Vai al contenuto

Col senno di poi...


Messaggi raccomandati

LODOVICA
10 ore fa, Sayuri ha scritto:

Non nego che mi piacerebbe "esplorare cose nuove", "essere curiosa" o "viverla in prima persona (ergo "senza freni")".... Ma ciò ormai non è più possibile. 

Dovrei dirglielo, parlargliene, tirar fuori ciò che sento... Come tutti mi state consigliando.... Ma non è facile se in ballo c'è solo il rischio di disintegrare la mia immagine di ragazza discreta, posata, che non rompe i coglioni.

Ciao

A me personalmente le persone discrete & posate piacciono da matti. 

Perché una persona può essere discreta e posata e poi riservare grandissime sorprese. Le poche persone che mi sono veramente piaciute erano così. Discrete,  di poche parole. Poi nascondevano una volontà d'acciaio e carisma da vendere. Oltre che calore e fascino.

Trovassi un tipo così, credo che me lo terrei ben stretto. Ma sono rari. Personalmente, non mi interessa neanche più cercarli. Ma se ne trovassi uno così, mollerei qualsiasi cosa per stargli vicino. Ma non capiterà quindi sono a posto.

Io ho un carattere opposto, collerico e brusco. Vado in collera subito, mi passa e mi scuso sempre  ma ho dei modi bruschi  che spesso feriscono. E poi ci rimango male e mi allontano io, perché non intendevo ferire nessuno. Quindi a mio parere questi caratteri  pacati sono i più belli in assoluto.

A me, personalmente, sai di " ragazza di classe".  Non so, mi dai quest'impressione. Hai un modo pacato di porti, che a me piace.

In bocca al lupo,

LODOVICA

 

Modificato da LODOVICA
  • Mi piace! 1
  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

crociato

A leggervi viene da pensare che ci sia ancora speranza per l'umanità 😄

  • Grazie! 1
  • Haha 1
Link al commento
Condividi su altri siti

pomok@ko
10 ore fa, Sayuri ha scritto:

 

Voi avete ragione... Ma la causa di tutto ciò è una soltanto: l'aver impostato la mia (pseudo)relazione in gran SEGRETO. Eravamo d'accordo sul riserbo, per ragioni lavorative che ho spiegato nel mio primo thread, e la riservatezza/discrezione è sempre stata un imperativo categorico, fin dal nostro primo messaggio. Ora non posso "tradire" gli accordi, sarebbe scorretto, rischierei casini a lavoro, e sarebbe anche inutile. È per questo che sono così "trattenuta".

Non nego che mi piacerebbe "esplorare cose nuove", "essere curiosa" o "viverla in prima persona (ergo "senza freni")".... Ma ciò ormai non è più possibile. 

Dovrei dirglielo, parlargliene, tirar fuori ciò che sento... Come tutti mi state consigliando.... Ma non è facile se in ballo c'è solo il rischio di disintegrare la mia immagine di ragazza discreta, posata, che non rompe i coglioni.

mi sono letto tutte le 54 pagine nel tuo intervento di presentazione.

piaciuto, tanto.

ora, a me sorge una curiosità... che va oltre la storia che tu hai ampiamente descritto.

prendiamo atto del fatto che tu sei così come sei.

se tu conoscessi un uomo che ti capisce ad un livello tale che anche i tuoi silenzi, la tua riservatezza, il tuo non esporti, per lui fossero chiari, limpidi, cristallini...

come ti sentiresti?

ti sentiresti compresa? lo accetteresti come un qualcosa di positivo in lui?

oppure... ti sentiresti esposta?

come se la sua capacità di "leggerti" potesse essere un pericolo per te...

 

mi sono perso qualcosa per strada... quel tacco 12 alla fine.... 🤣

Link al commento
Condividi su altri siti

Lukaaas

Se ho capito bene nei vari contesti sociali (lavorativi, universitari ...) riesci ad indossare un'armatura che ti fa apparire (ed essere) sicura di te, brillante, vincente.

Il problema è che nel privato non riesci a levarti questa corazza ed hai paura di mostrare il tuo lato più debole, le tue insicurezze, i tuoi difetti. Di solito in questi casi c'è uno strato di fondo di carenza di autostima, di cui magari non si è neppure consapevoli del tutto. Magari in passato ti eri aperta verso persone che poi hanno mostrato di non meritare la tua fiducia, sfruttando quelle informazioni per farti male.

