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Ci riprovo, fino a sanguinare


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Sten
9 minuti fa, CorboBlu ha scritto:

Ti riferisci ai due punti citati sopra, o al fatto che fondamentalmente ce l’ho fatta semplicemente a presentarmi? :D

Al fatto che ti sei presentato XD

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CorboBlu
6 minuti fa, Sten ha scritto:

Al fatto che ti sei presentato XD

Hai ragione... ma se hai seguito il topic, saprai che è stata un’impresa per me :D

Per chi dovesse leggere, il post dove dico come è andata la “presentazione”, è nella pagina dietro 

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Luca09
28 minuti fa, CorboBlu ha scritto:

CE L’HO FATTA!

Premessa: oggi ci siamo incontrati in aula, alle lezioni. C’era solo lei e non l’amica con cui ho parlato la scorsa volta.

Le ho chiesto una penna, sorride un po’ imbarazzata dicendo di non averla, così l’anno chiedo ad un ragazzo seduto dietro di noi.

Butto la penna, torno a sedermi e faccio una battuta: “la mia penna di rifiuta di scrivere il lunedì mattina”.

Interviene lei, facendo una battuta a sua volta su questo fatto. Da lì iniziamo a parlare brevemente un po’ tutti e 3 (io, lei, è il ragazzo che mi ha prestato la penna), poi entra il prof e smettiamo di parlare.

A fine lezione ridò la penna al ragazzo e gli offro una gomma. Poi la offro anche alla ragazza, che accetta.

Ci alziamo per andarcene, e prima di farlo mi presento prima al ragazzo di cui vi dicevo e poi alla ragazza. 

Qui mi sa che commetto due grandi gaffe, non so, ditemi voi:

1) Dopo che mi dice il nome annuisco e me ne vado. Niente “a domani”, niente di niente.

2) NON RICORDO CON SICUREZZA, ma nella tensione potrei aver dimenticato di dirle il nome. 50/50, però forse lei me lo avrebbe chiesto se lo avessi dimenticato, boh non so. Forse anche no, è molto timida a quanto ho visto.

 

 

Comunque è andata... a parte ste due cosuccie (e ditemi voi se sono rilevanti, se ho fatto una figura di merda o meno)... è andata.

@Sten ha ragione :4_joy: qui stavamo già "sbocciando" (come dicono i giovani d'oggi :224_monkey:).

Però, secondo me è andata bene, visti i problemi che hai evidenziato negli interventi precedenti.

Intanto ti sei presentato, hai scambiato qualche battuta, hai "rotto il ghiaccio". Un passo alla volta, questo ti "autorizza" a parlarle ancora senza farti troppe remore.

Cita

1) Dopo che mi dice il nome annuisco e me ne vado. Niente “a domani”, niente di niente.

Sto cercando di immaginarmi la scena:

  • Lei: "Piacere, mi chiamo Uga"
  • Tu: "Sì" (annuisci, prendi e te ne vai)
  • ....:106:
Un "ci vediamo domani" (con sorriso annesso) potevi sprecarlo, anche se già lo sa che vi vedrete domani.
 
 
Cita

2) NON RICORDO CON SICUREZZA, ma nella tensione potrei aver dimenticato di dirle il nome. 50/50, però forse lei me lo avrebbe chiesto se lo avessi dimenticato, boh non so. Forse anche no, è molto timida a quanto ho visto

In tal caso penserà che ti chiami "piacere" :13_upside_down:

Non pensare a questa cosa, potresti addirittura usarla a tuo favore per attaccare bottone di nuovo.

 

 

 

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CorboBlu
46 minuti fa, Luca09 ha scritto:

@Sten ha ragione :4_joy: qui stavamo già "sbocciando" (come dicono i giovani d'oggi :224_monkey:).

Però, secondo me è andata bene, visti i problemi che hai evidenziato negli interventi precedenti.

Intanto ti sei presentato, hai scambiato qualche battuta, hai "rotto il ghiaccio". Un passo alla volta, questo ti "autorizza" a parlarle ancora senza farti troppe remore.

Sto cercando di immaginarmi la scena:

  • Lei: "Piacere, mi chiamo Uga"
  • Tu: "Sì" (annuisci, prendi e te ne vai)
  • ....:106:
Un "ci vediamo domani" (con sorriso annesso) potevi sprecarlo, anche se già lo sa che vi vedrete domani.
 
 

In tal caso penserà che ti chiami "piacere" :13_upside_down:

Non pensare a questa cosa, potresti addirittura usarla a tuo favore per attaccare bottone di nuovo.

