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l'Analfabetismo delle Community e il Nodo Irrisolto dell'Aspetto Fisico


leavingmyheart

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mrjako

Ragazzi stiamo tornando sempre su quel punto così, l'aspetto fisico conta?

Com'è bello e com'è il brutto?

È vero che scopano facilmente i belli?

Le tecniche funzionano o solamente per i belli?

I pick up artist sono dei mangiasoldi?

Un brutto cosa può fare per iniziare a chiavare?

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Massimo12

allora

è vero

posto che tutti ottengano gli stessi identici feedback nelle stesse qualità e quantità e che ognuno li selezioni ed organizzi in modo differente creando da uno stesso stimolo un effetto differente

e approssimativamente, per qualcuno, può essere anche vero, a monte cioè prima di diventare un complessato

ma al di là dei feedback che ognuno considera o non considera

se

io ogni giorno ricevo 100 feedback di cui 99 positivi e 1 negativo perchè sono un alto, bello e muscoloso e faccio il cubista in una discoteca

tu ogni giorno ricevi 100 feedback di cui 99 negativi e 1 positivo perchè sei basso, grasso e puzzolente e fai il lavacessi al benzinaio

tizio ogni giorno riceve 3 feedback di cui 2 positivi e 1 negativo perchè lavora in miniera tutto il giorno e poi vede la sua fidanzata che lo ama

caio ogni giorno riceve 3 feedback di cui 2 negativi e 1 positivo perchè lavora su una piattaforma petrolifera e sua moglie lo chiama ogni tanto per romprgli le palle perchè non c'è mai

sempronio ogni giorno riceve 0 feedback, perchè non esce mai di casa

secondo te, gli effetti sulle rispettive interiorità, sono da imputare ai nostri filtri personali?

certo che il mondo non è un'entità e ci sono le esperienza A, B, C... e non saranno sempre tutte uguali

ma le leggi sono dei grandi numeri, camminare da casa al bar, solo facendo il marciapiede su un isolato, può voler dire 50 feedback da piccoli a grandi

entrare nel bar può voler dire 150 feedback

i numeri sono grandi e se le percentuali sono sbilanciate, hanno un determinati effetti

poi, a 30 anni, con un costrutto interiore forgiato, solido e formato, hai anche i mezzi per metterci del tuo, dell'autoffeedback anche se per qualche giorno il mondo ti ricopre di merda

ma è dopo e si tratta di resistere per un po'

non è la norma e non può certo essere il punto di partenza

PS: il primo passo non vedo come possa essere meno fumoso: è l'estetica

più in soldoni, come ho scritto un paio di post prima, sei grasso dimagrisci, sei magro mangia, sei basso impara a stare dritto, sei brutto correggiti sti difetti fisici, sei imbranato e nervoso impara a stare fermo, hai gli occhi da pazzo impara a rilassare le palpebre,...

e poi c'è altro da fare, molto altro, per aumentare ed eccellere dopo, ma non per sopravvivere

chi ha dei complessi ha bisogno di rimuoverli prima di "automigliorarsi"

e la frase "non può farlo nessuno, ma solo te stesso" è stata trasformata in un abominio come scusa per vendere dei "percorsi" e giustificare la mancanza di risultati e l'impossibilità di misurazione tangibile

"non può farlo un altro per te", significa che non posso darti io i feedback che ti servono, come non può darteli un altro tuo amico, fratello, il tuo grupppo di 10 persone che frequenti, tua madre, il tuo guru o uno psicologo pagato per questo...

te li deve dare il mondo, le esperienze ABCD... che arrivano da sconosciuti che non hanno nessuna intenzione di aiutarti

e questi non li può manipolare nessuno per te, ma nemmeno tu

quello che puoi fare è metterti in condizione che arrivino naturalmente e lasciare che agiscano su di te, per canali non consci proprio come hanno agito tutti quelli negativi fino ad ora che ti hanno messo nella situazione da cui vuoi uscire

rimuovere i complessi non è automiglioramento, è portarsi al punto 0

complessato parti da -100, non puoi costruire +1, puoi arrivare a -99 e ti servono dei mezzi diversi per farlo

quello che la gente non capisce delle "scuole di pensiero" (che tutti vedono come gilde rivale e ideologie che si combattono, che è un'immagine che ai più piace perchè in quanto esseri umani siamo portati naturalmente alla divisione in fazioni e all'antagonismo) è che non sono scuole di pensiero, sono scuole di sviluppo

e non sono una contro l'altra, ma hanno un ordine

e non un ordine gerarchico (per cui ci si combatte per quale sia la più importante) ma un ordine cronologico

che significa che una viene prima (nel tempo, non nel valore) perchè dai suoi risultati (come prerequisiti necessari) parte la successiva

c'è una verità fondamentale nell'incipit di questa discussione, per cui trovo interessante l'argomento

il concetto che i costrutti mentali NON sono indipendenti dal mondo esterno

di sicuro non all'inizio, ancora di più per chi è in situazioni negative e comunque mai e per nessuno oltre un certo limite di tempo e di violenza

nessuno è invulnerabile

Non ci capiamo perché diamo lo stesso nome a concetti diversi.

Quando dici che il primo passo è quello estetico (ovvero dimagrisci, fai palestra, cura il look, non puzzare, ecc.) sono d'accordo che quello è lo step 1. Curare il proprio aspetto per essere presentabili. Quella è la base e da lì si migliora la propria estetica ulteriormente. E questo è lo step 1 (di cui non fa parte "sei imbranato e nervoso impara a stare fermo", quello per me è un complesso mentale da risolvere nel punto successivo).

Anche ammettendo che i feedback si modifichino dopo lo step 1, questo non significa che i complessi siano stati risolti così. Altrimenti tutti i belli dovrebbero scopare a raffica. L'aspetto mentale, che dipende dalla percezione di sé (di cui l'aspetto estetico è solo una parte - auspicabilmente meno importante che per una donna) deve essere modificato anch'esso. Perché se Tizio riceve 2 feedback positivi e 1 negativo, mentre Caio riceve 1 feedback negativo e una positivo, non è detto che sia il primo a stare meglio. Dipende dall'assetto mentale e dai filtri attraverso i quali passa l'informazione. Se Caio rilegge il feedback in maniera positiva, secondo delle logiche e delle credenze funzionali imparerà ad allineare il suo comportamento all'esterno in funzione dell'obiettivo in modo più rapido ed efficace di Tizio, nonostante abbia più feedback negativi.

Per questo è importante circondarsi di persone che abbiano una mentalità corretta rispetto ai risultati che vogliamo ottenere, perché vivere delle esperienze insieme a loro o anche solo rielaborare le esperienze vissute attraverso i loro filtri è molto utile per costruire un'immagine mentale dell'esterno diversa.

Tuttavia, chi si porta appresso dei complessi difficilmente seguirà tale percorso perché:

1) gli manca l'umiltà di mettere in dubbio quello che ha sempre creduto vero e accettare che ci siano altre possibile visioni del mondo più utili per lui;

2) non esce dalla zona di confort per paura di sbagliare e di soffrire ulteriormente, precludendosi alcune esperienze che potrebbero aiutarlo a modificare le proprie percezioni e credenze.

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-Grey-
di cui non fa parte "sei imbranato e nervoso impara a stare fermo", quello per me è un complesso mentale da risolvere nel punto successivo

è questo l'errore concettuale e percettivo (che è normale per noi maschi)

riguardo all'estetica tutti pensano che sia solo una questione di lavarsi e pettinarsi e vestirsi eleganti

alcuni riescono ad andare un po' più in là e capiscono che c'è la componente biologica che è 100 volte più importante, cioè il fisico, i lineamenti, l'altezza, ecc...

pochi comprendono che ne fanno parte anche gli atteggiamenti fisici della persona, come la postura, il modo di muoversi e alcuni tratti espressivi

aesthetikòs significa relativo alle percezioni

"estetica" nella sua accezione di relativo alla bellezza, implica il concetto nella sua totalità

quindi, capisco quello che intendi con "essere imbranato" e perchè lo consideri un complesso mentale da risolvere nel punto successivo

ma l'essere imbranato di cui parlo io è un fattore estetico, più preciso sarebbe "apparire imbranato"

che non ha niente a che vedere col fatto che tu sia imbranato veramente o meno, ma solo col fatto che tu abbia, ad esempio, una postura da imbranato, uno sguardo da imbranato, un modo di muoverti da imbranato

non c'entra con le tue abilità nella vita o con il tuo spirito indomito o col fatto di avere un miliardo in banca

puoi avere questo "difetto" estetico e sembrare imbranato, anche se poi, nella tua vita privata, sei un marine che gestisce un battaglione di mercenari

ed è molto di quello su cui tutti si incagliano e confondono quando "non capiscono" come mai quello lì così bello scopi (almeno apparentemente) così poco e come mai quello lì così brutto (almeno apparentemente) scopi così tanto

decidendo molto limitatamente cosa "secondo noi" è bello per le donne e che tipo di maschio e in base a cosa noi (maschi eterosessuali) giudichiamo sessualmente attraente (!)

