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Tornare in Italia?


vol-à-voile

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Asdarath

Ciao @vol-à-voile,

Attento a lasciar passare troppo tempo in questo tipo di decisioni, rischi che in maniera totalmente a te inconsapevole una parte di te prenda il sopravvento sulle altre tue parti e le sottometta portandoti ad una soluzione che col tempo le altre parti ti faranno pagare (non sottovalutarlo questo prezzo! non potrai scappare da te stesso...).
 

Cita

E mi sento ancora più scemo perché, per come sono innamorato io dei soldi, non riesco a capire come faccia ad avere un dubbio così stupido

La soluzione è semplice: non ti conosci. O meglio, hai consapevolezza solamente di una parte di te.
Sei molto di più di uno innamorato dei soldi, il che non significa che tu non li ami, bensì che una parte di te ama anche altre cose.


Fossi in te farei così:
Ti metti per 1 oretta in tranquillità (senza distrazioni e usando tutta l'ora) e ti scrivi su un foglio di carta tutti i motivi per i quali rimanere in Spagna (non un elenco bensì una frase), stacchi per un po' facendo altro (qualcosa che ti tiene occupata la mente impedendoti di rimuginare) e infine un'altra oretta (e un'altro foglio) su tutti i motivi per i quali andare a Napoli.
Da ciò che hai scritto mi è parso di capire che hai paura di rimanere da solo, ecco questo è un motivo per cui rimanere in Spagna... lo stipendio invece potrebbe essere un motivo per andare a Napoli. I motivi sono sempre tanti, non ti fermare alla superficie e cerca di scavare il più possibile.

Alla fine, dopo esserti svagato e riletto i fogli, vai davanti allo specchio e inizi a recitare le 2 parti come se fossi a teatro (facendo delle discussioni in cui ti rispondi, ti fai domande, provocazione, ecc.)... non ti giudicare e non preoccuparti se ti sembrerà una cosa "meccanica", più entrerai nelle parti e più ti accorgerai che sarai sempre meno un attore e sempre più in "esplorazione" di un te stesso che non conoscevi.

Te la consiglio perchè è una tecnica che utilizzo e mi trovo bene. Se riesci ad entrare nelle parti difficilmente ne uscirai senza una maturazione, ma sopratutto con una decisione condivisa (quindi non ci saranno più prezzi da pagare a parti sottomesse). Se non riesci la prima volta non ti porre problema, col tempo sarà più facile e lo farai anche per altre cose... l'ideale è arrivare a comunicare con tutte le parti di te stesso senza dover fare la "recita".

Modificato da Asdarath
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gelsomino
45 minuti fa, vol-à-voile ha scritto:

Mi fa piacere che a rispondermi siano due persone come voi due, per cui grazie sul serio per i vostri pareri @gelsomino @comeback.

Due fra le persone piu' razionali di questo forum?!? è quello che volevi dire ehhhh?!?

Ma io sono anche mezzo pazzo e comeback è stato fino all'altro ieri un "cucciolo di uomo " .... chi potrà salvarti dalle tue paure allora??!

chi?!? non di certo il tuo dirimpettaio, con la moglie grassa che gli fa i bocchini una volta a settimana come da contratto e la figlia

sedicenne che gli chiede la paghetta per ricaricare l'offerta cento ciga altrimenti si vede costretta a rubare alla borsetta di mammaaa' !!!

... e nemmeno il tuo amico che quando avevi sedici anni ti allungava la dieci euro per farti uscire con loro e non startene a casa 

ad ascoltare i luna pop e tirarti le seghe!!!

Chi allora?!?

In questi anni, hai fatto tanto, ma hai pagato il conto, il tempo è passato,

facciamo di tutto  per non renderci conto chje il tempo passa, quando non abbiamo alternative o

quelle che abbiamo, cozzano  pesantemente con quello con quello che vorremmo essere...

la palestra, i vecchi rituali, di cui rimane solo il concetto di vecchio,

perchè non riusciamo a capire che il vecchio rituale è una speci di gioco di ruolo,

role play, ad un certo punto bisogna cambiare,

prospettiva di gioco, cambiare ruolo, 

altrimenti rimane solo una pantomima di quello che abbiamo giocato e che non possiamo giocare piu',.

come crederemmo/vorremmo poter giocare,

ed ecco il ripetersi di quelli schemi che schifiamo, odiamo, ci fanno paura, ci fanno pena,

un po' come diceva in quel film, ovosodo, che piu' va giu' e piu' sale su.

