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ESCAPE PLAN


^'V'^

Messaggi raccomandati

@Asdarath

Mentre continuo ad avere il mio punto di vista sugli argomenti discussi, ti chiedo scusa perché sia qui che in un altro 3d che non ricordo, oltre agli argomenti discussi ci sono andato pesante con te come utente. 

Tirando pure in ballo dettagli tuoi nei quali probabilmente non ti sei riconosciuto. 

Avrai notato che non è da me. 

Il motivo di queste scuse pubbliche è che mi sono accorto in questo istante che con tutti gli utenti, i doppi profili, i nomi facebook, che ho in testa... ti avevo scambiato per un tuo coetaneo che mi ha spaccato le palle in privato più che ha potuto, fino a che l'ho bloccato e lasciato agli psicofarmaci che prende perché ha dei grossi e conclamati problemi. 

Per qualche motivo la tua immagine avatar l'avevo collegata a lui e leggere le tue critiche, immaginando che fosse la stessa persona che mi ha così tanto stalkerato e spaccato le palle... ha guidato le mie dita sulla tastiera con una cattiveria che non meritavi affatto. 

 

 

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Tony Stark

Alcuni esperti sostengono che il sé, la coscienza, l’identità sia in qualche modo il frutto di una narrazione autoreferenziale che il cervello si racconta, in sostanza una sorta di giustificazione a posteriori e coerente della realtà che l’individuo vive.

 

Anche se così fosse non mi esìmo dal descrivere le circostanze che mi hanno condotto all’acquisto dell’Escape Plan, quasi a busta chiusa.

 

Non nego che le tematiche che affronta mi toccano nel vivo.

Sono già state oggetto di mia indagine e ricerca in quest’ultimo periodo, per necessità e non solo per semplice curiosità.

Grazie a certe considerazioni ed esperienze vissute è diventato lapalissiano più che mai che alcune condizioni in cui mi trovo a vivere sono di ostacolo e intralcio, anzi, addirittura impossibilitanti, per il conseguimento degli obbiettivi, per realizzazione dei desideri e per il raggiungimento dei traguardi a cui aspiro.

 

Nel mio personale studio e formulazione di una soluzione al problema ho riscontrato subito tre grosse difficoltà che l’Escape Plan per come si presenta sembra superare.

 

In primo luogo la mancanza di volontà, energia e tempo nell’affrontare la questione in maniera seria e di petto come richiederebbe.

Le mie risorse, declinate in tutte le forme possibili, in questo momento sono limitate e devo convogliarle altrove, non posso permettermi di giocarmele in tentativi che probabilmente risulterebbero vani solo per scopi sperimentali.

Il tempo e le energie a disposizione per quanto si possa essere abili nell’ottimizzarle, gestirle e risparmiarle sono e rimangono pur sempre limitati.

Mi si perdonino il cinismo e l’opportunismo, ma vedo le esperienze degli utenti del forum come una miriade di esperimenti di vita alternativa o simile alla mia, ne leggo gli esiti ed estrapolo, quando possibile, insegnamenti e spunti utili.

In una vita si può fare un grande numero di esperienze, ma non si riesce ad esaurire tutto lo spettro di quelle possibili e non è detto che si sia capaci e si riesca a trarne sempre un insegnamento utile a sviluppare gli stratagemmi e gli strumenti per migliorare e ottenere quello che si vuole.

Quello di studiare e apprendere dalle vite ed esperienze altrui lo intendo come un mezzo per condensare in una certa dose e in breve tempo ciò che invece si potrebbe imparare solo vivendo tantissime vite, senza contare che così mi evito, lasciandoli ad altri, un bel po' di pugni nello stomaco e penso ad incassare quelli che comunque inevitabilmente mi spettano.

Parte delle fondamenta dell’Escape Plan, mi pare, si basino su questo presupposto.

 

In secondo luogo la quantità di dati e informazioni reperibili per costruire una strategia è immane e pressoché ingestibile (almeno per me e in questo momento), senza far cenno poi del fatto che la stragrande maggioranza è di scarsissima qualità e quindi dubito se ne possa distillare qualcosa di utile.

Succede, o meglio, a me è successo in mezzo a questa mole di input di ritrovarmi immediatamente spaesato, affaticato e avvilito.

