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Riconquista moglie: mi serve una consulenza


ugo69

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kelly
Il 25/7/2016 alle 23:51 , ugo69 ha scritto:

Ciao a tutti,

la mia è una storia della vita.

Dopo 22 anni insieme, di cui 19 di convivenza e 10 di matrimonio, con un figlio di 8 anni, mia moglie decide che deve ritrovare la sua serenità andando ad abitare per conto suo.

Il tutto inizia per me i primi di aprile, quando capisco che messaggia con qualcuno che non conosco.

Cerco spiegazioni, ma non ottengo nulla, solo che è tempo che non sta più bene, le mancano attenzioni, si sente trascurata e non amata.

Devo indagare per scoprire un probabile tradimento, la metto alle strette, verso fine aprile mi dice che vuole cercare casa per conto suo in zona, per gestire il figlio senza problemi.

Dice che non ha nessuno, non vuole nessuno, vuole solo ritrovare un suo equilibrio.

Immagino che siano cose che avete già sentito milioni di volte.

Faccio di tutto per farla stare bene, nel mentre che prepara la casa, intanto restiamo nella nostra casa, stiamo vicini e si fa sesso, ogni tanto, ma non mancano le discussioni animate e i litigi.

Lei dice che mi vuole bene, ma deve capire se mi ama ancora, poi gli esce un "ti amo" l'ultimo a fine maggio e poi un "non ti amo più" a fine giugno.

Commetto tutti gli errori possibili e immaginabili.

Passiamo momenti belli, in questo periodo, e alcuni brutti.

Ad inizio giugno esce definitivamente, con la promessa che si passeranno le ferie insieme in luglio.

Ci si vede lo stesso, uscite la domenica, solo noi due o con il figlio.

Non mancano i litigi lo stesso.

A luglio si va in ferie, la mia speranza è quella di un riavvicinamento, ma lei è più fredda, non succede nulla perché lei alza un muro invalicabile.

Sicuramente continua a tradirmi, o comunque vede quello con cui mi ha tradito, saltuariamente ma succede.

Durante la vacanza è pure il nostro decimo anniversario.

Io organizzo una cena speciale e le regalo un anello che aveva sempre desiderato e che mi aveva rinfacciato di non avergli mai preso.

Resta sorpresa, non se l'aspettava, lo accetta ma non ne parla con nessuno, neanche la madre.

Torniamo e lei è sempre più distaccata, allora non la sento per un po', anche se non è facile col figlio in comune, e si fa viva lei più spesso.

Ultimi giorni ci siamo visti, ma non capisco per cosa, lei vuole tenere buoni rapporti con me e i miei genitori, forse per convenienza.

Domenica scorso abbiamo discusso per la gestione del bambino, lei ha scatti di ira nei miei confronti e pianti isterici subito dopo.

In questi ultimi mesi mi ha detto tutto e il contrario di tutto, accusandomi e incolpandomi di tutto quello che è successo.

Lei ha avuto un problema grave in epoca adolescenziale, che è riemerso 3 anni fa, probabilmente all'inizio della sua crisi.

Soffre di endometriosi ed è costretta ad assumere pillola anticoncezionale continuativamente per ridurre i dolori, in pratica è in pre-menopausa indotta chimicamente e il farmaco ha effetti collaterali sulla psiche, nei soggetti deboli.

Lei non vuole farsi aiutare, mi chiede aiuto poi lo rifiuta, mi chiede di non abbandonarla, poi lo fa lei.

Insomma, una grande confusione.

Ultimamente pare meno indecisa.

Io non so più che fare, ho letto Alexander, ma avrei bisogno di una mano concreta dall'esterno.

Ho pensato ad un supporto di consulenza, ma non ho idea a chi affidarmi.

Penso sia venuto il momento di agire davvero, magari staccando seriamente, lasciarla nel suo oblio per cercare di recuperare io un stabilità che non ho ancora.

Adesso sto decisamente meglio di un mese fa, ma tutte le volte che ci vediamo e passiamo tempo insieme, lei non perde attimo per attaccarmi e ferirmi, e questo io non lo reggo più, mi sta diventando pesante, anche ieri ho faticato a dormire.

