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kasper

io non sono del partito del non rispondere. Ma sono del partito del non illudersi

puoi anche stare ad ascoltare quello che dice, ma devi tenere bene presente una cosa. Lei ha distrutto ciò che avevate creato, e non può riprenderselo come nulla fosse. Ma non per vendetta o per ripicca.

Puoi fidarti? che ha fatto in questi mesi? Bha. Io penso che le ex debbano stare nel loro posto, ossia il DIMENTICATOIO

 

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Fede93

Allora ragazzi ieri mi sentivo pronto e alla fine le ho risposto. La conversazione è andata così:

Considerate che i nostri genitori si conoscono e il padre di lei voleva organizzare una cena pre natalizia tutti insieme. 

LEI: ohi buongiorno

IO: (le ho risposto dopo un bel pò). Buongiorno

LEI: Come stai?

IO: (ho fatto passare sempre del tempo). Tutto ok grazie

LEI: Mi ha detto papà che uno di questi giorni vieni a casa a cenare. (cosa non vera. Il padre mi aveva invitato ma io ho sempre declinato gentilmente l'invito)

sempre LEI: Niente volevo sapere come stavi perché alla fine non ci siamo più sentiti ne visti (e grazie al cazzo ma che si aspettava).

IO: Si guarda avevo già detto a papà che non sarei potuto venire perché sono molto impegnato questo periodo.

LEI: ah ok ma non vorrei fosse per colpa mia.

IO: (forse qui ho sbagliato). Alla fine è meglio così quest'anno

LEI: qui mi manda un messaggio vocale con voce rotta. sembrava che stesse quasi per piangere. Mi dice che le dispiaceva della situazione, che me lo aveva detto non voleva andasse a finire cosi, che non serviva fare questo casino (quale casino poi non ho capito) e che era una semplice cena.

Sempre LEI: altro messaggio vocale in cui mi dice che la colpa di tutta questa situazione è sua e che se vado io lei esce cosi io non la vedo. (fa la vittima poverina).

IO: Guarda B. forse mi sono spiegato male io. Ti rassicuro su tutto ciò che hai detto. Non è vero e non serve che tu esca. Semplicemente sono impegnato e non mi è possibile venire.

LEI: (non mi risponde subito ma dopo un bel pò). Mah vabbene

Io ovviamente non ho più risposto e la conversazione è finita.

Penso che mi abbia scritto solo ed esclusivamente per sensi di colpa. In ogni caso mi sembra di aver reagito abbastanza bene. Ho avuto un paio di ore di tristezza ma poi mi sono ripreso.

Di una cosa sono certo comunque: di lei non mi fido più. Secondo me è anche un pò manipolatrice.

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unipa
Il 5/9/2018 alle 09:34 , Fede93 ha scritto:

Ciao a tutti!

Premetto che è da un pò che seguo il forum ma non vi ho mai scritto.

Ora penso sia arrivato il momento proprio perché vorrei qualche consiglio e delucidazione su quello che mi è successo.

Vi racconto brevemente:

io (25) lei (20) ci siamo conosciuti all'incirca un anno e mezzo fa in vacanza. Dopo un paio di mesi di frequentazione ci mettiamo insieme.

La nostra relazione (durata 1 anno e 9 mesi) è stata fantastica, entrambi stavamo bene, non abbiamo mai avuto problemi di nessun genere e anche i litigi erano ridotti al minimo.

Ero veramente felice anche perché non desideravo altro e spero e penso anche lei si sentisse cosi.

Andava tutto bene, filava tutto liscio fino all'incirca a tre mesi fa quando ho iniziato a percepire in lei un senso di distacco che fino a quel momento non le era mai appartenuto.

Non riuscivo a capire e forse all'inizio non ci ho dato peso, forse perché pensavo fosse una cosa passeggera.

Passavano i giorni e ovviamente la situazione non migliorava. Così gliene ho parlato anche per cercare di capire cosa stesse succedendo e tentare in qualche modo di arginare il problema e poi risolverlo definitivamente.

Ha iniziato dicendomi che le era venuto un blocco, un fantomatico blocco che non le consentiva più di fare determinate cose (neanche un bacio o una carezza, figuriamoci il sesso). Nell'ultimo periodo in effetti ero sempre io quello che cercava il contatto, che tentava di risolvere la questione senza mai però avere riscontri positivi.

