Per chiudere con una persona può essere liberatorio dire ciò che si pensa di lei?

[LucyIntheSky [Partecipante] 510]

Sottoscrivo quello che ha scritto ^'V'^. 

Mi è successo più volte di farmi vomitare addosso bile e frustrazione per la fine di una storia con un ragazzo. Mi è successo in diversi frangenti, e addirittura anche con storie che per me erano solo sesso. 

Con le storie lunghe, cercavo di stare vicino a chi stavo lasciando, pur essendo conscia che era solo mettere qualche grammo di zucchero su di un sapore acre ed amaro. Loro però, il più delle volte mi dicevano di tutto, arrivavano a gettare merda su anni interi di relazione, e un ragazzo con cui facevo solo sesso, dopo avermi chiesto di farlo almeno l'ultima volta, e dopo che glielo avevo negato, mi ha addirittura detto che fare sesso con me era uno schifo ahahah

In fin dei conti ho sempre pensanto che gente del genere abbia dimostrato quanto stessi facendo bene a mollarli e quanto siano stati coglioni a continuare una storia, che sia d'amore o di sesso, con una di cui pensavano tutta quella merda.

Alla fine so comunque che era solo rabbia e frustrazione, ma certamente è meglio chiudere serenamente, per quanto sia possibile, non fare scenate e tenersi un po di dignità.

[^'V'^ [Aivia Demon] 160672]

53 minuti fa, LucyIntheSky ha scritto:

Sottoscrivo quello che ha scritto ^'V'^. 

Mi è successo più volte di farmi vomitare addosso bile e frustrazione per la fine di una storia con un ragazzo. Mi è successo in diversi frangenti, e addirittura anche con storie che per me erano solo sesso. 

Con le storie lunghe, cercavo di stare vicino a chi stavo lasciando, pur essendo conscia che era solo mettere qualche grammo di zucchero su di un sapore acre ed amaro. Loro però, il più delle volte mi dicevano di tutto, arrivavano a gettare merda su anni interi di relazione, e un ragazzo con cui facevo solo sesso, dopo avermi chiesto di farlo almeno l'ultima volta, e dopo che glielo avevo negato, mi ha addirittura detto che fare sesso con me era uno schifo ahahah

In fin dei conti ho sempre pensanto che gente del genere abbia dimostrato quanto stessi facendo bene a mollarli e quanto siano stati coglioni a continuare una storia, che sia d'amore o di sesso, con una di cui pensavano tutta quella merda.

Alla fine so comunque che era solo rabbia e frustrazione, ma certamente è meglio chiudere serenamente, per quanto sia possibile, non fare scenate e tenersi un po di dignità.

Si tratta del bisogno di essere validati nelle proprie emozioni negative. 

Quello che viene definito drama femminile, che in realtà è anche tipico dei bambini. 

Bambini e donne sono creature per cui se si lamentano e se fanno valere le proprie emozioni negative c'è sempre qualcuno che accorre, un caregiver o un uomo. 

Crescendo, coi primi peli di barba qualcuno dovrebbe spiegare ai giovani maschi cacciatori che da quel momento a nessuno frega più un cazzo di cosa provano e nessuno accorrerà in loro soccorso o si scuserà. 

Saranno votati alla sola efficienza ed efficacia. Da cui deriva anche la necessità di essere competenti e di possedere abilità utili. 

Ma nessuno spiega ai maschi che c'è un passaggio dall'infanzia all'adultness. Un passaggio che non è la semplice manifestazione del menarca che cambia tutto nella vita di una bambina che è già donna. 

Purtroppo i ragazzini crescono mantenendo quei comportamenti che funzionavano da bambini come abitudini, senza uno sforzo cosciente e guidato nel diventare uomini. 

Passano dalla mamma alla fidanzata e all'azienda che dovrebbe allattarli, e non è raro vederli scambiare la gavetta con mobbing o altre posizioni vittimistiche di cui non importa niente a nessuno, se non sei una donna o un bambino. 

Ora, il punto è che le donne con tutta la loro cultura da riza psicosomatica, hanno ormai imparato dai film e dai magazine che non va bene tenersi dentro la rabbia, tenersi gli insulti, la sensazione di non essere importante per qualcuno, ecc. 

