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Consigli per uscire da una situazione sofferente


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Mich!
3 minuti fa, maruttamen ha scritto:

Caro  mich! , col senno  di poi è  facile  p  parlare, puoi  evitarli alcuni termini  senza dare giudizi  a caso se non conosci  nello specifico  la mia persona.. sinceramente  se dovesse ritornare (improbabile) sarà  dopo molto  tempo, tempo  in cui avrò  avuto modo di metabolizzare il tutto  e decidere per quello che realmente  sento, valutando ogni possibile  rischio e la situazione in cui mi troverò,  magari me ne sbattero' altamente.  La cosa che ora mi brucia è  il non aver  potuto  spiegare  i motivi  dei miei  atteggiamenti, per carità avrà  sbagliato  anche lei.. ma io non mi sto giustificando  perché  la rivoglio  e la supplicherei in ginocchio, ci sto " sotto" perché  avrei voluto  solo e soltanto  che capisse  i motivi  dei miei sbagli,  tutto qua.. Perché  non posso negare  che  le voglia bene, ovviamente, e avrei preferito  che lo avesse capito anziché  mandarmi a quel paese con una idea completamente  sbagliata su di me.. Tutto qua, sono pur sempre stati tre anni e se ti ci sei voluto bene, almeno così  la penso io, l affetto  e il rispetto  per quella persona  lo mantengo sempre  ( a meno di sbagli irreversibili).  Assolutamente  non giustifico  il suo comportamento  di ora, infantile, immaturo  e vendicativo.. mA da un lato non posso  che prendermi le mie responsabilita' di questa sua " vendetta morale " e incassare il colpo.  

Non hai capito nulla.

Il 99% di noi maschi, e mi ci metto dentro pure io, prima di ricevere il primo schiaffone dalla vita, e più precisamente dal "primo amore", siamo dei completi disadattati.

Roba che siamo disposti a farci urinare in testa per 10 minuti di piacere al mese.

Ergo tu hai ricevuto lo schiaffone necessario per crescere perchè è questo che ti serve.

Se non fosse successo saresti rimasto un disadattato che ad ogni incazzatura avrebbe litigato con la propria fidanzata trattandola di merda.

Ora hai due possibilità.

Restare come sei e rimpiangere il "non avergli detto chissà cosa" come se a qualcuno, in primis alla tua ex, importasse oppure puoi crescere fregandotene del passato e di ciò che non si è detto.

A te la scelta.

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maruttamen
9 minuti fa, Mich! ha scritto:

Non hai capito nulla.

Il 99% di noi maschi, e mi ci metto dentro pure io, prima di ricevere il primo schiaffone dalla vita, e più precisamente dal "primo amore", siamo dei completi disadattati.

Roba che siamo disposti a farci urinare in testa per 10 minuti di piacere al mese.

Ergo tu hai ricevuto lo schiaffone necessario per crescere perchè è questo che ti serve.

Se non fosse successo saresti rimasto un disadattato che ad ogni incazzatura avrebbe litigato con la propria fidanzata trattandola di merda.

Ora hai due possibilità.

Restare come sei e rimpiangere il "non avergli detto chissà cosa" come se a qualcuno, in primis alla tua ex, importasse oppure puoi crescere fregandotene del passato e di ciò che non si è detto.

A te la scelta.

Guarda mich, condivido quasi del tutto il tuo discorso. Perché  questo schiaffione mi farà  maturare e crescere sotto questo  punto di vista,  bisogna essere sempre se stessi ma smussare  qualche difetto  caratteriale è  sempre cosa buona,  ed io per via  di questi miei atteggiamenti  ho distrutto anche amicizie  e rapporti importanti, complice  l'orgoglio che poi faceva il resto. Ora che la mazzata  l ho presa io e che sono rimasto  completamente  da solo  a rimuginare  su tutto questo, comincio  a capire  che devo dare una svolta e migliorarmi. Per quanto riguarda  la " scelta " avrei  preferito  fare entrambe le cose, perché  comunque  se ci siamo stati  per tutto questo qualcosa  di profondo  c era e mi dispiace  che lei  ora provi solo odio e indifferenza.  Poi molto probabilmente  se ne starà  sbattendo  adesso   e stara' pure conoscendo  un altro ragazzo,  io devo solo aspettare  che passi il  dolore per sbattermene  di conseguenza

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LODOVICA
18 minuti fa, maruttamen ha scritto:

 

Il tuo nome utente e' geniale.

