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Il successo non è perdonato


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Socialmente avere delle persone fallite (dentro) è un dramma.

Il fallimento non è quando uno ci prova (tanto con una ragazza quanto a far qualcosa) ma è quell'atteggiamento viscido di chi aspetta di veder capitolare gli altri quando si impegnano a far qualcosa pur di giustificare ciò che non riesce a fare.

Riprendo una piccola storia.

Anni e anni fa, ero in un gruppo di persone. Per me tutti falliti. Falliti, grandi falliti.

Storie classiche del piccolo centro e del provincialismo più accentuato. Molti del gruppo erano turbati se avevi successo col le ragazze più di loro, a volte erano semplicemente cosi' adirati se piacevi a una tipa che facevano gruppo e cercavano di autoescluderti. Era il prezzo da pagare per il tuo "successo".

Col tempo le cose che iniziarono ad odiare iniziarono ad aumentare. Odiavano chi era ambizioso e magari inziava l'università, o chi iniziava a trovare un discreto lavoro, odiavano chi si dava da fare con qualche hobby, o eccelleva in qualche sport (io facevo nuoto, calcio e anche qualcosa in palestra).

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IlConteMascetti

Cioè mi stai chiedendo cosa c'è di male nell'arricchirsi alle spalle di qualcuno?

Non è semplicemente nell' ordine naturale delle cose. Non c'è tanto da spiegare.

Arricchirsi alle spalle di qualcuno? Non sono sicuro di aver compreso, quindi faccio un esempio: se uno si fa il mazzo, studia, si laurea, prende un master, fa la trafila e arriva ad ottenere uno stipendio a quattro zeri, in quel caso si sta arricchendo alle spalle di qualcuno?

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Arricchirsi alle spalle di qualcuno? Non sono sicuro di aver compreso, quindi faccio un esempio: se uno si fa il mazzo, studia, si laurea, prende un master, fa la trafila e arriva ad ottenere uno stipendio a quattro zeri, in quel caso si sta arricchendo alle spalle di qualcuno?

Rispetto l'idea di Martina, ma anche per me siamo alla follia.

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IlConteMascetti

Più che altro, se davvero intendeva dire quello, sarebbe divertente immaginarlo messo in pratica: tutti lo stesso stipendio, dimmi tu chi si sbatterebbe per fare il chirurgo studiando dieci anni e facendone cinque di gavetta prima di cominciare a vedere i frutti del proprio lavoro. Diventeremmo un popolo di aspiranti impiegati dell'anagrafe.

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comeback

Più che altro, se davvero intendeva dire quello, sarebbe divertente immaginarlo messo in pratica: tutti lo stesso stipendio, dimmi tu chi si sbatterebbe per fare il chirurgo studiando dieci anni e facendone cinque di gavetta prima di cominciare a vedere i frutti del proprio lavoro. Diventeremmo un popolo di aspiranti impiegati dell'anagrafe.

Credo che la nostra interpretazione (del pensiero di Martina) sia quello che effettivamente lei intendeva comunicare.

Prescindendo dai soldi, il discorso di "togliere qualcosa a qualcuno" potrebbe persino essere esteso ad esempio ad una bella donna che conquista. Inevitabilmente la stai togliendo dalla disponibilità di altri.

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IlConteMascetti

Tutti vergini e con mille euro al mese, yeaaaah! :DD

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-Grey-

Più che altro, se davvero intendeva dire quello, sarebbe divertente immaginarlo messo in pratica: tutti lo stesso stipendio, dimmi tu chi si sbatterebbe per fare il chirurgo studiando dieci anni e facendone cinque di gavetta prima di cominciare a vedere i frutti del proprio lavoro. Diventeremmo un popolo di aspiranti impiegati dell'anagrafe.

Questa idea è frutto di un sistema fuori controllo che da per scontato e impone come standard la competizione

col risultato che ci sono studenti che passando 10 anni a studiare medicina odiando quello che fanno, e quelli che amerebbero ciò che dovrebbero fare, devono comunque per forza dedicarsi più a collezionare consensi e voti per ottenere dei pezzi di carta che li autorizzino a essere pagati, dato che quelli che lo odiano (che sono la maggioranza) si dedicano principalmente a quello non essendo un loro obbiettivo l'eccellenza nei fatti, ma solo sulla carta

così i migliori chirurghi finiscono in posizioni mediocri e inutili o disococcupati, oppure per non finire gli studi demoralizzati dall'assurdità del sistema

mentre 7 su 10 fanno i chirurghi a scazzo riempiendosi di bei voti e credenziali, alla solita corsa a prendersi la poltrona per occuparla per l'eternità, mentre avrebbero voluto fare i baristi o i pittori e sarebbero magari stati eccellenti in quello, innovativi, rivoluzionari, avrebbero portato un passo in avanti l'umanità, per dedizione e passione a qualcosa in cui non dovevano compiacere nessuno

e mentre negli stati uniti 3\4 della popolazione sono avvocati il cui lavoro diventa necessariamente (per il numero) farsi la guerra tra loro o inventarsi e portare avanti continuamente futili cause per trovare lavoro a un numero eccessivo di una figura professionale che necessita solo di poche unità, in italia un cantiere dura 10-20 anni perchè la manodopera non c'è e non si paga

e chissà quanti sedicenti avvocati o cardiologi perchè hanno "dott" scritto vicino al loro nome, sono pessimi avvocati e cardiologi ma sarebbero stati degli ottimi muratori

solo che ci si è curati ben bene che capissero che se non fanno 3000 euro al mese minimo non valgono niente e che il metro deve essere quanto vieni pagato e non la qualità del tuo operato