Per evitare lo scoramento paralizzante che non attanaglia solo me, ma come ho potuto appurare anche tanti altri che sono sulla mia stessa barca, ben venga “sganciare a qualcuno che sa” e che si è già fatto tutto il lavoro sporco e noioso di ricerca, analisi e sintesi di dati al posto mio e magari li abbia pure testati.

Inoltre, volendo mettere il tutto sul piatto della bilancia, il tempo e le energie così risparmiate e investibili potenzialmente in altri ambiti, quantificate in moneta sonante, valgono di gran lunga di più del costo di acquisto della pentalogia.

 

Last but not least, le poche volte che mi è capitato di trovare sentieri già battuti oppure esempi da imitare o a cui ispirarmi, ho provato a mettere il piede nelle orme di altri, come quando si cammina nella neve alta.

Magari sono riuscito a fare qualche passo in avanti, ma subito mi sono accorto che qualcosa non andava: le orme, la loro cadenza, non erano adatte alla mia naturale andatura.

Mi sono ritrovato a muovermi in maniera scoordinata e non compatibile con la mia spontaneità, non in linea con il mio sentire.

In questo modo, cioè non assecondando la mia spontaneità e voce interiore, mi è capitato di farmi violenza, ho scelto in base a convinzioni precostituite da me o da altri, invece di ascoltare tutti gli allarmi rossi, sirene assordanti, segnali lampeggianti (anche reazioni fisiche potenti) che sono scattati dentro di me ad avvertirmi che quella non era la scelta adatta, non era la strada per me.

Forse è superfluo dire che l’esito di quelle scelte è stato disastroso.

Quindi secondo me è inutile e dannoso cercare di ricalcare esattamente i passi di qualcuno che non ha la tua stessa andatura, il tuo stesso ritmo, che non sente come te.

Qui risiede la maggiore efficacia e potenza PER ME della proposta di ^’V’^ rispetto ad altre.

Sebbene ^’V’^ e il suo pensiero incarnino qualcosa di molto lontano rispetto a ciò a cui finora sono stato esposto, paradossalmente è quanto di più vicino e connaturato al mio sentire abbia trovato.

Se lui ha individuato una strategia, su come procedere verso una meta, che si adatta e ottimizza ad un certo tipo di natura e condizione interiore in cui mi sembra di riconoscermi, visto il fallimento delle altre non allineate al mio essere, mi sembra sciocco non provare almeno ad ascoltarla per poi magari servirmene.

Se trovi qualcuno che parla la tua stessa lingua in un mondo in cui ti senti estraneo e incompatibile, in cui hai perso la strada di casa, cosa fai? Non ti fermi? Non gli chiedi indicazioni? Non ascolti la sua storia e cosa ha da insegnare?

Tutte queste sono razionalizzazioni e forse come detto in apertura valgono meno del cazzo.

Il fatto, reale e tangibile, è che ho acquistato l’Escape Plan perché qualcosa mi ha attratto in maniera ineluttabile.

Si badi bene che sono uno che non ha mai comprato online alcunché perché ritiene internet al 90% pubblicità di spazzatura e spazzatura in vendita.

Ho sentito qualcosa che mi diceva che faceva al caso mio e già le prime ore di video non mi hanno affatto smentito.

Per ora ho visionato solo la prima parte del primo capitolo.

Si tratta di una premessa, ma quello che comunica mi ha già ben compensato il costo di acquisto.

Non sono eccessivo se affermo che ha avuto un effetto catartico.

Nonostante la prima parte del primo capitolo sia la presentazione di concetti e idee preliminari e una mappa orientativa per quel che verrà, mentre lo visionavo hanno iniziato a sfilare davanti ai miei occhi episodi della mia vita.

In un certo modo non stavo più vedendo ^’V’^, spero non se la prenda, di lui è rimasta solo la voce narrante, che in qualche modo descriveva didascalicamente le scene del mio vissuto mettendole insieme in un film o quadro coerente.

Un film o un quadro fra i tanti possibili, ma forse più consoni a quello che sono.

In un certo senso quello che va affermando è come se fosse stato sempre dentro di me, come se l’avessi sempre visto e provato sulla mia pelle, come se ne fossi stato sempre a conoscenza, ma solo ora ne ho ottenuto consapevolezza.

 

Riguardo ai contenuti ho visionato per ora la prima parte del primo capitolo e già vi è una miriade di informazioni e nozioni che pur trattandosi sostanzialmente di definizioni per costruire un linguaggio e uno schema operativo comune su cui intendersi, come chi ha già letto gli scritti o visionato qualche video di ^’V’^ credo ben sappia, sono già di per sé illuminati e forieri di riflessioni costruttive e nidificate.

