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Ignorare un uomo


Daphne

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Giraluna

Non sei mai stata all inferno dunque. Te ne sei sempre tenuta fuori finché non arriva un suo spettro a sconvolgerti. A questo punto lascio la parola ai maschi. Finché qualcuno di loro non ti delucida per bene, le mie parole saranno vane. 

Una donna che cerca di far ragionare una donna è pressoché utopia per un risultato funzionale. Quindi intanto ti ho fatto queste domande per lasciare a loro delle informazioni in più con cui muoversi per consigliarti. 

A presto, in caso la discussione si svolgesse a favore di una mia eventuale ricomparsa. 

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23 minuti fa, F-Knight ha scritto:

Voglio anzitutto fare i miei complimenti a @Giraluna.

E' una delle poche persone di sesso femminile che ha avuto la forza e la voglia di mettersi in discussione per raggiungere la consapevolezza di sé. Certo, alle volte tende ad estremizzare perché ha sofferto, e parecchio; ma al netto di qualche "stecca", la melodia delle sue parole è robusta e corretta.

La prima cosa che mi ha colpito di quanto detto da Giraluna è stata la critica alla frase usata da Daphne per "chiudere". E' vero: non è così che si chiude. Così si delega ad altri la scelta e, con essa, il proprio benessere. E questo è controproducente ma prima di tutto è molto pericoloso.

Faccio un esempio iperbolico ma che può essere utile per dissipare una volta per tutti i dubbi su cosa sia la comunicazione EFFICACE: se una persona mi punta una pistola alla tempia e mi dice che da ciò che io dirò dipende la mia salvezza o la mia fine, e io gli dico "se non ti importa nulla della mia vita, allora sparami", io sto lasciando la scelta all'altra persona, ponendomi DA SOLO dal lato della vittima passiva.

Molto diverso è invece dire "a me importa della mia vita perciò non spararmi". Qui io decido e non delego all'altro il diritto di decidere della mia vita e della mia morte.

La comunicazione efficace è ciò che manca a tutti coloro che hanno forme di attaccamento disfunzionali verso l'altro (che siano evitanti o invischianti) mentre è propria di chi ha una forma di attaccamento c.d. "sicura" (consiglio a chi fosse interessato di leggere il libro "ATTACHED"). Per comunicazione efficace si intende quella forma di espressione che è finalizzata a dire esattamente cosa si vuole e cosa non si vuole. All'opposto la comunicazione disfunzionale è tipica di chi dice cose per SUSCITARE REAZIONI nell'altro, nella speranza che faccia - grazie al nostro stimolo negativo - ciò che noi speriamo lui/lei faccia.

Nel tuo racconto, cara Daphne, la frase da te utilizzata è emblematica di un tuo comportamento disfunzionale dovuto - ci potrei scommettere - al fatto che questo uomo non ti ha accettato (mentre nelle altre storie hai lasciato tu) e tu ti sei trovata a dover gestire una forza incredibilmente potente: la negazione del rifiuto + paura dell'abbandono.

DI fronte a questa situazione per te nuova, una certa parte disfunzionale di te - collegata a qualche forma di insicurezza e disistima - ha iniziato a suggerirti cosa pensare e cosa dire ed eccoti impelagata in una "storia impossibile" che, epurata da quella vena romantica che TU vuoi darle (ma ti assicuro che non c'è), è semplicemente il racconto di una persona che prova dei sentimenti che NON sono del tutto ricambiati. Tutto lì.

Ed ecco allora il restare appesi per anni al desiderio di desiderare. Alla speranza che ciò che è in potenza lo diventi in atto. Ed ecco rimettere all'altro, il soggetto più forte del "rapporto", la decisione sul da farsi...

Ma non è così che funziona cara mia.

Il meccanismo "sano" può essere solo questo 1) capisco cosa voglio davvero; 2) comunico la mia volontà; 3) incasso la risposta del mio interlocutore; 4) agisco di conseguenza.

Punto.

Ormai quasi un anno fa ero invischiato in un rapporto fortemente disfunzionale dal quale sono uscito a pezzi. Al tempo vedevo una psicologa che mi ha insegnato la comunicazione efficace. Mi ha insegnato che se io voglio una cosa devo dirlo e poi, se ciò che voglio io non è ricambiato, devo accettarlo ed andare avanti, perché la gente non si convince e non si cambia ma si accetta.... e tutto ciò che possiamo fare è, se non siamo ricambiati, ANDARCENE.

Punto.

Anche io, come te, non mi ero (se non più di dieci anni prima) trovato mai a rincorrere in un rapporto stabile. Per mia natura, avrei gestito la cosa in modo diverso, facendo finta che non mi interessasse per vedere se ci sarebbe stato un riavvicinamento da parte sua (quindi delegando a lei la scelta del mio destino).

La mia guida mi disse di fare diversamente e parlare chiaro, rischiando - ovviamente - di farmi male..... ma una volta per tutte.

E così fu: dissi a quella ragazza che io volevo portare il nostro rapporto ad un livello superiore, convivere e costruire un futuro. E lei (che, sia chiaro, ancora oggi non ho capito perché non mi abbia voluto pur dicendo di amarmi molto; ma a questo punto è stato ed è un problema suo) mi rispose che non poteva darmi ciò che volevo.

STOP.

Ho incassato e - con enorme fatica e con un solo incidente di percorso un mesetto dopo - sono andato avanti. Ho attraversato l'inferno più cupo e desolato che si possa immaginare e ora sono rinato come la Fenice e mai più (MAI PIU') delegherò la mia felicità a qualcun altro e mai più cercherò amori impossibili;

perché nessun amore è impossibile esiste solo l'amore ricambiato e quello non ricambiato.

Ti abbraccio

F

Grazie per quello che hai scritto e per avermi capito. 

La soluzione è semplice solo che a volte non vogliamo vederla!

Ricambio l’abbraccio! 

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F-Knight
12 minutes ago, Daphne said:

Concordo solo su una cosa: il

tempismo conta molto. Ma se si vuole L altra persona si piega il tempo al proprio volere. Se non lo si fa è perché non lo so voleva abbastanza 

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52 minuti fa, Daphne ha scritto:

Non concordo per niente perché mi pare una cosa irreale. È questione di amor proprio non perdere tempo dietro gente che entro pochissimo tempo non ci dà ciò che vogliamo, il mio tempo massimo è tre mesi ma sempre avendo ben presenti reali alternative

Il discorso dell'articolo addossa tutte le responsabilità all'uomo come se fosse sempre colpa sua se è indeciso. Ovvio che ne esistono di indecisi, non solo uomini ma anche nelle amicizie, ma c'è quella bella parola ci dà pieno potere di agire e non aspettare: Next (per sempre), io non credo alle pause

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Giraluna

Già leggere 2014 e fashion nella stessa frase m impedisce di aprire l articolo. In quattro anni la "Fashion" può essersi stravolta. Ora le cose saranno sicuramente diverse. In soldoni: lettura fallace. 

Secondo me è funzionale fare una selezione più mirata delle letture da fare sulla base di un criterio, per me, cruciale: non cercare in ogni dove qualcuno che scriva quello che voglio sentirmi dire, ma ciò che potrebbe mettere in dubbio quello che già so. Altrimenti, con questi presupposti di cercare a forza una risposta in linea con le proprie illusioni è vivere nel passato anziché nel presente ed anche io potrei andare a cercarmi a Uomini e Donne un figo illudendomi che sia un bacino affidabile dove dare pace ai miei problemi. 

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