SPIN-OFF: Del cogliere al volo le occasioni. Quasi un report.

[Connor [Partecipante] 2224]

Spin off da pagina 21

Storia vera accaduta a me qualche anno fa, o forse mille.

Conosco da relativamente poco tempo (3 o 4 party, un giorno in piscina e un paio di cene, il tempo di conoscenza con le mandrie di antilopi lo misuro così) un gruppetto di ragazze di età diverse ma di livello sociale medio alto omogeneo. Simpatiche, estroverse e con possibilità di divertirsi. Il divertimento di una di loro è al momento un mio giovane collega che stravede per me (e io per lui in verità) e per questo le incontro un paio di volte e loro mi trovano abbastanza simpatico da invitarmi anche quando lui non c'è. Suppongo con l'intento di accoppiarmi con la meno giovane del gruppo, che comunque ha una decina di anni meno di me. Io faccio finta di non capire il gioco e va bene così, in breve tempo il proposito è accantonato e il divertimento in gruppo con loro e altri loro amici va a gonfie vele. Bevo, ballo e vado a casa di 2 o 3 di loro in modo veramente amichevole e distaccato, comincio a pensare che o sto facendo il finocchio o mi hanno preso per uno zio sessualmente non sul mercato. Ma io ho altri pascoli per soddisfare le mie voglie, e la situazione si fa sempre piu divertente. Tra l'altro entrare in disco con 4 belle gnocche agghindate da red carpet fa miracoli per l'ego. Soprattutto se sono loro a pagare per te, considerandoti una specie di ospite d'onore. Vabbè, questo è il background.

Sono invitato al compleanno della meno giovane, quella che probabilmente avevano provato ad appiopparmi. Il mio collega è via per lavoro quindi vado da solo. Nessun problema, se non che arrivato a casa di Giovanna, la chiameremo così, mi rendo conto che a parte lei e altre due ragazze che già conosco e che sono sue colleghe, per il resto non conosco nessuno. Meglio così, mi butto dentro ed è subito fatta. Viene fuori che in effetti sono tutti colleghi di lavoro, grande azienda con gente di vari settori, ma tutti vestiti con abbigliamento ricercato. Io sono fuori target: avendo sottovalutato l'invito "festa a casa mia" non ho optato per  pantaloni e giacca ma un semplice Depeche Mode style (jeans nero con camicia nera a manica corta e mocassini). Se mi dessero un microfono potrei attaccare "Personal Jesus" e diventare l'intrattenitore della festa. O lo zimbello.

Zero problemi, mi piace conoscere gente nuova. E tra la gente nuova ci sono un sacco di ragazze giovani e meno giovani che sono trattenute solo dal fatto di trovarsi in presenza di colleghi. Si vede da come si guardano in giro. Io mi concentro per primo sul pubblico maschile coetaneo e in breve sento che l'alcool sale e rende tutto molto fluido. Soprattutto per loro. La festa però inizia veramente dopo il buffet e la torta, quando i capi (o comunque i piu grandi di età) lasciano il luogo della cerimonia.

A quel punto i maschi cominciano a fare i farfalloni, anche se i morti di figa si erano già portati avanti con i lavori e assediavano da tempo le piu carine.

In particolare c'è una di circa trent'anni o poco piu, che ispira decisamente sesso. Non sarà bellissima, non avrà il turgore delle ventenni, ma con l'abbigliamento ben calibrato e i modi calmi e sicuri di se, spande intorno l'odore di femmina e di conseguenza è continuamente assediata dai maschi e poco simpatica alle sue coetanee già accasate.

Un paio di volte incrociamo lo sguardo da lontano ma io sto dividendo il mio tempo tra Giovanna che mi ha gentilmente invitato ("Ma il party con le altre amiche sarà tra una settimana! devi esserci!" mi annuncia festosa. E lo dici adesso!?!?!) e i ragazzi tra i quali sto diventando molto popolare. Ci troviamo accanto vicino al buffet e io con gesto galante mi faccio da parte per lasciarle spazio, serio e senza dire una sola parola. Mi sorride e mi ringrazia, io faccio un cenno della testa e basta. 

Arriva il momento in cui dobbiamo guardare un cazzo di video sul maxischermo e tutti si lanciano su sedie, poltrone e divani. 