siamo troppo abituati come maschi a guardare solo la forma come se si trattasse di una statua, senza renderci conto per la maggior parte che anche per noi è molto più bella una donna che si muove in un certo modo o che tiene una determinata postura o con determinati lineamenti espressivi, facilmente più bella di una che su un tavolo operatorio magari la batterebbe, come manichino a stella, ma non più quando si tratta anche solo di vederle camminare

vedi anche per questo discorso

Anche ammettendo che i feedback si modifichino dopo lo step 1, questo non significa che i complessi siano stati risolti così. Altrimenti tutti i belli dovrebbero scopare a raffica. L'aspetto mentale, che dipende dalla percezione di sé (di cui l'aspetto estetico è solo una parte - auspicabilmente meno importante che per una donna) deve essere modificato anch'esso. Perché se Tizio riceve 2 feedback positivi e 1 negativo, mentre Caio riceve 1 feedback negativo e una positivo, non è detto che sia il primo a stare meglio. Dipende dall'assetto mentale e dai filtri attraverso i quali passa l'informazione. Se Caio rilegge il feedback in maniera positiva, secondo delle logiche e delle credenze funzionali imparerà ad allineare il suo comportamento all'esterno in funzione dell'obiettivo in modo più rapido ed efficace di Tizio, nonostante abbia più feedback negativi.

non ci sono solo tizio e caio (che ho messo come esempi per completezza, ma sono situazioni irreali 3 feedback al giorno, vuol dire vivere in isolamento)

ci siamo anche (soprattutto, nelle vite normali di persone normali) io e te

o ogni giorno ricevo 100 feedback di cui 99 positivi e 1 negativo perchè sono un alto, bello e muscoloso e faccio il cubista in una discoteca

tu ogni giorno ricevi 100 feedback di cui 99 negativi e 1 positivo perchè sei basso, grasso e puzzolente e fai il lavacessi al benzinaio

con questi valori, più realistici, ma ancora lontani dalla realtà, diresti ancora che dipende dai nostri filtri, come queste percezioni agiscono su di noi?

o piuttosto sono queste percentuali che agiscono sui nostri filtri, come infatti avviene,

hai presente che si dice di uno che è innamorato e "vede tutto rosa"? Non è che uno vede tutto rosa e di conseguenza si innamora (anche se lo sostengono alcune teorie fantasiose e smentite scientificamente in più occasioni)

spiegavo, dei feedback, che non sono piccoli numeri che uno si annota mentalmente su un diario

sono centinaia di migliaia di informazioni inconscie e inconsciamente immagazzinate ogni giorno

certo che il mondo non è un'entità e ci sono le esperienza A, B, C... e non saranno sempre tutte uguali

ma le leggi sono dei grandi numeri, camminare da casa al bar, solo facendo il marciapiede su un isolato, può voler dire 50 feedback da piccoli a grandi

entrare nel bar può voler dire 150 feedback

in un'ora di vita ne riceviamo centinaia

e veniamo poi al discorso delle compagnie

che, anche, non è che sia sbagliato cambiare compagnie e stare con gente più positiva

ma la misconcezione su questo argomento specifico è che, usando le tue parole, "rielaborare le esperienze attraverso i loro filtri"

la rielaborazione è un processo postumo, successivo alla percezione, non solo, ma successivo a quando anche gli effetti emotivi della percezione si sono esauriti (morti, per questo "postumo")

e non possiamo percepire niente attraverso i filtri degli altri

e non possiamo agire direttamente sui nostri filtri

sembra uno scacco matto

ma su una cosa possiamo agire, con l'umiltà di mettere in discussione quello che crediamo e metterci a nudo gli occhi davanti al mondo

possiamo agire sulla nostra percezione selettiva

cioè vedere solo quello che vogliamo vedere

che è il principio per cui su 100 brutti che non scopano io vedo e mi ricordo solo di quello che ho visto quella volta limonare una modella e su 100 belli che scopano mi ricordo solo di quello che ho visto quella vota prendere un palo

il mistero di questa selezione non è tanto come funzioni, ma il fatto che

1 non aiuta, ma impantana

2 non rende più felici, al massimo meno infelici per qualche secondo nel momento emozionale della percezione che ci farebbe (razionalmente) sentire inadeguati

ma il punto è che lo fa lo stesso, ci fa sentire altrettanto inadeguati, ma a livello inconscio, perchè razionalmente la rielaboriamo con selezione percettiva che non elimina gli stimoli che filtriamo nè i loro effetti su di noi

ma ci impedisce di uscire dal pantano perchè razionalmente non la elaboriamo più e non possiamo più scoprire in che direzione muoverci per cambiare

in base a ciò

sì, è vero, è importante di chi ci circondiamo ma non per filtrare il mondo attraverso di loro

è utile circondarti di modelli da cui assimilare, persone a cui vorremmo assomigliare di più,

ed è un casino trovarle, forse il primo grande passo difficile, persone che hanno quello che manca a te e a cui puoi rubarlo

ma lo puoi fare solo se prima sei in grado di vederlo, che prevede di eliminare totalmente la percezione selettiva

1 per vedere che loro hanno quello che ti manca e farne la tua nuova compagnia fissa (almeno per un periodo)

2 per vedere, nel tempo passato assieme, cosa possiedono e come assimilarlo

non so se è chiaro il discorso

non sono loro che filtrano coi loro filtri le tue esperienze

è la loro vicinanza che ti cambia e modifica le tue esperienze che poi interverranno sui tuoi filtri e ti permetteranno di avere una visione più reale della realtà

attenzione, ho detto più reale, non più positiva

la visione positiva di una realtà negativa è un abominio mentale che riempie i manicomi e le bare

la visione negativa di una realtà negativa NON è un problema, è sanità mentale ed è la molla per modificare quella realtà

è la visione negativa di una realtà positiva che è un pari abominio e crea i problemi che tanti chiamano "complessi" e persone che tanti chiamano "complessati"

questo avviene quando il filtro percettivo (non la selezione percettiva che intendo come concetto diverso) non si è allineato alla realtà e crea quelli che vengono chiamati "complessi"

succede in fatti quasi esclusivamente in persone che vivono una transizione radicale nello stile di vita o che vivono (anche per un periodo) realtà parallele molto diverse in diversi contesti

è un bug percettivo, ma non cambia la realtà se non molto marginalmente

e, sì, è vero che il grosso problema è che "i complessati non escono dalla zona di comfort" (a parte che la zona di comfort è tale se ti permette una realtà positiva, chi vive male la sua realtà non possiede alcuna zona di comfort, ma diciamo che semplicemente "non muovono il culo")

ma l'unica soluzione (vera, che non sia un trucco psicologico per convincere qualcuno di qualcosa senza cambiare niente) è la violenza

vuol dire prenderti e buttarti giù nel burrone

ma per farlo devo essere sicuro che ti si apra il paracadute, che una volta che tocchi terra dolcemente, ti piacerà rifarlo

non basta buttare uno di sotto sperando che in qualche modo non si faccia male

perchè quando si schianta, ha il doppio della paura di prima a buttarsi dal dirupo

e ha ragione di averne, perchè se lo rifà si fa male di nuovo

gli serve il paracadute

punto

non la percezione del paracadute o il credere nel paracadute

ci deve essere, fisicamente, attaccato alla sua schiena, e deve aprirsi e deve averne il controllo uno che lo sa aprire al momento giusto, perchè nel panico tu potresti non aprirlo e schiantarti anche con tutta l'attrezzatura a posto

il che non significa che siccome c'è possibilità di schiantarti anche se hai il paracadute perfetto dimenticandoti di aprirlo allora tanto vale buttarsi senza paracadute perchè alla fine "non è così importante"

PS: prima citavo il fatto che è "semplice"

non intendevo "facile" perchè è difficilissimo

è semplice da capire, non da mettere in pratica

metterlo in pratica è l'inferno, a qualsiasi livello

ma per comprenderlo, basta spogliarsi di teorie astruse basate sul nulla, credenze e sentito dire, selezione percettiva, orgoglio personale e tutti questi principi bloccanti da cui siamo afflitti tutti

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Bacardi

Fondamentalmente:

"l'abito non fa il monaco"

Ma se vedi uno vestito da monaco, penserai sempre che sia un monaco.

Se non sei sicuro di te stesso, inizia a comportarti e ad atteggiarti come se lo fossi, all'esterno apparirai sicuro. (vedesi prima, postura diritta, espressione serena, corpo aperto, coscienza nello spazio)

Tramite i "feedback" che si riceveranno in seguito dal mondo esterno, inizierai ad acquisire vera sicurezza in te stesso, ma l'unico modo per acquisirla è iniziare a mentire al mondo esterno facendo credere che tu la abbia, in modo da ricevere i giusti feedback per modificare incosciamente il tuo comportamento e percezione del mondo.

