Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160989 Inviato 1 Agosto 2017 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 1 Agosto 2017 7 ore fa, Giulioone95 ha scritto: Vedi non capisco una cosa. Nella prima parte dici che il nemico è Mao. Ma dici anche che ognuno, nella sua posizione, avrebbe fatto lo stesso. Ho scritto che l'ultimo degli scemi che manifestano avrebbe fatto lo stesso. Non tutti sono invischiati in dinamiche vittima-salvatore-carnefice. Non posso dire che tutti siano pecore o pastori. Non posso dire che ognuno nella sua posizione avrebbe fatto lo stesso. Posso dire con fermezza che uno al mondo no. Posso sognare più di uno. La frase su chi scagliare la freccia, è relativa al fatto che c'è un dividi et impera in atto. Se credi (tu ipotetico) che il nemico siano le donne perché ti hanno fatto del male e lo hanno fatto deliberatamente, o se sei una donna e credi che il nemico sia l'uomo perché per essere felice fa "miao" e non "bau" come ti aspetti, beh, la freccia è da scoccare verso chi ha detto che i maschi fanno bau e riportano l'osso. Questo porta l'attenzione sul fatto che vi è una cultura, che in parte si è formata a caso, ma in parte è spinta e pilotata. E il nemico è quello. Realizzato quello, l'arciere si rende conto che se vive a mollo nella piscia d'un cane di una cultura disallineata dal suo sentire e dalla realtà della sua esperienza interiore, non è colpa del Mao di turno. E' nata prima la domanda, di pastori, che l'offerta. Nel caso di Mao, la forza ignorante e scomposta, priva di strutture gerarchiche e capi clan cui fare affidamento, fu la massa di contadini poveri ai quali bastò raccontare che erano poveri per colpa di una minoranza di borghesi, (salvatore-vittima-carnefice da manuale) per guidare quello che, egli stesso, chiamò dittatura democratica. Il modello lo copiò pari dalla Russia, in cui la forza belante ignorante a cui raccontare cazzate per avere appoggio di massa furono i lavoratori dell'industria, che però in Cina non c'era ancora. Il modello vittima salvatore carnefice è poi stato copiato pari pari dalle femministe, che hanno sostituito "padroni dei mezzi di produzione" con "uomini" e "lavoratori" con "donne" e hanno messo in giro una delle più grandi frottole mai raccontate. Gli uomini lavoravano sedici ore al giorno nelle miniere, per portare da mangiare alle donne. Altro che padroni. le industrie e le miniere erano dell'1-2% degli uomini, e gli altri uomini lavoravano in esse. Copincollare tutta l'ideologia sostituendo padroni dei mezzi di produzione con uomini... Il problema di tutte queste ideologie senza alcuna attinenza con un piano di realtà, è che possono fare presa sulla massa belante, ed è la massa belante che comanda in democrazia, e chi comanda la massa belante, comanda. E dall'unione tra il non senso della massa belante e del taglio deciso da chi la guida, nasce la cultura. E dalla cultura, dal trend, dal contesto, nascono gli atteggiamenti femminili. Ossia la loro posizione razionale verso qualcosa. Cita Nella seconda parte dici che va bene il sistema capitalista, va bene fare i propri interessi, ma quando si parla di avere dei guadagni compromettendo però la felicità di uomini e donne, questo non va più bene. Non sono nessuno per dire che qualcosa vada bene. O male. Sono giudizi di merito, gli unici giudizi li dà la natura e sono giudizi di efficienza ed efficacia. Non ho detto che andasse bene, ho detto che fingere di ignorare che la natura è così (e ha i suoi motivi) è ipocrisia, la stessa dell'operaio che manifesta contro lo sfruttamento dei cinesi, ma ciò che vuole è l'alfa romeo e due fighe più belle. Cita Hai anche parlato di studi che rivelano la natura capitalista dell'uomo. Sai che rivelazione, le persone come tutte le organizzazioni biologiche di cellule, cercano la propria crescita. Però parlavo