Aiutatemi vi prego.

ciao ho letto questo tuo post... e ti posso confermare che la pillola mi ha fatta stare malessimo a livello psicologico... non ero più io , sbalzi d'umore , ira , rabbia ,pianti , paranoie , senso di insicurezza , tutto a discapito degli altri ed era brutto sentirmi in colpa per aver avuto delle reazioni che il mio cervello non aveva programmato , insomma mi amplificava tutte le emozioni e non riuscivo a controllarle . ho fatto passare l'inferno al mio ragazzo, proprio in un periodo di crisi già esistente il che non ha fatto altro che peggiorare tutto ... ci stavamo per lasciare..evidentemente non era la pillola giusta...  ci sono persone a cui un tipo di pillola comune non é adatta e i medici prescrivono farmaci a prescindere senza realmente trovare la pillola giusta al tipo di persona.

dato che tua moglie la deve prendere a causa dell'endometriosi , forse dovrebbe fare più tentativi e cercare quella adatta a lei...

per il resto noi donne abbiamo bisogno di attenzioni costanti, per cui quegli ultimi sprazzi di romanticismo che hai avuto nei suoi confronti l' hanno destabilizzata... lei penserà questo : "ma come non si interessa da mesi e mesi a me e se invece mi incazzo e lo faccio ingelosire  gli dico che voglio stare per conto mio e ritrovare me stessa allora si che diventa romantico , si quando dice lui e vuole lui o solo se sono dura con lui." questo la fa allontanare da te. Se vuoi riaverla, lasciale il suo spazio e allo stesso tempo cerca a giorni alterni di riconquistarla ... basta poco . un bogliettino , un fiore  dimostrale che vuoi darle le attenzioni che merita ogni giorno e non solo quando ti pare a te. Io mi sono sentita cosi come lei per parecchio tempo ... e so dirti che non c'è cosa migliore che abbattere giú i muri e ritrovarsi ... abbatti il tuo muro , rifletti su te stesso e su i tuoi sbagli , prendi consapevolezza del tuo potenziale  e dona quello che sei a tua moglie ... se la ami davvero non lasciarla andare via. dopodiché rimboccati le maniche e pian piano abbatti il suo muro... a lei quel muro serve per non sentire dolore ... perché lei pensa di averti perso. un uomo che non é interessarto e che non da attenzioni o che ci fa sentire invisibili non ci serve , non ci fa sentire vive. quindi cerca di essere l' uomo migliore del mondo che per lei in questi 22 anni sei  stato... ce la puoi fare ma solo se vuoi riprendertela sul serio. in bocca al lupo!

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ugo69
1 ora fa, kelly ha scritto:

ciao ho letto questo tuo post... e ti posso confermare che la pillola mi ha fatta stare malessimo a livello psicologico... non ero più io , sbalzi d'umore , ira , rabbia ,pianti , paranoie , senso di insicurezza , tutto a discapito degli altri ed era brutto sentirmi in colpa per aver avuto delle reazioni che il mio cervello non aveva programmato , insomma mi amplificava tutte le emozioni e non riuscivo a controllarle . ho fatto passare l'inferno al mio ragazzo, proprio in un periodo di crisi già esistente il che non ha fatto altro che peggiorare tutto ... ci stavamo per lasciare..evidentemente non era la pillola giusta...  ci sono persone a cui un tipo di pillola comune non é adatta e i medici prescrivono farmaci a prescindere senza realmente trovare la pillola giusta al tipo di persona.

dato che tua moglie la deve prendere a causa dell'endometriosi , forse dovrebbe fare più tentativi e cercare quella adatta a lei...

per il resto noi donne abbiamo bisogno di attenzioni costanti, per cui quegli ultimi sprazzi di romanticismo che hai avuto nei suoi confronti l' hanno destabilizzata... lei penserà questo : "ma come non si interessa da mesi e mesi a me e se invece mi incazzo e lo faccio ingelosire  gli dico che voglio stare per conto mio e ritrovare me stessa allora si che diventa romantico , si quando dice lui e vuole lui o solo se sono dura con lui." questo la fa allontanare da te. Se vuoi riaverla, lasciale il suo spazio e allo stesso tempo cerca a giorni alterni di riconquistarla ... basta poco . un bogliettino , un fiore  dimostrale che vuoi darle le attenzioni che merita ogni giorno e non solo quando ti pare a te. Io mi sono sentita cosi come lei per parecchio tempo ... e so dirti che non c'è cosa migliore che abbattere giú i muri e ritrovarsi ... abbatti il tuo muro , rifletti su te stesso e su i tuoi sbagli , prendi consapevolezza del tuo potenziale  e dona quello che sei a tua moglie ... se la ami davvero non lasciarla andare via. dopodiché rimboccati le maniche e pian piano abbatti il suo muro... a lei quel muro serve per non sentire dolore ... perché lei pensa di averti perso. un uomo che non é interessarto e che non da attenzioni o che ci fa sentire invisibili non ci serve , non ci fa sentire vive. quindi cerca di essere l' uomo migliore del mondo che per lei in questi 22 anni sei  stato... ce la puoi fare ma solo se vuoi riprendertela sul serio. in bocca al lupo!

