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Cosa pensereste di una ragazza vergine a 23 anni?


albelia

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albelia
15 ore fa, Falk33 ha scritto:

Cucciola.

Oddio che mi tocca leggere.

Quello che non capisci è che gli uomini non fuggono per la tua verginità, ma per tutto quello che sta intorno. (Paranoie, seghe mentali, insicurezza, probabile aciditá conseguente).

Cerca di renderti conto una cosa: da l’alba dei tempi la verginità femminile è considerata dal mondo maschile un valore assoluto. 

È ancestrale, nessun maschio vero (perdono solo i ragazzetti dai 14 ai max 20 anni, che possono ancora avere picchi estrogeni) la considera un minus, anzi, abbiamo scritto nel DNA e rafforzato epigeneticamente da migliaia di anni sublimando con cultura e tradizioni il desiderio di sgozzarci a vicenda pur di  cogliere delicatamente in maniera primordiale ed esclusiva il tuo fiore.

Hai un Jolly pazzesco in mano, giocatelo bene.

Sii carina, dolce, sicura di te, dì la verità sulla tua condizione (ometti i pompini ed è perfetto). Elimina tutti i lati paranoici, insicuri (insicura di cosa poi, come se un maschio fosse insicuro perchè ha il pene troppo grosso) che sono la vera causa e l’effetto del tuo disagio.

A quel punto (se è vero che non sei brutta) dovrai solo scegliere con quale cavaliere cavalcare tra la fila di pretendenti.

 

 

Leggere tutto ciò mi ha fatto piacere, davvero, perché ha fatto sembrare molti miei pensieri abbastanza insensati. So che magari non la penseranno tutti così, è ovvio e scontato, però è bello sapere che qualcuno invece sì. 

Dici di eliminare tutti i lati insicuri, ma purtroppo penso che quelli mi rimarranno appiccicati per sempre addosso!

Grazie ancora.

13 ore fa, sprint ha scritto:

Purtroppo ci sono passato... forse anche più di una volta.

Che dire, io lo son stato fino a 26... ma perchè fino ad allora non mi ero mai esposto, non ero mai uscito con una ragazza, non avevo mai avuto il coraggio di provarci con qualcuna, ero completamente al di fuori del mondo relazioni sessuali.

Non c'è mai stata qualcuna che contemporaneamente mi chiesto il numero, chiesto di uscire, fatto svariati km per vedermi, ci ha provato mentre eravamo fuori, mi ha baciato, mi ha portato in un posto isolato in macchina e poi ha provato a incappucciarmi il pene con la sua vagina ma non c'è riuscita perchè mi sono opposto.

E' successa qualcuna di queste cose, ma mai tutte insieme, e soprattutto l'ultima non è mai successa.

Per farti capire che l'ultima parola, l'invito a entrare (cit.), spetta sempre a voi. E' colpa tua se sei ancora vergine.

Così come noi non battiamo chiodo finchè non ci prendiamo la responsabilità di osare, buttarci, fallire, riprovare, nessuna donna è disposta ad aspettare un uomo indeciso, quando in giro è pieno di uomini decisi che si prendono ciò che vogliono, pochissimi uomini sono disposti a prendersi la briga di sopportare le paturnie, seghe mentali di una donna per più di 3 appuntamenti quando in giro ce ne sono tante che ci accontentano al primo e non hanno problemi a viversi il sesso.

 

Beh, comunque sono uscito per 5 volte con una 22enne vergine, pure carina, anche se non vestiva mai sexy o un poco appariscente.

Dalla descrizione uguale identica a te. Per 5 volte ci sono uscito e fatto 60km, scarrozzata anche in centro, chattato, avuto pazienza, e tutto. 

Mi faceva un po' compassione, m'è anche dispiaciuto nextarla, ma che dovevo fare? 

 

Personalmente dopo queste esperienze scottanti, dubito proprio avrei voglia di riprovarci.