di natura individualista e competitiva, erso il benessere e la prosperità, non di "natura capitalista". Cita Quindi, come può una persona lanciare una freccia contro un qualcuno che ha fatto ciò che avrebbe fatto chiunque altro al suo posto? Il vero nemico quindi, non dovrebbe essere nè Mao; nè l'uomo ( con la u minuscola); nè le donne; ma la natura capitalista, la natura intrinseca nell' uomo. Per arrivare ad una conclusione. Secondo me, dal tuo discorso il nemico è la natura capitalista dell'uomo. Ed è quella che bisogna combattere. Questa conclusione è tua e la rispetto come frutto del tuo ingenio, ma non mi appartiene e non era la conclusione del mio discorso. Cita E a me vengono in mente 2 modi per combatterla: 1 eliminare la natura gerarchica dell'uomo; oppure 2 aggirare la natura gerarchica dell'uomo. dato che la 1 porterebbe ad una situazione di caos permanente ( un branco senza leader), la più fattibile è la 2. Ovvero aggirare la natura gerarchica dell'uomo; tramite,per esempio, l'istituzione di unità di controllo finalizzate a controllare i capi della piramide . Ma data la natura capitalista dell'uomo, queste unità di controllo potrebbero essere corrotte dai capi della piramide; quindi viene l'idea di creare altre unità di controllo che controllino le unità di controllo. Ma pure queste sarebbero corruttibili. Quindi, in fin dei conti, la natura capitalista non può essere aggirata per via della natura capitalista stessa. 1: sarebbe la morte e il fallimento di ogni gruppo sociale. Una gallina senza testa non è più efficiente e funzionale di una gallina con la testa. 2: è proprio perché è stata aggirata, che sempre nell'esempio dei contadini ignoranti e poveri della Cina, che erano una massa scomposta e non erano organizzati in clan da 20-300 unità con una chiara struttura gerarchica e capi clan che li conoscessero uno per uno, le persone hanno potuto far pilotare la propria stupidità di gruppo al primo che li pilotasse per nutrirsene. Non solo in senso economico e di potere, ma MAO ha attivamente poi sterminato i contadini poveri a milioni. (vittima-salvatore-carnefice da manuale). Ma qui bisogna specificare una cosa, facciamoci aiutare dalla NASA. Quando furono costruiti gli shuttle, servì in fretta e furia costruire degli hangar per proteggerli dalle intemperie. Le intenzioni erano buone. Gli ingegneri presero il progetto degli hangar per gli aerei e semplicemente moltiplicarono le dimensioni dei componenti per crearne di giganteschi. Problema. Non è che se ingrandisci una cosa che funziona essa continua a funzionare ma più in grande. Non funziona così la natura, funziona secondo matematiche frattaliche, non ingrandimenti. Con quei volumi, infatti, dentro gli hangar giganti si creava una vera e propria atmosfera come quella esterna, con tanto di nubi, scariche temporalesche, fulmini. Cosa centra con i clan? Le tribù di cacciatori funzionano benissimo dal punto di vista della linea di comando e della gerarchia. Ma sono clan di 20-300 individui. Il nostro sistema nervoso e i nostri istinti sociali ed emozioni cognitive superiori (quelle adattate per la vita sociale complessa, come la vergogna e il senso di colpa) si sono costruiti attorno a quella linea di comando, a quella gerarchia, a quella quantità di persone di cui tieni traccia emotiva. Solo... se vuoi crescere come numero demografico, lo devi fare in modo frattalico, non è che ingrandisci il numero dei partecipanti al clan fino a milioni di persone e ci ficchi un capo sopra. Non funziona così. Se la natura ha trovato la migliore configurazione (efficienza, efficacia) in 150 individui con una linea di comando chiara, non puoi copiare il modello su scale di 150 milioni. Tanto meno puoi creare quell'aberrazione assurda per cui la coda fa la testa, ossia, le sette persone su dieci che nel clan hanno solo da stare zitte