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-Grey-

"l'abito non fa il monaco"

Ma se vedi uno vestito da monaco, penserai sempre che sia un monaco.

c'è quella vecchia storia che cito spesso:

il tuo migliore amico sta morendo dissanguato

in quel momento passano 2 persone

una con un costume da clown

una con un camice da chirurgo

a chi chiedi aiuto?

e chi allontani?

la scelta deciderà se il tuo amico vive o muore

quello che non sai è che tutti e due uscivano da una festa in maschera

a cui, per mascherarsi

un chirurgo si era vestito da clown e un clown si era vestito da chirurgo

Modificato da -Grey-
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Massimo12

è questo l'errore concettuale e percettivo (che è normale per noi maschi)

riguardo all'estetica tutti pensano che sia solo una questione di lavarsi e pettinarsi e vestirsi eleganti

alcuni riescono ad andare un po' più in là e capiscono che c'è la componente biologica che è 100 volte più importante, cioè il fisico, i lineamenti, l'altezza, ecc...

pochi comprendono che ne fanno parte anche gli atteggiamenti fisici della persona, come la postura, il modo di muoversi e alcuni tratti espressivi

aesthetikòs significa relativo alle percezioni

"estetica" nella sua accezione di relativo alla bellezza, implica il concetto nella sua totalità

quindi, capisco quello che intendi con "essere imbranato" e perchè lo consideri un complesso mentale da risolvere nel punto successivo

ma l'essere imbranato di cui parlo io è un fattore estetico, più preciso sarebbe "apparire imbranato"

che non ha niente a che vedere col fatto che tu sia imbranato veramente o meno, ma solo col fatto che tu abbia, ad esempio, una postura da imbranato, uno sguardo da imbranato, un modo di muoverti da imbranato

non c'entra con le tue abilità nella vita o con il tuo spirito indomito o col fatto di avere un miliardo in banca

puoi avere questo "difetto" estetico e sembrare imbranato, anche se poi, nella tua vita privata, sei un marine che gestisce un battaglione di mercenari

ed è molto di quello su cui tutti si incagliano e confondono quando "non capiscono" come mai quello lì così bello scopi (almeno apparentemente) così poco e come mai quello lì così brutto (almeno apparentemente) scopi così tanto

decidendo molto limitatamente cosa "secondo noi" è bello per le donne e che tipo di maschio e in base a cosa noi (maschi eterosessuali) giudichiamo sessualmente attraente (!)

siamo troppo abituati come maschi a guardare solo la forma come se si trattasse di una statua, senza renderci conto per la maggior parte che anche per noi è molto più bella una donna che si muove in un certo modo o che tiene una determinata postura o con determinati lineamenti espressivi, facilmente più bella di una che su un tavolo operatorio magari la batterebbe, come manichino a stella, ma non più quando si tratta anche solo di vederle camminare

vedi anche per questo discorso

non ci sono solo tizio e caio (che ho messo come esempi per completezza, ma sono situazioni irreali 3 feedback al giorno, vuol dire vivere in isolamento)

ci siamo anche (soprattutto, nelle vite normali di persone normali) io e te

con questi valori, più realistici, ma ancora lontani dalla realtà, diresti ancora che dipende dai nostri filtri, come queste percezioni agiscono su di noi?

o piuttosto sono queste percentuali che agiscono sui nostri filtri, come infatti avviene,

hai presente che si dice di uno che è innamorato e "vede tutto rosa"? Non è che uno vede tutto rosa e di conseguenza si innamora (anche se lo sostengono alcune teorie fantasiose e smentite scientificamente in più occasioni)

spiegavo, dei feedback, che non sono piccoli numeri che uno si annota mentalmente su un diario

sono centinaia di migliaia di informazioni inconscie e inconsciamente immagazzinate ogni giorno

in un'ora di vita ne riceviamo centinaia

e veniamo poi al discorso delle compagnie

che, anche, non è che sia sbagliato cambiare compagnie e stare con gente più positiva

ma la misconcezione su questo argomento specifico è che, usando le tue parole, "rielaborare le esperienze attraverso i loro filtri"

la rielaborazione è un processo postumo, successivo alla percezione, non solo, ma successivo a quando anche gli effetti emotivi della percezione si sono esauriti (morti, per questo "postumo")

e non possiamo percepire niente attraverso i filtri degli altri

e non possiamo agire direttamente sui nostri filtri

sembra uno scacco matto

ma su una cosa possiamo agire, con l'umiltà di mettere in discussione quello che crediamo e metterci a nudo gli occhi davanti al mondo

possiamo agire sulla nostra percezione selettiva

cioè vedere solo quello che vogliamo vedere

che è il principio per cui su 100 brutti che non scopano io vedo e mi ricordo solo di quello che ho visto quella volta limonare una modella e su 100 belli che scopano mi ricordo solo di quello che ho visto quella vota prendere un palo

il mistero di questa selezione non è tanto come funzioni, ma il fatto che

1 non aiuta, ma impantana

2 non rende più felici, al massimo meno infelici per qualche secondo nel momento emozionale della percezione che ci farebbe (razionalmente) sentire inadeguati

ma il punto è che lo fa lo stesso, ci fa sentire altrettanto inadeguati, ma a livello inconscio, perchè razionalmente la rielaboriamo con selezione percettiva che non elimina gli stimoli che filtriamo nè i loro effetti su di noi

ma ci impedisce di uscire dal pantano perchè razionalmente non la elaboriamo più e non possiamo più scoprire in che direzione muoverci per cambiare

in base a ciò

sì, è vero, è importante di chi ci circondiamo ma non per filtrare il mondo attraverso di loro

è utile circondarti di modelli da cui assimilare, persone a cui vorremmo assomigliare di più,

ed è un casino trovarle, forse il primo grande passo difficile, persone che hanno quello che manca a te e a cui puoi rubarlo

ma lo puoi fare solo se prima sei in grado di vederlo, che prevede di eliminare totalmente la percezione selettiva

1 per vedere che loro hanno quello che ti manca e farne la tua nuova compagnia fissa (almeno per un periodo)

2 per vedere, nel tempo passato assieme, cosa possiedono e come assimilarlo

non so se è chiaro il discorso

non sono loro che filtrano coi loro filtri le tue esperienze

è la loro vicinanza che ti cambia e modifica le tue esperienze che poi interverranno sui tuoi filtri e ti permetteranno di avere una visione più reale della realtà

attenzione, ho detto più reale, non più positiva

la visione positiva di una realtà negativa è un abominio mentale che riempie i manicomi e le bare

la visione negativa di una realtà negativa NON è un problema, è sanità mentale ed è la molla per modificare quella realtà

è la visione negativa di una realtà positiva che è un pari abominio e crea i problemi che tanti chiamano "complessi" e persone che tanti chiamano "complessati"

questo avviene quando il filtro percettivo (non la selezione percettiva che intendo come concetto diverso) non si è allineato alla realtà e crea quelli che vengono chiamati "complessi"

succede in fatti quasi esclusivamente in persone che vivono una transizione radicale nello stile di vita o che vivono (anche per un periodo) realtà parallele molto diverse in diversi contesti

è un bug percettivo, ma non cambia la realtà se non molto marginalmente

e, sì, è vero che il grosso problema è che "i complessati non escono dalla zona di comfort" (a parte che la zona di comfort è tale se ti permette una realtà positiva, chi vive male la sua realtà non possiede alcuna zona di comfort, ma diciamo che semplicemente "non muovono il culo")

ma l'unica soluzione (vera, che non sia un trucco psicologico per convincere qualcuno di qualcosa senza cambiare niente) è la violenza

vuol dire prenderti e buttarti giù nel burrone

ma per farlo devo essere sicuro che ti si apra il paracadute, che una volta che tocchi terra dolcemente, ti piacerà rifarlo

non basta buttare uno di sotto sperando che in qualche modo non si faccia male

perchè quando si schianta, ha il doppio della paura di prima a buttarsi dal dirupo

e ha ragione di averne, perchè se lo rifà si fa male di nuovo

gli serve il paracadute

punto

non la percezione del paracadute o il credere nel paracadute

ci deve essere, fisicamente, attaccato alla sua schiena, e deve aprirsi e deve averne il controllo uno che lo sa aprire al momento giusto, perchè nel panico tu potresti non aprirlo e schiantarti anche con tutta l'attrezzatura a posto

il che non significa che siccome c'è possibilità di schiantarti anche se hai il paracadute perfetto dimenticandoti di aprirlo allora tanto vale buttarsi senza paracadute perchè alla fine "non è così importante"

PS: prima citavo il fatto che è "semplice"

non intendevo "facile" perchè è difficilissimo

è semplice da capire, non da mettere in pratica

metterlo in pratica è l'inferno, a qualsiasi livello

ma per comprenderlo, basta spogliarsi di teorie astruse basate sul nulla, credenze e sentito dire, selezione percettiva, orgoglio personale e tutti questi principi bloccanti da cui siamo afflitti tutti

Temo che non ci capiremo mai perché usiamo le stesse nominalizzazioni per esprimere idee diverse, quindi occorrerebbe un trattato per specificare cosa intende ognuno di noi due quando parla di filtri personali, filtri selettivi, realtà interna e bla bla.

