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Avevate ragione voi: era un illusione. Lettera aperta ai due uomini delle mia vita


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gold86
17 minuti fa, CrazyGirl ha scritto:

una cosa mi fa sorridere...chissà se lui, così in fuga dall’amore e dalle responsabilità com’è, si rendeva conto di essere stato solo un “mezzo”. Chissà come reagirà scoprendo che non mi ritroverà lì ad aspettarlo. Chissà se sa che in questo modo, invece di avermi resa ancora più dipendente da lui, mi sta rendendo davvero libera da lui?

Non sono lui, quindi non lo so...

Per quanto mi riguarda, se amo davvero qualcuno, l'ultima cosa che voglio è generare dipendenza.

Voglio che sia libera di scegliere, agevolandola pure a capirsi meglio.

Le risolvo pure i sensi di colpa se non vuole stare con me o non se la sente, la lascio libera.

Ovviamente soffro se sceglie di andarsene, specie se provo dei sentimenti per lei, ma è giusto lasciarla andare.

Sono un buon samaritano?

No. Affatto.

La ragione è che c'è una differenza abissale tra una donna che sta con te perchè ha paura di stare sola e si appoggia su di te ed una che, al contrario, si sente libera di scegliere perchè non teme la solitudine ed ha in se stessa la forza e la voglia di stare con te.

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Maxx881

I termini "scelta" e "spinta da amore cieco" non vanno tanto a nozze nella stessa frase. Non dico ci si debba accontentare del "meno peggio", ma a inseguire i sogni, spesso ci si trova senza niente in mano. La vita reale è dura e come chiedi ad un altro di accettarti per la donna che sei, anche tu devi fare lo stesso con il tuo futuro partner e questo prevede consapevolezza e coerenza, due qualità rare ad oggi. La felicità in questo non sta nel senso di ebrezza continua, che per sua natura e solp momentanea, ma nel giardarsi indietro e nel sapere di aver datp tutto, do aver lottatp, per qiello in cui si credeva e sacrificare anche parte di sé stessi per uno scopo più "alto". Ovviamente  se si vuole una vita più leggera, nessuno vieta di vivere le emozioni per come vengono senza pensare troppo alle conseguenze.

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hard_life
14 ore fa, CrazyGirl ha scritto:

Forse, quello di cui parli, è l’essenza del vero amore? Accettare l’altro per quello che è davvero ed amarlo con tutti i suoi veri difetti? Senza pretese, senza aspettative?

...bjour; ti rispondo con un "non proprio..."

Io non credo nella accettazione tout court, credo  che l'altro se merita te e (come diretta conseguenza) una relazione soddisfacente deve porre al primo posto la stima per ciò che sei/pensi/fai, senza questo inalienabile presupposto qualunque relazione sarà destinata a sicuro naufragio.

Così tu non "accetti" passivamente l'altro, in quanto tu all'altro "piaci" e se c'è un minimo si intelligenza si adopererà quotidianamente per garantirti ben_essere...

Ma mi rendo conto che queste chiamiamole "teorie" sono più consone a relazioni tra persone mature che hanno già "pagato" il prezzo della consapevolezza, non so se è il tuo caso, ma "annusando" un po' in questo contesto (forum) noto che molte relazioni vengono valutate e ritenute più o meno appaganti usando solo il metro che misura la quota di "possesso" dell'altro e del grado di sazietà del nostro ego....

Potremmo star qui ore intere a nutrirci di dotte disquisizioni, ma poi (come tu stessa affermi) ognuno resta/affronta da solo nubifragi e tempeste.

Ma una constatazione mi sento di lasciartela: io credo che nulla sia "eterno" e che la tua "prossima volta" sarà migliore, perché se sei intelligente, (e nulla mi dice il contrario), solo in  assenza di  segnali negativi già "vissuti" e che ora conosci bene, deciderai di aprire quella porta di nuovo.

Salùt

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CrazyGirl
14 ore fa, gold86 ha scritto:

La ragione è che c'è una differenza abissale tra una donna che sta con te perchè ha paura di stare sola e si appoggia su di te ed una che, al contrario, si sente libera di scegliere perchè non teme la solitudine ed ha in se stessa la forza e la voglia di stare con te.

Non so dove collocarmi, tra le due tipologie. Non so se i sentimenti che provo per l’uomo illusione siano nati dall’insoddisfazione di una storia già morta e da bisogni che lui ha colmato..o se i sentimenti sono stati così forti da stravolgere la mia storia. 

So, però, che da quando è arrivato l’uomo illusione nella mia vita, ho sempre scelto lui. E adesso che dovrò fare a meno anche di lui, mi sento una stupida. Come è possibile che tutti i momenti così profondi, intimi, di gioia, passati con lui...per lui non significassero nulla? 