Dal lato del tuo compagno è normale che il tuo comportamento possa essere sentito come: freddezza, disistima, tenersi a distanza, mancanza di investimento. E poi a diversi uomini piace avere un atteggiamento protettivo verso la propria donna; cosa che verso di te, per come ti descrivi, non è applicabile. Per altri non è detto che lo sia, anzi può essere visto come una qualità: sei una donna con personalità!

Secondo me questo è un aspetto del carattere delle persone su cui è difficile lavorare perchè, la maggior parte delle volte, ha delle cause molto profonde e quindi difficili da rimuovere. L'unico consiglio pratico che mi sento di darti è di spiegare al tuo compagno il tuo modo di comportarti, molto individualistico ed autodetermistico: dici che sei molto brava a dare risposte ... credo che al tuo compagno almeno questo glielo dovresti.

Modificato da Lukaaas
Link al commento
Condividi su altri siti

Mich!
Il 25/4/2018 alle 23:00 , Sayuri ha scritto:

Un mio amico mi ha fatto notare una cosa...dice che sbaglio a vivere la mia vita sempre "sulla difensiva", sempre nella riservatezza più assoluta, ad una distanza dal mondo che io chiamo "discrezione" (lui la chiama "freddezza"), sempre con la paura di stare male o con la paura fare male al prossimo, equilibrata oltre modo.

E così mi sono messa a ragionare sull'equilibrio dei miei giorni, dei miei spostamenti, dei miei pensieri e delle mie emozioni...e sul dis-equilibrio introdotto dal mondo esterno, dalla mia famiglia, dal mio lavoro, dai miei hobbies e dai miei flirt. 

Con riferimento a questi ultimi mi chiedevo: è possibile che la mia moderazione, discrezione e riservatezza, proprie del mio carattere, possano essere scambiate per disinteresse o per scarso investimento? 

In effetti il dubbio mi è venuto vedendo scemare una bella storia di passione terminata nel nulla, senza titoli di coda, senza rotture plateali, senza motivi scatenanti, senza parole o chiarimenti, senza confronti accesi ma nemmeno semplici saluti. Nulla. Solo un addio pensato per un istante ma mai pronunciato. 

Potevo fare uno sforzo in più, investire di più, mostrare coi fatti e con le parole il mio interesse, ma non l'ho fatto e, col senno di poi, senza la pretesa di dire che le cose sarebbero andate diversamente, posso dire che qualche rimpianto ce l'ho.

Mi permetto di risponderti perchè ho il tuo stesso carattere.

Siamo estremamente selettivi. 

Ciò comporta che non sempre riteniamo idoneo mostrare coi fatti o parole. Io lo riscontro nei rapporti di amicizia, tu nelle storie.

Vivere nella riservatezza non è sbagliato, anzi. Non tutti sono idonei (o degni) di guardare il tuo Eden interno.

In tutto ciò c'è un lato estremamente positivo. Quando incontri qualcuno che ritieni degno, e lo capisci con i fatti mai con le parole, ti apri completamente. 

Lì sei vera, limpida, cristallina. 

E preferisco chi ha questo comportamento a chi invece ha la bramosia di diventare amico di tutti, di aprirsi con chiunque, perchè "condividere" è giusto.

 

  • Mi piace! 5
Link al commento
Condividi su altri siti

Crescendo63
13 hours ago, Sayuri said:

Ma la causa di tutto ciò è una soltanto: l'aver impostato la mia (pseudo)relazione in gran SEGRETO.

[...]

 

Dovrei dirglielo, parlargliene, tirar fuori ciò che sento... Come tutti mi state consigliando.... Ma non è facile se in ballo c'è solo il rischio di disintegrare la mia immagine di ragazza discreta, posata, che non rompe i coglioni.

Scusa se sono franco, ma a me sembra solo un alibi.

Ok il segreto. Ma il segreto riguarda gli altri, non voi due. Mica hai bisogno di attaccare i manifesti :-)

 

Quote

dirglielo, parlargliene, tirar fuori ciò che sento

Questo riguarda solo vuoi due, non ha nulla a che fare col segreto pubblico.