Nonostante ^’V’^ annunci che ci saranno insegnamenti ed suggerimenti funzionali nel seguito della pentalogia, personalmente trovo già questa premessa una sorgente di molti spunti utili per iniziare a riconoscere nelle situazioni e nelle relazioni certe dinamiche exploitabili.

P.S. Sono molto divertenti alcuni esternazioni di ^'V'^ di pochi secondi in cui fa imitazioni o battute cambiando tono di voce. Sono morto dal ridere con la castana e i 10000 like dei maschi pentiti… ahahah

 

Ho dei bisogni da placare, degli interessi da soddisfare e una famelica curiosità da saziare, non sopporto più le cime che mi trattengono a terra, sento le mie vele che si gonfiano al vento, voglio esplorare l’ignoto che mi richiama.

 

 

Modificato da Tony Stark
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Ciao Aivia, ho visto tutto il capitolo uno e volevo fare delle osservazioni, che magari potrebbero ispirare qualche commento o approfondimento.

Premetto che questi webinar arrivano in un momento della mia vita particolare in cui mi stavo proprio domandando questioni legate al sostentamento, al creare un percorso fuori casa che avesse un senso, etc..

Sia subito chiaro che considero l'analisi della prima parte perfettamente lucida riguardo il periodo storico che stiamo attraversando. Forti contrasti tra comodità e progressi tecnologici e clamorosi fenomeni di schizofrenie di individui consumatori, bigotti, frustrati, e lontano dalle cose essenziali della vita. Forse è sempre stato così, forse oggi si potrebbe puntare a qualcosa di meglio.

La visione sistemica ormai mi è chiara. Ci ero arrivato da un pò pure io, anche grazie ai tuoi contributi sul forum e del predator clan, ma anche da fonti diverse ed eterogenee.

Personalmente credo che la società debba tornare a inserire dei valori che includono la salvaguardia e la prosperità della natura da anteporre alle soddisfazioni personali come successo, donne, e denaro, perché tra un paio di decadi ne pagheremo lo scotto (già da ora in realtà, ma molti non se ne sono accorti). Comunque solo una piccola parte della società sembra interessata a cambiare regime, quindi chissà...

 

A parte questa premessa, il piano ci sta. Formulato così è l'inizio di una strategia per fottere il sistema e per evitare i meccanismi da consumatore beota verso cui ci spinge.

 

Vedo però delle difficoltà nell'applicarla:

 

1) La società ora è impostata sul modello "io sono io e tu non sei un cazzo". Tutti vogliono tutto. Le famiglie sono mini tribù isolate e deboli, di lavoratori 8/5, di consumatori, fragili, distratti e poveri di valori. E va sfruttato ma...

 

Nessuno è molto disposto ad aprirsi all'altro, convinti di essere forti ed avere tutto. Peccato che i nuclei famigliari sono nuclei di frustrazione, stress e povertà spirituale. E' il modello a tendere, è un mindset inculcato e radicato in moltissimi individui, maschi e femmine. Il sistema ha prima allontanato gli individui, poi creato solidi recinti e avvelenato le loro anime.

 

2) Quindi, con chi fondo l'associazione? Amici? Amici di amici? Gente del forum forse? Si tratta di cambiare un pò background culturale. Vedo molto lungo e faticoso trovare persone motivate ed equilibrate per decidere di seguire un piano del genere. Bisogna avere una visione genuina delle cose ma anche abbastanza ampia.

 

Vai a convincere il pinco pallo di turno che bisogna fare transizione verso un approccio del genere per fottere il sistema. Il pinco pallo sta pensando alla sua macchina nuova che forse si comprerà tra qualche hanno, a debito, con soldi che in realtà non ha o ad aspettare l'uscita della prossima stagione della serie xyz su Netflix.

 

3) La gente su cui puoi contare veramente per davvero è pochissima. La maggior parte ti fotterebbe per qualche centinaio di euro in più, per una scopata o per maggiore notorietà. A volte per gusto di rompere i coglioni, finti alpha che provano a giocarsi le loro chance. Non che io lo sia, ma di certo tanti altri pagliacci in giro nemmeno!