Dovrei dire altre cose, ma poi' , andrei a scadere nella paternale e sei abbastanza vecchiaccio romai da non averne bisogno,

sei UOMO, si omm , e quello che farai adesso, probabilmente condizionerà in maniera significativa 

il tuo futuro, non quello di queste pagine, o le alte del forum, ne quello ,ne l'idea di quello

che pensano tu sia i tuoi amici, o tua madre, ma quello che ti si proietta qualche volta,

la mattina quando ti svegli, col sole negli occhi, quella consapevolezza di quello che sei davvero, o almeno che piu' si avvicina al vero.

Quello a cui  il llimbo in cui ti trovi, adesso, quel corridoio, con quella moquette, grigia di merda, 

non  permette di ossessionarti perbene, di farti friggere il cervello.

Scritto abbstanza, mi fermo....

 

 

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Capisco bene la situazione con i tuoi ex amici perchè è una cosa che ho vissuto\vivo anche io.

Ti dico le mie riflessioni a riguardo

Premesso che ovviamente per un benessere completo tutti abbiamo bisogno di avere una rete sociale viva e vera

Ed è comprensibile che un pò la solitudine spaventi

Ma forse gli stai dando troppo peso

Secondo me la paura della solitudine è uno specchietto per le allodole, nel senso che è un pò una trappola per gli ingenui

E' una cosa che immobilizza, un pò arcaica, come la paura dell'ignoto, di ciò che non si conosce

Dovresti vederla in un altro modo

Da solo in una città nuova, con 2-3k di stipendio

Non sarà una condizione di solitudine...

Ma sarà il momento per Esser solo

Ovvero avrai tutte le possibilità per essere e creare quello che tu vuoi

Il che implica anche coltivare l'abilità di creare (e anche la furbata di trasferirti dove sai di trovarli) dei social circle utili a te stesso, anche se adesso lo vedi in salita

Utili sia in senso operativo che in senso emotivo (cioè trovare delle persone a cui dare un pezzo di te perchè sei in straordinaria connessione con loro)

Per cui non dovresti avere un approccio da uccellino spaventato all'idea di andare a napoli

Ma bensi lo stesso approccio che un giovane leone maschio ha quando si allontana dal suo branco d'origine

Ovvero.. quell'ambiente operativo è terreno fertile per creare il mio regno?

Lo scrivo con la consapevolezza che l'anno prossimo anche io dovrò fare una scelta simile alla tua

E anche io ho delle lacerazioni interiori

Ma non so tu ma per me è inaccettabile che la paura della solitudine obnubili il mio Essere

Il momento in cui lo farò starò firmando la mia condanna a morte

 

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vol-à-voile

Grazie ragazzi, ho speso una bella giornata a discuterne con un amico.
Risultato? Che sono ancora più confuso (valli a capire sti famosi "migliori amici").

Ho provato e riprovato con le liste, caro @Asdarath ma sino ad ora sono state poco d'aiuto.
L'unica cosa che noto è che Napoli mi spaventa, rimanere invece dove sto - sotto stess - stranamente no.

 

19 ore fa, gelsomino ha scritto:

sei UOMO, si omm , e quello che farai adesso, probabilmente condizionerà in maniera significativa 

il tuo futuro, non quello di queste pagine, o le alte del forum, ne quello ,ne l'idea di quello

che pensano tu sia i tuoi amici, o tua madre, ma quello che ti si proietta qualche volta,

la mattina quando ti svegli, col sole negli occhi, quella consapevolezza di quello che sei davvero, o almeno che piu' si avvicina al vero.

Quello a cui  il llimbo in cui ti trovi, adesso, quel corridoio, con quella moquette, grigia di merda, 

non  permette di ossessionarti perbene, di farti friggere il cervello.

Capisco il tuo discorso e vorrei anche far trasparire che una decisione win-win, nel senso che dove vada vada, alla fine non va ad intaccare più di tanto la mia felicità.
Avete presente quando decidete la glassa sulla cioccolata?
Mi trovo nella fase di decidere se valga la pena quella al fondente o quella al cioccolato bianco. 
E mi sento perso perché per un motivo o per un altro vorrei entrambe.
Però ecco, non è questa decisione che determina l'uomo ( o il finocchio) che è in me.

