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Come andare avanti?


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xyz-
19 minuti fa, Neotry ha scritto:

Non devi stampartele in testa, non è una preghierina da imparare a memoria. Tu per caso la ragazza di cui parli te la sei ''stampata in testa''? Oppure ci sei uscito, l'hai conosciuta e piano piano hai cominciato a volerle bene e amarla?!
Devi fare la stessa identica cosa con te stesso. Escici (con te stesso, ergo solo), conosciti, studiati, passa dei bei momenti da solo e vedrai che col tempo amerai anche te stesso. A memoria si imparano le tabelline, ma queste cose vanno interiorizzate, sono percorsi che vanno fatti con le proprie gambe, con i propri occhi e col proprio cuore.

si intendevo questo, interiorizzarle.

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Luca09
51 minuti fa, Neotry ha scritto:

Si, la paura ci fotte sempre... bisogna tatuarselo addosso in un posto che vediamo ogni santo giorno e ogni santo minuto qualcosa che ci ricordi di non avere paura...

Non c'è un traguardo per il miglioramento di se stessi e la cura dei propri interessi.

Non c'è traguardo, intesto in senso assoluto, al miglioramento. C'è per me, tuttavia, un traguardo che sancirà la fine di questa parte della mia vita. Volterò pagina e inizierò un nuovo capitolo, non appena capirò di essere pronto. Il miglioramento rimarrà una costante, da adesso in poi.

Come sempre, parole sante, amico.

Cita

ci hanno fatto credere che basti l'iphone appena uscito per essere etichettati come possibili partner sessuali. Niente di più falso. Ricordo ancora il racconto di Aivia di quando lui era nella sauna in mezzo a palestrati che avevano macchinoni e case in sardegna e lui si è portato via la figa appena entrata dicendole che aveva una tigra scassata e senza nemmeno i soldi per l'assicurazione.

A 18 anni comprai una macchina, la mia prima macchina, usata. Un "catorcio", tempo un paio di anni l'avevo "distrutta", al terzo anno l'ho riverniciata in cortile, a bomboletta. Al quarto anno neanche te lo racconto com'era messa, non ho mai avuto un iphone. Le ragazze le andavo a  prendere con il mio catorcio, nessuna si è mai tirata indietro.

"ci hanno fatto credere", è vero, ma noi ci abbiamo creduto.

 

1 ora fa, Neotry ha scritto:

atleticità

atletismo :9_innocent:

 

Grazie :12_slight_smile:

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Walk_The_Line

ma se posso dire la mia opinione.....quando siamo in one-itis, l'amore non centra proprio un cazzo....o quasi mai, salvo rari casi....quello che centra e' il nostro orgoglio, che un altro ci ha inculato la donna, dai poche chiacchere...  io pure i primi 2 mesi ero distrutto, ma sono riuscito a razionalizzare ed ho capito che alla fine della fiera il pensiero fisso era "lei con un altro" e non "lei che non mi ama piu" ... razionalizzato per bene questo concetto, rimesso un attimo in sesto il mio stato d'animo, affrontato i posti dove si andava insieme, le routine ecc...tac....guarda un po' il pensiero di lei con un altro si affievoliva, io conoscevo gente nuova, donne nuove...alcune da botta e via, altre da conoscere di piu'...e poi, addirittura, ho visto una foto di loro due, una delle tante, una foto buffa da fidanzati in gita...e mi e' scappata una risata, senza rancore, proprio per la foto...non di rabbia...quasi contento di non esserci...lui non lo vedevo piu come il figo superiore che mi ha inculato la donna...anzi... per me e' stato cosi...ho razionalizzato che dovevo farla finita con il mio orgoglio...e tutto e' sparito...

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Walk_The_Line

ah dimenticavo ... quallo che ci incula la donna, non e' per forza meglio di noi...a sua volta verra' inculato ... da un altro...che verra inculato ecc ecc ... dico questo perche' ogni post su one - itis c'e' sempre la frase "mi distruggo dentro nel saperla con un altro"   .... e mai "sto male perche' non mi ama" .... 

 

Modificato da Walk_The_Line
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F-Knight

Ho toccato il punto più basso del punto più basso del baratro di recente.

Quando credevo che le cose non potessero più andare peggio, quando credevo che non potessi stare peggio, ho ridefinito il concetto di peggio nella mia vita, l'ho visto l'ho toccato e ho fissato un nuovo standard.

Ci sono dei momenti che ti segnano per sempre, un trauma che ti definisce per sempre. Defining moments della tua vita che ti tolgono qualcosa: un pezzo di te, più o meno grande, muore lì, in quel momento. Non c'è più, come sparito per sempre. Ma questi momenti danno anche qualcosa, perché là dove c'era quella parte di te ora morta, cresce qualcos'altro. Qualcosa di nuovo che inizialmente fatichi a sentire tuo, come un arto bionico dei manga, ti devi abituare, ti devi far passare le crisi di rigetto, devi imparare a vederti, con quel nuovo arto.