Io mi appiattisco su una parete cercando di non dare nell occhio ma mentre l'audio parte a palla vedo una mano tra la folla assiepata che mi fa un cenno deciso di avvicinarmi, dal divano, e poi mi indica un micron di spazio accanto a lei, tra lei e il bracciolo sul quale è appollaiato un energumeno palestrato in giacca da duemila euro. Declino a gesti ma le sopracciglia di lei si uniscono in uno sguardo supplichevole. O è solo di pena per l'unico bipede rimasto erectus? No no, è supplichevole, mentre mi strizzo nella fessura mi dice subito che non vedeva l'ora di mettere qualcuno tra se e il biondo Hulk Hogan. Si chiama Lia e non sa nemmeno lei cosa ci faccia in quella festa. E' collega in senso lato, perchè è una cliente dell' azienda e ha il merito di essere simpatica a Giovanna. Come me insomma. Praticamente ci bisbigliamo nell orecchio per tutto il tempo del video del menga. Alla fine del video mi alzo e mi allontano, questa è sempre stata una mia fissa, mai attaccarsi a koala, e lei invece mi segue. Mi chiede se mi è piaciuto il sushi e fa un paio di errori nel nominare le portate e quindi mi da il fianco per percularla a dovere. Intanto indago e mi dice che vive non lontano da me, con il suo gatto. Buono a sapersi. - "Io con il mio acquario tropicale, ho anche dei piranha". -"Ma dici così tipo collezione di farfalle?" Rido. "Chi lo sa, ti senti di rischiare?"

Non è solo una mia sensazione, questa qui ne vuole. Continuiamo a chiacchierare e lei mi guarda spesso le labbra. Devo dire che i drink scorrono a fiumi quindi ci sta che si si lasci un po andare o che si sia un po piu sfacciati. E infatti ne approfitto della partenza di un tizio simpaticissimo per interrompere l'interazione con lei e salutare lui facendoci reciproche promesse vaghe di rivederci per incursioni notturne nella scena urbana.

Lei è subito aggredita dalle orde dei MDF e io ne approfitto per andare in bagno, farmi un altro mojito, andare in balcone a chiacchierare con altri.

Rientro perchè il volume della musica si è alzato e dentro c'è chi accenna a ballare, chi si sbronza a scena aperta e chi sta provando a rimorchiare la collega carina.

La vedo che va verso la cucina con passo deciso, la seguo e le prendo la mano. "hai sentito come si sta bene in balcone?". Lei non la ritrae.

Usciamo e ci guardiamo negli occhi. Mo' che cazzo le dico? Vabbè mi sa che è il momento. Ma non mi sporgo verso di lei. Le appoggio la mano nella schiena, la attiro a me e lei ha già capito ed è pronta.

Rumori di passi e di gente che parla. Rientriamo e ci versiamo un bicchiere d'acqua a testa. 

E qui succede l'incredibile. 

"Andiamo di là?" mi dice. E mi fa segno con la testa verso il lato opposto a quello dove si trova il salone.

Poi sorride disinvolta. "Mi fai vedere la casa"

Non ho nemmeno un attimo di tentennamento. Le dico No. "Con calma, Lia. Sono sicuro che da me o da te staremo molto meglio"

"hai ragione"

E ci rituffiamo nella festa.

Gli uomini mi fanno cenni piu o meno velati di approvazione o di complimento. Qualcosa lascia intuire che ho rimorchiatao, evidentemente. Le donne mi guardano come se avessi appena tirato fuori la verga in pubblico.

"Fammi ballare" e balliamo per un po entrambi con in testa pensieri lubrichi espressi dagli sguardi arrapati.

Giovanna fa un discorso e apre i regali e lei si piazza dietro la mia sedia e con la mano appoggiata alla spalliera ogni tanto mi fa i grattini sul collo di nascosto dagli altri .

Finalmente decidiamo di andare via, la tensione sessuale è fortissima anche se io continuo a fare il distaccato.

 

Lei e Giovanna vanno a salutarsi in un altra stanza tenendosi per mano come fanno le donne quando devono fare pipì. Tornano e Giovanna mi abbraccia forte e continua a parlare parlare parlare finchè non la abbraccio forte (l'avrei strozzata) e le prometto di chiamarla il giorno dopo.

Usciamo e in ascensore non ci tratteniamo. Mentre scendiamo ci baciamo quasi con violenza, lei strisciandomi il pube addosso tira su una gamba con la quale si avvinghia alla mia e non resisto, le infilo una mano sotto la gonna e sposto lo slip trovandola fradicia.

Ma l'ascensore è arrivato e allora usciamo.

"Da me o da te?" riesco solo a dire

"ho paura che non sarà ne da me ne da te"

"hahaha Stai scherzando vero?"

"ehm, no... veramente no..."

"Cioè?"

"Niente, dai, ti spiego un altra volta, adesso vado che sono in taxi, l'ho chiamato da casa di Giovanna" e infatti lo si vede laggiu in attesa.

