Vai al contenuto

Spaventare le donne


WAR

Messaggi raccomandati

WAR
5 minuti fa, Signorina77 ha scritto:

Quando dico che forse non si sentono mai davvero connesse con te, parlavo di questo. Per qualche motivo risulti inaccessibile, probabilmente non riesci a trasmettere molto di te stesso. Potrebbe essere inconsciamente una forma di difesa per non risultare vulnerabile.

Vero, mi apro a poche persone selezionate. Magari racconto anche una cosa personale ma le mie emozioni sono filtrate. Poche persone mi hanno visto "nudo" in quel senso. In 20 anni, lutti esclusi, avrò pianto 5 volte davanti ad un altro essere umano.

  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Maurito9
37 minuti fa, WAR ha scritto:

No @Maurito9 sei un po' fuori strada (once again). La felicità é uno "state of mind" duraturo e non dipende dal raggiungimento degli obiettivi , te lo abbiamo già detto in parecchi.

Altrimenti, i depressi di successo non la farebbero finita. Il cantante degli INXS che era figo, ricco, famoso e si scopava Helena Christensen un paio di obiettivi li aveva raggiunti, tu che dici? Kurt? Chester? Hemingway? Whitney Houston? Robin Williams? Devo andare avanti? Mentre l'eremita che non fa un cazzo dalla mattina alla sera, se non pregare e cibarsi di radici magari é la persona più serena e felice del mondo.

Last but not least, al massimo ti senti "contento" più volte al giorno, non sei felice.

La serenità è uno state of mind duraturo. La felicità no. E' un picco derivante dall'hype di un determinato momento appena passato oppure che sta per arrivare (fosse anche solo la gioia di uscire dall'ufficio la sera).

E comunque neanche la serenità è duratura. Ognuno di noi può sopportare lutti, problemi economici, di salute ecc... e lì la serenità va a farsi benedire, a meno che uno non sia uno stupido o uno che legge le stronzate di Anthony Robbins (e forse sono sinonimi le due cose). Ricordo come se fosse ieri quel suo libro dove parla di una delle persone più felici che conosce, che sarebbe un tizio paralizzato dalla vita in giù e in più ha pure mezzo viso ustionato. :221_see_no_evil:

I depressi di successo hanno alterazioni evidenti della materia cerebrale dovuti all'assunzione di droghe. Non a caso, tutti quelli che hai citato sono degli ex tossicodipendenti dichiarati. Tra gli sportivi è ben difficile trovare dei depressi perchè seguono uno stile di vita sano.

Link al commento
Condividi su altri siti

Maurito9
6 minuti fa, WAR ha scritto:

Tutto bello sulla carta, peccato non funzioni esattamente tipo: "bene oggi ho fatto il mio dovere, tizia mi ha scritto, quindi schiaccio ON nel mio cervellino e ME LA GODO perché sarò magicamente felice per una settimana". 

Eh allora amico mio non so che dirti. Mi spiace che ti senti una persona così terribilmente complicata da impazzire in questa ricerca della felicità, quando è tutto molto più semplice.

Link al commento
Condividi su altri siti

Signorina77
9 minuti fa, WAR ha scritto:

Vero, mi apro a poche persone selezionate. Magari racconto anche una cosa personale ma le mie emozioni sono filtrate. Poche persone mi hanno visto "nudo" in quel senso. In 20 anni, lutti esclusi, avrò pianto 5 volte davanti ad un altro essere umano.

Non è un aspetto marginale. É frustrante la sensazione di non conoscere mai davvero una persona per cui provi dei sentimenti. E spesso, non é con l' insistenza che si ottiene qualcosa in piú da chi è come te. Al posto delle donne, probabilmente te ne saresti andato anche tu.

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

WAR
11 minuti fa, Maurito9 ha scritto:

La serenità è uno state of mind duraturo. La felicità no. E' un picco derivante dall'hype di un determinato momento appena passato oppure che sta per arrivare (fosse anche solo la gioia di uscire dall'ufficio la sera).

