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Quando un uomo fa cilecca???


Daphne

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Bozzarelly
7 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Con un biglietto: i soldi e i beni materiali vanno alla chiesa perché li sa usare meglio di voi, è giusto che vadano alla chiesa, però ci sono beni privi di valore che hanno un valore affettivo per i cari di una persona morta, ed è giusto che a voi vada il valore emotivo.

Mi piacerebbe pensare che le suore abbiano almeno spinto qualche loro sorella carina a togliersi il velo e fargli qualche servizio.

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18 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Quando usavamo i CD, se ne ammucchiavano milioni ed erano non biodegradabili. 

Poi da qualche parte mi pare in amazzonia un batterio si specializzò nel mangiare la roba di cui è fatto un compact disk, creandosi la sua nicchia alimentare priva di competitor e abbondante. 

In questo nostro mondo cattivo (dall'etimologia captivo, in cattività, chiuso, convitto) ci sono montagne di disagio, sofferenza, rifiuto, umiliazione, ingiustizia, tradimento, ad un certo punto se la tavola delle cose buone è troppo in alto per te... o muori o ti crei la tua nicchia alimentare nutrendoti di ciò che più è abbondante e non apprezzato nel mondo. 

Quanto diventa allora nutriente il vittimismo della gente... quanta gioia nel vedere la gente che non ce la fa più, ci sono mucchi di vissuti emotivi fortissimi buttati via e dimenticati... montagne di compact disk che nessuno sa apprezzare. 

Questo forum è pieno di pappa, sembra un lazzaretto per post traumatic stress syndrome... 

Donna delle pulizie: "Aivia è un angelo perché accorre sempre quando qualcuno sta male, è il primo a venire in ospedale se sa che è successo qualcosa, è accanto a chi soffre" 

Aivia: "Già... come possiamo distinguere queste ali da quelle di un brutto avvoltoio?" 😻

 

Sai Edo... 

Alle medie avevamo questa usanza obbligatoria per cui uno a turno il martedì doveva rimanere dopo le lezioni a pulire la classe. 

Avevamo il tempo pieno e i banchi erano proprio scrivanie, coi cassetti, il vano sotto il desk, di solito pieno di cartacce, resti di merendine, ecc. 

Un martedì toccava ad un certo Pilati. 

Così sotto i suoi occhi increduli convinsi altri a sporcare tantissimo quel giorno, a portarsi robacce per riempire i banchi di immondizia. 

Lui stava zitto anche se notava che molti stessero sporcando durante la giornata, perché aveva paura dei miei occhi e capiva ci fossi io sotto. 

Quanto sono semplici gli umani... giocano a dama. E' aristotelico, lineare, non caotico, so che pulisci tu, sporco così ti faccio dispetto. Ma che siamo, fighe? 

Alla fine della giornata, quando si preparano gli zaini, il professore legge nel registro che Pilati deve rimanere a pulire. 

Mi alzo in piedi e spiego che prenderò io il suo posto, perché la classe è troppo sporca ed è evidente che qualcuno volesse fare dispetto al nostro amico. 

E che queste persone non devono averla vinta, devono vedere che noi come classe reagiamo come un organismo, non come un singolo isolato e dimenticato. 

Pilati incredulo, stava subendo un'umiliazione che era cento volte peggio dello stare a pulire potendo fare la vittima, che era il suo scopo ed anche il motivo per cui avevo fatto sporcare proprio a lui. 

L'umiliazione di essere pubblicamente salvato dal suo brutto carnefice. 

Pulii molto bene. Perché avevo ricevuto in pieno il mio premio. La mia gioia. 

Non pulii solo. Ebbi la fortuna di notare che un certo Vincenti stava fremendo dalla voglia di alzare la mano e dire che non fosse giusto, che Pilati pulisse, perché avevamo sporcato per fare dispetto a Pilati. 

Aveva paura, a farlo, in una classe di tutti maschi succedono cose. 

Però il movente lo aveva, l'emozione, quel senso di giustizia che cercavo di vedere nei loro occhi spenti. 

Quando mi alzai e feci la mia parte si frastornò. Non capiva. 

Io però lo avevo visto, e gli offrii, quel pomeriggio, di stare al mio fianco a pulire. 

Ti ho visto. Tu hai la giustizia che preme per non renderti complice di queste bestie. Oggi puoi stare accanto a me a pulire. 

Purtroppo non fui compreso, e mi fecero rappresentante di classe. 

Rappresentare voi? Che siamo, in democrazia, avete una rappresentanza? 

Rappresento le pecore? 

Mio padre andò a parlare col preside, alla fine della terza media, chiedendo la mia bocciatura perché non ero uno studente modello. 

Il preside gli rispose... ne abbiamo parlato a lungo in consiglio di classe, del suo caso. 

Siamo giunti alla conclusione che se anche consegnasse i compiti d'esame in bianco li compileremmo noi per farlo andare via da qui. 

Non vogliamo che l'anno prossimo torni di nuovo, vogliamo che vada via. Succedono...cose. Sono X anni che gestisco ragazzi. So come sono. 

Quando c'è lui... sono diversi. Succedono cose. 