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Ciao

Lodovica

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Bodhisattva GèGè
4 ore fa, maruttamen ha scritto:

 la rivoglio  e la supplicherei in ginocchio, ci sto " sotto" perché  avrei voluto  solo e soltanto  che capisse  i motivi  dei miei sbagli,  tutto qua.. 

male maruttamen, male, te lo dico con tutto il bene che ti voglio e da fratello maggiore, tu nella testa hai quella robaccia televisiva che hai assorbito involontariamente per due decenni e che ti ha convinto che la vita è piena di seconde possibilità, che alla fine la vita è giusta, che le cose vanno bene.... no maruttamen 

la vita non è giusta, la vita non ti darà molte possibilità e pochissime seconde possibilità, alla fine la vita non va dalla parte che tu vorresti, la vita è così e secondo me la differenza tra un ragazzo e un uomo è che il ragazzo alla fine ci spera ancora mentre l'uomo alla fine si rialza e tira la carretta

quando una ti lascia così è una morte, è un lutto, i francesi la chiamano la petit mort... la piccola la morte

credimi conosco molto bene l'argomento e fidati ci posso fare su dei simposi, qua ci sono gli esperti della seduzione, ecco io sono un esperto della parte peggiore della fine di tutto il gioco, cioè lei che prima c'era e dopo semplicemente non c'è più e tu non puoi farci un cavolo

tu non hai nessun controllo su questa situazione, ce l'ha solo lei, a lei non interessa tornare insieme a te, le cose sono queste prima te lo ficchi nella testa meno soffri

Mich vacci piano

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maruttamen
1 ora fa, Bodhisattva GèGè ha scritto:

male maruttamen, male, te lo dico con tutto il bene che ti voglio e da fratello maggiore, tu nella testa hai quella robaccia televisiva che hai assorbito involontariamente per due decenni e che ti ha convinto che la vita è piena di seconde possibilità, che alla fine la vita è giusta, che le cose vanno bene.... no maruttamen 

la vita non è giusta, la vita non ti darà molte possibilità e pochissime seconde possibilità, alla fine la vita non va dalla parte che tu vorresti, la vita è così e secondo me la differenza tra un ragazzo e un uomo è che il ragazzo alla fine ci spera ancora mentre l'uomo alla fine si rialza e tira la carretta

quando una ti lascia così è una morte, è un lutto, i francesi la chiamano la petit mort... la piccola la morte

credimi conosco molto bene l'argomento e fidati ci posso fare su dei simposi, qua ci sono gli esperti della seduzione, ecco io sono un esperto della parte peggiore della fine di tutto il gioco, cioè lei che prima c'era e dopo semplicemente non c'è più e tu non puoi farci un cavolo

tu non hai nessun controllo su questa situazione, ce l'ha solo lei, a lei non interessa tornare insieme a te, le cose sono queste prima te lo ficchi nella testa meno soffri

Mich vacci piano

Bod credo tu abbia frainteso la mia frase... Intendevo dire che ci sto di ''sotto'', relativamente, nel senso  che  avrei voluto incontrarla perché si è fatta di me un' idea completamente sbagliata ed era questo quello che volevo farle capire, NON perché la rivoglio e la supplicherei in ginocchio di ritornare con me... mi dispiace insomma  il modo in cui è finita, da parte sua, con rancore rabbia e indifferenza, come se valessi zero come persona.. io l'ho fatta star male ma al contempo l'amavo, lei ora invece ci ha goduto a farlo, forte del fatto che il suo di sentimento sia svanito..ed è questo che mi fa ribrezzo, la mancanza di tatto e rispetto verso una persona che hai comunque amato. Poi boh sarò io che dopo sta batosta son diventato d'un tratto sensibile e sentimentalista, ma  sarei un bugiardo se dicessi che non me ne stia fregando nulla, al contrario suo. Che ora se ne stia sbattendo di me  e delle mie spiegazioni altrettanto l'ho capito fin da subito, ma è come un meccanismo inconscio che mi porta quasi a sperare che possa ritornare, almeno solo per rendersi conto dei suoi ultimi comportamenti, nonostante la mia testa sa benissimo che questo non succederà mai. Poi per carità non voglio mica arrivare a deprimermi, ma dato che prima di lei avevo solo avuto storielle e frequentazioni tutto ciò mi sta facendo soffrire parecchio, e ripeto non bastava questo ma anche il fatto di aver perso gli amici e il lavoro nello stesso periodo. Come diceva mich, questo schiaffone mi renderà sicuramente più forte e mi farà maturare, soprattutto mentalmente e nel costruire i rapporti con le persone ed essere in grado di mantenerli. Ci ho fatto l'abitudine alla sua assenza, ma è un pensiero fisso 24 ore su 24 nonostante mi sforzi di fare altro.

