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Pillola di Motivazione 2: il VERO metodo per raggiungere gli obiettivi (secondo Schwarzy)


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Giraluna
5 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Che tra meno di cento anni saranno cibo per vermi ed avranno passato la loro vita nella menzogna e nella povertà di spirito. (Beati) 

Non pochi giorni fa lessi la frase che segue:

Liberta.png.76107ec1b37f482e9c23f6ae807c6f31.png

In questo caso si riferisce a chi rimane volontariamente dentro il recinto. Forse vale anche per me il concetto di condanna legato alla Libertà, nonostante stia uscendo da quel recinto. 

Ieri ho iniziato a tesserne la prima bozza e ti confesso che arrivata a sera ero molto eccitata. Guardo The Sleepers e penso che quando darò il via a tutto non potrò condividerlo con tutti.  

Questo mi rende meno libera o più libera della massa? 

Per loro sarebbe una condanna quello che per me è realizzazione. E per me sarebbe una condanna quello che per loro significa essere liberi. Forse sono più libera a proteggere questa libertà che a sbandierarla. 

O più semplicemente sono una vigliacca. 

Ecco chi era forse il protagonista di Shame: un vigliacco in versione rivisitata, ossia colui che mai rinuncerebbe al suo stato per accontentare gli altri, ma che avrebbe accontentato (gli altri) qualche volta solo per non dover sentire quella quantità di parole inudibili. 

A volte è molto meglio fare Flight.

La responsabilità di essere liberi e tutto ciò che ne comporta induce spesso a sorridere e a dar ragione d essere a costoro piuttosto che optare per la lotta a chi esiste veramente. Si tratterebbe di lottare contro i fantocci, dopotutto.

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2 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Anche perché prima della quinta volta che sto con una non sto vivendo nulla di quello che cerco e nemmeno di quello che ho davvero da offrire. 

Vivo per collezionare momenti, non cose o persone, momenti che siano valsi la pena di tutto questo schifo, e voglio condividerli con donne che riescono a darmi quella qualità di momenti solo quando c'è amore, intimità, comunanza, e varietà.

Quei momenti tuttavia si frantumano e rimangono come vetri rotti nel mio cuore e giù fino alla pancia, quando la coprotagonista non è più raggiungibile, non è più testimone del mio momento come io lo sono del suo.

Riconosco a malincuore che collezionare dei più uno o farsi infinocchiare da una sono cose molto più facili da perseguire, perché rispondono alla chick logic del bianco o nero, che è un disagio mentale, un errore di funzionamento del pensiero che si fa dicotomico, rigido e completamento sordo a qualunque reality check.

Sto circa nella stessa barca di sensazioni (poi ovviamente ognuno ha il suo vissuto).

Curioso come mio fratello sia molto più "freddo" tipo che se deve sborrare una che non è la sua tipa, capito il meccanismo lo fa e ricerca solo la varietà che gli è utile per continuare a restare focused.

Scherzando mi dice sempre si vabbè ma te ci devi sempre mettere la testa devi farle "innamorare"... perdita di tempo.

Io provo a spiegargli che io non voglio assolutamente "farle innamorare"  a me servono i momenti ma niente siamo diversi.

E il suo metodo è sicuramente più efficiente.

 

 

Modificato da Orph
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Zema
4 ore fa, Orph ha scritto:

Collego questa cosa al post di @Zema sul 2018 che ho letto prima:

Ora a me del più uno non è mai importato una cippa, a me piacciono i momenti da collezione per dire.

Secondo te/voi al di la di come la si declini sono solo due rami dello stesso albero?

Perchè non lo so mi da l'idea delle volte che su queste due tipologie di impostazione il drive sia differente...

 

Dico la mia essendo stato citato.

Nella mia vita ho potuto vivere decine e decine di momenti da collezione. La maggior parte di essi, come l'unica volta in cui ho fatto l'Amore, non ha neanche un report.

Giusto per citarne alcuni qui sopra al forum:

[LR] - Velluto

[LR] - Poker (l'ultimo dei 4 date)

[LR] - Boulevard of Broken Dreams (master piece assoluto)

e tanti altri che ora non ricordo o che sono disseminati nei vari diari.

Ora, nel corso della mia "carriera" (passami il termine calcistico) da player, ho avuto alti e bassi. Sono passato attraverso One Itis lancinanti (addirittura 3 in contemporanea), momenti di confusione (in cui non sapevo cosa fare della mia vita e avrei voluto morire), passionalità mista a rabbia (dopo esser stato innamorato, per la furia legata alla perdita di quella ragazza ho fatto 46 Fclose in un anno pensando a lei), collezionismo spiccio da fregacazzi +1 (tutto l'ultimo anno praticamente e anche tanti momenti degli scorsi anni) e anche tanta poesia tradotta in arte seduttiva.

Penso sia una questione anche legata alle fasi della vita. Dopo essere stato il "re del mantenimento" tra fine 2015 ed inizio 2018, portando avanti 3 Fuck Buddy e una LTR per 2 anni e mezzo in contemporanea ed avendo a rotazione, nel corso dello stesso periodo, tante altre Fuck Buddy e/o relazioni aperte, ho compreso che la mia strada non è quella.

E' dal 2014 che ho sperimentato Dark Alliance con più donne tutte a conoscenza le une delle altre ma alla fine..

dopo tutto questo tempo ho davvero capito che non fa per me. 