 

Noi uomini mediamente siamo disposti ad aspettare dai 3 ai 5 appuntamenti. I primi 2 possiamo portare pazienza, al terzo ancora a palle piene cominciamo a sospettare sia una perdita di tempo, i più coraggiosi arrivano fino al quinto, poi cedono per sfinimento. 

 

Il tuo messaggio mi ha fatto molto pensare! E inizio dicendo che certo, è ovvio, se sono ancora vergine (dio mio la odio sta parola) è SICURAMENTE colpa mia. 

Come posso non immedesimarmi in quella ragazza? Sono praticamente io. E leggere "mi è anche dispiaciuto nextarla, ma che dovevo fare?" è un dolore :37_disappointed: perché magari questa persona sta cercando di superare qualche barriera interiore; pensa che magari stavolta andrà bene, ha solo bisogno di un po' di tempo, un minimo!

E invece no, addio.

Ma non voglio dire, la colpa è tua che non sai attendere più di cinque appuntamenti. Nessuno deve diventare il baby sitter di una disagiata, disposto ad aspettare due mesi.

Per carità, non che questo non sia, da qualche parte dentro di me, quello che vorrei. Ma so che una persona del genere non esiste, e non sarei comunque tanto speciale da meritarmela.

Però è anche brutto pensare che, nel tuo caso, magari questa ragazza ti piaceva davvero, però i tuoi problemi te li tieni e ti arrangi senza di me.

Ok, è una risposta molto confusa che un po' ti dà ragione e un po' torto. 

 

13 ore fa, OdetoJoy ha scritto:

Sai, quando ti spogli completamente nuda di fronte al tuo lui, altrettanto nudo, la condizione di nudità non è solo fisica, è anche mentale.

E se non riesci a renderti nuda mentalmente, forse è perchè c'è qualcosa che affiora da dentro di te che ti impedisce di vivere il tuo bisogno di essere presa e posseduta.

Perchè non hai autostima, non ti piaci e ti vergogni di te stessa?

In quale parte della tua vita hai vissuto quest'aspetto che ti ha stroncato la sessualità sul nascere?

Rispondi a questa domanda e hai risolto il resto.

Grazie mille per questa perla di saggezza (non sono assolutamente ironica).

Questo qualcosa che affiora, e che impedisce tante cose, è probabilmente la convinzione che nessuno possa davvero volermi. Può anche uscire con me, baciarmi, provare a fare altro, ma in realtà gli faccio schifo perché non sono degna di niente. Non posso non fargli schifo.

Da dove nasce tutto sto odio verso me stessa? Cosa ho fatto per meritarmelo? 

Non lo so, bella domanda. Forse qualche ricordo di bullismo delle medie, o ragazzi che quando avevo quattordici o quindici anni mi dicevano che ero brutta (posso dargli anche ragione, pensando a come mi conciavo otto anni fa). Cose che sono lontane, ma che mi sono rimaste dentro e mi rimarranno dentro per sempre.

Il fatto comunque che sono sempre stata trattata male dalle persone a cui tenevo davvero.

Per esempio, ho passato tre mesi in una città straniera e sono tornata da poco: lì avevo iniziato a uscire con un ragazzo italiano. Cinque appuntamenti, niente di che. Eppure, io pensavo di aver trovato finalmente la persona fatta per me. Ci trovavamo su tutto, ridevamo dall'inizio alla fine, parlavamo un sacco. E poi, è sparito nel nulla. NEL NULLA, da un momento all'altro.  E la mia vita è una lunga serie di queste storie. Quindi alla fine uno inizia a crederci, di non valere niente.

 

1 ora fa, Mich! ha scritto:

Nulla, non cambierebbe nulla.

Ricordati che tu non sei la tua verginità.

Non hai nessun deficit, nessun problema tale da doverti sentire in imbarazzo. Continua a cercare la persona adatta a te e quando sarà il momento glielo dirai.

Non c'è nulla di cui vergognarsi e stai tranquilla che per noi maschi non è assolutamente un problema.

