Vai al contenuto

Il successo non è perdonato


comeback

Messaggi raccomandati

weahgeorge

Per ricollegarmi al titolo del thread, secondo me questo quesito è un pò da perdenti, l'ho imparato a mie spese insieme a tanto altro. Il successo te lo devi meritare, e poi alla fine chi ti ama ti segua :drinks:

Link al commento
Condividi su altri siti

comeback

Per ricollegarmi al titolo del thread, secondo me questo quesito è un pò da perdenti, l'ho imparato a mie spese insieme a tanto altro. Il successo te lo devi meritare, e poi alla fine chi ti ama ti segua :drinks:

Se ce lo dici tu che siamo perdenti senza nemmeno conoscerci, accettiamo volentieri il tuo parere. Ti ringraziamo, ciao winner :lol:

Si discuteva semplicemente del motivo per cui alcune (molte) persone soffrono terribilmente quando agli altri gira bene. Tutto qui.

Link al commento
Condividi su altri siti

samuel

Comeback

Tranquillo :) Hai solo espresso un parere sul modo di scrivere di Grey, io volevo solo esprimere il mio.

Per quanto riguarda il tuo discorso.

Siamo tutti d'accordo che ci sono persone che si migliorano stando a contatto con i vincenti, e persone che cercano di affossarli.

Questa è la realtà dei fatti, non so in che percentuale, ma è lapalissiano che è così. Come è evidente che atteggiamenti negativi si riscontrano maggiormente in persone di scarse vedute, che magari hanno viaggiato poco, che non leggono e bla bla bla

Io lo vedo più come un istinto di sopravvivenza più che altro.

Se la società intorno a te ti dice che sei un fallito, che non crescerai mai, e che il successo è prerogativa di quelli bellissimi, o dei campioni di calcio, è normale che ti viene difficile puntare in alto e alzarti ogni fottuto giorno con la forza di un leone che ha voglia di spaccare il mondo.

Di conseguenza, quello che più probabilmente farai sarà svegliarti, tirare un paio di madonne perchè la vita fa schifo, e parlare con le persone che ti circondano di quanto la vita faccia schifo, che a loro volta pensano la stessa cosa che pensi te e si innesca il meccanismo a feedback positivo da cui è impossibile uscire.

Pensa al famoso mito della caverna di Platone.

L'unico modo per uscirne è un'epifania. Che può avvenire in tutti i modi possibili e immaginabili (viaggio, chiaccherata con amico, scopata, libro, film), ma non è proprio detto che avvenga.

Se una persona vicina a te, con cui ti andava bene parlare con lui di quanto la vita faccia schifo, o che comunque è partito dal tuo stesso livello, ti dimostra che il successo si può raggiungere, che tutti possono raggiungerlo, se vogliono. Se vogliono.

Il problema è che questo presuppone un mettersi in gioco, che in pochissimi sono disposti ad accettare.

Se ti metti in gioco puoi perdere.

Se non giochi nemmeno e ti convinci che il mondo non ti ha fatto giocare, e che sei sfortunato, è tutto più facile da accettare a livello inconscio.

Per questi motivi, più che il successo non sia perdonato, direi che le persone tendono a difendersi nei modi migliori che possono, e molte volte questi modi fanno schifo.

Grey

Ancora una volta mi trovi d'accordo al 100%, sempre in teoria.

Fa tutto schifo e non è difficile capirlo. Si potrebbe migliorare a livello di grandi numeri, e si deve migliorare.

Poi però ci si scontra con la realtà.

Hai finito la scuola superiore, e sei geneticamente predisposto a diventare il migliore chirurgo sulla Terra, hai la passione per la medicina e sembra tutto bellissimo.

Però sei povero, la tua famiglia ha bisogno di soldi e tu fai un corso per diventare un operatore socio-sanitario, così dopo un anno lavori.

Ci perdi tu che non ti realizzi, ci perde la società che avrà perso il migliore chirurgo di sempre. La colpa di chi è?

Bisognerebbe dare a questo potenziale fenomeno, abbastanza soldi da poter sfamare la sua famiglia e vivere decentemente per 10 anni. affinchè possa completare i suoi studi.

Per questo sono nate le borse di studio, ma per un motivo o per un altro non funzionano. O funzionano poco.

Tu giustamente dici che comunque avvicinarsi all'utopia è sempre meglio che niente. Però va anche trovato il modo per avvicinarsi, e non è facile.

