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Gerry Scotti


DreamSpirit

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WAR
4 ore fa, Nero256 ha scritto:

A me capita di essere entrambe le persone a seconda dei momenti 

Infatti la mia percentuale di introversione-estroversione è sul 50-50

Posso entrare in empatia con entrambi e farli ridere o dare conforto o lasciarli in pace se non è il momento 

Giusto l'altra sera sono andato a casa di un amico

Abbiamo parlato per ore, ridendo e scherzando, finendo io per ricordare in dettaglio episodi del passato che lui non ricordava bene 

Al challenge day ho unito mezzo gruppo conoscendoli tutti, estroversi e introversi, e pure nchiudendo una 35enne 

Il punto del discorso è che c'è una grossa responsabilità nel agire così, avere quell'influenza

La fiducia che guadagni è qualcosa di importante secondo me, e paradossalmente, molto facile da ottenere 

Senza considerare tutti i rischi che ne conseguono per tutti 

Quando fai una scelta finisci per tradire una parte, a favore di un'altra, si rischia di strumentalizzare le persone e usare queste tecniche come routine per tenerle buone in attesa di una decisione che non farà loro bene (forse vedo dal punto di vista sbagliato la stessa cosa che hai detto tu) 

Di errori se ne fanno, è impossibile andare sempre al 110 percento, spiegarsi sempre con tutti in maniera completa diventa molto dispendioso 

E c'è così tanta fuffa, ne parlava anche Montemagno in un recente video, che è stra difficile individuare quel poco percento di gente valida 

Perciò al primo errore o alla prima indecisione rischi pure di passare per fuffa 

Basta una domanda introspettiva come "quali conseguenze avrà questa frase se la pronuncio, voglio davvero causare tutta questa serie di eventi che porteranno 95 percento di vantaggi ai miei capi e 5 a me? Se proprio devo tenere questo ruolo, gestendo lo stress e fregarmene delle persone come posso ottenere di più, quali sono i tempi? Chi sta tramando contro di me, di chi mi posso fidare?" 

Io ci rimango un po' male quando le mie azioni portano effetti negativi agli altri, ma ad alcuni questo non importa e non perdono occasione per sfruttarlo

Cerco di essere il Berlusconi della situazione

Per rendere meglio l'idea, ti faccio l'esempio degli indiani che si salutano con un movimento ondulatorio della testa e un sorriso, per dimostrarsi amicizia 

Non ho grandi aspirazioni materiali né mi interessa una scalata sociale particolare, do valore ai fatti, alle persone e alle esperienze (positive o negative che siano, sono umane, non sono da rinnegare) 

Se qualcosa o qualcuno fa del bene do il mio contributo, fottesega se mi vedono debole, frocio, sfigato, traditore o qualunque termine negativo tu possa trovare nelle varie scale di valori 

Per me una persona silenziosa, vale tanto quanto una always on, così come rispetto chi si mostra forte, ma anche chi ha bisogno di un abbraccio in un momento difficile e di umanità, così come resto a sentire anche chi è incazzato per sentire la sua versione dei fatti 

Tutto questo però non lo vedo riconosciuto come valore, viene interpretato come debolezza 

O rientri in dei perfetti parametri dettati da chissà chi e diventi ricattabile, senza avere troppo gioco di contrattazione su quello che ti spetta e correndo su una rotellina come un criceto, o sei fuori perché sei uno dei tanti 

Forse sono solo ancora in fase di rodaggio e tu mi dirai "benvenuto nel mondo reale, la tua barra di esperienza è all'1%, congratulazioni" 

Ecco, questo intendevo 

O uno fa un Wall of text dettagliato per dimostrare valore (che valore poi, che sa scrivere e ha tempo per farlo?), oppure passa per uno dei tanti pappagalli "nemici"

Banalmente potrei dire la stessa cosa di voi che sostenete che il valore stia nel essere simpatici sempre nel proprio gruppo di appartenenza

Ma so che sbaglierei nel attribuire un giudizio su due piedi basandomi su poche parole che riassumono un'ideologia generale, e non un pensiero individuale 

Solo che quest'occasione di comunicare non c'è sempre e giustamente (più o meno) alle persone non è che importi molto 

Se il tuo capo ti vede come un cane scodinzolante ti dà il biscotto, altrimenti sei sbagliato 

Poi a ogni capo piace un cane diverso 

Però il concetto è lo stesso 

Non è che i cani di valore siano solo quelli che giocano tutto il giorno e gli altri da sopprimere 

La verità sta nel mezzo 

Quando uno ha vissuto entrambe le realtà dovrebbe ricordarsi da dove viene 

Un pochino si. Ragioni troppo da manuale e ti fai troppe pippe mentali. Ricordati il principio del'80-20. Non potrai mai piacere a 100% dei tuoi target, il tuo obiettivo é 80. 

Non puoi sentirti in colpa perché sei brillante e con parlantina, é come se uno si sentisse in difetto perché é bello quindi si scopa donne illuse che sarà l'amore della loro vita. Tu devi solo essere te stesso tentando di non nuocere troppo al prossimo, almeno volontariamente. Per il resto, fai quello che ti rende felice, punto. Prendi la vita per le palle e ottieni ciò che vuoi. 

Se uno é coerente, solitario, parla pochissimo, ma quando parla lascia tutti a bocca aperta..beh nel lungo periodo potrà godere di una grande credibilità e quindi essere rispettato e ben voluto. Ovviamente un brillante e simpatico, sicuro di sé avrà risultati quasi immediati. E' la natura.

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DreamSpirit

Oh bastardi , anche se non so a cosa serve, mettete tutti 5 stelle a questa discussione

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  • 7 mesi dopo...
tyron p.
Il 27/1/2018 alle 19:14 , Armaduk ha scritto:

L'anno scorso Virginio Scotti capitò dalle mie parti.

Nell'occasione andò ad acquistare un paio di scarpe al negozio QuelloGiusto di Albignasego, lo stesso dove mia cugina era commessa. 

Le commesse, riconosciutolo, nonostante tenesse al volto un paio di occhiali da sole, rimasero alquanto imbarazzate alla presenza di un ViP in negozio e lasciarono che fosse mia cugina a battere lo scontrino.

Così lui si avvicinò alla cassa, pagò il conto, prese il resto, ringraziò e salutò. 

Le commesse preserò coraggio, svelarono la sua identità, domandarono la foto di rito e lui si mise in posa.

Lo ringraziarono con una bottiglia di vino.

 

 

 

Che ci crediate o meno, così andarono i fatti. Capitò a mia cugina, non ammiacuggina. Nel raccontarlo mi sottolineò come Gerry Scotti evitasse di dare nell'occhio e qualsiasi contatto col pubblico. Con loro fu gentile, niente di più. 

Suo fratello, una quindicina d'anni fa, ebbe il figlio come bambino partecipante di un centro estivo calcistico, di quelli organizzati da Antonio Cabrini. Non riuscì a vederlo, se non da distante. Disse che (l'"allora") Edoardo Scotti era un bambino alquanto viziatello.

 

Fine della Storia.

 

 

 

 

 

Deputato per il Partito Socialista. Berlusconi non era ancora sceso in campo.

Il partito socialista di craxi,quello rimorchiava di brutto,a quanto pare. 

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