...pensa in fretta Connor, pensa in fretta...

"anch'io sono venuto in taxi, dividiamo la corsa? Non vorrai mica farmi aspettare qua?"

Ride "dai vieni"

Uffff... meno male. Dai che me la da.Domani dovrò tornare a recuperare la mia macchina, cazzo.

Saliamo in taxi e appena detto al tassista la destinazione (casa sua) cominciamo a baciarci selvaggiamente di nuovo. Sono seduto a destra e infilo la mia mano sinistra sotto il suo sedere e la tocco di nuovo. Mi guarda con occhi imploranti, poi li chiude e appoggia la testa all'indietro chiudendoli. La sua mano intanto mi massaggia il pube con pressione notevole. Mi vuole, lo sento. Il sapere che il tassista potrebbe vederci anche solo girandi di trenta gradi la capoccia rende tutto piu trasgressivo. Ergo piu arrapante.

"Lo sento che mi vuoi"

Apre gli occhi e mi fissa serissima, le labbra dischiuse e le narici dilatate dal desiderio e dal piacere. La mia mano è ancora li ed un dito è quasi del tutto dentro di lei.

"No, non posso, mi dispiace."

Il Taxi si ferma, lei non prova nemmeno a prendere i soldi butta lì un generico "grazie" e scappa fuori chiudendo la porta.

Un uomo si vede dalle cose che fa quando è sotto pressione.

Che fai adesso, Connor? La lasci andare? Sarebbe piu sensato.

Scendi dal taxi e la insegui mentre il tassista insegue entrambi lanciando epiteti non certo da gentiluomo?

Fai il bravo, vai a casa e nel piu classico stile Vincent Vega ti fai una sega?

Non c'è tempo, Connor. E' uno di quei momenti in cui si decide piu per istinto che per ragionamento razionale.

 

Modificato 28 Ottobre 2016 da Connor

[Connor [Partecipante] 2224]

Estraggo il portafogli e getto l'unica banconota, 50 euro, nooooo 50 euro noooooooooooo, al tassista e scendo chiudendo la porta, sguardo a scanner e vedo un piccolo vialetto tra due palazzine dove mi è sembrato di vedere che si infilasse.

Mi fiondo all' inseguimento come un gorilla ingrifato e sento un cancello che si chiude con rumore di ferro sbattuto... la stradina è breve e ci sono subito davanti, ma ormai e sprangato, mentre lei sta richiudendo il portone d'ingresso del palazzo in fondo al vialetto alberato.

Per un attimo mi guarda e io, pur distinguendo solo la sagoma nera nella cornice illuminata del portone, la chiamo con uno schiocco di voce, un comando, serio e evidentemente, convincente:

Lia!

Si sofferma un attimo e poi esce, torna nsui suoi passi venedomi incontro e si ferma a due metri e mezzo dal cancello mentre io ho le mani appoggiate all' inferriata. Sembra una visitatrice dello zoo intimorita dalla belva feroce. Ma io non sono ne arrabbiato ne inzerbinato. Sono maledettamente serio soprattutto perchè non ci ho capito una fava.

"Mi dispiace" dice con voce sommessa.

Vabbe adesso mica puo dirmi che non è depilata o che ha le sue cose! Ho toccato con mano!

 "Cos'hai?" Chiedo con voce rassicurante.

"E' che... dai hai capito"

Non rispondo. Ma non per fare il duro, è che mi sta sopravvalutando, continuo a non capire

"Giovanna"

Ah è lei la troia, chissà che le avrà detto, ma sicuramente saranno menzogne, io sono single e non ho relazioni stabili, che potrà essere?

"Quando siamo andate in camera sua a chiamare il taxi mi ha salutato e abbracciandomi mi ha stretto e mi ha detto - non portarmelo via - io non sapevo che voi... che lei..."

No. No cazzo.

"Veramente non lo sapevo nemmeno io, Giovanna dovrebbe regolarsi un po meglio con le cose che dice in giro"

"ma allora voi non..."

"No non c'è nessun voi, niente di niente"

"mi dispiace, lei mi ha detto così e io le ho detto di stare tranquilla. Scusa"

E si gira e come se niente fosse se ne va, lasciandomi li davanti come un citrullo a guardare il portone che si illumina di nuovo, e poi dopo poco o forse tanto si spegne di nuovo, e i rumori dalla strada principale mi riportano lentamente al fatto che stanotte, a dispetto di ogni premessa, si va a casa senza aver combinato nulla.

Do' un'occhiata ai citofoni. Solo cognomi.

In cielo la luna piena si è spostata e si vede solo il suo alone dietro i palazzi.

