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Voi ci credete a dio?


Tisana

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PaoloG
1 minuto fa, Tisana ha scritto:

Non c'è nessuna esasperazione del discorso. Il suono delle campane rompe veramente il cazzo. 

Secondo me credere al dio cristiano è una forma di maleducazione nei confronti dell'umanità. Negazione della cultura e negazione della natura umana. La bestemmia è un piccolo gesto di disprezzo nei confronti del dio cristiano. Niente di grave a conti fatti. Se pensiamo a quanto rompono le palle i credenti non la finiamo più di parlarne. 

Quindi i tuoi che ti hanno fatto battezzare sono dei rompicoglioni 

👍🏼

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A me personalmente non piacciono le bestemmie come intercalare o come rafforzativo del concetto che si è espresso, così come ugualmente non mi piacciono le parolacce 

Però mi viene da distinguere tra chi usa queste e quelle per povertà lessicale e chi le usa ben conscio di usarle come rafforzativo o come segno di distinzione da un politicamente corretto imperante

Non mi piacciono entrambi, tuttavia non per una questione religiosa o culturale, ma perché mal sopporto l'ignoranza nel primo caso (sono abbastanza classista) o non vedo perché, dato che c'è una cultura alla base, non si possa esprimere lo stesso discorso con toni fermi senza pur scadere nella trivialità, nel secondo

Ma ho fatto il callo ad entrambi

E comunque riconosco che spesso è nel non detto o nei modi troppo affettati che si cela la bassezza umana e il non rispetto altrui

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Luka90
16 minuti fa, senza nome ha scritto:

Sono dilettanti i romani.

Se vai nelle zona umbra-marchigiana asissti a scene tragicomiche: gente che parla con il parroco e cerca in ogni modo di non bestemmiare, poi gli succede un'inezia e la bestemmia scappa;professori che hanno vissuto l'infanzia in ambienti semplici,e che in contesti informali giù di bestemmia; gente che entra in chiesa bestemmiando....

È un fatto culturale,la gente non ci fa caso, soprattutto quella di una certa età o livello d'istruzione non eccelente, nemmeno lo fanno con cattiveria o chi sa per quale motivo è divenuto parte del parlare dialettale, come dici te una vera è propria inflessione.

Confermo! Qua da me (Marche) la gente bestemmia per ogni cosa per poi frequentare la chiesa, la cosa è talmente radicata che appunto non ci si fa più caso! Ma sai vivendo in una regione contraddittoria in tutti i campi la quale mi porta ad amarla e odiarla allo stesso tempo, ormai non mi sorprende più niente.

Ridendoci sopra, almeno le bestemmie marchigiane sono più raffinate e potenti di quelle venete o toscane troppo volgari e scontate. :4_joy:

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senza nome
3 minuti fa, PaoloG ha scritto:

Quindi i tuoi che ti hanno fatto battezzare sono dei rompicoglioni 

👍🏼

Mia madre che ha voluto farmi fare la cresima, quando ero abbastanza grande per decidere che non volessi fare,è stata una rompicoglioni. Ed allora?

Non è che i mieie genitori,poiché genitori, non possono anxhe rompere i coglioni in alcuni momenti della vita.

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Tisana
2 minuti fa, PaoloG ha scritto:

Quindi i tuoi che ti hanno fatto battezzare sono dei rompicoglioni 

👍🏼

Non entriamo nel personale. Non sai se sono battezzato o no. Nel caso lo fossi, cosa c'entrerebbe l'ideologia del genitore con quella del figlio? 

Il periodo in cui mi hanno rotto le palle maggiormente con le storie sul dio cristiano è stato da 9 ai 12 anni. Momento in cui sei ancora molto malleabile e puoi essere plagiato molto facilmente. A 16 la bibbia già l'avevo letta. Per cui non ci credevo già più alle fandonie dei credenti. Se un adulto, chiunque fosse mi tediava con la religione, si, lo ritenevo un rompipalle. 

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Druid
2 minutes ago, EdoardoG said:

 

Però mi viene da distinguere tra chi usa queste e quelle per povertà lessicale e chi le usa ben conscio di usarle come rafforzativo o come segno di distinzione da un politicamente corretto imperanten rispetto altrui

Mi viene in mente il pensiero di @^'V'^ a riguardo, solo che non riesco a trovarlo..

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3 minuti fa, Druid ha scritto:

Mi viene in mente il pensiero di @^'V'^ a riguardo, solo che non riesco a trovarlo..

Sì infatti pensavo a una cosa del genere, mi pare che l'abbia letta proprio da lui ma ho l'idea in testa ma non ricordo la fonte

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Tisana

La volgarità è solamente la pretesa di appropriarsi di qualcosa che non si possiede, o essere qualcosa che non sei. 

Un linguaggio dozzinale e pacchiano al limite ti mostra come una persona povera. Che esprime molti concetti con pochissime parole. Dove vuoi enfatizzare perché non riesci a comunicare altrimenti. Oppure ti fa percepire come un tizio mentalmente sciatto, di poco valore. Te la puoi permettere solo se sei un figo over 8. 

La mia opinione è che ci sta. Basta non farla diventare un abitudine. Il caso dell'intercalare che è stato citato prima è l'esempio da non seguire. 

Secondo me. 

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Druid
1 hour ago, Tisana said:

Esatto. Ottima risposta. Ti offendi se te la copio? 

E' un onore..

Pensami mentre la dici..

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Valentyna

PaoloG ti suggerisco di trasferirti a Bergamo per un po', tornato a Roma non farai piú caso a chi bestemmia

 

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