Outsider [Élite] 5807 Inviato 18 Dicembre 2018 Condividi Inviato 18 Dicembre 2018 22 ore fa, MPhoenix ha scritto: Ciao @Outsider, per prima cosa i ringrazio per aver mostrato interesse nelle mie posizioni controversiali. DOMANDA: se il tuo nemico è davanti a te, nelle tue mani, e basta una semplice torsione del tuo braccio ad ucciderlo, un'uccisione che sai bene che il tuo gruppo ascriverebbe ad una legittima difesa e per la quale non pagheresti conseguenze, MA TU LO RISPARMI, spinto da un profondo sentimento di Compassione, è Programmazione Sociale (l'assasinio è sempre e comunque mal visto) o qualcosa di più? Ad ogni modo, torniamo a me ed alla domanda che mi hai posto, cercherò di essere brevissimo. Gennaio 2017: termino una relazione importantissima di 4 anni, di cui oltre 3 di convivenza, con una donna più grande di me di 7 anni, che ha lasciato il marito per me dopo un mese di conoscenza e che dopo 6 mesi mi ha fatto entrare in casa sua. Il mio passato è stato difficile a dir poco (separazione dei genitori quando avevo 3 mesi, padre quasi mai visto, madre intelligentissima ma instabile emotivamente e molto possessiva, sono stato capro espiatorio e dunque deriso dai membri di ogni comitiva di cui sono stato membro fino a circa 27 anni, prima relazione con una ragazza a 27 anni e mezzo, primo sesso circa un anno dopo con una psycho). Ad ogni modo, terminata la relazione con la psycho, mi 'Redpillo' mediante il forum, libri e uscendo assieme ad un natural e dopo nemmeno un anno faccio letteralmente impazzire sta tipa sposata, che riesco a dominare in lungo e largo durante la relazione; MA, di fatto, mi affido emotivamente a lei, che mi fa da madre putativa, in quanto la mia di madre, pur non essendo cattiva, mai è stata capace di donarmi amore incondizionato. Come detto, a Gennaio 2017, dopo molti litigi, sta tipa mi sbatte fuori di casa. Inizialmente la prendo bene, e so di poterla sostituire con una donna migliore. Entro nel Clan, compro 6 moduli, inizio a fare gli esercizi e colleziono religiosamente tutto il materiale pubblicato da Aivia, compreso i suoi migliori interventi. Pian piano inizio a provarci con donne, i risultati sono deludenti, ma soprattutto mi manca la mia ex. Non riesco ad accettare che Lei, la mia madre putativa, non mi abbia saputo amare incondizionatamente e che mi abbia abbandonato. Mi assale una pensiero nichilista, trasudato forse dal Clan, ma anche dalla Psicologia Evoluzionista, dalla Biologia, e dalle moderne Scienze Sociali: l'amore incondizionato non esiste, ma esistono la Sopravvivenza, la Riproduzione, le spinte geniche; l'egoismo dei geni (per dirla alla Dawkins) è imperante. Mi rendo conto che l'innamoramento di una donna, prodotto da un cocktail di neurotrasmettitori e ormoni, o da vantaggi personali, non avrebbe risanato il mio cuore, ma solo un amore 'senza se e senza ma', che non mi avrebbe MAI abbandonato e che mi avrebbe accompagnato in ogni istante. Ma se una donna MAI mi avrebbe potuto dare questo Amore, dove lo avrei potuto trovare? La fresca lettura della poesia di San Francesco (anche se non è sua) mi ha favorito la risposta, in un momento di enorme tumulto e sofferenza interiore: DIO, che per definizione, è Amore Incondizionato E da quel giorno, la parte del credo del Predator Clan che invita ad essere il 'Dio di sé stessi' , per qualche ragione a me ignota, è diventata graffiante al mio udito. Senza frequentare alcun gruppo, ho iniziato a leggere autonomamente la Bibbia e andare in Chiesa a pregare quando non c'era la messa (preghiere che costituivano una sorta di dialogo con una voce interiore, che mi guidava e accoglieva), Trovando una Pace Interiore che non riesco a descriverti a parole. E in questi momenti di comunione piangevo copiosamente, purificando pian piano il mio cuore ferito. Mi sono successi eventi a dir poco incredibili, da lì in poi. Ogni volta che violavo bellamente la voce interiore e i Precetti, allontandomene per