Ma non è questo il senso del topic. Trovo che globalmente tu dica cose corrette e di buon senso, ma rimango fermamente convinto (perché l'ho visto accadere), che il paracadute sia fatto di estetica e di filtri personali adeguati che uno deve assorbire prima di lanciarsi col paracadute. Non avrà una consapevolezza piena di quello che tali filtri comportano all'inizio (senza esperienza è impossibile), ma lo aiuteranno a dare un senso utile alla realtà che vedrà una volta che si è lanciato col paracadute.

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trout_man

[in grassetto sottolineato tutti i commenti e le domande per il buon leavingmyheart, che a mio parere ha scritto una perla che va analizzata a fondo, anche nelle sue contraddizioni piuttosto forti]

come si puo' vivere serenamente se si fa parte di una o piu' delle categorie suddette?

quanto un difetto fisico puo' rovinare il benessere di una persona, condannarla alla sofferenza, a piangere ogniqualvolta vede un uomo esteticamente messo meglio circondato di donne che lo guardano vogliose?

Tra ieri e oggi mi sono letto diverse discussioni in questo forum che parlavano di questo tema, e che dire? in generale, un livello del dibattito molto basso, le solite sfogatoie

[...] non ci si preoccupa di dare una risposta convincente a quelle tantissime persone che vivono queste nevrosi e non sanno cosa fare.

che senso ha vivere sapendo che a questo mondo ci sono persone che rispetto a noi hanno contemporaneamente:

- un'estetica superiore

- una salute migliore

- un pisello piu' lungo

- piu' donne

- piu' soldi

perche' mai vivere una vita che percepiamo di serie B? importantissimo questo rilievo: la nevrosi oltre che nella mancanza di pheeega o di soldi o di status sociale sta proprio nella triste sensazione di sentirsi svantaggiati o meglio nella sensazione di dover vivere da spettatori passivi condannati ad una perenne ESCLUSIONE, EMARGINAZIONE, MARGINALIZZAZIONE rispetto al "tavolo dei grandi" dove si scopa e/o ci si arricchisce e/o si diventa "popolari" ecc. ecc.

Nonostante NESSUNO sia escluso da questa considerazione (non ne sarei così sicuro, tutti vorrebbero migliore qualche aspetto di sè e della propria vita, ma dubito che tutti vivano davvero la "nevrosi" del convivere con la sensazione di vivere un'esistenza castrata, sfavorevole e molto poco migliorabile...), nei fatti, non ci stiamo suicidando, viviamo, chi sorridendo, chi piangendo. Perche' nonostante quella riflessione freddamente razionale, c'e' un istinto di sopravvivenza, piu' potente di quello che pensiamo, che ci fa andare avanti...

La sofferenza dei complessati che non si ritengono adeguati a giocarsi la partita col mondo femminile e' innanzitutto alimentata dai trascorsi spiacevoli del passato. Questa e' la fonte primaria.

L'attitudine di confrontarsi con gli altri e fare deduzioni su cosa non si possiede per piacere e' solo una conseguenza, un riflesso che razionalizza la situazione e la cristallizza.

Probabilmente il confronto con gli altri in queste situazioni non nasce da una "sana" e fisiologica invidia verso chi ha avuto la fortuna di nascere con mezzi migliori o molto migliori; il confronto nasce proprio come elemento di analisi e razionalizzazione della propria ESCLUSIONE (o meglio dalla sensazione di avere un passato e un presente privo di affetti, sguardi o concreti incontri sessuali e/o seduttivi): "non ho le qualità di chi scopa ergo non posso partecipare e vorrei fare di tutto per poter essere come "loro", altrimenti che senso ha vivere così?"

E' controintuitivo, ma quando non ci si accetta fisicamente si sta continuando a combattere contro la realta': piangi, protesti contro la vita, perche' avresti voluto essere altro, come uno dei tuoi amici bellocci che hanno sempre donne attorno, e non ti rassegni, e continui a soffrire. E' la nevrosi che vive.

Perche' vedete, io capisco la soddisfazione personale, e la facilita' nel copia-incollare frasi fatte del tipo ''sono solo le tue convinzioni limitanti'', e poi alzarsi dalla sedia per andare da mamma che ha fatto le lasagne per cena, ma forse sarebbe da chiedersi se questo approccio alle cose sia davvero funzionale, oppure vada rivisto qualcosa.

Non c'e' dubbio che tra un proprio difetto fisico e noi ci sia di mezzo un filtro, che e' il nostro pensiero, ossia cio' che pensiamo di noi, ma fino a che punto ha senso continuare ad insistere sul fatto che la soluzione si trovi nell'elaborazione intellettuale del disagio?

Direi quindi che sarebbe ora di piantarla di sputare frasi fatte, supercazzole e sermoni di miele, e sforzarsi di capire a fondo il problema, senza la fretta di esprimere opinioni non richieste.

Riconoscere che non c'e' discorso motivazionale che possa tenere, a fronte di un dolore reale rispetto ad una fisicita' che non si ritiene meritevole di essere amata.

Si deve riflettere su quanto realisticamente le chiacchiere possano influire sull'aggregato pregnante di pensieri, ricordi e traumi con cui queste persone convivono.

Prima occorre riflettere e capire, stando muti.

giusto, talvolta si sconfina nella mancanza di rispetto. Ma va anche detto che tutti gli aiuti e gli interventi sul forum sono tutti fatti in buona fede da persone per le quali il disagio è spesso nato esclusivamente da una mancata attitudine motivazionale o da timidezza o da semplice inesperienza.

Ben diverso il caso di soffre davvero e convive con vere e proprie malattie, disfunzioni, limitazioni alla propria potenzialità di UOMO prima ancora che di "seduttore"...

Sinceramente la palese mancanza di rispetto in questi ambiti l'ho riscontrata spesso tra gli amici "in real" e in particolare dalle amiche donne che talvolta addirittura in malafede non hanno mai dimostrato di poter minimamente comprendere il vero disagio che si cela dietro queste "nevrosi" (più o meno giustificabili fattualmente esse siano...).

Contrariamente a quanto scritto dall'autore del thread ho trovato spesso controproducente cercare la compagnia delle donne per vivere in un contesto "funzionale" (ma ci torniamo dopo sul punto): per loro la scopata arriva facile e sono sempre pronte a chiudere tutto con un banale, quanto doloroso: "proprio non capisco: buttati di più, vivi il momento, non farti viaggi, prova a conoscere persone... ecc. ecc.", meh...

E io dico che se e' vero che non si puo' salvare il mondo intero e che non si puo' prescindere dall'impegno individuale nel costruirsi il benessere, e' altrettanto vero che una possibilita' la meritano tutti, e che le tante persone che soffrono per la propria fisicita' meritano:

- di sentirsi dire la verita'

- di non farsi prendere per il culo da cretinate motivazionali

- di capire in che direzione muoversi, realisticamente

[ SE ACCETTARSI FA RIMA CON RASSEGNARSI...]

Innanzitutto, per quegli aspetti del proprio corpo che sono immodificabili, qual e' la prospettiva reale?

Lo dicono tutti, ''accettarsi per cio' che si e'''.

Peccato che in parecchi interpretino questo come il passaggio tra il non piacersi e il piacersi.

E naturalmente, quando fai notare che questo non e' sempre possibile, la risposta standard e' che si tratta di ''convinzioni limitanti''.

Ed e' una bugia subdola, perche' fa leva sul fatto che e' impossibile dimostrare il contrario.

I limiti si possono stabilire con certezza nel mondo fisico, ma non in quello mentale, nel quale tutto puo' essere pensato come possibile, proprio perche' non e' possibile stabilire scientificamente dei paletti.

Quindi, chiariamo come stanno davvero le cose.

Anche se e' impossibile dimostrare il contrario, l'esperienza e l'intuito suggeriscono che il passaggio tra non piacersi e il piacersi non e' sempre fattibile...

il dispiacere resta, non raccontiamoci favole.

Il rammarico resta, ed e' nevrosi sino a che non ci si e' davvero arresi ai fatti e si continua a soffrire.

L'autoaccettazione e' proprio quella resa: quando ti rassegni.

E' la convivenza serena il vero obiettivo, quando si e' trovato quell'equilibrio interno, e per questo, ci vuole tempo.

Per stare bene, questa rassegnazione serena e' necessaria, mentre il passaggio tra il dispiacersi e il piacersi e' un optional; e' fattibile in alcuni casi, in altri no.

Altre volte, questo passaggio non avviene. Ci si ferma alla convivenza """""""serena"""""" (mille virgolette d'obbligo).

E' possibile che questa rassegnazione non si riesca a raggiungere completamente da soli, senza che ci sia la consapevolezza che il mondo esterno possa amarti davvero.

