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Come andare avanti?


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animal
18 minuti fa, Everything ha scritto:

Sai cosa?

Che le esperienze nel bene o nel male sono tutte fondamentali, il concetto di esperienza positiva/negativa è un concetto creato da noi.

Dobbiamo imparare a conoscerci per gestire le nostre emozioni senza reprimerle ma senza nemmeno farci sormontare da loro.

Finchè non impari a stare bene anche da solo non stai (davvero) bene nemmeno con altri.

E finchè non impari che tutto finisce, relazioni comprese, non le vivi mai nella sua totalità.

Metti queste quattro cose insieme ed inizi a vivere benissimo la tua quotidianità.

Sii paziente.

e anche, aggiungo, che le relazioni umane sono imprevedibili e che troppo spesso ci "accorgiamo" di amare qualcuno solo quando lo perdiamo (capitan ovvio 2).
Questo perchè?
Perchè  molto spesso confondiamo questo sentimento (che dovrebbe essere un dono, capitan ovvio 3) con l'orgoglio... che è quanto di più lontano ci possa essere dall'amore, e non intendo che non bisognerebbe essere orgogliosi, ma che lo si dovrebbe essere sopratutto quando si è in coppia, in senso positivo, inteso come amor proprio, senza arrivare ad annullarsi, supplicare, subire passivamente, senza sdraiarsi insomma.
Ma le dinamiche che regolano i rapporti umani, per quanto difficile da accettare, sono fatte anche di un inizio e quasi sempre anche di una fine,  che è bruttissimo da razionalizzare come concetto, ma che se impariamo ad accettarlo, senza viverlo come una costante paura dell'abbandono (sentimento umano, per carità), avremo anche la saggezza e la capacità di fare andare via le persone, quando non staranno più bene.
Tutto quello che succede dopo la "fine" (che in verità è un inizio, un viaggio, persino bellissimo), è una lezione di sopravvivenza di cui potremmo benissimo esserne avari (saranno il tempo e la nostra forza interiore, a spiegarci il significato di questa ultima frase).

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PaoloG

Amare è una SCELTA e nelle relazioni è una scelta che si fa in 2!!!!!!! Io mi sono convinto di questo! 

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Luca09

@animal @Everything Avete ragione, entrambi, ma "mettere a fuco" questi concetti, in un momento come questo, per me non è affatto facile..

12 ore fa, animal ha scritto:


Ma le dinamiche che regolano i rapporti umani, per quanto difficile da accettare, sono fatte anche di un inizio e quasi sempre anche di una fine

Spero di aver afferrato bene il concetto di questa tua frase!

Sai..Stavo facendo una riflessione giusto ieri su tutte queste "relazioni a termine" chiedendomi il perchè..

Insomma se penso alle generazioni passate non mi risulta difficile vedere coppie unite per 25/30/50 anni, ora perchè mi "stupisco" se due miei amici sono insieme da 6/10 anni?

Credo che le persone si facciano "distrarre" un po' troppo facilmente, questo nuovo "mondo social" ci sta facendo perdere di vista il valore della coppia, l'importanza del sostenersi a vicenda e dello "stare insieme"..Sarò "all'antica", sarà una visione un po' distorta che ho..Ma mi sembra che ci si "disinnamori" un po' troppo facilmente.

 

11 ore fa, PaoloG ha scritto:

Amare è una SCELTA e nelle relazioni è una scelta che si fa in 2!!!!!!! Io mi sono convinto di questo! 

Potresti spiegarti meglio? Ho capito la frase, solo non capisco se la intendi al mio stesso modo!

P.s. Ho seguito con molto interesse la tua storia, Paolo..Ieri mi sono letto tutta la discussione! 50 pagine :1713: Io non sono "navigato" come gli altri per dirti "hai sbagliato a fare così, hai fatto bene a fare colà", ma sono sicuro che io al tuo posto sarei caduto in un incubo ben peggiore, quello che ho letto mi ha comunque dato un po' di forza in più.

 

Io sono in parte "fortunato", la mia ormai ex non mi scrive, non mi risponde, non mi caga di striscio proprio! Questo mi aiuta a non sentirla..Ormai, tolto il "come stai" di martedì, non ho contatti con lei da 10 giorni e non la vedo da quasi un mese.. Però una parte di me vorrebbe che si facesse sentire, anche non so come reagirei..Ma mi manca, sempre.. Da qualche giorno va un po' meglio, non ho più quel "peso sullo stomaco" ma non sto bene! Mi sveglio la mattina e "BAM" lei è nella mia testa, ci metto ore e ore a mandarla via..