conquistare una donna (come quando ho sedotto un'altra donna sposata sull'orlo della separazione con il marito), ne ho ottenuto in cambio un po' di sesso MA ANCHE sofferenze opprimenti e soverchianti, perdendo sempre la donna in questione e soffrendo un nuovo abbandono, ogni volta che mi allineavo trovavo una pace interiore e mi succedevano cose bellissime (come quando, allineandomi al precetto di sottomettersi a TUTTE le autorità designate, ho terminato un conflitto condotto per via sindacale contro il mio capo e la mia azienda, asserendo che da quel giorno in poi avrei accettato qualsiasi mansione che mi fosse stata assegnata: oltre che a riappacificarmi con lui, tempo qualche giorno si è aperta una nuova posizione lavorativa in azienda per la quale ho ottenuto un suo avallo, che ora occupo trovandomi benissimo). In pratica, a quanto più Potere Personale rinunciavo, quanto più ricevevo dalla vita ciò per il quale quel Potere Personale mi serviva. Non in ultimo, appena ho accettato il principio sotteso alla Bibbia che una donna amorevole è dono di Dio ( e ce ne è voluto), non sono passati 15 giorni, che una domenica pomeriggio mi ha contattato su facebook una ragazza bellissima che mi è sempre piaciuta (e non era tra i miei amici), e da lì, senza miei particolari sforzi (l'ho baciata addirittura alla quinta uscita!), ne è nata una storia bellissima piena di tenerezza, proprio ciò che ho futilmente inseguito in questi 2 anni. Non sono uno stupido, e so bene che la letteratura scientifica si è spesa in lungo e largo per non confondere una generica Consequenzialità degli eventi con una Causalità degli stessi (Watzlawick avrebbe parlato, a riguardo, di NON-CONTINGENZE), ma la costante sensazione di Amore che sento nella vicinanza a Dio, nonché la ricezione di tutto ciò che ho desiderato in questi anni, senza alcuno sforzo particolare, mi fanno propendere per il credere. E ti dirò di più, anche la sola pace interiore, anche senza il ricevere quello che mi è stato donato mi sarebbe bastata. Concludo, riprendendo la domanda iniziale. Credo che tutti i principi biblici (non cattolici) siano veri e il frutto di una saggezza millenaria e sempre validi, anche oggi, SOPRATTUTTO OGGI. L'adesione forzata ad essi, od una loro interiorizzazione deprivata dell'esperienza, è PROGRAMMAZIONE SOCIALE. La loro acquisizione per esperienza, è SAGGEZZA. Penso che io, Tu, lo stesso Aivia se potessimo guardare tutti gli eventi del mondo per 10000 anni, giungeremmo alle stesse conclusioni. Spero di aver risposto alla tua domanda, in caso contrario, sentiti libero di chiedermi altre cose. M. Grazie per la risposta. La tua posizione denota molta intellingenza e cultura. Per quanto sia praticamente opposta alla mia, se stai bene con questo modo di vivere non posso che essere felice per te. Possiedo probabilmente meno dialettica di te, quindi il mio commento sarà un po' spigoloso, ma quello che mi premeva dirti è che mi dispiace leggere della tua rinuncia al potere personale in virtù di una sottomissione a precetti e autorità difficilmente interessate al tuo (nostro) benessere. Anche perchè -posizione personale- mi riesce difficile accostare l'immagine di un ipotetico dio al concetto di amore incondizionato: pur assumendo che esista, le sofferenze quotidiane in cui versano quasi tutti quelli che hanno "ricevuto il dono" di questa vita mal si adattano all'idea che la stessa sia parte di un disegno più grande. Ma ripeto, pareri personali che non vogliono offendere i tuoi: se sei felice delle tue scelte, bene così. Non tutti siamo uguali e forse il percorso del clan non era adatto alle tue necessità. Per quanto riguarda la tua domanda, penso di non essere l'individuo più adatto a rispondere perchè, se non ci fosse il gabbio come punizione, sarei già andato in spedizioni notturne per togliere di mezzo alcune persone particolarmente fastidiose. Mi basterebbe anche solo il pulsante del famoso racconto, figurati una torsione di braccio.. Ma tutto ciò non risponde al quesito: penso che nel caso specifico non sia programmazione sociale, ma una libera scelta dell'individuo (se libera è, e non si rifà a valori esterni autoimposti). MPhoenix ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MPhoenix [Élite] 1595 Inviato 18 Dicembre 2018 Condividi Inviato 18 Dicembre 2018 47 minuti fa, Outsider ha scritto: Non tutti siamo uguali Sicuramente. Ma forse siamo molto più simili di quanto possa sembrare. 