteggiamenti "da uomo" che mi rendono interessante agli occhi degli altri e sopratutto mi fanno passare per una persona carismatica rispetto alla massa "ignorantona". Ora mi sento ancora più consapevole di me stesso e sto iniziando a vedere il lato positivo di avere quasi 30 anni. Innanzitutto:

-Un esame alla fine della laurea specialistica, e sopratutto strada in discesa.

-Sono una persona intelligente e sono completamente differente rispetto al medio 30enne di paese spanzato, con problemi di calvizie e con una mentalità da nullafacente e senza titoli di studio

-ho una certa educazione e nobiltà d'animo interiore, un cervello

E sopratutto ho notato che rispetto al resto della massa ho una cosa... la "sostanza". Mi rendo sempre più come la gente sia molto d'apparenza e non sappia fare minimamente quattro chiacchiere e non sappa minimamente

porsi. E' un periodo dove sono concentratissimo a finire bene l'università, studiare questo ultimo esame e sto scrivendo a bomba la tesi (40 pagine in quattro giorni). Inoltre noto che mi sento meno incazzato "con il mondo e gli altri" e mi approccio alle altre persone con una certa tranquillità e bontà. Forse si tratta dello sviluppo della famosa "quarta personalità" , ovvero quella del genitore, che fino all'anno scorso era rimasta "silente". Mi sento che sono entrato in un altro "periodo di vita", un po come quando avevo finito la scuola e iniziata l'università. C'è un momento di sballottamento perchè bisogna rivalutare se stessi ma poi si capisce cosa cambiare. Per la cronaca

ho fatto un paio di approcci ultimamente all'uni, e le ragazze sono rimaste positivamente meravigliate sebbene, putroppo, erano fidanzatissime da tanto tempo (mi hanno fatto vedere le foto sul cell). Insomma noto sempre più

che anche nel conoscere ragazze bisogna mantenere un atteggiamento il più naturale e normale possibile, senza andare con aria di sfida da "bisogna abbattere gli shit test, bisogna essere alpha" e chissà cosa. Mi sento come se fossi diventato più uomo e più "cinematografico". Inoltre mi si è sviluppata maggiormente l'empatia. Inoltre essendo diventato più grande mi sento quella cosa che gli altri mi rispettano di più, e quindi anche in situazioni di conoscenze di ragazze mi sento più selettivo e assertivo. Insomma, se quando avevo a malapena 20 anni vedevo le ragazze dal basso verso l'alto, ora

che sono più grande vedo le cose in maniera più realistica, sento che ho maggiormente io le redini del gioco. Inoltre se devo conoscere ragazze più piccole so come "svettare" rispetto ai loro coetanei

cretinetti che non sanno dire due parole (solo dietro facebook e wazzzapp sanno parlare) mentre io che sono una persona intelligente so come parlare ed essere una persona ricca d'argomenti. Inoltre noto che mi preoccupo molto di meno del mio aspetto fisico rispetto a qualche anno fa. So come vestirmi bene automaticamente e aggiustare

Cmq prossima tappa, via dalla calabria! Troppa ignoranza qua (cmq il post l'ho scritto di fretta con un pad e forse ci sono errori di ortografia scusatemi)

Modificato da Paolo1986
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