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Come fare fronte allo strapotere sessuale femminile.


Tisana

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Trilly
Adesso, Anonimo.92 ha scritto:

Non dire idiozie e prenditi le tue responsabilità.

 

certo che mi prendo "anche" le mie responsabilità

per fortuna sono ancora "giovane" e posso migliorare tante cose

 

 

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3 minuti fa, Trilly ha scritto:

sì, ma tu sei un uomo

e,anzi, complimenti a te che fai "l'uomo" 

Invece noi donne abbiamo bisogno di avere persone intorno, di qualcuno che ci supporti e che non ci reprima,ma ci aiuti a tirare fuori il meglio di noi

e mettiti nei panni di quelle, alle quali, fin da piccole(magari a me di più,rispetto alle altre ragazze di is) insegnano a tenersela stretta

escono fuori persone...come me, o peggiori

 

Trilly, quelle che se la tengono stretta e basta, senza prendere per il culo nessuno, manifestando chiaramente il loro intento di tenersela stretta e NON facendo credere agli uomini che invece gliela daranno per ottenere favori e abusare di loro, sono limitatamente nocive. Nel senso che nuocciono prevalentemente a sé stesse e marciscono nella LORO paranoia,  lasciano marcire la LORO figa, ma più di tanto tempo sprecato e merda agli uomini non arreccano.

La maggior parte degli uomini non insiste, non si svena economicamente, non butta tempo nel cesso e non si fa esplodere i coglioni dietro a un NO palese senza nulla che gli faccia credere di avere possibilità.

Una che dice NO veramente, non mi interessi e quindi rifiuta la tua offerta di venirla e prendere, di portarla a cena e compagnia cantante...
Le palle e la bile a remengo non te li manda.


Peccato che il tenersela stretta non sia generalmente inteso così, ma come "fai credere che la smollerai, non essere MAI chiara e onesta e approfitta di tutti i vantaggi che ti vengono offerti (nella speranza di portarti a letto) salvo poi non dare niente e cadendo dal pero facendo la gnorri (o persino l'offesa) quando uno ci prova.

Se te la tieni stretta nel modo 1, nessuno ti dice niente.

Se voglio mangiare una bistecca, passo davanti a un ristorante, chiedo se la fanno e mi viene risposto chiaro e tondo di NO, mica mi incazzo.
Vado avanti per la mia strada alla ricerca di un posto in cui facciano quello che voglio mangiare.

Se invece quando chiedo se fanno la bistecca, mi viene risposto con un sorrisino e mi si invita ad aspettare una mezz'ora (seppure senza dirmi esplicitamente se la bistecca ci sia o meno) che si liberino i tavoli, poi entro, mi servono da bere e delle schiacciatine, mi fanno aspettare un'altra ora per chiedermi l'ordine o portarmi il menù e quando finalmente arrivano e ordino la bistecca, mi dicono che non ce l'hanno...se permetti mi incazzo quell'attimo.

Quindi c'è poco da capire.

Il sostengo e le persone intorno le hai a prescindere, anche se ti comporti in modo onesto.

Ovvio, se persone non vuol dire persone, ma dispenser di favori e di attenzioni random con cui riempirmi la pancia e il mio ego di merda da femmina scema...

Allora no.

In quel caso "te la tieni stretta" alla garbatissima e correttissima maniera che tutti ben conosciamo.

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Tisana
44 minuti fa, Lilith ha scritto:

Ovvio, se persone non vuol dire persone, ma dispenser di favori e di attenzioni random con cui riempirmi la pancia e il mio ego di merda da femmina scema...

Sembri il leggendario unicorno rosa che viene descritto in alcuni miti.

Modificato da Tisana
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Ma che poi @Trilly perché ti dà fastidio avere una buona reputazione?

A me non ha mai dato fastidio la reputazione da brava ragazza e nemmeno mi sento privata di qualche diritto, al limite mi fa schifo chi ragiona con lo stereotipo santa/puttana ma cazzi suoi

Questo non toglie che una possa almeno potenzialmente fare ciò che vuole senza per questo dichiararlo ai 4 venti

Davvero non capisco il tuo cruccio🤔

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senza nome
3 minuti fa, Tisana ha scritto:

Sembri il leggendario unicorno rosa che viene descritto in alcuni miti.

Non ti preoccupare che il corno non lo ha solo in testa,ma anche tra le gambe.

