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Sono basso e non l'ho mai accettato


pinballwizard

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leavingmyheart

Secondo me è sempre più proficuo partire da sè stessi e da una percezione di sè come forti e valenti

E' vero che abbiamo ANCHE bisogno di feedback dall'esterno...se non altro per capire se stiamo realizzando la nostra Volontà o meno...

E' vero che di sola autoaccettazione non si vive, a meno di scegliere una vita da moanco tibetano..

Sono scettico sul fatto che siano esperienze inattese e positive a iniziare quel ciclo positivo di cui parli

Che può pure avvenire, per carità...ma il rischio è pari all'effetto dell'alcol in una serata di bagordi: si sta da dio la prima mezz'ora, passato l'effetto ci si purga effetti collaterali e lentamente si torna allo stato di partenza.

E' vero, la figa di turno ti può zompare addosso...difficilmente però perchè è richiamata da un desiderio infatuante per la tua persona...e questo perchè non riconosci in primis te stesso ancora come oggetto meritevole di desiderio...il risultato sarà molto facilmente un maxi ripensameno dell'acquirente...che per chi ha l'autostima di un caciocavallo non è proprio il top..

Partire dall'amor proprio è più vantaggioso...certo magari ci metti più tempo ma i risultati poi tendono a rimanere nel tempo e attrarre dei feed sinceri e maggiormente basati su quanto comunichi...che penso sia la ragione per cui tutti siamo qua alla fine..

quello che dici e' del tutto arbitrario. Inventi delle relazioni causa-effetto in modo casuale.

Una donna te la da' perche' le piaci, fine.

Inutile divagare sulla supposta presenza di un ''desiderio infatuante'', che e' un'espressione che non significa niente detta cosi'.

(maxi ripensamento dell'acquirente ?!!? LOL)

E poi, guarda, e' pieno il mondo di uomini insicuri, timidi e complessati che vivono a pieno relazioni amorose, questo gia' smentisce tutto il tuo impianto.

L'amor proprio, l'autoaccettazione, come dicevo, non la si inventa. E' cosi', piaccia o meno.

Una persona in sovrappeso puo' soffrire della propria condizione, ma tecnicamente e' in grado di risolvere il problema e rimettersi in forma.

Ci sono pero' delle situazioni in cui e' impossibile eliminare la fonte del disagio, come nel caso suddetto della statura.

E non c'e' dubbio alcuno che se potesse magicamente aggiungere 10 centimetri raggiungerebbe la serenita', se davvero il disagio deriva da li'.

Quindi potrebbe non arrivare mai il giorno in cui lui guardandosi dira' ''sono stupendo'', perche' sara' sempre consapevole che altezza e' mezza bellezza, e che se avesse il potere di diventare piu' alto lo userebbe.

Non puo' ingannarsi su questo, lo sa, ne e' consapevole. Il ''dispiacere'', rammarico, resta.

Si chiamano nevrosi.

Ora, le nevrosi le abbiamo tutti, TUTTI.

Ma essere sani non significa non avere malattie, significa convivere con le proprie malattie.

Il discorso non e' sperare di arrivare al giorno in cui ci si vedra' perfetti, il fatto di non amare delle parti del proprio corpo e' normale. Anche le donne piu' belle li hanno questi ''complessi''. Figuriamoci se l'uomo non puo' permettersi di averli...

Quindi non raccontiamo palle.

La realta' e' che avere dei ''rammarichi'', riguardo a cosa si sarebbe voluto avere da madre natura e che non si ha, e' normalissimo. Ed e' altrettanto vero che l'obiettivo e' trovare l'algoritmo, la formula per convivere serenamente con questi demoni.

E' la convivenza serena il focus.

Quindi, questa storia secondo cui pinballwizard dovrebbe arrivare ad amarsi per poi raggiungere magicamente quello che non ha, e' un inganno, non accadra' MAI.

Proprio perche' gli occhi con ui ora si guarda allo specchio sono quelli, non cambieranno senza risposte esterne.

Quindi il lavoro lo deve fare su entrambi i fronti: uno, smettere di guardarsi allo specchio in modo ossessivo, e lanciarsi nelle interazioni ''dimenticandosi'' del proprio corpo, e due, cavare qualcosa da questi lanci.