E pondera bene con cui fare questo passo.

Grazie mille per questa risposta. Prima o poi magari ci crederò

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capelli bagnati

Albelia, ti do una brutta notizia: non vali nulla per davvero. E non vali nulla tu, come non valgo nulla io.

Prima o poi moriremo e tutto quello che abbiamo fatto su questo mondo non avrà il minimo significato. Pertanto, non ha senso crucciarsi così tanto per tutte quelle piccole cose che ti fanno soffrire così tanto.

Ha senso soffrire perché sei vergine? No, perché tanto morirai. Sia che avrai fatto sesso, sia che non l'avrai fatto. Ha senso corrucciarsi per il fatto che nessuno vuole fare una storia seria con te? Allo stesso modo, no. Se poi pensano che tu sia brutta o che non meriti il loro affetto... vale la stessa cosa.

Mi sembri una ragazza tanto cara, ma come ti hanno detto, purtroppo non ti puoi illudere che qualcuno si prenda cura dei tuoi problemi se non te stessa.

Partiamo dall'essere vergine: ti cambierà la vita aver fatto sesso con qualcuno? Beh, la risposta ovviamente, è no. Il fare sesso è solo un pene che entra in una vagina. Un'esperienza alcune volte sicuramente godibile, ma decisamente sopravvalutata. Probabilmente quando lo farai penserai "beh, era tutto qui?". Proprio perché non c'è nulla di speciale, in un'azione che la nostra specie fa ormai da milioni di anni in modo completamente automatico. Anzi, ti dirò, ci saranno molte volte in cui rimarrai molto delusa dalla cosa. Vivere in funzione di essa non ha proprio senso.

Purtroppo viviamo in una società in cui fai sesso senza che sia una persona con cui stai chissà da quanti mesi allora vuol dire che sei una brutta persona. Vuol dire che sei una poco di buono. Vuol dire che ti devi vergognare. Vuol dire che nessuno ti amerà più. E se già non ami tu te stessa, come puoi perdere l'amore anche degli altri?

La verità, mia cara Albelia, è che non avverrà nulla di tutto questo. Vuoi sapere cosa vuol dire, per davvero, essere una poco di buono? Vuol dire fare sesso con il tuo migliore amico quando sei innamorato completamente di lei. Vuol dire trovare tutti i modi per ferirti e ridurti a una nullità. Vuol dire manipolare le persone cercando di far loro del male. Questi sono atteggiamenti comprensibili, perché nati da insicurezze, ma decisamente da condannare. Non certo fare sesso con una persona che ti piace tanto e con cui ancora vi conoscete relativamente poco. Fare sesso è il modo migliore per conoscersi.

Sul fatto poi di odiare te stessa, beh meglio così. Anche io odio me stesso. Anche io vorrei essere migliore della merda che sono adesso. Mi guardo allo specchio e penso che dovrei buttare giù quella pancia schifosa. O che dovrei vestirmi meglio. O che è proprio venuto il momento di andare dal dentista. Mi mento forse che sono un figo da paura? No, perché non ha senso. Ben venga l'odio per se stessi. E' proprio per quello che faccio palestra, che mangio sano, che mi curo il viso, la barba, i capelli, tutto prima di andare a letto.

Se pensi di non valere nulla ed effettivamente non vali nulla, è inutile piangersi addosso. E' ora di rimboccarsi le maniche e lavorare per se stessi. Imparare a truccarsi meglio. Andare in palestra, mangiare sano. Vestirsi in modo meno osceno. Devi arrivare al punto di guardarti allo specchio ed essere orgogliosa del lavoro che hai fatto per diventare così bella. Perché sai, Albelia, tutti ti diranno che è la genetica. Che o sei bella o sei brutta. Ma non è vero nulla.

