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Fine della storia e One ITIS.


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DreamSpirit
3 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Poi sborri, per suggellare l'unità totale con la luce. 

E la tua memoria non ti restituirà che frammenti della conoscenza che hai acquisito. 

Flebile fiammella con cui provi a convincere i profani che fosse una torcia ardente.

E il linguaggio nemmeno riesce a tradurre quei frammenti all'intelletto altrui, sul piano simbolico. 

Sì mi è successo in questo ordine 

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Resilienza....
7 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Vieni via dalla formazione intellettuale. 

Vieni via dal piano simbolico. 

Entra nelle sensazioni. 

Il piano intellettuale, quello che può darti consigli a parole, è capace solo di analizzare per linee spezzate o continue, per zeri e uno, per bianchi o neri, yin o yang. 

Anche volendo mescolare i bit per avere l'illusione della sintesi analitica si arriva a quell'obbrobrio della pretesa di intuizione che è l'I Ching, l'antico libro di divinazione cinese basato su esagrammi. 

Che si vendono come intuizione ma altro non sono se non la sovrapposizione di linee intere e spezzate, più complicate di un pensiero dicotomico in bianco o nero, ma aventi nulla a che fare con la luce. 

Il tuo intelletto può solo accettare che la natura sfugga alla macchina binaria che è il cervello razionale, dopo gli studi di Louis de Broglie siamo costretti ad ammettere che la luce è nello stesso tempo continua e spezzata. 

Ma il nostro intelletto non può rappresentarsi un tale fenomeno. 

Può impararlo a memoria, ma non può capire dall'interno, conoscere. 

Lo si ammette e lo si sa.

Ma non si conosce. 

Ora... Immagina solamente che nello stesso tempo il tizio cui sborri in faccia perché lo vedi contorcersi nei conflitti interiori e vivere latrando come una latrina... Sia altro da te e dalla pateticità di una relazione univoca con una donna che ti umilia... E al contempo sia te. 

In quel momento il tuo intelletto passa dallo stato aritmetico (sacrosanto per costruire un ponte o una diga) a quello analogico, nel lampo dell'estasi. 

Esso diviene uno con la luce, che è spezzata e continua al contempo. 

Esso vive il fenomeno. 

Nasce con esso, lo Conosce. 

Che è diverso da "lo sa".

In quel momento in cui vedi da dentro che tu in one itis per una sola figa e la latrina umana vittima nel film siete uno, e riesci a sborrare in faccia a quel te stesso, tu vai lì in profondità dove la sublime intelligenza di De Broglie non arriva con l'analisi. 

Poi sborri, per suggellare l'unità totale con la luce. 

E la tua memoria non ti restituirà che frammenti della conoscenza che hai acquisito. 

Flebile fiammella con cui provi a convincere i profani che fosse una torcia ardente.

E il linguaggio nemmeno riesce a tradurre quei frammenti all'intelletto altrui, sul piano simbolico. 

È come me, sussulta il tuo cuore in estasi davanti al ragazzo lasciato da una figa, davanti ai moventi della figa, davanti alla partoriente felice di veder chiavato il feto, davanti all'uomo che glielo chiava in faccia, davanti al feto. 

Non si vede bene che col cuore, inteso come centro. 

L'essenziale è invisibile agli occhi

E l'intelletto analitico può essere paragonato alla frazione visibile dello spettro luminoso. 

Mi piace scrivere spettro. 

Lo spettro della luce si presenta così: a sinistra la larga zona delle onde herziane e dell'infrarosso. 

Nel mezzo la zona stretta della luce visibile. 

A destra la zona infinita: ultravioletto, raggi X, raggi gamma e quell'ignoto infinito che potrebbero paradossalmente chiamare Darkness, Oscurità. 

E se lo spettro dell'intelletto fosse paragonabile a questo spettro? 

Non si dice forse "il lume della ragione?" 

A sinistra più in profondità l'infra o sub cosciente. 

In mezzo la stretta zona della coscienza. 

A destra la zona infinita dell'ultra coscienza. 

Desidero che tu sborri godendo delle pene di quel ragazzo che soffre per una sola figa. 

