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Prima di lasciare l'Italia


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Un'altra soluzione è di non applicare dall'Italia verso l'estero e attendere che il lavoro ti arrivi per caso.

Potresti individuare una città non molto cara dove però vedi molte offerte che ti possano interessare, ti trasferisci lì per un mesetto e cerchi lavoro direttamente in loco. Che sia Berlino, Budapest, Danzica, etc.

Con indirizzo e numero locale sul CV le opportunità si moltiplicano per 10, fai capire che sei disponibile a lavorare dal giorno dopo, e spesso per un'azienda può essere importante. Questo vale soprattutto per le posizioni entry level con tanti candidati. Quando si cerca un profilo più specifico, le aziende cercano anche al di fuori per carenza di gente.

Lo so che ci vogliono le palle per una mossa simile, ma io mi giocai questa carta (visto che non trovavo niente nonostante avessi all'epoca un profilo da top 2-3% dei laureati italiani, il job market di due anni fa era letteralmente disastroso, e non volevo stare a poltrire in Italia)....e andò bene.

Sulle 10 ore, se è compresa la pausa pranzo di 1 ora, fanno 45 ore a settimana, che sono la normalità per esempio in Inghilterra.

Le palle ci vogliono nel rimanere qui, quindi il mio coraggio è coraggio e non sermoni da tastiera.

Ho fatto davvero parecchia roba negli ultimi anni, ho lavorato molto su me stesso e io sul più bello non cedo.

Sono d'accordo con la tua idea, ma per cercare lavoro sul posto cosa intendi? Tu come hai fatto?

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Ritratti sociali.

Ieri sono finito al bar a salutare vecchi amici, mi ero tirato indietro parecchie volte, poi dopo 2 mesi qui, ci si finisce in un modo o nell'altro a bere qualcosa insieme. Non mi sento più quel tipo di persona, ho lavorato anni per annientare il me stesso passato : una persona plagiata nella mente da un sistema malato che ti impone il micromondo, il ritratto del quartiere, che ti esclude dal pensiero individuale, dalle logiche del gregge, dall'innovarti, dal costruirti in maniera dinamica. Quella persona è morta, non lo sono più da anni, e quel mondo-bar non mi appaga, lo dico francamente, preferisco spararmi 10 km di corsa o tornare sfiancato dopo una sessione in palestra. Il clima "bar-sport", quel bar non mi interessa, a meno che non si tratta di un bar tendente alla figa (stile europeo) e alla socializzazione (ancora stile europeo). Invece no, non intendo quei bar del dopo-lavoro o del weekend, alludo ai putridi postacci simil-italici, luoghi densi di frustrazione, malessere e di sgomento sociale.

Ho ritrovato certi amici in uno stato pessimo, alcuni in LTR ma non gioiosi in uno stato di vita quasi da ergastolano, altri mi sembrano vagare nell'etere spensierati come dei 16 anni, con la differenza di avere ormai 27-30 anni (nessun lavoro, nessuna qualifica o istruzione elevata, nessuna esperienza, nessuno spirito di iniziativa). Indubbiamente felici di una felicita finta, camuffata, animali da circo abituati a sonnecchiare in un clima avvilente, criminale, che si muove quasi all'indietro. Fermi, anestetizzati da oltre un decennio passato a farneticare nei bar sul nulla e sul nulla mai realizzato per paura, per sottomissione, per indotta paura stimolata da famiglie-chioccia, società e persino insegnanti. Ovviamente, loro pienamente irresponsabili e disinnamorati della loro vita.

Mi accorgo che l'Italia, o meglio certa Italia è un pacchetto preconfezionato di non opportunità: Ltr con la prima piteca (Lambrenedetto docet) capitata a tiro, un clima di assoluta chiusura mentale e una utopistica visione decontestualizzata della vita. In altri paesi del mondo avrebbero fatto la fame, e qualcuno di sicuro sarebbe collassato psicologicamente, ma l'Italia (certa Italia) ti culla, ti demoralizza a tal punto che accetti tutto passivamente. Ogni tanto lanci un tweet di sfogo, o il post semirivoluzionario che piegherà il sistema ma in fondo i tuoi stanno ancora troppo bene, ti mantengono in casa come un teen ma ormai inizi a mettere il numero 3 davanti agli anni. Molti se la passano ancora alla grande, tra soldi e patrimoni da gestire (magari anche contenuti ma che ci sono), non ha nemmeno il tempo per pensare che forse una cazzo di autonomia prima o poi dovrai cercarla. Ma chi se ne frega! Meglio vivere ancora del benessere dei miei piuttosto che cercarmi una cazzo di strada indipendente, perchè rischiare se uno non ha nemmeno la dignità personale?