47 minuti fa, Outsider ha scritto: il percorso del clan non era adatto alle tue necessità Probabilmente, invece, era proprio ciò che mi serviva in quel momento E forse mi riservirà anche in futuro. M. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
SuitFlip [Élite] 262 Inviato 31 Dicembre 2018 Condividi Inviato 31 Dicembre 2018 Il 11/12/2018 alle 17:15 , ^'V'^ ha scritto: Al di là di te. Che sei una creatura tribale e la coppia mononucleare ti danneggia sia se va d'accordo, sia se si separa, sia se sta insieme ma in modo forzato e sacrificato. Solo per l'educazione alla monogamia o c'è altro? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 161467 Inviato 31 Dicembre 2018 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 31 Dicembre 2018 12 ore fa, gianmarcoantonio ha scritto: Solo per l'educazione alla monogamia o c'è altro? Proprio per il fatto che sei costruito per assorbire modelli maschili che vedi all'opera e per vedere eventualmente tuo padre interagire con loro sia su un piano orizzontale che verticale. E sei fatto per stare con gli altri bambini e giocare con loro sotto la supervisione di caregiver, non per stare con la mamma e la TV. Nel periodo agricolo pur essendo perduta la reale dimensione a Clan, tu da ragazzino avresti seguito tuo padre al lavoro e lo avresti visto nella sua dimensione maschile, quella del lavoro, interagire con altri uomini. Ad esempio un fabbro, avresti pulito il posto dove lavora e un giorno avresti ereditato i ferri del suo mestiere. Il che è molto meno della dimensione a Clan in cui guardi osservi diversi adulti e non è detto che sia il fabbro che vuoi emulare. Magari il fabbro è il tuo padre biologico ma tu sei "a bottega" da altri tipi di uomo. Oggigiorno i modelli maschili adulti che ha un bambino attorno sono i personaggi delle serie TV. E il padre è quel tale che torna la sera stanco da un lavoro del quale il bambino sa giusto il nome per dirlo a scuola, ma del quale non ha ricordi ed esperienze sensoriali. Poi magari in questa dimensione di sopravvivenza maschile basata sulla competenza e sulla professionalità ci entri addirittura dopo la laurea, ed è tardi, durante uno stage in azienda post università, per scegliere vedendo gli adulti cosa vuoi fare da grande per essere te stesso e che adulto vuoi emulare. È tardi, ormai sei ederificato su bastoni messi lì dalla TV. Che almeno negli anni ottanta ancora ancora metteva in qualche percentuale dei maschi. Oggi se fai fare il maschio ad un uomo in TV ti levano le sponsorizzazioni. Ci vuole sempre per regolamento una donna che dice una cosa intelligente, uno di colore che mostra di volersi integrare e di esserci riuscito benissimo grazie al suo QI da NASA, e un maschio che si deve scusare della sua goffa maldestria. O che ha delle fighe che gli possono abbaiare in faccia. Tranquillo che se il bambino del nostro esempio avesse accompagnato il padre a fare il fabbro, di fighe che gli abbaiano in faccia ne avrebbe viste poche, e avrebbe passato la vita, come il sottoscritto, a cercarne una che dice una cosa intelligente. Perché il mondo reale non sempre obbedisce ai ditkat politici che mandano avanti l'esportazione culturale a mezzo Hollywood. Ho divagato. Ma il punto è che son davvero pochi pochi decenni che si prova questa formula del bimbo cresciuto da mamma o televisione, in un contesto mononucleare. Al di là di nostre considerazioni adulte su monogamia o meno. giuseppe90, Xeniade, Boulevard e 18 altri ha