 

Qui si parla di fondare un circolo di illuminati. Userei questo termine perché Aivia e pochi altri sparsi qua e la per il mondo sono degli illuminati che stanno capendo delle meccaniche sociali, e non solo, sconosciute ai più. Intendo a livello profondo, sistemico, intrinseco a ciò che siamo programmati a fare come esseri governati da regole naturali prima che consumatori in ambienti urbani o suburbani.

Parliamoci chiaro...non voglio ergermi alla figura di scettico che ci ha capito tutto e non vuole agire ma tra gente rincoglionita da alcohol, discoteche, e smartphone si deve prima diventare bravi, anzi bravissimi ad andare a caccia di compagni, o avere il culo di trovarli.

E si perché tanti ti fotteranno, abbandoneranno, potrei essere io quello a farlo perché magari non c'è sinergia nel gruppo.

Insomma il progetto sembra una cosa semplice ma io ci vedo dietro un lavoro assurdo, va benissimo che ci sia questa proposta ma, a parte dentro questo forum, non vedo dove potrei trovare questi "compagni d'avventura".

 

4) In convivenza, con delle regole da seguire, si tratta di trovare degli equilibri, ognuno cerca la libertà ma si dovrebbe anche cominciare a mettere da parte questo cazzo di ego spropositato che spinge tutti a prevaricare sugli altri, non so se mi sono spiegato :)

Per riprendere il background clturale di Aivia, anche io ho fatto esperienze di gruppo nel mondo delle arti marziali, bootcamp formativi se vogliamo e varie, e li ho notato come si doveva raggiungere questo equilibrio e bilanciamento dei ruoli. A parte l'esempio specifico, è una figata ma in una società individualista come la nostra voglio vedere chi resiste prima di uscirsene con le solite questioni...problemi di alcohol, droghe, donne che prevaricano l'equilbrio dell'associazione, rotture di coglioni perché la gente si annoia e non sa seguire due regole in croce (quelle cose che scopri solo dopo che inizi la convivenza)...

 

5) Sembra un piano ideale per universitari che sanno che non si dovranno spostare per lavoro per un pò, anche un bel pò. Per chi non ha messo radici da una parte o deve spostarsi o pensa di farlo, integrarsi all'associazione potrebbe essere complicato a meno di creare delle "filiali" (altro paio di maniche :) ).

 

6) Aivia, come la vedi questa iniziativa dell'escape plan all'estero?

 

Insomma è un piano molto interessante ma per me è come le startup, forse solo il 5% riuscirà nell'impresa. Spietata selezione naturale? Ok, l'importante è esserne consci :)

Ho rotto abbastanza le palle con questo post :P ma dovrebbe cominciare a uscir fuori che tipo di individui questa società sta partorendo (forse me compreso ma almeno provo a essere obiettivo su questa cosa).

Modificato da Wayna
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Apollodoro

Perché si chiama piano di fuga? 

Il fatto che un utente del forum non possa permettersi di pagare i video per vederli cosa potrebbe dire di lui in quanto al suo status? Questa è una bella domandona difficile. 

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Tony Stark
21 ore fa, Wayna ha scritto:

...
Vai a convincere il pinco pallo di turno che bisogna fare transizione verso un approccio del genere per fottere il sistema. Il pinco pallo sta pensando alla sua macchina nuova che forse si comprerà tra qualche hanno, a debito, con soldi che in realtà non ha o ad aspettare l'uscita della prossima stagione della serie xyz su Netflix.
...
Parliamoci chiaro...non voglio ergermi alla figura di scettico che ci ha capito tutto e non vuole agire ma tra gente rincoglionita da alcohol, discoteche, e smartphone si deve prima diventare bravi, anzi bravissimi ad andare a caccia di compagni, o avere il culo di trovarli.
...

 

My two cents.

Non credo che il nocciolo della questione sia convincere, ma selezionare sia attivamente che passivamente chi è già in qualche modo predisposto e adatto.

Prendi come esempio ^’V’^ stesso (🎼...Bom xibom, xibom, bombom...) .

Da una parte c’è un’intenzionalità e un fine.

In qualche modo è come se lui lanciasse in mare un messaggio in bottiglia nell’attesa che qualcuno la peschi o come se diffondesse un messaggio radio nella speranza che qualcuno sia in ascolto.

Dall’altra c'è almeno un elemento di casualità contaminato da condizioni favorevoli.

