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3 giorni insieme, analizzare segnali positivi e non


drake00

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drake00

Beh ora non posso organizzare un'uscita con i miei amici, e comunque in loro presenza i problemi di timidezza con le ragazze si amplificano, mi sento sotto i riflettori.

Io vorrei distrarmi, vorrei riuscire a studiare bene, a non pensarci. Ma ho un chiodo in testa ora, VOGLIO pensare ad altro ma non ci riesco. 

Voglio levarmela dalla testa, ma non posso sostituirla con lo svago con gli amici. Quello c'è quando serve e mi fa bene, ma non è ciò di cui sento di volere ora.

E non è che voglio approcciare tanto per, non sono il tipo che si rimorchia pure i cessi pur di sentirsi bene. Ho anche 'rfiutato' un paio di ragazze bruttine, avrei potuto farmele ma per rispetto in primis verso me stesso, e in secundis verso le tipe, sono stato chiaro con queste.

Il fatto è che ho sempre colmato queste mancanze con altro, principalmente facendo uso (e abusando) di cannabis o altri suppletivi. Ora che ho deciso di non fumare più (e lo sto facendo) viene fuori la parte ''vera'' di me, quella che la sera vuole uscire e impazzisce a stare a casa. Prima mi sarei fatto una canna deprimendomi e andando a dormire, ora sento di impazzire in queste 4 mura.

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nafius
11 minuti fa, drake00 ha scritto:

Dimmi una cosa: mi consiglieresti di scendere, ora, e andarci a provare un po' a random, giusto per prendere qualche palo e desenzibilizzarmi?

Drake sei l’essere più incredibile di questo forum! :)

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drake00

Hahhaha non so se prenderlo come un complimento o meno, fatto sta che mi sono sempre sentito ''diverso''. A volte in meglio, a volte in peggio.

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drake00

Tanto per dire, sono uscito e l'unica cosa che ho visto nelle 3 piazze che ho girato è stata la sagra della salsiccia, set da 8 ragazze, un paio di ragazze belline sedute ad un bar che però avevano penso 14 anni...

Il colpo l'ho accusato, altrochè... è che questa delusione si aggiunge al momento difficile che sto passando: tra psicologi, cercare di levare di mezzo le dipendenze, cercare di ottenere buoni risultati con lo studio e gli allenamenti, e liberarmi di questa timidezza e insicurezza con il sesso opposto, questa delusione è solo la punta dell'iceberg, ma se per le altre cose posso impegnarmi e cercare di dare il massimo, qui non posso fare niente, non posso costringere un'altra persona ad accettarmi.

Cercherò di tirare avanti, ma mi sento solo. Ho bisogno di sbloccarmi, trovare qualcuna a cui piaccia che mi ridia un briciolo di autostima... 

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jepgambardella
1 ora fa, drake00 ha scritto:

viene fuori la parte ''vera'' di me

nutrila
è la prima cosa che ho imparato arrivando qui
quella parte che più ci spaventa, su cui abbiamo poco controllo, immatura
un mese fa mi è capitato di fare una battuta, delle mie amiche mi avevano accusato di pensare sempre con il cazzo
la mia risposta fu "è perché da 21 anni vado avanti con quello, il mio cervello nel frammpo è spento, è come se avessi 2 anni" e poi ho fatto faccia sbalordita, voce da bimbo e "e quelle cosa sono?" e ho palpato le loro tette. 
nonostante la stupidaggine del momento e l'ilarità, mi sono accorto che al contrario di quanto professavano loro, io ho purtroppo sempre preferito mandare avanti il cervello, non l'uccello
il problema del cervello è la sua barriera difensiva, la paura, l'ansia
il cervello ti dice "il fuoco brucia", e quindi non lo tocchi, ne stai lontano
eppure i bambini lo toccano, poi si fanno del male e allora smettono di farlo
ma i bambini non usano il cervello quando toccano il fuoco, usano l'istinto, la fame di curiosità
il serbatoio della libido, mi pare la chiamasse Freud. comunque stiamo parlando della loro parte "primitiva", non razionale
ma anche la parte primitiva sa difendersi dal pericolo, da ora in poi il fuoco non si tocca più
poi, dopo l'esperienza di quella parte lì, arriva la ragione
e in questo caso istinto e ragione sanno tenersi a bada
il problema si pone però quando istinto e ragione vanno in conflitto, quando il primitivo desidera fortemente toccare il fuoco ma la ragione glielo impedisce
sai qual è stata la soluzione fino ad ora?
prendiamo ancora Freud, e il suo Totem e tabù
ora non posso spigartelo in poche righe, ma su Wiki trovi tutto. In sintesi l'appartenere ad una società totemica, in cui il totem rappresenta una pratica religiosa, un culto, non una spiegazione razionale, permette di evitare gli incesti. Il totem però comunica direttamente alla parte primitiva, a quella che viene repressa dal divieto
cosa voglio dirti?
che per nutrire la parte vera di te, come la chiami tu, non devi comunicarci razionalmente, ma in modo inconscio
e cioè: le paranoie logiche della razione ti faranno reprimere ancora di più il tuo istinto, e questo perché ancora una volta entra in ballo la paura del rifiuto, il timore di sentirsi falliti.
ed effettivamente è giusto, a meno che però il tutto non venga spostato su un altro piano, quello appunto primitivo. e quello primitivo, ti ripeto, ha all'interno sue dinamiche più che funzionali, ma è immaturo, va coltivato
il rifiuto, il palo, ha bisogno di esperienze
tante
non razionalizzazioni 
solo così domani potrai aprire tutti i set che vuoi e portarti le ragazze a letto
ma dovrai saper discernere le due cose, non parlare di delusione, bisogno di approvazione
queste sono tutte cagate che ti manda il cervello, e lo fa solo per un motivo
la parte primitiva sta soffocando, vuole uscire
è una pentola che bolle, solleva tu quel cazzo di coperchio prima che salti via da solo 