Ma è davvero possibile rassegnarsi "con serenità"? Letta così sembrerebbe che il passaggio verso l'accettazione sia mitigare la nevrosi passando da rabbia, ossessione e malanconia verso una più morbida forma di malinconia mista a rammarico che resta sullo sfondo riaffiorando di tanto in tanto nei momenti più cupi.

Questa storia secondo cui lo stato interno di una persona debba essere indipendente dai riscontri esterni, e' una favola. (premessa necessaria: ovviamente chi accetta questa ipotesi squalifica il 90% degli interventi in inner game e in generale di buona parte dei professionisti del "sostegno psicologico allo sfigato")

Ovviamente, la banale verita' e' che il benessere di una persona e' il risultato dell'incontro di entrambe le componenti: stato interno (influenzato radicalmente dalla propria storia evolutiva), e quello esterno, ossia cio' che il mondo ci sta dando.

Poi, il fatto che IO sia consapevole che non e' la fisicita' ad escludere dal gioco un uomo (lo so benissimo perche' individui esteticamente alquanto ''improbabili'' con le mani sotto le mutandine di bellissime fanciulle sono la mia realta' quotidiana) non ha nessuna rilevanza sulla percezione di queste persone. Nessuna predica motivazionale puo' servire. Ed e' questo che non viene capito da molti petulanti del web che blaterano di ''convinzioni limitanti''.

L'unica cosa limitata e' il loro cervello.

QUI PARTE LA "PARS COSTRUENS", IL TENTATIVO DI DARE QUALCHE RISPOSTA (e da qui inizio a trovare qualche profonda contraddizione... e chiederei maggiori lumi al mitico autore!)

Quindi cosa fare?

1) Cambiare ambienti. Il che puo' anche significare compagnie, perche' spesso sono proprio gli ''amici'', i propri circoli sociali, la fonte del veleno, soprattutto se si frequentano persone con un tasso di sfigataggine pari o superiore.

I loro discorsi, i loro commenti quando vi trovate con loro davanti alla birra, quello che dicono sulle donne, vi influenzano in modo subdolo. Ne restate impregnati senza neppure rendervene conto.

Finchè si parla di fare nuove esperienze, beh, è banale, ma fare nuove esperienze e mettersi in gioco non può che aiutare ad arricchirsi e a comprendere davvero fin dove il problema è davvero dovuto a proprie caratteristiche in senso assoluto o piuttosto ad un problema di incompatibilità con alcuni individuabili contesti socio-ambientali. Ripeto: banale, ma utile se si legge la "terapia" proposta in questo senso, ma dopo leggiamo che...

Al contrario di quello che molti credono, la principale fonte del veleno e' maschile, non femminile.

Bensi' l'uomo, che sentita la frase, razionalizza mettendo in piedi un modello teorico che stabilisce tutta una serie di qualita' fisiche per piacere alle donne. E questi standard si diffondono tra amici, conoscenti e le varie comitive, si innestano nel cervello cosi' bene che poi liberarsene e' quasi impossibile. Ecco, da qui in poi non sono affatto d'accordo. Iniziamo un passo alla volta:

vero, può capitare che la cerchia di amici sfigati possa essere limitante. Vuoi i discorsi sommessi e sempre pessimisti, vuoi l'attitudine a chiudersi in se stessi in solitudine a farsi le seghe nel solito pub di provincia.

Ma le limitazioni finiscono qua. Il vero nevrotico, a mio parere e secondo quanto scritto prima da loving stesso, alimenta il proprio disagio proprio vedendo e vivendo l'attitudine delle ragazze a non considerarlo come potenziale oggetto sessuale sia nel presente che soprattutto nel passato.

E' proprio questa "trasparenza" rispetto alle donne a fare male più di tutto, perchè ad una certa età e con una certa personalità si riesce anche a dare un limite alle influenze negative degli amici "sfigati", ma non si riesce a tapparsi gli occhi di fronte alla continua esperienza del rifiuto o della selezione votata all'estetica svolta dalle donne (banalizzo un po' per non dilungarmi)

Questa e' la prima sciagura: l'attitudine maschile di dover sempre capire tutto, dare un senso alle cose, trasformare tutto in equazioni. Totalmente incapace di sospendere il giudizio e vivere senza pensare.

E le community sono un luogo in cui tutto questo viene esasperato, cosi' come la stupidita' delle persone. Se da un lato sbucano fuori, di tanto in tanto, pareri interessanti, dall'altro si trovano giganteschi immondezzai di frustrati, nevrotici con la bile che bolle e sfigati che vogliono convertire allo sfiganesimo anche gli altri.

In fondo, da un ragazzo che si sente escluso dal giro perche' bruttino o perche' alto 1.60, non si capisce per quale ragione ci si dovrebbe aspettare un contributo costruttivo e incentivante, quando il demone che lo divora all'interno lo stimola a fare esattamente il contrario.

Questo succede nelle community, si amplificano gli stati d'animo individuali che trovano un luogo di sfogo: da una parte, i fanfaroni/bimbiminchia gasati dalla lettura dell'ultimo manuale che dicono cretinate per spacciare competenze inesistenti, dall'altra gli avvelenati che sputano veleno perche' non hanno altro da sputare.

Ammetto: questi tre paragrafi mi hanno fatto incazzare, stavo per chiudere tutto e non leggere più. Che cazzo! Bellissime analisi, thread scritto con i controcazzi e dopo.... anche qui scritto con perifrasi e analizzato un po' meglio, ma ragazzi leggiamo bene: l'autore ha finito per scrivere due dei consigli che odio di più:

1) SBAZZARSI DELLE CONVINZIONI LIMITANTI (eh sì, tanto ha criticato gli analfabeti e poi a ben vedere...)

2) EVITARE DI ANALIZZARE E PENSARE (eh anche qui ci si dice, dopo aver detto il contrario, di evitare il condizionamento esterno smettendo di analizzare l'oggettiva realtà e le banali leggi di natura di stampo evoluzionista e genetico per vivere "sospendendo il giudizio e smettendo di pensare" ossia traduzione diretta del classico consiglio femminile di "buttarsi, lasciarsi andare ed essere se stessi: quando sarai libero e tranquillo troverai l'anima gemella ".

Non ci siamo. Ho dovuto banalizzare, ma sicuramente c è qualcosa che mi sfugge... spero...

E in questo scenario sconfortante, di bugie e veleni, non sorprende che il nodo dell'aspetto fisico resti irrisolto. Mancano le armi per affrontarlo, per provocare quello switch dentro la testa di queste persone che non hanno sufficienti elementi ''reali'' per credere che e' possibile.

Appunto, non basta non pensare, servirebbe qualche concreto feedback che superi quanto "analizzato"

Ecco perche' e' alquanto improbabile che gli uomini complessati sul proprio aspetto fisico possano davvero mutare l'algoritmo senza aver avuto una ''prova'' convincente che anche per loro e' possibile arrivare alla meta.

Molto, molto difficile che loro stessi possano diventare quella prova senza prima aver avuto lo stimolo da un'altra persona in condizioni uguali o peggiori.

L'ho detto prima, perche' credere a qualcosa di cui non si ha avuto personalmente evidenza empirica? quando la propria storia dice esattamente l'opposto? in un mondo mediatico che suggerisce la stessa cosa?

e soprattutto, considerando che...

l'uomo e' strutturalmente incapace di concepire che una donna possa trovare eccitante mettere la lingua in bocca ad un viso brutto.

Puo' concepirlo una donna, ma non l'uomo... (questo chi lo dice? sono convinto che sotto sotto la lingua in bocca al brutto non è una concezione "biologica", ma un mero calcolo di convenienza, do you remember "provider"? ragionamento che un uomo per forza di cose non si trova quasi mai a fare...

Per quanti sforzi si possano fare, non capiremo mai intimamente il desiderio femminile, e questo si evidenzia proprio qua, nella difficolta' nel capire cosa ci trova di bello in quello la'...

Me lo domando anch'io tutte le volte che vedo belle ragazze con uomini inguardabili (almeno per me...), ma loro li guardano, e ci scopano. Mi arrendo alla mia incomprensione e sono felice di vedere che le percezioni femminili sono cosi' diverse dalle nostre. Vero, come scritto in altri lidi molto spesso le nostre analisi sono viziate da nostri bias conoscitivi, ma giusto in questo... Certe macroevidenze, non c è bisogno di specificare, sono invece chiare come il sole e non ci sono poi tanti feedback esterni a dimostrarci il contrario, anzi...