Se non cava nulla, non c'e' un cazzo da fare.

Ma dubito che lo fara', da come scrive pare gia' troppo compromesso psicologicamente per fare il miracolo.

Gli servirebbe trasferirsi, lasciare il luogo avvelenato in cui vive e conoscere mondi nuovi.

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pinballwizard

quello che dici e' del tutto arbitrario. Inventi delle relazioni causa-effetto in modo casuale.

Una donna te la da' perche' le piaci, fine.

Inutile divagare sulla supposta presenza di un ''desiderio infatuante'', che e' un'espressione che non significa niente detta cosi'.

(maxi ripensamento dell'acquirente ?!!? LOL)

E poi, guarda, e' pieno il mondo di uomini insicuri, timidi e complessati che vivono a pieno relazioni amorose, questo gia' smentisce tutto il tuo impianto.

L'amor proprio, l'autoaccettazione, come dicevo, non la si inventa. E' cosi', piaccia o meno.

Una persona in sovrappeso puo' soffrire della propria condizione, ma tecnicamente e' in grado di risolvere il problema e rimettersi in forma.

Ci sono pero' delle situazioni in cui e' impossibile eliminare la fonte del disagio, come nel caso suddetto della statura.

E non c'e' dubbio alcuno che se potesse magicamente aggiungere 10 centimetri raggiungerebbe la serenita', se davvero il disagio deriva da li'.

Quindi potrebbe non arrivare mai il giorno in cui lui guardandosi dira' ''sono stupendo'', perche' sara' sempre consapevole che altezza e' mezza bellezza, e che se avesse il potere di diventare piu' alto lo userebbe.

Non puo' ingannarsi su questo, lo sa, ne e' consapevole. Il ''dispiacere'', rammarico, resta.

Si chiamano nevrosi.

Ora, le nevrosi le abbiamo tutti, TUTTI.

Ma essere sani non significa non avere malattie, significa convivere con le proprie malattie.

Il discorso non e' sperare di arrivare al giorno in cui ci si vedra' perfetti, il fatto di non amare delle parti del proprio corpo e' normale. Anche le donne piu' belle li hanno questi ''complessi''. Figuriamoci se l'uomo non puo' permettersi di averli...

Quindi non raccontiamo palle.

La realta' e' che avere dei ''rammarichi'', riguardo a cosa si sarebbe voluto avere da madre natura e che non si ha, e' normalissimo. Ed e' altrettanto vero che l'obiettivo e' trovare l'algoritmo, la formula per convivere serenamente con questi demoni.

E' la convivenza serena il focus.

Quindi, questa storia secondo cui pinballwizard dovrebbe arrivare ad amarsi per poi raggiungere magicamente quello che non ha, e' un inganno, non accadra' MAI.

Proprio perche' gli occhi con ui ora si guarda allo specchio sono quelli, non cambieranno senza risposte esterne.

Quindi il lavoro lo deve fare su entrambi i fronti: uno, smettere di guardarsi allo specchio in modo ossessivo, e lanciarsi nelle interazioni ''dimenticandosi'' del proprio corpo, e due, cavare qualcosa da questi lanci.

Se non cava nulla, non c'e' un cazzo da fare.

Ma dubito che lo fara', da come scrive pare gia' troppo compromesso psicologicamente per fare il miracolo.

Gli servirebbe trasferirsi, lasciare il luogo avvelenato in cui vive e conoscere mondi nuovi.

anche tu secondo me fai affermazioni e osservazioni arbitrarie basate sul nulla o meglio su un paio di post scritti su un forum.

Non ho mai perso le speranze del cambiamento o che la mia vita possa avere una svolta. Ho parecchi problemi, ma mi sono tolto qualche soddisfazione che non ho voglia di scrivere qua perchè non vado pazzo per l'autocelebrazione. Ho vissuto a Milano da solo e ho viaggiato per tutta l'Europa escluso il Portogallo. Ho avuto ragazze e al momento sono in una quasi relazione. Mi apprezzo per come sono? No. Questo mi ha precluso le esperienze che ho citato prima? No. Non è che sono una sorta di sociopatico trincerato in casa ad autocommiserarmi.