Ma quell'arto è bionico, più forte, resistente e veloce  di quello che avevi prima. Devi solo....

beh devi solo imparare ad usarlo, imparare a farlo tuo, considerarlo tuo finchè così non è, finchè non ricorderai nemmeno più che una volta avevi un comunissimo, che so, braccio o gamba.

E per imparare ci vuole del tempo, molto. Ma è un processo inesorabile ed inevitabile, perché non puoi tornare  indietro. Non c'è ritorno da un defining moment.

E così io mi sento appena uscito dalla sala operatoria con questo arto, immagino il braccio destro, nuovo fiammante, color titanio. Lo guardo. Fa un male cane, sento i punti tirare, gli antidolorifici non bastano.

I dottori mi hanno detto che quel braccio è prodigioso, che sarò felice. Ma io non riesco ancora neppure a muoverlo. Lo guardo lì, inerte, e rimpiango quando, prima del defining moment che me lo ha segato per sempre via, avevo ancora il mio bel braccio uguale all'altro, noto, a cui ero perfettamente abituato. Ma mi dicono che "vedrai che spettacolo", "vedrai che sarai entusiasta", ma a me sembrano tutti prendermi in giro; mi sembra che tutti loro mi stiano mentendo... Ma poi noto che ognuno di loro ha una parte nuova, della stessa marca della mia, solo sono parti diverse, chi gli occhi, chi le orecchie, chi una gamba e così via. E capisco, capisco che loro  parlano perché SANNO ciò che dicono e mi decido quindi di aver fiducia in loro; in chi prima di me ha perso per sempre una parte di sé per poi sostituirla con un'altra.

E così, nonostante il dolore, l'ansia e la paura, prendo fiducia, piano piano. Ho capito la lezione finalmente.

Ho capito che il dolore anche quello straziante, quello che senti quando sei lì impietrito di fronte ad una immagine che non avresti MAI voluto vedere, quel dolore che ti sega via PER SEMPRE una parte di te, ti sta in realtà aiutando nella tua trasformazione, ti sta dando quella forza incredibile che altrimenti non avresti mai avuto: la forza del cambiamento. Ma quella forza non basta. Ci vuole anche la volontà di andare avanti e di non cercare di tornare indietro.

Perché non si torna indietro, da un defining moment.

F

 

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Luca09
3 ore fa, Walk_The_Line ha scritto:

ma se posso dire la mia opinione.....quando siamo in one-itis, l'amore non centra proprio un cazzo....o quasi mai, salvo rari casi....quello che centra e' il nostro orgoglio, che un altro ci ha inculato la donna, dai poche chiacchere...  io pure i primi 2 mesi ero distrutto, ma sono riuscito a razionalizzare ed ho capito che alla fine della fiera il pensiero fisso era "lei con un altro" e non "lei che non mi ama piu" ... razionalizzato per bene questo concetto, rimesso un attimo in sesto il mio stato d'animo, affrontato i posti dove si andava insieme, le routine ecc...tac....guarda un po' il pensiero di lei con un altro si affievoliva, io conoscevo gente nuova, donne nuove...alcune da botta e via, altre da conoscere di piu'...e poi, addirittura, ho visto una foto di loro due, una delle tante, una foto buffa da fidanzati in gita...e mi e' scappata una risata, senza rancore, proprio per la foto...non di rabbia...quasi contento di non esserci...lui non lo vedevo piu come il figo superiore che mi ha inculato la donna...anzi... per me e' stato cosi...ho razionalizzato che dovevo farla finita con il mio orgoglio...e tutto e' sparito...

Non lo so, sai? Per davvero. Il fatto di vederla con un altro è sempre la "mazzata" peggiore, su questo non discuto. Quando lei se ne è andata è una delle prime cose che ho pensato. Ma non riesco a realizzare se è più un "bruciore di culo" perché qualcun altro gode della sua presenza (in tutte le sue forme) oppure perché  il fatto che lei inizi una nuova vita, con una nuova persona, "uccide" quel poco di speranza che rimane e per questo veniamo "buttati a terra" del tutto.

È altrettanto vero, tuttavia, che se non fosse "bruciore", il morire della speranza dovrebbe darci maggiore forza per andare avanti, ma così non è. 

Non credo sia l'unico motivo, però. Ho pensato spesso a quanto sentissi la sua mancanza. Sono più le volte dove ho pensato "mi manca la sua presenza" rispetto a quelle in cui ho pensato "me l'hanno fregata". Sono onesto. Come sono onesto nel dire che il "me l'hanno fregata", forse, fa più male del "mi manca".