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drake00
21 minuti fa, jepgambardella ha scritto:

nutrila
è la prima cosa che ho imparato arrivando qui
quella parte che più ci spaventa, su cui abbiamo poco controllo, immatura
un mese fa mi è capitato di fare una battuta, delle mie amiche mi avevano accusato di pensare sempre con il cazzo
la mia risposta fu "è perché da 21 anni vado avanti con quello, il mio cervello nel frammpo è spento, è come se avessi 2 anni" e poi ho fatto faccia sbalordita, voce da bimbo e "e quelle cosa sono?" e ho palpato le loro tette. 
nonostante la stupidaggine del momento e l'ilarità, mi sono accorto che al contrario di quanto professavano loro, io ho purtroppo sempre preferito mandare avanti il cervello, non l'uccello
il problema del cervello è la sua barriera difensiva, la paura, l'ansia
il cervello ti dice "il fuoco brucia", e quindi non lo tocchi, ne stai lontano
eppure i bambini lo toccano, poi si fanno del male e allora smettono di farlo
ma i bambini non usano il cervello quando toccano il fuoco, usano l'istinto, la fame di curiosità
il serbatoio della libido, mi pare la chiamasse Freud. comunque stiamo parlando della loro parte "primitiva", non razionale
ma anche la parte primitiva sa difendersi dal pericolo, da ora in poi il fuoco non si tocca più
poi, dopo l'esperienza di quella parte lì, arriva la ragione
e in questo caso istinto e ragione sanno tenersi a bada
il problema si pone però quando istinto e ragione vanno in conflitto, quando il primitivo desidera fortemente toccare il fuoco ma la ragione glielo impedisce
sai qual è stata la soluzione fino ad ora?
prendiamo ancora Freud, e il suo Totem e tabù
ora non posso spigartelo in poche righe, ma su Wiki trovi tutto. In sintesi l'appartenere ad una società totemica, in cui il totem rappresenta una pratica religiosa, un culto, non una spiegazione razionale, permette di evitare gli incesti. Il totem però comunica direttamente alla parte primitiva, a quella che viene repressa dal divieto
cosa voglio dirti?
che per nutrire la parte vera di te, come la chiami tu, non devi comunicarci razionalmente, ma in modo inconscio
e cioè: le paranoie logiche della razione ti faranno reprimere ancora di più il tuo istinto, e questo perché ancora una volta entra in ballo la paura del rifiuto, il timore di sentirsi falliti.
ed effettivamente è giusto, a meno che però il tutto non venga spostato su un altro piano, quello appunto primitivo. e quello primitivo, ti ripeto, ha all'interno sue dinamiche più che funzionali, ma è immaturo, va coltivato
il rifiuto, il palo, ha bisogno di esperienze
tante
non razionalizzazioni 
solo così domani potrai aprire tutti i set che vuoi e portarti le ragazze a letto
ma dovrai saper discernere le due cose, non parlare di delusione, bisogno di approvazione
queste sono tutte cagate che ti manda il cervello, e lo fa solo per un motivo
la parte primitiva sta soffocando, vuole uscire
è una pentola che bolle, solleva tu quel cazzo di coperchio prima che salti via da solo 

Bellissimo post jep.

