Denunce da avvoltoio femminista.

[^'V'^ [Aivia Demon] 160806]

5 minuti fa, DreamSpirit ha scritto:

Ma in tutto ciò 

Perché il padre non ha usato lui quei soldi che gli giravano per il castello? 

 

Mi appello all'articolo 64 c.p.p. 

Al massimo faccio io a te una domanda:

Per la stessa ragione per cui ha sbagliato tutti gli inviti al battesimo, escludendo l'unica che doveva invitare e davanti alla quale prostrarsi? 

 

[Edo [Donna] 15305]

45 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

La bella addormentata non aveva rotto le scatole a nessuno. 

I suoi genitori, volevano battezzarla ed invitare solo gente che facesse parte della cultura e non la protettrice della Natura. 

Così lei lancia un anatema: a 16 anni sarà avvelenata pungendosi e non potrà farci nulla. 

Il padre non può farci nulla. 

E lei non può impedire che a 16 anni le esploda la pubertà. 

E che da quel momento non capisce un cazzo e dorme in piedi col cervello fino a quando uno non la chiava. 

Il padre cerca in tutti i modi di evitare che a lei succeda ciò che è inevitabile. 

Ossia che quella vivace bambina si trasformi in una donna rincoglionita dagli estrogeni. 

Poi quando lei dorme, è come morta ma è viva, si arrende e la porta nel bosco su un telo. 

Il che significa in pasto al primo che passa. 

Qualsiasi etero l'avrebbe chiavata. 

E il padre lo sa, se non la voleva chiavata la teneva rinchiusa a vegetare nel castello. 

Ma non la porta in città dove passano tutti e incontrarla è solo fortuna. 

La porta distesa in mezzo ad un bosco. 

Dove solo un uomo forte e che sia a caccia, si avventura. 

Lui svolge benissimo il suo compito di padre. 

La mette a disposizione del primo che passa perché la chiavi, ma in un luogo dove solo pochi osano avventurarsi, e cacciatori, non i contadini del cazzo agricoltori che ha intorno al castello. 

Allora passa il nobile (nella versione originale non era un principe) cacciatore e la vede lì alla mercé del primo che passa. 

Per farlo capire ad una donna, dovrebbe immaginarsi una borsa abbandonata nel bosco con bigliettoni da 500 euro che sbucano. 

E' forse una ladra se la prende? 

Sarebbe una ladra se fosse andata a scassinare la porta di un castello e avesse rubato la borsa al suo proprietario. 

Non se il proprietario, non potendo spendere quei soldi, li lascia in un bosco dove pochi osano entrare. 

Così il cacciatore la chiava, infatti all'inizio la storia era etero. 

E grazie a questo lei esce dallo stato di "dormienza". Si desta. Si dà una svegliata. 

Ricordavo male

Grazie

[DreamSpirit [Élite] 7278]

10 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

 

Mi appello all'articolo 64 c.p.p. 

Al massimo faccio io a te una domanda:

Per la stessa ragione per cui ha sbagliato tutti gli inviti al battesimo, escludendo l'unica che doveva invitare e davanti alla quale prostrarsi? 

 

È un coglione 

[^'V'^ [Aivia Demon] 160806]

Il 24/11/2017 at 17:57, DreamSpirit ha scritto:

È un coglione 

E' un Re. 

[^'V'^ [Aivia Demon] 160806]

1 ora fa, ^'V'^ ha scritto:

E lei non può impedire che a 16 anni le esploda la pubertà. 

E più che dire che a 16 anni si pungerà IL DITO con il fuso (perno centrale) di un ARCOLAIO (strumento che gira a cicli)... non so cos'altro avrebbero potuto dire per suggerire la chiave di lettura. 

[^'V'^ [Aivia Demon] 160806]

14 ore fa, EdoardoG ha scritto:

Ricordavo male

Grazie

Mica solo tu. Ho letto in giro disamine di femministe della versione originale della favola (Sole, Luna e Talia) in cui tutto si concentra sul concetto di violenza - che è un'invenzione culturale e  legale della fine del '900, pertanto ricercarlo come vissuto emotivo antico è dura - e sul padre padrone, che è altresì un'invenzione culturale post marxista, e dare del padre padrone (in senso moderno e dispregiativo, non nel senso che tanto piaceva a chi aveva un punto di riferimento) ad un Re che invece di pensare a regnare passa la vita a dar la caccia agli arcolai di corte per proteggere la figlia e a nessuna salta all'occhio minimamente che: 

- il nobile quando torna per scoparla (non violentarla, lei è esanime, non c'è vissuto emotivo di ribrezzo e di controllo, di violenza e di rifiuto soverchiato dalla forza) la trova sveglia. E cosa fa? Nasconde il fatto che l'ha scopata? NO, glielo dice e così lei lo vuole ancora e scopano nel fienile. 

- i due figli che lei ha avuto dalla prima scopata, Sole e Luna, lui forse uomo cattivo non li vuole? No, come nella vita reale e diversamente dalle follie femministe, è la moglie di lui, inviperita ed ingelosita per la tipa più giovane e figa, che ordina al cuoco di ucciderli e cucinarli per farli mangiare al marito e poi dirglielo dopo. 