e ringraziare per i vantaggi condivisi con loro, non puoi metterle a comandare con sta cosa dei sette voti su dieci, e giocare a chi meglio riesce a ficcargli in testa ideologie e slogan per avere il loro potere on demand. Perché non è naturale sotto nessun punto di vista che loro abbiano potere, altrimenti il clan sarebbe preda di stregoni e di chi la spara più grossa. Crescita frattalica, significa che se hai tribù, clan, di 150 individui, ossia organismi di 150 cellule cooperanti (cooperano perché hanno più dividendi a fare così che a fare da soli), per salire di livello devi fare una confederazione di (fino a ) 150 clan di 150 individui. E così via. Ossia, clan tribali interconnessi. Quando dico clan tribali, non pensare a gente che ha una testa essiccata al collo e il pisello coperto da una foglia. Parlo del nostro corretto funzionamento sociale in linea con il sistema nervoso e come è congegnato. Anzi, il progresso tecnologico come internet, sarebbe il sistema nervoso stesso delle confederazioni di clan interconnessi. Mao non gliela raccontava, ai contadini, la sua frottola marxista-leninista per incularli, se loro facevano riferimento all'uomo in carica per loro, il loro capo clan. Ma questo vale per qualsiasi ideologia, non ha a che fare con considerazioni di merito destra o sinistra, che sono aberrazioni della dittatura democratica. Detto questo, a me di "salvare il mondo" non me ne frega niente, tanto meno di convincere. Quei contadini stavano bene inculati. Stanno tutti, bene inculati, il pecorame che chiama i pastori. E fanno bene i pastori a tosare le pecore. Però i clan hanno una subcultura. E' un fenomeno spontaneo. In parte automatico, in parte dovuto ai dettami della linea di comando. Questo avviene anche nelle colombe, non è qualcosa che ad un certo punto appare magicamente nella filogenesi. Ceppi di colombe parenti per DNA, ma viventi in isole differenti, hanno mostrato di aver sviluppato modelli di corteggiamento differenti. E se questa subcultura si dimostra contraria al sentire naturale, e quindi foriera di disperazione in misura maggiore di quanto già da sola fa la vita, questo è un problema immediato della linea di comando. Perché magari a Mao frega cazzi di milioni di persone che non conosce. Ma 150 persone che conosci, se le vedi soffrire, per credenze stupide e usanze errate, hai la nausea, le loro emozioni ti contagiano, stai male, la pressione va alle stelle, non sei mai felice. Cita l'istituzione di unità di controllo finalizzate a controllare i capi della piramide . Ma data la natura capitalista dell'uomo, queste unità di controllo potrebbero essere corrotte dai capi della piramide Questo è un problema dell'hangar gigantesco per lo shuttle, e non esiste modo di fixarlo perché le società gigantesche non sono modelli possibili. Se poi ci aggiungi il divide et impera di costituirle di coppie M/F senza padrone e di considerarle unità base della società, manca proprio la buona fede per pensare che ci possa essere un controllo. Sarebbe come chiedere alla mafia di avere un sistema di controllo per evitare corruzione. Lo so che tu quando dici piramide senti qualcosa di negativo in testa, e che però... il fatto è che la piramide gerarchica è esattamente la tua protezione e la tua fonte di vantaggi in un vero clan, ed è il modello che ti fa stare bene quando fai parte di un vero gruppo. Quindi da una parte hai qualcuno che ti ha convinto (a volte anche comici sponsor di palline bufala per fare il bucato senza detersivi) che ci sia una piramide, che questa sia il male, e che devi dare il tuo voto e il tuo potere in prestito a chi la combatte, e mi raccomando fate massa votante. (dinamica vittima-salvatore-carnefice). Dall'altra parte hai qualcuno come il socialista Erich Fromm che in "fuga dalla libertà", con rammarico, ammette di aver studiato tutta la vita