 

 

 

Si guarda, se penso alla scena mi sento male. Mi consola il fatto che, comunque, ho ricordi vaghi, ho rimosso tutto come un trauma, e spero che il mio buonsenso mi abbia fatto dire ''piacere corbo''...

Comunque si lo so, avrei dovuto dire ''a domani'', avrei dovuto ricordami se mi sono presentato o meno... ma il grosso l'ho fatto, no? Soprattutto considerando le grosse difficoltà avute fin'ora. Adesso dovrebbe essere piu facile quantomeno parlare...

Poi vabbè, poniamo il caso che le abbia detto il nome va, voglio essere ottimista. Il fatto che non le abbia detto ''a domani'' o simila non è così grave, no? Cioè,  magari avrà pensato: ''oddio mi aspettavo mi salutasse'', ma comunque non dovrebbe focalizzarsi su questa cosa spero... o sbaglio? Voglio sperarare che stasera non si metta a parlare con l'amica dicendo: ''si è presentato e poi se ne è andato senza salutare, sarà scemo''?

Anche se beh... sono donne. Non e' da escludere ciò. Ma magari non ci da tanta importnaza.... BOHHHHH ditemi voi :D

 

P.S Si lo ammetto, mi sto comportando piu io da femminuccia che lei... è vero

Modificato da CorboBlu
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Tolomeo

Gli altri sapranno risponderti meglio al resto della storia. Io mi soffermerò su un passaggio.

Il 13/11/2017 alle 20:45 , CorboBlu ha scritto:

Ma io sono così: con quelle che mi piacciono tanto, troppo, divento timido, chiuso, fatico a rompere il ghiaccio. Se non c'è coinvolgimento mentale, invece, vado meglio.

Ti  racconto un aneddoto su un amico che non nominerò e che si rivelerà se lo desidera. Lo chiamerò Drago.

Drago è un ragazzo molto sciolto con l'altro sesso, non ha alcun problema particolare con le donne, se non quello di essere molto, molto selettivo. Poche gli piacciono, e solo con quelle poche ci prova. E non posso che condividere il suo modo di ragionare.

Un giorno, Drago vede una ragazza che lavora in un bar, che gli piace tantissimo, noi definiamo quel tipo di ragazza go.

Drago pazienta per incontrare il suo go fuori dal bar, alla chiusura, alle 4 del mattino. La vede su una panchina a parlare con una collega, di fronte al bar dove lavorano.

Drago abbiamo detto non avere alcun problema particolare con le donne, quando vede il suo go è nervosissimo. Sale l'ansia da approccio, il cuore lo si sente anche nei palmi delle mani, persino dentro i bulbi oculari.

Due o tre minuti di conversazione. Io mi metto a parlare con la collega di lei.

Drago esordisce dimostrandole che effetto gli fa lei, prende la mano di lei e la mette sul suo cuore, che batteva fortissimo.

Il devasto. L'abbraccio immediato di lei. È stato un attimo perché lei venisse travolta dall'emozione di lui.

Ah sì, poche ore prima Drago aveva scopato con un'altra. Questo elemento è importante per spiegarti quanto segue.

È ovvio, OVVIO, che se una ragazza ti piace tu avverta l'ansia da approccio, sia imbarazzato, dica o faccia cose da persona non lucidissima. È OVVIO, lei TI PIACE. E quando qualcuno ti piace, interagirci ti crea disagio, preoccupazione verso il risultato.

Perché tu LA VUOI, e vuoi agire in funzione di farla TUA. Almeno il tempo di una spruzzata, poi vediamo meglio.

Anche se diventi James Franco o che so io, anche quando hai scopato più di 100 ragazze, l'ansia l'avrai sempre quando qualcuna ti piace molto.

E chi non si riconosce in questo fenomeno è libero di smentirmi.

Quindi il primo passo è: non odiare quella parte di te che agisce per difenderti dai pericoli. Anche se ti sta facendo provare cose che ti allontanano dai tuoi obiettivi, sta agendo per la tua sopravvivenza, in buona fede.

Impara ad accettare quella paura. Impara ad accettarla ed indirizzarla nella giusta direzione. Usala, come un'arma di distruzione di massa, come ha fatto Drago.

Modificato da Tolomeo
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CorboBlu
4 minuti fa, Tolomeo ha scritto:

Gli altri sapranno risponderti meglio al resto della storia. Io mi soffermerò su un passaggio.

Ti  racconto un aneddoto su un amico che non nominerò e che si rivelerà se lo desidera. Lo chiamerò Drago.

Drago è un ragazzo molto sciolto con l'altro sesso, non ha alcun problema particolare con le donne, se non quello di essere molto, molto selettivo. Poche gli piacciono, e solo con quelle poche ci prova. E non posso che condividere il suo modo di ragionare.

Un giorno, Drago vede una ragazza che lavora in un bar, che gli piace tantissimo, noi definiamo quel tipo di ragazza go.

Drago pazienta per incontrare il suo go fuori dal bar, alla chiusura, alle 4 del mattino. La vede su una panchina a parlare con una collega, di fronte al bar dove lavorano.

Drago abbiamo detto non avere alcun problema particolare con le donne, quando vede il suo go è nervosissimo. Sale l'ansia da approccio, il cuore lo si sente anche nei palmi delle mani, persino dentro i bulbi oculari.

Due o tre minuti di conversazione. Io mi metto a parlare con la collega di lei.

Drago esordisce dimostrandole che effetto gli fa lei, prende la mano di lei e la mette sul suo cuore, che batteva fortissimo.

Il devasto. L'abbraccio immediato di lei. È stato un attimo perché lei venisse travolta dall'emozione di lui.

Ah sì, poche ore prima Drago aveva scopato con un'altra. Questo elemento è importante per spiegarti quanto segue.

È ovvio, OVVIO, che se una ragazza ti piace tu avverta l'ansia da approccio, sia imbarazzato, dica o faccia cose da persona non lucidissima. È OVVIO, lei TI PIACE. E quando qualcuno ti piace, interagirci ti crea disagio, preoccupazione verso il risultato.

Perché tu LA VUOI, e vuoi agire in funzione di farla TUA. Almeno il tempo di una spruzzata, poi vediamo meglio.

Anche se diventi James Franco o che so io, anche quando hai scopato più di 100 ragazze, l'ansia l'avrai sempre quando qualcuna ti piace molto.

E chi non si riconosce in questo fenomeno è libero di smentirmi.

Quindi il primo passo è: non odiare quella parte di te che agisce per difenderti dai pericoli. Anche se ti sta facendo provare cose che ti allontanano dai tuoi obiettivi, sta agendo per la tua sopravvivenza, in buona fede.

Impara ad accettare quella paura. Impara ad accettarla ed indirizzarla nella giusta direzione. Usala, come un'arma di distruzione di massa, come ha fatto Drago.

Molto interessante.

Non ho scopato 100 donne, anzi. Settimana scorsa, mercoledì precisamente, però, ho scopato con una. Nessun coinvolgimento emotivo, scopata il giorno stesso dell'incontro oserei dire ad ansia 0. E ti dirò un'altra cosa, che non ho detto qui. Era la mia prima volta.

Ebbene: mi è stato piu facile scopare con quella ragazza, che non rivolgere parola a quella di oggi.

Credevo che aver fatto sesso, finalmente, mi avrebbe aiutato a parlare con la ragazza di oggi. E credo proprio che abbi aiutato, non lo nego, PERò, quest'ansia di cui parli... ce l'avevo lo stesso. Non posso negarlo. Ero piu a mio agio mercoledi a farlo per la prima volta, che non oggi a dire due parole in croce.

Però oggi, piu forte di ieri, con un'esperienza in piu alle spalle, ho avuto la forza di affrontare questa paura. 

Dici che sarà sempre così quando parlo ad una che mi piace molto. E io ci credo. Non parliamo di andare a comprare delle scarpe che mi piacciono da morire: pago, ho le scarpe, che paura dovrei avere di perderle?

Parliamo di essere umani, di cose che possiamo controllare solo in parte. 

Però ecco. La paura fa parte della vita. Chi dice ''elimina la paura, non ti serve'', mente a te e a se stesso. La paura è spesso istintiva, come la fame o la gioia. 

Come fai a spiegare razionalmente che hai paura di dire ''ciao'' ad una ragazza? Che può fare, mangiarti? Scappare in Cina?

Non puoi eliminarla, credo. Puoi solo imparare ad affrontarla, come dici tu.

 

Giovanni Falcone disse: ''L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa''

 

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Tolomeo
22 minuti fa, CorboBlu ha scritto:

Molto interessante.

Non ho scopato 100 donne, anzi. Settimana scorsa, mercoledì precisamente, però, ho scopato con una. Nessun coinvolgimento emotivo, scopata il giorno stesso dell'incontro oserei dire ad ansia 0. E ti dirò un'altra cosa, che non ho detto qui. Era la mia prima volta.

Ebbene: mi è stato piu facile scopare con quella ragazza, che non rivolgere parola a quella di oggi.

Credevo che aver fatto sesso, finalmente, mi avrebbe aiutato a parlare con la ragazza di oggi. E credo proprio che abbi aiutato, non lo nego, PERò, quest'ansia di cui parli... ce l'avevo lo stesso. Non posso negarlo. Ero piu a mio agio mercoledi a farlo per la prima volta, che non oggi a dire due parole in croce.

Però oggi, piu forte di ieri, con un'esperienza in piu alle spalle, ho avuto la forza di affrontare questa paura. 

Dici che sarà sempre così quando parlo ad una che mi piace molto. E io ci credo. Non parliamo di andare a comprare delle scarpe che mi piacciono da morire: pago, ho le scarpe, che paura dovrei avere di perderle?

Parliamo di essere umani, di cose che possiamo controllare solo in parte. 

Però ecco. La paura fa parte della vita. Chi dice ''elimina la paura, non ti serve'', mente a te e a se stesso. La paura è spesso istintiva, come la fame o la gioia. 

Come fai a spiegare razionalmente che hai paura di dire ''ciao'' ad una ragazza? Che può fare, mangiarti? Scappare in Cina?

Non puoi eliminarla, credo. Puoi solo imparare ad affrontarla, come dici tu.

 

Giovanni Falcone disse: ''L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa''

 

La paura rientra nel set di strumenti che ti è stato dato nel pacchetto vita. È lì per una ragione.

Ci sono paure per cose concrete: essere trucidanti da un terrorista, attaccati da un animale, sepolti da un edificio che crolla.

Altre paure non comportano un reale pericolo alla nostra incolumità, e sono quelle irrazionali. Come appunto dici, non succede nulla alla tua incolumità se va male con lei.

Ma inconsciamente sai che ne va dell'investimento emotivo che hai messo sul piatto. Sai che dalle sue risposte dipenderà il modo in cui ti sentirai per il resto della giornata.

Questo, fa venire l'ansia.

Non siamo automi, agiamo in base ai sentimenti che proviamo. E quello che proviamo non possiamo reprimerlo, ma possiamo guidarlo. Dobbiamo.

L'ansia può essere il burrone che ti separa dalla terra promessa, o può esserne il trampolino di lancio che ti ci manda. Forse è entrambe le cose. È il segnale che sei davanti a qualcosa che vuoi con tutto te stesso, che ti farà agire in due modi diametralmente opposti e che si escludono a vicenda.

Se non c'è ansia non c'è goduria.

Tanto più che sei fresco di scopata, hai una bella dose di testosterone in corpo, non esiste momento più adatto di adesso per agire. Potresti già notare come pur non facendo nulla di diverso dal solito ti veda in qualche modo più apprezzato dalle altre, o ti importi molto meno delle risposte negative, preoccupandoti semplicemente del tuo focus.

Almeno io i giorni successivi alla mia prima scopata li ho vissuti in questo modo.

Però a palle svuotate puoi fidarti molto di più delle decisioni che vuoi intraprendere.

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Luca09
1 ora fa, CorboBlu ha scritto:

Poi vabbè, poniamo il caso che le abbia detto il nome va, voglio essere ottimista. Il fatto che non le abbia detto ''a domani'' o simila non è così grave, no? Cioè,  magari avrà pensato: ''oddio mi aspettavo mi salutasse'', ma comunque non dovrebbe focalizzarsi su questa cosa spero... o sbaglio? Voglio sperare che stasera non si metta a parlare con l'amica dicendo: ''si è presentato e poi se ne è andato senza salutare, sarà scemo''?

 

Guarda, per come la penso io, se stasera va dalla sua amica dando peso al fatto che non l'hai salutata non può essere altro che un bene. In ogni caso tu non lo saprai mai, salutata o no, non ha importanza.

56 minuti fa, CorboBlu ha scritto:

Non ho scopato 100 donne, anzi. Settimana scorsa, mercoledì precisamente, però, ho scopato con una. Nessun coinvolgimento emotivo, scopata il giorno stesso dell'incontro oserei dire ad ansia 0. E ti dirò un'altra cosa, che non ho detto qui. Era la mia prima volta.

Scusa una domanda: Era la prima volta che lo facevi in generale o la prima volta che lo facevi con "ansia 0"?

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CorboBlu
47 minuti fa, Tolomeo ha scritto:

La paura rientra nel set di strumenti che ti è stato dato nel pacchetto vita. È lì per una ragione.

Ci sono paure per cose concrete: essere trucidanti da un terrorista, attaccati da un animale, sepolti da un edificio che crolla.

Altre paure non comportano un reale pericolo alla nostra incolumità, e sono quelle irrazionali. Come appunto dici, non succede nulla alla tua incolumità se va male con lei.

Ma inconsciamente sai che ne va dell'investimento emotivo che hai messo sul piatto. Sai che dalle sue risposte dipenderà il modo in cui ti sentirai per il resto della giornata.

Questo, fa venire l'ansia.

Non siamo automi, agiamo in base ai sentimenti che proviamo. E quello che proviamo non possiamo reprimerlo, ma possiamo guidarlo. Dobbiamo.

L'ansia può essere il burrone che ti separa dalla terra promessa, o può esserne il trampolino di lancio che ti ci manda. Forse è entrambe le cose. È il segnale che sei davanti a qualcosa che vuoi con tutto te stesso, che ti farà agire in due modi diametralmente opposti e che si escludono a vicenda.

Se non c'è ansia non c'è goduria.

Tanto più che sei fresco di scopata, hai una bella dose di testosterone in corpo, non esiste momento più adatto di adesso per agire. Potresti già notare come pur non facendo nulla di diverso dal solito ti veda in qualche modo più apprezzato dalle altre, o ti importi molto meno delle risposte negative, preoccupandoti semplicemente del tuo focus.

Almeno io i giorni successivi alla mia prima scopata li ho vissuti in questo modo.

Però a palle svuotate puoi fidarti molto di più delle decisioni che vuoi intraprendere.

Vero, è molto più soddisfacente fare qualcosa che ti ha condizionato a lungo... c’è più soddisfazione... 

Comuqnue si, aver svuotato le palle mi ha aiutato inconsciamente. Non dico di non aver avuto ansia, ne abbiamo parlato fin’ora, ma mi sono sentito più forte, fondamentalmente pensavo di meno.

Non che agissi solo di puro istinto. Forse non era nemmeno il contesto giusto. Ma pensata la possibile azione da fare, la facevo, senza pensare troppo alle conseguenze...

26 minuti fa, Luca09 ha scritto:

Guarda, per come la penso io, se stasera va dalla sua amica dando peso al fatto che non l'hai salutata non può essere altro che un bene. In ogni caso tu non lo saprai mai, salutata o no, non ha importanza.

Scusa una domanda: Era la prima volta che lo facevi in generale o la prima volta che lo facevi con "ansia 0"?

Prima volta in generale... considera che avevo un problema di natura medica, che me lo impedival’ho risolto alla fine di questa estate. 

E devo dire che mi ha sbloccato parecchio mentalmente. Ma molto proprio... 

 

P.S mi spieghi la tua affermazione riguardo al fatto che non l’ho salutata?

 

Modificato da CorboBlu
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AxelB
5 ore fa, CorboBlu ha scritto:

CE L’HO FATTA

Ohhhhh molto bene! Bravo @CorboBlu !!

Avendo seguito i tuoi messaggi so quanto ti sia costato... Son contento x te, ti sei sbloccato la volta scorsa con l amica, la scopata ti ha motivato e sbloccato ulteriormente e  stavolta hai alzato l asticella "affrontando " la ragazza che ti interessa.

Spero tu sia riuscito a capire che questo passo è un po' meno estremo di quanto la tua ansia voglia farti credere 😀

L ansia c'è e solo col tempo e l abitudine riuscirai a fare in modo che non ti condizioni troppo. Intanto stavolta hai vinto tu.... finora aveva vinto lei. Bella rivincita!!!

Non star a pensare se hai detto il tuo nome, se hai salutato o se non hai detto "a domani" .... l importante era rompere il ghiaccio anche con lei! 

Domani, visto che di una sai il nome... vedi di presentarti anche all altra.... fallo subito quando hai l occasione .... non vorrai mica passare x maleducato 😀😀

Ed il discorso delle penne, con loro evita... l hai già giocato. ... parla direttamente senza dover trovare una scusa x darti il via.

Ora comincia la parte più divertente.... chiacchieri, cerchi di conoscerle, capire cosa fanno dopo ecc ecc.... io ribadisco l invito x un caffè post-biblioteca appena senti un minimo di confidenza.

A questo punto.... domani torna a ragguagliarci con i tuoi progressi.

Come si diceva.... spegni il cervello e vai ... I mezzi x far bene li hai!

In bocca al lupo.

Modificato da AxelB
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