No-contact e freeze, questi sconosciuti.

[gold86 [Partecipante] 2725]

2 ore fa, Oionos ha scritto:

Ho omesso un particolare importante in tutta la vicenda: lei qualche mese fa è rimasta sola, avevo gia detto che i genitori hanno preso un'altra strada, ma lei ha deciso di rimanere, per me disse.

Puó essere vero come no che é rimasta qui per te.

Di sicuro una decisione coraggiosa, vista la sua etá, uscire in maniera cosí brutale dalla sua "comfort zone", quando trasferendosi avrebbe continuato a mantenere i propri standard di vita...

Per come la vedo io, sicuramente ha agito cosí sulla base di una motivazione forte, anche solo per il fatto che cosí facendo il contatto con la sua famiglia si sarebbe diradato.

La risposta piú probabile, tuttavia, é pure la piú  semplice: ovverosia che la sua sia stata una decisione "di pancia", poco meditata, che non ha tenuto conto delle molteplici variabili che il vivere da soli comporta, tra cui appunto la variabile economica.

Alla luce di questo, ritengo che, sì, lo abbia fatto per te, ma non avendoci pensato molto non saprei neppure che significato attribuire a questo gesto, e infatti...

Per forza di cose ha dovuto rimboccarsi le maniche e lavorare tanto, ma davvero tanto, per poter vivere e sostentarsi autonomamente. Dal momento della dipartita dei suoi, sono iniziate le prime avvisaglie di pericolo. Eravamo scoppiettanti, una nuova esperienza ogni giorno insieme, poi d'un tratto le nostre vite sono cambiate: il troppo lavoro per entrambi ci impediva di vederci con discreta frequenza, e facevamo molte meno cose rispetto ai primi due anni, anche se il sesso è stato intenso fino all'ultimo (altra cosa che non mi spiego). Quando m'ha lasciato m'ha anche detto di non esserle stato vicino in quel suo periodo buio, che la sua amica ha fatto molto di piu. Esterrefatto! Vero è che spesso mi chiedeva di andare da lei, ma alcune volte non me la sentivo perché avevo bisogno di un po' di isolamento dopo 8 ore di lavoro, e forse qui stanno alcune delle mie vere colpe.

Stare un po' isolati perché stanchi non credo sia una colpa.

Se fossi andato da lei sei sicuro che sarebbe andata meglio?

Sei sicuro che lei, vedendoti comunque stanco e per i fatti tuoi, non si sarebbe lamentata con un classico "non mi ascolti", "non mi sento compresa", "non mi capisci"?

Sono quelle classiche situazioni, queste, che mettono alla prova le persone e, quindi, la relazione...

Chiamali "Stress test".

Se non si superano, la persona, e quindi la relazione non regge.

Difficilmente ha saputo comprendere i miei momenti down, m'e stata vicino per carità, ma ho la sensazione che le sue paturnie avessero sempre la precedenza sulle mie, non banalizzate, questo no, però amplificate, secondo lei, da me.

Se te lo sentivi forse era cosí davvero.

Da me s'aspettava qualcosa, e quel qualcosa era andare a convivere. Sapevo che se di li a qualche mese non avrei accondisceso alle sua volontà sarebbe finita, non avevo tutti i torti. A 23 anni non ho avuto il coraggio di lasciare casa, un fratello piccolo che voglio ancora godermi, per andare a convivere con lei, lei questo l'ha percepito, e secondo me questo è il motivo piu grande del suo disamore. Il concetto di base è il seguente: se i suoi fossero rimasti, lei m'avrebbe mai proposto la convivenza? Io non credo. Lei vedeva se stessa spezzarsi in due per pagarsi l'affitto, e vedeva me a casa, senza grosse spese, e si chiedeva: "ma perché devo sacrificarmi da sola, lui si fa la macchina nuova, invece di fare uno sforzo e venirmi incontro, è egoista, sta a casa e io qui a farmi il culo". L'ho capita, e la capisco, con tenerezza, compassione, amore, per quello che ha passato, ma la convivenza mi sembrava un passaggio innaturale, forzato dagli eventi, perché ribadisco, se i suoi fossero rimasti, me l'avrebbe chiesto? Mmm. Vi dico che se i suoi fossero ancora qui, io non starei nemmeno scrivendo su IT.

Se non te la sentivi hai fatto bene a non andare! 

 

[Oionos [Partecipante] 199]

Sfogo finale: una due giorni pazzesca, ho perso un amico e mia madre ha avuto un incidente. Le ho scritto un sms per cercare un conforto, una sua chiamata m'avrebbe aiutato in questo momento atroce. Nulla, mi ha ignorato brutalmente. Mai stato cosi male, non ho più lacrime da far uscire.

[vol-à-voile [Partecipante] 8066]

Ci siamo passati tutti: cercare compassione nel nostro carnefice è quanto di più sbagliato ci sia al mondo.

È comunque la botta "iniziale" (ne subirai altre) che ti serviva.