18 ore fa, OdetoJoy ha scritto:

Lo scrivo con la consapevolezza che l'anno prossimo anche io dovrò fare una scelta simile alla tua

E anche io ho delle lacerazioni interiori

Ma non so tu ma per me è inaccettabile che la paura della solitudine obnubili il mio Essere

Il momento in cui lo farò starò firmando la mia condanna a morte

Cioè nello specifico? Cosa ti è stato proposto?

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gelsomino
42 minuti fa, vol-à-voile ha scritto:

Però ecco, non è questa decisione che determina l'uomo ( o il finocchio) che è in me.

non parlavo di scelta che fatta o non fatta  definirebbe il tuo essere uomo o  altro, parlavo della capacità psico attitudinale di poter scegliere in piena AUTONOMIA 

essendo tu adulto e vaccinato.

 

 

Modificato da gelsomino
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Asdarath
21 ore fa, vol-à-voile ha scritto:

Non so cosa sia scattato nel mio cervello ma ho una fottuta paura di ricominciare (nuovamente) da zero.

Che cosa ti spaventa di ricominciare da zero?
 

20 ore fa, vol-à-voile ha scritto:

Voglio fare carriera, voglio essere visto come un vincente, voglio guadagnare di piú, voglio avere una vita piú intensa, voglio voglio e ancora voglio.
E voglio anche pattinare invece di vedere gli altri farlo.

Perchè vuoi fare carriera/essere visto come un vincente?
Visto come un vincente da chi? Non spererai mica che tutti ti vedano come un vincente...
Che cosa significa per te avere una vita più intensa?
 

Cita

E voglio anche pattinare invece di vedere gli altri farlo.
Però capisci anche quanto sia (non dico difficile ma) alquanto "strano" andare a pattinare da solo?

Gli altri ti giudicheranno "strano" qualsiasi cosa tu faccia, ciò che conta è come tu ti percepisci (e quindi come percepisci il giudizio altrui su di te).
Ad esempio a me potrebbe sembrare "strano" che un uomo come te non segua un suo desiderio poichè crede che sia "strano" andare a pattinare da solo.
Una cosa che ho imparato nella mia è che per fare i propri interessi bisogna fregarsene di tutti e di tutto, nessuno si preoccuperà dei tuoi desideri se non sei tu il primo a preoccupartene. 
 

Cita

Ho provato e riprovato con le liste, caro @Asdarath ma sino ad ora sono state poco d'aiuto.
L'unica cosa che noto è che Napoli mi spaventa, rimanere invece dove sto - sotto stess - stranamente no.

Heheheh sarebbe bello se dopo un giorno di palestra si uscisse con i muscoli :P
Ovviamente il fulcro dell'esercizio non è la scrittura delle liste in se, bensì la "recita" con te stesso interpretando i 2 "personaggi" diversi che si parlano... la liste sono una traccia da seguire nella discussione.
Napoli rappresenta per te delle nuove "sfide" da superare come se andassi verso l'ignoto, dove sei adesso invece hai già consapevolezza di cosa "affronti". E' normale avere paura di qualcosa di ignoto, ma sono proprio queste cose che ti permettono di maturare come persona. Pensa al primo giorno di scuola, il primo giorno in università, la prima volta, il primo colloquio, ecc.
Ciò non significa che per maturare devi andare a Napoli e ricominciare nuovamente da zero, magari per te sarebbe più corretto altro chissà.


Mi dispiace non poterti dare una soluzione su cosa scegliere, ma se ciò che è bene per te non lo sai nemmeno tu immagina come possa mai saperlo io 😂

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Il 18/12/2018 alle 19:53 , vol-à-voile ha scritto:

 

 

Cioè nello specifico? Cosa ti è stato proposto?

Nessuno mi ha proposto nulla sarà una scelta mia

Ho bisogno di un terreno fertile per crescere e modellare il mondo a mia somiglianza

E' complesso da spiegare

Però mi sembra una situazione abbastanza vicino alla tua

Aldilà dei soldi in più, che sono sempre meglio chiaramente

Valuta attentamente cosa senti dentro, se quello è un passo che senti di fare

Però per riuscire a vedere se è davvero così temo dovrai elaborare le tue angoscie... le tue paure

In maniera tale da impedire che si mettano sulla strada di ciò che senti realmente

my two cents

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vol-à-voile

Ti posso chiedere di essere più chiaro? 