come fottere la piramide solo per rendersi conto che gli uomini ce l'hanno dentro e contrariamente a ciò che affermano, la vogliono. Pertanto se ne sente rammaricato. Non dovrebbe esserlo affatto. E' giusto e normalissimo che ce l'abbiano dentro, è sano, giusto, normale e vantaggioso per tutto il gruppo, che la linea di comando di un clan (20-300 persone) sia a piramide, ed è perché sono sistemi nervosi sociali evoluti per clan di 20-300 persone, che ce l'hanno dentro. Il problema nasce quando mancano i capi clan e tutti sono divisi in famiglie da due, e si espande il concetto piramidale per milioni di persone. Ma quello non è un problema del modello gerarchico che hai dentro in quanto specie predatoria ed evoluta, capace di operazioni coordinate e con un centro di comando. E' un problema dovuto alla dimensione del modello, che è stata espansa in dimensione invece che sviluppata su algoritmo frattalico. Il tuo sistema nervoso non è fatto per decidere il capo da un manifesto in cui sorride. Cita Infine non mi è chiara un'ultima cosa Converrai con me che anche tu sei umano, e che quindi anche tu hai intrinseca una natura capitalista. Quindi, ipotizzando che il tuo Clan raggiunga livelli macro, non diventerebbe esattamente come il mondo attuale? So che hai trovato la risposta a questo dubbio nella trattazione precedente. Un clan non può superare le 150-300 unità. Nessuno può gestire in efficienza ed efficacia più di questo numero di persone. A meno che non trasformi le persone in numeri. Ma i sistemi bio psico sociali umani non sono numeri. Gli batte il cuore, respirano, hanno sogni, non sono meno miracoli dei topi o delle falene. Non si possono fare le coccole a un numero. Un database può dirti che gelato mangia di solito, ma solo uno sguardo può dirti che ha voglia di gelato adesso e che lo vorrebbe di un gusto fruttato e non troppo dolce. Se io dovessi avere lo sbattimento di fare il capo*, sbattimento che non ho, farei il capo coi miei nove secondo la gerarchia dei Ninja Clan, a comando dei centocinquanta massimo trecento. Potrebbe arrivare a trecento unità in certi momenti, ma non può espandersi di più. Sono gli altri Ninja Clan con cui siamo interconnessi, a formare il numero, ma sarebbe frattalico. Mi fa molto onore che mi chiami umano, ma ho un'intrinseca natura predatoria, non capitalista. Non accumulo. Né grasso né scorte né capitali. Credo ci sia un misunderstanding di fondo, perché noto che continui ad usare il termine capitalista, che è connotato ideologicamente e porta con sé molte tracce emotive. Quando dico che l'asiatico appartenente ad una cultura collettivista, viene messo in un contesto che permette la crescita individuale e che permette a lui di arricchirsi e prosperare, quello che lui farà sarà di abbandonare in blocco l'ideologia collettivista in favore del proprio benessere individuale. Attento bene. Non ho detto che abbandona l'ideologia collettivista in favore di un'ideologia capitalista. Ho detto che essendo vivo, basato sul carbonio e staffetta per DNA, non esiste che, potendo, non cerchi il suo benessere. Stare bene e prosperare non è ideologia. Avere la casa con piscina che attira figa non è ideologia. E' figa. E sai perché egli, cercando il suo vantaggio individuale, tende a fare il suo stesso ed unico vantaggio? Perché viene tolto da una macrosocietà (hangar shuttle) collettivista, che quindi lo incula, perché dividere da bravi fratelli tra alcune persone non funziona su numeri enormi, e viene messo non in un clan, ma in un'altra macrosocietà (hangar shuttle) che invece permette e favorisce il benessere individuale basato sulla competizione. Che è un'altra inculata. E'meglio, se lui è capace, perché prospera invece di farsi depredare, ma è un'altra inculata. Perché in una macrosocietà basata sulla competizione individuale per il successo, il debole ci perde