reagito a questo 11 10 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tempesta91 [Partecipante] 898 Inviato 31 Dicembre 2018 Condividi Inviato 31 Dicembre 2018 7 ore fa, ^'V'^ ha scritto: Proprio per il fatto che sei costruito per assorbire modelli maschili che vedi all'opera e per vedere eventualmente tuo padre interagire con loro sia su un piano orizzontale che verticale. E sei fatto per stare con gli altri bambini e giocare con loro sotto la supervisione di caregiver, non per stare con la mamma e la TV. Nel periodo agricolo pur essendo perduta la reale dimensione a Clan, tu da ragazzino avresti seguito tuo padre al lavoro e lo avresti visto nella sua dimensione maschile, quella del lavoro, interagire con altri uomini. Tv a parte, che non ho mai posseduto, come si applica tutto ciò alle bambine? È un discorso molto interessante, alcuni tra i ricordi più belli della mia infanzia prevedono la rimpatriata in campagna dai nonni (quasi 30 persone) 💖 Attato e SuitFlip ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 161467 Inviato 31 Dicembre 2018 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 31 Dicembre 2018 3 ore fa, Tempesta91 ha scritto: Tv a parte, che non ho mai posseduto, come si applica tutto ciò alle bambine? È un discorso molto interessante, alcuni tra i ricordi più belli della mia infanzia prevedono la rimpatriata in campagna dai nonni (quasi 30 persone) 💖 I maschi regolano le loro emozioni con lo status, la capacità di sopravvivere e prosperare, l'accesso agli uteri. Tutto ciò che faranno o non faranno da grandi serve queste due cose. Dal saper sistemare il rubinetto allo scrivere un brano musicale inaudito. Osservare i modelli maschili di sopravvivenza operativa, è importante perché fanno i film su Jobs o Zuckerberg. Ma non esistono queste persone nella vita reale. Io non avrò mai a che fare con i milioni che mi sbancano in tasca quasi per sbaglio. Avrò a che fare con ordini saltati, con clienti che alla fine tirano un post datato che salta e le tasse però le devo pagare lo stesso. Con problemi quotidiani che nel più imparziale film su Zuckerberg non si vedono. E non è che il papà arrivi la sera dal lavoro a farmi vedere, sentire, la sua giornata e le sue reazioni e micromanagement. Avremo così dei ragazzini scollegati dal micromanagement emotivo - operativo del real world per cui il gap tra dove sono e dove sarò quando il problema non esisterà, si può immaginare di combatterlo solo coi superpoteri, il deus ex machina o una magia. E la loro immaginazione è potente, solo che la useranno per immaginarsi di avere status grazie a magie, scorciatoie, superpoteri, vincite alla lotteria, per abbassare l'ansia del non sapere come fare. Quando hai attorno nove uomini adulti e vedi che l'unico superpotere che abbiamo è che uomo cura uomo, che quando uno è stato abbattuto si fa fronte comune, quando vivi e senti riflettersi dentro di te le loro emozioni implicate, allora cresci capace di gestirti e gestire le cose. Per le femmine è un po' diverso. Certo che oggi possono lavorare se vogliono, ma non vedrai donne suicidarsi perché hanno perso il lavoro o sono state demansionate. Non è lì il loro cuore. Oggi assistiamo ad una lack of empathy ed un livello di pretesa nei confronti dei maschi che lascia sconcertati. Negli usa si parlava di un 70% di psicopatiche ed erano i tempi appena pre social - Facebook. Ogni volta che mi trovo ad interagire con una ragazza, anche intelligente e laureata, mi sembra di stare gridando dietro un vetro antiproiettili e le incomprensioni, il livello doloroso con cui mi rendo conto che non capisce un maschio nemmeno se glielo disegno mi feriscono tantissimo, storie immense, importanti, tirate nel muro non per divergenza di necessità, ma per azioni sue in reazione ad una cosa che ha creduto di capire e non esisteva. Perché quelle bambine da grandi regoleranno le loro emozioni su quelle degli uomini e nel circuito di feedback cercheranno reazioni