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15 ore fa, maruttamen ha scritto:

Bod credo tu abbia frainteso la mia frase... Intendevo dire che ci sto di ''sotto'', relativamente, nel senso  che  avrei voluto incontrarla perché si è fatta di me un' idea completamente sbagliata ed era questo quello che volevo farle capire, NON perché la rivoglio e la supplicherei in ginocchio di ritornare con me... mi dispiace insomma  il modo in cui è finita, da parte sua, con rancore rabbia e indifferenza, come se valessi zero come persona.. io l'ho fatta star male ma al contempo l'amavo, lei ora invece ci ha goduto a farlo, forte del fatto che il suo di sentimento sia svanito..ed è questo che mi fa ribrezzo, la mancanza di tatto e rispetto verso una persona che hai comunque amato. Poi boh sarò io che dopo sta batosta son diventato d'un tratto sensibile e sentimentalista, ma  sarei un bugiardo se dicessi che non me ne stia fregando nulla, al contrario suo. Che ora se ne stia sbattendo di me  e delle mie spiegazioni altrettanto l'ho capito fin da subito, ma è come un meccanismo inconscio che mi porta quasi a sperare che possa ritornare, almeno solo per rendersi conto dei suoi ultimi comportamenti, nonostante la mia testa sa benissimo che questo non succederà mai. Poi per carità non voglio mica arrivare a deprimermi, ma dato che prima di lei avevo solo avuto storielle e frequentazioni tutto ciò mi sta facendo soffrire parecchio, e ripeto non bastava questo ma anche il fatto di aver perso gli amici e il lavoro nello stesso periodo. Come diceva mich, questo schiaffone mi renderà sicuramente più forte e mi farà maturare, soprattutto mentalmente e nel costruire i rapporti con le persone ed essere in grado di mantenerli. Ci ho fatto l'abitudine alla sua assenza, ma è un pensiero fisso 24 ore su 24 nonostante mi sforzi di fare altro.

La parte evidenziata in grassetto è un pattern TIPICO delle donne quando troncano una storia(basta leggere questa sezione e tutto quello che vi è scritto). Perchè? Quando una donna ti lascia non lo fa per motivi razionali (a parte i casi in cui tu non le hai usato violenza o fatto torti particolari, quei casi ovviamente vanno trattati a parte e credo che se tu ci tieni devi un pò insistere per farti perdonare). Lo fa perchè per la sua parte emotivo/sessuale tu hai lo stesso valore di una checca isterica (dico tu ma vale per tutti noi). Per lei tu sei senza valore, e perciò è letteralmente disgustata da te. Se potesse cancellerebbe la tua presenza da questo pianeta. Che lei ti chieda scusa per queste parole, che chiuda bene con te (chiudere bene poi che senso ha? chiudere è chiudere) non cambia molto.  

Ora secondo te cosa deve fare un uomo vero? Continuare a stare là a chiedere spiegazioni, importunandola (perchè ai suoi occhi appari come lo stalker arrapato che la contatta sui social)? Oppure andare avanti per la tua strada, conservando la tua dignità?  Questo non ha nessuna implicazione su un suo eventuale ritorno (la donna ha sempre MOLTE più opzioni di noi almeno finchè è nel fiore degli anni e quindi difficilmente molto difficilmente valuta il tornare con un suo ex, che ai suoi occhi appare merce avariata, anche se nel frattempo è diventato un vero alfa). 

Detto questo, rimuginare quello che hai scritto nel resto del post è assolutamente inutile. Il dolore che hai, lo rispetto, vivilo per te e con te, ma non farti domande. Escine da solo e sarai rafforzato. Lei non c'entra più nulla.

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gold86

Credo che un'esposizione di qualche meccanismo alla base del distacco nonchè la conoscenza delle fasi di elaborazione del lutto potrebbero far comprendere al nostro disperato amico quelle dinamiche che sta vivendo in questo momento sulla sua pelle.

L'atteggiamento di lei è riconducibile a quella "svalutazione" dell'(ex) partner funzionale al distacco in ogni caso già deciso prima.

Questo è il motivo per cui lo dipinge molto più nero di quanto sia in realtà: le serve fare così, ma non è che lui è così.

E si, lo fanno più o meno tutti, anche gli uomini.