L’atto di ritrovamento della bottiglia con il messaggio o la ricezione del segnale radio potranno anche essere casi di serendipità, tuttavia credo che in chi li ritrova sia imprescindibile in quel momento una certa predisposizione e una condizione fisica e mentale di ricerca, altrimenti la bottiglia sarebbe potuta rimanere in mare o essere immediatamente rigettata senza essere aperta e il segnale nemmeno captato perché l’ascoltatore sintonizzato su altre frequenze o non alla radio. 

Inoltre a me pare che comunichi quello che è e quello che pensa in maniera abbastanza genuina e senza troppe mistificazioni.

Non perde tempo ed energie a convincere nessuno, suona una nota e attende che qualcuno, se vuole, continui armoniosamente per comporre insieme una musica.

Non cerca la mediazione e il compromesso con cui garantirsi un punto di contatto e incontro con tutti.

Di conseguenza quello che ha da dire o lo si accoglie o lo si rifiuta, o si risuona con lui o lo si respinge.

Da come mi sembra dichiari lui stesso e anche da quello che ho potuto riscontrare personalmente, un rischio o addirittura un’effettiva conseguenza di questo atteggiamento è di rendersi ostili e inimicarsi comunque qualcuno, ma con quelli a cui si va a genio si instaura naturalmente uno scambio che porta ad un reciproco beneficio.

Dal mio punto di vista la vera grossa difficolta non è avere culo, quanto invece avere delle belle spalle larghe per mettere in pratica un simile comportamento, perché inevitabilmente si diventa bersaglio di critiche e ostilità. (È istruttiva al riguardo una recente discussione del forum che è stata molto animata).

In tutto questo c’è però un grandissimo punto di forza a mio avviso.

Secondo te l’adesione ad uno stile di vita, ad un mindset, ad un modello è più stabile, forte ed efficace per qualcuno che è stato convinto della sua validità o addirittura a cui gli è stato inculcato o invece per qualcuno che in qualche modo ce l’ha già dentro di sé, perché gli è connaturato e pertanto gli è spontaneo vivere a quel modo.

La risposta credo sia ovvia.

La selezione serve allora anche a questo.

Migrando un momento all’ambito seduttivo, anche qui mi pare che ^’V’^ vada più o meno esplicitamente suggerendo di operare la stessa selezione sulle donne, lasciando passare solo quelle che avvertiamo essere naturalmente adatte a noi, senza che si debba convincere nessuna di alcunché, linea di pensiero che ho imparato a sposare e in cui ho riconosciuto notevoli vantaggi.

(Mi si corregga qualora avessi travisato pensieri e idee di altrui)

 

21 ore fa, Wayna ha scritto:

...
La visione sistemica ormai mi è chiara. Ci ero arrivato da un pò pure io, anche grazie ai tuoi contributi sul forum e del predator clan, ma anche da fonti diverse ed eterogenee.
...

 

Quali sarebbero queste fonti di cui parli? Ne sono interessato, potresti indicarle (nella maniera che preferisci)?

 

21 ore fa, Wayna ha scritto:

...
Personalmente credo che la società debba tornare a inserire dei valori che includono la salvaguardia e la prosperità della natura da anteporre alle soddisfazioni personali come successo, donne, e denaro, perché tra un paio di decadi ne pagheremo lo scotto (già da ora in realtà, ma molti non se ne sono accorti). Comunque solo una piccola parte della società sembra interessata a cambiare regime, quindi chissà...
...


Sfondi una porta aperta con me. Anche qui, sono interessato, potresti condividere quello che sai (nella maniera che preferisci)?
 

22 ore fa, Wayna ha scritto:

...
Qui si parla di fondare un circolo di illuminati. Userei questo termine perché Aivia e pochi altri sparsi qua e la per il mondo sono degli illuminati che stanno capendo delle meccaniche sociali, e non solo, sconosciute ai più. Intendo a livello profondo, sistemico, intrinseco a ciò che siamo programmati a fare come esseri governati da regole naturali prima che consumatori in ambienti urbani o suburbani.
...


Sono tremendamente incuriosito, mi daresti qualche coordinata per individuare questi illuminati di cui parli affinchè possa illuminarmi anche io con le loro scoperte?

 

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4 ore fa, Tony Stark ha scritto:

My two cents.

Non credo che il nocciolo della questione sia convincere, ma selezionare sia attivamente che passivamente chi è già in qualche modo predisposto e adatto.

Prendi come esempio ^’V’^ stesso (1f3bc.png...Bom xibom, xibom, bombom...) .

Da una parte c’è un’intenzionalità e un fine.