Ci rifletterò su, comunque. 

1 ora fa, F-Knight ha scritto:

Ho toccato il punto più basso del punto più basso del baratro di recente.

CUT

Ma quella forza non basta. Ci vuole anche la volontà di andare avanti e di non cercare di tornare indietro.

Perché non si torna indietro, da un defining moment.

F

Ed è questo il difficile. Perchè se lei tornasse, ora, dopo tutto il male che mi ha fatto, in fondo in fondo, io so che almeno ci penserei su, non prendiamoci in giro.

Perchè so che la via più facile per tornare ad essere felice, se lei fosse qui, in questo preciso istante, sarebbe quella di ritornare.

Ci vuole la volontà di andare avanti.

Bisogna essere consapevoli del fatto che se non si prosegue, l'unica direzione che si può seguire è quella opposta. Nel peggiore dei casi si rimane fermi.

Sono conscio del fatto che, se lei tornasse, ed io pure, in questo istante, sarei felice fino a domani. 

Ma a me, "fino a domani", non basta.

Se lei tornasse, ed io pure, non potrei far altro che tornare indietro.

Fortunatamente lei non torna, non tornerà,  fortunatamente l'unica  direzione che ho è "avanti" perché  -soprattutto grazie al confronto con voi- ho capito che non posso permettermi di stare fermo.

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Neotry
6 ore fa, Luca09 ha scritto:

atletismo :9_innocent:

Ahahah grazie :4_joy::4_joy: 

 

23 minuti fa, Luca09 ha scritto:

Non lo so, sai? Per davvero. Il fatto di vederla con un altro è sempre la "mazzata" peggiore, su questo non discuto. Quando lei se ne è andata è una delle prime cose che ho pensato. Ma non riesco a realizzare se è più un "bruciore di culo" perché qualcun altro gode della sua presenza (in tutte le sue forme) oppure perché  il fatto che lei inizi una nuova vita, con una nuova persona, "uccide" quel poco di speranza che rimane e per questo veniamo "buttati a terra" del tutto.

È altrettanto vero, tuttavia, che se non fosse "bruciore", il morire della speranza dovrebbe darci maggiore forza per andare avanti, ma così non è. 

Non credo sia l'unico motivo, però. Ho pensato spesso a quanto sentissi la sua mancanza. Sono più le volte dove ho pensato "mi manca la sua presenza" rispetto a quelle in cui ho pensato "me l'hanno fregata". Sono onesto. Come sono onesto nel dire che il "me l'hanno fregata", forse, fa più male del "mi manca".

Ci rifletterò su, comunque. 

Ed è questo il difficile. Perchè se lei tornasse, ora, dopo tutto il male che mi ha fatto, in fondo in fondo, io so che almeno ci penserei su, non prendiamoci in giro.

Perchè so che la via più facile per tornare ad essere felice, se lei fosse qui, in questo preciso istante, sarebbe quella di ritornare.

Ci vuole la volontà di andare avanti.

Bisogna essere consapevoli del fatto che se non si prosegue, l'unica direzione che si può seguire è quella opposta. Nel peggiore dei casi si rimane fermi.

Sono conscio del fatto che, se lei tornasse, ed io pure, in questo istante, sarei felice fino a domani. 

Ma a me, "fino a domani", non basta.

Se lei tornasse, ed io pure, non potrei far altro che tornare indietro.

Fortunatamente lei non torna, non tornerà,  fortunatamente l'unica  direzione che ho è "avanti" perché  -soprattutto grazie al confronto con voi- ho capito che non posso permettermi di stare fermo.

Quello che fa male penso sia un mix di tutto. Un po' è orgoglio perchè hai perso la russia e l'america a risico e ti è rimasto solo san marino con mezzo carro armato e pure sbiellato; un po' è che quel buco umidiccio a cui ti eri affezionato e pensavi sarebbe stata casa tua per sempre ora ospita altri inquilini: pensarla mentre la prende di gusto da uno che non sia tu è difficile, senti il mondo crollarti sopra; poi sicuramente non è da trascurare il ''fastidio'' dovuto a lei che così senza tanto preavviso ne convenevoli ti lascia. Ti lascia da solo come un cane a lottare da solo contro il mondo quando fino a due secondi prima eravate una squadra unita per combattere il mondo; inutile dire che ora sia dall'altra metà del mondo che devi combattere e da cui devi difenderti. Non è mai facile ritrovarsi da solo nella trincea e lottare da solo contro i restanti 7 miliardi di esseri umani.