E col linguaggio non saprei convincerti intellettualmente del perché aritmetico. 

Posso dirti che si deve svuotare la vescica. 

Consigliarti di farlo. 

Ma non posso fare pipì per te. 

Non può nessun altro. 

L'essenziale è quello che tu provi. 

Non quello che oggettivamente vedi sullo schermo. 

Nello stesso film, i mostri vedranno mostri e se ne spaventeranno, gli iniqui vedranno ingiustizia. 

Coloro che irradiano bellezza e che sono l'origine del fuoco, vi scorgeranno bellezza. 

E loro non capiranno. 

I mostri folli diranno che sono mostri e folli, diranno che sono oscuri, e non avranno la coscienza di quel misterioso infinito Darkness che è più a destra della luce di cui si può parlare, che può essere analizzata, cui si può dare un Nome. 

Nessun mortale può sollevare il velo che ricopre Iside sorella e sposa. 

Nessun intelletto mortale. 

Può figurarsi e capire la simultaneità di spezzata e continua. 

Ma un mortale può amare. 

E con l'amore, nell'amore e per l'amore, noi Conosciamo. 

Possiamo conoscere ciò che amiamo. 

E l'intelletto.... Zitto. Per carità. 

Desidero tu goda della pateticità di quel ragazzo in one itis. 

Non esistono parole comprensibili per dirlo.

Esistessero, gli intellettuali non sarebbero così stupidi e inconcludenti. 

Esistessero, qualcuno in passato avrebbe parlato di prosa demonica e non di ermetismo demonico.

Esatto.

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^'V'^
Il 15/1/2018 alle 13:31 , ^'V'^ ha scritto:

 

E l'intelletto analitico può essere paragonato alla frazione visibile dello spettro luminoso. 

Mi piace scrivere spettro. 

Lo spettro della luce si presenta così: a sinistra la larga zona delle onde herziane e dell'infrarosso. 

Nel mezzo la zona stretta della luce visibile. 

A destra la zona infinita: ultravioletto, raggi X, raggi gamma e quell'ignoto infinito che potrebbero paradossalmente chiamare Darkness, Oscurità. 

E se lo spettro dell'intelletto fosse paragonabile a questo spettro? 

Non si dice forse "il lume della ragione?" 

A sinistra più in profondità l'infra o sub cosciente. 

In mezzo la stretta zona della coscienza. 

A destra la zona infinita dell'ultra coscienza. 

 

 

 

 

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LIZ
Il 13/1/2018 alle 15:44 , ^'V'^ ha scritto:

Perché a nessuna che sappia anche solo in alcuni momenti di lucidità alcolica che cosa è dentro in verità e quali sono i suoi moventi, sembra giusto poter essere amata. 

Che è qualcosa che vivono come un'ingiustizia. 

Che non vogliono lasciare impunita. 

Ma che non hanno la forza per punire. 

Perchè solo scavando si sanguina, ma è proprio dal sangue che nasce la vita. :295_rose:

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  • 1 anno dopo...
Pike_Hunter

Non vorrei riaprire niente di sentimentale nell'autore del post... ma se posso permettermi dato che la tua situazione è stata molto simile alla mia di adesso, come sono andate poi le cose? C'è stato un ritorno da parte sua nei mesi a seguire oppure tutto insabbiato?

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  • 1 anno dopo...
Robelaz

Non entro qui da un po’. Rileggendo un po’ tutto, mi rendo conto di quanto tempo sia passato e sono cresciuto come uomo grazie anche a questa fine della relazione. Mi viene da ridere pensando a quella sofferenza che oggi nemmeno mi sfiora

  • Grazie! 2
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Cerpin
8 minuti fa, Robelaz ha scritto:

Non entro qui da un po’. Rileggendo un po’ tutto, mi rendo conto di quanto tempo sia passato e sono cresciuto come uomo grazie anche a questa fine della relazione. Mi viene da ridere pensando a quella sofferenza che oggi nemmeno mi sfiora

Life goes on. Felice di sentirlo, avanti tutta fratello.

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