Massimo12 [Élite] 473 Inviato 23 Settembre 2017 Condividi Inviato 23 Settembre 2017 30 minuti fa, Tisana ha scritto: Non so ragazzi, io sono veramente perplesso. Certe cose descritte in un contesto astratto, pensando ad una situazione verosimile e non certa possono avere senso all'interno di un sito internet. Ma quando le vedi materializzarsi davanti ai tuoi occhi nella vita reale appaiono in tutta la loro demenzialità. Mi sto riferendo al cosiddetto "controllo del territorio". Veramente c'è qualcuno dotato di sensatezza ed avvedutezza che considera una cosa del genere? Credo di essere legittimato a domandarmelo. Io quando osservo un atteggiamento che descrivete lo percepisco come l'esternazione di un idiota possessivo. Ok, sto banalizzando un concetto, ma veramente c'è da riflettere su cosa passi per la testa di tali individui? Chi opera il controllo non lo ritengo ne adulto, ne maschio alpha, ne mi importa di pensare a cosa fa e perché lo fa. Loro sono distanti, li vedo ma non interagisco con loro. Come se appartenessimo a due razze diverse. In una sola occasione mi è capitato di fare uno scambio con un cane di quelli descritti tra i marcatori di territorio. Un ragazzo mio coetaneo che se la prese perché ci provai con la sua ex. Mi sono chiesto che gliene fregasse se un altro ci provava con la sua ex, o con la sua ragazza. La donna mica è roba sua, se lei lo apprezza come uomo allora rifiuterà gli altri pretendenti no? Io pensavo questo ed invece mi sono scontrato con il ragazzo mio rivale, l'ho considerato un vero idiota. Non si sta appresso ad una donna come i cani fanno con l'osso. Una donna è libera di decidere con chi cavolo vuol stare e non ha nemmeno senso fare pressioni perché rimanga da te. Invece mi rimangio tutto se penso ai dominatori, ai sado o gente del genere. Loro facciano quello che preferiscono, hanno parafilie e psicosi, buon per loro. Io penso all'uomo comune che non si sa per quale ragione vuole marcare il territorio come un cane che piscia su un lampione. Quelli li stranamente sono anche apprezzati dalle donne. Io invece li disprezzo. Specialmente quando fanno scenate patetiche ogni volta che qualcuno ci prova con la donna che li accompagna. Una buona parte dei problemi che ho avuto li devo a uomini di quel tipo. Il motivo per cui ho il naso allargato è perché me lo hanno rotto a 19 anni. Ho anche un orecchio sgranato. Quei deficienti dei maschi possessivi mi hanno dato tante rogne. Per fortuna ne ho date anch'io a loro. Pensa te che nervoso. Mi da quasi più fastidio leggere qualcuno che legittima il comportamento possessivo che averne sperimentato gli effetti sulla mia pelle nella vita reale. Hai mai avuto una donna così giovane e attraente che ti saresti dato un dito per averla? Se sì, ritorna a quella sensazione. Sentila nel tuo corpo. Ora immagina di averla avuta accoccolata a te nel letto mentre la accarezzavi, immagina di averla scopata in qualsiasi modo, immagina la sua voce sussurata all'orecchio, immagina il suo sorriso e il suo profumo... Poi immaginala nel peggiore video porno che tua abbia mai visto. Cosa provi? Riesci a descrivere quella sensazione? frank00, Linus2016 e Draconicus ha reagito a questo 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160853 Inviato 23 Settembre 2017 Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 23 Settembre 2017 1 ora fa, ^'V'^ ha scritto: Col risultato che le donne, cercando di ridurre in monogamia una delle specie più esplorative e poliginiche al mondo, si stanno creando il violento autogoal di generazioni future più tossiche del controllo e violentemente repressive dei modi femminili di mostrarsi e sedurre. Questa è una frase che visti i toni del dibattito politico degli ultimi anni, sembra puntare un dito contro i maschi e parlare di donne vittima. Certamente. Vorrei però anche far notare come quei maschi nati a causa di criteri di scelta sessuale che li selezionano per tossicodipendenza verso il territorio-donna, sono persone destinate a soffrire tutta la vita. Soprattutto nei nostri tempi in cui le donne si mostrano molto più che in passato, pubblicano sui social network, escono con le amiche, bevono alcolici e fanno ciò che fanno le donne. Reprimere queste cose può essere visto come giusto o sbagliato relativamente ad una cultura, ma in ogni caso il sentimento profondo e radicato nell'hardware che porta a reprimerle, è un sentimento doloroso. Molto. Qui nessuno vuole donne che siano costrette a non uscire o a non avere facebook. Ma le donne dovrebbero anche rendersi conto che quella percentuale di maschi che soffre moltissimo se loro escono o mostrano mezza tetta su facebook, è prima di tutto una percentuale di maschi che soffre moltissimo. Poi possono reagire a questa sofferenza annichilendosi con aggressività omodiretta, misoginizzandosi, aggredendo con aggressività etero diretta. In ogni caso, se la femmina dell'arvicola delle praterie iniziasse a bere, uscire, metter le foto con la coda alzata sui social, indifferentemente dal modo in cui il maschio agisse per fermare il dolore, che sia aggredirla o lasciarsi morire, avremmo comunque un maschio che sta soffrendo tantissimo. La lotta delle donne verso una maggiore libertà di espressione individuale, non dovrebbe quindi essere quella delle classi di storia femminile in cui si insegna che i maschi sono cattivi e si producono dati falsi e strumentali, nemmeno dovrebbe essere il buffo social programming di vergogna e di castrazione rivolto verso i maschi, mentre al contempo li si seleziona sempre di più per monogamia da tossicodipendenza territoriale. La lotta delle donne