Guarda un qualsiasi gruppo di palestra e vedrai che trasformazioni. Sia di donne che uomini. Essere belli è un lavoro, è una fatica. Non certo un qualcosa con cui si nasce. Poi c'è chi parte da situazioni più favorevoli. Altri meno. Ma è inutile scoraggiarsi.

Infine, dovresti ringraziare ogni singolo ragazzo che ha deciso di lasciarti al tuo destino. Ognuno di questi ragazzi ti ha detto una cosa importante: così come sei non vai bene. Ma non devi prenderlo come un qualcosa scritto sulla pietra. E' come se avessi fatto un esame e avessi preso 15. E' solo una metrica. Tu sai che adesso da 1 a 30 vali 15. Ora sta a te organizzarti per riuscire a mettere assieme quel valore e quelle capacità per riuscire a prendere un 30.

Vedo tanti lamenti, tanti pianti, però poca azione. E' decisamente quella che ti manca.

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jepgambardella
18 ore fa, albelia ha scritto:

Non so più come uscirne insomma. 

uno psicologo può aprire il vaso di Pandora e aiutarti a risolvere il problema che si cela di fondo

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jepgambardella
51 minuti fa, capelli bagnati ha scritto:

Albelia, ti do una brutta notizia: non vali nulla per davvero. E non vali nulla tu, come non valgo nulla io.

Prima o poi moriremo e tutto quello che abbiamo fatto su questo mondo non avrà il minimo significato. Pertanto, non ha senso crucciarsi così tanto per tutte quelle piccole cose che ti fanno soffrire così tanto.

Ha senso soffrire perché sei vergine? No, perché tanto morirai. Sia che avrai fatto sesso, sia che non l'avrai fatto. Ha senso corrucciarsi per il fatto che nessuno vuole fare una storia seria con te? Allo stesso modo, no. Se poi pensano che tu sia brutta o che non meriti il loro affetto... vale la stessa cosa.

Mi sembri una ragazza tanto cara, ma come ti hanno detto, purtroppo non ti puoi illudere che qualcuno si prenda cura dei tuoi problemi se non te stessa.

Partiamo dall'essere vergine: ti cambierà la vita aver fatto sesso con qualcuno? Beh, la risposta ovviamente, è no. Il fare sesso è solo un pene che entra in una vagina. Un'esperienza alcune volte sicuramente godibile, ma decisamente sopravvalutata. Probabilmente quando lo farai penserai "beh, era tutto qui?". Proprio perché non c'è nulla di speciale, in un'azione che la nostra specie fa ormai da milioni di anni in modo completamente automatico. Anzi, ti dirò, ci saranno molte volte in cui rimarrai molto delusa dalla cosa. Vivere in funzione di essa non ha proprio senso.

Purtroppo viviamo in una società in cui fai sesso senza che sia una persona con cui stai chissà da quanti mesi allora vuol dire che sei una brutta persona. Vuol dire che sei una poco di buono. Vuol dire che ti devi vergognare. Vuol dire che nessuno ti amerà più. E se già non ami tu te stessa, come puoi perdere l'amore anche degli altri?

La verità, mia cara Albelia, è che non avverrà nulla di tutto questo. Vuoi sapere cosa vuol dire, per davvero, essere una poco di buono? Vuol dire fare sesso con il tuo migliore amico quando sei innamorato completamente di lei. Vuol dire trovare tutti i modi per ferirti e ridurti a una nullità. Vuol dire manipolare le persone cercando di far loro del male. Questi sono atteggiamenti comprensibili, perché nati da insicurezze, ma decisamente da condannare. Non certo fare sesso con una persona che ti piace tanto e con cui ancora vi conoscete relativamente poco. Fare sesso è il modo migliore per conoscersi.

Sul fatto poi di odiare te stessa, beh meglio così. Anche io odio me stesso. Anche io vorrei essere migliore della merda che sono adesso. Mi guardo allo specchio e penso che dovrei buttare giù quella pancia schifosa. O che dovrei vestirmi meglio. O che è proprio venuto il momento di andare dal dentista. Mi mento forse che sono un figo da paura? No, perché non ha senso. Ben venga l'odio per se stessi. E' proprio per quello che faccio palestra, che mangio sano, che mi curo il viso, la barba, i capelli, tutto prima di andare a letto.