Il nostro amico, invece, si trova (credo) tra la fase della "negazione" e quella del "patteggiamento"... Che precedono quelle della "realizzazione" e dell'"accettazione".

Inutile dire che incitarlo a forzare i tempi per giungere ad una prematura accettazione di quanto accaduto magari sarà pure molto alpha ma è decisamente deleterio perchè lo espone al rischio di non rielaborare correttamente il lutto che, in ogni caso, sta vivendo.

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maruttamen

Grazie  per tutti i consigli  ragazzi.  Di certo  non mi sto deprimendo, ma in effetti  è  questo  il problema, tralasciando  il fatto che non abbia più  amici e lavoro e che debba lavorare soprattutto  su questo adesso, e che tutto ciò  mi renda ancora più  sofferente  il distacco. .. non riesco  proprio  a capire  cosa spinge  una persona a quella " svalutazione " che come dici possa servire a lei.. Nel senso, al di là di quanto  possa servire o meno avere questo tipo di atteggiamento per distaccarsi  completamente dal partner,  a cosa serve farlo? Sarà  tipico delle donne  come dite,  ma il motivo  di base qual è?  Io vedo solo un' assoluta  mancanza  di rispetto,  e non lo dico  solo perché  mi ci ritrovo  io in questa situazione,  ma anche  da osservatore esterno   penserei  la stessa cosa... Quando ho chiuso io  altre relazioni,  di pochi mesi, a meno che non ero forzato   a " svalutare"  per errori e atteggiamenti imperdonabili  , sono sempre stato  rispettoso  di quel pseudo  sentimento  che mi ci ha legato a quella persona, e dunque rispettavo il loro  dolore a livello  umano trattandole  bene ed essendo dispobnibile a qualsiasi confronto  che servisse a elaborare  meglio il tutto. A maggior ragione  dopo una storia di tre anni mi stupisco  come una ragazza  possa  diventare  dalla più  dolce  e apprensiva  del mondo  alla più  indifferente e rancorosa che esista. 

Modificato da maruttamen
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gold86
25 minuti fa, maruttamen ha scritto:

Grazie  per tutti i consigli  ragazzi.  Di certo  non mi sto deprimendo, ma in effetti  è  questo  il problema, tralasciando  il fatto che non abbia più  amici e lavoro e che debba lavorare soprattutto  su questo adesso, e che tutto ciò  mi renda ancora più  sofferente  il distacco. .. non riesco  proprio  a capire  cosa spinge  una persona a quella " svalutazione " che come dici possa servire a lei.. Nel senso, al di là di quanto  possa servire o meno avere questo tipo di atteggiamento per distaccarsi  completamente dal partner,  a cosa serve farlo? Sarà  tipico delle donne  come dite,  ma il motivo  di base qual è?  Io vedo solo un' assoluta  mancanza  di rispetto,  e non lo dico  solo perché  mi ci ritrovo  io in questa situazione,  ma anche  da osservatore esterno   penserei  la stessa cosa... Quando ho chiuso io  altre relazioni,  di pochi mesi, a meno che non ero forzato   a " svalutare"  per errori e atteggiamenti imperdonabili  , sono sempre stato  rispettoso  di quel pseudo  sentimento  che mi ci ha legato a quella persona, e dunque rispettavo il loro  dolore a livello  umano trattandole  bene ed essendo dispobnibile a qualsiasi confronto  che servisse a elaborare  meglio il tutto. A maggior ragione  dopo una storia di tre anni mi stupisco  come una ragazza  possa  diventare  dalla più  dolce  e apprensiva  del mondo  alla più  indifferente e rancorosa che esista. 

Da un certo punto di vista sei nella condizione di poter concentrare tutte le tue energie per uscire fuori da questa situazione e quindi, se non ne fai un'ossessione, ne puoi uscire prima e alla grande.

Lavoro e amici verranno, non preoccuparti.

Stare qui a ragionare sugli "errori" che hai fatto, in questa fase, non ti porta a molto se non a sensi di colpa sulla base di ipotesi.

Tanto più che quelli che per lei magari sono "errori", per te non sono percepiti come tali e magari neppure lo sono.

Provo a farti un esempio estremo e non attinente la fine di una relazione per chiarire il concetto.

Ipotesi: un tuo amico ti riferisce che suo padre è gravemente malato e che con buona probabilità ha 2 mesi di vita.

Possibili reazioni:

1 - gli dici che non te ne frega un cazzo.

