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Ragazzo ricco vuole portarmi a letto...


marionmarion

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Bacardi

E' un test per andare avanti, non per "ingressare", un autotest per capire se fermarsi lì ai primi moduli e costruirsi delle basi solide o se mettersi in gioco.

Per farti un paragone con cose che forse già conosci, nella Teoria dei Cento Punti di Onlyone, se totalizzo 40 punti in tutto, forse è meglio che mi dedichi un bel po' alla mia vita e a me stesso e lasci assolutamente stare per il momento la ricerca di comportamenti, "frasi fatte", mezzucci e tecnichette per "rimorchiare".

In particolare, quell'autotest di 21 caratteristiche lo avrei fatto molto diverso se scrivessi in inglese e mi riferissi a persone che vivono a Los Angeles.

Perché sono caratteristiche a volte anche controproducenti per chi desidera campare di approcci a freddo su sconosciute. (parlo di questo per intenderci, ma non è solo relativo al campo delle relazioni) Sono caratteristiche necessarie in italia per avere sul medio-lungo periodo quella fiducia e quella stima da parte dei social circle, per cui anche le italiane tendono a prenderti in considerazione. (ripeto, parlo di questa sfumatura per intenderci, ma non è limitato al campo della seduzione).

Altro ingrediente fondamentale...

Io non considero le relazioni - che siano un approccio ad ubriaca con scopata nei cessi o che siano un matrimonio d'innamorati - come un video game.

Non promuovo il frame "è solo un gioco, hai vite infinite, vivila in dissociato dalle tue emozioni, non ti coinvolgere, lei non è nulla di speciale....".

Non lo promuovo, in primis perché se funzionasse la categoria PUA e wannabe PUA non sarebbe la seconda al mondo per incidenza di depressione clinica (la prima al mondo sono gli ex Power Lifter del blocco sovietico, che quando smettevano di essere produttivi per sopraggiunta età da ritiro, il governo smetteva di colpo di tenerli in piedi a steroidi e si conta un 45% di morti per suicidio a pochi anni dalla cessata carriera agonistica...)

In secondo luogo perché invece ci sei proprio tu, tutto di te, in una relazione, che sia di un'ora o di una vita, il coinvolgimento emotivo che ne consegue, può essere un frullatore se hai delle tare tue da sistemare, o può essere un tornado di arcobaleno dal centro del quale vedere le stelle (de-sideris, desideri, delle stelle).

Vivere in prima persona, sulla pelle, senza corazze, in associato alle proprie emozioni, può essere stupendo per chi ha tutti sei nell'autovalutazione, ma può essere pericoloso e fonte di traumi pesanti per chi ha altre tare da sistemare prima, se sono sistemabili.

Purtroppo... checché ne dicano i markettari anglofoni della seduzione.... è l'unico punto di vista possibile. La tua vita non è un video game in terza persona, e se ti friggi il cervello dissociandoti dal tuo coinvolgimento emotivo... beh, non funziona.

Puoi pure arrivare a parlare di te in terza persona come certi traumatizzati nelle cliniche psichiatriche, per allontanarti ancora di più dalle tue sensazioni, ma non basta, non funziona.

Se funzionasse, non staremmo assistendo al declino della ridicola cultura PUA, con alcuni che vanno avanti solo a modelle russe pagate e non vogliono nessun contatto reale con le donne, alcuni che si sposano con delle sei e appendono il cuore al chiodo, alcuni che vanno in depressione e indottrinano la gente sul lato oscuro dell'essere un "seduttore"... che pare essere tornati agli anni neri di kierkegaard e del suo romanzo proiettivo (Diario di un seduttore) di tutto ciò che segretamente più desiderava ma era stato educato per cultura a considerare oscuro, malvagio, sporco, non degno d'amore: la Via Estetica.

Secondo te in che modo si può riuscire a esprimere al meglio le proprie emozioni a chi si ha davanti?

E soprattutto, in che modo si può riuscire a capire al meglio le proprie emozioni nella nostra testa?

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^'V'^

Secondo te in che modo si può riuscire a esprimere al meglio le proprie emozioni a chi si ha davanti?

Quando mi viene rivolta questa domanda mi si rizza la peluria lungo la spina dorsale, quella peluria invisibile, non credo nemmeno di averla, ma è quella sensazione... come un uomo con la barba di tre giorni che ti bacia dietro il collo.

Perché mi sembra sempre che questa domanda derivi da un luogo di ricerca di metodi "per fare colpo" "per avere un effetto" "perché le donne sono emotive e bisogna comunicare le emozioni così poi ti fanno un bocchino".

Da quel luogo, da quella palude del pensiero, nascono spesso considerazioni atroci...

Tipo che io ho passato un pomeriggio a fissare ogni pennellata di un quadro, mi ha emozionato tantissimo ed ho capito tantissime cose sul potere... sto vibrando per la voglia di far provare tutto questo anche ad altri, pubblico quel quadro, spiego quanto mi abbia incantato e quanto profondamente mi abbia colpito, perché sono così emozionato che non riesco a tenerlo per me, come quando sei in one itis e stai sempre a parlare di lei ai tuoi amici a cui non gliene frega niente, dopotutto.

Ed ecco...

Che arriva puntuale il forumista.

Che nota che alcuni hanno apprezzato anche loro il quadro e le sue pennellate... colpi di spada vergati su giunchi flessibili senza una sbavatura nel taglio, senza il tempo per flettersi, colpi vergati solo quando c'era la piena intenzione, giorno dopo giorno, mai a tirar via pur di portarsi avanti...

E allora pensa:

Ehi, lui usa questo linguaggio e questo linguaggio ammalia o fa colpo sugli altri. Come posso anche io fare colpo? Non se se lo studia a tavolino o se è proprio così, ma sicuramente avendo letto molti romanzi qualcosa si impara.

