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Foto HOT di Diletta Leotta nuda [NON CENSURATE - SENZA CENSURA]


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nietzsche
Il 9/20/2016 alle 22:36 , webpe ha scritto:

io ho scoperto oggi chi è.....ma è normale, non guardo tv e non seguo il calcio.....

Menomale...
Allora non sono l'unico haha

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Nakama
6 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Se aspetti un po' ancora, metto tutta la parte teorica utile nel primo modulo del Clan, nel sottomodulo Predator Combat Mindset. 

Non ho mai formato istruttori, perché trasmettevo loro la quintessenza di ciò che funzionava ma non il 90% di cose che c'erano intorno da sapere e che non erano utili per loro. 

Il tizio Canadese adesso è molto noto, si chiama Tony Blauer. 

I nostri sistemi sono molto diversi, sebbene partano dalle medesime reazioni istintive, infatti come dicevo è su quelle reazioni che vai poi a costruire i condizionamenti, e lui li ha scelti molto diversi da me. 

Nella tua ricerca, tieni sempre un punto fermo: una cosa è il duello, una cosa è la mischia. 

Il duello è una sfida "a braccio di ferro" tra due maschi che si disputano la dominance. E' un tipo di combattimento alpha. Per l'alphaness. Come due cervi che si incornano per vedere chi è più forte. 

La mischia, la battaglia o il combattimento predatorio, ha motivazioni, modalità e situazioni completamente differenti. Ossia gli altri sono di più, sono armati e sono più forti. Se no non ti avrebbero aggredito. Come un cervo che, disperato, risponde al fuoco di tre lupi non incornando a spinta come un ariete, ma abbassando ed alzando la testa per colpire la gola da sotto. 

Questa dicotomia forte delle modalità di confronto, ha portato a specializzazioni differentissime. 

Per esempio (vedi MMA) nel duello con quanto più riesci a legare a te l'avversario, con quanto più hai gioco facile. 

Nella mischia, se leghi a te qualcuno ti ammazzano. 

Servono attitudini e tattiche completamente diverse, e che sono anche disfunzionali nel duello per la dominance. 

Questo ha portato all'apparente paradosso per cui se io faccio a botte con un campione di thay o di MMA, mi spacca in due. Un duello insomma. 

Se io e lui ci troviamo però coinvolti in uno scontro reale contro una gang, devo salvargli il culo. 

Io ero molto più interessato al combattimento di tipo predatorio o street fighting, per cui ho rivolto tutte le mie ricerche e i miei studi in quella direzione. 

Ma questo senza nulla togliere come opinione alla piacevolezza virile del duello, che sia di boxe, thay, lotta, MMA. 

E' stata solamente una scelta, non si poteva essere efficaci in entrambe, i condizionamenti di una strada ti portano ad essere inefficace sull'altra e viceversa. 

Se sei più interessato al lato virile, alpha, sportivo, della questione, una buona palestra open di MMA ti può dare tutto e arricchire il tuo Mindset con Predator Combat Mindset può darti il resto. 

Se sei, come me, più interessato alla killing che alla dominance, alle coltellate che ai guantoni, ai morsi che alla lotta, auguri. 

Auguri perché mentre gli sport da combattimento sono un mondo a riscontro reale e immediato, si va sul ring e si vede, quello dello street fighting è un mondo fatto al 45% di sfigati e al 45% di esaltati. 

Inizia ad esplorarlo, poi quando hai qualche idea, ti posso dare qualche input su ciò che hai vicino a casa. 

Inutile che adesso ti faccia un paio di nomi che magari sono di città diverse dalla tua. 

Ho praticato sia thai che mma e devo dire che il ring non mi dispiace affatto, però in un reale combattimento da strada è tutto decisamente più veloce, violento e brutale.

La vedo più o meno come te, la vera lotta è sopravvivere alla giungla metropolitana, reagire prontamente e saper fronteggiare lo stress emotivo dato da una vera aggressione.

