Vai al contenuto

Ingegneria


Carlins

Messaggi raccomandati

leavingmyheart
Il 1/5/2018 alle 00:19 , Carlins ha scritto:

Bellissimo post, da rileggere. 

Se volete dare un'occhiata, questo è il programma di finanza, pareri? 

http://economiaediritto.unimc.it/it/didattica/offerta-didattica/corsi-di-laurea/a.a.-2017-2018/curriculum-international-finance-and-economics

 

 

 

Se mastichi la matematica si fa tranquillamente.

Economia è una di quelle facoltà che non richiede una vocazione particolare.

Medicina, Ingegneria, giurisprudenza sono altre razze: se non hai una forte motivazione col cazzo che riesci a farle.

 

  • Mi piace! 3
Link al commento
Condividi su altri siti

Carlins
1 ora fa, Mich! ha scritto:

Giurisprudenza e medicina non le ho tirate fuori io come lauree idonee per darti la posizione.

La gratificazione personale, questo invece a te di difficile comprensione, non deriva dal titolo. 

Avrei approvato SE volessi studiare per andare a lavorare altrove.

Non approvo SE vuoi studiare per poi prendere la posizione di tuo padre.

Ma sopratutto il valutare la propria felicità o soddisfazione in base alla posizione significa avere si una mancanza interna.

Il lavorare su te stesso non è un'accusa. E'un caro consiglio dato che ti valuti in base alla "posizione".

Che tra parentesi tu stesso dici:

Avevi poca voglia di studiare relazioni internazionali, figurarsi ingegneria o economia.

Se non studi ciò che ti piace, e non hai mai detto di voler far ciò, allora la vedo nera.

Poi la mia risposta può piacerti o meno, poco importa.

P.s. Il fatto che credi che sia tutto basato "su una frase là" fa capire che un po' ti brucia.

Ergo ho colto nel segno.

Ma in realtà mi sembra che tu non abbia seguito per nulla, mi hai citato sbagli del passato di cui sono consapevole e a cui vorrei rimediare, e il fatto di studiare é proprio per staccarmi da mio padre e lavorare altrove, di cosa stai parlando. 

Giuro, non riesco a seguirti e non va di ripetermi. 

Link al commento
Condividi su altri siti

Mich!
5 minuti fa, Carlins ha scritto:

Ma in realtà mi sembra che tu non abbia seguito per nulla, mi hai citato sbagli del passato di cui sono consapevole e a cui vorrei rimediare, e il fatto di studiare é proprio per staccarmi da mio padre e lavorare altrove, di cosa stai parlando. 

Giuro, non riesco a seguirti e non va di ripetermi

Allora è meglio che lasci perdere l'università.

Link al commento
Condividi su altri siti

Carlins
11 minuti fa, Mich! ha scritto:

Allora è meglio che lasci perdere l'università.

Avrò vuoti interiori (mai negato tra l'altro) e dovrò lavorare su me stesso (processo che continua fino alla morte dal mio punto di vista), ma tu hai una comprensione del testo livello Luca Giurato.

Non risponderò ad altri inutili tentativi di flame.

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Mich!
48 minuti fa, Carlins ha scritto:

Avrò vuoti interiori (mai negato tra l'altro) e dovrò lavorare su me stesso (processo che continua fino alla morte dal mio punto di vista), ma tu hai una comprensione del testo livello Luca Giurato.

Non risponderò ad altri inutili tentativi di flame.

Se ti fa comodo pensarlo fai pure, non insegnerò agli storpi a correre.

Flame ? Per cosa ? Io non cerco una posizione di livello per sentirmi qualcuno indipendentemente da ciò che mi piace fare.

La sostanza...

Vedo ora che sei di Macerata, vissuto per un po' lì, ora si capisce tutto, saluti.

Modificato da Mich!
Link al commento
Condividi su altri siti

Canadair
Il 1/5/2018 alle 12:55 , Mich! ha scritto:

Già il fatto che classifichi tra migliori e peggiori facoltà in virtù di una tua mancanza interna (considerazione di te stesso) fa capire tutta la tua immaturità.

Vuoi un consiglio ? Lascia perdere l'università, non sarà un corso ad aumentare la considerazione che hai di te stesso.

Lavora su te stesso e notte, tanto sei figlio del proprietario, a meno che tu non sia un completo ebete l'azienda sarà tua.

La meritocrazia per te è un optional.

A me sembra che @Carlins sia invece assai onesto nel volere andare all'università. E vuole farlo con cognizione di causa, senza scegliere in preda a vacue emozioni, e in maniera informata rispetto agli sbocchi lavorativi.

Sta dicendo : pur avendo l'azienda di famiglia, VOGLIO studiare, QUALCOSA. perchè voglio lavorare alla mia posizione ed alla mia felicità

 

A me sembra un discorso di grande maturità e devo dire anche molto alpha. Ce ne fossero di ragazzi cosi.