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animal

Sì, bisogna ragionare in accezione moderna.
Oggi si sta insieme con diverse pretese, decenni fa una relazione era invece sopratutto emancipazione.
Venendo meno questa necessità di affrancarsi dalla famiglia, sul quale sospendo il giudizio, vengono meno anche le prerogative del "per sempre".
Il divorzio, il matrimonio, sono diventati fatti marginali... prima facevano notizia.
Va da se che ad essere cambiato è tutto l'immaginario che gira intorno alle relazioni umane (quelle d'amore principalamente)... bisogna prenderne atto in qualche maniera.
Puoi constatarlo pure tu, quelli che hanno relazioni lunghissime e durature, che arrivano al matrimonio e che continuano a viverselo senza corna, liti feroci e pause più o meno lunghe, li conterai nelle dita di una mano

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gold86
11 minuti fa, animal ha scritto:

Sì, bisogna ragionare in accezione moderna.
Oggi si sta insieme con diverse pretese, decenni fa una relazione era invece sopratutto emancipazione.
Venendo meno questo concetto, sul quale sospendo il giudizio, vengono meno anche le prerogative del "per sempre".
Il divorzio, il matrimonio, sono diventati fatti marginali... prima facevano notizia.
Va da se che ad essere cambiato è tutto l'immaginario che gira intorno alle relazione umane (quelle d'amore principalamente)... bisogna prenderne atto in qualòche maniera

Scusate, ma quando leggo cose del genere mi viene l'orticaria.

Io decenni fa' ero ancora nei coglioni di mio padre, come penso la maggior parte di noi, ma ho sentito qualche "storia" di matrimonio durato 30, 40, o 50 anni.

Potrei farvi l'esempio di mia nonna, legata allo stesso uomo finché la morte (di lui) non li ha separati, e potrei raccontarvi tutta una serie di angherie subite da lei che, sempre remissiva ed indottrinata, non si è mai posta il dubbio se lasciarlo o meno. Nonostante fosse insoddisfatta e nonostante contasse meno di zero.

Potrei farvi l'esempio di un'altra parente, sposatasi per andarsene di casa e finita in un matrimonio con un decerebrato bigotto e tirchio. Buono solo per il posto che ricopriva.

Potrei poi farvi un ulteriore esempio di una vecchia zia, che per anni - in virtù del "per sempre" - ha tollerato botte, tradimenti e figli lasciati in giro.

Questo è ciò che succedeva, non solo nella mia famiglia, decenni fa'... 

In cui l'emancipazione era, nella sostanza, spostarsi da una casa all'altra.

Fare la serva ad un marito piuttosto che a un padre.

Io con le donne ci parlo, con tutte, non solo con le fighe che vorrei sbattermi.

E se vi capita di farvi un giro per qualche ospizio, fatele anche voi due parole con qualche donna 70enne... Tanto per capire come girava al tempo. 

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animal
24 minuti fa, gold86 ha scritto:

Scusate, ma quando leggo cose del genere mi viene l'orticaria.

Io decenni fa' ero ancora nei coglioni di mio padre, come penso la maggior parte di noi, ma ho sentito qualche "storia" di matrimonio durato 30, 40, o 50 anni.

Potrei farvi l'esempio di mia nonna, legata allo stesso uomo finché la morte (di lui) non li ha separati, e potrei raccontarvi tutta una serie di angherie subite da lei che, sempre remissiva ed indottrinata, non si è mai posta il dubbio se lasciarlo o meno. Nonostante fosse insoddisfatta e nonostante contasse meno di zero.

Potrei farvi l'esempio di un'altra parente, sposatasi per andarsene di casa e finita in un matrimonio con un decerebrato bigotto e tirchio. Buono solo per il posto che ricopriva.

Potrei poi farvi un ulteriore esempio di una vecchia zia, che per anni - in virtù del "per sempre" - ha tollerato botte, tradimenti e figli lasciati in giro.

Questo è ciò che succedeva, non solo nella mia famiglia, decenni fa'... 

In cui l'emancipazione era, nella sostanza, spostarsi da una casa all'altra.

Fare la serva ad un marito piuttosto che a un padre.

Io con le donne ci parlo, con tutte, non solo con le fighe che vorrei sbattermi.

