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Gestire il rifiuto


Rock2013

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Più che altro come rifiuti difficili da digerire intendo quei rifiuti dove sembrava fatta e dove ti accorgi, o comunque credi, che non abbia funzionato soprattutto per dei tuoi errori. Magari era una ragazza alla quale piacevi e hai sbagliato tu in primis. Quelli non riesco  a digerirli e penso l'unica sia fare esperienza per evitare altri errori.

Quello che mi dico per consolarmi è che se si è stancata magari per una serata storta o qualche errore evidentemente non ci teneva poi abbastanza.

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lazzaronee
Il 19/11/2016 alle 15:06 , Rock2013 ha scritto:

Quando una hb dice di sì mi sento il re del mondo. Ma anche quando va bene solo una semplice chattata, una chiavata, una serata, una passeggiata. Torno a casa che smuoverei le montagne. E poi ci sono i rifiuti, proprio quando magari inizi ad interessarti ad una persona. Non parlo di one itis ma ragazze che comunque vorresti iniziare a frequentare per scoprire meglio se sono come pensi. Ma niente quando va male mi trovo con il morale sotto terra. Quando iniziano a non risponderti più  a non mostrare più interesse. Non dura molto ormai, anche solo due giorni e in qualche modo passa ma dico io...non è normale rimanerci male? Come si può superare questa fase, far si che ad un rifiuto uno se ne freghi? Pensavo alla famosa teoria dell'abbondanza. Più hai hb sotto mano più non te ne frega.

Però l'errore penso sia a monte. Non investire mai tanto in una hb. Pensare solo al risultato, al fclose e poi quel che succede si vede. Senza creare castelli di carta e pensieri fantasiosi. Eppure ci casco sempre.

Rock, 

ovviamente siamo esseri umani e il dispiacere c'è sempre quando le nostre aspettative non vengono soddisfatte. Tutto sta nel saperle gestire.

Secondo me riponi troppe energie nell'interazione con la hb. Poi quando finisce tutto, lei non ti risponde o non ti dimostra di essere effettivamente interessata, non hai abbastanza risorse per risollevare il tuo morale sotto i piedi. 

Non lasciarti prendere troppo da segnali positivi che le hb ti mandano e cerca di entrare nell'ottica di "nextare".

PS ti lascio questa preghiera mi è stata utile per uscire dalla botta che mi aveva dato una rottura di LTR. Ma è utile anche in casi come questi.

I do my thing and you do your thing.
I am not in this world to live up to your expectations,
And you are not in this world to live up to mine.
You are you, and I am I,
and if by chance we find each other, it's beautiful.
If not, it can't be helped.

(Fritz Perls, "Gestalt Therapy Verbatim", 1969)

 

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western

anche secondo me c'è da differenziare rifiuto e rifiuto, dipende quanto ci hai investito e quanto ti prendeva

il rifiuto di una che conosci da 5 min, sarà diverso da una con cui hai investito più tempo

secondo me provare della delusione è normale e giusto, farsi condizionare è sbagliato.

il fatto di farci star male è secondo me ovvio nel momento in cui ti impegni in qualcosa che ti piace, che siano donne, relazioni, lavoro; se davvero non ci importasse di un fallimento, è probabilmente qualcosa che nemmeno ci interessa, non vi interessano le donne?

Modificato da western
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Apollodoro

Vorremmo piacere a tutti e il rifiuto di una singola donna ci fa pensare che non siamo adatti a nessuna. Questo accade quando sentiamo di aver dato tutto e tanto di noi stessi e ci vediamo comunque rifiutati.

E in questo caso, quando ci sentiamo rifiutati da UNA donna sola in particolare e ci sentiamo poi rifiutati da TUTTE, beh, è un bel casino psicologico. Si soffre. Ma poi forse si cresce, sì si cresce.

Ma uno non può crescere in eterno ( parlo per chi ha una certa età :) ). Beh, allora forse deve affrontare il rifiuto con maggiore consapevolezza, di certo, non sarà stato il primo.

E' quando una donna invece sta sempre lì che sembra volertela dare e poi invece si fa di nuovo indietro in un tira e molla abissale che è tremendo. 

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Syrion

Capisco benissimo e concordo con tutti quanti. Io penso che in fondo non possiamo essere totalmente immuni dal rifiuto; ci piace una persona, la vogliamo e quella ci rifiuta. Ritengo che sia umano rimanerci male. In quanto animali sociali, siamo portati a piacere al prossimo.