tutto perché è debole, e il forte prospera ma molto meno di quanto poteva prosperare in clan. Perché il clan è clan se porta ad ogni cellula più vantaggi che a stare da sola. E' così che funzionano gli organismi. Se lui avesse accesso ad un clan modello cacciatore, invece che ad una macrosocietà modello agricolo a caste, certo che guarderebbe solo al suo vantaggio individuale, mica è il buon samaritano. Ma proprio per questo, manterrebbe la formazione e sosterrebbe con ogni sua forza la linea di comando del clan. Perché come individuo ci guadagnerebbe più prosperità in clan che da solo. Questo ovviamente non si può espandere ed applicare ad una macrosocietà collettivista. E' ovvio che davanti a quella, è meglio una macrosocietà individualista, se hai delle carte da giocare per prosperare. Ma entrambi sono modelli che non esistono, che non reggono, sono hangar per shuttle. * Spoiler *Se io dovessi avere lo sbattimento di fare il capo Se finisse la parentesi agricola e la sua cultura antinaturale, se le persone invece che zappaterra tornassero ad essere cacciatrici di contratti, di clienti, di opportunità, di scambi, se tornassero ad essere raccoglitori, sostituendo i cespugli di bacche col supermarket... ossia, se finisse la necessità di vivere in contrasto aperto con l'evoluzione del nostro sistema nervoso per adattarsi alla vita agricola e ci si rendesse conto che meno del 2% della gente lavora in ambito agrario. Se allora i tempi fossero maturi perché tornasse il Lupo. Archetipicamente scacciato dal ruolo di guida del cacciatore e relegato al ruolo del cattivo nelle favole con cui i pastori crescono le pecore come tali. Se tornasse ad essere quel cugino dell'umano, superiore nella caccia che i capi clan di cacciatori seguivano (e gli inuit lo fanno tutt'ora) perché capace di ispirarli nelle tecniche e nelle dinamiche della caccia che per lui sono naturali. Il fatto che molti capi clan ne adottino la subcultura perché più efficace, più funzionale, più in linea con la realtà della loro esperienza interiore... significherebbe che lui è il capo di quei clan? NESSUNO va a fare il capo in casa dei capi clan. Né il Mao di turno né il Lupo che ha ricordato all'uomo la loro natura comune, sepolta da diecimila anni di stronzate che non hanno cambiato il DNA, e ne ha ispirato la formazione in Clan. Il regno del Lupo non è qui. BlackSabo, DreamSpirit, Giulioone95 e 9 altri ha reagito a questo 7 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Apollodoro [Lurker] 903 Inviato 1 Agosto 2017 Condividi Inviato 1 Agosto 2017 Ma come fai a scrivere sempre tanto? Ti avverto soltanto che a scrivere tanto è sempre difficile leggerti tutto. Soprattutto per chi è malato di stress e soffre di fretta. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Apollodoro [Lurker] 903 Inviato 1 Agosto 2017 Condividi Inviato 1 Agosto 2017 (modificato) 11 ore fa, ^'V'^ ha scritto: Se invece fossero tutte sotto il tuo tetto in una big family utopica, evitandoti problemi di logistica e suddivisione del tempo... ti troveresti ad affrontare le loro gelosie, competizione per le tue risorse di qualunque natura siano, situazione tesa in casa. .. Forse non sai come vivono in Danimarca, paese dove si dice (e almeno scientificamente) che la gente è la più felice del mondo. Ebbene vivono esattamente come in queste parole. Vivono in assemblaggi di famiglie in uniche case dove mariti e figli di mogli diverse si incrociano tutti i giorni per andare nello stesso bagno e dove magari ogni tanto succede che mogli diverse si trovino a mangiare qualcosa con mariti diversi... e senza nessuna gelosia. Certo bisognerebbe andarci a fare un viaggetto per capire bene come vivono... ma lì dicono che sono felici, che la felicità è data dal maggior numero di relazioni umane e dal maggior numero di scambi possibili in queste relazioni. Modificato 