(A parte che ho letto meno romanzi di tutti al mondo, forse dieci in tutta la vita).

E... questo pensiero... nelle sue premesse... viene da un luogo in cui non sono.

Io non voglio esprimere le mie emozioni a chi ho davanti.

E' che... hai presente quando fai un sogno bellissimo, e lo vuoi raccontare, e mentre lo racconti traducendolo in linguaggio logico ti rendi conto di come sia impossibile trasmetterlo, di come puoi al massimo essere evocativo di sensazioni ed immagini che lui ha già in sé, ma non puoi rendere le scenografie, le sensazioni, la storia, il movimento, di quel sogno... nemmeno se appena sveglio per non dimenticarlo ti metti a scriverlo... a meno che tu non ti sia fatto di oppio e non sia Boudelaire, difficilmente ne uscirà uno scritto che in qualche modo sia davvero ritraente i colori, le sensazioni... puoi giusto buttare giù la storia del sogno in maniera storico-lineare, per ricordarti almeno quella... sperando basti a rievocare ciò che hai provato... ma se può rievocarlo in te che lo hai provato... non potrà rievocare nulla in qualcuno che legge la storia come l'hai scritta.

Può piacergli o no, ma non starà vivendo quel sogno.

E' come quando pensi ad una donna bellissima, prendi matita e foglio per disegnare ciò che in mente vedi in ogni dettaglio... ma se non sei un illustratore professionista e dotato di talento... quello che disegni non assomiglia nemmeno un po' a ciò che hai dentro.

E allora... da quale luogo viene il pensiero corretto su come "trasmettere emozioni"...

Viene dal Dono Oscuro, dalla Vera Vita.

Da quello stato di Grazia Divino e Animale in cui da bambino perdevi la concezione del tempo e vivevi sulla pelle ciò che ti portava in flusso, e ti emozionavi tanto che dovevi correre a casa a condividere quanto ti fossi divertito a giocare a nascondino.

NON lo facevi perché bisogna secondo qualche manuale di sciroccati... "avere una comunicazione emotiva".

Lo facevi perché ti scoppiava il cuore, volevi condividere ciò che di bello e nutriente avevi cacciato, perché altri condividessero il loro con te, in una specie a sopravvivenza sociale, come la nostra, in cui la collaborazione e la condivisione sono state molto più importanti per la sopravvivenza di gruppo,che la competizione e il machiavellismo gretto.

E... ti rendevi conto di come le parole fossero limitate, come quando descrivi un sogno, come non potessi che trasmettere la storia, la cronaca, in fila lineare,ma come non fosse quello che volevi dire, e allora... volevi che chi ti ascoltava venisse con te a condividere quell'emozione, come quando vai al cinema in due o tre ed è più bello, molto più bello, che da solo, anche se la storia che vedi è la stessa sullo schermo.

E soprattutto, in che modo si può riuscire a capire al meglio le proprie emozioni nella nostra testa?

Questo lo fanno gli psicanalisti, in 15 anni di analisi senza uno straccio di risultato, con 7 pazienti caso studio inventati da Freud di cui 6 in realtà finiti a merda e uno ricattato con promesse di denaro per stare zitto... la mente razionale... la testa... quella calcolatrice stupida basata su nessi causali lineari... non è il cocchiere, non guida, non deve capire, non deve analizzare, deve stare al suo posto di calcolatore in caso di progettualità in sistemi semplici a variabili note.

Dev'essere appesa fuori dal tempio,non può entrare nei luoghi sacri, non capisce, perché non sente.

Fecero un esperimento, lo si trova nel libro "In un Batter di Ciglia" di Malcolm Mc Gladwell

Due mazzi di carte, uno rosso e uno blu.

Il soggetto era collegato a vari misuratori di parametri fisiologici.

Doveva scegliere a caso delle carte. Per vincere o perdere denaro a seconda della carta pescata a caso.

In realtà i mazzi erano truccati.

Il rosso ti dava delle vincite da capogiro ma poi ti faceva perdere molto di più. Pescando solo da quello uno si sarebbe rovinato.

Il blu ti faceva vincere poco, ma perdere meno. Pescando solo da quello saresti andato a casa con uno stipendio regalato.

Intorno alla cinquantesima carta sollevata, inconsciamente, quindi fuori dalla testa e dalla capacità di spiegarselo, le persone tendevano a pescare dal mazzo blu.

Intorno all'ottantesima carta le persone pescavano dal mazzo blu con consapevolezza e sapevano dichiarare il motivo agli sperimentatori, riuscivano a formulare un pensiero razionale a riguardo. Un'analisi.

Sai a quale carta in media il loro sistema somato sensoriale, il loro vero Essere, che identificarlo nella calcolatrice che usa è un'assurdità post cartesiana... dava ai misuratori segni di tensione e paura all'avvicinarsi della mano al mazzo rosso?

Alla quindicesima carta.

Capire le emozioni... è qualcosa che richiede 75 carte di svantaggio... le emozioni sono della Vera Vita, sono del Presente, e urlano, per essere ascoltate, non certo capite, che tradurle in linguaggio logico è scrivere la storia di un sogno, non certo rappresentarlo davvero...

Una volta c'era un temporale fortissimo, non era freddo, era estate, ma era davvero forte.

La ragione mi disse, analizzando i dati, che non sarei dovuto uscire di casa e che dovendolo proprio fare per forza avrei dovuto vestirmi in un certo modo e prendere l'ombrello.

Logico.

Totalmente inutile. Non dovrebbe nemmeno parlare, è fastidiosa nella sua ottusità e scollamento dalla realtà.

La Bestia mi disse di uscire a piedi nudi e dorso nudo, con solo un paio di jeans, ed alzando le braccia al cielo.

Lo feci.

E' stato il temporale più bello della mia vita.