Non dovete credere a cose di cui non avete ancora avuto una prova, ma eliminare le fonti di avvelenamento certe: (qui il riferimento alle "convinzioni limitanti" è addirittura diretto, eppure poche righe prima.... Diamine!!!!!!! )

- amici sfigati e/o stupidi

- donne brutte e/o grasse

- ambienti provinciali

- la televisione

per esperienza garantisco che e' molto piu' facile trovare belle donne che uomini in gamba, quindi statisticamente la fonte principale di bonta', di atteggiamento propositivo, si trova nel mondo femminile. (a parole... Poi basta avere amiche, coinquiline, parenti mediamente carine e vedere con che criteri e con che modalità cambiano e cercano i partner per ricadere nello sconforto. Se è vero come detto prima che non bastano gli "autoconvincimenti", farsi abbindolare da ragazzine abituate a farla facile rispetto al trovare sguardi vogliosi in giro e credere nei loro dicorsi tutto miele e buoni sentimenti... uhm, non mi sembra il massimo. Giusto osservarle, giusto avere tante amiche, ma su questi temi i loro discorsi vanno presi con le pinze, non hanno proprio idea di cosa voglia dire essere uomini e dover affrontare ESCLUSIONI dalla sessualizzazioni per limiti (percepiti?) invalicabili.

E se aggiungiamo l'immondizia che mostra la televisione, tra talk-show, gossip su calciatori, veline, signori Corona di turno e compagnia cantante, la frittata e' fatta:un mondo di storditi rincoglioniti. Considerazione un po' stantia quella della televisione, che ormai non segue più nessuno sotto i 50 anni... Semmai molta merda viene dai social come FB o Instagram, ma alla menata della gioventù bruciata e ebete ci credo il giusto, saltando certi ambienti davvero truzzi e superficiali, non sono così tanti i cretini massificati in giro oggi giorno, perlomeno non nelle città che frequento io (sarò fortunato io? non credo dai...)

Una delle tante cose che continuano a non essere capite e' che rispetto alle esistenze reali, di persone reali, che hanno donne reali, di bellezza reale, di tutte le varie considerazioni riguardo alle spalle larghe, alla statura, al pisello lungo, alla simmetria del volto, alla leadership del gruppo, e seguenti, ci si puo' fare soltanto una cosa: mettercesele nel culo.

Le persone che non posseggono le caratteristiche sopra citate, ma che senza donne non ci stanno mai, se avessero letto prima tutte le disquisizioni teoriche che fate, di figa non ne avrebbero vista per tutta la vita. (come quell'adagio sul calabrone che se avesse saputo di non poter volare stando alle leggi della fisica... toh, il classico esempio che si fa per magnificare i danni fatti dalle convinzioni limitanti..)

E le varie riflessioni filosofiche, zoologiche, gli excursus sugli orango e le teorie evoluzionistiche, sono lussi, cari signori. Lussi che all'inizio non ci si puo' permettere, e neppure nel durante. Solo dopo, quando le cose ti vanno bene e sei sereno, allora, FORSE, puoi permetterti di chiacchierare su queste cose e mettere in piedi modelli.

Perdersi nei sofismi e' l'attitudine tipica di chi deve compensare la propria nullita', senza capire che sono le evidenze empiriche che danno gli insegnamenti migliori. Appunto, le evidenze empiriche.. e se queste continuano ad andare sempre in un senso?

E naturalmente tutto questo non contribuisce ad aiutare i complessati, perche' i suddetti non trovano il senso della loro esistenza nel ridicolo sistema di equazioni raccontate da tutte queste teorie, contraddette puntualmente dal mondo reale che queste ''teorie'', per fortuna, non le conosce. Infatti nel naturale mondo della riproduzione sessuata anche la leonessa non capisce un cazz di Darwin o di fraccazzo, ma per istinto segue il leone maschio più forte, con la folta criniera ecc. ecc. Non è filosofia spiccia o sci-fi da quattro soldi: non si puo' far finta di niente e dire che il "mondo reale" gira come vogliamo noi...

L'istinto è figliare il più possibile con le donne più fertili e sane possibili per l'uomo e trovare partner maschili in grado di dare un buon corredo genetico ai figli per le donne. Non è complicato e non vedo "overthinking" qua. Tutt'al più preso atto di questo, bisogna imparare a conviverci con questo e magari ragionare meglio sul proprio valore piuttosto che sentirsi sconfitti a prescindere, ma, appunto, è proprio un altro discorso. Come detto dall'autore le bugie hanno le gambe corte, non capisco perchè sia arrivato ad autocontraddirsi con questa forza.

La serenita' ce l'hai quando l'approccio alle cose e' binario: ottieni/non ottieni. Appunto! Quindi amici sfigati o meno, analizzare la realtà o non analizzarla... il punto banalmente è sempre quello: posso farmi delle fighe prima o poi o no? Se finora pur provandoci, pur cambiando, pur testando ambienti nuovi non si riesce che fare?

Solo negli approcci teorici esistono i ''nonostante'', i ''se'', i controfattuali, le spiegazioni inutili sul perche' tizio o caio hanno questa o quell'altra donna, e sempronio no.

L'ho detto prima, la vostra rovina e' il non aver imparato la disciplina che insegna a sospendere il giudizio, a lasciare i punti di domanda, rinunciando alla fretta di trovare una risposta a tutti i costi (ossia, dire cretinate).

Perche' se c'e' una cosa certa, e' che la bellezza di un uomo puo' spiegare molto del suo stile di vita e del numero di donne che lo circondano, la sua bruttezza no.

Un uomo brutto che ruba la donna ad un belloccio e' quanto piu' di difficile ci sia da spiegare per persone intellettualmente mediocri che si nutrono solo di pensieri semplici, in un mondo che e' tutt'altro che semplice.

Tutte le volte che si spinge volontariamente a non pensare rimango perplesso: o si riesce per davvero a "togliere" (vedi il bel discorso di Aivia su MU e KU nella cultura orientale) oppure ci si autoconvince spingendo via i propri pensieri senza alcun feedback esterno, nella seconda ipotesi l'ennesima autocontraddizione profonda è ancora una volta lampante).

In seconda battuta, una intutiva e semplicistica spiegazione biologica delle cose non è IL MALE e non è filosofia spiccia, anzi... Altrimenti seguendo fino in fondo il consiglio dovremmo tornare alle superstizioni, alla religione e a tutto ciò che parte da basi emotive tralasciando più o meno volontariamente tutto ciò che puo' aiutarci a comprendere e analizzare il dato meramente empirico (di nuovo, si noti la contraddizione).

Non concludo con messaggi di incoraggiamento perche' so benissimo che non servono a niente, e la considerazione molto bassa che ho delle maggioranze non mi convince minimamente a credere che questo thread accendera' la lampadina a delle masse...

ma forse a qualcuno si', anche a uno solo,

meglio di niente.

Il thread è bellissimo e mi ci ritrovo nelle parole di loving. Spero spiegherà tutte le contraddizioni pero'... Magari non ho capito niente io. Vediamo...

Ho volontariamente voluto forzare un po' su alcuni concetti e punzecchiare l'autore, proprio perchè so quanto ci tiene alla coerenza logica degli argomenti e degli interventi. Non mi sfugge anche il messaggio profondo che vuole mandare e in parte ho colto dove vuole forse andare a parare.

Poi chiedo anche qualcosina di personale: hai vissuto in prima persona certi disagi di cui stiamo parlando qui? Da come scrive non riesco a capire se si parla de relatu oppure no...

Modificato da trout_man
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leavingmyheart

E' passato poco tempo dal mio ultimo intervento, torno, e cosa trovo?

un'altra carrelata di stronzate, che solo per smentirle una per una mi ci vorrebbero ore.

Era previsto che anche qua sarebbero arrivati i virus a dispensare perle della loro subconoscenza. E' troppo forte il loro bisogno di avere intorno persone convertite alla loro stessa religione (lo sfiganesimo) che non ce la fanno proprio a resistere.

Stanno nella merda e non ci vogliono restare da soli.

Sono casi persi, fanno pena.

Ma io non sono il salvatore, quindi neppure perdo tempo a citare le loro scemenze, cosi' non glielo faccio venire piu' duro. Ho segato dalla mia vita reale questi virus (e si sta divinamente, garantito al limone), figuriamoci se non lo faccio su un forum.

Volevo finirla cosi', ma poi ho letto l'intervento di trout_man, uno dei pochi commenti ragionati, e quindi sono obbligato a rispondere.

Non lo cito punto per punto, faccio una considerazione complessiva, anche per smentire le fandonie dette dagli altri.

Il post spiega chiaramente che c'e' un colossale problema di analfabetismo diffuso. Gli effetti si vedono anche in questa discussione.

Uno tra i tanti, e' tipico: mettere dentro argomenti off-topic di cui ci e' innamorati dopo averli letti; ma poiche' non c'e' la capacita' intellettuale e l'esperienza per poterli organizzare in modo coerente, restano nel cervello come nozioni grezze che alla prima occasione di buttano fuori, a casaccio.

Per i distratti, ricordiamo il tema del topic:

il nodo dell'aspetto fisico per i tanti che si sentono tagliati fuori dai giochi per colpa di madre natura.

Mi sembra chiaro, definito in modo preciso. L'intelligenza esige precisione.

E' stato forse detto, o e' stata fatta anche una vaga allusione al fatto che le donne portino la ''felicita''' ? no.

Quindi da dove proviene l'esigenza di dire che la figa non porti alla felicita'? e' cosi' difficile rimanere in argomento e dire cose coerenti?