Se pensi di non valere nulla ed effettivamente non vali nulla, è inutile piangersi addosso. E' ora di rimboccarsi le maniche e lavorare per se stessi. Imparare a truccarsi meglio. Andare in palestra, mangiare sano. Vestirsi in modo meno osceno. Devi arrivare al punto di guardarti allo specchio ed essere orgogliosa del lavoro che hai fatto per diventare così bella. Perché sai, Albelia, tutti ti diranno che è la genetica. Che o sei bella o sei brutta. Ma non è vero nulla.

Guarda un qualsiasi gruppo di palestra e vedrai che trasformazioni. Sia di donne che uomini. Essere belli è un lavoro, è una fatica. Non certo un qualcosa con cui si nasce. Poi c'è chi parte da situazioni più favorevoli. Altri meno. Ma è inutile scoraggiarsi.

Infine, dovresti ringraziare ogni singolo ragazzo che ha deciso di lasciarti al tuo destino. Ognuno di questi ragazzi ti ha detto una cosa importante: così come sei non vai bene. Ma non devi prenderlo come un qualcosa scritto sulla pietra. E' come se avessi fatto un esame e avessi preso 15. E' solo una metrica. Tu sai che adesso da 1 a 30 vali 15. Ora sta a te organizzarti per riuscire a mettere assieme quel valore e quelle capacità per riuscire a prendere un 30.

Vedo tanti lamenti, tanti pianti, però poca azione. E' decisamente quella che ti manca.

mamma mia
lavorare e migliorare la propria vita per il giudizio degli altri, valutare le relazioni con voti da 1 a 30 e se va male ci diciamo "così come sei non vai bene"
ma come si fa santo dio

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capelli bagnati
28 minuti fa, jepgambardella ha scritto:

mamma mia
lavorare e migliorare la propria vita per il giudizio degli altri, valutare le relazioni con voti da 1 a 30 e se va male ci diciamo "così come sei non vai bene"
ma come si fa santo dio

Mio caro Jepgambardella, il buon Platone parlava di iperuranio, mondo delle idee e della realtà.

Possiamo vivere nell'iperuranio, il mondo delle astrazioni e pensare che il giudizio altrui non abbia la minima importanza. Oppure possiamo renderci conto di vivere in una realtà in cui il giudizio degli altri è quantomeno centrale.

Avere un amico che parla bene di te a una ragazza, può fare la differenza tra il tuo far sesso con lei o meno. Avere molte persone che ti stimano e apprezzano il tuo lavoro, può fare la differenza tra una tua assunzione oppure no.

Molti sono spaventati e atterriti al pensiero di cosa penserebbero gli altri se solo facessero un errore. Il problema in quel caso non è il giudizio degli altri. Ma la totale mancanza di conoscenza di quel tipo di situazione. Molto spesso è ben visto un errore da parte di chi fa, piuttosto che la mancata azione di chi non fa assolutamente nulla. E vive la propria vita in modo passivo.

Avere delle belle foto su facebook e 400 like a foto, è inutile dire che ti darà un vantaggio strategico importante in qualsiasi tipo di seduzione. Sia che la conosci per strada e ti aggiunge poi su Facebook. Sia che inizi partendo da Facebook stesso. Similmente vale per Instagram, che ultimamente sta ottenendo anche maggior popolarità.

Tutta questo è giudizio degli altri e approvazione esterna. Sono cose decisamente utili e che giocano un ruolo cruciale nella maggior parte delle interazioni umane. Proprio per questo molto del marketing sulla crescita personale ci gioca sopra. Per convincerti che tu hai un problema. Il problema del giudizio degli altri. E che te ne devi liberare.