E' stato bellissimo. Ed è stato bellissimo anche perché la mia emozione ha convinto una ragazza, una vicina di casa, a farlo con me, ed è stato il più bel temporale della sua vita.

Era Viva. Due anni dopo me lo raccontava ancora.

Modificato da ^'V'^
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^'V'^

I manuali di seduzione... basandosi sull'analisi logica... ti danno metodi spiegati per cui dovresti pescare dal mazzo blu. Perché loro hanno capito che andava fatto così.

Totalmente inutile.

Perché il tuo mazzo può essere invertito, la vita non è un sistema semplice a variabili conoscibili, tu puoi trovarti in contesti con mazzi gialli e verdi, o anche con tre mazzi tutti neri.

Non puoi imparare in testa a memoria le soluzioni, più o meno giuste, applicate da altri in contesti differenti.

Per questo insisto tanto sul dimenticare le cazzate (non perché siano tutte cazzate! Nel dire di pescare dal mazzo blu quel trainer non era in malafede, è solo una cazzata per te e per il tuo contesto) dei manuali e di ascoltare quel fremito alla quindicesima carta, di ricevere il Dono Oscuro, di entrare nella Vera Vita in cui la morte è sconfitta e non esiste.

Perché se esiste solo il presente, e il sentire, o ci sei e sei vivo quindi la morte non esiste nella tua realtà, o sei morto e non senti nulla quindi non esiste.

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Asdarath

Ti rispondo prima per quanto riguarda i pregiudizi:

1) Bisognerebbe definire cosa si intende per seduzione... io la intento come lo studio dei motivi e delle modalità dell'agire umano con l'altro sesso.
Io non sono partito dal presupposto che tu parlassi di seduzione come tuo argomento portante o cardine, se però in alcuni post la seduzione diventa l'argomento prevaricante... allora se voglio rivolgere un critica a quell'argomento lo chiamo per quello che è: seduzione.

Ho specificato esplicitamente che la critica era all'ambito seduzione perchè mi è parso che tu ti fossi messo sulla difensiva in quanto soggetto di critiche alla tua persona nell'ultimo periodo.
Visto che il mio scopo è uno scambio win-win, ho cercato di dividere il più possibile i 2 argomenti per farti capire che nonostante io voglia criticare l'argomento non intendo criticare l'autore.

2) Questo non è un pregiudizio ma bensì quello che mi è parso leggendo le risposte tue di qualche pagina fa. 
Che poi un cretino astragga teorie da esperienze personali è tutto da discutere... personalmente i cretini che si pongono domande e che cercano regole generali per determinati eventi (nel modo giusto o sbagliato) non ne ho mai visti.

3) Questo non l'ho mai pensato... e francamente non ho neanche capito il discorso delle imposte del forum (?) ecc.

4) Guarda... lungi da me è un simile proposito.

5) Un meh... c'è del vero in quello che hai scritto, è un mio grande limite l'applicazione di una forma mentis critica e tendente al metodo scientifico. Questo è anche uno dei principali motivi per i quali mi sono interessato al mondo della seduzione e del miglioramento personale: l'avere un sistema coerente e logico di informazioni con le quali riuscire in quello che i miei coetanei riescono in maniera istintiva.
Di certo però non sono un credulone e ne tanto meno uno sprovveduto... non credo in quello che possono dire su altri siti (che tra l'altro neanche ho guardato), ma armato del mio buon senso credo sia possibile arrivare ad un range di possibili previsioni.


 

21 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Quello che accade poi... è che per prima cosa non c'è nessun mio metodo, io non ho un metodo di seduzione, e tanto meno se lo avessi riterrei saggio farlo applicare a chi è diverso da me, per seconda cosa si trovano a vivere esperienze sessuali e sentimentali che desideravano, a realizzare cose in altri ambiti, e... quando arrivano al tanto agognato quarto modulo... si rendono conto che non era quello il punto, non era "l'outer game".

Correggimi se sbaglio, ma tu intendi quello che hai scritto pagine a dietro... come ''approccio'' alla situazione scissa dall'essere influenzata per un risultato giusto?
Se è così... bisogna trovare (come detto sopra) una definizione di seduzione. 


 

Cita

Mi faresti il primo esempio che ti viene in mente in merito?

 

''Le relazioni belle d'amore, sane, nascono da quella increzione di ossitocina che il maschio sperimenta dopo del buon sesso senza rotture di palle.''

Questa frase oltre a negare la possibilità che relazioni sane d'amore possano nascere in altro modo, comunica che facendo del buon sesso senza ricevere rotture di palle il maschio entri in relazione... cosa assoluta non obbligatoria.
Inoltre la definizione belle e sane sono soggettive... un determinato tipo di relazione può essere bello per una persona e per un'altra no.
Mi trovi d'accordo che l'ossitocina giochi un ruolo fondamentale sulla formazione e stabilità di una coppia, ma devi riconoscere che si forma anche in altri modi e non solo tramite il sesso.

''Lui abbia smesso di desiderarla forte dopo la prima mezz'ora cumulativa passata a sentirla parlare senza averci fatto sesso. ''

Più bevi e meno l'acqua ti saprà buona, vai in un deserto dopo qualche ora senza bere dimmi che sapore avrà l'acqua.
Se devo comprarmi un paio di scarpe e devo ascoltare mezz'ora la commessa prima di poterle comprare mi passa la voglia.. ma l'attrazione fisica di certo non passa per così poco.
Guarda il ragazzo ricco di questo post... secondo te se lei si sarebbe concessa dopo 1 settimana, a lui sarebbe interessata meno rispetto il primo giorno? Secondo me no.
A volte l'attesa arricchisce qualcosa che poi non è nulla d'eccezionale senza l'attesa stessa. Si brama quello che non si ha.

