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Prima di lasciare l'Italia


comeback

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IO.SI.TU.NO

Dalle ricerche di lavoro che farai in queste settimane, ti auguro ti capiti la botta di culo per trovare il lavoro che stavi cercando oppure di non trovare niente, in modo da avere la spinta finale per partire....

Tanti sono messi nella tua stessa situazione, è un calcolo su ciò che lasci e ciò che potresti trovare....molti rimangono, altri no....forse per te il gioco vale la candela.

In ogni caso buona fortuna!

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comeback

Dalle ricerche di lavoro che farai in queste settimane, ti auguro ti capiti la botta di culo per trovare il lavoro che stavi cercando oppure di non trovare niente, in modo da avere la spinta finale per partire....

Tanti sono messi nella tua stessa situazione, è un calcolo su ciò che lasci e ciò che potresti trovare....molti rimangono, altri no....forse per te il gioco vale la candela.

In ogni caso buona fortuna!

Ti ringrazio.

In verità non voglio un atteggiamento di 'attesa' ma un atteggiamento propositivo e proattivo, questo vuol dire la mia scelta.

Tutti ci attendiamo percorsi di carriera rassicuranti e di crescita ma la realtà è più complessa, ed occorre pur muoversi in qualche direzione ed essere fermi è la peggiore strategia.

Posso continuare a inviare candidature e fare colloqui via skype ovunque, solo in Italia mi sono dovuto sobbarcare spese assurdi per step vari di colloqui per uno stage. Alcuni poi non si degnano nemmeno di mandare un esito per mail dopo che uno ci mette la faccia, soldi, tempo e molte di queste si fregiano tra le migliori aziende in cui lavorare.

Modificato da comeback
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Massimo12

Per me lo SVE è come scopare con una cosi' e cosi' dopo che una bella hb mi ha dato buca. Ritengo però sia una esperienza accattivante.

Da quanto sei fuori? E dove?

Spero che nelle prossime settimane il tuo frame cambi perché secondo me non ti è funzionale. Rinnovo comunque il mio in bocca al lupo :)

In questa città (Varsavia) ci sto da quasi un anno.

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Vincent

D'accordo con il discorso ma meno con la ricerca del lavoro strutturata in quel modo.
Sopratutto se consideriamo il fatto che ogni application richiede un resume piu' o meno puntellato e una cover letter piu' o meno puntellata, ergo, se sei flash e hai una buona scrittura, almeno 20-30 minuti ad application.

Applicherei meno e con piu' accuratezza, altrimenti perdi tantissimo tempo, rischi di accettare offerte incongruenti e non ottimali o mille altri motivi.

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D'accordo con il discorso ma meno con la ricerca del lavoro strutturata in quel modo.

Sopratutto se consideriamo il fatto che ogni application richiede un resume piu' o meno puntellato e una cover letter piu' o meno puntellata, ergo, se sei flash e hai una buona scrittura, almeno 20-30 minuti ad application.

Applicherei meno e con piu' accuratezza, altrimenti perdi tantissimo tempo, rischi di accettare offerte incongruenti e non ottimali o mille altri motivi.

Ti ringrazio caro Vincent, ottima precisazione e gli application form richiedono non meno di 15-20 min. Abbastanza standardizzati.

Riguardo invece quelle candidature che mi hanno offerto un margine di 'personalizzazione', ho cercato di ovviare a questo problema segmentando in 4/5 aree le candidature di mio interesse, preparando per ognuna di queste aree la mia 'offerta'.

Le applications all'estero invece erano tutte mirate.

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Spero che nelle prossime settimane il tuo frame cambi perché secondo me non ti è funzionale. Rinnovo comunque il mio in bocca al lupo :)

In questa città (Varsavia) ci sto da quasi un anno.

Crepi il lupo.

Il frame si autoalimenta di vita e di motivazioni, devo tornare a dar da mangiare al leone che ora è sedato.

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Andre.

Ciao Andre,

ho 4/5 posizioni aperte all'estero ma sono tutte referenziate, e poi lo SVE.

La cosa più saggia e più razionale è trovare posizioni (parliamo di entry-level) dove non entri palesemente in concorrenza con i nativi con la lingua. Esempio : dubito ti assumano in Germania da Ikea alla cassa, se sei un B2 (che è tantissimo), quando possono mettere un nativo. Da questo punto di vista gli informatici sono più favoriti.

In altre parole occorre entrare in qualche inizio di carriera presso multinazionale, dove si parla inglese e fare training pesante sulla lingua locale.