Altro che immaturo.

E poi, la posizione, fa la felicità, eccome. Sarebbe il momento di smetterla con questo discorso di innergame in cui tu vali a prescindere da quello che fai e dal lavoro che fai.

Il lavoro in se, la posizione in se, non sono la felicità, ma i loro effetti si. In termini pratici  di qualità della vita, anche psicologica.

Queste 'bellezze interiori' fini a ste stesse, inespresse, sono scuse per non far un cazzo

Non valiamo 'a prescindere'

Ed aggiungo, le Donne, lo fiutano

Ed hanno ragione

 

  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Canadair
3 ore fa, TADsince1995 ha scritto:

Da ex studente lavoratore di ing. informatica e da persona che lavora, in Italia, nel campo da quasi 20 anni, non posso che sconsigliare caldamente ing. informatica al giorno d'oggi, almeno in Italia. Per le seguenti motivazioni.

1) Con tutto che il nuovo ordinamento, rispetto al vecchio (dove iniziai io), è diventato a paragone una passeggiata di salute, ingegneria (non solo informatica) rimane ancora oggi una delle facoltà più difficili in assoluto. Ma il problema non è quello, ma il fatto che il livello di sacrificio richiesto quasi mai è ripagato in termini economici, nemmeno nel lungo periodo.

2) A meno che non hai delle SOLIDE basi di matematica, riuscire a superare indenne il primo anno potrebbe rivelarsi una impresa titanica. Le primissime materie, nonostante molte facoltà abbiano il numero chiuso, vengono usate come una specie di filtro. Io ci ho messo un anno a preparare Analisi 2 e persino senza seguire, ma studiando la notte e da più libri, dato che ho iniziato a lavorare a 19 anni. Un altro anno ci è voluto per Fisica 2. Altre materie ho preso 30 studiando 2 settimane.

3) Nonostante tutto questo, oggi laurearsi in ing. informatica è diventato comunque molto più facile di un tempo. Quindi il "valore di mercato" di una laurea in ing. informatica è precipitato. E mentre prima lavoravi anche con un buon diploma ITIS (come è successo a me) oggi avere almeno la triennale, nel privato, è considerato il minimo indispensabile. A meno di non presentarti con una solida esperienza.

4) Il lavoro dello sviluppatore è un lavoro meraviglioso. Ma purtroppo, i lavori tecnici, almeno in Italia a livello salariale sono visti come poco più di un operaio specializzato. E anche se dovessi salire e diventare Project Manager (e quindi magari contrattare sul superminimo) non pensate di raggiungere chissà quali stipendi. E' triste da dire, ma bisogna USCIRE dall'ambito tecnico per cominciare a vedere qualche soldino più serio.

Un mio ex collega, una delle persone più preparate, intelligenti e dinamiche che io abbia mai conosciuto, uno da cui io (che ho iniziato a programmare a 8 anni) ho imparato tantissimo e a cui devo davvero tanto, non è riuscito a uscire dall'ambito tecnico e non raggiunge i 2k netti al mese a 45 anni.

Il guaio è quando hai una passione. Quando il lavoro che fai ti piace al punto che quello che guadagni passa in secondo piano.

In linea generale io penso che è meglio guadagnare meno ma alzarti la mattina ed essere sereno e felice di quello che fai, che fare una vita di merda, spaccarti le ossa in un lavoro che non ti piace per guadagnare qualche carta da 100 euro in più e ritrovarti a prendere psicofarmaci a 40 anni.

Cento per cento

E valido anche per altri campi dell'ingegneria.

Ingegneria porta sfiga

Ho avuto 110/110, giusto per chiarire

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Mich!
1 ora fa, Canadair ha scritto:

A me sembra che @Carlins sia invece assai onesto nel volere andare all'università. E vuole farlo con cognizione di causa, senza scegliere in preda a vacue emozioni, e in maniera informata rispetto agli sbocchi lavorativi.

Sta dicendo : pur avendo l'azienda di famiglia, VOGLIO studiare, QUALCOSA. perchè voglio lavorare alla mia posizione ed alla mia felicità

 

A me sembra un discorso di grande maturità e devo dire anche molto alpha. Ce ne fossero di ragazzi cosi.

Altro che immaturo.

E poi, la posizione, fa la felicità, eccome. Sarebbe il momento di smetterla con questo discorso di innergame in cui tu vali a prescindere da quello che fai e dal lavoro che fai.

Il lavoro in se, la posizione in se, non sono la felicità, ma i loro effetti si. In termini pratici  di qualità della vita, anche psicologica.

Queste 'bellezze interiori' fini a ste stesse, inespresse, sono scuse per non far un cazzo

Non valiamo 'a prescindere'

Ed aggiungo, le Donne, lo fiutano

Ed hanno ragione

 

Non concordo.