 

questo tuo ''adattamento alimentare'' te lo sei autoimposto o ti è venuto naturale svilupparlo? 

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DreamSpirit
2 ore fa, AALLEEEXXX ha scritto:

 

🙂Ci sono numerose storie di persone partite dal nulla che sono diventate ricche. Mio nonno.. Un imprenditore agricolo coi coglioni, morto troppo presto, e lasciando in mano a delle donne il patrimonio di cui hanno vissuto senza lavorare finchè non si sono sposate e comprando varie case. Volano ormai finito per me, a parte parenti che sono ancora più che milionari grazie ai fratelli di mio nonno.

Io credo si possa diventare ricchi, slow process is the way, tenendo conto che la morte è più probabile di fare i soldi veri.

Però qua stai parlando dei tuoi nonni-genitori 

Sono tanti tanti anni fa, era completamente diverso fare soldi una volta 

 

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giuseppe90
19 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Riguardo al resto ora esco, domani aggiorno. 

Attendo, curioso, le tue risposte, soprattutto a questo:

19 ore fa, giuseppe90 ha scritto:

Non mi è chiaro come si configurerebbe la società (Clan) in cui vorresti vivere.

Quando parli di leggi di ogni singolo individuo(-sovrano) a cosa fai riferimento? 

Da quel che ho inteso, sembrerebbe quasi che ogni individuo, in questa ipotetica società, possa avere norme sue proprie.

Ma questo è palesemente impossibile: una qualsiasi organizzazione collettiva deve avere norme generali e la capacità di farle rispettare per non cadere nella.situazione in cui, in caso di conflitto tra due o più ragioni (regole), cioè tra due o più individui, a decidere sia la forza.

Che tra l'altro, se ci si pensa, è la.situazione che in genere si presenta tra stati sovrani (in assenza di norme sovranazionali veramente vincolanti. Ma anche qui in ultima istanza a decidere è sempre la forza, cioè la capacità militare)

Per cui non capisco...(tieni presente che leggo con relativa regolarità da poco)

 

Come verrebbe allineato? Come si realizzerebbe la connessione tra Giri e Ninjo?

 

A cosa fai riferimento?

Forse ad Agostino?

Anche se in questo caso mancherebbe la frase precedente senza la quake risulta incomprensibile il tutto: "Ama".

 

Ti faccio queste domande per capire, eh. Non vederci altri intenti, perché proprio non mi è chiaro cosa intendi.

 

 

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^'V'^
1 ora fa, DreamSpirit ha scritto:

Però qua stai parlando dei tuoi nonni-genitori 

Sono tanti tanti anni fa, era completamente diverso fare soldi una volta 

 

Era estremamente, diverso. 

Però tanti tanti altri alle stesse loro condizioni non li hanno fatti. 

Prima di internet... Prima di E Bay... 

A me bastava ascoltare le lagne della gente, c'era quello che si lagnava perché gli serviva un rastrello, quello che si lagnava perché aveva un rastrello ma gli servivano pochi soldi maledetti ma subito...

La gente ama lagnarsi e parlare di cosa gli manca. 

Così dovevo trovare i soldi per comprare il rastrello e rivenderlo all'altro. 

E tiravo su il mio pasto. 

Avessi avuto soldi, avrei fatto lo stesso con immobili, auto, cose che portano guadagni grossi. 

Poi è arrivato internet e chi vuole un rastrello va su subito punto It. 

Ogni epoca ha i suoi modi per emergere. 

Ma molti nostri nonni o padri pur essendo in un'epoca in cui partendo da zero potevi, non sono riusciti. 

Per cui non dobbiamo togliere il merito a quei nonni che invece ce l'hanno fatta. 

I loro compagni di scuola a parità di chance non sono riusciti. 

Oggi riuscire senza capitali iniziali è possibile quanto vincere al superenalotto. 

Ok. 

Ma questo non toglie nulla a quei nonni che sono emersi quando era possibile, mentre i loro coetanei no. 

 

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AALLEEEXXX
3 ore fa, DreamSpirit ha scritto:

Però qua stai parlando dei tuoi nonni-genitori 

Sono tanti tanti anni fa, era completamente diverso fare soldi una volta 

 

Era sicuramente diverso, concordo.

Ma se avessi qui mio nonno sono sicuro che il suo approccio al lavoro, l'etica e le esperienze che mi infonderebbe sarebbero utilissime anche ora.

A parte che sarei ricco.

L'altro nonno, dalla parte di mio padre, che ho avuto la fortuna di conoscere quando ero un bimbo <3, anche lui partendo dal nulla più profondo si è fatto strada. Diventando un grande preside di cultura immensa, ha girato il mondo, era un uomo con i coglioni giganti che tutti rispettano tutt'ora e tutti coloro che lo hanno conosciuto me ne parlano bene,ha costruito con le sue mani la sua villa insieme ai muratori,  crescendo una famiglia gigante.

Mi ricordo di lui solo una scena: eravamo in giardino e c'erano delle formiche che gli salivano sul collo, glie lo dissi e mi rispose "non preoccuparti, non fanno nulla" ❤️

Fortunatamente di lui ho il suo libro. 

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