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3 anni sopra il cielo


Tremp

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^'V'^

Poi c'è il paradosso...

Una persona non meno intelligente e colta del leader... Vede che lui và ad Ovest e le persone lo seguono.

Allora si dice: col cazzo che lo seguo, dato che sono meglio di lui.

E quindi più adatto a comandare.

Col cazzo che faccio il follower.

Io faccio il leader.

Così i follower ce li ho io.

Solo... Se vado ad ovest pure io dicono che lo copio.

Allora vado a sud.

E la gente lo segue.

Il paradosso...

È che quell'altro non andava ad Ovest per caso o per farsi seguire.

Ma perché sapeva dove andava.

E sapeva che da solo non avrebbe superato il viaggio, ma che meno si era e più c'era da dividere.

L'altro... Quello più capace e più furbo... Paradossalmente non sapeva che il fulcro era cosa c'è ad Ovest. Non il leader.

E finì a fare ghiaccioli al polo sud, impiccato per i piedi da quanti lo avevano followed...

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E ancora una volta quando pensavo di aver trovato l'interruttore per accendere la luce in una stanza...mi sono accorto che in realtà la lampadina illuminava un magazzino di scatole con altrettante lampadine all'interno

E che, fuor di metafora, credere bonariamente che sia stato il femminismo (delle origini) a portare il voto alle donne è quanto meno ingenuo

...e chissà quanto ancora devo spolverare per arrivare ad una sola delle altre lampadine

P.s. Anxiety credo che forse potremo dire di aver imparato (abbastanza) solo quando esaleremo l'ultimo respiro, quindi mi (ci) auguro di non saperne mai troppo

Aivia, è vero, compito ingrato quello dei leader quando agli altri che seguiranno solo onori senza oneri

Ma un leader apre la pista innanzitutto per sé e i falsi leader non possono che essere secondi tra quei terzi cui danno a bere di volerli guidare

Ma intanto il Leader ha già aperto nuove vie...adatte ai pochi che ne seguiranno le tracce (e non che gli staranno appresso come un bambino con le sottane della madre)

Io, intanto, non sono che un terzo che ha trovato una bussola e ora vi si affida (troverà la traccia o si fermerà al primo boccone di carne che le faranno annusare?)

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^'V'^

Vuoi giocare con un altro paradosso?

Qualunque gruppo emergente ti riempirà la testa sul fatto che internet è il vero luogo della democrazia, dove non solo le superpotenze o le multinazionali vincono, ma potenzialmente tutti.

Ti diranno che off line la gente agisce come pecore perché costretta, ma on line sei salvo dai carnefici, i pastori.

La verità?

Nella vita reale puoi scegliere se andare a tagliarti i capelli in un noto franchising o da Tony che è più vicino a casa tua ed è simpatico.

Quindi Tony nella vita reale ha una chance.

On line... La distanza da casa non esiste più e quindi tutti scelgono solo il migliore.

Tutti compriamo su Amazon.

I negozi on line concorrenti si spartiscono l'un per cento del mercato in mille.

Amazon il 99% da solo.

Tutti usiamo come social network Facebook.

Gli altri social si spartiscono le briciole, staccati di misure infinite.

Tutti usiamo PayPal per pagare, gli altri servizi di pagamento si spartiscono in venti l'un per cento del mercato.

E non! Perché PayPal faccia pressioni politiche mediante eminenze grigie per imporre la scelta.

Non perché Facebook usi il cartello colombiano contro i competitor.

Ma proprio perché tutti li scegliamo.

E a buona ragione.

Hanno raccontato...

Che internet è democratico.

Invece...

Internet è vero.

E non prevede secondi posti.

Come la vita reale, ma amplificato dalla facilità di scelta.

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-Grey-

Basti pensare che anche prima di internet i leader che vanno a sud costruiscono i ponti coi cadaveri di quelli che li seguono convinti di essere i pochi prescelti invece dei pochi che si sono accodati illusi dalla propaganda

quando se ne rendono conto, ormai fanno parte del ponte, è troppo tardi, possono solo più guardare il loro amato leader camminargli sopra

anzi non possono, ormai sono cadaveri

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BrianBoru

Chris era un ragazzo coi capelli un po' lunghi da donna, magro magro e flessibile, sua madre lo aveva spinto verso la danza classica fin da piccolo e in effetti era leggiadro e aggraziato... Con una deliziosa spaccata frontale sorretta su mani da pianista.

