El Clasico

[mesmer984 [Partecipante] 526]

44 minuti fa, Nuovo_utente ha scritto:

È come una macchina per niente oleata. Scricchiola tutto...è tutto un cigolìo fastidioso. Non c'è niente di fluido...che va così...spontaneamente...perché deve andare. Spingi con forza la manovella...sembra che il tutto giri...ma lo sforzo che ci metti è esageratamente superiore al risultato che ottieni. Sei stanco, tutto fa rumore e non ottieni granché.

Sei ancora sotto. Perché come tu stesso hai detto, non avete condiviso nulla. In effetti dopo che sei andato fino in fondo c’è un peso in meno nel bene e nel male. Ma questo tuo stato è molto più pericoloso del mio perché indefinito. Nel mio caso ci sono delle regole, delle esigenze e necessità; tutto questo non può portare a qualcosa di insipido come una specie di amicizia e lo sappiamo entrambi e per questo abbiamo chiuso, vista l’impossibilità.

 

49 minuti fa, gold86 ha scritto:

Provo a rispondere per quella che è la mia esperienza.

Magari domani la penserò diversamente ma non è un problema, né ritengo che questo faccia di me un uomo incoerente con me stesso.

Il cambiamento esiste, nulla al mondo è per sempre, le variabili sono infinite e imprevedibili, noi stessi siamo (e rimaniamo) esseri finiti in un tempo limitato, in movimento, soggetti a mutamenti.

Rinnegare questo significa rinnegare la verità, se stessi, la propria essenza, chiudersi al mondo privandosi della possibilità di lasciarsi sorprendere e di vivere.

La tua domanda è se l'esperienza passata possa, con i suoi insegnamenti anche terrificanti possa, in qualche modo, inquinare l'incanto della tua vita.

La risposta è "dipende". E dipende in buona sostanza da come TU utilizzi ciò che hai appreso.

Ma le emozioni non svaniscono con l'esperienza, anzi.

Sei vivo, ed hai ragione di sentirti vivo, con la consapevolezza di ciò che sei, ciò che cerchi, ciò che ti piace, che desideri e che vuoi.

Anche in maniera disperata, folle, ma consapevole.

Sempre se lo vuoi, se ti rendi conto che sei un sopravvissuto, che una "corazza" nei confronti del resto del mondo non ti serve a nulla se non ad appesantirti perché, ricorda, per quanto spessa possa essere, potrai comunque essere ferito, e lo sarai.

Cadrai ancora, per quanto tu disperatamente non lo voglia.

Questo accettalo, fa parte della vita.

Quella corazza, a quel punto, non sarà altro che un inutile peso nella tua risalita.

Ciò che ti servirà davvero sarà la tua spina dorsale, la tua voglia di rialzarti.

Nonostante le lacrime, nonostante il sangue che grondi.

Proprio in questi giorni, in cui faccio un check alla mia vita a seguito di una fucilata appena presa, leggo spesso un contributo di @BANE che ritengo magnifico per intensità e crudezza, ma anche per la fortissima speranza che trasmette di fronte alla crudeltà della vita in certi frangenti. Talmente bello da commuovermi quasi ogni volta.

Un vero "pezzettino di cielo squarciato sull'aldilà".

Ti posto qui sotto il link della discussione, lo trovi a pag. 2.

Buona lettura. 

www.italianseduction.club/forum/t-64265-insicurezze-pre-ltr-e-non-lasciarsi-andare/ 

 

Mi rialzo sempre è una delle mie qualità. Ci vuole il tempo che ci vuole per capire e togliersi delle colpe che non ho in alcuni casi. Ma è la rabbia, è la frustrazione che non se ne va. Una parte di me dice:”dovevi trattarla di merda come si meritava, era un tuo diritto” e lei stessa cercava sempre lo scontro, il farmi incazzare fino all’ultima frase e dall’altra parte la coscenza frena il tutto, lo trova inutile e bambinesco. E credo che il mio dubbio sia riversarlo su un’altra persona che non ha colpe.

[MThug [Partecipante] 96]

Riprendo questa discussione, per il motivo che penso possiate immaginare. Lo avete previsto tutti penso. Anch'io avrei fatto lo stesso, non fosse che c'ero dentro io.

La nostra relazione è andata a puttane.

 

Da quando ha trovato la forza per lasciare il ragazzo a fine agosto 2018, abbiamo iniziato a vederci una settimana dopo (questo non per mancanza di rispetto per la vecchia storia, ma perché eravamo veramente attratti l'uno dall'altra da aprile). Si era accorta in quei mesi di riflessione che ormai era diverso tempo che non stava bene in quella storia, per vari motivi.