Poi c'è qualcuno che si improvvisa radical chic, una sorta di reazionario al padrone, ma che in fin dei conto spera di far parte di quella pseudo classe demente - dirigente 'locale' , in modo da concorrere a depredare il territorio. A colpi di tweet, vanno avanti, magari grillini, magari pdiellini, ma porci sempre e comunque da combattimento che solo perchè c'hanno il padre che sborsa i quattrini riescono a tirarsi seghe fino a 30 anni su instagram, postando foto di paesaggi. Ragazzi c'è una povertà culturale in giro che fa venire i brividi, c'è una miseria culturale che dovremmo creare scuole di giorno e notte più che arrecarci pippe mentali tipo famiglie di fatto, e altre pochezze varie. Però la gente questo non lo avverte, ma è normale se sei vissuto nella caverna tutto il mondo diventa la caverna, e la caverna è il luogo più bello del mondo.

Ho fatto un paio di giorni volontariato per un programma dove accedevano ragazzini-bambini di famiglie un pò disagiate o chi voleva quei servizi, ai quali servivano aiuti del tipo : ripetizioni gratuite. E' stata una esperienza travolgente, mi veniva quasi da piangere, so per certo che loro hanno un deficit culturale, umano, morale, strutturale (vivono in scuole che sono dei cessi) immenso rispetto ai bambini di gran parte d'Europa. Quella povertà culturale ha una correlazione altissima con la povertà futura. La gente lo sa?

Qui non c'è più nulla, hanno dismesso tutto, anche la voglia ma la festa c'è ancora e i musicisti non sono tornati a casa.

Però non puoi parlar male del territorio, non puoi sbraitare, devi esibire un sorriso falso con panoramica dentale completa perchè altrimenti passi come razzista o come eretico. Devi zittirti, devi soccombere, devi anestetizzarti anche tu a tutto questo. Questo ti chiede questa Italia.

Fra 10 giorni parto ho deciso.

Parto per salvarmi, ma forse sono solo un pazzo che vede cose altri non vedono.

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^X^

Parto per salvarmi, ma forse sono solo un pazzo che vede cose altri non vedono.

Sei sei pazzo, sei in buona compagnia.

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Sei sei pazzo, sei in buona compagnia.

Ci sono dei retroscena forti dietro le cose. Sono forti e fanno male.

Con i miei il clima si è irrigidito. Con mio padre non parlo più da qualche giorno. Lui che per poco non c'ha rischiato la pensione per questo posto che è un putridume, mi incoraggia persino a restare qui. Laurea in ingegneria e il sogno di finire a fare l'interinale alla cassa in un supermercato o in un magazzino in nero. Da buon calabrese si è risentito parecchio quando ho definito questo posto come una fogna (perchè lo è) definendomi come una sorta di intelletuale presuntuoso e parassita.

I miei amici mi guardano straniti, loro che a 26-30 non hanno reddito. Zero. E mi parlano di opportunità qui.

Qualche radical chic, pseudo grillino o di derivazione pd, invece mi dice che "noi dobbiamo lottare". Loro con l'auto di 15-20k presa dal padre.

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Ci sono dei retroscena forti dietro le cose. Sono forti e fanno male.

Con i miei il clima si è irrigidito. Con mio padre non parlo più da qualche giorno. Lui che per poco non c'ha rischiato la pensione per questo posto che è un putridume, mi incoraggia persino a restare qui. Laurea in ingegneria e il sogno di finire a fare l'interinale alla cassa in un supermercato o in un magazzino in nero. Da buon calabrese si è risentito parecchio quando ho definito questo posto come una fogna (perchè lo è) definendomi come una sorta di intelletuale presuntuoso e parassita.

I miei amici mi guardano straniti, loro che a 26-30 non hanno reddito. Zero. E mi parlano di opportunità qui.

Qualche radical chic, pseudo grillino o di derivazione pd, invece mi dice che "noi dobbiamo lottare". Loro con l'auto di 15-20k presa dal padre.

Dicevo che sei in compagnia perché ti capisco benissimo, ho le stesse reazioni quando torno a Milano.

A volte però mi chiedo se non siano più felici loro.

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Leopold

Parto per salvarmi, ma forse sono solo un pazzo che vede cose altri non vedono.

eh al sud deve essere dura, abitando a Milano questa realtà (che probabilmente rappresenta una fetta significativa dell'Italia) non l'ho vista se non di striscio. I miei amici/conoscenti o hanno un lavoro "statico", oppure stanno col piede premuto sull'acceleratore. Trentenni senza reddito davvero non ne conosco.