Purtroppo al momento vivo nel profondo sud. Qui di gente veramente preparata ce n'è pochissima quindi quando trovo un maestro bravo devo adattarmi e praticare la sua disciplina.

Aspetterò l'uscita dell'upgrade del primo modulo, ho già l'acquolina in bocca.

Modificato da Nakama
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antoniodelgiudice
1 ora fa, elpipita13 ha scritto:

Ma dove sono le foto?

ciao a tutti!

Mi accodo... mannaggia sono arrivato tardi... :-)  

non sapevo nulla e non ho seguito nulla, ma sentendone parlare e leggendo i vostri commenti mi avete messo curiosità... 

che per caso qualcuno le ha e può inviarle (anche in pvt) ?  Grazie !

Modificato da antoniodelgiudice
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7 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

5 è un numero alto. Ho sempre creduto nel 3 + 2 slot liberi per avventure. 

5 fisse è alto. 

Se ho detto 5 e non 3, è perché allo stato attuale dei quaquaraqua come % sui nati col pisello, se una donna proprio deve fare un figlio perché lo desidera, è meglio che sia una delle 5 che lo fa con un uomo, che la moglie di un coglione. 

Meglio per lei, meglio per il figlio, meglio per la società e meglio per il genoma circolante. 

Che con questa storia della monogamia imposta lo stanno devastando. 

  Mostra contenuto nascosto

Le colombe sono una specie che forma coppie, eppure il 45% dei figli sono del 5% dei maschi migliori. E questo garantisce la salute genetica ma anche che 'sti figli abbiano uno che prepara il nido. 

Non ricordo dove lessi di un macabro esperimento in cui costrinsero davvero cento colombe ad essere monogame, chiudendo le coppie in gabbie, ossia il 5% dei maschi migliori fecondava il 5% delle femmine e non il 45% come in natura. 

Nel giro di tre generazioni di questo schifo la popolazione di colombe era malaticcia e fragile, prossima al declino di specie... 

 

La scena che mi ha dato più fastidio della serie Breaking Bad, è quando lui, Icemberg, è finito in un casino e così non riesce a correre in tempo in ospedale mentre nasce sua figlia. 

Mi ha dato più fastidio addirittura di quando sua moglie gli parla. 

Mi ha dato più fastidio addirittura di quando sua moglie, dopo essersi fatta scopare da quel fallito del suo capo al lavoro, decide anche di rubare i soldi ad Icemberg per darli al suo capo. Proprio quando quei soldi servivano e subito, ad Icemberg, per salvare la vita alla sua famiglia. 

Dalla tua sensazione a riguardo, mi sembra di capire che dividi i maschi nel compagno e padre a seconda che assista al parto. 

Ossia, se assiste al parto poi se ne prenderà cura... 

Se no può anche scoparti e sparire facendo da genitore biologico "disinteressato alla prole". Che credo sia più un mito femminista che il reale sentire di un uomo che sa che c'è suo figlio a casa senza padre da qualche parte. A volte tuttavia una donna con la scusa di avere un figlio ti pianta tante pretese assurde compresa la fedeltà sessuale - che finisci a tagliarti il dito (figlio) per non tagliarti il braccio (vita). Un'interessante riflessione su questo shift forzato dall'interno del maschio, da chiavatore a papi ci può venir data dal film "Come un tuono".

Come lo configuri uno che assiste al parto di tutte e tre le sue donne? 

Non è padre nel senso babbo di minchia castrato col crollo del testo, perché ha varietà, e non è compagno nel senso che se sparisci con suo figlio o, peggio, sua figlia, si troverà a spiarla di nascosto fuori dalla scuola e a piangere ogni istante che non può giocare alle pentoline con lei... 

Come lo configuri secondo le tue percezioni? 

 

 

Ps: quando dicevo 5 donne con un uomo, non mi riferivo ad una situazione di isolamento, ossia invece che coppia da due, "coppia da 6". Hai citato il tuo tessuto a rete sociale di parenti femminili, e amici, e hai anche parlato del fatto che ognuno si fa la sua vita, non vivono insieme. 