Io, a differenza della maggioranza di voi, non faccio il sofista, non perdo il mio tempo a formulare teorie sulla felicita', concetto tra l'altro alquanto vago, dato che i significati che si danno sono tra i piu' diversi. Un po' come miglioramento, crescita personale, autostima... parole vuote. E il bello della vaghezza e' che, mancando di definizioni concrete, non e' mai smentibile, e questo permette a molti di spacciarsi come maestri di vita quando sanno a malapena come allacciarsi le scarpe.

Ma per eliminare ogni ombra di dubbio, chiarisco anche questo.

Al di la' della definizione che si puo' dare alla parola, bisogna capire che:

chi ha problemi di donne non puo' permettersi di ragionare sulla ''felicita''', perche' gli manca la premessa per poterlo fare.

Bisogna capire che c'e' un ordine nelle cose, degli elementi necessari, e altri sufficienti.

La sessualita' non e', o perlomeno, non dovrebbe essere un traguardo di vita. Tecnicamente e' una premessa, esattamente come mangiare e dormire. Sono necessita' umane, i punti di partenza per avere una vita serena. Il che non implica che siano sufficienti per renderti ''felice'', ma questo non ha alcuna importanza.

Avere soddisfatte le necessita' base e' condizione necessaria (non sufficiente) per avere una vita serena. L'obiettivo di chi ha lo stomaco vuoto e' mangiare, chi non ha donne di avere donne.

La felicita' e' un lusso, che ci si deve poter permettere. Quando i bisogni primari sono risolti, allora puoi permetterti di stare seduto a prendere la tazzina di te' e discutere di felicita', spiritualita' e filosofia. Non lo fai prima.

Quindi la storiella che ''le donne non fanno la felicita''' e' l'ennesima frase fatta degli analfabeti che non riescono a esprimere pensieri coerenti con l'argomento di cui si parla.

Una persona che non si ritiene meritevole di toccare figa non puo' fantasticare su cosa lo possa rendere felice. Deve prima di tutto toccarla sta figa, non per raggiungere la felicita', ma per soddisfare un bisogno senza il quale la serenita' non ce l'avra' mai. Poi, dopo, forse, lo potra' fare.

Quando stai male, quando soffri, non te lo puoi permettere il linguaggio del vago. I problemi vanno definiti precisamente.

Quando hai sistemato le cose base, dopo puoi fare quello che ti pare. Prima no, perche' hai le percezioni distorte da necessita' irrisolte.

Un complessato non deve pensare a raggiungere dimensioni celestiali o l'illuminazione di buddha, ma sistemare i bisogni correnti; mettere in piedi uno straccio di vita amorosa e vivere la normalita' di ogni essere umano.

Chiaro?

Spiegato l'abc, andiamo avanti...

Di nuovo mi tocca ripetere che le ricette in stile lista della spesa sono parole dette a casaccio, perche' danno per scontate premesse che non lo sono affatto.

Ma quando ve lo metterete in testa che non esiste solo la categoria dei complessati che si trascurano? quando uscirete dal vostro buco di provincia, col televisore tenuto spento, per vedere cosa c'e' in giro? quando?

Perche' di uomini che hanno sempre fatto sport, che hanno vita sociale piena, hobby, curati nel vestire, profumati, ma che non si sentono fisicamente attraenti e' PIENO il mondo.

Bisogna smetterla di raccontare palle facendo retorica a vanvera, e imparare a ragionare senza i pregiudizi che infestano la vostra testolina.

Ci sono poi dei discorsi la cui risposta puo' essere solo un insulto.

Gente che si permette di

- suggerire di aspettare passivamente che qualche disperata ti pigli perche' non avresti il diritto (religione dello sfiganesimo docet) di scegliere le donne migliori,

- ambire a fare soldi per ottenere puttane come contentino,

- di giudicare l'estetica degli uomini, stabilendo che un uomo in sovrappeso deve dimagrire, che un magro deve ingrossarsi, e operazioni chirurgiche.

A nessuno di voi spetta giudicare l'estetica degli altri maschi, risparmiatevi certe considerazioni per i culi delle ragazze.

Le operazioni chirurgiche servono solo al vostro cervello vuoto.

E' una vergogna che in una community pensata per aiutare la gente a rendere la vita piu' serena e costruttiva ci siano cosi' tanti cialtroni incompetenti che si permettono di dare consigli raccontando palle, quando i primi ad aver bisogno di aiuto sono proprio loro.

Davvero la peggior fogna per chi deve superare problemi importanti come quelli di cui stiamo parlando.

Lasciate perdere il ruolo di consiglieri, tornate a giocare con la play station.

Questi sono solo alcuni esempi di come una community puo' fare danni incalcolabili ai singoli, nonostante la filosofia del forum sia tutt'altra.

E qui do una prima risposta a trout_man, che sbaglia completamente quando ritiene che con gli anni le persone in eta' adulta abbiano filtri sufficienti.

Il filtro non te lo da' il tempo trascorso da quando sei nato, ma l'esperienza. Se hai un trascorso da sfigato, recepisci benissimo la retorica degli altri sfigati, e molto male discorsi differenti.

Senza contare l'influenza del messaggio che traspare continuamente da trasmissioni televisive (che, caro trout_man, stanno accese eccome, e poco rileva che oggi puoi guardarti le repliche su youtube...), video musicali semipornografici dove vedi palestrati stupendi circondati da modelle da urlo, gossip, e similari...

L'effetto e' gigantesco sulla psiche collettiva, molto piu' di quanto non si creda.

Per questo gli unici gruppi sani sono quelli composti da maggioranze positive; i virus, quando stanno in gruppo, fanno disastri, e purtroppo anche nei forum lo vedi. E' il costo da pagare per la liberta' di espressione. La disponibilita' di letterature valide non rende una maggioranza analfabeta in qualcosa di differente... (in qualsiasi luogo vai, le maggioranze sono sempre composte da stupidi/intelletualmente mediocri).

Questo e' il motivo per cui il post invita i complessati a diffidare, non troveranno la salvezza in confronti del genere, perche' (anche se loro magari lo ignorano, o se ne ''dimenticano''... ) ci sono persone messe come loro, o peggio, che sputeranno veleno che per loro sara' bibbia.

Il punto non e' se chi dispensa consigli sia in buna fede o meno, ma se i suoi ''consigli'' sono alimentati da un'esistenza avvelenata oppure no.

Detto questo, andiamo avanti...

Lo stesso trout_man parla di ''macroevidenze'' che suggeriscono una tendenza del desiderio femminile a fare rotta verso la bellezza maschile (se e' questo che sottintendeva...).

Ma scusate...

per quale motivo non dovrebbe essere cosi'? cosa c'e' di strano che un Gabriel Garko venga piu' votato di un uomo di aspetto ''medio'' ?

So what?

Cari signori, qua c'e' un enorme confusione, soprattutto da parte del ''filosofo'' (che non cito per decenza - non e' trout_man ) che si e' cosi' impegnato a sbrodolare cretinate.

La sessualita' individuale non specchia un sondaggio estetico universale: per quante persone puoi conoscere, la percentuale di donne con cui avrai relazioni saranno sempre una percentuale miserrima rispetto al totale. Anche qua l'analfabeta fa confusione: non distingue la dimensione individuale da quella collettiva. I brutti che hanno vita sessuale piena se la sono costruiti come tutti, un pezzo per volta, interazione dopo interazione, non attraverso una votazione online sul ritratto migliore.

Ad un ragazzo bruttino che ha un amante a Brescia, una a Vicenza e una a Bologna, che si deve vedere domani sera con una ragazza a cui ha preso il numero giorni fa, cosa gliene dovrebbe importare che risulterebbe perdente in un sondaggio d'opinione che lo vede tra gli ultimi nelle preferenze dei piu' belli dell'universita' che frequenta? cosa?

credete davvero che questa persona possa restare turbata dal fatto che in una discoteca ci siano 10 sguardi per un belloccio in pista, e nemmeno uno per lui? quando magari TUTTE quelle che si tromba non lo guardavano di striscio?

Mi dovete svegliare.

E sempre in stile analfabeta, si schematizza il mondo come opposizioni di opposti: quindi un mondo diviso in bellissimi palestrati abbronzati col pisellone da un lato, e obesi nani e calvi col minipene dall'altro. Eccole qua le categorie protagoniste della discorsiva di questi ''geni del web'' (che sarei tanto curioso di conoscere di persona, ma vabbe'...).

La discorsiva del belli/brutti e' un tipico esempio della loro ignoranza, di chi non coglie le sfumature delle cose, e si impegna a mettere in piedi dei modelli chiusi cercando di razionalizzare il mondo.

La larghissima parte degli uomini rientra in una casistica molto sfumata, dove il concetto di bello e brutto sono ambigui... perche' ci saranno sempre donne che li vedranno belli, altri no. Questa e' la realta'.