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CrazyGirl
14 ore fa, Maxx881 ha scritto:

I termini "scelta" e "spinta da amore cieco" non vanno tanto a nozze nella stessa frase. Non dico ci si debba accontentare del "meno peggio", ma a inseguire i sogni, spesso ci si trova senza niente in mano. La vita reale è dura e come chiedi ad un altro di accettarti per la donna che sei, anche tu devi fare lo stesso con il tuo futuro partner e questo prevede consapevolezza e coerenza, due qualità rare ad oggi. La felicità in questo non sta nel senso di ebrezza continua, che per sua natura e solp momentanea, ma nel giardarsi indietro e nel sapere di aver datp tutto, do aver lottatp, per qiello in cui si credeva e sacrificare anche parte di sé stessi per uno scopo più "alto". Ovviamente  se si vuole una vita più leggera, nessuno vieta di vivere le emozioni per come vengono senza pensare troppo alle conseguenze.

È proprio questo che mi tormenta! E se io avessi scelto l’effimero? Qualcosa che non esiste? 

Di sacrifici e di lotte per farmi accettare ed accettare il mio ex ne ho fatti, per anni. Abbiamo sempre raggiunto compromessi per andare avanti. Sono arrivata a desiderare di essere una donna diversa, così avrei potuto essere adatta a vivere la vita che già avevo con soddisfazione.

non lo so, forse avrei dovuto continuare a sacrificarmi, perché la felicità era quella. Può darsi, non lo escludo. Ma ho bisogno di tempo. Di strisciare nel fango e nuotare nel dolore ancora un po’...per arrivare a fare una scelta matura e consapevole. 

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CrazyGirl
1 ora fa, hard_life ha scritto:

tua "prossima volta" sarà migliore, perché se sei intelligente, (e nulla mi dice il contrario), solo in  assenza di  segnali negativi già "vissuti" e che ora conosci bene, deciderai di aprire quella porta di nuovo.

Al momento, a questo riguardo, ho un timore. L’uomo illusione, con la sua leggerezza ed imprevedibilità, tornerà. Lo so bene. Ci siamo lasciati con un abbraccio dopo una serata romantica, martedì. Lui non ha ragione di credere che io stia facendo questo difficile percorso dentro di me. Nemmeno lo immagina. Quindi, tornerà, come se nulla fosse. Io, li, dovrò essere forte, ma di una forza disumana, per respingerlo. Perché nonostante la mia consapevolezza sulla nostra “relazione” so che quando si rifarà sentire, io sentiró un tuffo al cuore e morirò dalla voglia di ributtarmi tra le due braccia. Ma non dovrò farlo! Come farò? Perché non riesco ad odiarlo come dovrei? Perché non riesco a cancellarlo come vorrei? Qual è la cosa migliore? Ignorarlo completamente, senza dare spiegazioni? O fargli presente la mia delusione profonda, la mia ferita e la mia scelta di chiudere? Se lo ignoro, rischio di più che torni, con la mia conseguente fatica a cacciarlo. Se glielo dico, forse rischio meno che torni

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gold86
4 ore fa, CrazyGirl ha scritto:

Non so dove collocarmi, tra le due tipologie. Non so se i sentimenti che provo per l’uomo illusione siano nati dall’insoddisfazione di una storia già morta e da bisogni che lui ha colmato..o se i sentimenti sono stati così forti da stravolgere la mia storia. 

So, però, che da quando è arrivato l’uomo illusione nella mia vita, ho sempre scelto lui. E adesso che dovrò fare a meno anche di lui, mi sento una stupida. Come è possibile che tutti i momenti così profondi, intimi, di gioia, passati con lui...per lui non significassero nulla? 

Ora non sai dove collocarti perchè sei in piena transizione tra le due.

Prima eri adagiata su una relazione che ti dava sì stabilità, certezze e sicurezze, ma - anche per la giovanissima età in cui l'hai intrapresa - ti ha impedito di acquisire quell'autonomia e quella sicurezza nei tuoi mezzi che, giocoforza, non puoi sperimentare se sai di avere sempre qualcuno che ti supporta.

Qui si inserisce la rottura di quello schema decennale, e la sofferenza è più che giustificata... Ora, a differenza di prima, sei sola.

Ma è un po' la sofferenza del bambino quando la madre lo porta all'asilo per la prima volta: soffri il distacco ma, soprattutto, la paura dell'ignoto.

Nonostante questo, in quello che scrivi vedo una grande energia e una grandissima determinazione nel volerti mettere alla prova per trovare la tua strada.

Che va benissimo, ma non metterti fretta... Ti sei data un'occasione magnifica per poter crescere come donna, trovare la tua vera strada ed essere davvero felice.

Presa nella maniera corretta, questa esperienza può darti una spinta enorme sotto tutti gli ambiti della tua vita perchè, per la prima volta, potrai constatare qual'è il tuo vero valore come singolo.

Appurato questo, sarà anche più facile per te metterti in gioco perchè ti sarai dimostrata che i cambiamenti, anche se stravolgono la tua vita, non solo non ti uccidono... Ma possono farti rinascere 🙂

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Everything
Il 27/7/2018 alle 18:21 , CrazyGirl ha scritto:

...mi chiedo: cosa faccio, ora?