Certo. 

Per carità. 

Io per esempio nella soluzione abitativa a grande villa - cioè stessa casa seppur ognuno con le sue stanze - non riuscirei a stare, altri sì. 

Ma quando guardo ai resort fatti di bungalow indipendenti con la piscina in mezzo e alcune aree comuni come il buffet... 

Mi sento a casa. 

Una casa in cui, come maschio, farei ritorno 3-4 giorni alla settimana, non è che davvero mi possa rintanare. 

Però... casa è il sapore delle persone, non dei muri. 

 

La famiglia perfetta o quasi

Sarebbe molto bello

Io voglio credere che ciò sia concretamente possibile

Un desiderio, un augurio (per me,  per noi)

 

Aggiungo: esistono modelli così fatti nel mondo occidentale,  cioè ne conosci (si tratta di seguirne le orme o rimboccarsi le maniche per costruirlo da zero dopo che abbiamo visto che ciò che ci circonda non è funzionale alla felicità degli individui?)

 

Modificato da EdoardoG
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Atemau
Il 21/9/2016 alle 18:29 , ^'V'^ ha scritto:

Comprendo. 

Secoli fa era stata trascinata completamente fuori baricentro da una cultura agricola, monoteista, praticante e monogamica, e oggi nonostante si sia già passati per la rivoluzione industriale e quella di internet, riesce a stare aggrappata a quel centro che le è stato imposto secoli fa. 

Quel centro che è fuori baricentro di qualche metro, e che la fa agire in modo sconnesso a livelli impressionanti, quasi divertenti, se non fosse che in mezzo ci rimangono schiacciati i sentimenti e la vita dei maschi e senza alcun vantaggio per la femmina che li schiaccia. 

Questo è un articolo di Julius Evola del 1952. 

E' antecedente alle suffragette. E' antecedente al televisore e al lavaggio del cervello massificato. Cui spesso diamo colpe per la situazione grottesca delle italiane. 

E fotografa con pertinenza e puntualità la grande maggioranza delle donne italiane odierne. Potrebbe averlo scritto nel terzo millennio, cambiando solo alcuni termini desueti. 

http://www.centrostudilaruna.it/evolaragazze.html

 

Ho questa mia idea che un diamante coperto di merda che si passi dello smalto sopra, non si possa davvero definire lucido. 

 

E sto parlando di un diamante, non di una merda, si badi bene. 

C’è un astio talmente poco evoliano in questi passaggi che mi fa pensare che lui con le donne non avesse grande successo, infatti per i suoi “studi” sulle discipline tantriche si serviva abbondantemente di prostitute. In Austria e in Germania, dove ha soggiornato spesso, probabilmente le donne predatrici settentrionali gli hanno regalato qualche attimo di piacere senza richiedere impegno da parte sua.

Affrontando la questione dal punto di vista metafisico, quando lui parla di via “normale” in cui la donna deve richiedere l’uomo (cosa che in realtà succede anche quando non sembra), sono trasalito in quanto lui stesso, in alcuni passaggi della Metafisica del Sesso, riporta di simbolismi nella metafisica indoeuropea in cui il virile è immobile ed impassibile mentre il femminile si “serve” di lui, e di altre in cui è la donna ad essere parte passiva (Marte e Rea Silvia ad esempio). Per la Tradizione, quindi, ci sono le alternanze di matriarcato e patriarcato (Bachofen ed Evola stesso). Quindi cosa intende per via normale?

Tornando alle italiane dico che lui ha ragione per molti aspetti, sta solo dicendo con parole troppo crudeli ciò che si può normalissimamente affermare in questa maniera: le donne italiane sono femmine. Le donne danesi sono meno femmine. In Italia la polarità è molto forte: uomini virili e donne feminee. Nel nord Europa i generi sono più “vicini” e infatti si impastano più facilmente nella disordinata follia genere-fobica in atto, e sono loro che sono sconnessi e divertenti da guardare.