cosa che naturalmente perderebbe di senso con sistemi diversi e più sensati

ad esempio sistemi dove se 3 avvocati coprono la necessità nazionale, se ne educano 3, per stare sicuri 4 o 5 al massimo e non 100.000 perchè tutti devono avere pari opportunità

la pari opportunità non è quella di scannarsi a vicenda tutti per la stessa mela

è quella di permettere a te di coltivare le mele e al tuo vicino le pere riconoscendovi la stessa dignità

in modo che chi eccelle nelle mele faccia le mele e chi eccelle nelle pere faccia le pere

non che chi eccelle nelle pere tagli la gola a chi eccelle nelle mele per prendere il suo posto, perchè le mele sono applaudite (e pagate 3000 al mese) mentre le pere disprezzate (e pagate niente)

il risultato di questo sistema è avere meno mele e di qualità peggiore per tutti e nessuna pera

bello schifo

certo che per noi, dal nostro punto di vista, educati a degli standard che quasi sempre sono un abominio, alcune cose risuonano così lontane che sembra tutto ridicolo

anche perchè viviamo in un trogolo di abomini tale che vederli tutti spinge pesantemente al suicidio o a scatenare l'apocalisse

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comeback
Inviato (modificato)

Grey, sogno un tuo intevento molto più breve, ma vedo che hai sempre contenuti lunghi e anche di difficile interpretazione.

Siamo in un forum di crescita personale (ancor prima di seduzione) se riesci a stringere gli interventi per me ne guadagni.

Hai delle idee secondo me troppo semplicistiche e un tantino irreali sui medici. Ho conosciuto bene circa 40-50 studenti di Medicina, e ora più della metà sono in specializzazione. Posso dirti con certezza che il numero di persone che lo facevano con interesse, passione, e voglia era di gran lunga superiore rispetto a ciò che pensi e il campione in esame era piuttosto rappresentativo della realtà. Quindi posso rassicurarti che se non ami almeno un pò la prospettiva di essere prima di tutto un medico, ti ritiri al massimo al secondo anno.

Nutro poi parecchi dubbi sui medici disoccupati.

Le motivazioni sono le seguenti : è una categoria più protetta delle altre (esempio numero chiuso in sede di ingresso limita il numero di futuri medici e economicamente hanno uno stipendio durante la specializzazione) e poi dei medici c'è sempre bisogno (considera che la popolazione italiana è fatta da un numero sempre maggiore di anziani che necessiteranno di servizi medici).

Gli unici che sono disoccupati sono quelli che non entrano subito in specializzazione, ma anche per questi ottenere ad esempio delle giornate (ben pagate) di lavoro come guardia medica è piuttosto facile (a patto che abbiano flessibilità e voglia di muoversi sul territorio nazionale).

Ci tenevo solo a precisare questo aspetto perchè pur non essendo medico non amo screditare o minimizzare chi per 6 anni è stato sui libri per lunghe ore del giorno e della notte.

Modificato da comeback
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samuel

A me invece piacciono molto i post di Grey.

Non credo che gli interessasse molto attaccare i medici piuttosto che gli spazzini o i fruttivendoli.

Il ragionamento non fa una piega, se non fosse per il fatto che non è detto che esista un numero adeguato di persone che eccelle in qualcosa, che corrisponde esattamente (o anche a grandi linee) al numero di persone eccellenti che la società necessita in quello specifico campo per prosperare e migliorarsi.

Partendo da questo presupposto, ci sono due opzioni.

O si dà la possibilità a tutti di seguire le proprie passioni, con il rischio che poi ci si scanni per le mele, e nessuno faccia le pere.

O si creano professioni a numero chiuso, con il rischio che persone che erano realmente portate per fare quel mestiere, siano costrette a fare altro. E questo succederebbe anche se i test fossero rappresentativi delle reali capacità, cosa utopistica.

Sto pensando all'università perchè mi viene più facile, ma il concetto potrebbe essere allargato.

Si potrebbe comunque trovare l'opzione più funzionale a livello statistico, ma l'opzione "tutti realizzati, felici, e società che prospera senza contrasti" non si può fare.

Tutto questo discorso non prendendo in considerazione tutte quelle persone che scelgono una professione seguendo il mito dei soldi, ma lì i problemi sono talmente grossi a livello di percezione sociale, che discuterne sarebbe riduttivo.

Poi ci sono anche quelli che semplicemente finite le superiori non hanno capito cosa fare nella vita ed essendo costrette a scegliere, nel dubbio, scelgono la strada che almeno a livello sociale ed economico, sia riconosciuta come di successo.
Ma solo perchè è l'unico parametro che riescono a prendere in considerazione. A parità di rischio, è meglio scegliere la strada migliore per la società.

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comeback

A me invece piacciono molto i post di Grey.

Non credo che gli interessasse molto attaccare i medici piuttosto che gli spazzini o i fruttivendoli.

Il ragionamento non fa una piega, se non fosse per il fatto che non è detto che esista un numero adeguato di persone che eccelle in qualcosa, che corrisponde esattamente (o anche a grandi linee) al numero di persone eccellenti che la società necessita in quello specifico campo per prosperare e migliorarsi.

Non giudico la qualità dei post di Grey, gli sto solo consigliando la sintesi perchè altrimenti è facile perdersi. E' un consiglio, non un attacco. Sia chiaro. Ho risposto relativamente ai medici perchè per me quel che ha detto solo le classiche visioni popolari del medico affarista, senza passione, incapace o persino disoccupato.

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