Buona passeggiata, Connor.

[maldiluna [Partecipante] 3249]

Nooooooooo!! Quando hai lanciato la banconota al tassista come se fosse una stripper e l'hai rincorsa ero convinto che te la saresti fatta.
L'universo dovrebbe premiare gli uomini con le palle.
Invece fa schifo.

'Ste gelosie maledette mi fanno incazzare di brutto. Perché accidenti Giovanna ha dovuto dire una cosa del genere? Cioè, in realtà lo so perché l'ha fatto, lo sai tu e qui sopra lo sappiamo tutti. Ma porca misera, ci vuole davvero così tanto a lasciare le altre persone libere? Ci vuole davvero così tanto ad avere quel minimo di autostima necessaria per non mettere i bastoni fra le ruote a due persone che si stanno evidentemente divertendo? A non pensare che una tua scopata con Lia avrebbe avuto chissà quali gravissime conseguenze sul tuo rapporto con lei?

No cazzo non ce la facciamo.
Sempre a cercare di possedere gli altri, sempre a cercare di manipolare, con queste mezze verità da quattro soldi che servono solo a farti passare per una poveretta.
Sarebbe stato da andare da Giovanna e dirle: "Io volevo solo trombarmela quell'altra, mentre con te volevo fare le cose in modo più serio, e stavo aspettando il momento giusto perché mi piacevi davvero. Ma adesso mi sei caduta in basso, peccato."

Ma non sarebbe servito a niente perché non si possono educare le italiane a non cagare il cazzo.

[TADsince1995 [Élite] 10639]

FUUUUCKKK!!!! 😱😡

Soffro e schiumo di rabbia per te grandissimo Connor!!! Ora però alla Giovanna come minimo la punisci!!!

Fanculo ste stronze porco Dio!!!!! 

[OldPlayer [Partecipante] 2434]

Cazzo che storia Connor!!!!!

 

[Albbo [Partecipante] 502]

Cazz no...che bad ending !!!

 

Quando le due tipe se ne sono andate assieme ho pensato "eccolo, partirà il threesome" , poi quando Giovanna ti ha abbracciato mi sono detto "ahia, stà qua vuole sabotare" e purtroppo è andata così :(

[Connor [Partecipante] 2224]

E in tutto questo la cosa più ironica sapete qual'è ?  

 

Quando mi aveva detto che voleva che le "facessi vedere la casa" io ho rinunciato a portarla in camera di Giovanna e scoparla nel suo letto per rispetto. Per rispetto a Giovanna.

 

Nessuna buona azione resta impunita.

Modificato 28 Ottobre 2016 da Connor

[Carlins [Partecipante] 679]

23 minuti fa, Connor ha scritto:

E in tutto questo la cosa più ironica sapete qual'è ?  

 

Quando mi aveva detto che voleva che le "facessi vedere la casa" io ho rinunciato a portarla in camera di Giovanna e scoparla nel suo letto per rispetto. Per rispetto a Giovanna.

 

Nessuna buona azione resta impunita.

E' la prima cosa che mi è venuta in mente.

[KrisD [Donna] 2990]

Una volta una mi chiamò al cellulare, aveva recuperato il numero frugando in quello di lui e mi disse:"ti prego, tu sei bella e sei giovane, ne puoi avere quanti ne vuoi, lascialo a me...". E lui ci trombava a settimane alterne, fino a quando lei che era più zoccola e più vicina è riuscita a tenerselo per sé per un po'. Mi mollo' lui proprio perché non avendolo messo alle strette non gli avevo dimostrato quanto lei.

Sono passati 14 anni, un anno fa lui mi ha ritrovato su facebook e mi ha aperto dicendomi: "scusami sai, ti ho fatto del male, ma io non sono più quello di una volta".

Altra storia io che dico ad una amica come comportarsi con uno, lei segue alla lettera e si va a trombare lo stesso che trombavo io... dopo un po' di tempo mi racconta lui che lei aveva seguito alla lettera i miei consigli. :(

Eh sì, le buone azioni sono sempre, sempre punite...

[Canadair [Élite] 1732]

Bentornato Connor.

Spesso animi vicini, caratterizzati dalle stesse frequenze proprie, vibrano all'unisono ed in risonanza quando l'Universo si agita nelle sue ondate di energia..

Leggerti è un piacere, condividere dolori ed insoddisfazioni similari un pò meno.

Dividere il carico non lo rende meno pesante, ma il tuo scrivere almeno colora e rende pieno di colori quello che altrimenti sarebbe uno sforzo in vari grigi.

Ed ho bisbigliato a me stesso una frase simile 'buona passeggiata serale Canadair'