Da ora in poi comincia la discesa. Lunga eh, ma pur sempre discesa

[GhostQiNa [Partecipante] 1863]

17 ore fa, Oionos ha scritto:

Sfogo finale: una due giorni pazzesca, ho perso un amico e mia madre ha avuto un incidente. Le ho scritto un sms per cercare un conforto, una sua chiamata m'avrebbe aiutato in questo momento atroce. Nulla, mi ha ignorato brutalmente. Mai stato cosi male, non ho più lacrime da far uscire.

Fratello, non umiliarti così. Lei questo adesso vede e sente. Ed è tutto il contrario di ciò che attrae una donna. Lavora su te stesso, rafforzati, dedicati a ciò che ti far star bene e allontanati da lei. Quando lo percepirà, probabilmente comincerà a farsi delle domande. Non significa che ritornerà da te ma sarà comunque un punto a tuo favore. Coraggio :)

[vol-à-voile [Partecipante] 8066]

2 minuti fa, GhostQiNa ha scritto:

Quando lo percepirà, probabilmente comincerà a farsi delle domande.

Che quindi non è detto che se le faccia.

Sai @Oionos, quasi 3 anni fa troncai una frequentazione con una ragazza cotta di me a livelli mai visti.
Finii tutto lì perché era ossessiva, mi opprimeva sempre e pian piano capii che non avevo un grande trasporto.
Ci frequentammo per soli due mesi ma tanto bastarono per farla entrare in one-itis.
Mi dispiacque, perché io son fatto così: evitai i posti dove andava lei, evitai di scriverle, evitai di parlarle.
Lei continuava imperterrita a scrivermi e a cercarmi per la città sino a quando si prese un camion di emozioni addosso quando mi vide fare lo scemo con una (secondo la sua tesi, in realtà stavo semplicemente scherzando con un'amica).

Da allora cambiò radicalmente: non si fece più sentire, rafforzò il giro di sue amicizie con anche amiche nuove, si fidanzò per ben due volte nel giro di un 15 mesi e trovò anche un nuovo lavoro (dal quale ora l'han licenziata ma vabè, dettagli).
Sai in tutti questi anni quante domande mi sono fatto su di lei? Poche, pochissime.
Ho notato senz'altro la ripresa ma aldilà di ciò, non me ne può fregar di meno.

La morale è che: quando lei percepirà il tuo cambiamento, probabilmente non ti interesserà neanche più che lei lo senta o molto più probabilmente lei neanche si porrà più domande su di te (come non lo sta facendo ora, tranquillo proprio riguardo questa cosa). E' giusto che tu vada avanti non pensando di migliorarti per lei. E questo mettitelo bene in testa

[Oionos [Partecipante] 199]

Nel momento in cui lo facevo ero ben consapevole che avrei perso punti, piuttosto che guadagnarli. Ero così devastato dal mix di eventi cho ho sentito il bisogno di cercarla, come ero abituato prima. È questo che ci frega, l'abitudine e la dipendenza. 

P.s. vi è mai accaduto, dopo esser stati scaricati, di idealizzare come in un sogno irripetibile il primo incontro? Il timore che una simile alchimia si rischi di non incontrarla mai piu? Mi balenano in testa molti pensieri rivolti anche al futuro, palesemente materialistici ahimè, perché vivo anche con l'angoscia di dovermi disabituare ad una vita sessuale che dai 18 anni non s'era mai interrotta. Banale, direte voi, ma mi fa impazzire l'idea di immaginarla in un'altra storia e cio che questa comporta, ed io fermo al palo, in attesa della guarigione e spento di carica sessuale, letteralmente impazzisco.

 

[Oionos [Partecipante] 199]

9 minuti fa, vol-à-voile ha scritto:

Che quindi non è detto che se le faccia.

Sai @Oionos, quasi 3 anni fa troncai una frequentazione con una ragazza cotta di me a livelli mai visti.
Finii tutto lì perché era ossessiva, mi opprimeva sempre e pian piano capii che non avevo un grande trasporto.
Ci frequentammo per soli due mesi ma tanto bastarono per farla entrare in one-itis.
Mi dispiacque, perché io son fatto così: evitai i posti dove andava lei, evitai di scriverle, evitai di parlarle.
Lei continuava imperterrita a scrivermi e a cercarmi per la città sino a quando si prese un camion di emozioni addosso quando mi vide fare lo scemo con una (secondo la sua tesi, in realtà stavo semplicemente scherzando con un'amica).

Da allora cambiò radicalmente: non si fece più sentire, rafforzò il giro di sue amicizie con anche amiche nuove, si fidanzò per ben due volte nel giro di un 15 mesi e trovò anche un nuovo lavoro (dal quale ora l'han licenziata ma vabè, dettagli).
Sai in tutti questi anni quante domande mi sono fatto su di lei? Poche, pochissime.
Ho notato senz'altro la ripresa ma aldilà di ciò, non me ne può fregar di meno.