In qualche modo è come se lui lanciasse in mare un messaggio in bottiglia nell’attesa che qualcuno la peschi o come se diffondesse un messaggio radio nella speranza che qualcuno sia in ascolto.

Dall’altra c'è almeno un elemento di casualità contaminato da condizioni favorevoli.

L’atto di ritrovamento della bottiglia con il messaggio o la ricezione del segnale radio potranno anche essere casi di serendipità, tuttavia credo che in chi li ritrova sia imprescindibile in quel momento una certa predisposizione e una condizione fisica e mentale di ricerca, altrimenti la bottiglia sarebbe potuta rimanere in mare o essere immediatamente rigettata senza essere aperta e il segnale nemmeno captato perché l’ascoltatore sintonizzato su altre frequenze o non alla radio. 

Inoltre a me pare che comunichi quello che è e quello che pensa in maniera abbastanza genuina e senza troppe mistificazioni.

Non perde tempo ed energie a convincere nessuno, suona una nota e attende che qualcuno, se vuole, continui armoniosamente per comporre insieme una musica.

Non cerca la mediazione e il compromesso con cui garantirsi un punto di contatto e incontro con tutti.

Di conseguenza quello che ha da dire o lo si accoglie o lo si rifiuta, o si risuona con lui o lo si respinge.

Da come mi sembra dichiari lui stesso e anche da quello che ho potuto riscontrare personalmente, un rischio o addirittura un’effettiva conseguenza di questo atteggiamento è di rendersi ostili e inimicarsi comunque qualcuno, ma con quelli a cui si va a genio si instaura naturalmente uno scambio che porta ad un reciproco beneficio.

Dal mio punto di vista la vera grossa difficolta non è avere culo, quanto invece avere delle belle spalle larghe per mettere in pratica un simile comportamento, perché inevitabilmente si diventa bersaglio di critiche e ostilità. (È istruttiva al riguardo una recente discussione del forum che è stata molto animata).

In tutto questo c’è però un grandissimo punto di forza a mio avviso.

Secondo te l’adesione ad uno stile di vita, ad un mindset, ad un modello è più stabile, forte ed efficace per qualcuno che è stato convinto della sua validità o addirittura a cui gli è stato inculcato o invece per qualcuno che in qualche modo ce l’ha già dentro di sé, perché gli è connaturato e pertanto gli è spontaneo vivere a quel modo.

La risposta credo sia ovvia.

La selezione serve allora anche a questo.

Migrando un momento all’ambito seduttivo, anche qui mi pare che ^’V’^ vada più o meno esplicitamente suggerendo di operare la stessa selezione sulle donne, lasciando passare solo quelle che avvertiamo essere naturalmente adatte a noi, senza che si debba convincere nessuna di alcunché, linea di pensiero che ho imparato a sposare e in cui ho riconosciuto notevoli vantaggi.

(Mi si corregga qualora avessi travisato pensieri e idee di altrui)

Intanto grazie per la riposta al mio post.

Non sto criticando Aivia con il mio commento, anzi, dico il contrario. Quello che critico è il sistema che va setacciato alla ricerca di persone che come dici anche tu dovrebbero essere predisposte ad almeno considerare il lifestyle consigliato nel webinar. Ma il sistema fa si che ce ne siano poche e sparse.

Certo, se parlassimo di avvicinarsi ad un'associazione che ricongiunge ad Aivia o chi per lui faccia da referente sarebbe diverso, avremmo già una persona che fa da pivot, ma partendo da zero ci vuole molto più tempo secondo me. Mi immagino il caso classico in cui devi proporre l'escape plan a diciamo un amico, meglio a una persona che frequenti da poco perché ha pochi pregiudizi o precedenti su di te. Non è esattamente facilissimo, da ripetere poi per creare un gruppetto, anche di 4-5 persone, perché ci sono persone estranee a queste idee, altre allo sviluppo personale, etc.

Comunque non critico il tuo discorso, volevo esporre delle criticità pratiche. 

Però magari qui pecco io di pessimismo e mancanza di networking, almeno per scopi di questo tipo.

4 ore fa, Tony Stark ha scritto:

Quali sarebbero queste fonti di cui parli? Ne sono interessato, potresti indicarle (nella maniera che preferisci)?