Un po' come alcuni preti che ti dicevano che tu avevi un problema. Poteva essere il sesso o i tuoi desideri peccaminosi. E quindi dovevi essere liberato dal male. Dovevi seguire pedissequamente le regole della chiesa. Dovevi fare le offerte al Dio per liberarti dal male. Confessarti, e quindi sapere tutti i tuoi segreti. E così via.

La storia si ripete, con gli stessi medesimi meccanismi, e noi ciecamente ci caschiamo ogni santa volta. Perché non capiamo tutte le trame e i disegni che soggiaciono a quanto stiamo vedendo.

Per il darti una valutazione oggettiva, è il modo più efficace per ottenere risultati. E' come andare in palestra e non sapere neanche quanto pesi. Non sapere neanche quanto hai di diametro dei muscoli o di massa grassa. E' ovvio che perderai motivazione. La motivazione arriva dai risultati. E i risultati, per forza di cose, devono essere misurabili. Altrimenti come fai a dare delle valutazioni oggettive e capire se essere contento per i tuoi sforzi oppure no? Lo stesso vale per il lavoro. La tua metrica è il tuo stipendio e la tua felicità media settimanale. E tante altre cose.

Infine, mentirsi che "così come siamo va bene"... è da sfigati. E' raccontarsi la storiella per non rimboccarsi le maniche e darsi da fare. E' con la sofferenza e le lacrime che si migliora. E' il dolore che ti spinge ad andare avanti e di fare le 3 di notte sui libri per cercare di migliorarti e farcela. E' solo quando soffri con tutto te stesso che hai la motivazione a darne ancora di più.

Non è certamente illudendoci che andiamo bene così come siamo, quando non è palesemente vero, che otteremo mai qualcosa.

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mesmer984

Una amica ha perso la verginità a 28. Lui non è il principe azzurro ma molto furbo, lei onestamente era stanca di tutte ste paranoie. Morale? A noi la cosa ci ha interessato il giusto (del tipo 10 minuti di conversazione), lei ha avuto in un mese un corso accelerato di scopate perse (beato lui che si è fatto zero scrupoli). Sono fidanzati da 2 anni. Fine. Zero pensieri, al massimo qualcuno della compagnia avrebbe sicuramente voluto sverginarla.

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jepgambardella
2 ore fa, capelli bagnati ha scritto:

Mio caro Jepgambardella,

mi spiace che tu ti senta brutto e insoddisfatto, ma c'è sempre una soluzione senza tirare in ballo necessariamente PUA o miracoli cristiani

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Se non sei eccezionale fisicamente e in più non dai segnali di interesse visibili, passerai anni così probabilmente.

Ne conosco un paio di vergini anche carine, ma semplicemente perché per molto di noi uomini provarci significa superare uno scoglio: paura del rifiuto, paura di impegnarsi, paura sociale etc.

E visto che il mondo sta andando sempre più verso una direzione di stress e casini, se non ti poni nella condizione giusta resterai vergine per anni. Cambiare amicizie, frequentare determinate persone.

Io personalmente sono ANNI ( quasi 3 ) che non ci provo con una ragazza fino in fondo. Avevo preso qualche numero ma anche ricevendo risposta, li ho cancellati dopo poco.

E nonostante la mia vita sociale praticamente ormai estinta per rimorso verso i miei cari, stress, e studio + lavoro, sicuramente durante il tempo ho ricevuto qualche segnale da qualche ragazza. Anche se con qualcuna ( solitamente una l'anno in media ) si prosegue in qualcosa in più, io non prendo mai l'iniziativa. 

Stress e rimorsi ti annullano l'energia sociale. E così succede a molti dei miei coetanei.

Anche se una serata ti sembrava di vederlo felice e voglioso di stare con te, magari pure fisicamente, il giorno dopo riaffiora lo stress quotidiano, e il resto si annulla.
Tienine conto.

