3 anni sopra il cielo

[DreamSpirit [Élite] 7278]

30 minuti fa, Orph ha scritto:

riesco con avvocati che gli pago e scelgo a salvarlo dimostrando tutta una serie di evidenze in tribunale 

Quali evidenze? 

[Orph [Élite] 11446]

5 minuti fa, Orph ha scritto:

nche su quello, il fatto di rifargli percepire come stava quando era lui a dettare le sue regole per prima cosa.

@Giraluna Secondo me il problema è stato anche che ok lui era etero centrato e si è fatto mezzo mondo femminile, ma era un "natural" non ci aveva mai davvero pensato a come faceva e a cosa lo faceva stare bene.

Modificato 7 Dicembre 2018 da Orph

[Orph [Élite] 11446]

1 minuto fa, DreamSpirit ha scritto:

Quali evidenze?

Vabbe senza entrare nello specifico troppo, ci sono stati episodi dove lei palesemente lo tradiva con altri e soprattutto con quello ultimo con in mezzo anche carabinieri chiamate cose pesanti che riportate bene in modo lucido sono servite.

Alla fine toccava rappresentare il quadro manipolativo e in mala fede di tutta l'operazione.

Comunque sono cose che abbiamo studiato con gli avvocati credo sia molto caso per caso su questo.

[Giraluna [Partecipante] 9650]

@Orph non ho ritenuto femminile esclamare un meeenchia. Però effettivamente potevo scrivere un accidenti e si capiva meglio. 

Era un mics fra "Minchia, sei forte, man" e "Accidenti, che lavoro!".

7 minuti fa, Orph ha scritto:

era un "natural" non ci aveva mai davvero pensato a come faceva e a cosa lo faceva stare bene.

Molto probabile.

Non sono un maschio, né un maschio natural. Tuttavia so che significa quando una coazione a ripetere sempre le stesse situazioni comporti la noncuranza degli input e dei dettagli che le hanno create. 

[DreamSpirit [Élite] 7278]

2 minuti fa, Orph ha scritto:

Vabbe senza entrare nello specifico troppo, ci sono stati episodi dove lei palesemente lo tradiva con altri e soprattutto con quello ultimo con in mezzo anche carabinieri chiamate cose pesanti che riportate bene in modo lucido sono servite.

Alla fine toccava rappresentare il quadro manipolativo e in mala fede di tutta l'operazione.

Comunque sono cose che abbiamo studiato con gli avvocati credo sia molto caso per caso su questo.

Si scusa, non volevo chiederti cose troppo private

Ok comunque capisco, sicuramente la legge inquadra tutto un po' al suo modo e ci sono mille variabili da tenere in considerazione 

Comunque hai due palle quadrate 

Quando devi salvare una vita che ami, hai tutto e tutti contro, nessuno capisce un cazzo di niente, non c'è uno che faccia un ragionamento che non sia al pari di una scimmia, quando affidi un 1% del problema a una persona che è pagata per fare solo quello nella vita riesce comunque a fare dei danni, mentre sei frullato emotivamente dalla situazione e vorresti 1 minuto di pausa, non è facile 

 

Rispetto

[^'V'^ [Aivia Demon] 160816]

1 ora fa, Orph ha scritto:

niente se la sposa in segreto

Perdona il puntiglio. 

Ma nessuno si sposa in segreto. 

Altrimenti in quel crimine contro un uomo ubriaco, il sindaco o il prete avrebbero su di sé la colpa grave di aver fatto firmare carte ad una persona momentaneamente incapace di intendere e volere.

Il che è un reato sotto qualsiasi codice. 

Se si è sposato, significa che due persone sobrie di sua fiducia sono state a mettere la firma per lui, come testimoni, dichiarando che lui fosse libero di scegliere e sano di mente al momento della scelta e manlevando così il sindaco e/o prete dalla malversazione. 

Spoiler

 

Sai... ho appena ricevuto un libro scritto da mia nonna con le sue memorie. 

Perché poi uno vede lei e il nonno felici dopo tanti anni, (anche grazie alle almeno dieci donne orbitanti e fisse, più le casuali) e dice che "una volta c'erano i valori". 

In quel libro ci sono dettagli sul loro matrimonio e su come funzionasse ai tempi, che non avevo mai conosciuto. 

Ne sono rimasto molto colpito. 

Nonostante lui avesse 36 anni e lei 18, ossia nonostante lui fosse assolutamente padrone delle sue scelte, lui dovette avere il nullaosta dai suoi superiori per procedere. 

Questa domanda faceva scattare un iter molto complesso. 

Partivano una serie di richieste informazioni a largo raggio sulla famiglia della persona aspirante a sposarlo, sull'aspetto morale, della salute, economico e sull'appartenenza politica della famiglia di lei. 

Per le donne dipendenti statali questo iter era più semplice perché i loro dati erano già raccolti. 

Essendo la nonna troppo giovane per essere dipendente statale, si trattò di fare indagini analogiche tornando sul field. 