- Tuttavia, il cuoco uccide e serve una capra. Perché ha buon cuore. Il cuoco, l'uomo, maschio,  costretto ad obbedire ai capricci isterici di una donna padrona, non di un uomo. Perché magari alle femministe sfugge che la differenza è sempre stata nobili (M e F)---> plebe, non uomini---->donne. Anche se a quelle rincoglionite è bastato copincollare Marx e sostituire lavoratori con donne e padroni del vapore con uomini, e avevano già l'ideologia politica pronta. E a nessuno è saltato all'occhio che associare lavoratori alle donne che non lavoravano e padroni a uomini che lavoravano 16 ore per loro e combattevano per loro, quando solo l'uno-due per cento della popolazione (M e F) erano i padroni dei mezzi di produzione... 

- E il nobile cacciatore quando la moglie gli dice soddisfatta che ha fatto uccidere i suoi figli e glieli ha fatti mangiare, la manda affanculo e si prende in casa la sua giovane amata e i suoi figli. Perché è uno stupratore cattivo e un padrone cattivo. Ma vaffanculo va. 

Va anche detto che (nel link che postai non c'è scritto) la versione di Perrault che ha preso spunto da Sole, Luna e Talia, di Basile, è quella che ha dato il nome alla fiaba originale, non si chiamava la bella addormentata nel bosco, ma 

La bella nel bosco dormiente. Dormant è maschile, e parla del bosco. Non della bella. 

E perché Perrault scrisse questa variazione sul tema? 

Perché la sua opera Les Contes de Ma Mère l'Oye era notoriamente dedicata e scritta per una Dama della quale era innamorato e la quale non gliela dava per remore morali e spauracchi culturali, oltre che per il controllo della società e della famiglia cui era sottoposta. 

Lui così creò un'allegoria di metafore incastrate in cui il bosco dormiente era la società non più viva, non più legata alla Natural Law, la morale e la famiglia sottomessa alla società, che la teneva segregata e imprigionata, e parlava di un uomo che deve affrontare tutti quei rovi e spine e tutti quei rami secchi da sfrondare per arrivare a ciò che vuole, lui, ma che vuole anche lei, la quale però permette al bosco addormentato di tenerla imprigionata, e solo lui sfrondando tutto e rischiando può andare a salvarla dalle cazzate. 

Poi arrivano i fratelli Grimm e la bambinizzano, chiavare diventa baciare, già che ci siamo sostituiamo la lotta tra l'uomo giusto e la società marcia e morta che tiene soggiogata la mente razionale della donna, con un cliché moderno della lotta tra il bene e il male (pessimissima rivisitazione manichea del concetto Egizio dell'avvicendarsi salutare tra giorno e notte) e così ci mettiamo il male che maledice e il bene che subisce. 

E qui però senza farlo apposta inseriscono un concetto nuovo nella favola. 

Nuovo e metaforicamente fondato. 

Ossia, posto che sia il male a volerla punta e poi addormentata, e il padre che si affanna per sedici anni ad evitarle ogni contatto con gli arcolai, col solo risultato che quando poi a sedici anni ne trova uno ne è incantata... e si punge a morte...

Diventa la reale metafora di tutti quei genitori che iperproteggono i figli dalle verità del mondo e cercano in tutti i modi di tenerli lontani dalla conoscenza e li riempiono di divieti invece che assisterli nelle sperimentazioni e nel conoscere. 

E poiché nell'adolescenza tutto ciò che è divieto da bambina diventa idolo e oggetto di culto e vi è la ribellione ai divieti e la scoperta del mondo, succede l'inevitabile: proprio perché il genitore ha nascosto, vietato, coperto gli occhi, di fronte a certe cose, lei ora le cerca e dà loro più importanza di quella che hanno. 

Non ha gli anticorpi per il """"Male"""" (ossia il mondo reale) e l'incontro è stordente, pesante, totale. Potenzialmente mortale. 

[Tolomeo [Partecipante] 706]

Mi torna in mente un bell'articolo di qualche tempo fa, sul tema.

Chi ha paura di Sasha Grey?

[^'V'^ [Aivia Demon] 160806]

11 minuti fa, Tolomeo ha scritto:

Mi torna in mente un bell'articolo di qualche tempo fa, sul tema.

Chi ha paura di Sasha Grey?

Onore alla tua compaesana Valentina Nappi. 

Donna immensa. Fiera guerriera che con scudo di fatti e spada di ragione combatte in prima linea la religione del nulla assoluto femministrato. 

[Bozzarelly [Partecipante] 3960]

aspetto le denuncie contro James Deen

 

Modificato 25 Novembre 2017 da Bozzarelly

[Tolomeo [Partecipante] 706]

1 ora fa, ^'V'^ ha scritto:

Onore alla tua compaesana Valentina Nappi. 

Donna immensa. Fiera guerriera che con scudo di fatti e spada di ragione combatte in prima linea la religione del nulla assoluto femministrato. 

Onore sì. Anch'io qualche volta l'ho onorata, con del sano onanismo.

Ci fossero più donne come lei. E in effetti esistono, solo meno palesate.