Davvero torneresti con lei?! Cioè, tu ora vai avanti perchè non hai scelta, non perchè ti vuoi bene... non va bene, però conceditelo, è una fase.
Però cavolo, secondo me una cosa simile è imperdonabile. Cioè, lei non ti ha lasciato, lei ti ha decapitato praticamente. E dopo che ti ha staccato la testa e il cuore ha giocato col tuo cuore come Arale gioca a punzecchiare con un bastoncino le cacche che trova per strada. Se vuoi bene una persona hai a cuore i suoi sentimenti; magari ok non la ami più ma magari ci spendi un pomeriggio e parlate del perchè delle tue scelte ecc ecc. Lei ti ha trattato peggio di come avrebbe trattato uno sconosciuto. Oltretutto non ti ha lasciato solo per stare lei sola a sua volta, no, ti ha annientato cambiando ragazzo da un giorno all'altro. Secondo me se tornasse sarebbe solo perchè qualcosa è andato storto e pur di non stare sola accetterebbe di stare con te ma alla primissima occasione disponibile ti troveresti con un mega dejavu che fossi in te eviterei come la peste. Darle il potere di compiere un altro omicidio come quello appena compito sarebbe un atto scellerato.

 

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Luca09
1 ora fa, Neotry ha scritto:

Davvero torneresti con lei?! Cioè, tu ora vai avanti perchè non hai scelta, non perchè ti vuoi bene... non va bene, però conceditelo, è una fase.
Però cavolo, secondo me una cosa simile è imperdonabile. Cioè, lei non ti ha lasciato, lei ti ha decapitato praticamente. E dopo che ti ha staccato la testa e il cuore ha giocato col tuo cuore come Arale gioca a punzecchiare con un bastoncino le cacche che trova per strada. Se vuoi bene una persona hai a cuore i suoi sentimenti; magari ok non la ami più ma magari ci spendi un pomeriggio e parlate del perchè delle tue scelte ecc ecc. Lei ti ha trattato peggio di come avrebbe trattato uno sconosciuto. Oltretutto non ti ha lasciato solo per stare lei sola a sua volta, no, ti ha annientato cambiando ragazzo da un giorno all'altro. Secondo me se tornasse sarebbe solo perchè qualcosa è andato storto e pur di non stare sola accetterebbe di stare con te ma alla primissima occasione disponibile ti troveresti con un mega dejavu che fossi in te eviterei come la peste. Darle il potere di compiere un altro omicidio come quello appena compito sarebbe un atto scellerato.

 

Vedi, ci penserei su, probabilmente. E li finirebbe tutto.

Perchè poi, cambiata o no, quello che ha fatto non lo posso cancellare. 

Di pancia, di petto, ti dico una cosa. Perché obiettivamente lei, a me, manca. Di testa, ti dico l'esatto opposto.

Ma il punto non è tanto il perdono, per me, ma il suicidio vero e proprio che una scelta del genere comporterebbe. E soprattutto sto intraprendendo un cammino personale, una scelta del genere lo stroncherebbe completamente.

Vado avanti perché è quello che voglio fare, il non avere scelta sicuramente mi aiuta a non distogliere l'attenzione da me stesso.

Ti sembrerà un discorso che non sta ne in cielo ne in terra, forse. Ma certe cose non si imparano dall'oggi al domani. So qual'è la strada da percorrere e mi sto incamminando, ma sono più vicino all'entrata che all'uscita, per ora.

ciò che volevo dire è che se lei tornasse, almeno per una settimana, per un giorno, tornerei ad essere felice. Dopodiché la realtà mi ritornerebbe in faccia, allora non potrei che tornare a sprofondare inesorabilmente. Questo lo so.

Quindi ti dico no, non ci tornerei. Nonostante lei sia la cosa che più mi manca in questo momento. 

Credimi, in me c'è una voglia incredibile di uscire da questa situazione. Senza "scorciatoie", senza aggrapparmi a lei o a nessun altro. Perchè io, da questo punto qui, non ci voglio più ripassare. Non nello stesso modo,almeno.

 

Modificato da Luca09
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xyz-
11 ore fa, Luca09 ha scritto:

Credimi, in me c'è una voglia incredibile di uscire da questa situazione. Senza "scorciatoie", senza aggrapparmi a lei o a nessun altro. Perchè io, da questo punto qui, non ci voglio più ripassare. Non nello stesso modo,almeno.

 

esatto senza scorciatoie, ho il medesimo desiderio, ultimamente una amica mi ha detto in un messaggio: "ma ci stai ancora pensando?" non ho risposto, ho ignorato la conversazione perchè sarebbe stato vano parlarne con lei, avrebbe detto: eh ma sono passati sei mesi ormai... ma questo per dire che il dolore è ancora presente dopo questo tempo ma la volontà di uscirne sta diventando più forte, e ci vuole tempo, ognuno ha i suoi tempi, ci vuole il tempo per avere lucidità e attraversare la morte.

Modificato da xyz-
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