Amica mia,

la tua è una amara conferma che la chimica, si anche quella, può avere influito negativamente sulla nostra storia, oltre ai suoi genitori, delle ipotetiche amiche, e anche le mie cazzate, perché ne ho fatte sicuramente anche io.

Ma purtroppo tu hai letto solo l'inizio della storia, credo, da come scrivi, e non il seguito.

Sono già passati diversi "capitoli", come li chiamo io, e solo il mese scorso abbiamo finito il terzo, od il quarto, non ricordo più.

Giusto ieri sera ho aggiornato la situazione, se leggi il mio ultimo intervento di ieri sera dovresti capirci qualcosa di più.

Fosse tutto così semplice come mi consigli tu, anche solo per pazienza, saremmo a buon punto, ma purtroppo non ci siamo (a buon punto).

Grazie del tuo riscontro sulle pillole, se solo lei capisse.....

 

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Albbo
14 ore fa, ugo69 ha scritto:

Lui adesso sta iniziando ad accusare il colpo.

Fino ad ora era tranquillo, lei gli aveva raccontato, come a me, all'inizio, che lei andava via e noi restavamo qui a casa.

Ora lui ha capito che la transumanza settimanale a cui è sottoposto non è più temporanea come gli aveva fatto credere lei, ma sta diventando definitiva, e lui è stanco.

Vuole stare a  casa sua (di lui, cioè a casa mia) e non vorrebbe più andare da lei.

Gli ho già detto che non si può, lei è sua madre e deve andare anche la.

Adesso vediamo come procede.

Ciao Ugo, compagno di "sventure" (ma in qs. caso sono io ad essere "uscito" di casa)

Per quanto riguarda il bambino dovete fare un discorso a TRE, precedentemente concordato da voi due per filo e per segno  nel quale gli spiegate che mamma e papà non riescono più a stare assieme serenamente , che è una cosa che è causata esclusivamente da voi grandi e che dunque hanno deciso di separarsi ed andare a vivere in due posti diversi, ma nonostante questo, voi rimanete sempre e comunque mamma e papà , gli volete bene come prima e che è giusto che lui viva un pò con la mamma ed un pò con il papà, perché è importante avere sia la mamma che il papà .

Cercate di trattenere le lacrime, mettetevi allo stesso livello , evitate che uno dei due tenga in braccio il bambino (semmai tenetelo di fronte in mezzo a voi )

La prima volta non capirà appieno ciò che gli direte e nemmeno lo accetterà, ma se farà nuovamente domande "perchè la mamma non è più qua?" rifate la spiegazione di cui sopra .

ah, se la cosa diventerà più difficile ci sono sempre i consultori familiari

Modificato da Albbo
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ugo69
22 ore fa, Albbo ha scritto:

Ciao Ugo, compagno di "sventure" (ma in qs. caso sono io ad essere "uscito" di casa)

Per quanto riguarda il bambino dovete fare un discorso a TRE, precedentemente concordato da voi due per filo e per segno  nel quale gli spiegate che mamma e papà non riescono più a stare assieme serenamente , che è una cosa che è causata esclusivamente da voi grandi e che dunque hanno deciso di separarsi ed andare a vivere in due posti diversi, ma nonostante questo, voi rimanete sempre e comunque mamma e papà , gli volete bene come prima e che è giusto che lui viva un pò con la mamma ed un pò con il papà, perché è importante avere sia la mamma che il papà .

Cercate di trattenere le lacrime, mettetevi allo stesso livello , evitate che uno dei due tenga in braccio il bambino (semmai tenetelo di fronte in mezzo a voi )

La prima volta non capirà appieno ciò che gli direte e nemmeno lo accetterà, ma se farà nuovamente domande "perchè la mamma non è più qua?" rifate la spiegazione di cui sopra .

ah, se la cosa diventerà più difficile ci sono sempre i consultori familiari

E' già stato fatto, non alla perfezione e in varie fasi, ma ci siamo.

Poi ognuno ne ha parlato singolarmente.

Il problema è che con lei ora, ma già da prima, è impossibile fare un discorso serio, sensato e razionale, neanche se per il bene del figlio.