A questo punto, considerando che non si poteva continuare così ho insistito per parlarne, per fare chiarezza su tutta questa situazione e per prendere una decisione su questo rapporto.

Un rapporto quasi malato che non faceva stare bene ne me ne lei.

Diciamo che è lei soprattutto a decidere di terminare la relazione. 

Insomma quel giorno ci lasciamo. Lei ha più volte sottolineato il fatto che mi ama, che questa decisione non è quello che vuole realmente ma come per il momento sia la cosa più giusta da fare.

Mi ha persino detto di quanto fosse sicura che un giorno ci ritroveremo e ci rimetteremo insieme. Non so onestamente da cosa le derivi tutta questa sicurezza e non sò soprattutto se queste cose le pensi veramente o sono solo frasi di circostanza, un modo per addolcire la pillola.

Soprattutto le prime due settimane da quel giorno sono state orrende, mi sentivo solo e abbandonato.

Ora sto cercando un pò di riprendermi anche se a volte ci penso. Inutile dire anche quanto mi manchi.

Insomma è da un mese che non la sento. Né un messaggio ne una chiamata. Niente di niente.

Mi sto seriamente sforzando di non fare niente perché so che ogni azione sbagliata potrebbe avere conseguenze irreparabili per cercare magari in futuro di riconquistarla.

Perdonate se sono stato lungo ma avevo veramente voglia di sfogarmi. Tenere tutto dentro non fa mai bene. 

Che ne pensate? Secondo voi come devo continuare a comportarmi? sono sulla giusta strada? 

Ringrazio tutti coloro che avranno voglia di leggere e di rispondere. 

secondo me ha perso attrazione per qualche tuo comportamento...come ti comportavi con lei?

le facevi sempre favori?

le permettevi di mancarti di rispetto?

eri sempre disponibile con lei?

Dalla tua descrizione ha perso attrazione e quindi ti ha mollato.

Sta a vedere cosa del tuo comportamento ha causato ciò. Capendolo si può tentare di porre rimedio. Mentre lo capisci e lavori su te stesso per migliorarti e far si che certi tratti negativi del tuo comportamento non si ripetino più, eliminandoli e convertendoli in comportamenti corretti, continua a non cercarla. Ogni tentativo di contatto in queste condizioni, le stesse condizioni che te l'hanno fatta perdere, peggiorerebbe solo le cose.

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Fede93
Il 14/12/2018 alle 00:04 , unipa ha scritto:

secondo me ha perso attrazione per qualche tuo comportamento...come ti comportavi con lei?

le facevi sempre favori?

le permettevi di mancarti di rispetto?

eri sempre disponibile con lei?

Dalla tua descrizione ha perso attrazione e quindi ti ha mollato.

Sta a vedere cosa del tuo comportamento ha causato ciò. Capendolo si può tentare di porre rimedio. Mentre lo capisci e lavori su te stesso per migliorarti e far si che certi tratti negativi del tuo comportamento non si ripetino più, eliminandoli e convertendoli in comportamenti corretti, continua a non cercarla. Ogni tentativo di contatto in queste condizioni, le stesse condizioni che te l'hanno fatta perdere, peggiorerebbe solo le cose.

Guarda io penso tu abbia ragione perché la risposta a tutte le tue domande è SI.

Purtroppo, ahimè, mi sono reso troppo disponibile ed ho commesso errori che piano piano me l'hanno fatta allontanare. Avevo così tanta paura di perderla che alla fine l'ho persa.

Da quando mi ha lasciato zero contatti. Questo mi sta permettendo di ritrovare me stesso. L'unico contatto che ho avuto è stata una settimana fa (la conversazione che ho postato in alto). 

Non ti nascondo che ci sono ancora giorni in cui mi manca ma cerco di non pensarci e di andare oltre. Purtroppo poi con l'arrivo delle feste natalizie è dura. 

Ma non la contatto, non la voglio contattare.

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Fede93

@Human ti leggo da quando mi sono iscritto qui su IS. 

Ti ammiro e ti ringrazio perché con i tuoi post mi hai dato e mi stai dando una grossa mano, una spinta per andare avanti.