 

Piuttosto, non sarà che ciò che ti fa davvero paura è la sua reazione, il giudizio, magari il suo rifiuto se improvvisamente non sei più la "ragazza ... che non rompe i coglioni"?!?

(il che implicherebbe un problema di autostima, non di riservatezza: "Verrò amata e/o desiderata solo se mi comporto in un certo modo").

Link al commento
Condividi su altri siti

Sayuri
Inviato (modificato)
13 ore fa, LODOVICA ha scritto:

Perché una persona può essere discreta e posata e poi riservare grandissime sorprese. Le poche persone che mi sono veramente piaciute erano così. Discrete,  di poche parole. Poi nascondevano una volontà d'acciaio e carisma da vendere. Oltre che calore e fascino.

Trovassi un tipo così, credo che me lo terrei ben stretto. Ma sono rari. Personalmente, non mi interessa neanche più cercarli. Ma se ne trovassi uno così, mollerei qualsiasi cosa per stargli vicino. Ma non capiterà quindi sono a posto.

Io ho un carattere opposto, collerico e brusco. Vado in collera subito, mi passa e mi scuso sempre  ma ho dei modi bruschi  che spesso feriscono. E poi ci rimango male e mi allontano io, perché non intendevo ferire nessuno. Quindi a mio parere questi caratteri  pacati sono i più belli in assoluto.

Ciao.

Grazie per la tua risposta e per le belle parole. 

Dici che hai un carattere collerico e brusco ma riconosci i tuoi errori, ti scusi se sbagli, stai male se ferisci qualcuno senza volerlo...queste sono ottime premesse per limare qualche spigolo vivo. Anche a me, a volte, capita di pormi male con qualcuno e ferirlo con le parole....però ho una "tecnica" tutta mia per cadere il meno possibile in questo errore. 

La condivido con piacere con te: ogni giorno esco di casa con uno o più "segnali" capaci di tenermi a freno e sempre precisa sulla mia rotta. Questi segnali possono essere complementi di abbigliamento o lacci per capelli o smalto/trucco/capelli profumati. Quando rischio di dire o fare cazzate o litigare senza motivo con qualcuno guardo o tocco uno di questi oggetti (nella maggior parte dei casi si tratta di un bracciale raffinato o un paio di scarpe tacco 12 o una nuova piega dei capelli) e mi basta questo secondo di razionalità per calmarmi e riformulare la risposta in quella maniera "pacata" che anche a te piace.

Sembrerà una cazzata ma io se sto -e so di stare- su un tacco 12, non riesco a sproloquiare. Idem se sono appena uscita dal parrucchiere. 

Modificato da Sayuri
  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Sayuri
12 ore fa, pomok@ko ha scritto:

mi sono letto tutte le 54 pagine nel tuo intervento di presentazione.

piaciuto, tanto.

Grazie. E complimenti per la pazienza e tenacia.

12 ore fa, pomok@ko ha scritto:

ora, a me sorge una curiosità... che va oltre la storia che tu hai ampiamente descritto.

prendiamo atto del fatto che tu sei così come sei.

se tu conoscessi un uomo che ti capisce ad un livello tale che anche i tuoi silenzi, la tua riservatezza, il tuo non esporti, per lui fossero chiari, limpidi, cristallini...

come ti sentiresti?

ti sentiresti compresa? lo accetteresti come un qualcosa di positivo in lui?

oppure... ti sentiresti esposta?

come se la sua capacità di "leggerti" potesse essere un pericolo per te...

Bella domanda. 

In linea teorica, senza averlo mai sperimentato, credo che mi sentirei felice di essere capita per semplice (ma così difficile) empatia.

Mi piacerebbe molto.

In questa risposta escludo la possibilità che un uomo voglia perdere tempo a capirmi per poi farmi del male. Non avrebbe senso.

12 ore fa, pomok@ko ha scritto:

mi sono perso qualcosa per strada... quel tacco 12 alla fine.... 🤣

Non ce l'ho fatta a scrivere il "report" di quella serata. Sorry

Link al commento
Condividi su altri siti

Sayuri
12 ore fa, Lukaaas ha scritto:

Se ho capito bene nei vari contesti sociali (lavorativi, universitari ...) riesci ad indossare un'armatura che ti fa apparire (ed essere) sicura di te, brillante, vincente.