Il mio cruccio fondamentale è l'altezza, alle volte mi chiedo come sarebbe stata la mia vita fossi stato più alto, ovviamente so benissimo che questo non porta a nulla ed evito di pensarci.

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leavingmyheart

anche tu secondo me fai affermazioni e osservazioni arbitrarie basate sul nulla o meglio su un paio di post scritti su un forum.

Non ho mai perso le speranze del cambiamento o che la mia vita possa avere una svolta. Ho parecchi problemi, ma mi sono tolto qualche soddisfazione che non ho voglia di scrivere qua perchè non vado pazzo per l'autocelebrazione. Ho vissuto a Milano da solo e ho viaggiato per tutta l'Europa escluso il Portogallo. Ho avuto ragazze e al momento sono in una quasi relazione. Mi apprezzo per come sono? No. Questo mi ha precluso le esperienze che ho citato prima? No. Non è che sono una sorta di sociopatico trincerato in casa ad autocommiserarmi.

Il mio cruccio fondamentale è l'altezza, alle volte mi chiedo come sarebbe stata la mia vita fossi stato più alto, ovviamente so benissimo che questo non porta a nulla ed evito di pensarci.

non prendiamoci in giro, se fossi realmente soddisfatto della vita che conduci non avresti aperto il post.

I complessi fisici gridano quando ci sono delle cose nella vita reale che non si riescono ad ottenere. Quando cominci a farti domande sul tipo di vita che ''avresti'' potuto avere e' perche' quella attuale non e' quello che vorresti.

Niente palle, please.

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pinballwizard

non prendiamoci in giro, se fossi realmente soddisfatto della vita che conduci non avresti aperto il post.

I complessi fisici gridano quando ci sono delle cose nella vita reale che non si riescono ad ottenere. Quando cominci a farti domande sul tipo di vita che ''avresti'' potuto avere e' perche' quella attuale non e' quello che vorresti.

Niente palle, please.

Diverse ragazze mi hanno rifiutato per l'altezza, da piccolo mi chiamavano nanetto ( ora non capita più perchè non sono estremamente basso) e altre cose simili.

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leavingmyheart

Diverse ragazze mi hanno rifiutato per l'altezza, da piccolo mi chiamavano nanetto ( ora non capita più perchè non sono estremamente basso) e altre cose simili.

ti hanno rifiutato.

La frase finisce qua. Non dare spiegazioni tu.

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Kaihō-sha

quello che dici e' del tutto arbitrario. Inventi delle relazioni causa-effetto in modo casuale.

No. Il ruolo di auto-efficacia e autostima sulla percezione delle persone ha un solido impianto scientifico e pratico

Una donna te la da' perche' le piaci, fine.

Inutile divagare sulla supposta presenza di un ''desiderio infatuante'', che e' un'espressione che non significa niente detta cosi'.

(maxi ripensamento dell'acquirente ?!!? LOL)

Temo tu non abbia letto con attenzione quella parte di post, il discorso voleva essere più ampio e produttivo

E poi, guarda, e' pieno il mondo di uomini insicuri, timidi e complessati che vivono a pieno relazioni amorose, questo gia' smentisce tutto il tuo impianto.

Verissimo..ma noi non vogliamo essere insicuri, timidi e complessati vero? Anche perchè...questo non mi suggerisce esattamente il creare relazioni sane, e non solo con le donne

L'amor proprio, l'autoaccettazione, come dicevo, non la si inventa. E' cosi', piaccia o meno.

La si costruisce come quasi ogni abilità umana, anche questo è provato e tra l'altro da pure senso di esistere a spazi come questi

Ci sono pero' delle situazioni in cui e' impossibile eliminare la fonte del disagio, come nel caso suddetto della statura.

E non c'e' dubbio alcuno che se potesse magicamente aggiungere 10 centimetri raggiungerebbe la serenita', se davvero il disagio deriva da li'.