Se possibile potrei avere un tuo parere riguardo la mia storia. Te ne sarei molto grato. Grazie mille

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Fede93
Il 21/12/2018 alle 20:52 , Human ha scritto:

È un dolore atroce, viscerla, nella sua essenza.

Mi ricorda la sensazione profonda che si ha di morire, quando qualcosa non va e la tua anima e il tuo sangue ribolle, per urlati che qualcosa non va.

Lo fa nelle maniere più atroci, te lo concedo. Si insinua nei punti più nevralgici, nelle insenature e crepe più nascoste delle nostre corazze ed inizia a puntellare, giocare, mentre scricchiolano le sue unghie lunghe di metallo, in quella piccola falla.

Ed è come la pioggia sui monti, a poco a poco, anche se non sembra aver effetto, le scolpisce e poi li annichilisce. Con la differenza che quando lo spiraglio che trovano è quello giusto, basta un niente, ed è come dare un colpo di scalpello ad un vaso di vetro.

Frantumi, pezzi rotti.

Dolore.

E se il nostro corpo è bravo a darci i segnali di dolore nelle cose che sbagliamo, per farci drizzare il timone, beh... quelle dolci creature sono due spanne sopra di lui.

Colpiscono, e per quanto sia forte il dolore, dì grazie.

Diglielo, anche mentre sprofondi all'Inferno nel dover vedere ad occhi aperti e serrati la profondità dell'abisso. Lei ha un potere che tu adesso non puoi permetterti, e le ferite si sentono.

Quello che puoi fare sono due cose:

Morire e dire al cielo di quanto tutto ciò sia ingiusto o accettare e con anche il cuore in cancrena, drizzare la rotta, ed andare contro un miglioramento.

Convogliare quel dolore è essenziale.

Quel dolore è essenziale, la rabbia, il disagio e la sofferenza sono essenziali se tu sai come indirizzarli.

E devi indirizzarli verso la tua strada, non verso di lei.

Ed è quello che stai facendo.

 

Se anche quel post avesse indirizzato solo te verso quella strada, è valso la pena scriverlo.

A leggerti, sento un ragazzo che soffre, ed è normale, un ragazzo che vorrebbe riaverla, ed è normale adesso, ma leggo anche un uomo che si sta formando e comprende di quanto debba essere lui il suo centro.

Non ci sei ancora, ma ci stai andando e questo vale tutto l'oro del mondo, molto più che una ragazzina, anche se ora ti sembra di morire per lei.

 

Ma per questi discorsi ci sarà tempo, tu vuoi sapere altro, ed hai bisogno di altro.

Hai bisogno di sapere che questa è la strada giusta.

Lo è...

Lo è perchè hai fatto molti errori, derivati più che dalla tua fallacia come uomo, dalla tua inesperienza e se vogliamo dallo stato in cui, volente o nolente, ogni uomo in monogamia è portato a raggiungere prima o poi.

Ma non fartene colpe, hai drizzato la rotta.

Lei lo sta sentendo, lo sentiva prima e lo sta sentendo ancora più forte adesso.

Hai chiuso i ponti, e lei pensava bleffassi, ora è riapparsa, e hai gestito la situazione perfettamente.

Come vedi, non c'era nessun bisogno di puntare a lei, ma di puntare a te stesso, lei è solo una conseguenza.

 

Vuoi un consiglio, Fede?

Quello che devi capire è che questo male che stai sentendo non è la sua assenza.

Lei è solo la panacea momentanea per un dolore più profondo, e non puoi dipendere da quello, peechè domani sarai nuovamente a leccare merda, se punti a lei.

Riaverla è la soluzione più ovvia, per smettere di stare male.

Così come lo è drogarsi o bere.

Ma è causa di un malessere più profondo.

A quello devi puntare, non a lei.

Lei sarà, nel caso, una conseguenza.

Perchè lei tornerà, se ne andrà e tornerà di nuovo.

Tu devi dipendere solo da te stesso.

Quindi, abbraccia quel dolore e continua questa salita.

Continua così e non ti prometto che lei tornerà, ti prometto che ne sarà valsa la pena, davvero.

Che dire... Grazie di cuore Human. 

Commento stupendo... Mi sono commosso leggendoti.