All'epoca la chiesa usava particolari strategie di interrogatorio sui bambini facendoli sentire importanti e facendo loro riportare discorsi sentiti in famiglia e quanto accadeva dietro le porte chiuse. 

Questi canoni furono aboliti nel '68. Ufficialmente. Perché io me le ricordo benissimo le sessioni di controinterrogatorio. 

Mia nonna però era nipote di un'importante madre superiora della Madri Canossiane, era inserita nelle gerarchie dell'Azione Cattolica e c'era il rischio concreto che le informazioni su di lei fossero manipolate per agevolarla. 

Inoltre suo padre dopo la caduta del fascismo non si era voluto tesserare ad alcun partito, per cui lo si considerava potenzialmente portatore di idee contrarie alla buona riuscita di un matrimonio. 

Fu così che non venne autorizzato il matrimonio. 

Punto. 

Non importa che mio nonno avesse fatto la guerra, avesse esperienza di vita, avesse già conosciuto la perdita della donna che amava, poiché ella era morta. 

Non importa. Era innamorato, per queste cose si scopa, non si firmano cartacce a vita. 

Sia il sindaco del paesino della nonna che il parroco erano punti di riferimento per informazioni sulle persone presenti nei comuni, parliamo di borghetti, paesini, non di metropoli attuali. 

L'indagine ufficiale conseguente alla domanda di matrimonio, portò al non luogo a procedere, firmata direttamente dal comandante della Compagnia Carabinieri. 

Mio nonno non si perse d'animo e, poiché non aveva un soldo, ottenne un prestito per portarla a fare un viaggio meraviglioso nella città degli innamorati... Venezia. 

Fu la prima volta che mia nonna vide il mare... era il 1957

Le lacrime d'amore non lavarono comunque i pregiudizi degli uomini forti e sobri che dovevano decidere per mio nonno innamorato. 

Uomini che si sposavano lo stesso senza permesso di uomini superiori e con la testimonianza di due amici prezzolati e traditori del loro vero interesse, ce n'erano. 

Ma perdevano subito dopo il posto di lavoro, essendo persone che da lì in avanti avrebbero solo fatto dei danni. 

La maggiore età si compiva a 21 anni, mia nonna intanto ne fece 19. 

Non era suo diritto sposarsi per propria scelta, nemmeno dal lato suo, e la sua famiglia di base nemmeno voleva che avvenisse questa unione. 

Ma poiché il padre era ribelle all'autorità per partito preso (allora magari non era così sbagliato indagare sulle sue scelte politiche per capire che danni avrebbe fatto al matrimonio della figlia, no?), il fatto stesso che fosse stata negata fece spingere la famiglia di lei nella direzione di riuscirci. 

Per poterlo fare, il padre si iscrisse alla democrazia cristiana, quanto basta per dimostrare di non essere fritto con lo stalinismo. Non ne era entusiasta, ma sembrava l'unico modo per spingere contro quella resistenza al matrimonio di sua figlia che prima non voleva ma quando uomini più forti lo hanno vietato... ecco che lo voleva... 

Intanto mio nonno che si era sudato sette camicie e aveva fatto carriera con fatica partendo dalla fame nera, non lo lasciava trasparire in volto ma iniziava a capire che poteva perdere il lavoro per il protrarsi di questa situazione. 

Se lui fosse andato a protestare, ad insistere, lo avrebbe perso. 

All'insaputa di lui, pertanto, lei sgattaiolò nell'ufficio di un nuovo ufficiale della Compagnia Carabinieri, dato che quello che aveva firmato il divieto a fine indagini era stato trasferito. 

Gli spiegò il problema manifestando coerenza, intenzione e decisione. 

Costui ascoltò con attenzione e modificò il risultato delle indagini, così il matrimonio fu fissato e per giunta fu proprio il parroco che aveva fornito informazioni per impedirlo a doverlo celebrare, ingoiando il rospo. 

Lei non ha mai saputo perché in quegli otto mesi i risultati delle indagini potessero aver preso una piega diversa, non crede sia stato solo per la sua richiesta in quell'ufficio, ma non incontrerà mai più quell'ufficiale così disponibile per chiederglielo. 

Quello che sa è che 40 anni dopo, quando ormai era palese che quelle nozze avessero funzionato senza rovinare l'uomo implicato, l'ufficiale "Don Rodrigo" che inizialmente aveva concluso le indagini con un veto, ormai divenuto Generale, incontrò il nonno e la nonna e volle abbracciare con affetto quell'uomo che a 36 anni si era messo in grave pericolo per un innamoramento, manifestandogli la sua felicità perché tutto era finito bene. 

Queste, erano le scale di responsabilità implicate in quella pericolosa situazione in cui un uomo ubriaco, momentaneamente incapace di intendere e volere, si appresta a firmare condanne a vita. 

Altro che due scemi testimoni che vengono per il rinfresco a prendersi la grave colpa penale di prete o sindaco. 