Il problema è che nel privato non riesci a levarti questa corazza ed hai paura di mostrare il tuo lato più debole, le tue insicurezze, i tuoi difetti. Di solito in questi casi c'è uno strato di fondo di carenza di autostima, di cui magari non si è neppure consapevoli del tutto.

 

10 ore fa, Crescendo63 ha scritto:

Scusa se sono franco, ma a me sembra solo un alibi.

Ok il segreto. Ma il segreto riguarda gli altri, non voi due. Mica hai bisogno di attaccare i manifesti :-)

 

Questo riguarda solo vuoi due, non ha nulla a che fare col segreto pubblico.

 

Piuttosto, non sarà che ciò che ti fa davvero paura è la sua reazione, il giudizio, magari il suo rifiuto se improvvisamente non sei più la "ragazza ... che non rompe i coglioni"?!?

(il che implicherebbe un problema di autostima, non di riservatezza: "Verrò amata e/o desiderata solo se mi comporto in un certo modo").

Non so dirvi se la "paura del rifiuto" e la "mancanza di autostima" siano in qualche modo correlate. 

Probalimente lo sono.

Nel mio caso, come dicevo in una precedente risposta, non c'è mancanza di autostima in generale. Forse, nello specifico rapporto con l'uomo di cui vi parlavo, c'è un po' di delusione per non esser stata capita/apprezzata fino in fondo/corteggiata. È una delusione legata all'orgoglio ferito. Ma una persona orgogliosa può soffrire di carenza di autostima?? Sembra una contraddizione.

Quanto all'ultima frase, @Crescendo63hai messo nero su bianco un pensiero ricorrente "Verrò amata e/o desiderata solo se mi comporto in un certo modo".

Ma io ci tengo a "comportarmi in un certo modo" con lui. È il MIO modo. Perché negarlo?

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Crescendo63
4 hours ago, Sayuri said:

Non so dirvi se la "paura del rifiuto" e la "mancanza di autostima" siano in qualche modo correlate.

Certo che sì.

- Se hai buona autostima, il rifiuto non ti fa molta paura. Fa sempre un po' male, ma non è una tragedia. Amen, si va avanti. Per queste persone l'autostima viene da dentro, non dipende dalle opinioni altrui.

- Viceversa, se hai l'autostima fragile, il rifiuto ti terrorizza perché lo vivi come una conferma alla paura di non valere: "Se non mi ha voluto, vuol dire che non valgo nulla, e nessuno mi vorrà". Per costoro il rifiuto incrina l'identità, crea una crisi a livello esistenziale.

(certo questi sono i due estremi, poi dipende dal livello di autostima)

 

Quote

È una delusione legata all'orgoglio ferito. Ma una persona orgogliosa può soffrire di carenza di autostima?? Sembra una contraddizione.

Affatto.

In generale, l'orgoglio (specie se marcato) nasconde un autostima fragile. E' una finta sicurezza di sé (proprio come altri apparenti atteggiamenti di superiorità, come il fare il "macho", fare il duro, ecc.), una maschera.

Soprattutto in caso di "orgoglio ferito", è indice che dietro non c'è una solida autostima. Altrimenti saresti solo "scalfita", non ferita :-)

 

Quote

un pensiero ricorrente "Verrò amata e/o desiderata solo se mi comporto in un certo modo".

E' una paura che hanno in molti (io compreso).

 

Quote

Ma io ci tengo a "comportarmi in un certo modo" con lui. È il MIO modo. Perché negarlo? 

Se è veramente il tuo modo, fallo: vivilo e basta.

Se invece hai delle difficoltà, chiediti di quali conseguenze hai paura... o se magari credi che sia il tuo, ma in realtà forse non è così.

 

Spesso crediamo di essere in un modo, perché ce l'hanno detto o ci rassicura, ma non è davvero così.

P.es., quasi tutti quelli che dicono "Sono timido", o "Non mi piace parlare di me", non è vero per nulla. E' solo una maschera, un alibi per coprire paure e insicurezze. Non è il loro modo di essere, è una strategia difensiva. INfatti, appena trovano qualcuno che gl ispira fiducia, vengono fuori e non smettono più di parlare :-D

  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...