Qui non si parla di lasciare le proprie certezze per realizzare un sogno.

Qua si parla di POSIZIONE. Dove per posizione si intende = Qualcosa che mi qualifichi dinnanzi agli altri.

Non a caso ha valutato le facoltà più distanti tra loro.

Quindi lasciamo da parte la maturità  o altre corbellerie come innergame o alphagine.

Che se poi vuoi un discorso molto attuale te ne dico pure un'altro: 24 anni più almeno 2 di magistrale sono 26 anni con un percorso neanche lineare.

Sicuro di valere, dato che tu parli di non valere a prescindere ?

Link al commento
Condividi su altri siti

Canadair
7 minuti fa, Mich! ha scritto:

Non concordo.

Qui non si parla di lasciare le proprie certezze per realizzare un sogno.

Qua si parla di POSIZIONE. Dove per posizione si intende = Qualcosa che mi qualifichi dinnanzi agli altri.

Non a caso ha valutato le facoltà più distanti tra loro.

Quindi lasciamo da parte la maturità  o altre corbellerie come innergame o alphagine.

Che se poi vuoi un discorso molto attuale te ne dico pure un'altro: 24 anni più almeno 2 di magistrale sono 26 anni con un percorso neanche lineare.

Sicuro di valere, dato che tu parli di non valere a prescindere ?

Ed infatti. Ci si qualifica al mondo.

Non solo davanti allo specchio a tirarsela. Ci si qualifica facendo. E VOLERE FARE QUALCOSA per il gusto e l'ambizione di farla, va benissimo.

Anzi è pura motivazione, senza neanche un drive emozionale che lo alimenta.

Voglio FARE/STUDIARE/IMPARARE qualcosa perchè FARE/STUDIARE/IMPARARE qualcosa mi rende vivo e mi fa stare bene. Ed allora ci si chiede. ok cosa posso fare tra tutte le attività interessanti, magaria nche distanti tra loro.Qquale mi darà più vantaggi? Quale mi farà stare meglio, nel momento in cui mi propongo alla comunità in maniera non autoreferenziale.

A me sembra maturo. E la maturità non è una corbelleria, eh. E neanche l'innergame. E neanche l'alphagine, quando non è malcompresa e diventa una barzelletta.

Le ultime due righe poi non le ho capite

Sarà perchè ho fatto ingegneria.

Modificato da Canadair
  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Mich!
35 minuti fa, Canadair ha scritto:

Ed infatti. Ci si qualifica al mondo.

Non solo davanti allo specchio a tirarsela. Ci si qualifica facendo. E VOLERE FARE QUALCOSA per il gusto e l'ambizione di farla, va benissimo.

Anzi è pura motivazione, senza neanche un drive emozionale che lo alimenta.

Voglio FARE/STUDIARE/IMPARARE qualcosa perchè FARE/STUDIARE/IMPARARE qualcosa mi rende vivo e mi fa stare bene. Ed allora ci si chiede. ok cosa posso fare tra tutte le attività interessanti, magaria nche distanti tra loro.Qquale mi darà più vantaggi? Quale mi farà stare meglio, nel momento in cui mi propongo alla comunità in maniera non autoreferenziale.

A me sembra maturo. E la maturità non è una corbelleria, eh. E neanche l'innergame. E neanche l'alphagine, quando non è malcompresa e diventa una barzelletta.

Le ultime due righe poi non le ho capite

Sarà perchè ho fatto ingegneria.

Hai detto bene, per il gusto e l'ambizione di farlo.

Non per esporlo neanche fossi un damerino.

Come già detto fosse per realizzare un sogno o un ambizione nulla da dire. Ma per potersi qualificare, pavoneggiarsi, sentirsi qualcuno solo perchè si è completato un percorso di studi allora no, lo trovo ridicolo.

E non puoi avere l'ambizione di diventare dottore o avvocato o banchiere o ingegnere con una scelta random. Sono mestieri troppo differenti tra di loro.

Se l'utente avesse la passione per la medicina gli consiglierei di iscriversi a medicina o infermieristica.

Se avesse l'ambizione di diventare medico perchè è ciò che ha sempre sognato o voluto, tanto di cappello.

Ma se lo deve fare perchè si sente incompleto ed ha bisogno di un palliativo allora no, non è la scelta giusta.

A me, come già detto, non sembra maturo. L'alphagine e l'innergame sono tutte questioni soggettive, ergo diventa corbelleria quando si cade nell'eccesso.

Tipo voler diventare X per poterlo esporlo in campo seduttivo.

Conosco un tale che ha fatto lo stesso percorso.

Prima aprì, dato che non voleva dipendere dal padre, un'azienda tutta sua. Fallì.

Poi, dopo un periodo durante il quale ritornò dipendente del padre, si iscrisse all'università. Un anno zero materie.

E'finito dallo psicologo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...