Non vi dico cosa mi racconta lui quando è con me, su quello che fa e dice lei nei miei confronti.

Adesso è così, lei ce l'ha con me per motivi suoi, e non c'è possibilità di dialogo nessuno.

La storia è un po' complessa, forse non più di tante altre, ma un po credo di si.

Grazie del consiglio Albbo 🙂

 

Modificato da ugo69
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Albbo
3 ore fa, ugo69 ha scritto:

E' già stato fatto, non alla perfezione e in varie fasi, ma ci siamo.

Poi ognuno ne ha parlato singolarmente.

Il problema è che con lei ora, ma già da prima, è impossibile fare un discorso serio, sensato e razionale, neanche se per il bene del figlio.

Non vi dico cosa mi racconta lui quando è con me, su quello che fa e dice lei nei miei confronti.

Adesso è così, lei ce l'ha con me per motivi suoi, e non c'è possibilità di dialogo nessuno.

La storia è un po' complessa, forse non più di tante altre, ma un po credo di si.

Grazie del consiglio Albbo 1f642.png

 

Registra sul telefono le conversazioni che intercorrono fra di voi (sia i tuoi discorsi con tuo figlio che i tuoi discorsi con tua moglie) ; non è raro che chi ce l'ha ancora con il partner si lasci andare a frasi e situazioni che portino ad una alienazione parentale dei figli .

 

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ugo69
8 minuti fa, Albbo ha scritto:

Registra sul telefono le conversazioni che intercorrono fra di voi (sia i tuoi discorsi con tuo figlio che i tuoi discorsi con tua moglie) ; non è raro che chi ce l'ha ancora con il partner si lasci andare a frasi e situazioni che portino ad una alienazione parentale dei figli .

 

Questo è quello che probabilmente sta facendo lei.

Quello che dice lei a lui non mi è dato di sapere o registrare (a parte quello che mi racconta lui).

Quando io chiamo lui, lei non avrà mai adito di utilizzare nulla, perché se devo parlare con mio figlio di certe cose non lo faccio di certo al telefono mentre è con lei.

Cosa intendi per alienazione parentale ?

Lei può dire quel che vuole, ma lui vede quel che succede e sa come sono io, ed è quello che conta, anche per lui, al momento sembra essere così.

Io sono sempre presente ed attivo con lui, lo ascolto e forse sono l'unico che lo fa veramente, lo assecondo nei suoi bisogni senza prevaricare, cosa che lei non fa.

Ma forse quello è il modus operandi della sua famiglia, per cui lei lo sta riproponendo con il figlio, ma io devo per forza fare diversamente se non voglio che finisca nello stesso vortice anche lui.

E' complicato, ma ci sto provando.

 

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Albbo
5 minuti fa, ugo69 ha scritto:

Questo è quello che probabilmente sta facendo lei.

Quello che dice lei a lui non mi è dato di sapere o registrare (a parte quello che mi racconta lui).

Quando io chiamo lui, lei non avrà mai adito di utilizzare nulla, perché se devo parlare con mio figlio di certe cose non lo faccio di certo al telefono mentre è con lei.

Cosa intendi per alienazione parentale ?

Lei può dire quel che vuole, ma lui vede quel che succede e sa come sono io, ed è quello che conta, anche per lui, al momento sembra essere così.

Io sono sempre presente ed attivo con lui, lo ascolto e forse sono l'unico che lo fa veramente, lo assecondo nei suoi bisogni senza prevaricare, cosa che lei non fa.

Ma forse quello è il modus operandi della sua famiglia, per cui lei lo sta riproponendo con il figlio, ma io devo per forza fare diversamente se non voglio che finisca nello stesso vortice anche lui.

E' complicato, ma ci sto provando.

 

Intendevo che tu dovresti registrare tramite il telefono (o qualsiasi altro mezzo di registrazione)  i vostri discorsi (tu->Figlio , Tu->Ex-moglie) per avere delle solide basi sulle quali far leva in caso di malaugurata causa in tribunale ed anche per poter analizzare , a mente fredda, ciò del quale avete parlato  .

Alienazione parentale :  https://goo.gl/BUE7FR

 

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BrianBoru

Ciao Ugo,

Se speri di togliertela di dosso con una firma stai fresco. Lei ha bisogno di qualcuno su cui scaricare le sue frustrazioni e il suo senso di colpa.

Tieni sempre la barra dritta. Non ascoltare le sue paranoie, non darci il minimo peso: sono capricci di una bambina.