E se vi capita di farvi un giro per qualche ospizio, fatele anche voi due parole con qualche donna 70enne... Tanto per capire come girava al tempo. 

non ho capito se hai capito l'opposto di quello che ho scritto io

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animal

e quindi, siccome una volta, 70 anni fa, le donne accettavano il patriarcato, che si imponeva anche violentemente, oggi che ti sbatterebbero in carcere per molto meno, che è cambiata consapevolezza (se è meglio o peggio non mi eprimo, anche perchè non lo so sinceramente), oggi si dovrebbe stare insieme "per sempre" perchè queste cose non succederebbero mai?
Questo vorresti dire?
Beh, a quanto pare, non capita... tu sai il perchè?
Io una idea me la sono fatta, e l'ho espressa tra le righe nel commento che hai quotato.
E, orticaria o meno, i fatti sono sotto gli occhi di tutti.
Finiremmo a parlare di sociologia, filosia, antropologia, psicologia... è un discorso per certi aspetti semplici, ma per certi altri talmente complesso che francamente non so se ne sarei capace, di sicuro, cercare di liquidare la questione con il "si stava bene quando si stava peggio" è una magra consolazione, ma se pensi che ti possa essere d'aiuto, usala pure

Modificato da animal
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Luca09
48 minuti fa, animal ha scritto:

Sì, bisogna ragionare in accezione moderna.
Oggi si sta insieme con diverse pretese, decenni fa una relazione era invece sopratutto emancipazione.
Venendo meno questa necessità di affrancarsi dalla famiglia, sul quale sospendo il giudizio, vengono meno anche le prerogative del "per sempre".
Il divorzio, il matrimonio, sono diventati fatti marginali... prima facevano notizia.
Va da se che ad essere cambiato è tutto l'immaginario che gira intorno alle relazioni umane (quelle d'amore principalamente)... bisogna prenderne atto in qualche maniera.
Puoi constatarlo pure tu, quelli che hanno relazioni lunghissime e durature, che arrivano al matrimonio e che continuano a viverselo senza corna, liti feroci e pause più o meno lunghe, li conterai nelle dita di una mano

Non lo so, io non vedo un nesso (nel mio caso, sia chiaro) tra il volere una relazione stabile e duratura e la voglia di distaccarsi dalla famiglia, ritengo anche che il matrimonio sia un'unione in parte inutile. Può darsi che abbia capito male quello che mi stai dicendo..

 

 

Ma quello che intendevo esporvi è forse un concetto più semplice, sicuramente potrei sbagliarmi e vedere "il tutto" solo dal mio punto di vista e in maniera estremamente limitata, ma per essere chiaro vorrei ragionare un attimo così:

  • Conosco una ragazza, mi piace, ci sto insieme per anni, diciamo 1 o 2, passo un sacco di tempo con lei e sto bene..ci amiamo.
  • Le "farfalle nello stomaco" spariscono, ma sto bene, perché subentrano altre sensazioni..Nessuno mi picchia, nessuno mi tradisce
  • Vado a lavorare, le ragazze mi fanno gli occhi dolci, mi sorridono..Io ricambio (sono uomo e sono gentile), ci provano con me.. a questo punto:
  1. Mi lascio distrarre, tradisco la mia ragazza, SCELGO di non amarla più perché preferisco fare "l'uccellone", SCELGO di lasciarla
  2. Mi sorridono? mi ha fatto piacere, ma "a casa" ho una persona disposta a "mangiare la mia merda" ogni giorno, cosa mi manca? NIENTE!
Ecco, questo non capisco, per me il "Non ti amo più" è una scelta, non è che "Succede".. cioè ho la fortuna di avere una persona con la quale sto bene, cos'altro mi può mancare? Eppure mi faccio (si fanno) distrarre da due sorrisi o dalla voglia di "laic su feisbuc".
 
Sarà un ragionamento infantile e "chiuso" ma perchè non riesco a vederla in altro modo?
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animal
19 minuti fa, Luca09 ha scritto:

Non lo so, io non vedo un nesso (nel mio caso, sia chiaro) tra il volere una relazione stabile e duratura e la voglia di distaccarsi dalla famiglia, ritengo anche che il matrimonio sia un'unione in parte inutile. Può darsi che abbia capito male quello che mi stai dicendo..

