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The times they are a changing - L'anno in cui sono cresciuto di più


RayDonovan

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nietzsche
Il 1/13/2016 alle 15:16 , RayDonovan ha scritto:

Ciao, ottima domanda. Inizialmente si. Nel senso che è stata la solitudine a darmi la spinta, la voglia di reagire.

Avevo individuato nella solitudine la radice della mia infelicità e quindi mi sono chiesto come poter piacere di più agli altri, in modo da poter avere più amici e più donne.

Col passare del tempo, tuttavia, ho capito che non sarei mai piaciuto agli altri se non piacevo a me stesso.

Ben presto, quindi, ho individuato un 'me stesso ideale' secondo i miei canoni e ho cominciato a seguire quella strada.

Anche perchè io so bene cosa vuol dire voler piacere agli altri a tutti i costi. Per anni sono stato un bravo figlio, bravo studente, bravo fidanzato e una cosa ho imparato da questa esperienza:

Agli altri non basta mai. Se sei nel mindset di 'devo assolutamente piacere a x', x percepirà il suo status superiore e pretenderà sempre di più. La fidanzata pretenderà sempre più tempo e attenzioni, la famiglia sempre più risultati etc etc.

Quindi già sapevo che questo tipo di mindset era dannoso e portava ad eterna infelicità.

La vera svolta l'ho avuta quando ho cominciato a fare le cose per piacere di più a me stesso e basta. Se all'inizio la palestra serviva per uscire di casa e conoscere gente, adesso serve perchè io possa piacermi di più allo specchio. Se gli avanzamenti di carriera servivano per avere maggiore considerazione sociale, adesso servono solo per la mia situazione economica. Se prima volevo a tutti i costi far contenta la mia donna, adesso è la mia donna a dover far contento me.

Di tutti i cambiamenti radicali che ho portato avanti nell'ultimo anno questo è stato uno dei più facili. Un po' perchè, appunto, avevo già esperienza di cosa significa 'vivere per gli altri', un po' perchè vedevo che più piacevo a me stesso e più piacevo anche agli altri, quindi era evidente cosa fosse una conseguenza di cosa.

Attenzione: non è stato così nel 100% dei casi. Ho perso amici storici, mi sono bruciato ragazze in gamba, a qualcuno risulto davvero antipatico. Tuttavia, come diceva Josè Mourinho, 'neanche Gesù piaceva a tutti', quindi sti gran cazzi e avanti così.

Prendo questo post come oro colato perche' mi sono trasferito in una citta' nuova dove non conosco praticamente nessuno e nel frattempo dovo affrontare tante altre difficolta'.

Potresti raccontarci un po' di piu' su come hai affrontato il problema della solitudine e come la situazione si e' evoluta nel tempo?
Penso che sarebbe utile non solo per me ma anche per molti altri perche' molto spesso ci troviamo soli o tra le persone con cui non abbiamo molto in comune.

Grazie per aver condiviso la tua storia :)

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  • 4 settimane dopo...
Faust83

Rileggo sempre questo post nei momenti di difficoltà o quando sento di essere arrivato a una tappa e devo ripartire.

È un grande stimolo per me, soprattutto mi ricorda che non bisogna mai dimenticare quale sia la persona che si deve veramente sedurre: SE STESSI. Senza questa solidità non si va da nessuna parte.

Come tanti altri ti ringrazio per il tuo contributo, sei di enorme ispirazione. Non hai altro da raccontarci? Come stanno continuando le cose?

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