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Come e in cosa dovrebbe cambiare la SCUOLA ?


leavingmyheart

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resurrection joe

Caro x gli idioti e gli ignoranti volontari fanno sempre paura,perché non capiscono la portata delle proprie cazzate. La cultura dovrebbe essere un antidoto a questo,ma ho paura sia ancora molto debole...personalmente poi non sopporto il chiacchiericcio continuo su tutti gli argomenti possibili,senza un dubbio o uno straccio di prova...

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^X^

Caro x gli idioti e gli ignoranti volontari fanno sempre paura,perché non capiscono la portata delle proprie cazzate. La cultura dovrebbe essere un antidoto a questo,ma ho paura sia ancora molto debole...personalmente poi non sopporto il chiacchiericcio continuo su tutti gli argomenti possibili,senza un dubbio o uno straccio di prova...

Ma scherzi? Sono PIENI di prove, hanno montagne di prove.

Irrilevanti, illogiche, autoreferenziali, ma questo non lo capiscono e quando lo si fa notare si irrigidiscono dietro frasi tipo "chi ti paga, sveglia, studia, ma allora il PD" :)

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resurrection joe

In questi ultimi giorni poi sono tutti esperti di intelligence,guerre asimmetriche o fantastoria..un tempo facevano anche ridere,ora ne ho piene le palle.per alcuni basterebbero due missili qua o una atomica la'e tutti i problemi sarebbero cancellati..da tre giorni chiedo a tutti di partire volontari contro l'islam per vedere se lo farebbero volentieri,ma alla fine sono solo chiacchiere da bar...non ho più voglia di ascoltarle.di gente che sa cosa significa combattere in italia sono molto pochi,il resto una manica di esaltati sbruffoni.purtroppo speravo in un esempio da salvini,ma,stranamente non parte eh eh eh...

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Nel mio piccolo, da appassionato di letteratura in generale, era veramente una cosa che mi faceva incazzare....

Praticamente dovevi conoscere lo stile di scrittura, la metrica (e tutto ciò che comprende), ma di cosa voleva comunicare l'autore bè, quello chissene frega....

Leggere uno come Baudelaire per studiarne la metrica è come comprare una Ferrari senza guidarla, per smontarla a pezzi e calcolare la formula chimica di tutti i materiali che la compongono.

Lo penso anche io, fissazioni su metrica, nomi di metafore e cosi via.... per poi dimenticarsi del concetto fondamentale inoltre sarebbe meglio per gli studenti aver un approcio romantico e non classista ai vari librri/poesie/racconti.

In ogni caso penso che il problema peggiore delle scuole italiane, siano i professori: svogliati, spesso impreparati e cosi via..

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^X^

In questi ultimi giorni poi sono tutti esperti di intelligence,guerre asimmetriche o fantastoria..un tempo facevano anche ridere,ora ne ho piene le palle.per alcuni basterebbero due missili qua o una atomica la'e tutti i problemi sarebbero cancellati..da tre giorni chiedo a tutti di partire volontari contro l'islam per vedere se lo farebbero volentieri,ma alla fine sono solo chiacchiere da bar...non ho più voglia di ascoltarle.di gente che sa cosa significa combattere in italia sono molto pochi,il resto una manica di esaltati sbruffoni.purtroppo speravo in un esempio da salvini,ma,stranamente non parte eh eh eh...

Come sempre accade, ci si accorge realmente di quanto siano stupide o addirittura pericolose le opinioni medie solo quando iniziano a toccare i campi in cui siamo esperti.

Alla luce di questo, come giudicherai tali opinioni in futuro quando riguarderanno la politica italiana, l'Europa, l'euro, l'economia, il liberismo, il comunismo ecc. ecc?

ps: sul partire in guerra, uno stato serio inizierebbe a mandare lettere di arruolamento volontario a tutti i guerrafondai di Facebook: abbiamo nomi e cognomi!

Modificato da ^X^
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resurrection joe

E avrebbero tutti un bel certificato medico che li difende,anche se fosse stato per loro..per venire al dunque,la scuola forma generazioni,e viceversa...credo che ora siamo arrivati ad un punto davvero basso...machissenefrega comunque,visto che tra poco uscirà in nuovo melafonino!!!!

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dickinson1

In ogni caso penso che il problema peggiore delle scuole italiane, siano i professori: svogliati, spesso impreparati e cosi via..

E pensare che sono quelli scelti anche tramite concorsi...

ovvero,il meglio che ci sta in giro.

A meno di qualche appoggio o tramite conoscenze,ovviamente.

Figuriamoci gli altri ,allora.

Modificato da dickinson1
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leavingmyheart

Questa e' una perla pubblicata da un clown su FB sull'utilita' di studiare filosofia...

qqqqqqqqqqqqqqqqqq.png

A proposito dell'analfabetismo funzionale dilagante tra le persone, e' da notare che solo chi fa parte della categoria (cioe' la larga maggioranza della collettivita') non e' in grado di cogliere un fatto, che e' il seguente:

nel testo c'e' un SOLO concetto, che viene ripetuto in 10 righe con parole diverse :testone:

Come se la ripetizione rendesse una cretinata piu' vera del dirla una volta sola.

In effetti era troppo semplice dire che e' l'indagine rigorosa, scientifica/giornalistica che sia, basata sui fatti e criteri logici/scientifici che insegna a cercare la veridicita' delle cose.