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Bacardi
21 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

I manuali di seduzione... basandosi sull'analisi logica... ti danno metodi spiegati per cui dovresti pescare dal mazzo blu. Perché loro hanno capito che andava fatto così.

Totalmente inutile.

Perché il tuo mazzo può essere invertito, la vita non è un sistema semplice a variabili conoscibili, tu puoi trovarti in contesti con mazzi gialli e verdi, o anche con tre mazzi tutti neri.

Non puoi imparare in testa a memoria le soluzioni, più o meno giuste, applicate da altri in contesti differenti.

Per questo insisto tanto sul dimenticare le cazzate (non perché siano tutte cazzate! Nel dire di pescare dal mazzo blu quel trainer non era in malafede, è solo una cazzata per te e per il tuo contesto) dei manuali e di ascoltare quel fremito alla quindicesima carta, di ricevere il Dono Oscuro, di entrare nella Vera Vita in cui la morte è sconfitta e non esiste.

Perché se esiste solo il presente, e il sentire, o ci sei e sei vivo quindi la morte non esiste nella tua realtà, o sei morto e non senti nulla quindi non esiste.

Forse non ho esposto bene le mie domande, o forse oramai per tutte le domande che ricevi sempre sullo stesso argomento fraintendi.

Le mie domande non erano riferite alla seduzione, alle donne, a fare score, o ammaliare le persone che si hanno davanti. 

Io ho sempre avuto problemi a rapportarmi con le mie emozioni, tendo a evitarle o a non capirle.

Faccio difficoltà magari a esporle a una ragazza, anche se ci sono già andato a letto, o a un amico.
Non che io abbia vergogna o blocchi, semplicemente non riesco a capire le mie stesse emozioni.

Ecco, le mie domande erano per capire questo mio problema.

Poi sono d'accordo con tutto il tuo discorso, che la parte istintiva non si può controllare, ma se la parte razionale è più potente di quella istintiva?

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^'V'^
3 ore fa, Asdarath ha scritto:

 

1) Bisognerebbe definire cosa si intende per seduzione... io la intento come lo studio dei motivi e delle modalità dell'agire umano con l'altro sesso.
 

 

Si intende se-ducere, portare a sé, accentrare le attenzioni, attention whoring estremizzando. 

Nella storia si sente parlare di uomini come eroi, come meno eroi, ma non come seduttori, il fatto che fossero eroi ne faceva dei sex symbol e così non gli mancava la figa, ma la seduzione è l'arma di sopravvivenza delle donne, dei bambini e dei cani. Ovvero, di chi da solo non è in grado di procurarsi carne e protezione, che gli servono per sopravvivere, pertanto usa il sorriso e tutto ciò che può, finanche la manipolazione emotiva, per agire sui comportamenti del care giver e volgerli a proprio favore. 

Se puoi dire ad una donna che piuttosto che leggere frasi fatte e schemini è meglio vada a fare danza e pole dance, cucina e che si faccia le tette, per se-durre, parimenti puoi dire ad un uomo che si dovrebbe dedicare al suo lifestyle, ad essere la miglior versione possibile di sé (e non di qualcun altro) e questo non per se-durre, dato che non ha bisogno, come la rosa del piccolo principe, di convincere qualcuno di essere il centro del mondo per accentrarne le cure, se è un uomo adulto. 

Se è un uomo adulto ha bisogno, per sopravvivere, prosperare e riprodursi, di far funzionare la cose (get the things done) e di far fare delle cose alle donne, bambini e cani, (induzione), cose che sono win win ma per le quali lo ringrazieranno dopo. Come quando induci tuo figlio a lavarsi i denti e un po' ti detesta, ti ringrazia poi dopo. 

Il suo lifestyle può promettere sensazioni desiderabili o meno, ma la donna è sempre sedotta da se stessa,mentre lui è sedotto da lei. 

Lei è sedotta dalle esperienze, dai momenti, dai vantaggi, che immagina di poter vivere grazie all'aver sedotto uno con quel potenziale, con quel lifestyle, ma il centro del suo mondo è lei. Non lui. 

Parlare di seduzione in ambito maschile è una novità storica assoluta, di maschi che dopo i 14 anni ancora stanno a cercare approvazione e validazione dalle donne, come fossero la mamma. O dalle aziende in cui vogliono lavorare, manco fossero la tetta che li allatterà. 

Ma capisco che sia fare la punta ai termini. Solo... è un termine molto pesante per un maschio "sedurre", dato che non ha bisogno di se-durre nessuno per essere protetto e far funzionare le cose, per mangiare e se ha bisogno di spruzzare, 50 euro si guadagnano con meno spese e meno sforzo che facendo 100 aperture in due settimane. 

 

Cita

2) Questo non è un pregiudizio ma bensì quello che mi è parso leggendo le risposte tue di qualche pagina fa. 
Che poi un cretino astragga teorie da esperienze personali è tutto da discutere... personalmente i cretini che si pongono domande e che cercano regole generali per determinati eventi (nel modo giusto o sbagliato) non ne ho mai visti.

Hai mai visto qualcuno vestirsi da rock star in feste di alcolizzate in cerca di fortuna a Los Angeles, rimorchiare delle depresse quasi in coma etilico ed astrarne regole generali sulla seduzione tirando persino in ballo i pavoni a sproposito? 

Ne vedo continuamente. Gente che ha dei contatti per lavorare in una tv regionale, conosce una tipa che sa dei suoi contatti e se lo vuole lavorare per scavalcarlo e conoscere il produttore di un programma, sperando di avere un trampolino di lancio, e questo le parla di saturno e di cucina, poi vanno a casa insieme e lui scrive un manuale di script basati sul parlare di saturno e di cucina. 

Ho un vecchio amico nerd. Sai, ingegnere informatico, lavora negli USA per una grossa compagnia.

Vanno in sei a Los Angeles. Per una convention aziendale.