E comunque neanche la serenità è duratura. Ognuno di noi può sopportare lutti, problemi economici, di salute ecc... e lì la serenità va a farsi benedire, a meno che uno non sia uno stupido o uno che legge le stronzate di Anthony Robbins (e forse sono sinonimi le due cose). Ricordo come se fosse ieri quel suo libro dove parla di una delle persone più felici che conosce, che sarebbe un tizio paralizzato dalla vita in giù e in più ha pure mezzo viso ustionato. :221_see_no_evil:

I depressi di successo hanno alterazioni evidenti della materia cerebrale dovuti all'assunzione di droghe. Non a caso, tutti quelli che hai citato sono degli ex tossicodipendenti dichiarati. Tra gli sportivi è ben difficile trovare dei depressi perchè seguono uno stile di vita sano.

Quindi Junior Seau, Gary Speed, Biermann, Pessotto, Agostino Di Bartolomei erano noti tossicodipendenti? Non dire minchiate please...magari è il contrario, gli artisti  erano tossici per tentare di evadere dal loro male oscuro. 

  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Medea
Il 7/1/2018 alle 17:41 , WAR ha scritto:

Bingo! Da cui il titolo del mio post.

Ma come, dal Vangelo secondo Franco e Mistery salmo 1 capitolo 2...e dal manuale di ciccipasticcio PUA, le donne non volevano un maschio alpha con personalità dominante? 😉

C'è il Lover e c'è il Provider.

Il primo è l'alpha, il secondo il beta.

Il primo piace, affascina, fa bagnare le mutandine. 

Il secondo va bene come sicurezze di vario genere, dalla semplice sicurezza emotiva a quella di avere una famiglia. 

Non ho avuto modo di leggere tutte le pagine, ma nel messaggio di A. ( si notava l'iniziale ) ho letto solo stronzate dette da una persona, in primis, debole.

In teoria tutte le donne vogliono un uomo dominante, ma nella pratica dipende se loro sono capaci di gestire tutto ciò, soprattutto un uomo dalle tante qualità.

Sarà anche una modella part-time ergo bella, ma qualsiasi donna ha le proprie insicurezze che, ovviamente, non riguardano solamente il corpo; e a nessuno piace sentirsi da meno rispetto all'altra persona.

Altra cosa: vuole un uomo che la ami per quello che è, tipo il suo inglese scritto coi piedi e che la adori, insomma. 

Vuole semplicemente l'esclusiva sul tuo cazzo. 

Non c'è molto altro da aggiungere.

 

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Signorina77
29 minuti fa, Maurito9 ha scritto:

Arrivare ad un certo livello e volere sempre di più è davvero un tirarsi una zappa sui piedi da soli. Ho sempre detestato gli eterni insoddisfatti: non siamo criceti scemi che corrono su una ruota. Ci sono cicli della vita in cui da una parte lavori ad un obiettivo e dall'altra ti godi il risultato in un periodo di tempo più o meno lungo, e poi via per una nuova sfida. E' da folli e stupidi però dimenticarsi da dove siamo partiti.

E chi ti parla è uno che si è stufato di raccogliere sfide ogni giorno, però continua a farlo nonostante il raccolto sia sempre scarso o comunque inferiore alle aspettative. E a quel punto, quando arriva qualcosa di facile - fosse una figa che te la spalanca a comando oppure un gratta e vinci da 200 euro - te lo godi comunque (anzi, è una manna dal cielo). Cioè davvero non riesco neanche a concepire come si possa essere degli eterni insoddisfatti anche se appagati (è un ossimoro che fa sanguinare le orecchie).

Come dicevo, non è comprensibile a tutti. Immagino sia difficile da capire per chi non lo vive, siamo diversi. Non si è insoddisfatti e appagati, ma si ha sempre la sensazione che manchi qualcosa. Ed è un impulso difficile da reprimere.

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Signorina77
15 minuti fa, Medea ha scritto:

C'è il Lover e c'è il Provider.

Il primo è l'alpha, il secondo il beta.

Il primo piace, affascina, fa bagnare le mutandine. 

Il secondo va bene come sicurezze di vario genere, dalla semplice sicurezza emotiva a quella di avere una famiglia. 

Non ho avuto modo di leggere tutte le pagine, ma nel messaggio di A. ( si notava l'iniziale ) ho letto solo stronzate dette da una persona, in primis, debole.