Dubito che eraclito o platone contribuiscano in misura maggiore, e che abbiamo effettivamente contribuito a formare una societa' di intellettuali che non c'e'.

Questo e' solo uno dei tanti esempi di fandonie autoreferenziali che circolano.

Sempre utili, comunque, ad imparare la sublime arte della retorica, parlare tanto per non dire nulla sembrando intelligenti.

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battersea

Mi sta piacendo molto questa discussione, come mi piacciono spesso i tuoi interventi, leaving.

Debbo però dirti che l'immagine del clown su FB non riesco a visualizzarla, con mio sommo dolore, dunque non posso commentarla.

Posso immaginare qualche sofismo sull'importanza del pensiero critico che dovrebbe insegnare la filosofia. Bene, voglio invitare chiunque abbia qualcosa da dire a non confondere la filosofia con la storia della filosofia che si insegna nelle scuole, utile solo a far odiare a poveri 16enni una lunga sequenza di nomi che cianciano sull'Assoluto e idee varie, convinti tutti che la stessa filosofia sia morta con Nietzsche.
Al più, è forse morta la metafisica, in realtà neanche tanto visto che ancora se ne parla ampiamente.

L'epistemologia, la logica, la filosofia della scienza, la filosofia del linguaggio, la filosofia etica (e a braccetto quella del diritto), la filosofia della mente, sono tutte parti della filosofia che sono vive, vegete, il cui dibattito resta importante e la cui conoscenza è importantissima anche per proteggersi dalla "sublime arte della retorica" di cui tu parli.

Perché, se è verissimo che informatica, economia, inglese devono necessariamente far parte del bagaglio culturale delle generazioni post 2000, resto convinto dell'idea che, se si fosse letto nelle scuole, negli anni '80, Benjamin, se Adorno fosse stato studiato, se si fossero fatti dibattiti su "Fuga dalla libertà" di Fromm, noi il berlusca negli anni '90 non l'avremmo avuto.

Modificato da battersea
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leavingmyheart

Mi sta piacendo molto questa discussione, come mi piacciono spesso i tuoi interventi, leaving.

Debbo però dirti che l'immagine del clown su FB non riesco a visualizzarla, con mio sommo dolore, dunque non posso commentarla.

Posso immaginare qualche sofismo sull'importanza del pensiero critico che dovrebbe insegnare la filosofia. Bene, voglio invitare chiunque abbia qualcosa da dire a non confondere la filosofia con la storia della filosofia che si insegna nelle scuole, utile solo a far odiare a poveri 16enni una lunga sequenza di nomi che cianciano sull'Assoluto e idee varie, convinti tutti che la stessa filosofia sia morta con Nietzsche.

Al più, è forse morta la metafisica, in realtà neanche tanto visto che ancora se ne parla ampiamente.

L'epistemologia, la logica, la filosofia della scienza, la filosofia del linguaggio, la filosofia etica (e a braccetto quella del diritto), la filosofia della mente, sono tutte parti della filosofia che sono vive, vegete, il cui dibattito resta importante e la cui conoscenza è importantissima anche per proteggersi dalla "sublime arte della retorica" di cui tu parli.

Perché, se è verissimo che informatica, economia, inglese devono necessariamente far parte del bagaglio culturale delle generazioni post 2000, resto convinto dell'idea che, se si fosse letto nelle scuole, negli anni '80, Benjamin, se Adorno fosse stato studiato, se si fossero fatti dibattiti su "Fuga dalla libertà" di Fromm, noi il berlusca negli anni '90 non l'avremmo avuto.

Il fatto e' che per quante discussioni, riflessioni si possano fare in classe sui piu' svariati ambiti, e' tutto da dimostrare che questo porti ad un effettivo aumento dell'intelligenza di chi vi partecipa. E' un tipo di formazione di fatto inconsistente, non misurabile e tendenzialmente dispersivo. Triste da darsi, ma e' la realta'.

Non so quante volte in classe assistevo a dibattiti infiniti su temi di attualita', etica e chi piu' ne ha piu' ne metta, e delle volte era davvero interessante confrontarsi coi professori, venivano fuori spunti tutt'altro che banali.

Ma alla fine, in soldoni, tutto questo non si e' tradotto direttamente in un qualcosa di tangibile, ed ero perfettamente consapevole che se al posto di quelle ore di ''riflessioni'' mi avessero insegnato un minimo di programmazione o avessimo interloquito con una madrelingua inglese, avrei faticato molto meno dopo.

E' accattivante il dibattito, ma puoi farlo quando hai la pancia piena.

La scuola deve reggersi prima di ogni altra cosa sui alcuni fondamentali, che siano misurabili e spendibili, traducibili poi nel mondo del lavoro.

Questa e' la base: saper leggere, scrivere, analizzare testi, fare di conto, avere conoscenze informatiche decenti, conoscere i progressi storici/tecnologici e il sistema economico in cui si vive.

L'essenziale.

Poi, DOPO, imparato a riempiersi la pancia perche' si ha un valore di mercato che il mondo riconosce, ci si puo' permettere il lusso di fare riflessioni, disquisizioni filosofiche di qualsiasi genere. Ma sono extra, condimenti, non i primi piatti.

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