E che bisogna parlare delle proprie emozioni, per le donne è importante vederle riconosciute dagli altri. 

Quello che fanno a quel punto è dare lo stesso consiglio ai maschi che conoscono e che stanno subendo in silenzio e con dignità qualche situazione invisa. 

Purtroppo quel consiglio non tiene in considerazione il fatto che il comportamento di un maschio adulto deve essere efficace e andare all'obiettivo, non deve essere volto alla speranza che attirando l'attenzione su un sentimento o su un problema arriverà qualcuno a farlo sentire ascoltato, validato nelle sue emozioni negative ed eventualmente a farci qualcosa. 

Non succederà. L'odore del sangue di un maschio attira solo sciacalli. Non caregiver. 

E poiché non succederà, non è un comportamento efficace. 

Perché si valuti qualcosa come efficace, deve essere rivolto ad un obiettivo, uno scopo chiaro, che non sia il semplice sfogarsi e sentirsi ascoltati. (Affrontiamo lo stress con il testosterone, non con l'ossitocina, pertanto fare un pompino ad un maschio gli risolve molti più problemi che stare ad ascoltare sei ore quanto ha sofferto per qualcosa). 

 

Ora. 

Non esiste un obiettivo per cui sia efficace il comportamento maschile di schierare in campo drama femminile. 

 

Non so se l'autore del 3d abbia l'obiettivo di sedurre questa ex, di piacerle, di avere vendetta, di... qualsiasi cosa sia il traino, schierare drama non conduce a questo obiettivo. 

 

Pare palese che il suo obiettivo non sia sedurla, ma dato che cerca modi di comportarsi con lei all'interno di manuali di seduzione, diventa meno palese. 

 

Anche perché sedurre, portare a sé, significa in senso lato anche essere validato. Il che non è una cosa da uomo adulto. 

 

Non per motivi culturali o perché l'uomo debba essere in un certo modo. 

 

Semplicemente perché non serve ad ottenere alcuno scopo. Non è efficiente, non è efficace. 

 

Pertanto, al fine di suggerire una prognosi oltre che una diagnosi impietosa e a tratti forse offensiva, sono a chiedere all'autore del 3d quale sia il suo obiettivo in questa interazione. 

 

@jenkins, per venirmi incontro nella comprensione del tuo obiettivo, rispondi per favore a queste domande: 

 

Cosa è importante per te nella fine di questa relazione (o nel motivo per cui hai chiesto se sia il caso di scaricarle addosso le tue emozioni negative). 

risposta: X

Cosa è importante per te in X

Risposta: Y

Cosa è importante per te in Y. 

 

Mi basta quest'ultima risposta, le altre vanno bene a mente. 

[mrc77 [Partecipante] 382]

Non sono molto d'accordo, cioè andrebbe capito meglio quali siano le dinamiche del caso in questione. 

E' vero che restare calmi ed imperturbabili sia il modo migliore di reagire ad una donna che non ti vuole più nella sua vita, ma quello che consigliate è di mettere una maschera e reprimere le proprie emozioni per poter agire in questo modo.

E non so quanto possa fare bene all'autore del post o a qualsiasi altra persona si trovi ad affrontare una situazione simile.

Se quel modo di fare è nel tuo inner game va bene (magari non ci arrivi neanche a farti mancare di rispetto più di una volta....), ma se non fa parte del tuo essere secondo me ci vuole naturalezza.

Devi essere vero.

Autentico.

Spontaneo.

In altre parole te stesso.

Ma attenzione, devi esserlo per te, non per lei. Il centro del tuo mondo sei tu, non lei.

Tenera rabbia, rancore ed astio dentro non fa bene, a nessuno. E alla lunga crea dei problemi.

Magari lei è persa e può capitare, ma almeno stai meglio con te stesso e da li inizi un percorso di miglioramento che ti porta a crescere e ad essere (più) uomo che è il problema più grande ed il vero nocciolo della questione.

Modificato 11 Ottobre 2017 da mrc77