1 Agosto 2017 da Apollodoro Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Giulioone95 [Partecipante] 130 Inviato 1 Agosto 2017 Condividi Inviato 1 Agosto 2017 3 hours ago, ^'V'^ said: Credo ci sia un misunderstanding di fondo, perché noto che continui ad usare il termine capitalista, che è connotato ideologicamente e porta con sé molte tracce emotive. Grazie infinite per avermi spiegato meglio ciò che intendevi. L'unica cosa che vorrei specificare è che di misunderstanding ne ho avuti diversi ( basti vedere le mie prime frasi), ma su questo concetto no. Ho utilizzato il termine capitalista ma senza connotazioni negative. Anche perchè un qualcosa intrinseco nella natura umana io lo accetto come tale e attribuirli connotazioni negative lo ritengo stupido. Grazie nuovamente, sei un faro. ^'V'^ ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Big Brother [Partecipante] 1824 Inviato 1 Agosto 2017 Condividi Inviato 1 Agosto 2017 4 ore fa, Apollodoro ha scritto: Forse non sai come vivono in Danimarca, paese dove si dice (e almeno scientificamente) che la gente è la più felice del mondo. Ebbene vivono esattamente come in queste parole. Vivono in assemblaggi di famiglie in uniche case dove mariti e figli di mogli diverse si incrociano tutti i giorni per andare nello stesso bagno e dove magari ogni tanto succede che mogli diverse si trovino a mangiare qualcosa con mariti diversi... e senza nessuna gelosia. Certo bisognerebbe andarci a fare un viaggetto per capire bene come vivono... ma lì dicono che sono felici, che la felicità è data dal maggior numero di relazioni umane e dal maggior numero di scambi possibili in queste relazioni. Si ma immagino che in questa comune non sia compreso il sesso tra mariti e mogli diversi in case diverse con i figli che se la girano a destra e sinistra. Intendevo dire che la discriminante è il sesso e lo "sharing" del partner . black mamba ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
black mamba [Partecipante] 2408 Inviato 1 Agosto 2017 Condividi Inviato 1 Agosto 2017 4 ore fa, Apollodoro ha scritto: Forse non sai come vivono in Danimarca, paese dove si dice (e almeno scientificamente) che la gente è la più felice del mondo. Ebbene vivono esattamente come in queste parole. Vivono in assemblaggi di famiglie in uniche case dove mariti e figli di mogli diverse si incrociano tutti i giorni per andare nello stesso bagno e dove magari ogni tanto succede che mogli diverse si trovino a mangiare qualcosa con mariti diversi... e senza nessuna gelosia. Certo bisognerebbe andarci a fare un viaggetto per capire bene come vivono... ma lì dicono che sono felici, che la felicità è data dal maggior numero di relazioni umane e dal maggior numero di scambi possibili in queste relazioni. Manca il presupposto di partenza. Ovvero che queste famiglie "conviventi" siano composte da un unico uomo con più femmine. se vuoi cercare un parallelo contemporaneo, rivolgiti ai mormoni o agli indiani musulmani, per dire... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160989 Inviato 1 Agosto 2017 Condividi Inviato 1 Agosto 2017 7 ore fa, Apollodoro ha scritto: Ma come fai a scrivere sempre tanto? Ti avverto soltanto che a scrivere tanto è sempre difficile leggerti tutto. Soprattutto per chi è malato di stress e soffre di fretta. E' una forma di selezione naturale. 