 

 

Modificato da Kagan
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Peace off sheet
Il 9/2/2018 alle 20:47 , albelia ha scritto:

Prima di tutto ciao a tutti! Non so se una presentazione nella sezione apposita sia obbligatoria come in altri forum. Se così fosse, la farò sicuramente.

È più carino. Sennò che ci sta a fare? 😃

Il 9/2/2018 alle 20:47 , albelia ha scritto:

Mi scuso in anticipo, perché PROBABILMENTE scriverò un po'. Spero di no. Cercherò di fare un riassuntino.

Il succo del discorso sta appunto nella domanda. Perché ormai, arrivata a questa età, è una cosa che mi tormenta. Vorrei vivermela molto meglio, vorrei andarne fiera e tutto. Eppure no, mi sento una disadattata, un'anormale, una fuori dal mondo.

So già cosa starete pensando: questa è la ragazza più brutta che sia mai nata. 

Sì l'ho pensato 

Il 9/2/2018 alle 20:47 , albelia ha scritto:

Ebbene, la mia autostima non esiste, eppure non credo che vedendomi per la strada pensereste questa cosa di me. Sono una ragazza normale, e sono uscita con molti ragazzi, anche se non ho mai avuto una storia seria,

Ti pare che uno come me possa avere una storia "seria"?

Il 9/2/2018 alle 20:47 , albelia ha scritto:

solo frequentazioni stupide.

Ehy ehy! Modera i termini! Le frequentazioni sono carine e giuste 😏

Il 9/2/2018 alle 20:47 , albelia ha scritto:

Qualcuno non mi piaceva abbastanza, a qualcuno evidentemente ero io che non piacevo abbastanza.

Ho avuto la possibilità di farlo varie volte, con vari ragazzi. E mi sono sempre bloccata. Per tanti motivi, primo fra tutti perché appunto non era una "cosa seria",

Che palle... anch'io pensavo che la prima volta si dovesse fare con la ragazza "giusta", sarò sincero, io l'ho fatto con una ragazza che pensavo di amare all'epoca, ma se ci ripenso erano tutte puttanate, troppe seghe mentali per del semplice sesso.

Il 9/2/2018 alle 20:47 , albelia ha scritto:

e sapevo benissimo che sarei morta dal dolore dopo averlo fatto. 

E vabbè... prima o poi dovrà succedere.

Il 9/2/2018 alle 20:47 , albelia ha scritto:

Secondariamente, perché come ho detto non ho autostima, non mi piaccio, mi vergogno di me stessa, mi trovo costantamente a disagio in queste situazioni

(esempio! Sono uscita due o tre settimane fa con un ragazzo, alla seconda uscita ci siamo baciati. E io mi sentivo in imbarazzo, perché era da un bel po' che non baciavo nessuno, e mi sentivo totalmente fuori luogo. Il pensiero era, "se io mi odio così tanto, come è possibile che qualcuno voglia baciarmi? Non è possibile, semplicemente. Non mi merito niente di tutto ciò").

Ma se lui era lì a limonarti vuol dire che ti voleva fottere, quindi il palo glielo hai dato tu

Il 9/2/2018 alle 20:47 , albelia ha scritto:

Terzo punto, più il tempo passava e più mi venivano blocchi su blocchi su blocchi.

Forse è tutto collegato a due situazioni di parecchi anni fa, senza raccontarvi tutte le due storie per intero: del primo ero innamorata persa, ma persa, e lui non mi voleva. Ero arrivata a chiedergli una scopamicizia (IO. Lasciamo stare. Avevo diciassette anni, siate clementi) e alla fine gli avevo fatto solo un pompino, la cosa era morta lì.

 

Il 9/2/2018 alle 20:47 , albelia ha scritto:

Con il secondo , eravamo usciti due o tre settimane, poi mi aveva fatto capire che in realtà da me voleva una cosa sola, e dopo la fine della frequentazione ero arrivata a fargli anche lì due o tre volte un pompino nella speranza che cambiasse idea. 