In teoria tutte le donne vogliono un uomo dominante, ma nella pratica dipende se loro sono capaci di gestire tutto ciò, soprattutto un uomo dalle tante qualità.

Sarà anche una modella part-time ergo bella, ma qualsiasi donna ha le proprie insicurezze che, ovviamente, non riguardano solamente il corpo; e a nessuno piace sentirsi da meno rispetto all'altra persona.

Altra cosa: vuole un uomo che la ami per quello che è, tipo il suo inglese scritto coi piedi e che la adori, insomma. 

Vuole semplicemente l'esclusiva sul tuo cazzo. 

Non c'è molto altro da aggiungere.

 

Premesso che il Lover non è per tutte, in quanto uomo sfuggente. Perché qualcuno vede solo i due estremi opposti?

L' alfa ci farà pure bagnare, ma senza connessione di pensieri ed emozioni, alla lunga stanca sentirsi trattate con sufficienza. Non è  trattandoci male che che ci fate star bene. L' essere alfa non esclude l'essere una persona profonda e il saperlo comunicare.

Link al commento
Condividi su altri siti

Dee
8 minutes ago, Signorina77 said:

No, @Dee è qui che si sbaglia. È come dire a un depresso di stare su col morale perché c' è la fame nel mondo e chi è più sfortunato di lui. È sbagliato metterci sempre a confronto con chi sta peggio. Non é così che ci si sente appagati. La stessa preoccupazione può essere insormontabile o insignificante per due persone diverse. La serenità è un fatto molto privato... Sarà banale da dire, ma ognuno di noi deve trovare la sua personale strada verso la felicità.

Non c'e' interpretazione a quello che ho scritto, le persone sfortunate le vedo ogni giorno e ci parlo. Non mi deprimo se vedo un bambino (malnutrito pieno di mosche addosso) africano in tv che ha bisogno dei 2 euro per non morire di fame, mi arrabbio perche' fanno leva sulla carita' per provocare sensi di colpa per fare soldi...ne' piu ne' meno come quel africano, un attore nato, che ogni tanto gira per la mia citta' e che piange a comando per farsi dare dei soldi.
 
Anche se penso che c'e' gente che effettivamente non ha mai visto un povero, un barbone, non ci ha mai parlato...e al solo pensiero si disgusta, peccato che i barboni spesso sono loro le persone piu' generose.

Non ho motivo per sentirmi giu' se apprezzo quello che ho e me lo ricordo sempre...questa e' una delle cose che mi e' stato insegnato di fare "l'Appreciation Skill" per non cadere nel "vittimismo", perche' quel pensiero o treno di pensieri "negativi", negativi perche' non han nulla di concreto e produttivo con me (esempio una notizia alla tv, un stralcio di conversazione sentita mentre si passeggia, ect), mi condizionano in quanto sono distrazioni e influenzano non solo a volte l'intera giornata ma se gli do' retta influenzano come vedo le cose e a lungo andare le proprie scelte, il giudizio e quindi la mia vita. Il famoso "let it go" e' una soluzione appropriata in questo, se uno e' abbastanza cosciente dei propri pensieri (senza giudicarli se sono buoni o cattivi)Cosa succederebbe un giorno se questo "appagamento" questo essere felici al 100% e' solo un preconcetto, una "fantasia" autocostruita (come "protezione" magari)? cosa succederebbe se uno scopre che "crescere" implica anche la sofferenza?

Mi scuso se sembra roba da monaco zen o sembro piuttosto come nell'immagine, ma come disse uno dei miei mentori, credo di averlo scritto qui una volta, nel caso nostro che riguarda l'avere una donna: "una lunga serie di ons, di flirt settimanali puo' avere lo stesso effetto avverso sul modo di pensare, sui nostri pensieri che il non riuscire mai a scopare fa"...e vale non solo con le donne.

 

1516861055594.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Dee
58 minutes ago, WAR said:

Vero, mi apro a poche persone selezionate. Magari racconto anche una cosa personale ma le mie emozioni sono filtrate. Poche persone mi hanno visto "nudo" in quel senso. In 20 anni, lutti esclusi, avrò pianto 5 volte davanti ad un altro essere umano.

Anche perche' userebbero quello che dici contro di te...:offtopic:

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...