7 ore fa, Apollodoro ha scritto: Forse non sai come vivono in Danimarca, paese dove si dice (e almeno scientificamente) che la gente è la più felice del mondo. Ebbene vivono esattamente come in queste parole. Vivono in assemblaggi di famiglie in uniche case dove mariti e figli di mogli diverse si incrociano tutti i giorni per andare nello stesso bagno e dove magari ogni tanto succede che mogli diverse si trovino a mangiare qualcosa con mariti diversi... e senza nessuna gelosia. Certo bisognerebbe andarci a fare un viaggetto per capire bene come vivono... ma lì dicono che sono felici, che la felicità è data dal maggior numero di relazioni umane e dal maggior numero di scambi possibili in queste relazioni. Si finisce facilmente per scivolare nel concetto di "comune". Non dico che la gente di una comune sia meno felice di una coppia di stronzi unità base di una società divisa et imperata con dittatura democratica. Però nella comune quello forte tende a farsi i suoi conti e a cercare la villa con piscina e le fighe per sé. Nella comune rimangono anno dopo anno allora i deboli, che stanno aggregati per paura di stare soli, per fare mucchietto e proteggersi l'un l'altro dalle intemperie. Siccome allora il loro bisogno di aggregazione non è una scelta operativa ma una fuga dall'incapacità individuale, spaventati dalla macrosocietà competitiva in cui sono a mollo e per la quale non hanno, individualmente, carte da giocare, finisce che faccia nucleo di aggregazione non una spina dorsale di uomini forti ma il primo stregone che li aggruma sotto la cappella di credenze arbitrarie come il contatto telepatico con gli alieni o qualche ideologia politica pasionaria ed emotiva, poi li trasforma in una rete a multilevel marketing di prodotti per la pulizia della casa. Nota una cosa: se la comune fa proselitismo per convincere gli altri di essere un buon modello e di essere felici, se cerca persone in difficoltà o in crisi di valori con la società data, per convincere gli altri delle loro credenze, allora non sei davanti ad un superorganismo evoluto ma sei davanti ad un piccolo pastore che cerca di farsi il suo gregge. E lo fa perché ci sono pecorelle che lo chiamano, non certo perché lo imponga, ma di questo si tratta. Il suo sogno sarebbe "convertire il mondo", e le sue pecorelle stanno in quel recinto. Perché fuori hic sunt leones. Se un clan è felicissimo che gli altri siano belanti e ignari, non gli frega nulla di convertirli, perché ovunque si insedia trova calice ed ovile negli umani che scomposti e senza struttura gerarchica fanno bee... ecco, allora non sei di fronte ad un aggregato di cellule, brodo per il pastore, ma ad un superorganismo evoluto e sai che qualunque cosa siano, non riesci più a dire sapiens sapiens. Se metti delle molecole affini a bagno, si aggrumano. Non confondiamo un aggrumato di biomassa umana di cui si nutre un piccolo pastore, con un superorganismo next step sulla catena alimentare. P.P., Tony Stark, Liam Miller e 6 altri ha reagito a questo 6 1 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ginevra [Partecipante] 1570 Inviato 1 Agosto 2017 Condividi Inviato 1 Agosto 2017 @Aivia caro Quando dico Morte Tua Vita Mea, non mi riferisco al concetto di guerra contro l'uomo. La guerra, ho imparato che non porta da nessuna parte. L'uomo si ama. E' giusto! (Quello che "merita" aggiungerei. Perchè non tutti gli uomini sono meritevoli di amore eh?!). In primis però credo sia necessario amare se stessi. Io mi alzo la mattina e mi occupo di Ginevra. Mi chiedo: cara Ginevra oggi cosa posso fare di bello per te? Cosa ti fa stare bene? Perchè fidati, ad amare sempre e solo gli altri a discapito di se stessi è una vera e bella fregatura Se per sentirmi bene, se per ricevere sesso di qualità, io mi devo sentire coinvolta e devo sentire che anche l'altro è coinvolto, che male c'è? Vita Mea è cercare chi appaga questo mio desiderio. E' possibile che possa incontrare uomini che non la pensano come me. Perfetto. La porta è aperta sia per entrare ma anche per uscire. Perchè a me capita che quando arrivo all'orgasmo (beata amica tua che è venuta un sacco di volte in una volta), mi si sprigionano emozioni talmente belle che guardando l'uomo che me le ha fatte provare, io mi lego emotivamente a lui (sono fatta così e a 40 anni è difficile cambiare testa) Non so come spiegarti. Se