Solo in pochi casi si tratta di persone viste come belle/brutte all'unanimita', e cio' non toglie quando detto in precedenza sull'inevitabile mutamento delle percezioni estetiche una volta che una conoscenza inizia (puo' mutare anche in peggio, naturalmente...).

Ripeto per i soliti distratti...

La vostra vita privata nulla a che fare con la preferenza collettiva perche' voi non vi misurate con quella. Vi ci potete benissimo far incastrare dentro risentendone delle influenze riflesse, ma di default la partita non la giocate con quello.

Non giocate col fatto che per strada le donne si girino a guardarvi, o quante siano( ci giocate se lo volete voi, aspettando passivi che qualcuna si faccia avanti).

Non vi misurate col mondo, quindi non esiste nessuna ''percezione del mondo'', ma solo con singole persone, ossia briciole del totale...

E lo stesso vale al contrario: una bella ragazza non e' sintonizzata con la media ponderata della bellezza maschile, ma con con le relazioni del momento. Quando vi conosce non fa confronti con altri, le piacete o le dispiacete a prescindere, anche se prima di iniziare l'interazione con voi stava fissando un altro.

Questo vale in tutti i campi: potete stare sui coglioni all'80% della gente che incostrate, ma questo non vi impedisce di avere una vita ricca di amicizie e relazioni.

Il regalo che la vita ti da' e' proprio quello di poter vivere gioie e soddisfazioni che ''distraggono'' i pensieri, impedendoti di suicidarti.

Perche' l'arido approccio puramente razionale a questo porterebbe. Chiatametele illusioni, suggestioni, o anche ''droghe'', per certi aspetti lo sono.

Questa e' la vita normale degli essere umani, questo non viene compreso nei modellini dei geni depressi che si nascondono dietro un nick, colti di nozioni imparate qui e la', analfabeti di vita vissuta col cervello pieno di segatura.

Le ''leggi di natura di stampo evoluzionista'', il ragazzo bruttino prima citato con le tre amanti, se le ficca nel culo. Solamente i depressi marciscono dentro i modelli, chi sta bene deve applicare un trade-off inevitabile tra ''pensieri'' e ''soddisfazioni''.

All'aumentare dell'uno, l'altro si riduce, perche' il tempo e' sempre finito.

Tradotto: chi sta bene non si fa intrappolare dalle razionalizzazioni: puo' ''sapere'' che se fosse piu' alto di 10 centimetri avrebbe un impatto visivo superiore, puo' ''sapere'' che se fosse piu' bello ci sarebbero piu' ragazze che lo ammirano in discoteca. Ma la constatazione finisce qua.

Per i complessati, invece, questa constatazione e' il loro mondo, una prigione, in cui ovviamente e' impossibile vivere sorridenti perche' ''razionalmente'' il modello non ti classifica come uomo di serie A.

Poiche' sul piano emotivo non c'e' nulla, dato che la figa non ci sta, resta solo l'arido, il pensiero puro.

Questo spiega perche' un ragazzo vergine che vive serenamente il proprio fisico riesce molto piu' facilmente a nutrire fiducia, lui nel modello ''evoluzionista'' ha un punteggio elevato e questo in qualche modo lo appaga.

Quindi il punto non e' di sforzarsi di non pensare, ma di pensare a cio' che e' funzionale, e capire che la dimensione individuale non e' quella collettiva in cui fai constatazioni su quale leone sceglie la leonessa (e gia' solo il fatto che per sostenere certe tesi si tirino in ballo gli animali della savana anziche' l'evidenza empirica degli essere umani la dice lunga sul livello medio generale... ).

Queste ''teorie'', anche se non ve ne rendete conto, vi hanno danneggiato, perche' attraggono la vostra attenzione nel frangente sbagliato, portandovi a cercare nella realta' le conferme della mappa, anziche' fare una mappa dopo aver esplorato il territorio (possibilmente piu' esteso del proprio quartiere... ).

L'ho detto in precedenza, e mi tocca ripeterlo: i racconti sui gorilla e gli scimpanze' sono lussi, che ci si deve poter permettere.

La tempistica non e' un optional: c'e' un tempo opportuno per ogni nozione. Ma nel momento in cui c'e' tutta una letteratura disponibile nell'immediato a tutti nella sua interezza, si producono alcuni benefici da un lato, e disastri dall'altro. Persone col cervello cosi' lavato che diventano schiave delle stesse terminologie che hanno letto, e ragionano secondo quei termini prima di essere usciti di casa (questo e' l'analfabetismo).

Quindi, piu' che spiegazioni biologiche, ci sarebbe da concentrarsi sulle spiegazioni psicologiche che portano la maggior parte delle persone all'idiozia.

L'ho detto, e i complessati devono metterselo in testa:

siete gia' avvelenati dal vostro passato, e gia' questo e' un grosso macigno da risolvere. Se cercate la verita' nei confronti maschili in gruppi con quantita' di sfigati non identificate, siete morti. Diventerete anche voi dei virus come lo sono diventati loro, forever.

Il thread non dispensa ricette (che non esistono), non depone una verita' a cui credere ciecamente.

Mette in guarda da cio' che e' piu' facile identificare, le bugie e gli stupidi.

Quando si sta male, non si cerca la ''felicita''', ma le fonti del dolore. Come detto, la prima fonte e' il trascorso di esperienze negative, che non si cancellano a discorsi, ma solo con gioie future.

Ma ci sono dei fattori aggravanti da cui stare lontani, che peggiorano la ''malattia'' in corso. E abbiamo spiegato quali sono, ripetiamoli per i soliti distratti:

- amici sfigati e/o stupidi

- donne brutte e/o grasse

- ambienti provinciali

- la televisione

gli effetti delle categorie suddette ci sono anche qua dentro, quindi occhio.

Fatta tutta questa considerazione, cosa resta da dire ai complessati?

realisticamente, molto difficilmente riuscirete in una trasformazione perche' quando arrivi all'eta' adulta su certi trend tendi a restarci tutta la vita. E' impossibile autonomamente avere una visione neutrale e riconoscere la gran parte dei propri comportamenti disfunzionali. In superficie potete smettere di offrire da bere alla prima conosciuta in discoteca o di riempirla di sms. Ma e' superficie.

L'energia che emanate, il vostro atteggiamento, la solidita' caratteriale, sono tutta un'altra storia...

Nelle bugie ci cascherete come pere cotte:

distorsioni percettive, scambiando un'espressione seria di lei in un rifiuto, sentendo dolore quando lei da' piu' attenzioni ad un uomo piu' bello di voi (anche fosse solo suo fratello...), o qualsiasi frase che alluda anche lontanamente al vostro aspetto fisico per voi sara' mortale.

Le correlazioni spurie saranno la regola: attribuire al vostro aspetto la causa delle cose andate male, a qualsiasi livello.

Risolvere da soli tutto questo? ma figuriamoci...

cambiare ambienti e compagnie, al contrario di quello che alcuni hanno capito, non e' una ricetta per risolvere il problema, ma un biglietto della lotteria il cui premio e' incerto. E lo si compra proprio perche' il premio che si riceve stando sempre negli stessi luoghi e' certamente nullo.

Il premio puo' consistere in qualsiasi cosa:

- quella ragazza carina conosciuta nell'ambiente piu' improbabile che ti mostra interesse e non capisci il perche', e magari mandi comunque tutto a puttane, ma questo ti accende un cero di fiducia che prima non c'era, e questo ti fare qualcosina di meglio con la successiva;

- quel nuovo amico piu' brutto di te che ha una fidanzata stupenda e non ti spieghi il motivo

o magari anche un bel niente, non succede nulla di significativo e resta tutto uguale.

E' costosa una scelta del genere, puo' esserlo anche molto, ma cosi' funziona. No pain, no gain.

Piaccia o meno, non esiste una risposta diretta, e chiunque la proponga mente.

Il web distrae facendoti perdere la dimensione del tempo, ma il tempo passa signori, gli anni passano, e di over 50 arresi da decenni e' pieno in giro, il vostro destino fisiologicamente verte da quella parte.

Detto questo, io non ho altro da dirvi.

Per quanto di cuore possa sperare che questo thread contribuisca a salvare qualcuno dalla rovina certa (almeno uno...), mettendo in guarda dagli avvelenati che sparano cazzate e dalle teorie dei depressi, per il resto, che concordiate o meno con quanto scritto... che preferiate sposare i presupposti darwiniani e la centralita' dell'aspetto fisico e i confronti con cristiano ronaldo...

ma davvero, pensate che me ne freghi qualcosa?

Zero.

Preferite continuare a divertirvi nel ripetere i soliti discorsi che da ANNI fate?

divertitevi, auguri, va benissimo cosi'.

Io non ho nessun bisogno di essere convinto di niente, perche' TUTTO quanto scritto e' frutto della mia esperienza diretta.

Non me ne importa nulla di convincere la maggioranza di voi o di farmi trascinare nei confronti dialettici con le mosche,

non perdo il mio tempo.

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Whitesun

Grazie, hai messo sul piatto delle idee interessanti

Modificato da Whitesun
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