Nakama [Partecipante] 700 Inviato 29 Dicembre 2015 Condividi Inviato 29 Dicembre 2015 Bisogna anche considerare che quello tra capitale e lavoro non è l'unico "conflitto", anche le aziende stesse hanno intressi contrapposti. La situazione ottimale per l'azienda A è pagare poco (o non pagare, o farsi pagare da) i suoi dipendenti mentre le altre aziende (competitors e no) strapagano i loro, così da comprare lavoro a niente e vendere cari i prodotti. Se tutti fanno così non conviene a nessuno, ma essere l'unico a pagare il lavoro quando gli altri lo hanno gratis ti uccide. Quindi l'interesse delle "aziende" è contro l'interesse di una qualsiasi singola azienda. Un po' come la storiella degli alberi che crescono crescono, ma alla fine prendono tutti la stessa luce di prima. Esatto, questi discorsi apparentemente contradditori esistono perchè la maggior parte della persone non ha capito la differenza fra micro economia e macro economia Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
-Grey- [Partecipante] 2222 Inviato 29 Dicembre 2015 Condividi Inviato 29 Dicembre 2015 Purtroppo devo darti ragione Gray, ma, senza regole si ritorna al medioevo col signorotto e la servitù. È vero che le leggi sono da un certo punto di vista contro natura, ma lo sono pure gli ospedali, le automobili e tutto quello che la scienza ha prodotto. Sicuramente c'è un prezzo da pagare, ma se i benefici sono maggiori degli effetti collaterali perchè rinunciarci? quando i benefici non sono più maggiori degli effetti collaterali per esempio adesso ma il discorso è un altro non è l'abolizione delle regole su qualcosa ma che quel qualcosa che ha bisogno di continue regole su regole e metaregole per non collassare, ha qualcosa che non va alla radice se continuo a cambiarti il cerotto, ogni giorno, sulla ferita in cancrena... apparentemente ti sto "curando", ma lì sotto tu marcisci lo stesso Ozymandias ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
OldPlayer [Partecipante] 2434 Inviato 8 Gennaio 2016 Condividi Inviato 8 Gennaio 2016 (modificato) IMHO: Il tempo indeterminato, quello vero e non quello di adesso che ti do 2 spiccioli e ti mando a casa quando mi pare aveva degli indubbi pregi : - gli over 50 non si trovavano in mezzo ad una strada (se io imprenditore posso licenziare il 50enne, che salvo eccezioni è meno efficiente di un 30enne è chiaro che lo licenzio) - la stabilità dava garanzie sia a te che alle banche e tu compravi casa, spendevi per vacanze e oggetti e facevi figli che a loro volta avrebbero lavorato per pagarti la pensione (i lavoratori di oggi non sono più sufficienti a sorreggere le pensioni degli attuali pensionati! Oggi Le case restano invendute, i morosi sono sempre di più e le aziende che producono chiudono perchè la gente ha meno soldi per comprare) Se a questo aggiungiamo che i sussidi di disoccupazione sono sempre meno beh......il rischio di diventare un senza tetto è sempre più elevato...... Modificato 8 Gennaio 2016 da OldPlayer ^X^ ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Roccononmuoremai [Partecipante] 36 Inviato 20 Gennaio 2016 Condividi Inviato 20 Gennaio 2016 Mi è piaciuto molto questo post. É verissimo c'é gente che non si sa presentare, non ha buon gusto, non sa essere professionale, insomma che nessun azienda dovrebbe prendere. So perfettamente cosa significa quando fai un annuncio chiaro e chi si presenta, non si é nemmeno degnato di leggerlo, o palesemente non rispecchia i requisiti minimi, es cerco professore di inglese e chi si presenta non sa cosa significa "hello" (state certi che succede). Succede anche che molte aziende, secondo me poco serie, non vogliono spendere una lira, ops un centesimo, dove spedendere in ambito aziendale è investire. Esistono annunci in cui cercano plurilaureati di non più di 20 anni, bella presenza, 4 lignue straniere.. per stage 2 mesia a 50€ e senza casi limite come questo moltissime aziende che cercano alti profili, e alte professionalità non vogliono pagarle. La colpa é di chi cerca lavoro e lavoratori. Il problema che c'é in italia é che le aziende non investono più né sulle risorse umane, né nel creare qualcosa di nuovo, diciamo ricerca e sviluppo. Un tempo eravamo i più creativi, gli inventori, adesso copiamo, come i cinesi, ma a costi più alti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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