verso una più libera espressione di sé, dovrebbe passare attraverso una più attenta selezione dei maschi da riprodurre, scegliendo quelli che amano un territorio ma ne esplorano anche altri. Questo darebbe future generazioni di maschi che soffrono molto meno, ossia, future generazioni di maschi che non devono passare la vita a scegliere ogni santo giorno se difendersi dal dolore aggredendo lei o se stessi. Purtroppo spiegare questo alle donne può essere ostico, perché nella tossicodipendenza territoriale monogamia-simile, esse vivono l'illusione del potere seduttivo, in grado di attirare su di sé le cure, il tempo e le attenzioni dell'uomo. E allora, se l'uomo di sua natura è più simile all'arvicola delle montagne rocciose, esploratore inseminatore, cannoniere, e i "portieri" naturali sarebbero molti molti meno sul totale della popolazione, perché stiamo assistendo da un centinaio di anni alla selezione sessuale rivolta verso i portieri, e stiamo (le telenovelas, i film, il senso comune, le trasmissioni pomeridiane) confondendo la mania del controllo e la gelosia ossessiva con l'interesse? E' mia opinione che venendo a mancare il vero care giver della donna e della sua gravidanza, che è stato per milioni di anni la tribù, il gruppo, il clan, le femmine di primate genere homo si sono trovate dopo l'industrializzazione e la divisione in cellule mononucleari chiuse in appartamenti, a rovesciare tutto il loro bisogno di attenzioni e di supporto, di tempo e di cure, su un solo uomo. Pretendendo sempre più spesso non solo monogamia, come unicità della relazione sessuale, un controsenso biologico, ma anche unicità della relazione sul piano affettivo, cosa che per spiegarla ad una donna, è come se le si chiedesse di amare solo una delle sue figlie. Pretendendo, e così premiando con la riproduzione quelli che almeno fingevano meglio di altri queste caratteristiche non esistenti e quelli che per tossicodipendenza territoriale mostravano di essere presenti a livelli semi asfissianti. Questo, unito alla frustrazione e all'estromissione attiva sia nei fatti che nelle opinioni e nel senso comune, di quelli che sono maschi nel modo non tossico ma esplorativo sul territorio, ha portato ad una decrescita del numero di figli dei meno controllori esauriti e sofferenti, e ad un aumento dei figli dei controllori simil-monogami, condannando cioè più parte della popolazione maschile a soffrire, in un mondo in rapido mutamento circa la possibilità femminili di espressione e invito sessuale. 1 ora fa, EdoardoG ha scritto: @^'V'^ e per le femmine? Cioè piace a tutte, credo, essere un territorio da difendere ma non da recintare, quindi ok protezione ma non gelosia "malata" (da arvicola delle praterie senza esserlo) Ergo, cosa bisogna fare? Non rompere le scatole se va con altre, anzi procurargliene attivamente ecc ecc e basta? Mi sfugge il modo in cui si può diventare territorio da difendere nonostante si sia già vecchie o doppie, che dir si voglia; perché un uomo dovrebbe voler difendere e proteggere una che non scopa più perché ha trovato altre più giovani e nuove? Premesso che scrivo questo mentre vedo in videochiamata una donna brutta e sovrappeso, amica di un'amica, che è scoppiata a piangere perché le ho detto che ha qualcosa di bello, e perché suo marito non le permette di truccarsi. Poiché diverse donne hanno un sentire differente sul sentirsi territorio, e abbiamo visto che lo hanno differente anche gli uomini, pur sentendo e vivendo la femmina come territorio, non posso dire qualcosa di generalizzabile. Ma voglio parlare del secchio di anguille. E' un esempio che mi ha fatto il mese scorso un amico aduso alle MLTR, FFM ecc. Ovvero, supposto che un maschio sia biologicamente portato per inseminarne più possibile in quantità e qualità, sappiamo che per la natura maschile questo significa ottimizzare e massimizzare le esperienze sessuali, come una persona che vive in un flusso, in un fiume, pescando le anguille e condividendo con loro momenti da collezione, poi continuando a scorrere con loro o senza di loro. Abbiamo visto che però alcuni maschi soffrono molto se nel trattenerne una non riescono a controllarla, pertanto dedicheranno più tempo nel controllare lei che nel cercare altre. Ma soffriranno così due volte. Una volta per la frustrazione allucinante che può derivare dal voler controllare una donna nei nostri tempi e latitudini. L'altra volta perché la loro esigenza di varietà è frustrata, a meno che altre femmine non gli saltino in bocca. Ma son cose poco probabili nel genere homo. Nasce così l'esigenza di harem. Il sogno erotico e sentimentale, affettivo e di vita, di avere il controllo su diverse donne. Si può vedere l'harem (o l'MLTR) come un secchio pieno di anguille. Che saltano fuori di continuo... E studiare comportamenti volti a tenerle dentro a forza, è frustrantissimo e spesso inutile (a meno di coprirlo con una gabbia fisica). Perché allora gli uomini ricchi hanno le anguille che stanno lì? Perché usano tattiche e strategie? No, perché l'acqua del loro secchio è cibo, è dolce, è buona. Sono proprio le anguille che cercano di saltarci dentro. E va da sé che non ce n'é per tutte le anguille del mondo, per cui le anguille più forti cercheranno di scacciare quelle che vogliono entrare. Col risultato che se l'anguilla più forte scaccia tutte, avremo lei che si sente padrona del secchio ma cadrà nella solitudine, nel vuoto emotivo, nella mancanza di team femminile, nell'osservazione impotente del decadimento fisico e morale del padrone del secchio. Se vince il padrone del secchio, avremo dentro cento anguille che si