My two cents

 

 

 

 

[Edo [Donna] 15305]

48 minuti fa, Orph ha scritto:

forse uno dei pochi casi in italia

Se lei è dell'est e lui italiano più vecchio, la ragione è spesso dalla parte di lui, almeno questo ma solo perché quasi sempre ci si mettono in mezzo i figli dell'italiano a farlo ragionare, cosa che hai fatto giustamente tu

[OdetoJoy [Élite] 4715]

46 minuti fa, Orph ha scritto:

@DreamSpirit

E ti aggiungo anche una co dopo che fai questo purtroppo il rapporto si ribalta in qualche modo, è come se poi lui dipendesse da te, ti vede come una figura di riferimento che gli ha salvato la pellaccia... quindi anche il dopo non rimane rose e fiori.

Rose e zanne come direbbe Aivia.

Beh credo sia naturale che arrivi prima o poi il momento dove I figli sorreggono i padri...credo.. 

Il problema è se questo momento arriva ma il padre non ha mai fatto veramente il padre prima di quel momento...in quel caso quando diventi tu quello che lo aiuta, lo senti quasi una cosa innaturale...perché sei ancora emotivamente fermo a quando eri piccolo e lui non ha rappresentato niente per te, e quella parte piccola di te ti dice che c'è qualcosa che non torna.. 

È il gruppo di quelli che si è fatto grande da piccolino perché non aveva grandi di riferimento, lascia delle ferite un po' aperte... 

Almeno questo credo sia quello che è il rapporto con mio padre 

Se avesse avuto veramente un ruolo per me, forse avrei accettato meglio l'idea di aiutarlo...ma non sono sicuro

[Edo [Donna] 15305]

@^'V'^ tu, i tuoi e i tuoi nonni meritate un romanzo familiare di quelli tosti perché una storia così non può andare persa. Non credo sia solo per il modo in cui hai tu di raccontare ma davvero bisogna scrivere la vostra biografia (e se non fossi contrario direi anche agiografia)

Scusate l'intromissione ma io per queste cose ci muoio e se sono ancora qui dopo anni è praticamente per la storia di Aivia ^^

[^'V'^ [Aivia Demon] 160816]

2 ore fa, Edo ha scritto:

@^'V'^

Scusate l'intromissione ma io per queste cose ci muoio e se sono ancora qui dopo anni è praticamente per la storia di Aivia ^^

C'è anche un capitoletto su me bambino. 

Parte con me che seduto sul seggiolino della vecchia bicicletta la incitavo e spronavo a pedalare più veloce, e lei non sa nemmeno se si divertisse più lei ad essere strigliata come un cavallo o io a doverla spronare. 

Poi la incitavo a passare dove ci sono gli spruzzini dell'impianto di irrigazione dei campi, fino ad inzupparci felici, invece che scappare ed imparare a scappare dal nulla che è il pericolo di un getto d'acqua fredda. 

E la incitavo a schernirli, questi spruzzini, tenendo la testa alta e non come fanno le persone ingobbite sotto la pioggia. 

Allora le battevo le mani con forza. 

Dice poi che il nonno era il mio modello, che non capivo la differenza di età o di ruolo e semplicemente facevo le stesse sue cose, nello stesso modo. 

Che a tavola ogni piatto era un dono prelibato e non mi sono mai lamentato. 

Che prima di addormentarmi mi intrufolavo nel lettone quando il nonno dormiva e giocavo a tirargli il naso. 

Lui mi accarezzava e io volevo proprio quello, allora parla di un mio comportamento che adorava: presa la carezza del nonno, mi stendevo sopra il corpo di lei "come un bruco gigante" ascoltando i battiti del suo cuore e scaldandoci insieme. (in realtà ricordo che ascoltavo oltre al cuore, scivolando piano piano sul ventre, i suoni intrauterini e sentivo l'odore più in basso che mi faceva smettere di soffrire). Aggiunge che i suoi figli non avevano mai fatto questo. E che lo adorava. 

E ricorda questa cosa del fagotto di stracci vecchi. ("fagot de straze vece")

Lei, per condizionamento ecclesiastico che aveva ricevuto, aveva un po' questo modo di far sentire importante un bambino per escuterlo. 

Allora le avevo insegnato quella che chiama la formula magica per parlare con me: "te sei'l me fagot de straze vece". 

Significava che non ero più importante di un fagotto di vecchi stracci che nessuno indosserà. Era inutile che cercasse di lusingarmi, non ero importante. 

"Ma sai, nonna, verrà il freddo, ed esso morderà dentro le ossa, allora essi si prenderanno a pugni per quel fagotto di vecchi stracci, ma quel fagotto è tuo, allora saprai se sono importante, se verrà il buio a braccetto col freddo... fino ad allora puoi trattarmi come un insignificante bambino, a me basta sentirti, e annusarti." 

Ok, basta, ora la chiamo, non reggo più. ❤️