nei maschi, in quelli che le faranno sopravvivere e le accudiranno. Questa necessità femminile di essere accudite non è culturale e non passa perché una ad esempio fa il medico. E se anche le femministe cercano di dire che sia una cosa che hanno imposto i maschi (sai che comodità)... Studi sulle coppie lesbiche mostrano lo stesso incontro fra due atteggiamenti in cerca di subordinazione per ricevere cure. Ora, il problema è che le donne oggi non sanno cosa sia un maschio. Non è il papà che a casa ha sempre dovuto fare la faccia da poker e ingoiare perché quel porto franco che si era costruito per poter essere debole o triste per lo meno con qualcuno, è stato il suo più grande fallimento, dato che può essere debole coi suoi compagni di caccia, ma li ha persi quando si è fidanzato. Crescendo in mezzo a uomini adulti, quelle bimbe avrebbero visto la complessità sfaccettata delle reazioni vere maschili. Avrebbero visto cosa è un maschio, per cosa è felice, per cosa soffre, cosa sta provando. Lo avrebbero visto centinaia di volte e in varie declinazioni. E così nel loro connettersi con le microespressioni facciali e con le emozioni di questi per regolare le proprie, e nel loro agire per interagire, con queste emozioni, avrebbero avuto un comportamento calibrato, sensibile, femminile. Invece di terrorizzarci per la lack of empathy che rasenta la psicopatia e per l'impossibilità di essere compresi in qualunque modo, non verbale, paraverbale, addirittura verbale spiegato con pazienza. Dopo un mese che ti ha devastato la vita ottenendo un danno per se stessa in cambio... Parlate e ti rendi conto con orrore che lo ha fatto in risposta a quello che aveva capito le avessi detto. Ed è il contrario esatto di quello che avevi detto ed anche il contrario di quello che dicevano i tuoi occhi e il tuo tono, così come il tuo body language e le tue azioni. Fudōshin, Orph, ATTAR e 18 altri ha reagito a questo 8 9 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 161467 Inviato 31 Dicembre 2018 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 31 Dicembre 2018 Il problema è che i libri sono sopravvalutati. Non è che a un certo punto una può leggere un manuale sui maschi ed imparare le reazioni adeguate. Al massimo può reagire in qualche modo a quel che legge sul manuale. Faccio l'esempio del galateo. Devo aver letto un paio di libri a riguardo, ma non ho imparato nulla, non ho ricordi ed esperienze di riferimento. Al massimo mi può dare un po' di ansia se sono al ristorante mentre cerco di ricordare cosa ci fosse scritto di fare con quella posata strana. Ma mi rendo conto che quando ho un gesto gentile o galante, mentre lo sto facendo ho in mente l'uomo cui lo vidi fare mentre lo faceva. E, senza alcuna ansia nel cercare di ricordare cosa fare e dove l'abbia letto, automaticamente entro per primo in un posto pubblico nuovo mentre dico "faccio strada". Per una ragazza c'è lo stesso problema, che è un poco differente. Infatti dei gran modelli femminili non le servono, dato che per essere donna le basta arrivare viva a 14-15 anni. Dal momento in cui ovula, è donna e non le è richiesto di emergere per competenza e capacità sugli altri per potersi riprodurre. Tuttavia... Non è dicendole o facendole leggere che saper cucinare è importante, che la si convince a voler fare da mangiare qualcosa di buono. Avesse visto durante la crescita le reazioni e la gratitudine che i maschi veri (off line, che fanno parte della tua vita reale) dedicavano alle tre tipe che avevano cucinato, lei si sarebbe messa a giocare con le pentoline. Perché vuole quelle reazioni. E anni dopo sarebbe stata quantomeno capace di cucinare decentemente. Che è una cosa che dura anche dopo il muro. Invece quella ragazzina vede solo tipe photoshoppate che con un selfie ricevono reazioni che non esistono da maschi che non sono veri. Sono a 500 km. E quello che le viene spontaneo è farsi dei selfie. Se a quel punto arrivi e le spieghi che hai