Ora, sono più disperata che mai, più triste che mai, più confusa che mai, più sola che mai. Striscio, da quanto sono caduta in basso, piango di continuo da quanto mi odio, non ho fame da quanto mi disistimo.

Ciao @CrazyGirl,

nel buddismo si dice “ No mud, no lotus “ (niente fango, niente loti).

Il fango sono le lacrime, la disperazione, la confusione, le emozioni negative, lo stato attuale in cui sei ora.

Il fango però è anche il terreno fertile in cui il fiore del loto, che rappresenta la saggezza, nasce.

Devi sfruttare questo momento, analizzarlo ed accettarlo pienamente, hai nelle tue mani la possibilità concreta di migliorare come persona.

Ti parlo per esperienza diretta. È un percorso complesso ma percorribile.

L’alternativa è camminare lungo una strada che non ti porterà mai nulla più che una felicità superficiale.

Non mollare!

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  • 2 settimane dopo...
hard_life
Il 29/7/2018 alle 14:40 , CrazyGirl ha scritto:

Al momento, a questo riguardo, ho un timore. L’uomo illusione, con la sua leggerezza ed imprevedibilità, tornerà. Lo so bene. Ci siamo lasciati con un abbraccio dopo una serata romantica, martedì. Lui non ha ragione di credere che io stia facendo questo difficile percorso dentro di me. Nemmeno lo immagina. Quindi, tornerà, come se nulla fosse. Io, li, dovrò essere forte, ma di una forza disumana, per respingerlo. Perché nonostante la mia consapevolezza sulla nostra “relazione” so che quando si rifarà sentire, io sentiró un tuffo al cuore e morirò dalla voglia di ributtarmi tra le due braccia. Ma non dovrò farlo! Come farò? Perché non riesco ad odiarlo come dovrei? Perché non riesco a cancellarlo come vorrei? Qual è la cosa migliore? Ignorarlo completamente, senza dare spiegazioni? O fargli presente la mia delusione profonda, la mia ferita e la mia scelta di chiudere? Se lo ignoro, rischio di più che torni, con la mia conseguente fatica a cacciarlo. Se glielo dico, forse rischio meno che torni

Noi (uomini) spesso torniamo, ci guida la presunzione di essere ri-accolti come faceva la nostra mamma dopo una marachella....e molto spesso è proprio così....l'istinto mater-riparatorio, il pragmatismo della regina che custodisce le mura del castello pur sacrificando qualcosa guida voi donne nell'arte del "rattoppo" ...(parlo di donne, non di ragazzine in in tossicodipendenza da like o selfie) ....

....ma... pur essendo disposte a qualunque tipo di sacrificio e pena nella fase in cui ritenete di salvare il salvabile, siete ugualmente indomite e determinate nel sigillare con piombo fuso ciò che ritenete finito o irrecuperabile, è sempre l'istinto della regina del castello che vi guida e che vi salva.

Tu sei sul ponte levatoio, o non ci sei più (visto il tempo trascorso).

Da basso della mia esperienza ho visto che, alla fine, la testa delle donne anestetizza i tumulti  della pancia, anche se a volte ci vuole una vita intera...

Tu vedi di metterci un pochino meno.

Buone vacanze

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  • 4 settimane dopo...

Hai usato bellissime parole e sento il tuo dolore e il tuo caos pervadere dalla tua lettera. Probabilmente nessuno dei due era la persona per te. Credo che nulla accade per caso e che l’uomo illusione sia servito per scuoterti, per riportarti alla vita, come una finestra sul mondo che ti fa vedere che fuori c’è molto altro da scoprire fuori delle tue mura sicura, comprese le trasgressioni. Lui ha aperto il vaso di Pandora, ma non è la soluzione. Adesso lo vedi come un problema e come una sofferenza ma secondo me lui è stato un passaggio fondamentale per la tua nuova vita. Prima non stavi vivendo appieno, stavi soccombendo a quello che ti sembrava giusto e sensato fare ma che probabilmente non ammettevi neanche avte stessa di non volere. Ci sono passata pure io, mi imponevo di volere delle cose che nella società ci vengono quasi imposte, che reputiamo corrette quando invece ogni persona è a se e deve scavare più in fondo per capire cosa vuole veramente. I bambini dicono che le verdure non gli piacciono senza nemmeno assaggiarle a volte, tu hai bisogno di assaggiare per capire cosa ti piace o meno, cosa ti fa sentire e cosa invece ti fa sentire in gabbia. 

Quanto a come comportarsi con l’uomo illusione...mah...potrei scriverci un libro sull’uomo illusione in quanto sono stata vittima per anni di una analoga situazione. Dai tempo al tempo...quando sarai abbastanza forte probabilmente riuscirai ad ignorarlo per salvare te stessa. Non voglio mentirti dicendoti che lo dimenticherai perché non sarà così, certe emozioni rimangono (anche se le proviamo solo noi e non lui forse) per sempre...ma con il tempo, le delusioni e il dolore imparerai a scegliere prima te stessa e capirai cosa è meglio per te.

buona fortuna, il percorso è ancora lungo.

 

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