Andrebbe riformato tutto, dalle elementari in avanti, proprio nella concezione di insegnamento-apprendimento. Ma secondo te è possibile?

Io l'unica conclusione a cui sono arrivato, è che la cosa che un singolo individuo può fare, è trovare la società che è più affine al modo di vedere il mondo, quindi la società più vicina al mondo ideale che tu descrivi, che farà comunque schifo, ma è sempre meglio di niente.

Se alla società perfetta (per me) diamo un valore 100, e tu puoi aumentare quel livello di 1, è meglio sbattersi per aumentare da 10 a 11 o da 80 a 81?

Link al commento
Condividi su altri siti

comeback

Vi racconto un episodio.

L'altro giorno ho conosciuto delle ragazze mentre ero da solo a prendere un caffè.

Racconto l'episodio a un amico (afc o per benino in zona confort) che inizia in buona sostanza a prendermi per il culo "allora te le scopi?", poi "come sono? provaci con tutte e tre!". Se la ride. Conosco il tipo, single, molto schivo, so che non aprirebbe un set neanche se fosse l'ultimo giorno della sua vita. Però io sono buono, condivido, incoraggio.

Nulla, mi prende per il culo ancora.

Lo lascio sbollire :DD .

Poi (conoscendo la sua risposta) gli dico "stasera abbiamo appuntamento con le 3 ragazze, sono troppe per me, vieni anche tu?".

Mi risponde con una poco sensata giustificazione"No M. , non ho voglia di far troppo tardi, sono un pò stanco"

Cerco di rimanere sul pezzo "Neanche io! L'appuntamento è alle 21.00, facciamo aperi-cena con loro".

Qui cosa fa? Cancella e scrive più volte il messaggio di risposta (lo notavo dalla chat), e conclude "ti ringrazio sarà per la prossima volta".

Link al commento
Condividi su altri siti

-Grey-

Grey

Ancora una volta mi trovi d'accordo al 100%, sempre in teoria.

Fa tutto schifo e non è difficile capirlo. Si potrebbe migliorare a livello di grandi numeri, e si deve migliorare.

non fa tutto schifo, ma bisogna ammettere che nel sistema in vigore molte cose sono assurde perchè si portano avanti per inerzia e non perchè abbiano un senso, esempio lampante questo argomento

Hai finito la scuola superiore, e sei geneticamente predisposto a diventare il migliore chirurgo sulla Terra, hai la passione per la medicina e sembra tutto bellissimo.

Però sei povero, la tua famiglia ha bisogno di soldi e tu fai un corso per diventare un operatore socio-sanitario, così dopo un anno lavori.

Ci perdi tu che non ti realizzi, ci perde la società che avrà perso il migliore chirurgo di sempre. La colpa di chi è?

Bisognerebbe dare a questo potenziale fenomeno, abbastanza soldi da poter sfamare la sua famiglia e vivere decentemente per 10 anni. affinchè possa completare i suoi studi.

Per questo sono nate le borse di studio, ma per un motivo o per un altro non funzionano. O funzionano poco.

Le borse di studio funzionano poco perchè sono una pezza messa lì per avere qualche argomento per zittire i dissidenti

e sono sicuramente meglio che niente, ma non è un grande mistero perchè non funzionino

come non è un mistero se cerchi di metterti i pantaloni di un bambino, e si strappano, e ci metti una toppa, e si ristrappano, e ce ne metti un'altra... e non funzionano mai

ti servono dei pantaloni della tua taglia, la quantità e qualità delle toppe che ci metti non risolvono e non risolveranno mai il problema

vanno cambiati sti pantaloni, altrimenti si perde solo tempo a cucire e ricucire

è vero quello che dici, che ci perdono tutti

non mi interessa trovare qualcuno a cui addossare la colpa

la colpa non è di nessuno

le cose stanno così e basta

dare dei soldi a uno perchè faccia i suoi 10 anni di studi rimanendo in un sistema che incentiva e promuove la corsa all'oro e alla poltrona piuttosto che il contributo alla comunità, non serve a niente