Sei nerd. Sei tizi da maglietta nera di guerre stellari che sanno le cheat dei videogame on line a memoria. 

Lui è un po' carino, ha un bel viso e gli occhi chiari.

Ma la ragazza l'ha trovata sul lavoro e se la tiene ben stretta. 

Vanno a Los Angeles ed escono la sera nell'ambiente in cui sono nate le fantasiose quanto arbitrarie teorie sul Pick Up. 

Di cui loro sei non sanno nulla.

ONS tutti e sei.

Con un gruppo di bachelorette party. Un addio al nubilato.

Sei nerd, che in italia sarebbero stati su questo forum sei anni prima di trovare una che gliela desse, fanno sesso tutti e sei la stessa sera che escono. 

Puoi immaginare quante inferenze arbitrarie sui metodi e sulle tecniche possano nascere in un ambiente in cui sei nerd impacciati e digiuni di figa scopano donne innamorate che devono sposarsi? 

 

Cita

3) Questo non l'ho mai pensato... e francamente non ho neanche capito il discorso delle imposte del forum (?) ecc.

Avere il negozio sul forum costa, un sito tuo privato costa meno ma poi devi coinvogliarci traffico e click,  e sotto i 4000 al mese di pubblicità è meglio che fai altro. Il supporto clienti, si paga, il poco di marketing che c'è, costa, la società costa, le imposte dirette sui guadagni, e quelle sullo stipendio costano, l'INPS costa, la commercialista, costa, l'affitto della sede, costa, produrre il materiale costa, sia come licenze, sia come ammortamento attrezzature, sia come outsorcing ed attori esterni, collaborazioni, sia come tempo*, sia come software e hardware. 

 

*il tempo come spese mi costa 40€ all'ora, dividendo le spese che devo ammortizzare in un mese per le ore che dovrei lavorare. Questo significa che se adesso apro tube galore e mi scelgo qualche bel porno per rilassarmi un'oretta, ho speso 40 euro per farmi una sega. 

 

Cita

 

5) Un meh... c'è del vero in quello che hai scritto, è un mio grande limite l'applicazione di una forma mentis critica e tendente al metodo scientifico. Questo è anche uno dei principali motivi per i quali mi sono interessato al mondo della seduzione e del miglioramento personale: l'avere un sistema coerente e logico di informazioni con le quali riuscire in quello che i miei coetanei riescono in maniera istintiva.
Di certo però non sono un credulone e ne tanto meno uno sprovveduto... non credo in quello che possono dire su altri siti (che tra l'altro neanche ho guardato), ma armato del mio buon senso credo sia possibile arrivare ad un range di possibili previsioni.


 

Agli inizi del secolo scorso, la psicologia si volle staccare dalla filosofia, e per farlo ricalcò il metodo scientifico, quello deterministico uni causale che non è più tenuto in nessuna considerazione da nessuna scienza. 

Si diramò così in più scuole di pensiero e punti di vista che la filosofia stessa, che nascerebbe come "ricerca della Verità unica", ma di fatto è la somma di tutte le seghe mentali antipodali, divergenti, in contrasto, dei grandi pensatori della storia. 

Oggi la scienza abbraccia modelli più interazionisti, che unicausali, più indeterministici, che deterministici, e la psicologia, nelle sue 50 diramazioni differenti e contrastanti, sta timidamente iniziando a ricalcare quei modelli scientifici per continuare a farsi chiamare scienza. 

Ma non è e mai sarà una scienza pura. 

A questo ci affianchi la paleoantropologia, che è fatta di ipotesi e teorie che possono essere più o meno convincenti, ma non confutabili e dimostrabili se non con la retorica, e questo porta anche quella "scienza" a 50 filoni di pensiero che, a ben guardare, riflettono molto di più delle convinzioni politiche e morali, che un'analisi obiettiva dei pochissimi dati disponibili. 

A questo diramarsi di punti di vista che graffiano sugli specchi per farsi chiamare scienza, ci metti la psicologia evo... che è ciò che i PUA hanno unito alla PNL (pseudoscienza di successo commerciale ma con basi ed effetti dimostrabili poco superiori all'astrologia) per dare sostegno alle proprie tesi. 

Peccato che la psicologia evo sia fatta interamente di congetture, nemmeno ipotesi (ipotesi è un solo fenomeno cui hai assistito, non basta per darti una regola generale, ma almeno hai assistito, congettura è quando ti immagini come dovrebbe essere andata con la logica e il pregiudizio). 

 

Ora... tu hai detto una frase stupenda. 

 

E ce l'hai lì, davanti agli occhi, mentre il tuo cervello molto dotato per la tua età e sicuramente maturo, cerca una zattera di logica per attraversare un fiume stupendo. 

 

Cita

riuscire in quello che i miei coetanei riescono in maniera istintiva.

 

Il modo istintivo di Marco può essere anche molto differente da quello di Luca, ma è il manifestarsi di una bloodline, di una linea di sangue, che è riuscita a scopare per milioni di anni fino a poter vantare un discendente ancora in vita nel 2016. 

Sentirsi scollegati dall'istinto di Luca che riesce, e provare a dare risposte col cervello razionale, significa accorgersi della propria disconnessione dalla natura e cercarla mediante una più forte disconnessione dalla natura. (la fuga nei simboli, nel linguaggio, nella cultura e nella logica). 

Quando... sarebbe tutto lì, non in Luca, ma dentro di Te. 

Soprattutto perché... se si tratta di scegliere come migliorare un orologio con ingranaggi di materiale più performante, quindi un sistema semplice ad elementi noti o indagabili, il cervello razionale è la calcolatrice adatta, e se siamo di fronte ad un computer e non ad un albero di banane è grazie ad esso. 

Ma le relazioni, sono un sistema. Non una linea, e caotico, non semplice o complesso. 