2 - manifesti la tua solidarietà e il tuo dispiacere per la situazione ma, sapendolo sofferente e volendo rispettare il suo dolore, mantieni una certa distanza essendo comunque disponibile qualora lui avesse piacere di trascorrere del tempo con te.

3 - manifesti la tua solidarietà e il tuo dispiacere per la situazione ma, a differenza di quanto sopra, pensi di fargli sentire la tua vicinanza chiamandolo ogni tanto per sentire come sta e per invitarlo ad uscire.

4 - sei disperato quanto lui e lo chiami ogni giorno per avere aggiornamenti costanti sulla salute del padre.

Ora, siamo tutti sostanzialmente d'accordo che i comportamenti 1 e 4 siano errati (per diversi motivi), ma che dire di 2 e 3?

Nessuno dei due è errato, ma magari per come sono fatto io preferirei il 2 perchè il 3 lo troverei un po'intrusivo per i miei gusti.

Capirei tuttavia che l'intenzione di base è nobile, non intrusiva o voyeuristica.

E magari lo esternerei pure.

Ebbene, questo semplice discorsetto - anche piuttosto banale se ci pensi - presuppone tutta una serie di nozioni e riflessioni che non sono proprio roba che trovi al mercato...

Perchè se fosse roba che si trova al mercato ci sarebbe una maggiore propensione a comprendere l'altro/a e sarebbe anche piuttosto chiara l'importanza di un dialogo vero affrontato non come dazio da pagare ma come occasione di crescita per entrambi.

Modificato da gold86
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Bodhisattva GèGè
34 minuti fa, maruttamen ha scritto:

Grazie  per tutti i consigli  ragazzi.  Di certo  non mi sto deprimendo, ma in effetti  è  questo  il problema, tralasciando  il fatto che non abbia più  amici e lavoro e che debba lavorare soprattutto  su questo adesso, e che tutto ciò  mi renda ancora più  sofferente  il distacco. .. non riesco  proprio  a capire  cosa spinge  una persona a quella " svalutazione " che come dici possa servire a lei.. Nel senso, al di là di quanto  possa servire o meno avere questo tipo di atteggiamento per distaccarsi  completamente dal partner,  a cosa serve farlo? Sarà  tipico delle donne  come dite,  ma il motivo  di base qual è?  Io vedo solo un' assoluta  mancanza  di rispetto,  e non lo dico  solo perché  mi ci ritrovo  io in questa situazione,  ma anche  da osservatore esterno   penserei  la stessa cosa... Quando ho chiuso io  altre relazioni,  di pochi mesi, a meno che non ero forzato   a " svalutare"  per errori e atteggiamenti imperdonabili  , sono sempre stato  rispettoso  di quel pseudo  sentimento  che mi ci ha legato a quella persona, e dunque rispettavo il loro  dolore a livello  umano trattandole  bene ed essendo dispobnibile a qualsiasi confronto  che servisse a elaborare  meglio il tutto. A maggior ragione  dopo una storia di tre anni mi stupisco  come una ragazza  possa  diventare  dalla più  dolce  e apprensiva  del mondo  alla più  indifferente e rancorosa che esista. 

"io sono il giudice della mia anima io sono l'artefice del mio destino, non accetto alcun giudizio al di fuori del mio giudizio"

e dimmi caro Maruttaman da cosa deriverebbe la facoltà di questa ragazza di "svalutarti" ? e quale autorità avrebbe questa persona per poter arrivare a mancare di rispetto al sentimento che tu nobilmente provi per lei ? e da quale altare o trono questa dolce e apprensiva ninfa può giungere alla trasmutazione di se stessa in una controparte del tutto indifferente e addirittura rancorosa quindi ostile ?

sei tu Maruttaman a dare a lei questo potere, sei solamente tu, sei tu

come Elric di Menibone una volta conquistato il potere della spada tempestosa tu ora sei chiamato dal male a uccidere Cimoril  e sei chiamato a uccidere l'amore che provi per lei, questo è il tuo unico potere e come già ti ho scritto in questa situazione tu non hai nessun controllo e non hai nessun diritto di poter capire nulla, e non sei nella posizione di poter esigere da lei alcuna spiegazione, puoi solamente scendere nel profondo della tua anima e ucciderla lì

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"chiunque si appresti a combattere contro i mostri deve impegnarsi affinchè nel corso del combattimento egli stesso non si trasformi in un mostro, allo stesso modo quando guardi nel profondo dell'abisso, l'abisso a sua volta guarda nel profondo di te" Friedrich Wilhelm Nietzsche

Modificato da Bodhisattva GèGè
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