è mettere l'ennesima bacinella sotto un soffitto che gronda acqua

fa solo guadagnare tempo, non risolve il problema

il problema si risolve solo riparando la falla

e se non puoi rifare a nuovo l'intero soffitto, non importa, è sempre meglio usare gli attrezzi giusti

andare di stucco invece che di bacinelle

magari una volta chiusa la falla, rimane una macchia di un colore diverso rispetto al resto del soffitto, ma sempre meglio un soffitto meno bello che però funzioni a dovere

muoversi in una direzione sensata sarebbe fare in modo che la sopravvivenza e la dignità di vita di quest'uomo e della sua famiglia non esistano solo in funzione delle scelte di questo individuo, cosa che necessariamente orienta le scelte su una scala di valori economica egoistica personale e non di comunità

ma piuttosto che la vita e la prosperità di lui e la sua famiglia siano sempre e comunque garantite a prescindere in modo che le sue scelte possano essere operate basandosi sul sistema di feedback naturalmente cablato nell'uomo, che difficilmente "sbaglia" ma è progettato esattamente per trovare naturalmente l'equilibrio tra il singolo e la comunità, massimizzando il risultato per tutti, perchè quanto nell'ottica di prima tutti hanno da perderci a impedirlo, tanto in quest'ottica tutti hanno da guadagnarci a promuoverlo

Tu giustamente dici che comunque avvicinarsi all'utopia è sempre meglio che niente. Però va anche trovato il modo per avvicinarsi, e non è facile.

Andrebbe riformato tutto, dalle elementari in avanti, proprio nella concezione di insegnamento-apprendimento. Ma secondo te è possibile?

Io l'unica conclusione a cui sono arrivato, è che la cosa che un singolo individuo può fare, è trovare la società che è più affine al modo di vedere il mondo, quindi la società più vicina al mondo ideale che tu descrivi, che farà comunque schifo, ma è sempre meglio di niente.

Se alla società perfetta (per me) diamo un valore 100, e tu puoi aumentare quel livello di 1, è meglio sbattersi per aumentare da 10 a 11 o da 80 a 81?

si andrebbe riformato tutto e non solo questo ma assieme molte altre cose che influiscono indirettamente

e sì, è utopistico e difficilmente lo si può considerare realizzabile a questo livello

è vero anche trovare la società più affine, in un mondo così pesantemente globalizzato dove le differenze tra un sistema e l'altro sono minime e marginali, è probabilmente più dispendioso in termini di tempo ed energie che non crearla dal nulla o riformare un sistema esistente

certo, uno può trovarsi un po' meglio di qua piuttosto che di là, ma è marginale, può essere un po' più o un po' meno felice, ma sarà sempre un caso isolato e fortuito, non è proprio la stessa direzione che non un sistema che lo permetta come regola e non come eccezione

Link al commento
Condividi su altri siti

martina

Un giorno ebbi la geniale idea di passare un mese in Olanda da un amico, tornato cambiai nettamente la mia percezione di tutto.

Andai dai miei amici, spiegai le mie emozioni e giurai che avrei cambiato la mia vita (la vita che volevo). Mi presero quasi per il culo ("no ma dai, è difficile, ...").

Io ci sono riuscito, inghiottendo merda in porzioni abbondanti, ma alla fine ce l'ho fatta.

Loro sono ancora fissi al baretto della cittadina, campano d'invidia e di astio.

Scusa comeback, ma questo 3d è autobiografico? Non ho letto tutto lo sviluppo, son sincera.

Ma adesso vedo questo post e quindi mi viene il dubbio... sei tu ''l uomo di successo'' (inteso come ci siam capiti) invidiato che ha ispirato l apertura di questo 3d?

Poniamo di sì.

Non è che per caso tu vuoi che gli altri ti riconoscano dei meriti per essere riuscito a cambiare qualcosa che tu volevi cambiare?

E quando non hai questi riscontri, la leggi come una espressione di invidia?

A me spesso capita di vedere questo meccanisno: quando a noi sembra di aver salito un gradino, non comprendiamo come le altre persone possano stare bene nella loro posizione, nella loro zona comfort.

E quindi si innesca in noi una necessità di riconoscimento per la fatica fatta, proprio dalle persone che son rimaste un passo indietro.

Modificato da martina
Link al commento
Condividi su altri siti

martina

Arricchirsi alle spalle di qualcuno? Non sono sicuro di aver compreso, quindi faccio un esempio: se uno si fa il mazzo, studia, si laurea, prende un master, fa la trafila e arriva ad ottenere uno stipendio a quattro zeri, in quel caso si sta arricchendo alle spalle di qualcuno?

Sì, puoi laurearti, farti il mazzo, ma poi x mantenere il livello devi pestare i piedi a qualcuno (a parte che mi piacerebbe sapere quanti laureati hanno studiato e lavorato 8 ore allo stesso tempo x mantenersi, e quanti laureati invece sono stati mantenuti dai genitori nel periodo degli studi universitari, quindi ''il farsi il mazzo'' è molto opinabile dal mio punto di vista).