Dita che sua madre, inclemente, aveva notate e lo aveva messo al pianoforte.

Trovo che stemperare un aspetto burbero e uno sguardo da sigaro con un'esecuzione principesca al pianoforte sia fantastico.

Odore di legno, cuoio e pessimo tabacco.

Ma nel suo caso era il secchio che faceva traboccare la tazzina.

Odore di viola del pensiero e pesca, con ricordo di borotalco.

A 16 anni sembrava ormai condannato a non avere alcuno status tra maschi e a rimediare solo ciccione per via del mix genetico che la sua esile struttura scheletrica e muscolare prometteva.

Io però avrei puntato uno scooter su di lui.

Se lo avessi avuto.

Sotto la cenere di quegli occhi, brace ancora viva.

Il nome che aveva dato al suo cane, poi... Vlad...

Sua madre credeva fosse per non pronunciare ogni volta Vladimir, un nome nobile e altisonante.

Quel nome risuonava con una bloodline che nemmeno la danza classica avrebbe potuto fottere.

E poi... Un pomeriggio...

Il miracolo.

18 anni.

Il primo cesso di macchina.

Una macchina tanto vecchia e brutta che ti fermavi a guardarla e dicevi... Quello è Chris.

Un coetaneo passeggia sul marciapiede e nota quel catafalco fermo al semaforo rosso.

Sopra, Chris sta subendo la scenata di una tipa.

La redenzione. L'ascesa.

Sì vede aprire lo sportello lato passeggero, la tipa volare fuori e il piede di Chris spingercela con un calcio.

Una scarpa da ginnastica bianca, non di marca, rovinata dal tempo.

La tipa raccoglie la dignità da sotto alla macchina e si allontana, il semaforo verde rompe la parentesi magica e tutta la città continua a girare, mentre i telefoni iniziano a squillare.

I telefoni dei maschi.

Che scoprono da quel racconto di essere loro i coglioni. Non lui.

Status alle stelle.

Modificazioni nella struttura mandibolare.

Il viso si fa più virile.

Lo sguardo si accende.

Le dita sottili buttano la pianola e prendono una cazzutissima chitarra elettronica, la voce sottile si fa urlo heavy metal da far concorrenza agli Iron.

La spaccata scaccia la danza e trova casa nella più fatiscente fattoria di thai boxer dei peggiori quartieri della città.

Bum.

I vicini invitano parenti la cui figlia rompe le palle al cane fino a che questi non reagisce.

Chiamano Chris e sua madre per brontolare sul cane slegato e violento e per provare a chiedere danni per un taglietto sul ginocchio.

La madre si scusa addolorata come la Madonna ai piedi della croce.

Chris la sposta, premia il cane con un biscotto, gli dà una pacca amichevole e guardando i vicini, occhi vivi... Dice:

- "Bravo Vlad. La prossima volta uccidila."

Bum.

La vita di Chris inizia a riempirsi di sesso.

Le ragazze ci provano con lui.

Prende e se ne và a Los Angeles, dove farà il musicista metal.

Senza sfondare.

Senza diventare famoso.

Perché è una storia vera.

Ma... Avessi avuto uno scooter da puntare... Lo davano spacciato 20 a 1.

Nessuno avrebbe puntato nulla nemmeno su lui contro di me seppur per gioco.

Eppure... Il naso storto che ho lo devo a una sua ginocchiata velenosa e altissima dopo una doppietta di jab e gancio sinistro che ho sentito prima di vedere.

Per gioco.

Nulla di personale.

Ma respect.

_

Non c'hai un cazzo da fare...

:D :D :D :D

Manco io

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BlueScript

Chris era un ragazzo coi capelli un po' lunghi da donna, magro magro e flessibile, sua madre lo aveva spinto verso la danza classica fin da piccolo e in effetti era leggiadro e aggraziato... Con una deliziosa spaccata frontale sorretta su mani da pianista.