Il problema secondo me è anche questo: se noi diamo noi stessi a un'altra persona, tutto il meglio che possiamo offrire (intendo tutti i sentimenti che racchiudono l'amore in generale), come accettare che questo venga rifiutato?

Magari solo dopo molti rifiuti e dopo aver preso consapevolezza che non si può piacere a tutti, la cosa può alleggerirsi e prenderla diversamente.

 

 

Modificato da Syrion
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Bisognerebbe da un lato forse imparare ad investire meno e soprattutto avere una maggiore disponibilità di contatti.

Nel senso se uno sta in fissa con una hb e pensa solo a lei chiudendosi altri game indubbiamente il rifiuto, anche se sembrava fatta ci aveva dato un mondo di ioi ecc, sarà una mazzata.

Discorso diverso con più contatti in gioco e meno investimento emotivo. Sarà più facile da digerire.

Ma come detto da molti di voi siamo umani, no robot. Ci sarà per forza prima o poi l'hb con cui scatta qualcosa di più. Altrimenti sarebbe come collezionare figurine... e anche lì se vogliamo perdere Del Piero o Maldini non era come perdere Bonomi o Fuser.

Il non farsi condizionare negli stati d'animo da situazioni che non dipendono da noi la vedo una strada ancora ardua per me. Soprattutto quando ci sono situazioni dove quei rifiuti dipendono invero anche dalle nostre azioni, magari perché abbiamo spinto troppo, spinto poco, fatto cagate...

Modificato da Rock2013
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Apollodoro

Esatto, stavo pensando la stessa cosa. Bisogna non dare mai tutto che poi è anche un elemento base della seduzione e cioè far restare sempre qualcosa di misterioso di sé altrimenti la donna non avrà neanche più la curiosità di "scoprirvi" e paradossalmente è proprio il "dare tutto" che vi porterà al rifiuto.

Secondo Rollo Tomassi infatti bisogna giocare molto anche sul concetto di "scarsità" che però adesso non ricordo bene come definirlo. 

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western
32 minuti fa, Apollodoro ha scritto:

 

Esatto, stavo pensando la stessa cosa. Bisogna non dare mai tutto che poi è anche un elemento base della seduzione e cioè far restare sempre qualcosa di misterioso di sé altrimenti la donna non avrà neanche più la curiosità di "scoprirvi" e paradossalmente è proprio il "dare tutto" che vi porterà al rifiuto.

Secondo Rollo Tomassi infatti bisogna giocare molto anche sul concetto di "scarsità" che però adesso non ricordo bene come definirlo. 

d

quest'ultimo discorso può essere efficace, ma non mi ci ritrovo molto, spesso fingerei

ok le esperienze, ci vogliono sicuramente anche quelle, ti fanno divertire, va bene anche la quantità.

ma se poi non c'è mai la qualità, quella ragazza che ci fa un po' perdere la testa dove sarebbe il divertimento, è come giocare a un gioco sempre in modalità facile, ti stufa prima o poi "vincere" senza fatica

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motogio
14 minuti fa, Apollodoro ha scritto:

Esatto, stavo pensando la stessa cosa. Bisogna non dare mai tutto che poi è anche un elemento base della seduzione e cioè far restare sempre qualcosa di misterioso di sé altrimenti la donna non avrà neanche più la curiosità di "scoprirvi" e paradossalmente è proprio il "dare tutto" che vi porterà al rifiuto.

Secondo Rollo Tomassi infatti bisogna giocare molto anche sul concetto di "scarsità" che però adesso non ricordo bene come definirlo. 

Sono d'accrodo con te,spesso la parte piu' difficilie di quanto scrivi e' trovare la giusta calibrazione.

Se la presenza sminuisce la fama,l'assenza l'aumenta questo e' certo.

'Perfino il genio più straordinario ricorre alla ritirata, in modo che gli uomini possano tributargli onore e che il compianto per la sua assenza ne accresca la stima. (Baltasar Gracian) -'

Il punto e' che quando c'e' interesse la calibrazione diventa piu' complessa...la maturita',la crescita attraverso le prove della vita,il lavoro su se stessi,le esperienze. credo possano essere la via per migliorare questo aspetto senza forzare la propria natura.

Un aneddoto:

Ancora oggi mia madre dopo 25 anni ricorda il giorno in cui mio padre preferi' uscire con un amico,per aver dato la propria parola,che non con lei.

E' una cosa che mi ha fatto riflettere...

 

 

 

 

 

 

 

 

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Ginevra

Hai mai pensato che molto spesso un NO è un SI velato con sfumature?

 

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