quell'uomo mi ha emozionata, mi si crea una sorta di desiderio della volta successiva. Se l'uomo che frequento non mi trasmette che in quel momento (del doman non v'è certezza) è con me e tutto per me, ecco io durante l'amplesso penso a un sacco di cose tranne che al sesso che sto facendo. E nell'intermezzo tra un incontro e l'altro ho il piacere di tenere quel filo tra me e lui. Non per controllare cosa fa o per sapere se mi pensa. Semplicemente per rimanere legata a quell'emozione e iniziare a desiderare quella successiva. Tu racconti molti aneddoti che a me sembrano situazioni di un'altro pianeta.. E non te lo dico come giudizio. Ma come una donna che legge e prova stupore. La mia vita, le persone che frequento quotidianamente sono molto diverse da quelle che frequenti tu. Faccio dunque fatica a comprendere quel meccanismo per cui l'uomo, pur amandoti, meno ti sente e meglio sta. Probabilmente ciò accade perchè di donne se ne possono incontrare molte ma è rara quella di cui ti innamori davvero. Molto rara. Una botta di culo pazzesca e le botte di culo in amore sono come il jackpot al supereanlotto. AlexRoma70, Sonia e BlueRose ha reagito a questo 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Sacha [Partecipante] 41 Inviato 1 Agosto 2017 Condividi Inviato 1 Agosto 2017 17 ore fa, Giulioone95 ha scritto: Aivia sta dicendo che non bisogna prendere in considerazione i pareri di quelle(/i) che non capiscono un cazzo di affari. Non credo che gli serva nulla di potente per convincerci di questo. Teoricamente lo sanno tutti, poi nella pratica alcuni se ne dimenticano. Nessuna persona ragionevole, uomo o donna che sia, ne discute con chi non se ne intende, e come hai detto tu il concetto è lapalissiano. Quello che facevo notare era che avevo colto nel post una generalizzazione sul fatto che alle donne debba essere precluso confrontarsi con gli uomini su questo argomento. Se invece mi si dice che gran parte delle donne non ne capisce e/o non se ne interessa, anche in percentuale maggiore di quanto accade tra gli uomini, è un altro discorso e mi trovo completamente d'accordo. @^'V'^ Non è che io creda all'amore sulle nuvolette rosa o che le donne siano tutte principesse e gli uomini si dividano nelle categorie di principi ed orchi. Mi trovo anche d'accordo con alcune delle tue idee, limitatamente a quanto ho avuto modo di leggere nella mia breve permanenza sul forum. Non lo sono sul concetto (anche sottinteso) di "nemico", nemmeno in senso relativo, e su tale disaccordo si fondavano in sostanza e osservazioni che ti ho mosso. Peraltro anche un nemico va rispettato in quanto riflette indirettamente la misura del valore di chi lo affronta. Per questo, oltre al concetto, ho segnalato di non condividere talune locuzioni utilizzate per illustrarlo. Alla fine, donne e uomini hanno bisogno gli uni delle altre per ottenere quello che vogliono. In qualsiasi forma ciò si concretizzi nel singolo caso e nonostante le inevitabili problematiche che tu hai fatto giustamente rilevare che sarebbe auspicabile evitare. Quindi, in senso lato...si tratta di affari, più che di guerra. Peccato solo che adottare una prospettiva win-win non sia certo alla portata di tutti, e senza differenze di genere. Edo e ^'V'^ ha reagito a questo 1 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
AlexRoma70 [Partecipante] 193 Inviato 1 Agosto 2017 Condividi Inviato 1 Agosto 2017 28 minuti fa, Ginevra ha scritto: Probabilmente ciò accade perchè di donne se ne possono incontrare molte ma è rara quella di cui ti innamori davvero. Molto rara. Una botta di culo pazzesca e le botte di culo in amore sono come il jackpot al supereanlotto. Complimentissimi, uno dei post che ho apprezzato di più da lungo tempo... Ginevra ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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