scannano per una boccata d'acqua. E così pure le anguille non se la passano benissimo. E' necessario pertanto trovare un equilibrio. Lui deve capire che nel secchio più di tot anguille non stanno al massimo del benessere, le anguille devono capire che scannarsi per essere l'unica rovinerà tutto a lui e a lei. E per capire logiche di scambio e di negoziazione adulta, servono persone adulte. Mature. Non come età, ma come mindset. Tuttavia, stiamo parlando di quello che ha il secchio di acqua dolce e buona. Il ricco e potente. Torniamo al nostro amico che non è ricco e potente e invece soffre come un cane perché deve controllare quella che ha, per l'esigenza di varietà vorrà tirarne qualcuna in secchio, ma ogni volta che ne controlla una l'altra schizza fuori "come un'anguilla". Questa è una vita di merda sia per lui che per l'anguilla che vince. Perché è vero che lei ha bisogno 100 di tempo, energie, attenzioni, e che se vince univocamente quelle di quest'uomo si sente vincente. Ma è ancora più vero che quel bisogno doveva essere colmato dalla tribù, non da un ragazzo che sta soffrendo. Cita Ergo, cosa bisogna fare? Non rompere le scatole se va con altre, anzi procurargliene attivamente ecc ecc e basta? La prima manovra che una donna deve fare è curare il proprio tessuto sociale. Questo non significa intessere trame e inciuci ai danni dei conoscenti, ma avere rapporti di supporto, cura e scambio con le altre amiche e con gli altri. Questo deve arrivare a ridare alla donna quell'85% di ossitocina che oggi sta chiedendo al maschio, il quale al massimo della sua disponibilità può arrivare a dare un 15%. Partendo da questa base non stressata e non affamata patologicamente di attenzioni, la donna può capire se si tratta di un maschio da secchio di anguille (ricco o povero cambia solo quanto le anguille vogliano starci, ma non cambia il suo bisogno e desiderio) o se si tratta di un maschio da fiume che scorre libero. Normalmente i maschi sarebbero per gran parte del tipo fiume, ma abbiamo visto che una selezione sessuale forzata verso la monogamia ha incasinato i rapporti del pool genetico circolante. Creando in primis persone che soffrono. E poi vittime di controllo e di pretese. Quando in passato alcuni maschi hanno avuto secchi molto ben riforniti, questo è successo più perché molte anguille ci saltavano, che perché loro volessero per forza il secchio. Io per esempio sono uno da fiume, ma ammetto che se diventassi ricco all'improvviso e le modelle di victoria's secret mi saltassero addosso in gang, non lo so se avrei la forza di ributtarle ai pesci. Da qui il solito discorso che con l'agricoltura e l'accumulo di capitali da parte di potenti, si è assistito all'impennata di cromosomi X rispetto agli Y, ossia i più potenti avevano circa sedici donne a testa. E se divento potente e sedici donne giovani e belle mi saltano nel secchio, c'è caso che almeno un po' faccia il secchiarolo pure io. Che secchiarolo non sono. Dopo aver intessuto una rete sociale ed avendo così abbassato i livelli di stress, il senso di vuoto e le pretese tipiche della donna a scarso apporto di ossitocina, dopo aver capito, parlando di un uomo economicamente normale, se ha a che fare con un uomo da secchio o da fiume (sempre considerando che se è ricco e potente c'è caso che uomo da secchio ce lo facciano diventare le donne, per quanto vada comunque a caccia)... Allora potrà agire in modi differenti nei due casi: Se è con uomo da secchio, può rimanere nel secchio usando la strategia del gatto con gli stivali, ossia dicendo alle altre anguille che quel secchio da mugnaio è il secchio di un marchese. Non importa quanto sei invecchiata, quanto ti sono cadute le tette. Nessun maschio eterosessuale abbandona una sorella nella lotta che gli porta nel secchio uteri invece di scacciarli. Dal canto tuo, puoi stare tranquilla. Perché la paura di una donna è che le anguille diventino cento e si rubino tutta l'acqua. Purtroppo per lui... se non è acqua d'arcobaleno dolcissima di un uomo ricco, le anguille come sempre staranno lì quanto basta a rubare qualche vantaggio, poi schizzeranno fuori. Per cui non saranno mai cento, e lo scopo di quell'uomo e dell'anguilla/e complice/i è di rendere quell'acqua un po' più accogliente e dolce, per quanto possibile. Ossia, più invitante per le nuove che si possono tuffare, più comoda per quelle che ci sono affinché ritardino il salto verso altri secchi. Per fare questo shift una donna però deve essere adulta, emotivamente centrata e comprendere concetti di mutuo vantaggio, simbiosi, non sempre solo predazione volgare e selvaggia di chi ha un debole per lei. Quello che accade invece normalmente è che l'anguilla sta lì nel secchio scacciando le altre, rovinando la vita a lui, fino a quando si accorge che nel secchio da sola soffre o lui non la sopporta più e così o lei salta in un altro secchio fino a quando qualcuno se la incula, o lui la cambia con un'altra. Se le donne cambiando secchio per esasperazione andassero triennio dopo triennio a stare meglio, direi che hanno una strategia violenta ma funzionale. Poiché invece ad ogni triennio che passa vanno quasi sempre a finire in secchi peggiori, quando non in pitali, credo di osservare che sia una strategia miope e inutilmente violenta. Questo riguardo ai secchiaroli. Se parliamo di uomini da flusso, da fiume, quello che puoi fare è - non pretendere che si facciano secchiaroli a meno che non rappresenti tutte le modelle di victoria's secret e che la sua acqua verosimilmente le terrebbe lì per scelta e non per controllo. - capire che il tuo vuoto esistenziale e il tuo bisogno