Se mi parli di stipendi mensili a 4 zeri, stiamo parlando di figure diregenziali o imprenditoriali. Cioè qualcuno che per fare i propri interessi deve sacrificare quelli degli altri.

Il tanto osannato Steve Jobs mica era un santo, nonostante i libri post mortem lo vogliano disegnare come un genio visionario e bla bla.

Modificato da martina
Link al commento
Condividi su altri siti

weahgeorge

Se ce lo dici tu che siamo perdenti senza nemmeno conoscerci, accettiamo volentieri il tuo parere. Ti ringraziamo, ciao winner :lol:

Si discuteva semplicemente del motivo per cui alcune (molte) persone soffrono terribilmente quando agli altri gira bene. Tutto qui.

Messaggio ricevuto, ti chiedo scusa. Però, per ricollegarmi al titolo principale, i loser in questo mondo sono tanti, se non troppi. Secondo me, a loro non gira come vogliono. Il problema è che rischiano di contagiare anche chi ce l'ha fatta, per il semplice motivo che poi uno si chiede: "come mai ce l'hanno con me?".

Link al commento
Condividi su altri siti

Phoenix10

Sì, puoi laurearti, farti il mazzo, ma poi x mantenere il livello devi pestare i piedi a qualcuno (a parte che mi piacerebbe sapere quanti laureati hanno studiato e lavorato 8 ore allo stesso tempo x mantenersi, e quanti laureati invece sono stati mantenuti dai genitori nel periodo degli studi universitari, quindi ''il farsi il mazzo'' è molto opinabile dal mio punto di vista).

Se mi parli di stipendi mensili a 4 zeri, stiamo parlando di figure diregenziali o imprenditoriali. Cioè qualcuno che per fare i propri interessi deve sacrificare quelli degli altri.

Il tanto osannato Steve Jobs mica era un santo, nonostante i libri post mortem lo vogliano disegnare come un genio visionario e bla bla.

Ragionamento che poggia su fondamenta di sabbia.

Sembra che vedi tutto bianco o nero.

La vita è paragonabile a un campionato di calcio: il campionato lo vince uno, gli altri perdono. Ma chi ha perso può vincere in futuro. La strada del successo è disseminata di sconfitte.

Tu in amore a qualunque uomo ci provi dici sì? Di sicuro no, ed è ovvio che procuri un dispiacere alle persone a cui dici no. Ma è giusto così. E' impensabile dire di sì a tutti. Vince quello a cui dici sì, gli altri perdono. Quelli che perdono possono comunque "vincere" successivamente con altre donne.

Col modo in cui ragioni, ti tarpi le ali da sola, spegni ogni tua ambizione. Mi è sconosciuto il motivo per cui ragioni così, se ti è stato inculcato o se lo usi come "scudo" per giustificare degli obiettivi che al momento non hai realizzato e che forse reputi irraggiungibili, ma ti posso assicurare che ti fai del male da sola a pensarla in questo modo.

Modificato da Phoenix10
Link al commento
Condividi su altri siti

comeback

Scusa comeback, ma questo 3d è autobiografico? Non ho letto tutto lo sviluppo, son sincera.

Ma adesso vedo questo post e quindi mi viene il dubbio... sei tu ''l uomo di successo'' (inteso come ci siam capiti) invidiato che ha ispirato l apertura di questo 3d?

Poniamo di sì.

Non è che per caso tu vuoi che gli altri ti riconoscano dei meriti per essere riuscito a cambiare qualcosa che tu volevi cambiare?

E quando non hai questi riscontri, la leggi come una espressione di invidia?

A me spesso capita di vedere questo meccanisno: quando a noi sembra di aver salito un gradino, non comprendiamo come le altre persone possano stare bene nella loro posizione, nella loro zona comfort.

E quindi si innesca in noi una necessità di riconoscimento per la fatica fatta, proprio dalle persone che son rimaste un passo indietro.

Immagino che contraddire il tuo pensiero sugli uomini di successo (nel lavoro) che 'rubano' denaro agli altri, ti abbia infastidito, ma la risposta alla tua affermazione è NO.

Non cerco elogi, non cerco riconoscenze, e non a caso quel che ho detto è solo una menzione di ciò che mi è accaduto.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...