Quindi potrebbe non arrivare mai il giorno in cui lui guardandosi dira' ''sono stupendo'', perche' sara' sempre consapevole che altezza e' mezza bellezza, e che se avesse il potere di diventare piu' alto lo userebbe.

La fonte del disagio è l'IDEA legata al fatto di essere troppo bassi o troppo alti...ed è una cosa talmente soggettiva che spesso nessuno si accorge di avere tutto sommato un'altezza nella media, ma tende a percepirsi più alto o più basso di quello che in realtà è e la stessa cosa vale per la percezione degli altri che se sentiamo superiori a noi così ci appariranno...anche in altezza

Se per magia guadagnasse 10 centimetri potrebbe cambiare la sua percezione di sè e allora si il disagio sparirebbe ma sempre un discorso di autoimmagine è...mentre il "sono stupendo" puoi imparare gradualmente a dirtelo e a interiorizzarlo.

Ma essere sani non significa non avere malattie, significa convivere con le proprie malattie.

Il discorso non e' sperare di arrivare al giorno in cui ci si vedra' perfetti, il fatto di non amare delle parti del proprio corpo e' normale. Anche le donne piu' belle li hanno questi ''complessi''. Figuriamoci se l'uomo non puo' permettersi di averli...

Quindi non raccontiamo palle.

La realta' e' che avere dei ''rammarichi'', riguardo a cosa si sarebbe voluto avere da madre natura e che non si ha, e' normalissimo. Ed e' altrettanto vero che l'obiettivo e' trovare l'algoritmo, la formula per convivere serenamente con questi demoni.

E' la convivenza serena il focus.

E sai perchè succede questo? Perchè la percezione di te cambia, ti liberi di un tema autosvalutante e ti percepisci come di valore a prescindere..torniamo in zona autostima..

Quindi, questa storia secondo cui pinballwizard dovrebbe arrivare ad amarsi per poi raggiungere magicamente quello che non ha, e' un inganno, non accadra' MAI.

Proprio perche' gli occhi con ui ora si guarda allo specchio sono quelli, non cambieranno senza risposte esterne.

Quindi il lavoro lo deve fare su entrambi i fronti: uno, smettere di guardarsi allo specchio in modo ossessivo, e lanciarsi nelle interazioni ''dimenticandosi'' del proprio corpo, e due, cavare qualcosa da questi lanci.

Se non cava nulla, non c'e' un cazzo da fare.

Dici poco...con un complesso così radicato in testa la vedo molto dura ottenere risultati tali da cancellare il complesso stesso...questo ovviamente NON significa che non tromberà mai anzi...il punto è che sara' costantemente azzoppato da convinzioni limitanti che non sarà il limonino con l'hb di turno a scalfire..questo lo so anche per esperienza

Gli servirebbe trasferirsi, lasciare il luogo avvelenato in cui vive e conoscere mondi nuovi.

A patto che nel nuovo ambiente lavori molto su questa cosa, se no siamo punto e a capo

ho risposto rivolgendomi all'utente, ovviamente giro la riflessione a tutti nonchè al diretto interessato.

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Anonimo.92

Tranquillo, neanche Berlusconi è tanto alto.

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leavingmyheart

No. Il ruolo di auto-efficacia e autostima sulla percezione delle persone ha un solido impianto scientifico e pratico

sai benissimo che non mi riferivo a questo, non fare il furbo :testone:

Verissimo..ma noi non vogliamo essere insicuri, timidi e complessati vero? Anche perchè...questo non mi suggerisce esattamente il creare relazioni sane, e non solo con le donne

ma questo lo supponi tu, e' una tua creazione.

Il piu' delle volte la timidezza non impedisce affatto ad una donna di innamorarsi di te.

I fatti sono che la timidezza, le nevrosi, sono pressoche' la norma delle persone. Quindi se c'e' da ficcare un paletto, non e' qui.

Cosa sia sano o meno non spetta a te stabilirlo...

La si costruisce come quasi ogni abilità umana, anche questo è provato e tra l'altro da pure senso di esistere a spazi come questi

e chi ha detto il contrario?

il "sono stupendo" puoi imparare gradualmente a dirtelo e a interiorizzarlo.

certo, nelle favole.