Non possono essere renderizzate secondo equazioni lineari o diagrammi di flusso. 

Un sistema semplice è la catena di montaggio in una fabbrica, puoi usare la logica per ottimizzarne i processi. Un sistema complesso è la metereologia. 

Se avessimo un milione di  volte la potenza di calcolo attuale, e se potessimo inserire come input tutti i dati utili, che sono un numero incalcolabile ma non infinito, allora la metereologia sarebbe un sistema comprensibile e le approssimazioni sarebbero quasi reali. 

Un sistema caotico come quello della relazione tra individui pensanti ed emotivi, dotati di storia personale e di condizionamenti e reazioni a questa storia inconoscibili, a contesti variabili e più contesto dipendenti di quanto si voglia credere, non è qualcosa che un computer a q bit,anche avendo milioni di dati, potrà mai calcolare. 

E' il caos. 

E noi abbiamo una sola luce in quel buio di equazioni non lineari dove si parla di ciò che è possibile, e al massimo si indaga ciò che è probabile, ma non ciò che sarà. 

E questa sola luce è descritta nella tua bellissima frase. 


 

Cita

 

''Le relazioni belle d'amore, sane, nascono da quella increzione di ossitocina che il maschio sperimenta dopo del buon sesso senza rotture di palle.''

Questa frase oltre a negare la possibilità che relazioni sane d'amore possano nascere in altro modo, comunica che facendo del buon sesso senza ricevere rotture di palle il maschio entri in relazione... cosa assoluta non obbligatoria.

 

Come spiegavo, dal sesso può nascere un ciao o una relazione sana. (in natura la relazione è una funzione alla gravidanza, al cucciolo, non esiste entrare in relazione, è un fenomeno culturale, esiste scopare, infatuarsi, desiderare, scopare, innamorarsi, trovarsela incinta e collaborare per il cucciolo). 

Non ho detto che se un maschio si fa una buona scopata allora ne deriva che in modo lineare nasce una relazione. 

Ho scritto che le relazioni sane, belle da vivere, nascono dal sesso, non dall'agenda culturale femminile di fare test per LTR. 

E' un'assurdità culturale. Il test per LTR. 

Perché è il maschio, che superato il contatto sessuale, dovrebbe capire e testare se lei sia adatta ad una LTR. 

Lei dovrebbe testare se dargliela, dovrebbe selezionare per il sesso e poi cercare di essere scelta per la LTR così come il maschio ha cercato di essere scelto per il sesso.  

Può essere che al mondo esista qualcuno che è nato con due teste, sai quei gemelli strani, qualcuno che crede di essere napoleone e qualcuno che ha sposato la sua mucca (successo in india). 

E può essere che esista una relazione sana e bella nata dalla via crucis di test femminili. 

Tuttavia, non basandomi sulle mie esperienze personali perché essendo poligamo dichiarato le donne con me attuano tutta una serie di meccanismi offensivi che con altri si risparmiano, ma basandomi sulle migliaia di casi e storie osservate e lette, raccontatemi e viste nascere e morire - studiare questo argomento in modo specifico da 20 anni e in modo aspecifico da 30, mi ha volente o nolente esposto ad una certa quantità di osservazioni e dati - mi sento sicuro nello scalpellare su una pietra, col mio nome e la mia reputazione in gioco, che le probabilità che una relazione nata dalla via crucis culturale femminile si evolva in un rapporto sano, di reciproco desiderio e rispetto (che duri due mesi, due anni o venti ci parla solo della velocità di evoluzione differente dei due, o delle migliori opportunità alla porta, non della qualità della relazione mentre era in essere) sono le stesse che ho se lasciando cadere una pallina da tennis questa non toccherà il pavimento. (un'alluvione che la fa galleggiare, un'esplosione atomica che la polverizza, un terremoto che crea una voragine ecc). 

 

 

Cita

Inoltre la definizione belle e sane sono soggettive... un determinato tipo di relazione può essere bello per una persona e per un'altra no.
Mi trovi d'accordo che l'ossitocina giochi un ruolo fondamentale sulla formazione e stabilità di una coppia, ma devi riconoscere che si forma anche in altri modi e non solo tramite il sesso.

 

Ritengo che pagare il mutuo mentre tua moglie se la sbatte un vicino ed essere sotto ricatto per i figli, con lei che fa battute denigranti su di te a cena con altri, o che ti deride in pubblico per qualche difetto, per poi finire alla caritas a chiedere asilo perché a casa tua ci vive lei col figlio del vicino che mantieni tu, per quanto possa durare sulla carta, non sia una relazione sana come la intendo. 

 

Definiamo sana? 

Ognuno di noi ha bisogni, desideri e sogni. 

Ho bisogno di una macchina familiare usata. E' fondamentale che abbia spazio. Desidero sia nera, ma valuto anche il bianco. Sogno sia full optional e col navi incorporato.

 

Bene, ognuno di noi ha bisogni, sogni e desideri che non può realizzare da solo ma solo mettendosi in relazione con un'altra persona. 

 

Quando la wish list di entrambi è rispettata, e soddisfatta almeno nella parte bisogni e desideri, quella è una relazione sana, che duri due mesi, una notte o una vita, è win win. 

Se poi anche la wish list dei sogni è condivisa ed appagata, quella è una delle poche esperienze per cui sia valsa la pena nascere, studiare stronzate a memoria e dimenticarle, cadere in scooter, avere il morbillo, la varicella, gli orecchioni, soffrire ilrifiuto, il tradimento, l'abbandono, l'umiliazione, l'ingiustizia. 

E' più che sana. 

E' la vita. 

 

Ma... se ci fermiamo alla definizione di sana.... 

 

Ne devo ancora trovare una - anche se non escludo possa esistere, parlo di probabilità - che sia nata secondo l'agenda culturale femminile e la via crucis di cazzate. 