Ma guarda, ho viaggiato in vari paesi, mi informo su internet in modo abbastanza eterogeneo da fonti estere, se possibile, cerco di parlare con persone informate, e poi unisco i punti. Mi è capitato di parlare con una persona che ne ha visti di tutti i colori ed ha vissuto all'estero per un bel pò, e si è informato un sacco sulla "crisi del sistema". Nulla di arcano. Mi sembra che molte persone del forum sono informate bene su come vanno queste cose, dipende poi dall'ambito. Non ho mica capito come funziona tutto il mondo di preciso, ma una cultura personale in qualche modo me la sono fatta.

4 ore fa, Tony Stark ha scritto:


Sfondi una porta aperta con me. Anche qui, sono interessato, potresti condividere quello che sai (nella maniera che preferisci)?

Bè i cambiamenti climatici sono una cosa che pò tutti oramai stanno confermando come cosa provocata dall'uomo.

Anche qui basta un pò di buon senso, non servono nemmeno dati super certi.

L'astronauta della NASA Scott Kelly in 10 secondi in un'intervista dentro la ISS dice che l'atmosfera della Terra non sta proprio malaccio ma è più sottile di quello che dovrebbe essere, e consigliava "pacatamente" che sarebbe il caso di farci qualcosa (leggi...raga se non ci diamo un pò una mossa...). Se lo dice uno che è stato sulla spazio per 1 anno...Infatti il sole scotta di più di quando ero bambino. D'inverno al sole stai come d'estate, non ricordo questa sensazione quando avevo 5-10 anni.

Sono decenni che tutti i giorni volano aerei da una parte all'altra del mondo. L'atmosfera non è poi così spessa, non ho un dato preciso ma calcola gli anni per gli aerei e immagina gli effetti può avere.

La Terra ha il raffreddore. C'è più umidità in giro, quasi ovunque.

Hai notato la foschia del cielo? E' un mix di umidità e altre polveri. Il cielo è azzurro limpido di suo, non ci dovrebbe essere sempre questa foschia grigiolina o che fa effetto patina. 20 anni fa non era così, il cielo era più pulito, meno umidità, si stava meglio. L'Italia aveva un clima eccezionale, ora mica tanto (sempre meglio del Canada sicuro!!!).

Tranquillo, non moriremo domani :) ma abbiamo un pò di problemini da risolvere. Sua Maestà La Natura, come direbbe Aivia, non ce la stiamo inculando di pezzo, e prima o poi si riprenderà quello che ci ha dato. Io voglio essere ottimista ma c'è chi dice che non ci stiamo regolando. Ognuna creda quel che vuole credere, egoisticamente alla fine è anche una cosa soggettiva. 

4 ore fa, Tony Stark ha scritto:

Sono tremendamente incuriosito, mi daresti qualche coordinata per individuare questi illuminati di cui parli affinchè possa illuminarmi anche io con le loro scoperte?

Dai, questa è un pò provocatoria :)

Se consideri i gestori o alcuni membri importanti di questa community, troveremmo figure se non simili ma complementari in paesi differenti. Probabilmente in giro per l'Europa e negli USA. Poi magari in Italia ci sono quei tipi di italiani che stanno solo qui, ma di gente in gamba la trovi pure altrove, dipende da quello che cerchi. Se parliamo solo di seduzione giravano i nomi storici dei PUA, ad esempio, in altri campi puoi fare ricerche approfondite sulla rete.

Quando dico illuminato è la persona che hai accuratamente filtrato tra quelli sopra la media, in base ai tuoi valori e alla tua cultura. Prendo sempre Aivia come esempio perché è oggetto del thread, non mi risulta che in tv o su facebook si parlino di cose come il predator clan, ma nemmeno nelle community di seduzione che propongono cose spesso simili.

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Draconicus

Che figata, cazzo.

Ho risuonato con ogni singola cosa che è stata detta. Mi sono reso conto di essere un Predator, per la giovane età ancora con un'ottima percentuale Kajiru, ma ho rivissuto diverse esperienze che mi hanno confermato la mia voglia di esplorare, essere indifferente alle norme e ricercare il benessere e la libertà in ogni scelta più o meno cosciente.

Mi è tornato alla mente un mio atteggiamento ricorrente da bambino, che mi aveva fatto emarginare e odiare dagli altri bambini. Fino ai 6 anni, cioè quando ho iniziato la scuola e sono stato "educato" ad altri valori, ero un piccolo predatore che seguiva la sua "Mission" spazzando via, nel suo piccolo, tutto ciò che lo intralciasse.