La fonte del disagio è l'IDEA legata al fatto di essere troppo bassi o troppo alti..

L'idea dipende fortemente dai pensieri derivati dalla propria storia evolutiva, e non sempre e' possibile mutarla con un solo processo mentale, soprattutto se mancano feedback esterni.

E sai perchè succede questo? Perchè la percezione di te cambia, ti liberi di un tema autosvalutante e ti percepisci come di valore a prescindere..torniamo in zona autostima..

so?

Dici poco...con un complesso così radicato in testa la vedo molto dura ottenere risultati tali da cancellare il complesso stesso...questo ovviamente NON significa che non tromberà mai anzi...il punto è che sara' costantemente azzoppato da convinzioni limitanti che non sarà il limonino con l'hb di turno a scalfire..questo lo so anche per esperienza

sarebbe interessante capire in quali dinamiche ha trombato fino ad ora...

se si trattava di sue prime scelte, o di penultime/ultime, se ci ha provato lui o se si ' solo scopato quelle che ci provavano con lui...

se erano sobrie...

perche' e' impossibile che sia rimasto cosi' se erano VERE soddisfazioni per lui...

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trout_man

l'accettazione di se stessi a prescindere dal mondo esterno e' una favola.

[...]

autoaccettazione <=> riscontri positivi

[...]

Quindi e' ovvio che non arrivera' mai il giorno in cui sarai davvero sereno senza aver avuto dei feedback esterni che ti abbiano ''convinto''.

Adesso cosi' come stai messo, non puoi cambiare la tua autopercezione da solo, con la semplice riflessione filosofica. Scordatelo.

Ti serve l'amore femminile per guarire. (ndTrota: vero in parte questo, direi piuttosto che ti serve fare esperienze soddisfacenti, avere "successo" laddove tu vuoi "ben riuscire" sia il lavoro, sia la cultura, sia scoparti quella tipa là, sia essere scritturato per un provino ad Hollywood)

Innanzitutto caro leavingmyheart grazie! ho riaperto il forum dopo un bel po' di tempo e rileggendo i tuoi post mi hai messo voglia di ripensare a un po' di cosucce. Ho messo qualche like, ma in questo thread ho cerebralmente fatto la ola ad ogni risposta.

Prescindendo dal contenuto e dalla filosofia di fondo (che peraltro condivido completamente) finalmente si vedono aumentare gli interventi in cui si pesano le parole col bilancino, in cui ogni collegamento deve avere una sua logica. Troppe volte si sparano pappardelle a caso senza senso, troppe volte ci si innamora di parole per poterle usare laddove suonano bene.

Tornando a bomba in topic vorrei farvi una domanda: ma che diavolo significa accettarsi? accettazione? Lo si ripete in continuazione. Sempre. Nei salotti bene, in disco dopo la confessione all'amica in semi coma etilico, a scuola, dalla nonna e spesso anche sul lettino del terapeuta. Ma cosa diamine significa davvero?

Per come lo raccontano il succo della questione, volendo toglierci le lentine rosa, è molto simile al concetto di rassegnazione pur senza quel sostrato di tristezza, rammarico: in poche parole una resa col sorriso allo status quo (laddove questo non si puo' per forza di cosa cambiare).

Potete convincermi che c'è qualcosa di diverso nel concreto significato di "accettare un problema", "accettare se stessi"? Forse sì, probabilmente anche se suona male, direi di no... Ma sono tutto orecchie!

Di sotto il concetto di "convivenza serena" mi sembra molto, molto più concreto e fattualmente realizzabile. Forse in questo senso il significato di accettazione --> "convivenza serena" riesco meglio a digerirlo e a validarne l'efficacia. Ma notare bene, come scritto dal buon leavingmyheart:

1) la convivenza serena implica che il disagio resta ed è ineliminabile, può essere pero' in qualche modo riconosciuto e nei momenti di massima lucidità e serenità ridotto ad una cornice controllata: disinnescato ecco.