La morale è che: quando lei percepirà il tuo cambiamento, probabilmente non ti interesserà neanche più che lei lo senta o molto più probabilmente lei neanche si porrà più domande su di te (come non lo sta facendo ora, tranquillo proprio riguardo questa cosa). E' giusto che tu vada avanti non pensando di migliorarti per lei. E questo mettitelo bene in testa

Tutto giusto, ma il peso di una frequentazione, per quanto lei fosse cotta non è paragonabile ad una ltr di quasi tre anni.

Solo questo mi da tanta amarezza, da un giorno all'altro un pezzo di vita mia se né andato, nemmeno il tempo di metabolizzare. Nella precedente ltr ci furono tre mesi di strascichi che almeno mi portarono a farmela detestare, ma ora sto peggio perché l'ultima volta insieme ce stato l'amore, e poi bruscamente fantasma, verosimilmente per l'eternità, non lo sopporto.

[vol-à-voile [Partecipante] 8066]

5 minuti fa, Oionos ha scritto:

ma il peso di una frequentazione, per quanto lei fosse cotta non è paragonabile ad una ltr di quasi tre anni.

E chi te lo dice scusa? Teoricamente quando idealizziamo qualcosa, non abbiamo di certo il calendario di fianco per decidere per quanto tempo valga o meno la pena.
Figurati che l'anno dopo entrai in one-itis per una con cui manco avevo avuto modo di metterle la lingua nell'esofago!


 

 

18 minuti fa, Oionos ha scritto:

vi è mai accaduto, dopo esser stati scaricati, di idealizzare come in un sogno irripetibile il primo incontro? Il timore che una simile alchimia si rischi di non incontrarla mai piu?

E' capitato a dicembre e per colpa di Facebook che mi ricordava che un anno fa ero con lei a farmi un sushi per la nostra prima uscita fuori + bacio + fclose.
Capita..un pensiero che finisce subito però dopo che ci hai fatto il callo.

Non vi è alcun timore quando in cuor tuo sai che nessuno di noi è insostituibile e le alchimie sono fatte per essere create.
Hai ragione a doverti fare domande, a cercare di metabolizzare il tuo dolore..ma pian piano ci arriverai da solo, per il momento "goditi" te stesso e abbraccia il dolore.
Non durerà. 
Ciò che deve durare sei tu.

[Everything [Partecipante] 1392]

15 minuti fa, Oionos ha scritto:

P.s. vi è mai accaduto, dopo esser stati scaricati, di idealizzare come in un sogno irripetibile il primo incontro? Il timore che una simile alchimia si rischi di non incontrarla mai piu? Mi balenano in testa molti pensieri rivolti anche al futuro, palesemente materialistici ahimè, perché vivo anche con l'angoscia di dovermi disabituare ad una vita sessuale che dai 18 anni non s'era mai interrotta. Banale, direte voi, ma mi fa impazzire l'idea di immaginarla in un'altra storia e cio che questa comporta, ed io fermo al palo, in attesa della guarigione e spento di carica sessuale, letteralmente impazzisco.

 

Certo è assolutamente normale e questo deriva da un semplice fatto, che tu ora ovviamente la idealizzi a livelli estremi, impensabili. È logico non riuscire a vedere ad un palmo dal proprio naso, perché siamo annebiati, delusi, incazzati. La paura di non poter riprovare più sensazioni simili, di grande coinvolgimento, o anche semplicemente l'idea di non poter trovare una come lei è logica e fa parte del percorso.

Dai il giusto valore a quella persona, distaccati, un passo indietro, vedrai che comincerai ad inquadrarla in modo più nitido. 

Pensaci, se stai con la faccia attaccata allo schermo della televisione vedi qualcosa? No, al massimo sei accecato dalla luce e basta. Prova a metterti seduto sul divano e cosa succede? Vedi senza essere abbagliato e vedi anche meglio!

 

[Oionos [Partecipante] 199]

26 minuti fa, Everything ha scritto:

Certo è assolutamente normale e questo deriva da un semplice fatto, che tu ora ovviamente la idealizzi a livelli estremi, impensabili. È logico non riuscire a vedere ad un palmo dal proprio naso, perché siamo annebiati, delusi, incazzati. La paura di non poter riprovare più sensazioni simili, di grande coinvolgimento, o anche semplicemente l'idea di non poter trovare una come lei è logica e fa parte del percorso.

Dai il giusto valore a quella persona, distaccati, un passo indietro, vedrai che comincerai ad inquadrarla in modo più nitido. 

Pensaci, se stai con la faccia attaccata allo schermo della televisione vedi qualcosa? No, al massimo sei accecato dalla luce e basta. Prova a metterti seduto sul divano e cosa succede? Vedi senza essere abbagliato e vedi anche meglio!

 

Sta proprio li il gran dilemma: se non fosse idealizzazione, ma piena coscienza d'aver perso chi m'ha voluto veramente bene? Non so se l'amassi e l'amo ancora, la decisione di non convivere ha pesato nel bilancio finale, ma oltre a sentire un grande vuoto per l'assenza di un pilastro della mia vita, sento che mi manca la persona, lei come tale. Speriamo sia solo un offuscamento emotivo, devo ritrovarmi.