Riguardo l'Italia sto cercando di candidarmi come dicevo su un numero molto ampio di posizioni, in modo da tenermi aperte tutte le possibilità (qualora si presentino).

Il mio sogno è finire all'estero in particolare in Germania, ma ritengo esperienze anche in paesi diversi possano essere stimonanti, importanti, significative e spendibili dal punto di vista lavorativo.

In fin dei conti in Italia tutti dicono di voler partire, poi nessuno va via.

Rispetto alla lingua sto notando e mi è stato fatto osservare come in alcune realtà ci si stia avviando verso una burocrazia e un modus operandi più "nazionalistico".

Come sai io vivo all'estero da ormai 1.5 anni e ho conoscenti della tua età che ora, dopo molteplici anni di lavoro in multinazionale in paesi storicamente "tolleranti" da un punto di vista linguistico (es. Olanda), si trovano lasciati a piedi proprio perchè hanno trascurato lo studio della lingua locale.

Il tuo sogno di trasferirsi in Germania lo condivido, sto anche io lavorando sul tedesco, anche se su certi aspetti è un paese un pò paradossale.

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Rispetto alla lingua sto notando e mi è stato fatto osservare come in alcune realtà ci si stia avviando verso una burocrazia e un modus operandi più "nazionalistico".

Come sai io vivo all'estero da ormai 1.5 anni e ho conoscenti della tua età che ora, dopo molteplici anni di lavoro in multinazionale in paesi storicamente "tolleranti" da un punto di vista linguistico (es. Olanda), si trovano lasciati a piedi proprio perchè hanno trascurato lo studio della lingua locale.

Il tuo sogno di trasferirsi in Germania lo condivido, sto anche io lavorando sul tedesco, anche se su certi aspetti è un paese un pò paradossale.

Come detto in passato condivido pienamente la tua scelta di giocarti la tua formazione all'estero. Di questo te ne faccio merito perchè fino a 4 anni fa non avevo mai preso un aereo.

Non vedo nessun lato negativo in questo, anche nell'ipotesi in cui tu decida di rientrare, una formazione di questo tipo può essere facilmente assorbita anche in Italia. Questo è un punto chiave perchè esiste ancora in molti il retaggio culturale che l'Italia sia la migliore, per cui per queste persone se ti formi anche professionalmente in paesi "inferiori", rischi di bruciarti. Questa impostazione è la classica paura dell'ignoto e la credenza che il mondo conosciuto (ma decadente) sia meglio del mondo sconosciuto ed emergente.

Sulla lingua se in una multinazionale l'inglese sarà sempre preferito ma sei pur sempre all'estero e devi imparare la lingua se vuoi davvero crescere (prima di tutto come persona). Oggi, se decidi di vivere in Europa, o ti butti sul tedesco o sul francese, c'è poco da fare.

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The President

Io lascerei perdere Paesi come Olanda, Germania, Svezia, piene di stranieri e fannulloni/cagacazzi appena arrivati da mantenere...come dice il Lambrenedetto, bisogna andare dove il piteco non arriva...
Pertanto punterei tutto sull'Est Europa dove puoi trovare ottime posizioni entry level e la qualità di vita overall è ormai superiore ai Paesi dell'Europa Occidentale del 2016 sotto la gran parte dei punti di vista.

Modificato da The President
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Vincent

Io lascerei perdere Paesi come Olanda, Germania, Svezia, piene di stranieri e fannulloni/cagacazzi appena arrivati da mantenere...come dice il Lambrenedetto, bisogna andare dove il piteco non arriva...

Pertanto punterei tutto sull'Est Europa dove puoi trovare ottime posizioni entry level e la qualità di vita overall è ormai superiore ai Paesi dell'Europa Occidentale del 2016 sotto la gran parte dei punti di vista.

Mi trovi d'accordo per quanto riguarda la scelta dei paesi da cui iniziare a guardare, ma non troppo riguardo alla qualita' di chi trovi.

Io in Slovacchia e Repubblica Ceca ho trovato dei personaggi che in Italia rappresentavano veramente la "plebe", delle peggiori.

Personaggi come quelli, in UK, fanno i lavapiatti o i runner nei ristoranti, dove abitavo io - invece - lavoravano negli Uffici come Project Officer, Helpdesk e anche con posizioni piu' di rilievo - in quanto gli sbarramenti all'ingresso sono molto piu' bassi.

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