Dita che sua madre, inclemente, aveva notate e lo aveva messo al pianoforte.

Trovo che stemperare un aspetto burbero e uno sguardo da sigaro con un'esecuzione principesca al pianoforte sia fantastico.

Odore di legno, cuoio e pessimo tabacco.

Ma nel suo caso era il secchio che faceva traboccare la tazzina.

Odore di viola del pensiero e pesca, con ricordo di borotalco.

A 16 anni sembrava ormai condannato a non avere alcuno status tra maschi e a rimediare solo ciccione per via del mix genetico che la sua esile struttura scheletrica e muscolare prometteva.

Io però avrei puntato uno scooter su di lui.

Se lo avessi avuto.

Sotto la cenere di quegli occhi, brace ancora viva.

Il nome che aveva dato al suo cane, poi... Vlad...

Sua madre credeva fosse per non pronunciare ogni volta Vladimir, un nome nobile e altisonante.

Quel nome risuonava con una bloodline che nemmeno la danza classica avrebbe potuto fottere.

E poi... Un pomeriggio...

Il miracolo.

18 anni.

Il primo cesso di macchina.

Una macchina tanto vecchia e brutta che ti fermavi a guardarla e dicevi... Quello è Chris.

Un coetaneo passeggia sul marciapiede e nota quel catafalco fermo al semaforo rosso.

Sopra, Chris sta subendo la scenata di una tipa.

La redenzione. L'ascesa.

Sì vede aprire lo sportello lato passeggero, la tipa volare fuori e il piede di Chris spingercela con un calcio.

Una scarpa da ginnastica bianca, non di marca, rovinata dal tempo.

La tipa raccoglie la dignità da sotto alla macchina e si allontana, il semaforo verde rompe la parentesi magica e tutta la città continua a girare, mentre i telefoni iniziano a squillare.

I telefoni dei maschi.

Che scoprono da quel racconto di essere loro i coglioni. Non lui.

Status alle stelle.

Modificazioni nella struttura mandibolare.

Il viso si fa più virile.

Lo sguardo si accende.

Le dita sottili buttano la pianola e prendono una cazzutissima chitarra elettronica, la voce sottile si fa urlo heavy metal da far concorrenza agli Iron.

La spaccata scaccia la danza e trova casa nella più fatiscente fattoria di thai boxer dei peggiori quartieri della città.

Bum.

I vicini invitano parenti la cui figlia rompe le palle al cane fino a che questi non reagisce.

Chiamano Chris e sua madre per brontolare sul cane slegato e violento e per provare a chiedere danni per un taglietto sul ginocchio.

La madre si scusa addolorata come la Madonna ai piedi della croce.

Chris la sposta, premia il cane con un biscotto, gli dà una pacca amichevole e guardando i vicini, occhi vivi... Dice:

- "Bravo Vlad. La prossima volta uccidila."

Bum.

La vita di Chris inizia a riempirsi di sesso.

Le ragazze ci provano con lui.

Prende e se ne và a Los Angeles, dove farà il musicista metal.

Senza sfondare.

Senza diventare famoso.

Perché è una storia vera.

Ma... Avessi avuto uno scooter da puntare... Lo davano spacciato 20 a 1.

Nessuno avrebbe puntato nulla nemmeno su lui contro di me seppur per gioco.

Eppure... Il naso storto che ho lo devo a una sua ginocchiata velenosa e altissima dopo una doppietta di jab e gancio sinistro che ho sentito prima di vedere.

Per gioco.

Nulla di personale.

Ma respect.

_

Ho bisogno di saperne di più riguardo a questa "trasformazione". Se ti va di condividere.

Respect

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^'V'^
Il 6/6/2016 at 13:12, BlueScript ha scritto:

Ho bisogno di saperne di più riguardo a questa "trasformazione". Se ti va di condividere.

Respect

Va bene.

Esiste un'isola in cui una malattia genetica è molto rappresentata.

Non ricordo né il nome dell'isola né il nome della malattia.

Questa tara genetica fa sì che dei maschi nascano con i genitali interni, non sviluppati e con una sorta di vagina.

Fino alla pubertà.