Dal sesso non nascono solo relazioni sane, nascono anche dei ciao. 

Ma le relazioni sane tendono drammaticamente a derivare da una situazione Lover, che poi diventa fare l'amore. 

 

Cita

 

''Lui abbia smesso di desiderarla forte dopo la prima mezz'ora cumulativa passata a sentirla parlare senza averci fatto sesso. ''

Più bevi e meno l'acqua ti saprà buona, vai in un deserto dopo qualche ora senza bere dimmi che sapore avrà l'acqua.
Se devo comprarmi un paio di scarpe e devo ascoltare mezz'ora la commessa prima di poterle comprare mi passa la voglia.. ma l'attrazione fisica di certo non passa per così poco.
Guarda il ragazzo ricco di questo post... secondo te se lei si sarebbe concessa dopo 1 settimana, a lui sarebbe interessata meno rispetto il primo giorno? Secondo me no.
A volte l'attesa arricchisce qualcosa che poi non è nulla d'eccezionale senza l'attesa stessa. Si brama quello che non si ha.

 

A non pensarla così a 17 anni saresti un orco. 

A pensarla così dopo i 30 saresti uno che ha del tempo da perdere in cazzate non produttive. 

Rispetto dannatamente il tuo punto di vista, ed è quello che sentivo di pancia alla tua età. 

Fatta questa premessa... 

Voglio puntualizzare una cosa importantissima. 

Perché hai detto una cosa verissima che non invalida affatto ciò che vado affermando. 

 

Io ho parlato di mezz'ora cumulativa a sentire parlare di cazzate. 

Tu hai parlato di desiderio che sale (nel deserto). 

 

ESATTO. 

 

Ma il desiderio non ti sale a sentirti parlare addosso di cazzate da una donna con quel tono che, è stato provato scientificamente, danneggia il cervello maschile e provoca disagio e sofferenza. 

Ti spiego con un racconto

A gennaio vado ad una festa dove avrei incontrato una che vedevo in quel periodo. Una festa in villa a casa di uno stilista. 

Era bellissima. 

E ci saremmo fermati lì a dormire. 

Quindi c'era tempo, per ammirarla con quel vestito stupendo. 

Lei appena mi vide voleva baciarmi e saltarmi addosso, e andare a chiuderci in bagno. 

Invece con strategia stupida e calcolo, siccome per messaggio in settimana non era stata  d'accordo su una cosa che le avevo risposto (e che non aveva capito!!) voleva tirarsela e mi diede la guancia da baciare, poi iniziò ad essere elusiva e a parlare solo con altri. 

Intanto i suoi amici gay, molto meno femminili delle sue cazzate, le dicevano di smetterla e che io ero lì solo per lei e che si vedeva che la desideravo e che lei era stupida perché mi desiderava altrettanto e faceva la fredda... (presente quando parlavo di scollamento tra miss e Dea?) 

Per tutta la sera, vedendola con quel vestito, l'ho desiderata in modo sempre più forte. 

Vedendola camminare, scherzare, sorridere, accennare un ballo... 

Il mio desiderio di lei saliva come quando guardi una cubista per mezz'ora. 

Che è molto diverso da quando una cubista vestita da giorno coi jeans, ti parla per mezz'ora della sua visione del mondo ridicola. 

Ad un certo punto, decide che i tacchi fanno male e che si è rimasti tra pochi amici, quindi va a cambiarsi e mettersi in jeans e maglia comoda. 

Tutto quel desiderio salito per tre ore, buttato nel rusco. 

Mi sarei piuttosto fatto una sega. 

Non perché fosse brutta coi jeans e il maglione. 

Ma perché il mio desiderio era salito e montato a panna attorno a quel vestito e a quell'immagine di lei. 

Dopo... rimanemmo soli e il fatto che avesse fatto la stronza tutta la sera lo avrei accettato se le fosse nato in pancia, invece mi spiegò che da quando mi aveva visto voleva saltarmi addosso, ma aveva deciso di punirmi per quel messaggio (che non aveva capito!!!!!!). 

Lì il mio desiderio, unitamente al fatto che si era cambiata, era sotto i piedi. 

Abbiamo dormito sul divano senza far nulla, e la mattina dopo, per l'alzabandiera, gliene ho dato un po' a cucchiaino ma tra lei che rompeva per quelli sotto che potevano sentire (erano strafatti e pieni di cialis che scopavano da sei ore tra maschi, sai che gli fregava), tra il sole dalla finestra che rovinava tutta l'atmosfera della serata, tra la differenza tra come l'avevo desiderata e come era vestita e struccata per dormire... ho deciso di non venire. 

Perché non volevo buttare via così quell'orgasmo caricato così tanto con così tanto desiderio. 

Ora. 

 

Sai cosa sarebbe successo se fossi andato da una puttana in appartamento uguale a lei e vestita con lo stesso vestito, la stessa messa in piega e lo stesso trucco? 

Avrei provato lo stesso desiderio? 

NO! 

Sarebbe stato deludente. 

 

Perché è l'averla vista camminare, parlare con la gente, ballare, sorridere, che ha montato il desiderio a panna montata fino a che usciva dappertutto e non potevo più gestirlo. 

 

Uno paga una spogliarellista per ballargli davanti nel privé 10 minuti, alla fine dei quali si taglierebbe un braccio per scoparla. 

E scopandola in quel momento, godrebbe cento volte di più che se fosse entrato, l'avesse trovata nuda col preservativo in mano e l'avesse scopata. 

 

Per vederla ballare sentendo crescere il desiderio.... 

 

E' totalmente differente che sentirla parlare di stronzate con quel tono femminile che è stupendo quando ridono e parlano tra loro ma diventa un martello pneumatico quando ce l'hanno con te, e quando cerchi continuamente di stabilire dei paletti per la tua dignità. 