Ho capito... il cervello meglio lasciarlo per altre cose. Studio, allenamenti, tutto ciò che non riguarda la figa. 

E' che un cervello estremamente sensibile è un danno in questo campo, perchè come dici razionalizza tutto, ma il punto è proprio li: non c'è niente di razionale, un rifiuto non è razionale, se vengono a letto con te non è razionale. Le donne lo spengono il cervello, in questo campo, o almeno credono di tenerlo acceso, ma si lasciano trasportare dalla pancia, dalle emozioni.

Ecco perchè vediamo di frequente casi di ragazzi bruttini che si fanno ragazze molto belle, ecco perchè fino a ieri ero dato per spacciato con questa tipa, poi all'improvviso tutti a dirmi ''bravo hai insistito e ce l'hai fatta'' e poi, di nuovo, il baratro. Perchè noi interpretiamo razionalmente i segnali e i comportamenti delle donne...

Ma come faccio, nella pratica? Mi spiego meglio: poniamo che abbia capito la strada che devo seguire. Poniamo che abbia capito che c'è una parte di me pura, autentica, che non agisce sotto l'influenza delle credenze e dell'esperienza accumulata razionalmente. Come faccio a liberare questa parte? Non è che un giorno ti svegli e riesci a spegnere il cervello, prima di comunicare con una donna...

3 minuti fa, Resilienza.... ha scritto:

@drake00 di dove sei?

Stesso posto tuo

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jepgambardella
13 minuti fa, drake00 ha scritto:

E' che un cervello estremamente sensibile è un danno in questo campo, perchè come dici razionalizza tutto,

attento, questo è uno sbaglio molto grossolano
utilizzo i tuoi termini anche se non sarebbero proprio adeguati ma:
l'essere sensibile, al contrario, non razionalizza un bel niente
tu dai la colpa SEMPRE a qualcosa, un cervello sensibile invece vaneggia
stai usando la logica in questi 37 post, sei creativo, lo sappiamo, ma è proprio il tuo voler ricondurre tutto ad una causa che mi fa capire che invece la sensibilità non la stai sfruttando
la sensibilità ti spinge al desiderio di una ragazza, non la ragione
razionalmente che motivo avrei di scegliere proprio lei stasera? che benefici avrò domani mattina oltre alle palle vuote?

mi piace citare, come ho fatto in un altro post, la divisione che fa Jep Gamberdella nella Grande Bellezza
L'odore della casa dei vecchi o la fregna.
Lui sceglieva da ragazzo l'odore della casa dei vecchi, era destinato ad essere sensibile
ora prendi il suo monologo finale
stiamo parlando di un film, eh, sia chiaro, ma cazzo la sua visione è perfetta, come non si può dar ragione
ora immagina, ed è quello che fa il film in sintesi, che tutto questo caos umano, le relazioni, l'amore sia invece molto più facilmente analizzabile proprio coi canoni dell'essere sensibile, che sa cogliere la grande bellezza
all'inverso, la formazione di Jep parte proprio da un suo altro romanzo "L'apparato umano", che lo ha reso sì celebre ma frustrato e infelice e soprattutto inabile nei rapporti umani (nel film c'è un'amore giovanile che si ripresenta ecc...)
quindi parte da "L'apparato Umano" ma la formazione avviene con "La grande bellezza"
cosa ti sto dicendo?
che forse potrebbe essere proprio il tuo cervello estremamente sensibile la soluzione...

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drake00
49 minuti fa, jepgambardella ha scritto:

attento, questo è uno sbaglio molto grossolano
utilizzo i tuoi termini anche se non sarebbero proprio adeguati ma:
l'essere sensibile, al contrario, non razionalizza un bel niente
tu dai la colpa SEMPRE a qualcosa, un cervello sensibile invece vaneggia
stai usando la logica in questi 37 post, sei creativo, lo sappiamo, ma è proprio il tuo voler ricondurre tutto ad una causa che mi fa capire che invece la sensibilità non la stai sfruttando
la sensibilità ti spinge al desiderio di una ragazza, non la ragione
razionalmente che motivo avrei di scegliere proprio lei stasera? che benefici avrò domani mattina oltre alle palle vuote?