Poi il fiume di testosterone spazza via tutto e il pene si forma, i testicoli escono e tutto va a posto.

Sei di questi bambini furono quindi scambiati per bambine e per tutta l'educazione furono vestiti da femmine e ammaestrati a gusti femminili e alla nursery di bambolotti.

Poiché le differenze m ed f secondo le nazifem sarebbero da imputarsi alla diversa educazione e non alla biologia, ora dovremmo aspettarci che questi sei fossero diventati dei capponi.

Invece... Quando il testo si riversò nel loro sangue...

Quello che fecero fu bere birra, fottere donzelle, fare a pugni e poi in caso fare i padri di famiglia in modo assolutamente maschile.

Il tutto dopo 12-14 anni di quotidiano addestramento ad essere femmine e a vestirsi e parlare come tali.

So di aver risposto solo in parte alla tua domanda, e forse per nulla, ma è una premessa importante per continuare ad approfondire.

In particolare, cosa ti incuriosisce del processo di redenzione di Chris?

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^'V'^

stupendo

Ne vuoi ancora?

Quando avevo il blog, avevo una sorta di stalker isterico.

All'inizio rispondevo alle sue mail e ci presi pure un caffè.

Poi capii che, poveretto, non ci stava con la testa e presi ad ignorarlo.

Ma iniziò a mandarmi commenti e messaggi su fb accusandomi di essere una merda perché non lo aiutavo, perché non gli trovavo delle mie amiche da fargli chiavare, ecc.

Lo bloccai su fb e piano piano smise.

Ma... Cosa era successo a quel ragazzo ormai 32 enne, per renderlo così diroccato?

Quando aveva 16 anni sua madre entrando in camera lo sorprese a masturbarsi.

Così, siccome evidentemente era un deviato maniaco sessuale, lo portò da una psichiatra donna.

Cui spiegò che il figlio aveva un problema mentale gravissimo: si masturbava.

Ora. Fossi stato io lo psichiatra avrei fatto interdire quella madre dalla cosa pubblica, dalla guida di veicoli e, dopo un TSO da unità 731 giapponese, l'avrei affidata ad un amministratore di sostegno.

Ma quella psichiatra donna invece diede ragione alla madre, dopotutto pagava lei, e misero questo ragazzo sotto psicofarmaci per anni.

Durante la formazione e lo sviluppo del cervello.

Quel ragazzo... È fritto.

Finito.

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BlueScript

Va bene.

Esiste un'isola in cui una malattia genetica è molto rappresentata.

Non ricordo né il nome dell'isola né il nome della malattia.

Questa tara genetica fa sì che dei maschi nascano con i genitali interni, non sviluppati e con una sorta di vagina.

Fino alla pubertà.

Poi il fiume di testosterone spazza via tutto e il pene si forma, i testicoli escono e tutto va a posto.

Sei di questi bambini furono quindi scambiati per bambine e per tutta l'educazione furono vestiti da femmine e ammaestrati a gusti femminili e alla nursery di bambolotti.

Poiché le differenze m ed f secondo le nazifem sarebbero da imputarsi alla diversa educazione e non alla biologia, ora dovremmo aspettarci che questi sei fossero diventati dei capponi.

Invece... Quando il testo si riversò nel loro sangue...

Quello che fecero fu bere birra, fottere donzelle, fare a pugni e poi in caso fare i padri di famiglia in modo assolutamente maschile.

Il tutto dopo 12-14 anni di quotidiano addestramento ad essere femmine e a vestirsi e parlare come tali.

So di aver risposto solo in parte alla tua domanda, e forse per nulla, ma è una premessa importante per continuare ad approfondire.

In particolare, cosa ti incuriosisce del processo di redenzione di Chris?

Sono letteralmente stato ipnotizzando dalla storia di Chris. Certo, un po' di merito va anche al tuo modo di scrivere ma... non so... c'è di più.

È come se io fossi Chris prima delle redenzione, e voglio a tutti i costi redimermi. Forse è un po' tardi (ho quasi 20 anni) e forse c'è anche bisogno di una botta di culo.

In ogni caso questa storia mi ha colpito dentro, forte. E voglio essere colpito ancora, più forte.

Modificato da BlueScript
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