Abbiamo passato un bellissimo periodo da settembre a dicembre, poi le cose si sono rovinate da natale in poi. Il problema era che non se la sentiva di ufficializzare la storia, farci vedere in giro, baciarci quando ci vedevamo in giro, diceva che era troppo fresca la sua separazione, non voleva rovinare i rapporti con gli amici storici, non voleva che le cagassero il cazzo con domande, doveva metabolizzare. Io, forse sbagliando, ho sempre accettato di non forzare le cose e aspettare, ho sempre cercato di capire il suo punto di vista, solo che abbiamo passato mesi (sì, mesi...) o a stare in macchina (a ridere, coccolarci, farsi leccare la figa) o a organizzare qualche rara uscita in altre città.

Da natale in poi il capitolo sesso (altro grande problema) è diventato centrale. Me la sono giocata malissimo, e malissimo è dire poco. Non lo abbiamo fatto fino ai primi di febbraio (e la "storia" è iniziata a settembre, tra l'altro alla seconda uscita mi ha fatto capire che moriva dalla voglia di darmela), perché io mi agitavo ogni cristo di volta e non riuscivo mai a scoparla (non avevo esperienze sessuali da anni, ero praticamente vergine). Questa ragazza ha sopportato e mi ha tranquillizzato probabilmente fino a superare il limite, e piano piano ha iniziato a disinvestire sulla storia. Alla fine siamo riusciti a farlo e le due settimane successive sono state bellissime, sesso frequente, sembrava davvero che la situazione si dovesse sbloccare. E' successo che un paio di volte di fila la scopassi proprio male, abbiamo finito per discutere e da lì ha cominciato ad allontanarsi e a distaccarsi. Durante tutto il mese di marzo ci siamo continuati a sentire (nessuno dei due riusciva a smettere) e ci siamo rivisti una volta (nella quale lo abbiamo fatto quasi subito) quando sembrava che stessimo recuperando un po' di normalità, ma il giorno dopo lei viene assalita nuovamente dai dubbi e la situazione precipita senza controllo.

Una cosa che mi ha detto è che negli ultimi giorni si era accorta di non avere mai avvertito la convinzione necessaria per rendere ufficiale la nostra storia, perché da qualche tempo avevamo un livello di coinvolgimento diverso (cosa che le avevo detto io un po' di tempo prima). Penso di non avere mai avuto abbastanza polso, infatti non organizzavo quasi mai niente perché mi dicevo "che senso ha se non stiamo insieme", forse non riuscivo ad essere tranquillo nel sesso per lo stesso motivo, in gruppo non avevo mai atteggiamenti ambigui per non farla agitare, cercavo sempre di liberarmi la sera quando sapevo che ci saremmo potuti vedere. Lei probabilmente ha visto il mio atteggiamento troppo accondiscendente quasi remissivo, e non mi ha giudicato in grado di tenere le redini della relazione, già precaria di suo.

Certamente questi sono i pensieri di una persona (io) addolorata, ma forse c'è qualcosa di vero. Di sicuro qualcos'altro mi sfugge.

Mi ha detto che non se la sente di andare avanti e io non posso che accettare, è difficile rassegnarsi perché credo che sarebbe stato più semplice di quello che sembrava.

 

Come qualcuno aveva predetto, ho forse inconsapevolmente interpretato il ruolo del traghettatore.

Nei prossimi mesi ho degli obiettivi personali (laurea magistrale, fare un viaggio anche da solo, trovare un lavoro e andarmene da casa dei miei, cominciare a vivere) che penso mi cambieranno come persona, dovrò mettermi in gioco e come ogni cosa che faccio penso positivo, ma chissà per quanto tempo avrò lei in mente. Ed è inutile negarlo, spero che un giorno noi possiamo guardarci negli occhi e cominciare una relazione vera.

 

In questo momento sono combattuto, ci sono momenti in cui la prendo con estrema filosofia, in altri sono totalmente affranto, non ho equilibrio. Da una parte vorrei evitarla completamente e dall'altra vorrei che non diventassimo sconosciuti.

Nello specifico, vorrei continuare ad andare in palestra, perché lì ci sono un sacco di persone con cui mi trovo bene e con cui potrei organizzare attività per ritrovare la pace. Ma lei va in quella stessa palestra, si trova bene con le stesse persone, e nelle attività a cui vorrei partecipare lei è spesso presente.

E' una ragazza bellissima, solare, estroversa e molto socievole. E' praticamente certo che trovi qualcuno con cui stare nei prossimi mesi.

Lo so che non ha senso che io faccia il preso male quando, analizzando la situazione dall'origine, ho contribuito enormemente alla fine della sua vecchia relazione di 8 anni, per la quale lei ha veramente sofferto. Però fa male lo stesso.

Ovviamente il consiglio che direi a un qualunque mio amico in questa situazione sarebbe di dimenticarla e andare avanti e non riporre nessuna speranza in un futuro con lei.

[Rock2013 [Élite] 738]

Mi spiace. Complimenti per la perseveranza. Sei riuscito nel tuo intento e per essere finiti insieme significa che hai fatto un buon game. Questo è un dato di fatto.

Non ho letto tutto ma io non mi soffermerei troppo su queste menate del traghettatore ecc. Sono queste le menate che ti distraggono dalla realtà. Ossia che eri riuscito a portarla a te.