di cure, attenzioni, tempo, energie, non è colpa sua e non sta a lui colmare l'85% che spetta al tessuto sociale (non può nemmeno se vuole) e così goderti al massimo i momenti da collezione che esperirete insieme, che potranno essere tanti o pochi, romanticissimi o meno, ma saranno vostri per sempre. - capire che se stai bene in un secchio, è tuo diritto dirgli "mettimi in un secchio anche se giri per il fiume" ma non è tuo diritto aggiungere "così ti scaccio via tutte le altre finché non arriviamo a scannarci e fare la guerra dei roses". Cita perché un uomo dovrebbe voler difendere e proteggere una che non scopa più perché ha trovato altre più giovani e nuove? Per lo stesso motivo per cui se sono il proprietario di una squadra di pallavolo femminile e devo occuparmi di management, se sono costretto a parlare con quelle ingenue cerebrolese delle giocatrici coi loro falsi miti, le loro visioni del mondo e della mia gestione distorte e fallimentari, finisce che o le scaccio o gli alzo le mani. In nessuno dei due casi ci ho guadagnato il successo del team, e in nessuno dei due casi ci hanno guadagnato loro. Invece c'è l'allenatrice, la coach, che è anche lei stata una giocatrice, e mi conosce bene e sa che se faccio una cosa anche se sembra controintuitiva, c'è un motivo, non ho bisogno di spiegarlo e non ho bisogno di convincere. Perché il successo manageriale della squadra si misura in fatti, non in parole. Lei sa parlare con loro nella lingua delle ragazze sprovvedute, piene di sé, convinte di cazzate dalla concorrenza. Lei sa anche rapportarsi a me. E sa anche farmi notare cose che sbaglio nel modo giusto. Maieuticamente. Sono le fighe giovani che infiammano i fan, che segnano punti. Ma secondo te... chi è più sostituibile, una ex giocatrice con cui c'è intesa e complicità e che si dimostra vitale per mantenere in armonia le giovani, o una giocatrice in gamba? In questi casi, ti trovi (soffrendo come un cane e non riuscendo a mangiare per una settimana) a dover scegliere solo quando la coach non capisce il suo posto e si mette in competizione diretta con la giocatrice giovane. (la vuole allontanare lungo il fiume o scacciare dal secchio) E a quel punto la giocatrice diventa più importante. Per un semplice motivo: la giocatrice segnerà punti e infiammerà i fan anche con un'altra coach. La coach invece farà uguale anche con altre giocatrici, distruggendo la squadra. In quei casi... sei costretto a scacciare entrambe. Perché se tieni la coach ti devasta la squadra, se tieni la giocatrice con cui è in conflitto, stai offendendo una persona che hai stimato e rispettato e con cui c'è stata simbiosi e complicità, umiliandola terribilmente, inoltre la giocatrice diventerà gonfia e ingestibile, convinta di poter fare il cazzo che le pare contro tutto e tutti, e non sarà più una risorsa per te, per la squadra, per se stessa. Quei momenti in cui devi scacciare entrambe, sono stati tra i più bassi e orribili della mia vita. Riesco a ripensare serenamente ad ogni istante del frontale in moto, ma non riesco a sostenere il peso di rievocare gli istanti di quelle situazioni. Sabotare chi lotta al tuo fianco, equivale a vincere solo nella lingua degli uccellini che aspettano la mamma coi vermi in bocca e si scannano per affamare il fratello e mangiare solo loro. Va bene per i bambini. Agli adulti è richiesto di saper perdere qualcosa per vincere molto di più, perché chi tiene la palla per sé tutto il tempo in un gioco di squadra, sta giocando un gioco in cui chi vince perde. Attato, jinky89, Trilly e 17 altri ha reagito a questo 12 8 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tisana [Partecipante] 2848 Inviato 23 Settembre 2017 Condividi Inviato 23 Settembre 2017 1 minuto fa, Massimo12 ha scritto: Hai mai avuto una donna così giovane e attraente che ti saresti dato un dito per averla? Se sì, ritorna a quella sensazione. Sentila nel tuo corpo. Ora immagina di averla avuta accoccolata a te nel letto mentre la accarezzavi, immagina di averla scopata in qualsiasi modo, immagina la sua voce sussurata all'orecchio, immagina il suo sorriso e il suo profumo... Poi immaginala nel peggiore video porno che tua abbia mai visto. Cosa provi? Riesci a descrivere quella sensazione? Ok, uno sforzo d'immaginazione mi serve per ricordare lo stato emotivo in cui in passato avrei provato sensazioni forti per qualcuna. Nel caso mi fosse capitata la cosa che hai detto. Mi sarei sentito in precariato, nutrito di provvisorietà e poi forse mi sarei annichilito e svuotato. Però sicuramente avrei provato distacco dal tutto abbastanza velocemente. Sulle spoglie di questo terreno allora sarebbero rimasti solo i miei pensieri finalmente denudati di tutto se non di se stessi. Se avessi patito un esperienza orrenda come quella che hai proposto, oggi sarei diverso. Avrei smascherato ogni luogo di inautenticità a me noto. Quelle redpillate li sono stupende, perché ti aiutano molto a disilluderti in senso generale. Ora me ne invento una io da chiederti: Se ti capitasse, che ne so. Di amare una ragazza per anni, di corteggiarla anche. Poi qualche anno dopo di scoprire che se la sono scopata tutti i tuoi "amici" alle tue spalle. Lei non te lo aveva detto, i tuoi amici non te lo dicevano anche se sapevano che eri innamorato di lei. Magari alle tue spalle ridevano anche di te. Se tu scoprissi una cosa del genere di colpo? Che faresti? Non venirmi a fare discorsi sulla possessività, tutti in una qualche maniera accettano di non avere alcun dominio sulla natura femminile. Come ho specificato prima mi rimangio tutto solo se penso al riferimento dei sado o di persone con parafilie. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Indra [Partecipante] 533 Inviato 23 Settembre 2017 Condividi Inviato 23 Settembre 2017 (modificato) Il 16/12/2016 alle 22:28 , ^'V'^ ha scritto: E poiché il 70% della popolazione maschile è gregario, secondo la tua previsione, abbiamo sul sito uno specchio perfetto della società. Ma ci sono molti bei ragazzi con una bella macchina e la possibilità di uscire e andare in vacanza, che mi scrivono non meno disperati di ragazzi meno fortunati... e mi scrivono NON, perché non riescano a rimediare un numero o una scopata, ma perché si sono infilati in ltr monogamiche devastanti, perché sono a pezzi perché lasciati, perché non riescono in alcun modo a gestire la relazione in essere, ecc. Sono dell'idea che a volte alcuni "brutti e poveri" sebbene facciano più fatica a rimediare una ragazza nuova, quando poi ce l'hanno siano molto più allenati a gestire se stessi, lo stress, la frustrazione, per far funzionare un qualche tipo di relazione. Quindi quel 70% si divederebbe tra belli e omologati che rimediano numeri e ragazzi e brutti e poveri che sono allenati a subire? Mi sembra molto più logico pensare che il 90% della popolazione maschile, per cultura via della cultura dominante del femminismo 2.0 mondialista, è portata alla ltr monogamica e all'eventuale matrimonio con figli. La società vorrebbe un individuo sempre meno maschio e sempre più asservito al potere della vulva, credo sia un dato di fatto. Delle volte mi domando come mai una persona che puo' entrare in ltr così facilmente con nuove ragazze pensi minimamente al concetto di monogamia. E' inconcepibile, già la ltr stessa è un investimento svantaggioso per chi ha varietà sessuale a portata di mano, ma anche per i meno fortunati dov'è il vantaggio? Alla fine belli o non, vedo tanti amici con tipe che sono al limite del chiavabile per quanto mi riguarda e preferisco rimanere ufficialmente single e farmi i fatti miei, piuttosto che zerbinare per entrare in ltr. Non è nel mio carattere, poi non credo che una persona senza giro sociale possa diventare un omologato con alto social prof in poco tempo ; tantomeno puo' succedere che una persona non remissiva diventi zerbino Cita Modificato 23 Settembre 2017 da Indra Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Massimo12 [Élite] 473 Inviato 23 Settembre 2017 Condividi Inviato 23 Settembre 2017 Per il mio sentire lascerei lei e i miei amici alla loro vita e me ne andrei per la mia strada da solo. Preferirei di gran lunga stare da solo che in loro compagnia. Il fatto di accettare di non avere dominio sulla natura femminile, non dice nulla sul fatto di provare o meno possessività (come la chiami tu), che è poi controllo del territorio. Il primo è infatti un comportamento di mancanza di controllo attivo che non implica il fatto che io non vorrei rinchiuderla in gabbia e picchiare chiunque ci si avvicini. Senza troppa teoria, io posso anche accettare che la ragazza di cui mi sono innamorato esca tutte le sere con le sue amiche o vada a farsi il giro del mondo in 80 cazzi, ma questo non toglie che provi gelosia, rabbia e una forte aggressività per qualsiasi comportamento di disponibilità sessuale suo o di altri maschi. Posso modificare il mio comportamento, modellare la mia reazione esterna (che è poi la mia domanda per Aivia) ma non posso impedirmi di provare possessività. Ovviamente ognuno a un livello diverso, come spiegato egregiamente sempre da Aivia qualche post fa. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tisana [Partecipante] 2848 Inviato 23 Settembre 2017 Condividi Inviato 23 Settembre 2017 16 minuti fa, Indra ha scritto: Quindi quel 70% si divederebbe tra belli e omologati che rimediano numeri e ragazzi e brutti e poveri che sono allenati a subire? Mi sembra molto più logico pensare che il 90% della popolazione maschile, per cultura via della cultura dominante del femminismo 2.0 mondialista, è portata alla ltr monogamica e all'eventuale matrimonio con figli. La società vorrebbe un individuo sempre meno maschio e sempre più asservito al potere della vulva, credo sia un dato di fatto. Delle volte mi domando come mai una persona che puo' entrare in ltr così facilmente con nuove ragazze pensi minimamente al concetto di monogamia. E' inconcepibile, già la ltr stessa è un investimento svantaggioso per chi ha varietà sessuale a portata di mano, ma anche per i meno fortunati dov'è il vantaggio? Alla fine belli o non, vedo tanti amici con tipe che sono al limite del chiavabile per quanto mi riguarda e preferisco rimanere ufficialmente single e farmi i fatti miei, piuttosto che zerbinare per entrare in ltr. Non è nel mio carattere, poi non credo che una persona senza giro sociale possa diventare un omologato con alto social prof in poco tempo ; tantomeno puo' succedere che una persona non remissiva diventi zerbino Il femminismo radicale Svedese mira già da anni all'incivilimento dei corpi. La formazione Vänsterpartiet è un gruppo super progressista socialista femminista. L'obiettivo è quello di modellare la sessualità dei maschi per renderli conformi ai bisogni femminili. Ho semplificato troppo? Se si, comunque non sono andato tanto lontano dalla realtà. Sul discorso della bruttezza potrei fare uno sproloquio insensato. Mi limito a dire che nel mondo occidentale l'ostentazione della sessualità è la norma e che un brutto deve per forza crearsi un "metabolismo interno" semplicemente per vivere in mezzo alla gente. Poi tocca sentire di bellocci col macchinino pagato da papi che hanno problemi... Sai quanto cazzo me ne fotte dei loro "problemi". A coglioni come quelli non bisogna fornire alcun supporto se ti esprimono i loro patimenti. Per delle molliche come quelle c'è lo psicologo, due pacche sulla spalla previo pagamento e tornano come nuovi. A me viene da ridere tutte le volte che mi capita di sentire la femmina di turno che piange perché è stata scopata dall'alpha BF. Ma dai! com'è possibile che siano così illuse da pensare di poter mettere un guinzaglio al cazzo di un belloccio scopatore? Nel remoto caso in cui ci riescano, il belloccio in questione avrebbe comunque molte opzioni sessuali. In pratica sarebbe sempre in una posizione di vantaggio rispetto alla donna di turno che si scopa giusto per praticare l'ennesimo sfregamento genitale. Ora, il femminismo ha molti svantaggi, ma immagino che potrebbe produrre anche delle rogne non da poco per i bellocci. Motivo in più per valutarlo attentamente prima di demonizzarlo in toto come ideologia. Pensa ai TUOI vantaggi personali e fottitene di quelli del belloccio alpha. Sai, io quando stetti in Svezia per breve tempo ho notato come i loro maschi ( non tutti ) fossero praticamente delle donne. Forse esagero, mi sono veramente sembrati dei coglioni. Il bello è che molti di loro erano dotati di un faccino da slayer. Ben venga che siano stati atrofizzati. Questo rappresenta un vantaggio competitivo incredibile per gli under 30 come me. Se giocassi sul terreno Svedese forse avrei più possibilità che in quello Italiano. O almeno mi illudo che sia così. Intanto pondero i vantaggi di una gita in Svezia. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160853 Inviato 23 Settembre 2017 Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 23 Settembre 2017 22 ore fa, Mickey mcqueen ha scritto: In gamba sei in gamba ma ancora non ho capito se sei un idolo o il narcisista più paraculo che abbia visto o entrambe Sono un diapason che trasmette una frequenza. Questa frequenza va in controfase con le onde emesse dalle antenne televisive, e poiché molti risuonano con quelle, sono fatto oggetto di odio e di stizza in quanto diapason a volte, in quanto frequenza altre volte. Tuttavia, in mezzo ai molti, vi sono pianoforti, violini dismessi abbandonati in soffitte o in cantine buie, che iniziano a risuonare e a scoprire che sono ancora vivi. Ed essi risuonando attivano le stesse corde in altri meravigliosi strumenti che io non avrei potuto raggiungere. Se hai mai cantato in coro, e sai quanto è diverso dal cantare sotto la doccia, se hai mai sollevato l'accendino con altri ad un concerto mentre eri commosso, allora sai perché mi ostino a vibrare cercando di toccare i cuori che sono sulla stessa lunghezza. Non so esattamente che differenza ci sia tra una melodia e la luce, ma voglio raccontarti una storia e chiederti secondo te chi è patetico, narcisista in questa storia. E se ci sono idoli, o solo persone che lottano per ciò che vale più di loro. Un uomo potente aveva creato un'azienda di successo da zero. Egli amava circondarsi di yes man e di zerbini, ma successe che uno dei suoi uomini fu tanto prodigioso da poterlo superare. Tristo è l'allievo che non supera il Maestro, avrebbe pensato un predatore adulto. Ma pare che quel manager potente discendesse da una stirpe di pecorari e avesse un'impostazione un po' pastorale dei rapporti con gli altri. Ci sono le pecore, e c'è il boss. L'uomo che come è naturale stava diventando, grazie alla sua curiosità e intraprendenza, più capace del proprietario... invece di essere incoraggiato fu scacciato a leccare le buste e a manutenere le caldaie nel seminterrato, secondo un atteggiamento da checca isterica, infantile e controproducente. Ma non era l'unico. Non era certo l'unico a poter dare il meglio di sé per il vero interesse dell'azienda. Successe però che quando fu sbattuto in quell'antro, la luce di tutto l'edificio saltò. Forse perché i gruppi elettrogeni erano in realtà proprio lì con le caldaie, e a lui di rifornirli di kerosene non andava. E così, invece di leccar buste e star dietro alle strutture.... Egli intinse una torcia nel kerosene destinato all'elettricità, e nell'oscurità più totale prese a girare con la sua torcia. E' una falsa luce! Ammoniva il creatore dell'azienda. Noi abbiamo l'elettricità! Diceva. E' stato lui a staccarla! Urlava. Scacciatelo! Gridava. E in effetti la maggior parte delle persone la pensava così. E non aveva tutti i torti. Avevano tutto il diritto di pensarla così. Il problema... era che ad alcuni, pochi, era piaciuta l'idea della torcia. Ed erano convinti che il gesto di staccare l'elettricità per far tornare ad amare la luce che si dava per scontata, non fosse il semplice dispetto di un capriccioso vendicativo. Il problema era che a differenza degli altri... questi non avevano il diritto di pensarlo. Perché al big boss non andava bene. L'uomo con la torcia, poi, era inquietante. Perché era bello, ma... quando avvicinava la torcia al suo volto, se ne delineavano lineamenti femminili. E ad alcuni questo faceva rabbrividire. E... avevano tutto il diritto di provare ciò che provavano. Solo... quelli che non rabbrividivano davanti a quella femmina, non ne avevano il diritto. Più in profondità, nel buio di quelle cantine, un uomo aveva fatto riscoprire ad alcuni la bellezza. Di tutte le cose date per scontate. Di una semplice torcia accesa nell'oscurità. Che lasciava spazio al sogno, lasciava i confini delle ombre liberi all'immaginazione. Coloro che lo andavano a trovare, iniziarono così a creare, non solo ad apprendere come scimmie ammaestrate. E creare era la parola che più faceva paura al pecoraro. Perché era l'unica cosa che lo