2) la convivenza serena implica un ciclo "a retroazione" tra l'interno e l'esterno: ho qualche feedback positivo dall'esterno, ridimensiono il mio """"complesso"""", vivo meglio con me stesso, ottengo altre conferme esterne e così via (ovvia la possibilità di un ciclo con stessa intensità, ma segno contrario in cui al negativo esterno si aggiunge l'autocommiserazione ecc.). Questo esclude qualsiasi salvifica idea di una "auto-accettazione", di esperienze di validazione self service in cui ognuno a seconda delle conseguenze può farsi monade ecc.

Aggiungo di mio solo una cosa: convivenza serena, per come descritta, è anche lo sperimentare una sempre minore sensibilità verso il problema dovuta a volte banalmente alla noia e alla ripetitività di "brutti pensieri" con cui ormai si vive da anni. Provare per credere.

Quindi potrebbe non arrivare mai il giorno in cui lui guardandosi dira' ''sono stupendo'', perche' sara' sempre consapevole che altezza e' mezza bellezza, e che se avesse il potere di diventare piu' alto lo userebbe.

Non puo' ingannarsi su questo, lo sa, ne e' consapevole. Il ''dispiacere'', rammarico, resta.

Si chiamano nevrosi.

Ora, le nevrosi le abbiamo tutti, TUTTI.

Ma essere sani non significa non avere malattie, significa convivere con le proprie malattie.

l'obiettivo e' trovare l'algoritmo, la formula per convivere serenamente con questi demoni.

E' la convivenza serena il focus.

Proprio perche' gli occhi con ui ora si guarda allo specchio sono quelli, non cambieranno senza risposte esterne.

Se non cava nulla, non c'e' un cazzo da fare.

Infine rivolgendomi all'autore: ti capisco benissimo! Non soffro per un problema di statura, ma per un altro problema non risolvibile. Anzi per meglio dire non mi piaccio fisicamente tout court. Hai descritto una vita piena di esperienze e con bei rapporti con le ragazze. Scommetto che non te ne frega un cazzo, scommetto che se gli altri ti fanno notare questo e ti dicono "visto che non hai problemi, di che ti lamenti" ti verrebbe voglia di mettere mani alla pistola. Ti capisco in pieno.

Ti dico quello che vorrei io: non voglio scopare, voglio scopare con quella che mi piace. Voglio sentire di poter piacere. Ogni tanto vorrei avere qualche sguardo addosso. Vorrei poter avere potenzialmente le stesse capacità degli altri e competere ad armi pari. Vorrei poter potenzialmente poterci provare con ragazze "troppo alte" o "troppo carine" o "troppo alte" ecc. Vorrei aver avuto un'adolescenza da fidanzatino scemo come tutti gli altri...ecc. ecc. Vorrei anche tanto credere in Babbo Natale.

Ma qualcosa mi dice che ritenere che tutto questo sia possibile solo "credendoci tanto" sia solo un modo per comprare una mezzora di illussione al prezzo di terribili ricadute dopo lo scontro con la realtà. Really toxic!!

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Wolfie

Io concordo con leavingmyheart, tempo fa (e in parte ancora oggi) vivevo una situazione analoga al creatore del topic, non accettavo per nulla me stesso, mi vedevo sempre troppo brutto e via discorrendo... il tutto è incominciato a svanire quando ho iniziato un corso di canto ove l'insegnante mi faceva fare degli esercizi di postura che poco a poco hanno cambiato la percezione che avevo di me!

(Magari degli esercizi di postura potrebbero aiutarti a sentirti un attimo più sicuro di te, informati! Potresti anche far pilates unito allo yoga)

Ma è stato il riscontro degli altri a 'convalidare' la mia autostima ritrovata, mi sentivo più sicuro ---> mi vedevano più sicuro e più me lo facevano notare più mi ci sentivo tale!

Poi un altra cosa che posso consigliarti di fare è quella di non prenderti troppo sul serio (cosa che sto cercando di fare anche io in quest'ultimo periodo) scherza anche tu sul tuo essere 'basso' (che poi come altezza la trovo più che buona)

Le affermazioni positive secondo me possono essere utili se unite a qualcos'altro che vadano a 'colpire' attivamente il centro delle tue insicurezze!

Da sole sarebbero solo un modo passivo di reagire...

Modificato da Wolfie
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