mi piace citare, come ho fatto in un altro post, la divisione che fa Jep Gamberdella nella Grande Bellezza
L'odore della casa dei vecchi o la fregna.
Lui sceglieva da ragazzo l'odore della casa dei vecchi, era destinato ad essere sensibile
ora prendi il suo monologo finale
stiamo parlando di un film, eh, sia chiaro, ma cazzo la sua visione è perfetta, come non si può dar ragione
ora immagina, ed è quello che fa il film in sintesi, che tutto questo caos umano, le relazioni, l'amore sia invece molto più facilmente analizzabile proprio coi canoni dell'essere sensibile, che sa cogliere la grande bellezza
all'inverso, la formazione di Jep parte proprio da un suo altro romanzo "L'apparato umano", che lo ha reso sì celebre ma frustrato e infelice e soprattutto inabile nei rapporti umani (nel film c'è un'amore giovanile che si ripresenta ecc...)
quindi parte da "L'apparato Umano" ma la formazione avviene con "La grande bellezza"
cosa ti sto dicendo?
che forse potrebbe essere proprio il tuo cervello estremamente sensibile la soluzione...

Ti preannuncio che non ho visto La Grande Bellezza, quindi non posso comprendere appieno il post, però vorrei partire dalla fine.

Ho sempre pensato che la mia sensibilità fosse un problema, e tu ora mi dici che potrebbe essere il mio cavallo di battaglia.

Ecco perchè l'ho sempre repressa, mai data a vedere, e forse ecco perchè sbaglio... perchè non viene fuori il me stesso che SA cosa deve fare, la mia parte sensibile.

Credo però che questa sensibilità abbia un po' accusato il colpo rimanendo rinchiusa così tanto. E così, quando la faccio venire fuori, fa più danni che altro. Come un mostro in gabbia, che quando viene liberato si rifà di tutto gli anni passatti dietro le sbarre. 

Insomma, è un po' come se dovessi iniziare a far uscire questa parte di me, consapevole che all'inizio non sarà facile gestirla, ma che alla lunga mi porterà sulla strada giusta, corregimi se sbaglio.

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  • 1 mese dopo...
drake00

Chi è che aveva detto che la telenovela poteva avere una seconda stagione? Beh sono qui a discutere sul copione.

Premessa: è passato un mese, un mese in cui ho conosciuto un ragazzo del forum (che ringrazio molto e che vomiterà leggendo ciò che segue) che mi ha aiutato a prendere una strada giusta, a sbloccarmi un po', inoltre come dissi al tempo ho intrapreso un percorso di ''miglioramento personale'', che in realtà è solamente un mettersi sotto con le mie prorità: studio, palestra, fare qualche passo avanti con le ragazze, insomma far uscire la mia parte migliore.

Posso dire che da un mese a questa parte ho fatto dei passi avanti in tutti questi aspetti. Sono uscito con qualche ragazza, devo dire anche che alcune uscite (che poi sono 2, e martedì uscirò con una terza ragazza che però non mi interessa molto, comunque in questo lasso di tempo è abbastanza per me, non mi lamento) non sono andate bene, ma fa parte del mio processo di apprendimento.

 

 

Detto ciò, cosa è successo in questo mese con la tipa? Non ci siamo visti, ovviamente, quindi parleremo in chiave social (ed è qui che bisogna avere stomaco per continuare a leggere), che ahimè è l'unico modo per sondare possibili segnali da parte sua, attualemente.

Per un mese non mi ha cagato minimamente: ne likes, ne mi ha scritto, ne vedeva le IG stories. Da lunedì ad oggi, però, sono successe due cose: due foto postate su instagram, due like da parte sua. 3 ''storie'' messe, 2 visualizzazioni, e ''nota dolente'', stasera non l'ha fatto, però. Sono sciocchezze, lo so, ma è un po' come se avesse rotto il ''social freeze'' che stava facendo, perchè per un mese non ci siamo proprio cagati nemmeno li.

Ora, alla luce di ciò: quello che pensavo è che, visti i trascorsi, cercarla di nuovo sarebbe un po' come dire ''basta che schiocchi le dita e sono sotto casa tua, e quindi posso darle una chance solo se dovesse cercarmi direttamente. E' un ragionamento sbagliato? 

Spero non mi mangiate vivo per ciò che ho detto, ma come dire... ci ho provato, ho messo in conto che potrei beccarmi solo insulti.

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