Sei sempre il capo. Dalle ordini, sii asciutto e coinciso, non seguire le sue seghe mentali, fregatene dei suoi atteggiamenti. Non mostrarle crepe, debolezze. Si insinuerebbe in esse per farti del male.

Tieni duro anche con tuo figlio. Che stia male è inevitabile. Ma devi tenere la barra anche con lui.

Dai che ce l'hai fatta.

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ugo69
Il ‎22‎/‎02‎/‎2017 alle 08:21 , BrianBoru ha scritto:

Ciao Ugo,

Se speri di togliertela di dosso con una firma stai fresco. Lei ha bisogno di qualcuno su cui scaricare le sue frustrazioni e il suo senso di colpa.

Tieni sempre la barra dritta. Non ascoltare le sue paranoie, non darci il minimo peso: sono capricci di una bambina.

Sei sempre il capo. Dalle ordini, sii asciutto e coinciso, non seguire le sue seghe mentali, fregatene dei suoi atteggiamenti. Non mostrarle crepe, debolezze. Si insinuerebbe in esse per farti del male.

Tieni duro anche con tuo figlio. Che stia male è inevitabile. Ma devi tenere la barra anche con lui.

Dai che ce l'hai fatta.

Una bella ventata di ottimismo... 😁

Grazie Brian, me ne sono accorto purtroppo.

"sei il capo, dalle ordini" mi piace, non ho ancora provato del tutto, ma probabilmente funziona.

Adesso devo mettere dei paletti, perché i suoi stanno proprio scassando ed io sinceramente non ne posso più.

Se sua figlia è in queste condizione è merito loro, per cui, oltre a non dovergli nulla, voglio proprio buttarli fuori dalla mia vita, mi stanno avvelenando.

Le loro violenze psicologiche sono di quanto peggio la figlia può aver subito negli anni, e stanno cercando di fare lo stesso con me.

Il rischio è che avvelenino anche la psiche di mio figlio.

Lei ha scelto di riappoggiarsi a loro, prima o poi capirà che loro sono il suo problema, lo sono sempre stato.

Quando lei si è messa con me, loro non volevano e l'hanno esclusa dalla loro vita.

Se fai così sei cattiva, sei fuori, questo è il loro amore per la figlia, per una sua scelta.

L'hanno sempre ostacolata, osteggiata, costretta a fare quello che volevano loro.

Questo è quello che succede con queste persone.

Io non li ho scelti, ho scelto lei, anni fa, e lei aveva scelto me.

Adesso lei ha cambiato idea, mi spiace, se è contenta così, se non capisce il male che le fanno....

Al di là di altro o di altri.

Modificato da ugo69
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ugo69
Il ‎21‎/‎02‎/‎2017 alle 17:00 , Albbo ha scritto:

Intendevo che tu dovresti registrare tramite il telefono (o qualsiasi altro mezzo di registrazione)  i vostri discorsi (tu->Figlio , Tu->Ex-moglie) per avere delle solide basi sulle quali far leva in caso di malaugurata causa in tribunale ed anche per poter analizzare , a mente fredda, ciò del quale avete parlato  .

Alienazione parentale :  https://goo.gl/BUE7FR

 

Ho letto l'articolo che mi hai linkato e fa venire i brividi.

Molte cose che manifesta mia moglie ci sono tutti, dal rapporto conflittuale e malato con i genitori, all'astio nei miei confronti e verso mia madre.

Lei sembra a posto, ma a tratti ha dei segni di squilibrio devastanti che chi non c'ha avuto a che fare in quei momenti non potrà mai ne capire e nemmeno crederci.

Mi auguro che non succeda nulla di simile, ma non posso escludere che lei faccia cose o dica cose con lui, anche involontariamente, che lo portino in confusione.

Poi ci sono i genitori di lei che sicuramente hanno già detto e fatto cose con lui dannose nei miei confronti e lo stanno facendo tutt'ora.

Purtroppo non ho possibilità o materiale per poter fare azioni concrete nei loro confronti.

La cosa migliore sarebbe portare lui da uno psicologo o assistente famigliare e che certe cose sia lui a dirle a terzi in modo da risultare credibile.

Io vorrei solo ritrovare la mia tranquillità, e che ognuno faccia quel che vuole o crede di meglio per se stesso, senza rovinare ancora di più la vita ad un bambino sensibile come lui, che comunque vada sta affrontando la prova più difficile della sua vita.

 

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