E poi voglio dire… cos’ha di sbagliato la donna italiana? Io guardo alla sessualità libera e bucolica delle donne italiane protagoniste delle pagine di La Storia Della Mia Vita di Giacomo Casanova, (250 anni fa) e la ritrovo oggi. Un' epoca, allora, in cui i religiosi approfittavano abbondantemente delle grazie femminili e solo formalmente invitavano all’astinenza. E la paragono con il moralismo cupo e punitore del nord esemplarmente rappresentato nel film Le Onde Del Destino di Lars Von Trier e mi chiedo come avrebbe reagito quella piccola comunità di bastardi scozzesi (e relativa pretaglia) alla vicenda di Tiziana.

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Atemau
Il 21/9/2016 alle 18:05 , JimJim ha scritto:

Verissimo, usavo il tuo stesso trucco...Svizzera for ever

Piuttosto che fingermi svizzero mi taglio un braccio. Mai si è visto popolo (non è nemmeno un popolo tra l’altro ma 4 popoli federati) più sterile degli svizzeri. Come si può parlare di inner game e di tutte le altre belle cose che leggo qui e poi vergognarsi di una parte di sé? Come può un vergognoso conquistare una donna?

Se un malefico ludopatico inglese mi rompe i coglioni per le mie origini gli regalo una saponetta e gli dico che la gente puzza di meno in Bangladesh.

Sempre la solita storia, si ritiene l’approvazione degli anglosassoni come quella dei genitori quando sei bimbo.

Chi fa di tutto per considerarsi diverso dagli itaglioni, è proprio lui l'itaglione, è la caratteristica principe.

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Keran92

condivido sugli svizzeri

ma a volte per affari e business hai a che fare con gente idiota

per risparmiare tempo/fatica/scazzi dici che non sei italiano e ti risparmi tempo e chiudi subito la cosa

poi ovvio che nei circoli sociali se incontri gente a cui neanche puoi dire che sei italiano per quanto sono razzisti e mentalmente limitati, o non ti sai scegliere i social circle è meglio che trovi persone migliori

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JimJim
27 minuti fa, Atemau ha scritto:

Piuttosto che fingermi svizzero mi taglio un braccio. Mai si è visto popolo (non è nemmeno un popolo tra l’altro ma 4 popoli federati) più sterile degli svizzeri. Come si può parlare di inner game e di tutte le altre belle cose che leggo qui e poi vergognarsi di una parte di sé? Come può un vergognoso conquistare una donna?

Se un malefico ludopatico inglese mi rompe i coglioni per le mie origini gli regalo una saponetta e gli dico che la gente puzza di meno in Bangladesh.

Sempre la solita storia, si ritiene l’approvazione degli anglosassoni come quella dei genitori quando sei bimbo.

Chi fa di tutto per considerarsi diverso dagli itaglioni, è proprio lui l'itaglione, è la caratteristica principe.

 

Camomilla?

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IO.SI.TU.NO

Secondo me la cosa da fare non è fingersi da chissà quale parte del mondo...

Anche perché prima o poi dovrai dirle/dirgli la verità, e che figura ci fai?

La cosa più sensata è, se il contesto lo prevede, farsi conoscere subito un minimo in modo da essere già stati accettati, risultare persone piacevoli a pelle, e aver smentito sul nascere i soliti possibili pregiudizi...

Poi rivelarsi come italiano quando ti viene chiesto.

A volte basta un discorso intelligente, una considerazione che faccia intuire la tua apertura mentale, un modo di fare che faccia capire che sei educato e non il solito coglione.

A volte è ancora più facile:  "cosa farebbe l'italiano buzzurro cafone coglione in questa situazione? ok faccio il contrario"

 

Trovo invece moooolto più sensato il consiglio letto qualche pagina fa, cioè di evitare di girare con italiani all'estero.

Ignorarli proprio e fare finta di non capire la lingua, perché altrimenti tendono a voler fare comunella e vengono loro da te se capiscono che sei italiano.

 

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