Perché le cose che afferma sono scollate completamente dalla realtà e sopratutto da ciò che sente davvero e che ha fatto. E non sai mai se giocarti la dignità annuendo a quelle cazzate o dichiarandoti d'accordo, nella speranza che si arrivi al dunque, o se rischiare di "bruciarla" dicendole chiaramente cosa pensi della sua Weltanschauung. 

Che lei prenderà come un'offesa personale, quando tu invece sei lì proprio perché ti piace lei, ma cristo, lasciasse le sue considerazioni per le chiacchiere volatili tra donne. 

 

 

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senza nome

@Asdarath(al di là che alcuni concetti non gli condivido ed hai un modo di porti da "limare",ma cazzo),se hai davvero 17 anni,sei un grande.

Sei sveglio,hai contenuti ed hai un modo di esprimerti che tanti neanche a 40 anni. Complimenti!

Modificato da senza nome
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^'V'^
42 minuti fa, Bacardi ha scritto:

Forse non ho esposto bene le mie domande, o forse oramai per tutte le domande che ricevi sempre sullo stesso argomento fraintendi.

Le mie domande non erano riferite alla seduzione, alle donne, a fare score, o ammaliare le persone che si hanno davanti. 

Io ho sempre avuto problemi a rapportarmi con le mie emozioni, tendo a evitarle o a non capirle.

Faccio difficoltà magari a esporle a una ragazza, anche se ci sono già andato a letto, o a un amico.
Non che io abbia vergogna o blocchi, semplicemente non riesco a capire le mie stesse emozioni.

Ecco, le mie domande erano per capire questo mio problema.

Poi sono d'accordo con tutto il tuo discorso, che la parte istintiva non si può controllare, ma se la parte razionale è più potente di quella istintiva?

Va bene :-) Non credo sia un problema, come un rubinetto chiuso non è un problema, diversamente da un acquedotto vuoto. 

Se aspetti qualche giorno, esce quell'ebook coi tre giorni di esercizi. 

E' gratis, credo saranno nell'ebook numero 2 su 3. 

Non parla esattamente di emozioni, ma dimostra come sia semplice aprire almeno un po' il rubinetto. 

Viviamo in un mondo in cui si gioca a poker... in cui devi mostrare rammarico se muore uno che ti sta sul cazzo e in cui devi dimostrare gioia se la tipa che non te la dà vince alla lotteria. 

Un mondo in cui impariamo che se ridiamo da soli per strada passiamo per poco intelligenti, che se tradiamo un'espressione di gioia siamo ingenui, se di stupore siamo sciocchi, e... con molte persone della cerchia esterna questa tavolozza di colori da pokerista va benissimo. 

Ma al salire dell'intimità, e del rispetto, della fiducia, dovremmo saper giocare a carte scoperte e stare nella stessa squadra. 

Il problema non è nasconderle e non sentirle, o manifestarle a caso con chiunque. 

Il problema è quando non puoi gestire con chi essere a cuore aperto (e vulnerabile) e con chi giocare a poker. Perché hai giocato così tanto a poker che hai finito per giocarci anche con te stesso.

Si arriva a voler scopare a pecora per potersi concedere delle facce che tradiscano piacere e godimento, di nascosto, tanto siamo abituati a vergognarci di star bene, e come maschi, al contrario delle femmine, impariamo fin troppo presto che tradire una sofferenza o un dolore non ci porterà aiuti ma solo sciacalli attirati dall'odore del sangue. 

Quasi tutto ciò che è spontaneo e naturale per una donna, distruggerebbe i pilastri marci fondanti questa società ridicola. 

Pertanto le donne vengono scisse in due, da una parte ciò che sentono, dall'altra ciò che pensano e dicono, fino a quando non si identificano in quei pensieri che sono solo il riflesso di una società agricola basata sulla legittimità di un primo figlio maschio cui lasciare le proprietà. 

Per i maschi non va tanto meglio, c'è una separazione, non così forte e repressiva come avviene dentro una donna, ma in alcuni è più marcata che in altri. 

Indagare le cause per cui sia avvenuta questa chiusura di rubinetto è pura accademia ed è qualcosa che potrebbe suddividersi in 50 scuole di pensiero. 

Inoltre è inutile. 

E' inutile nel vedere uno che affoga, capire come sia caduto in acqua. 

Molto più utile tirarlo fuori. 

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Lupo solitario

Aivia, in quello che hai scritto in questa discussione rivedo varie cose che avevo intuito ma a cui non riuscivo a dare completamente un senso. Attendo con curiosità l'ebook di cui parli.

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^'V'^
7 ore fa, Bacardi ha scritto:

 

Poi sono d'accordo con tutto il tuo discorso, che la parte istintiva non si può controllare, ma se la parte razionale è più potente di quella istintiva?

Se la parte razionale è più potente di quella istintiva tu puoi decidere di provare attrazione sessuale per una carota invece che per la figa.

 

Cartesio ha detto tante belle cose per pararsi il culo dalla chiesa che diversamente lo avrebbe bruciato, già era scomodo fare lo scienziato all'epoca, poi se come hobby hai quello dell'anatomia e di sezionare i morti... solo che sono 166 anni che non bruciano più nessuno ma ancora la gente ha sta fissa filosofica - e antiscientifica - della ragione che comanda agli istinti. 

 

Tu senti fame. 

 

Allora razionalizzi che sono due giorni che non mangi, in effetti, allora affidi al calcolo della ragione il modo più veloce tra quelli noti e sicuri per procurarti un panino. 

 

Non potrai mai vivere il processo opposto. 

 

Pensare che non mangi da un po' e pertanto decidere di sentire fame. 

 

Istinti ed emozioni sono estremamente più in alto della fallace calcolatrice, nella gerarchia di potere del tuo Essere. 

 

Ci saremmo estinti se non fosse così.

 

Da un pezzo. 

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