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9 minuti fa, senza nome ha scritto:

Non ti preoccupare che il corno non lo ha solo in testa,ma anche tra le gambe.

Muoio. :4_joy:


Che poi tutte queste insinuazioni riguardo al fatto che in realtà sia un maschio sono forse i più grandi complimenti all'intelletto che una donna possa ambire a ricevere in tutta la sua vita...

mi scaldate il cuore come un plaid morbidoso e una tazza di tè bollente (corretto) in una gelida notte d'inverno.

Grazie. :17_heart_eyes:

 

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Tisana
6 minuti fa, EdoardoG ha scritto:

al limite mi fa schifo chi ragiona con lo stereotipo santa/puttana ma cazzi suoi

Quella fallacia dicotomica non è chiaro come sia così comune. Io ho letto le spiegazioni di Franchino, ma non mi bastano. Secondo me quella logica non deriva (solo) da un impostazione culturale. Ma è un pregiudizio dettato dalle poche opzioni sessuali del maschio misto a gelosia retroattiva + testosterone basso, invidia e subordinazione eccessiva alle convenzioni sociali bigotte, insicurezze, traumi, rapporto coi genitori e chissà cos'altro. 

Se parlo per me, che quella logica l'avevo molto forte alcuni anni fa, con testo molto basso tendevo ad essere molto sensibile e a provare un certo senso di inferiorità nei confronti della donna super-libertina. Niente di particolarmente grave, solo una lieve subordinazione. Tra l'altro immotivata. 

Invece col testo a posto, non vivo quel sentimento, ma forse il mio è solo un caso. 

Perché è pur vero che non si deve dividere tra sante e puttane è appunto un errore di logica, ma dietro a quella visione in bianco e nero c'è altro e non sempre è solamente un limite da bigotto o una visione stereotipata della donna, non attinente alla realtà.

Se penso alla vicenda di Amleto, lui aveva il noto complesso che prende il suo nome. Vedere la donna come uno specchio della figura materna in prospettiva di un nuovo assetto famigliare che ripeta ciò che hai esperito in passato. Oppure Don Giovanni. Complesso del ritardato mentale seduttore. Insicuro, bassa stima di se. Trova validazione e conferme solo rapportandosi a partner femminili, solo se la donna può validare le sue qualità. 

Aristotele aveva descritto la demolizione dell'educatore da parte del discente. Secondo alcuni sarebbe un omosessualità latente che si manifesta in modo aggressivo. Io non sono psicologo e non so aggiungere altro. Ma anche quello è un preludio della classificazione che produce la nota dicotomia. 

Come ho scritto non sono capace di definire da dove derivi la storiella sulla santa e la puttana. Secondo me è un argomento interessante, ho già chiesto se qualcuno sa darmi spunti per approfondire. Ripeto la richiesta. Se c'è di meglio che il manuale di Franchino sarei interessato a leggerlo. 

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9 minuti fa, Tisana ha scritto:

Quella fallacia dicotomica non è chiaro come sia così comune. Io ho letto le spiegazioni di Franchino, ma non mi bastano. Secondo me quella logica non deriva (solo) da un impostazione culturale. Ma è un pregiudizio dettato dalle poche opzioni sessuali del maschio misto a gelosia retroattiva + testosterone basso, invidia e subordinazione eccessiva alle convenzioni sociali bigotte, insicurezze, traumi, rapporto coi genitori e chissà cos'altro. 

Se parlo per me, che quella logica l'avevo molto forte alcuni anni fa, con testo molto basso tendevo ad essere molto sensibile e a provare un certo senso di inferiorità nei confronti della donna super-libertina. Niente di particolarmente grave, solo una lieve subordinazione. Tra l'altro immotivata. 

Invece col testo a posto, non vivo quel sentimento, ma forse il mio è solo un caso. 

Perché è pur vero che non si deve dividere tra sante e puttane è appunto un errore di logica, ma dietro a quella visione in bianco e nero c'è altro e non sempre è solamente un limite da bigotto o una visione stereotipata della donna, non attinente alla realtà.

Se penso alla vicenda di Amleto, lui aveva il noto complesso che prende il suo nome. Vedere la donna come uno specchio della figura materna in prospettiva di un nuovo assetto famigliare che ripeta ciò che hai esperito in passato. Oppure Don Giovanni. Complesso del ritardato mentale seduttore. Insicuro, bassa stima di se. Trova validazione e conferme solo rapportandosi a partner femminili, solo se la donna può validare le sue qualità. 