 

 

Ma quello che intendevo esporvi è forse un concetto più semplice, sicuramente potrei sbagliarmi e vedere "il tutto" solo dal mio punto di vista e in maniera estremamente limitata, ma per essere chiaro vorrei ragionare un attimo così:

  • Conosco una ragazza, mi piace, ci sto insieme per anni, diciamo 1 o 2, passo un sacco di tempo con lei e sto bene..ci amiamo.
  • Le "farfalle nello stomaco" spariscono, ma sto bene, perché subentrano altre sensazioni..Nessuno mi picchia, nessuno mi tradisce
  • Vado a lavorare, le ragazze mi fanno gli occhi dolci, mi sorridono..Io ricambio (sono uomo e sono gentile), ci provano con me.. a questo punto:
  1. Mi lascio distrarre, tradisco la mia ragazza, SCELGO di non amarla più perché preferisco fare "l'uccellone", SCELGO di lasciarla
  2. Mi sorridono? mi ha fatto piacere, ma "a casa" ho una persona disposta a "mangiare la mia merda" ogni giorno, cosa mi manca? NIENTE!
Ecco, questo non capisco, per me il "Non ti amo più" è una scelta, non è che "Succede".. cioè ho la fortuna di avere una persona con la quale sto bene, cos'altro mi può mancare? Eppure mi faccio (si fanno) distrarre da due sorrisi o dalla voglia di "laic su feisbuc".
 
Sarà un ragionamento infantile e "chiuso" ma perchè non riesco a vederla in altro modo?

Bella domanda...
Io personalmente sono per il vivi e lascia vivere, preferisco non sapere certe volte, ma l'idea del sesso fuori da una relazione, per soddisfare certi istinti primordiali, non mi sconvolge affatto, anzi...
La cosa giusta sarebbe, a mio modesto parere, riuscire a condividerle certe cose, ma immagino che sia difficilissimo...
Io però ho imparato a ragionare così: ti piace uno? scopatelo, poi se vuoi me lo racconti e fantastichiamo insieme.
Sarò cuckold?
No...  ma la cosa può avere un risvolto godereccio, parlo di una persona equilibrata, "normale", che ogni tanto si vuole concedere qualche trasgressione al di fuori dal menage familiare, dico che se ne può e se ne deve parlare con la propria compagna, anche dei desideri più reconditi.
Discorso diverso è se il tuo partner si innamora di un altro, ed allora lì si va oltre il semplice istinto primordiale e la condivisione si trasforma in consapevolezza... e non hai altro da fare che prenderne atto, le dici: ciao, quella è la porta, sei libera di andare.
Non ci vedo altri modi per stare insieme a qualcuno, sempre che uno abbia la necessità di soddisfare degli istinti che certe volte sono fuori dalla coppia in quanto tale.
Se uno non ce li ha e sta bene nella monogamia vita natural durante, il discorso ovviamente cambia, se anche gli obbiettivi coincidono (non tutti hanno necessità di una vita sessuale intensa, né di trasgressione).
PS: per matrimonio non intendo tanto il rito, quanto un progetto di vita comune, però è anche vero che il rito, oltre a consacrare (per chi ci crede) questo progetto, gli da una forma più sostanziosa...e magari ci si pensa più di una volta prima di romperlo.
In una "semplice storia" invece, dove ci sono pure meno beghe legali da affrontare, lasciarsi diventa più semplice, anche in presenza di un progetto di vita comune (casa, mobili, denari..etc etc)

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gold86
1 ora fa, animal ha scritto:

e quindi, siccome una volta, 70 anni fa, le donne accettavano il patriarcato, che si imponeva anche violentemente, oggi che ti sbatterebbero in carcere per molto meno, che è cambiata consapevolezza (se è meglio o peggio non mi eprimo, anche perchè non lo so sinceramente), oggi si dovrebbe stare insieme "per sempre" perchè queste cose non succederebbero mai?
Questo vorresti dire?
Beh, a quanto pare, non capita... tu sai il perchè?
Io una idea me la sono fatta, e l'ho espressa tra le righe nel commento che hai quotato.
E, orticaria o meno, i fatti sono sotto gli occhi di tutti.
Finiremmo a parlare di sociologia, filosia, antropologia, psicologia... è un discorso per certi aspetti semplici, ma per certi altri talmente complesso che francamente non so se ne sarei capace, di sicuro, cercare di liquidare la questione con il "si stava bene quando si stava peggio" è una magra consolazione, ma se pensi che ti possa essere d'aiuto, usala pure

Vedo che hai modificato le righe che avevo quotato.

Ci avevo letto una sorta di nostalgia per i tempi andati in cui le cose duravano, ecc.

Da qui il mio intervento, che era volto ad esprimere una considerazione su questa nostalgia di un periodo mai vissuto (e che rilevo molto spesso), facendo esempi in cui le cose "duravano" perché "si trascinavano" sulla scorta di fattori che nulla hanno a che vedere con la voglia di stare insieme.  

Tutto qui.

Ma se ho frainteso il senso del tuo intervento originario, mea culpa.

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