 

Il 9/2/2018 alle 20:47 , albelia ha scritto:

Cosa che ovviamente non era successa.

Penso che questi due mi abbiano un po' rovinato (anche e soprattutto per colpa mia, e dei miei comportamenti). Abbiano connesso questo tipo di esperienze con una sola cosa, il rifiuto e l'umiliazione.

Sei tu che scegli di stare male.

Non trovare scuse a giro

Il 9/2/2018 alle 20:47 , albelia ha scritto:

 

Non so più come uscirne insomma. 

Fai pensieri positivi, visualizza nella tua testa le cose belle che potrebbe darti una scopata. 

Sembrerà stupido ma l'alcol aiuta a sciogliere l'ansia

Il 9/2/2018 alle 20:47 , albelia ha scritto:

E vorrei davvero tanto farlo, e vivere questa esperienza come una persona normale, ma da una parte penso di non essere proprio destinata a ciò.

Anziché dire questo ripeti a te stessa  che sei una bomba sexy e che gli uomini farebbero carte false per trombarti

Il 9/2/2018 alle 20:47 , albelia ha scritto:

Lo so, è una cosa stupidissima da dire, lo so. Eppure lo penso. Ci sono altre mille cose che vorrei scrivere, ma poi verrebbe un romanzo confuso che nessuno leggerebbe.

 

E comunque, in tutto questo. Se una ragazza della mia età vi raccontasse a grandi linee una storia simile, voi cosa fareste? Fuggireste in una nuvola di polvere?

Dipende, se è per solo sesso nessun problema.

Ma se fosse per una storia seria scapperei. Sai perché? La prima cosa  che ho pensato è stata "ora se questa la trombo che succede? Mi si attacca come una cozza? Le viene un trauma? Mi denuncia?"

Troppi problemi.

Risolvi i demoni interni che hai, fai un lavoro su te stessa, il sesso è l'ultimo dei tuoi problemi credimi.

Quando starai meglio vedrai che verrà da se

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dragonhammer

Seguo con vivissimo interesse dato che la mia ultima one itis è una tua coetanea vergine. Anzi, m'è sorto addirittura il dubbio che foste la stessa persona dopo queste frasi:

Il 10/2/2018 alle 13:05 , albelia ha scritto:

Non lo so, bella domanda. Forse qualche ricordo di bullismo delle medie, o ragazzi che quando avevo quattordici o quindici anni mi dicevano che ero brutta (posso dargli anche ragione, pensando a come mi conciavo otto anni fa). Cose che sono lontane, ma che mi sono rimaste dentro e mi rimarranno dentro per sempre.

Anche lei ha subito questi maltrattamenti da te citati, che guardacaso non ha (anzi, avete) superato ancora, data l'enorme mole di insicurezza che vi pesa addosso.

Con questa qui ho chiuso, ma per altri motivi; la verginità è stata un argomento affrontato e ho sempre cercato di rassicurarla a riguardo, e sai che mi sono sentito dire? Io lo farò con un uomo che amo davvero e con il quale perderò la testa. Alle mie risate dopo tale dichiarazione degna del peggior periodo prepuberale, nonché dopo essersi ricordata di alcuni nostri trascorsi (ovvero dei preliminari molto spinti) ha ricalibrato dicendo beh ovvio, sono fatta di carne ed ossa pure io, magari succede prima che me lo aspetti. 

Siete delle piccole trottole confuse, c'è bisogno di un minimo di ordine. Dettato sai da cosa? Spontaneità. Fai quello che l'istinto ti suggerisce (anche perché, avrai notato, non sbaglia mai).

Di grazia, possiamo sapere di dove sei? Scommetto parecchio che sei più a sud di Roma.

Tra l'altro la ragazza che sto attualmente frequentando è una 21enne vergine. E sai una cosa? Ne sono contentissimo! Come già ti hanno detto, per gli uomini è un gran fregio essere fautori di dolci deflorazioni! Quindi su. Il mondo ti aspetta.

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