Ciò che dici tu é abbastanza interpretabile in maniera libera, solo per quello 

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comeback
Il 18/12/2018 alle 00:49 , gelsomino ha scritto:

In questi anni, hai fatto tanto, ma hai pagato il conto, il tempo è passato,

facciamo di tutto  per non renderci conto chje il tempo passa, quando non abbiamo alternative o

quelle che abbiamo, cozzano  pesantemente con quello con quello che vorremmo essere...

la palestra, i vecchi rituali, di cui rimane solo il concetto di vecchio,

perchè non riusciamo a capire che il vecchio rituale è una speci di gioco di ruolo,

role play, ad un certo punto bisogna cambiare,

prospettiva di gioco, cambiare ruolo

altrimenti rimane solo una pantomima di quello che abbiamo giocato e che non possiamo giocare piu',.

come crederemmo/vorremmo poter giocare,

ed ecco il ripetersi di quelli schemi che schifiamo, odiamo, ci fanno paura, ci fanno pena,

un po' come diceva in quel film, ovosodo, che piu' va giu' e piu' sale su.

Dovrei dire altre cose, ma poi' , andrei a scadere nella paternale e sei abbastanza vecchiaccio romai da non averne bisogno,

sei UOMO, si omm , e quello che farai adesso, probabilmente condizionerà in maniera significativa 

il tuo futuro, non quello di queste pagine, o le alte del forum, ne quello ,ne l'idea di quello

che pensano tu sia i tuoi amici, o tua madre, ma quello che ti si proietta qualche volta,

la mattina quando ti svegli, col sole negli occhi, quella consapevolezza di quello che sei davvero, o almeno che piu' si avvicina al vero.

Quello a cui  il llimbo in cui ti trovi, adesso, quel corridoio, con quella moquette, grigia di merda, 

non  permette di ossessionarti perbene, di farti friggere il cervello.

Scritto abbstanza, mi fermo....

 

 

@vol-à-voile sai che Gelsomino si presta ad una certa originalità del racconto ma mi sono permesso di sottolineare dei pezzi che a me hanno dato emozione, pathos, vita.

Lui dice bene, il tempo passa, questo è il triste conto da pagare e il tempo che passa e la lancetta tocca i 28-30 e oltre, ti accorgi che l'unica cosa che cambia è che devi dare risposte a te stesso, e dentro te stesso sai cosa cerchi se ti ascolti.

Nel mio team in Germania mi hanno dato da seguire, quando posso, un ragazzino che fa uno stage, ha 22 anni. Me con 8 anni in meno, differenza è che io ero nettamente più indietro di lui a quell'età . E' intelligente, avrà certamente un buon talento ma quello che ti stupisce è che ha uno straordinario ed acerbo entusiasmo. Lui si pone agli obiettivi senza fortissime pressioni, sta per finire i suoi studi, e sa che ha tempo per compiere degli sbagli e ricalibrare le scelte. Io no. Non più. Alla nostra età, devi cercare di sbagliare meno possibile perchè come dice anche Gelsomino quello che fai oggi ti condizionerà per sempre. Una decisione presa tra i 24-35 ha un impatto anche di 10-20 anni.

Io andrei dove so di poter costruire, non andrei a riattaccare pezzi o ricucire il passato, la chiave della vita è seguire il prossimo step.

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23 ore fa, vol-à-voile ha scritto:

Ti posso chiedere di essere più chiaro? 

Ciò che dici tu é abbastanza interpretabile in maniera libera, solo per quello 

Mi dispiace ma è interpretabile in maniera libera perchè solo tu sai qual'è la tua verità, io posso solo dirti qualcosa che magari ti stimola più in profondità

Non posso dirti che scelte operative fare o cosa vorresti fare tu, dato che non sono il tuo psicologo che conosce tutte le parti che caratterizzano la tua mente

"quello che ti si proietta qualche volta,

la mattina quando ti svegli, col sole negli occhi, quella consapevolezza di quello che sei davvero, o almeno che piu' si avvicina al vero"

Quello che ha scritto gelsomino riassume bene il concetto.

Forse ti può aiutare, come aiuta me, scrivere al computer o su carta quello che stai pensando, per fare chiarezza tra i pensieri... e le sensazioni

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