rendeva meglio di quella mandria di pecore. Alcuni fraintesero, e videro in quella torcia il canto della rivolta. Costoro, più sfrontatamente di altri, presero una torcia anch'essi, e senza temere licenziamenti o punizioni, si fecero accendere dalla torcia di quell'uomo. Ma non vi era rivolta in quella torcia. Vi era l'amore per quella stessa luce che ormai, da neon abbaglianti, aveva spento il sogno dando di tutto una versione ufficiale. Queste persone, che avevano tutto il diritto di credere che fosse una rivolta al boss, se era ciò che sentivano, furono usate come prova che quell'uomo fosse un vendicativo rivoluzionario. E solo egli ne pagò la stigmate sociale, e ancora di più le pecore si adirarono con lui. E' colpa tua se sono ingrassato! Gli urlavano. E' colpa tua se sono vecchio! E' colpa tua se mi sono fatto una sega! Strillavano. Ed era loro diritto. Un diritto sacrosanto. Così quell'uomo non cercò di spiegar loro nulla. E alcuni uomini e donne, piano piano, si chiesero se veramente fosse colpa di costui se avevano risposto male a chi amavano, o se avevano dato per scontato un bacio che non sarebe mai più tornato. Con animo meno rivoluzionario, e più curioso, si avvicinarono e provarono a farsi accendere la torcia. E quello che successe... Presero a cantare, come si fa ai concerti con gli accendini. E il loro non era un canto di rivolta, ma di amore. Non un canto di vendetta, ma di perdono. E nessuno riusciva più a odiarli, provarono a frustarli per un po', ma questi si ostinavano a cantare come schiavi maltrattati in un campo di cotone. Il creatore dell'azienda, il boss, capì che c'era un mondo fuori dal recinto in cui si era rinchiuso con le sue pecore. Un mondo che stava bussando troppo forte da sotto le fondamenta stesse di quel palazzo ben ordinato e ormai al buio. Così... aprì i recinti e la maggior parte delle pecore si spaventò e si fece a capannello intorno a lui, ed era loro diritto farlo. Altri, cantando, uscirono e la loro canzone si poté udire nei riflessi di luna nera sulla prima rugiada del mattino. Quando venere illumina il mondo. Un tizio, anche piuttosto tonto, che non era un idolo e probabilmente nemmeno un narcisista paraculo... risuonò con quei fili d'erba e quei fiori illuminati di musica. E poté solo scegliere se stare fermo e non risuonare il loro canto a forza, o se lasciarsi attraversare e farsi diapason di quella torcia, nel mondo. E altri risuonarono, e in loro si svegliò il canto della rivolta. Ed era loro diritto, un vetro verde ha il diritto di fare della luce un raggio verde. E altri entrarono in controfase, e si strinsero più forte attorno ai pastori, ed era loro diritto. E altri si fecero cassa di risonanza di un canto, che era la luce di una torcia, che lasciava di nuovo spazio all'immenso, al sogno, alla meraviglia, al senso di possibilità. Ed era un canto di amore e di perdono, lo risuonavano perché era già lì nelle loro corde, da sempre pronte a vibrare. Ma altri lo videro come una minaccia. Ed era loro diritto perché, un canto di libertà, si può certamente dire... che sia la più grande minaccia mai pronunciata. E poi c'era questa cosa... questa cosa per cui avvicinandosi alle note del diapason si scorgevano lineamenti di donna... e no, questo non era affatto rassicurante per molti e... sì, era dannatamente loro diritto essere inquietati. E ci sarebbe anche la questione del tempo, a rendere il tutto più inquietante... poiché le due realtà parallele non sono state in successione lineare, ma l'una nell'altra. Credo sia più una storia di sangue, musica, luce e bellezza, che una storia di idoli e paraculi. Ma chi la pensa diversamente, ha finalmente il diritto di farlo. Finalmente e, finché ci sarà musica... definitivamente. I'm Back. Qualsiasi cosa significhi I'm Back per chi legge. psiche, Attato, Weiji e 19 altri ha reagito a questo 6 15 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tisana [Partecipante] 2848 Inviato 23 Settembre 2017 Condividi Inviato 23 Settembre 2017 Voglio raccontare anch'io una storia di merda, la mia è tratta dal suono di una motosega che falcia delle ossa. Altro che diapason. Parla di un uomo che non lavora, ne con la mano ne col cervello. Egli ha bestiame maschio e femmina per lavorare la terra, foggiare i metalli e tessere le stoffe; ha dei direttori e dei sorveglianti. Selezionati appositamente perché siano un flagello dalle mille corde, pronti ad abbattersi sulla gobba del suo bestiame. L'uomo in questione si è consacrato al lavoro del gabinetto. Lui lavora per produrre letame, unico scopo della sua esistenza abietta. Allora come procede per mantenere il suo dominio? Semplice. Ingrassa un eletto tra le varie bestie sue sottoposte. Svilisce la sua vanità e rode il suo spirito lentamente. Addolcisce la pena e leva l'amarezza. Occorre che sia resa amabile l'esistenza dell'eletto... "Io riservo per gli eletti una felicità unica" un giorno disse quell'uomo, mentre si rivolgeva al bestiame... "Voi bestie ignorate questo godimento. Fare profitti con la merda per me è la gioia suprema! Se l'eletto che incassa il mio dono perde la sua donna, sua madre, i suoi figli, il suo cane e il suo onore, si rassegna. Non godere più della mia benevolenza è una disgrazia irreparabile. Di cui il mio caro eletto non potrà mai consolarsi. Ci saranno altri eletti oltre a lui. Molti saranno i chiamati e ogni giorno ridurrò il numero di eletti scalandoli appena avranno reso il mio investimento e mi avranno servito. Io dono la mia benevolenza agli eletti e la dividerò tra loro. Ognuno di loro riceverà una particella del mio dono. Ne conserverà il godimento solo