Aristotele aveva descritto la demolizione dell'educatore da parte del discente. Secondo alcuni sarebbe un omosessualità latente che si manifesta in modo aggressivo. Io non sono psicologo e non so aggiungere altro. Ma anche quello è un preludio della classificazione che produce la nota dicotomia. 

Come ho scritto non sono capace di definire da dove derivi la storiella sulla santa e la puttana. Secondo me è un argomento interessante, ho già chiesto se qualcuno sa darmi spunti per approfondire. Ripeto la richiesta. Se c'è di meglio che il manuale di Franchino sarei interessato a leggerlo. 

Anch'io sarei interessata ad approfondire perché confermo per esperienza che anche in ambienti più "libertini" c'è, seppur in maniera meno accentuata perché è un pensiero brutto non socialmente accettato (cioè il fatto di dimostrarsi un po' tendenti al complesso santa/puttana non è socialmente accettato in quel contesto anche se di fatto è presente, soprattutto se ci si rivolge ad altri ambienti libertini ma diversamente pure dal proprio gruppo, già di per sè minoritario rispetto alla società tutta)

Sostanzialmente ho notato che è una tendenza che hanno tutti anche coloro che si dichiarano aperti a parole, solo chi non parla ma si comporta in un certo modo, ho notato, è meno incline o ha già superato questo complesso

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Tisana
7 minuti fa, EdoardoG ha scritto:

Anch'io sarei interessata ad approfondire perché confermo per esperienza che anche in ambienti più "libertini" c'è, seppur in maniera meno accentuata perché è un pensiero brutto non socialmente accettato (cioè il fatto di dimostrarsi un po' tendenti al complesso santa/puttana non è socialmente accettato in quel contesto anche se di fatto è presente, soprattutto se ci si rivolge ad altri ambienti libertini ma diversamente pure dal proprio gruppo, già di per sè minoritario rispetto alla società tutta)

Sostanzialmente ho notato che è una tendenza che hanno tutti anche coloro che si dichiarano aperti a parole, solo chi non parla ma si comporta in un certo modo, ho notato, è meno incline o ha già superato questo complesso

Non penso sia qualcosa che si "superi", io almeno prendo me come metro di riferimento e misura. Io non l'ho superato quel complesso, al massimo so perché ce l'avevo e so che è un errore di logica. Poi continuo bellamente a classificare le donne. E i cosiddetti libertini non offrono spunti migliori degli altri che non si auto-definiscono tali. Inoltre se si parla di gelosia retroattiva, beh pure porno-attori hanno ammesso in interviste di averla provata più e più volte. Capita per esempio se sai che un maschio è sessualmente più dotato di te. Lo spiegava un porno attore italiano. Se lui, già con una buona dotazione, era capace di soddisfare molte donne, veniva mollato per un altro ancora meglio di lui, o più capace di far godere una donna specifica che aveva scopato in passato gli rodeva di brutto. 

Io l'unico consiglio che saprei dare è di pomparsi il testosterone e stop. Unico punto fermo che mi sembra logico per evitare di perdere inutili energie mentali dietro a gelosie o invidie. Però mi rimangono i vari dubbi.

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8 minuti fa, Tisana ha scritto:

Non penso sia qualcosa che si "superi", io almeno prendo me come metro di riferimento e misura. Io non l'ho superato quel complesso, al massimo so perché ce l'avevo e so che è un errore di logica. Poi continuo bellamente a classificare le donne. E i cosiddetti libertini non offrono spunti migliori degli altri che non si auto-definiscono tali. Inoltre se si parla di gelosia retroattiva, beh pure porno-attori hanno ammesso in interviste di averla provata più e più volte. Capita per esempio se sai che un maschio è sessualmente più dotato di te. Lo spiegava un porno attore italiano. Se lui, già con una buona dotazione, era capace di soddisfare molte donne, veniva mollato per un altro ancora meglio di lui, o più capace di far godere una donna specifica che aveva scopato in passato gli rodeva di brutto. 

Io l'unico consiglio che saprei dare è di pomparsi il testosterone e stop. Unico punto fermo che mi sembra logico per evitare di perdere inutili energie mentali dietro a gelosie o invidie. Però mi rimangono i vari dubbi.

E dal punto di vista delle donne semplicemente evitare questi soggetti?

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