frequentato volentieri delle over muro perché arrivare in una casa con la vasca calda d'inverno e una cenetta ben cucinata era ciò di cui avevi bisogno quella sera, lei non capisce e pensa che tu credi che le donne debbano stare ai fornelli. Ma non è qualcosa che credo. È qualcosa che sento e che sprigiona in me delle reazioni emotive profonde e ataviche. Potrei anche dire in risposta che allora gli uomini non devono andare nel frattempo a far legna. Ma ci sono delle ragioni, se una donna nel vedermi spaccare legna e accendere il fuoco si bagna molto più che con un mio selfie dal profilo migliore, le stesse ragioni per cui dopo aver spaccato legna con l'accetta nella saliva di un uomo si registra un'impennata di testosterone notevole. Solo che se lei non ha visto gli uomini spaccare legna e accendere il fuoco... Allora non può conoscere quel desiderio viscerale di spentolare per loro qualche leccornia che le nasceva e cresceva dentro mentre osservava gli adulti farlo e gratificarsi, gli uni e l'altre, in quel feedback emotivo circolare che è il nostro sistema circolatorio intersoggettivo. Trilly, dave87, swiss_predator e 18 altri ha reagito a questo 12 9 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 161467 Inviato 31 Dicembre 2018 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 31 Dicembre 2018 Io... Non sono qui a dire che tutto è perduto perché abbiamo avuto un'infanzia mononucleare e siamo fottuti. C'è una via d'uscita. Anche da grandi. L'ho vista funzionare. Siamo in tempo ad imparare gli uni dalle altre. In quel porto franco e territorio neutro che è l'amicizia M/F Quella vera, che ha degli obiettivi strategici più importanti di quel solo utero o delle reazioni di quel solo maschio. Non la friendzone maledetta. Quell'amicizia operante che porta uteri e contatti maschili importanti a lui, sicurezza, strategia, logica, visibilità e contatti maschili importanti a lei. È dentro quelle amicizie che una donna osserva dal vivo i dietro le quinte delle storie dei maschi, conosce e capisce attraverso le reazioni dei suoi amici, le altre donne e quanto siano scalibrate. Impara ad avere un minimo di empatia. E parimenti i maschi sentendo le amiche sempre e solo chiedere cose su come rovinare la felicità di questo o quel tipo che nemmeno amano ma lo vogliono vedere sotto, chiedere cose su come portare via dei soldi a questo o quello, iniziano (coi loro tempi) a sentire meglio che cosa, è quella roba che c'è attorno alla figa. È un po' di settimane che ho voluto fare una trilogia o pentalogia dedicata all'argomento amicizia M/F. Ci sono molte parti che devo girare perché avermi visto "entrare per primo in un posto nuovo e dire "faccio strada"" è molto diverso dall'averlo letto o sentito dire dalla mia faccia in video. Ci vorranno tempo e risorse che al momento non ho. Però intanto coltiviamole queste amicizie. Non è tardi per fare Clan. Per una ragione semplice. "un cane può imparare nuovi giochi ma non può imparare nuovi modi di imparare nuovi giochi" Clan è il nostro modo di imparare nuovi giochi. È quello che siamo. Non una cosa che insegno o trasmetto con un post, un video... È già lì. Anche dopo una vita di "mononucleosi". Trilly, SuitFlip, Draconicus e 13 altri ha reagito a questo 5 11 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Attato [Élite] 4904 Inviato 31 Dicembre 2018 Condividi Inviato 31 Dicembre 2018 (modificato) 4 ore fa, ^'V'^ ha scritto: È quello che siamo. 4 ore fa, ^'V'^ ha scritto: Non è tardi per fare Clan. Con le tue frasi e queste belle speranze stiamo giungendo alla di quest’anno grazie @^'V'^ Modificato 31 Dicembre 2018 da Attato SuitFlip, ^'V'^ e Tempesta91 ha reagito a questo 2 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ribes [Partecipante] 135 Inviato 28 Gennaio 2019 Condividi Inviato 28 Gennaio 2019 come è finita questa storia ? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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