se l'accrescerà. Il mio dono mortale si ritirerà dalle mani di chi non adempierà alla sua legge. Applaudite ai discorsi sulla verità eterna bestie! Non indagate se la verità sia buona. Non speculate sull'essenza delle virtù, speculate solo sulla loro vendita e sul loro acquisto." Così disse l'uomo e poi se ne andò, in seguito non rivolse più la parola al bestiame. L'uomo facendo in quel modo ha ottenuto il lavoro dell'eletto, lo ha curvato al suo giogo e ora lo tiene in mano. Come una verga di bronzo lo usa per condurre a frustate il suo branco di bestie. Soffoca nel suo cuore ogni sentimento umano, è senza pietà; tratta gli eletti più duramente delle bestie da soma. Gli uomini, le donne e i bambini ai suoi occhi non sono altro che macchine da utilizzare, organismi biologici che hanno una vitalità e una durata. Questo è il metodo: come una pressa idraulica discende lentamente, infallibilmente, riducendo al più sottile volume la polpa sottomessa alla sua azione, così il nostro eroe pressa e torce il suo bestiame umano. Quando sfinito e spossato, il bestiame non rende più sotto la sua torsione, l'uomo padrone lo getta in strada come gli avanzi e le spazzature delle cucine. Il meccanismo di produzione del letame è una macchina perfetta. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160853 Inviato 23 Settembre 2017 Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 23 Settembre 2017 1 ora fa, Indra ha scritto: Quindi quel 70% si divederebbe tra belli e omologati che rimediano numeri e ragazzi e brutti e poveri che sono allenati a subire? Mi sembra molto più logico pensare che il 90% della popolazione maschile, per cultura via della cultura dominante del femminismo 2.0 mondialista, è portata alla ltr monogamica e all'eventuale matrimonio con figli. La società vorrebbe un individuo sempre meno maschio e sempre più asservito al potere della vulva, credo sia un dato di fatto. Delle volte mi domando come mai una persona che puo' entrare in ltr così facilmente con nuove ragazze pensi minimamente al concetto di monogamia. E' inconcepibile, già la ltr stessa è un investimento svantaggioso per chi ha varietà sessuale a portata di mano, ma anche per i meno fortunati dov'è il vantaggio? Alla fine belli o non, vedo tanti amici con tipe che sono al limite del chiavabile per quanto mi riguarda e preferisco rimanere ufficialmente single e farmi i fatti miei, piuttosto che zerbinare per entrare in ltr. Non è nel mio carattere, poi non credo che una persona senza giro sociale possa diventare un omologato con alto social prof in poco tempo ; tantomeno puo' succedere che una persona non remissiva diventi zerbino Sì, ci sono persone che fanno scelte di vita diverse da ciò che sentono, e anche a volte diverse da ciò che faccio io o da ciò che fai tu. Non essendo possibile invertire il corso dei fiumi ma solo deviarli un po', è pacifico che queste persone pagano e pagheranno ogni scelta contronatura in generale e contro la loro natura in particolare. Non serve che ci lamentiamo o che li combattiamo noi. Ci pensa la vita, a presentargli il conto. Se consideriamo che il 70% dei maschi è gregario per natura, e se prendiamo per buona la tua statistica secondo cui il 90% dei maschi si è fatto fiocinare il cervello da ideologie contronatura, possiamo dedurne alcune cose. La prima è che il 70% dei maschi è condannato da scelte esterne a vivere una vita di sofferenza. La seconda, è che un altro 20%, che apparterrebbe alla parte che è responsabile delle proprie scelte e che decide, si è autocondannata ad una vita di sofferenza. Rimane un 10% che è padrone delle proprie scelte e che ha scelto la vita. A questo punto, occorre notare che la stragrande maggioranza di questi facenti parte del 10% ci gode e basta, nel vedere l'altro 90% incularsi da solo. Dopotutto sono competitor. Cosa ci guadagna a prendersi in carico l'onere di guidare almeno qualcuno dei facenti parte del 70% verso scelte vantaggiose? Nulla. A meno che non lo paghino. E qui c'è una zona grigia in cui si incontrano persone come me. Persone che certamente ci godono nel vedere quasi tutti rovinarsi con le loro mani. Però hanno anche un ritorno economico nello spiegare a qualcuno. Pertanto, persone come me, invece di goderci e basta e di sborrare molto meglio grazie al fallimento autoeletto degli altri, sembrano buone perché tendono una mano. Ma non sono buono. Cose come Escape Plan le vendo, e vendere non è né buono né cattivo, è uno scambio. Poi c'è chi capisce, chi non capisce e certamente c'è anche chi non ne ha bisogno. Non ho assolutamente la presunzione di affermare che la gente abbia bisogno di me in massa. O di altri come me, solo che altri come me se ne fregano e ci godono, non perché sono più cattivi*, ma perché non ci guadagnano un euro. *qualcuno sì. Trilly, Sungroove, Resilienza.... e 11 altri ha reagito a questo 7 7 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Anonimo.92 [Partecipante] 3765 Inviato 23 Settembre 2017 Condividi Inviato 23 Settembre 2017 6 minuti fa, ^'V'^ ha scritto: A questo punto, occorre notare che la stragrande maggioranza di questi facenti parte del 10% ci gode e basta, nel vedere l'altro 90% incularsi da solo. Dopotutto sono competitor. Cosa ci guadagna a prendersi in carico l'onere di guidare almeno qualcuno dei facenti parte del 70% verso scelte vantaggiose? Nulla. A meno che non lo paghino. Se parliamo di sconosciuti, fondamentalmente sono d'accordo. Se si parla di amici non avrei problemi a sacrificare qualche serata ad aiutarli in maniera pratica o teorica. ^'V'^ e Trilly ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora