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Le maschere sono pesanti da portare


Kickman

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13 ore fa, Kickman ha scritto:

Vai tra

Che intendi con mollare tutto?

Qui poi ognuno ha la sua filosofia. Con shit test io intendo quando una donna ti da filo da torcere perchè vuol vedere di che pasta sei fatto, ma non c'è una "risposta giusta" con cui lo passi, bensi un atteggiamento.

Avevo visto un video di rsdjulien a proposito, e in parte son d'accordo. Bisogna però stare attenti a come lo si interpreta.

Secondo questo video il miglioramento personale deve arrivare da un luogo di "abbondanza": nessuna fretta, nessun malessere, solo da migliorare, perchè la vita così com'è è ok e non invivibile, il che è vero. Sono stato messo molto peggio. Ci sono persone che manco possono mangiare. La mia vita è un lusso. Invece il desiderio di miglioramento arriva da un luogo di "scarsitá" sará difficile per una serie di ragioni. Con questo significa che devi accettare la situazione in cui sei e amarla per quello che è ora. Non che non devi far nulla per cambiarla. Se ci sono delle credenze o blocchi che hai che ti fanno vivere male o non come vorresti, perché dovresti rinunciare a migliorare? Perche tanto va gia bene così? È vero che il fatto di pensare di "non essere ok" sprona a migliorarti e al contempo ti mette in uno stato ansioso, infatti, come ho detto, la base del cambiamento parte dall'accettazione.

Se io faccio il panettiere ma vorrei fare l'ingegnere per IBM, dovrei "lasciare perdere"? No, ovviamente mi faccio il culo per cambiare, perché fare il panettiere non è cio che mi fa stare bene.

Non è un condizionamento irrealistico, è la realtá. È vero che sono paletti che mi sono messo io ora, ma perchè so com'era la situazione ai tempi. Avevo meno autostima, meno senso di fiducia, meno sicurezza, è un dato di fatto oggettivo. Essendo ora andata come è andata, ho fatto una bella autoanalisi e visto quali sono stati i fattori che mi han bloccato.

Se lavorarci su significa mettere un'altra maschera allora cosa dovrei fare, tenermi senso di inferioritá e altre puttanate perché tanto non ha senso?

Posso chiederti una cosa? Se vuoi puoi anche rispondermi in privato. Come è il rapporto con i tuoi genitori? In particolare con tuo padre.

Considera che questa è una cosa che aiuta anche me.

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Kickman
5 ore fa, Baffo ha scritto:

Posso chiederti una cosa? Se vuoi puoi anche rispondermi in privato. Come è il rapporto con i tuoi genitori? In particolare con tuo padre.

Considera che questa è una cosa che aiuta anche me.

Tranquillo :) rispondo qua anche se son cazzi miei, magari qualcuno si ritrova nella mia storia.

Entrambi mi han sempre voluto e mi vogliono tanto bene, ma entrambi hanno le loro problematiche.

Mia madre è intelligente e intraprendente, ma si fa divorare da ansie, pessimismo e insicurezze, e ha riversato la cosa su di me. Per lei l'unica cosa che contava è che io andassi bene a scuola, prendessi bei voti, mi comportassi bene, non rispondessi male  alle maestre, andassi a messa e ubbidissi. Un 6 per lei era una tragedia. I primi tre anni delle elementari ero un disastro in comportamento,  ma tra urla e castighi sono riusciti ad addrizzarmi. Io e mio fratello eravamo i suoi piccoli trofei. Davanti agli altri dovevamo sempre farle fare bella figura, se sgarravam qualcosa bastava un'occhiata per dire "dopo facciamo i conti", al punto che quando degli ospiti uscivano dalla porta di casa mi preparavo giá al peggio, anche se non avevo fatto nulla e non si sarebbe arrabbiata. Avevo imparato di default che andavo punito. Narcisista incallita, mi ha comunque sempre ammirato ma anche riempito la testa di stronzate, "ma le bambine ti guardano a scuola?", "hai gli occhi belli come la mamma" e tutte ste cagate da telenovelas adolescenziali. Ha sempre voluto che mi sentissi speciale. Ha sempre voluto che io fossi un gradino sopra gli altri compagni. Pizzata di classe? Non mi ci manda perché l'anno prima tutti i compagni han fatto casino e non voleva che io centrassi nulla. Nota di classe? Mi fa scrivere la letterina alla maestra per dire che io non c'entro nulla. Tutti i suoi insegnamenti mi sono penetrati così tanto dentro la testa che ormai ho la sua voce in testa. Anche la mia voce interna assomiglia molto alla sua, non sto scherzando, è quasi una voce da donna. Essendo lei molto logorroica, quando inizia a parlare ininterrottamente al telefono o a tavola dò di matto, non ne posso più della sua voce, mi manca il fiato, e inizio a pestare cose o sbattere le porte.

Di mio padre, con tutto il rispetto, ho ben poco da dire. Sempre lavorato, sempre portato a casa da mangiare, non mi ha mai fatto mancare nulla. Momenti padre figlio trascorsi insieme molto rari. Son cresciuto senza aver mai visto una partita di calcio insieme a lui, infatti il calcio ora mi fa cagare. Sempre abbastanza nel suo e "succube" della mamma, negli ultimi anni si sta lasciando molto andare e sta diventando l'opposto di ciò che voglio diventare io. È spento, si sente l'assenza di virilitá dalla sua voce, anzi vocina, dal suo camminare, non riesce a dire una frase senza balbettare, quando lo sento parlare mi vien voglia di spaccare il muro a pugni dal nervoso. Quando ero piccolo usava (come tutti i padri) anche le maniere forti per fare in modo che tenessi in ordine la stanza e facessi i compiti. Non perchè gliene fregasse qualcosa, quanto più perchè se no quando la mamma arrivava a casa la sentivamo urlare.

Tra entrambi, non posso dire che mi abbiano tirato su male. Ma avevano il loro mondo. Cattolicissimi entrambi, per lo meno durante la mia infanzia/inizio adolescenza, credo non mi abbiano mai messo al corrente del fatto che i miei desideri potessero essere importanti, il focus era sempre sugli altri, gli altri, gli altri. Anche quando subivo un torto. Qualcuno mi faceva male o mi prendeva in giro? Povero piccolo, l'altro è brutto e cattivo

Prendevo un brutto voto? Domanda tipica: quanto han preso gli altri?

Andavamo ad una festa insieme? "Eh quello si è comportato male, quello è un maiale, tu bravo angioletto sei stato bravo", se mi comportavo bene, altrimenti "ti sei comportato come quel cretino di <inserire nome>"

 

Non mi viene in mente altro di rilevante

 

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senza nome

Mi.han obbligato a logarmi per continuare a leggere, già che ci sto, oltre a manifestare il mio dissenzo verso tale pratica commerciale ( anche se ne capisco le facili motivazioni ed ancor le più facili conseguenze) , vorrei dire che le parole di Grey mi trovano d'accordo per lo più e che è stato bravo ad esporre tale punto di vista, tuttavia manca un tassello fondamentale che non sembra di aver scorto: se presente una casistica simile a quella di kick, cioè un soggetto già sottoposto a  feedback positivi di natura sensuale femminile che, tuttavia, presenta comunque fattori di riluttanza o inerzia verso un rapporto(possibile o presunto) con il femminile, cosa è necessario fare?

 

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-Grey-
1 ora fa, senza nome ha scritto:

oltre a manifestare il mio dissenzo verso tale pratica commerciale

intendi la soia del settismo o il seitan della dipendenza da eroina?

 

1 ora fa, senza nome ha scritto:

cosa è necessario fare?

è necessario che:

step-1) qualcuno metta su almeno un castello in cui girano un centinaio di donne, non pilotate o lavate del cervello da qualcuno che vuole lucrarci sopra, che ti salutano con un pompino e ti scopano ogni volta che ne senti il bisogno, rispondono sempre positivamente all'onore di un approccio di un uomo senza trarre soddisfazione o essere sempre premiate se fanno del male e in cui girano uomini che non si sentono più fighi se si scopano di violenza quella che ti piaceva e con cui volevi arrivare con calma a qualcosa di bello per goderti anche il processo

step-2) vivere per un tempo variabile da 1 mese a 1 anno in questo castello senza nessun reframe, esercizio mentale, consigli sull'autostima o guida spirituale di qualche guru pagato a ore per vomitare i propri stati mentali, al sicuro da tutte queste cose; senza dover rendere conto a nessuno per essere chi sei e dove le tue particolari ali sono apprezzate e messe a frutto per come sono, invece che paragonate a un modello standard e strappate e denigrate se non sono così

step-3) tornare nel fango consapevole che puoi tornare quando vuoi ed essere il benvenuto e avere tutti i numeri e la solidità alle spalle (reale, non psicologica-autoindotta) per sputare in faccia a 99 carogne che lo meritano per aprire il cuore a dedicarti alla centesima che è un diamante in mezzo al letame dove davvero non hai bisogno di cercare per scopare, ma dove ti sporchi le mani per amore di quel diamante che potresti o non potresti riuscire a trovare, ma ti prendi lo sbatti per poterti dedicare a costruire un secondo castello con le stesse caratteristiche

 

Spoiler

 step-0) mettere insieme un milioncino di eurini

 

cazzo, ma questo non lo puoi fare domani

niente cancella tutto, sono solo deliri di un folle

ci sono tanti maestri del reframe a cui basta aprire il portafoglio per diventarne BFF che con le parole sono capaci a convincerti che lo puoi già fare in modo sano e naturale, anche vivendo nel letame e nutrendotene

perchè fare la fatica di spostare mattoni quando basta qualche slogan ben indirizzato per convincere un gregge che il proprio recinto è un castello e sentire belati come ruggiti

si fa prima, è molto meglio... dimentica tutto ciò che hai letto, c'è questa via così immediata, è sicoramente questo che è necessario fare

 

Modificato da -Grey-
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Kickman
18 ore fa, -Grey- ha scritto:

intendi la soia del settismo o il seitan della dipendenza da eroina?

 

è necessario che:

step-1) qualcuno metta su almeno un castello in cui girano un centinaio di donne, non pilotate o lavate del cervello da qualcuno che vuole lucrarci sopra, che ti salutano con un pompino e ti scopano ogni volta che ne senti il bisogno, rispondono sempre positivamente all'onore di un approccio di un uomo senza trarre soddisfazione o essere sempre premiate se fanno del male e in cui girano uomini che non si sentono più fighi se si scopano di violenza quella che ti piaceva e con cui volevi arrivare con calma a qualcosa di bello per goderti anche il processo

step-2) vivere per un tempo variabile da 1 mese a 1 anno in questo castello senza nessun reframe, esercizio mentale, consigli sull'autostima o guida spirituale di qualche guru pagato a ore per vomitare i propri stati mentali, al sicuro da tutte queste cose; senza dover rendere conto a nessuno per essere chi sei e dove le tue particolari ali sono apprezzate e messe a frutto per come sono, invece che paragonate a un modello standard e strappate e denigrate se non sono così

step-3) tornare nel fango consapevole che puoi tornare quando vuoi ed essere il benvenuto e avere tutti i numeri e la solidità alle spalle (reale, non psicologica-autoindotta) per sputare in faccia a 99 carogne che lo meritano per aprire il cuore a dedicarti alla centesima che è un diamante in mezzo al letame dove davvero non hai bisogno di cercare per scopare, ma dove ti sporchi le mani per amore di quel diamante che potresti o non potresti riuscire a trovare, ma ti prendi lo sbatti per poterti dedicare a costruire un secondo castello con le stesse caratteristiche

 

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 step-0) mettere insieme un milioncino di eurini

 

cazzo, ma questo non lo puoi fare domani

Se diventassi milionario sarebbe la prima cosa che farei

Le probabilità comunque sono basse per ora

19 ore fa, -Grey- ha scritto:

dimentica tutto ciò che hai letto, c'è questa via così immediata, è sicoramente questo che è necessario fare

Tutto ciò che ho letto riguardo cosa?

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-Grey-
19 minuti fa, Kickman ha scritto:

Tutto ciò che ho letto riguardo cosa?

tutto ciò che ho scritto, ciò che faresti se diventassi milionario

pensa quanti milionari al mondo hanno i mezzi e non lo fanno

è evidente che sono io che dico solo cazzate

Spoiler

il bello è che non servirebbero nemmeno i milioni

basterebbero 3 persone motivate dotate di onestà e rispetto per dare il via all'effetto domino

ma al momento c'è troppo impegno generale a tenerle con la testa nella sabbia

 

 

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Kickman

Quindi a quanto pare la domanda 

21 ore fa, senza nome ha scritto:

tuttavia manca un tassello fondamentale che non sembra di aver scorto: se presente una casistica simile a quella di kick, cioè un soggetto già sottoposto a  feedback positivi di natura sensuale femminile che, tuttavia, presenta comunque fattori di riluttanza o inerzia verso un rapporto(possibile o presunto) con il femminile, cosa è necessario fare?

non ha risposta per ora

Ciò che posso fare io per ora è continuare ad autoanalizzarmi, ma non so fino a che punto sia corretto, non ho purtroppo una direzione precisa da seguire se non quella del mio intuito.


A continuare ad aprire ed ejectare volontariamente perchè mi blocco o peggio prendere pali rischio di finire come le decine di frustrati che intasano il forum dicendo che il game non funziona, è tutta questione di esser nati belli e gnegnegne (come sui forum di bodybuilding, gente che si allena da cani o mangia di merda e si lamenta di essere hardgainer).


Penso che il mazzo sia necessario farselo, ma con intelligenza, puoi correre quanto cazzo vuoi ma se continui a girare in tondo rimarrai sempre là.


E anche stare troppo a stuprarmi il cervello rischia di farmi rimanere a girare in tondo se non ho una linea guida




 

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Goldenfish

Complimenti a tutti, discussione molto interessante!

Kick, sappi che sono ESATTAMENTE come te. 

Ci accomuna anche la situazione familiare, non ho avuto un padre presente e virile.

Ma soprattutto, ci accomuna il fatto di possedere tutte le carte in regola per eccellere in qualsiasi ambito ma essere totalmente vuoti.

Anche per me, praticamente qualsiasi relazione dal vivo è una finzione, un piano finemente architettato per non far cadere a pezzi la mia struttura già traballante. Un teatrino, in cui, grazie alla razionalizzazione, cerco di essere congruente con la maschera che ho scelto di indossare.

Non ho mai chiuso una ragazza portandola a letto e nemmeno ho avuto molte occasioni di baciarne una.

E, proprio come te, ricevo quotidianamente complimenti su diversi ambiti della mia vita: Fisico muscoloso, intelligenza e maturità ma soprattutto sul fatto che, partendo da 50€ e nessuna abilità particolare, io sia riuscito, in 4 anni, a guadagnare 200k.

E, pochi giorni fa, mi sono dato una risposta a tutto questo:

Personalmente, sono vuoto, perché questi non sono mai stati obiettivi MIEI. Non è niente che faccia parte della MIA personalità, che ho veramente voluto io. Non riesco a “ricaricarmi” coi complimenti perché fa tutto parte del teatrino di un bambino che che non ha ricevuto abbastanza “coccole” e non ha acquisito una struttura sicura, un bambino che aveva il bisogno di urlare al mondo “Hey, ci sono anche io!” e ha fatto della sua vita un capolavoro della finzione.

Dato che questa è una situazione comune a chi non ha avuto una figura paterna e un rapporto non sano coi propri genitori, ti consiglierei di intraprendere un percorso di psicoterapia per ottenere le risposte che cerchi. Non tanto per sapere cosa ti causa tutto ciò ma come risolverlo EFFICACEMENTE senza perdere tempo, energia, motivazione e senza rischiare di non uscirne incappando in stati psicologici poco simpatici.

Nel mio caso, la risposta è togliere la maschera, quella vera, e ripartire da zero ricostruendo tutto. Fa fottutamente male, è un percorso difficile, ma è necessario.

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Kickman
2 minuti fa, Goldenfish ha scritto:

ti consiglierei di intraprendere un percorso di psicoterapia per ottenere le risposte che cerchi. Non tanto per sapere cosa ti causa tutto ciò ma come risolverlo EFFICACEMENTE senza perdere tempo, energia, motivazione e senza rischiare di non uscirne incappando in stati psicologici poco simpatici

Sto valutando la cosa da parecchi giorni. Sarebbe un'ottima cosa, salvo che purtroppo ora non ne ho il denaro necessario (gli unici introiti che ho sono dalle ripetizioni scolastiche), e figurati se i miei genitori "buttano soldi per mandarmi da uno strizzacervelli". 60/100€ per parlare per un'ora non me li posso proprio permettere ora.
Quindi per ora, a meno che non riesca a trovare una soluzione più fattibile (magari uno psicologo del comune, sportelli vari o qualcosa del genere), mi dovrò limitare ad approfondire il campo da solo, tanto la lettura mi è sempre piaciuta.

Tu hai intrapreso qualche percorso di psicoterapia? Che risultati hai ottenuto?
 

PS: la solfa non si limita solo ai genitori, ovviamente. Anche a maestre, compagni, professori, e "amici". Persone che vedendo della debolezza non hanno teso la mano per aiutare ma hanno solo peggiorato la situazione, rinforzando la visione data da mamma e papà, cioè "finchè si tratta di risolvere equazioni e scrivere temi, sei il migliore, nel resto meglio che stai nel tuo perchè fai solo figuracce". Ed essere messi in croce a casa dai genitori, a scuola dai compagni, e, quando tutti lasciano l'aula, dalle maestre, non è che possa produrre chissà cosa su un bambino "inerme". Inerme nel senso che è una spugna, che si riempie di ciò che gli viene versato sopra, non ha capacità critica, e se ce l'ha, spesso viene spazzata via.


C'è di buono che non siam più bambini inermi, quindi ora è responsabilità nostra migliorare le cose.

PS2: quanti anni hai?

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Goldenfish
41 minuti fa, Kickman ha scritto:

Sto valutando la cosa da parecchi giorni. Sarebbe un'ottima cosa, salvo che purtroppo ora non ne ho il denaro necessario (gli unici introiti che ho sono dalle ripetizioni scolastiche), e figurati se i miei genitori "buttano soldi per mandarmi da uno strizzacervelli". 60/100€ per parlare per un'ora non me li posso proprio permettere ora.
Quindi per ora, a meno che non riesca a trovare una soluzione più fattibile (magari uno psicologo del comune, sportelli vari o qualcosa del genere), mi dovrò limitare ad approfondire il campo da solo, tanto la lettura mi è sempre piaciuta.

Tu hai intrapreso qualche percorso di psicoterapia? Che risultati hai ottenuto?
 

PS: la solfa non si limita solo ai genitori, ovviamente. Anche a maestre, compagni, professori, e "amici". Persone che vedendo della debolezza non hanno teso la mano per aiutare ma hanno solo peggiorato la situazione, rinforzando la visione data da mamma e papà, cioè "finchè si tratta di risolvere equazioni e scrivere temi, sei il migliore, nel resto meglio che stai nel tuo perchè fai solo figuracce". Ed essere messi in croce a casa dai genitori, a scuola dai compagni, e, quando tutti lasciano l'aula, dalle maestre, non è che possa produrre chissà cosa su un bambino "inerme". Inerme nel senso che è una spugna, che si riempie di ciò che gli viene versato sopra, non ha capacità critica, e se ce l'ha, spesso viene spazzata via.


C'è di buono che non siam più bambini inermi, quindi ora è responsabilità nostra migliorare le cose.

PS2: quanti anni hai?

Sono stato in psicoterapia, si, ma con la persona sbagliata e non ho ricevuto alcun miglioramento.

Ultimamente ho iniziato un percorso di coaching a 360 gradi con un ragazzo veramente preparato, ex PUA che mi ha solamente lasciato le giuste domande sulle quali riflettere e ho tratto le mie conclusioni da solo. E siamo solo all’inizio, alla terza seduta, per questo ti dico che avere una sorta di guida ti può far risparmiare TANTO tempo e situazioni spiacevoli.

Comunque neppure i miei problemi si fermano alla famiglia, tranquillo! Sono stato isolato e bullizzato da grandi e piccoli perché immigrato e in forte sovrappeso, dagli 11 ai 18 anni. Inutile dirti che ogni notte della mia adolescenza sono andato a letto col nodo in gola, spesso scoppiavo in lacrime. Solo come un cane.

Tutto ciò che ho costruito, l’ho fatto per ottenere la mia rivincita. Non è niente che mi appartiene veramente e purtroppo me ne sto rendendo conto solo adesso.

Ho 23 anni. Tu? Non mi pare di aver letto la tua età.

Modificato da Goldenfish
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