Il mio obbiettivo era divertirmi ed ogni volta che mi ritrovavo in una situazione in cui altri bambini erano fra di me e l'oggetto del mio desiderio facevo in modo di levarmeli dalle palle, esempio: al parco fermavo i bambini sulle bici, li tiravo giù e prendevo loro in prestito la loro bici tanto per farmi  un giro e poi riportargliela e non per dimostrarmi il più cazzuto e rispettato dei parchi ma perché proprio non me ne fregava nulla. Sono sempre stato quello un po' diverso che amava fare cose non da "bravo bambino".

Potrei dilungarmi a raccontare altri aneddoti, del come sono stato ingabbiato in un ruolo non mio che mi ha profondamente cambiato, fatto male per lungo periodo e solo grazie al Predator Clan ho potuto sperimentare cosa si prova ad inginocchiarsi davanti alla bandiera nera, ma si perderebbe il senso del mio feedback perciò rimango in tema.

Parlando invece del quadro generale e di alcuni dettagli riguardo al Piano di Fuga posso dire di essere molto curioso a ciò che verrà dopo, ma solo grazie a questo primo capitolo è possibile organizzare il proprio Piano di Fuga, non al meglio e con un'ottima percentuale di andare incontro ad altri errori (chiariti nei capitoli futuri) già fixati da Aivia.

E' stato illuminante questo primo capitolo, grazie. Ho le antenne ricettive per Sentire qualcuno che come me può capire l'importanza di questo passaggio di transizione ascoltando e osservando chi ha la luce negli occhi, sarà interessante :-)

Non avete idea quanto mi gasa immaginarlo come rito di iniziazione fra cacciatori in una tribù dove poi si va a caccia armati.. peccato in questa "societaccia" sia difficile da attuare, ma con un ottimo gruppo e organizzazione sarebbe possibile farne un surrogato.

Modificato da LuckyDave
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WOW! L'idea è geniale , durante il video già mi comparivano i nomi di alcuni che sarebbero perfetti per questo progetto.

Sono in fibrillazione , non vedo l'ora di iniziarlo il prima possibile !

Mi interessa sapere se conviene aspettare i prossimi capitoli (perchè ci sono magari indicazioni importanti riguardo al progetto e ai compagni da scegliere) o si può già iniziare a raccogliere qualcuno e iniziare il tutto.

Voglio la mia spina dorsale!

Sono estremamente motivato!

Nessuno mi fermerà!

 

Con Amore e Odio, Volontà e Fede,

Riccardo

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Practicing
1 ora fa, LuckyDave ha scritto:

Non avete idea quanto mi gasa immaginarlo come rito di iniziazione fra cacciatori in una tribù dove poi si va a caccia armati.. peccato in questa "societaccia" sia difficile da attuare, ma con un ottimo gruppo e organizzazione sarebbe possibile farne un surrogato.

 

39 minuti fa, P.P. ha scritto:

Mi interessa sapere se conviene aspettare i prossimi capitoli (perchè ci sono magari indicazioni importanti riguardo al progetto e ai compagni da scegliere) o si può già iniziare a raccogliere qualcuno e iniziare il tutto.

Leggere queste cose mi fa venire in mente questo film (Fight Club):

 

 

Modificato da Practicing
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badguy

Vorrei fare una domanda ad Aivia.

In un altro topic che non sto a citare interamente, dicevi sostanzialmete che il Predator Clan non è adatto a tutti, che se sei sfigato, vergine e impacciato, il clan non ti insegnarà a rimorchiare le cubiste in discoteca, che rifiuti molte persone che vorrebbero entrare nel clan perchè queste avrebbero bisogno prima di un terapeuta, e non di te, e che ti farebbero pessima pubblicità visti i magri risultati che otterrebbero.

Apprezzo la tua onestà e quel che sottintendi con queste parole, ovvero che il clan è una sorta di corso avanzato di seduzione, che richiede prima il possesso delle abilità base (essere un minimo spigliato con le donne e riuscire a sedurne qualcuna). Sei uno dei pochi che ammette, in maniera anche abbastanza esplicita, l'importanza dell'essere attraenti, del possedere qualità come bellezza, social circle, ecc...per riuscire ad applicare determinate tecniche.

Nel caso dell'Escape Plan, che comunque non è centrato solo sulla seduzione, vale la stessa cosa? E' un corso adatto a qualunque persona indipendentemente dalla sua età e dal suo percorso di vita, o funziona solo per alcuni?

Modificato da badguy
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