Anche le menate sul non farsi vedere. Usciva da una relazione lunghissima. Ci sono ragazze che restano nell'ombra per mesi anche dopo relazioni brevi. Ognuna è fatta a suo modo.

Se le cose non sono funzionate ci possono essere mille motivi ma il principale mi spiace dirlo penso sia stato quello sessuale. Non riuscire a chiuderla subito. Non riuscire a soddisfarla. Questi sono stati problemi enormi, soprattutto per una che usciva da 8 anni di relazione e aveva bisogno di qualcosa di nuovo ed eccitante.

Tutta esperienza ma io mi soffermerei meno su menate teoriche e penserei più al lato pratico.

[MThug [Partecipante] 96]

@Rock2013 eh rock concordo quasi del tutto con te. Sono il primo a dire che il lato sessuale ha inciso tantissimo. Forse lei non lo ammetterà mai, ma penso sia così. Se lo avessimo fatto prima, in quelle volte che mi saltava addosso saremmo insieme al 95%. Però probabilmente non starei prendendo coscienza dei miei difetti e problemi come sto facendo in questi giorni.

Purtroppo dopo un'esperienza finita male intorno ai 20 anni (in cui è successa una cosa simile, stavo con una ragazza che aveva avuto un sacco di esperienze sessuali e mi sentivo insicuro nei suoi confronti, abbiamo "fatto" sesso una delle ultime volte che ci siamo visti ma era tardi),  mi sono chiuso in me, nel senso uscivo con gli amici, mi divertivo con le mie passioni, ma quasi evitavo di approfondire con qualunque essere femminile (e qualche occasione l'ho avuta).

Questa ragazza mi ha veramente smosso per la prima volta dopo tanto tempo, ci ho provato e dopo qualche mese è andata bene.. solo che sapevo che quei problemi si sarebbero ripresentati, non avendo avuto contatti. Ogni volta che ci vedevamo mi dispiaceva davvero troppo non riuscire a fare sesso con lei e le dicevo "stai soffrendo per questa cosa e non te lo meriti" e lei cercava di rincuorarmi (se ci ripenso è incredibile che non mi abbia sfanculato prima, ma è veramente una persona eccezionale al di là di tutto).

Quando ormai sembrava che fossimo alla fine (e percepivo già un cambiamento in lei), lo abbiamo fatto..e rifatto il giorno dopo.. e quello dopo ancora. è stato bellissimo. Abbiamo passato due settimane a trombare. Qualche volta siamo andati avanti per ore, ma qualche volta ho fatto veramente schifo. Purtroppo a quel punto era passato così tanto tempo, si era fatta così tante seghe mentali sul perché non fosse ancora successo che alcune volte non riusciva ad essere naturale nel sesso con me, e questo le pesava tantissimo. Quindi dopo una volta che lo abbiamo fatto un po' così così, ha deciso per una pausa (che in genere serve a metabolizzare l'allontanamento) e nonostante una bella trombata dopo un mese ormai qualcosa era cambiato in lei.

Rimane il rammarico, il dispiacere e la mancanza.

Ma la capisco.

Secondo me, quando ci sono problemi in una relazione, si arriva a un certo punto in cui si può provare a fare qualunque cosa che ormai è destinata a finire. Ed è giusto così. Meglio finirla, allontanarsi, dimenticarsi, resettare tutte le idee che ci eravamo fatti l'uno dell'altra. Ripulire la mente. Poi non so se passato del tempo succederà nuovamente di riprovare le stesse sensazioni, non lo so davvero, anche se un po' ci spero. Pur avendo letto un sacco di cose su questo forum mi sono accorto di avere commesso diversi errori, proprio di atteggiamento e mentalità, non solo nella relazione, ma nella vita, mi sono accorto che sono troppo distante da come vanno davvero le cose, e lo sono da troppo tempo.

Una parte di me sente di poterla attrarre di nuovo un giorno (cosa che è successa con la ragazza dei 20 anni, anche se poi non aveva senso riprovarci vivendo parecchio distante), ma prima devo pensare a me e a crescere davvero (alla tenera età di 28 anni), voglio diventare la persona che penso potrei e dovrei essere. E prima devo tornare ad essere sereno se il suo pensiero si presenta nella mia mente. Se sarà destino, se ci sarà l'occasione con lei mi farò trovare pronto.

Almeno ho avuto modo di sbloccare il mio problema sessuale, che mi perseguitava da anni.. sono sicuro di averla fatta godere tanto in alcune occasioni, e con il mio cazzo.. posso solo migliorare da quel punto di vista.

 

Qualcuno ha un consiglio? Un mio amico (che all'inizio di tutto mi ha spinto a provarci, è quasi un natural) dice di continuare a venire in palestra come se nulla fosse, io vorrei tagliare brutalmente i contatti per X tempo. Perché quando la vedo non sono lucido, posso sembrare allegro e scherzare con tutti, ma questo evitarsi accuratamente mi fa soffrire (chissà se è lo stesso per lei).