  • Grazie! 1
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Matteocorvetto1987
Il 21/12/2018 alle 20:52 , Human ha scritto:

È un dolore atroce, viscerla, nella sua essenza.

Mi ricorda la sensazione profonda che si ha di morire, quando qualcosa non va e la tua anima e il tuo sangue ribolle, per urlati che qualcosa non va.

Lo fa nelle maniere più atroci, te lo concedo. Si insinua nei punti più nevralgici, nelle insenature e crepe più nascoste delle nostre corazze ed inizia a puntellare, giocare, mentre scricchiolano le sue unghie lunghe di metallo, in quella piccola falla.

Ed è come la pioggia sui monti, a poco a poco, anche se non sembra aver effetto, le scolpisce e poi li annichilisce. Con la differenza che quando lo spiraglio che trovano è quello giusto, basta un niente, ed è come dare un colpo di scalpello ad un vaso di vetro.

Frantumi, pezzi rotti.

Dolore.

E se il nostro corpo è bravo a darci i segnali di dolore nelle cose che sbagliamo, per farci drizzare il timone, beh... quelle dolci creature sono due spanne sopra di lui.

Colpiscono, e per quanto sia forte il dolore, dì grazie.

Diglielo, anche mentre sprofondi all'Inferno nel dover vedere ad occhi aperti e serrati la profondità dell'abisso. Lei ha un potere che tu adesso non puoi permetterti, e le ferite si sentono.

Quello che puoi fare sono due cose:

Morire e dire al cielo di quanto tutto ciò sia ingiusto o accettare e con anche il cuore in cancrena, drizzare la rotta, ed andare contro un miglioramento.

Convogliare quel dolore è essenziale.

Quel dolore è essenziale, la rabbia, il disagio e la sofferenza sono essenziali se tu sai come indirizzarli.

E devi indirizzarli verso la tua strada, non verso di lei.

Ed è quello che stai facendo.

 

Se anche quel post avesse indirizzato solo te verso quella strada, è valso la pena scriverlo.

A leggerti, sento un ragazzo che soffre, ed è normale, un ragazzo che vorrebbe riaverla, ed è normale adesso, ma leggo anche un uomo che si sta formando e comprende di quanto debba essere lui il suo centro.

Non ci sei ancora, ma ci stai andando e questo vale tutto l'oro del mondo, molto più che una ragazzina, anche se ora ti sembra di morire per lei.

 

Ma per questi discorsi ci sarà tempo, tu vuoi sapere altro, ed hai bisogno di altro.

Hai bisogno di sapere che questa è la strada giusta.

Lo è...

Lo è perchè hai fatto molti errori, derivati più che dalla tua fallacia come uomo, dalla tua inesperienza e se vogliamo dallo stato in cui, volente o nolente, ogni uomo in monogamia è portato a raggiungere prima o poi.

Ma non fartene colpe, hai drizzato la rotta.

Lei lo sta sentendo, lo sentiva prima e lo sta sentendo ancora più forte adesso.

Hai chiuso i ponti, e lei pensava bleffassi, ora è riapparsa, e hai gestito la situazione perfettamente.

Come vedi, non c'era nessun bisogno di puntare a lei, ma di puntare a te stesso, lei è solo una conseguenza.

 

Vuoi un consiglio, Fede?

Quello che devi capire è che questo male che stai sentendo non è la sua assenza.

Lei è solo la panacea momentanea per un dolore più profondo, e non puoi dipendere da quello, peechè domani sarai nuovamente a leccare merda, se punti a lei.

Riaverla è la soluzione più ovvia, per smettere di stare male.

Così come lo è drogarsi o bere.

Ma è causa di un malessere più profondo.

A quello devi puntare, non a lei.

Lei sarà, nel caso, una conseguenza.

Perchè lei tornerà, se ne andrà e tornerà di nuovo.

Tu devi dipendere solo da te stesso.

Quindi, abbraccia quel dolore e continua questa salita.

Continua così e non ti prometto che lei tornerà, ti prometto che ne sarà valsa la pena, davvero.

Questo è un signor intervento! Chapeau!

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Fede93

Sì però che pizza ora mi ha fatto gli auguri di Natale. 

Che cavolo di periodo che è questo. 

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Non farti smontare da dei cavolo di auguri! Gioisci del positivo della tua vita e per il resto affronta le cose piano piano

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