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Dicevo che sei in compagnia perché ti capisco benissimo, ho le stesse reazioni quando torno a Milano.

A volte però mi chiedo se non siano più felici loro.

Sicuramente loro.

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eh al sud deve essere dura, abitando a Milano questa realtà (che probabilmente rappresenta una fetta significativa dell'Italia) non l'ho vista se non di striscio. I miei amici/conoscenti o hanno un lavoro "statico", oppure stanno col piede premuto sull'acceleratore. Trentenni senza reddito davvero non ne conosco.

Leopold, grazie a Dio, ho vissuto negli ultimi anni tra Milano (2 mesi), Bologna (oltre 2 anni), Colonia (6m), Roma (2m), poi sono rientrato causa fine-soldi.

La tv e i giornali non ne possono parlare di quanto il Mezzogiorno sia in difficoltà : certo non siamo sulle palafitte, anzi ti direi che a sensazione non noteresti nemmeno il problema economico ma c'è un clima pessimo. La ricchezza qui non si crea, si amministra se la hai.

Ho una persona idea sul Mezzogiorno : un pò di impresa c'era anni fa, parliamo di PMI chiaramente come gran parte d'Italia, ma il datore di lavoro al Sud e in Calabria era lo Stato. Si è sopravvissuti in qualche modo creando anche un sistema in classico stile italiano, fortemente burocratizzato per regalare posti di qua e di là (anche a livello dirigenziale, sia chiaro). Al Sud molte famiglie sono modo-reddito, quindi un "padre di famiglia" che prendeva lavoro come forestale piuttosto che impiegato in qualche ufficio, riusciva a sbrogliarsi la matassa del mantenere la famiglia (poni che il costo della vita è comunque sostenibile). Una buona parte prendeva lavoro grazie al settore pubblico, molti emigravano in un Nord Italia che ancora dava qualcosa (oggi bello saturo) e cosi' si andava avanti.

Oggi la pubblica amministrazione paga solo i privilegi di chi già è dentro, assunzioni facili non ce ne sono più e gli ultimi dati parlano di una disoccupazione giovanile in Calabria al 60% e generale di circa il 40%. Dati peggiori in Europa.

Di questa roba non puoi parlarne in giro, altrimenti sei razzista e odi il Sud.

http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Labour_markets_at_regional_level

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mrjako

Vorrei cogliere l'occasione per fare una domanda ad X e agli altri utenti ''experienced'' nel mondo del lavoro,soprattutto riferito alle grandi aziende

Secondo voi iniziare a maturare una vera esperienza lavorativa a un età relativamente avanzata, tipo 25 o 26/27 anni,può penalizzare nel lungo periodo,in un'ottica di avanzamento di carriera? Nel senso, se inizi a lavorare tardi, arrivi per forza dopo a una certa posizione nella tua azienda (o in una analoga dello stesso settore) , quando invece ci saresti potuto arrivare prima ( ad esempio laureandoti prima o cazzeggiando meno e non avere periodi morti nel cv, o magari sei stato sfortunato e rimasto disoccupato per un certo periodo)

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comeback

Vorrei cogliere l'occasione per fare una domanda ad X e agli altri utenti ''experienced'' nel mondo del lavoro,soprattutto riferito alle grandi aziende

Secondo voi iniziare a maturare una vera esperienza lavorativa a un età relativamente avanzata, tipo 25 o 26/27 anni,può penalizzare nel lungo periodo,in un'ottica di avanzamento di carriera? Nel senso, se inizi a lavorare tardi, arrivi per forza dopo a una certa posizione nella tua azienda (o in una analoga dello stesso settore) , quando invece ci saresti potuto arrivare prima ( ad esempio laureandoti prima o cazzeggiando meno e non avere periodi morti nel cv, o magari sei stato sfortunato e rimasto disoccupato per un certo periodo)

Ti rispondo, ma non sono experienced come X.

25 non è una età avanzata se hai terminato tutti gli studi (laurea magistrale), anzi ci sei dentro.

26 ci può stare.

27 come me qualcuno inizia a storcere il naso. Motivo? Ne direi due su tutti :

1) ci sono settori come quello della consulenza dove cercano di fara entrare figure junior di 24/25, in modo da garantire una crescita di carriera abbastanza omologata (esempio a 28-30 sei senior). Sono lavori che dopo 5-7 anni massimo molli perchè ti rivendi altrove ma cercano di seguire un certo percorso di carriera in relazione all'età.

2) farti entrare in contratti di apprendistato.

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