Io godo dal segnare quel +1 sul contatore a fine serata, godo a sentire quel click metallico quando segno un'altra tacca, godo nel sbarrare l'ennesimo numerino che mi separa dall'obbiettivo sull'agenda. E' per questo che mi si rizza sempre e comunque con chiunque e sotto qualsiasi tipo di alterazione psicofisica, perché l'attrazione ha un'importanza nulla rispetto a quanto sono focalizzato sull'obbiettivo. 

Ciò nonostante, confesso.

Mi piacerebbe avere dei momenti da collezione anche nel 2019. Ma che siano degni di questo nome. Credo che alcuni momenti siano da collezione proprio perché siano rari, rendendo  "da collezione"  ogni momento che si vive, credo che si perderebbe molto dalla magia intrinseca in questi attimi. 

Intendo dire che in un anno, se porti a letto 20 ragazze e tutte e 20 le consideri "da collezione"..è un po', non so, farsata la percezione dei momenti (sto facendo un esempio generico).

Preferisco portarne a letto (sempre che un letto ci sia, viste le mie dinamiche) 100 e ricordarmene 3 di quelle, come davvero importanti.

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5 minuti fa, Zema ha scritto:

E' dal 2014 che ho sperimentato Dark Alliance con più donne tutte a conoscenza le une delle altre ma alla fine..

dopo tutto questo tempo ho davvero capito che non fa per me. 

Io godo dal segnare quel +1 sul contatore a fine serata, godo a sentire quel click metallico quando segno un'altra tacca, godo nel sbarrare l'ennesimo numerino che mi separa dall'obbiettivo sull'agenda. E' per questo che mi si rizza sempre e comunque con chiunque e sotto qualsiasi tipo di alterazione psicofisica, perché l'attrazione ha un'importanza nulla rispetto a quanto sono focalizzato sull'obbiettivo. 

Ciò nonostante, confesso.

Mi piacerebbe avere dei momenti da collezione anche nel 2019. Ma che siano degni di questo nome. Credo che alcuni momenti siano da collezione proprio perché siano rari, rendendo  "da collezione"  ogni momento che si vive, credo che si perderebbe molto dalla magia intrinseca in questi attimi. 

Intendo dire che in un anno, se porti a letto 20 ragazze e tutte e 20 le consideri "da collezione"..è un po', non so, farsata la percezione dei momenti (sto facendo un esempio generico).

Preferisco portarne a letto (sempre che un letto ci sia, viste le mie dinamiche) 100 e ricordarmene 3 di quelle, come davvero importanti.

Grazie Zema per la risposta a te come ad Aivia, mi piaceva confrontare il drive iniziale che spinge ognuno di noi perchè secondo me e come giustamente dici in questo post:

Tu hai capito quello che fa per te e ti muovi di conseguenza, ma lo hai capito con l'esperienza, vita vissuta e fatti.

Questo secondo me è un insegnamento FONDAMENTALE.

  • Grazie! 2
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senza nome
2 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Puoi provare a cercarlo con le varie keyword, io con una rapida ricerca non l'ho trovato. 

Però casomai lo trovassi, o qualcosa di simile, bada bene che non puoi confrontarlo o svrapporlo in cerca di similitudini e differenze, dato che il loro circuito della dopamina funziona in modo diverso, al di là del rilascio che puoi eventualmente confrontare, loro hanno un reuptake differente, e questo significa in soldoni che a parità di addestramento ed istruzione e a parità di target da conseguire, obiettivo, loro lo cercheranno di raggiungere in un modo che a te pare strano. 

 

1-s2.0-S0306452214004254-gr1_lrg.jpg

Questo grafico ad esempio mostra la risposta dopaminica all'amfetamina. 

Per gruppo di controllo si intendono cervelli maschili e femminili normali, per AGT si intendono cervelli maschili e femminili che prima della nascita sono stati esposti a molto cortisolo, ormone dello stress. 

(La madre molto stressata). 

 

Noti allora che il funzionamento è opposto. 

Chi viene al mondo in un teatro operativo stressante (dato che stressava la madre) se è maschio avrà una risposta dopaminica più incentivante e forte alle cose che lo nutrono. In modo da eventualmente rischiare pur di risolvere le cose. 

Se è maschio, parimenti, ed è nato in un mondo percepito dalla madre come rilassante, avrà meno propensione al rischio pur di essere incentivato dal premio della dopamina. 

Questo spesso ci porta a dire "chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane". 

L'amfetamina è presa come indice perché ha una risposta altissima, ma facendo le dovute proporzioni puoi riportare alle altre sostanze ed esperienze premianti il grafico. 

Se è femmina avrà invece una più bassa azione incentivante se esposta a cortisolo in abbondanza (stress) quando era nella pancia. 

Pare essere un modo per proteggerla dal cercare il piacere, rischiando, in un mondo stressante e pericoloso. 

Se è femmina ed è nata in un teatro operativo considerato sicuro e privo di rischi, avrà addirittura la propensione a rischiare pur di ottenere incentivi che ha un maschio nato in un teatro pericoloso e stressogeno. 

Perché, appunto, è non rischiare, per lei. 

 

Qui il problema femminile è dovuto al fatto che un conto è somministrare alle madri corticosteroidi durante la gestazione per avere una reale sensazione di stress. 

Un conto è l'intricato complesso di paturnie e seghe mentali, vizi procedurali del pensiero, ansie e paranoie con cui una madre media riesce a stressarsi e trovare cause di angoscia e vittimismo anche se è ospite in un 5 stelle. 

Questo porta ad avere figlie più circospette nei confronti di una sana ricerca di contatto sessuale. 

E il problema di fondo è sempre lo stesso: 

Le madri incinte, come tutte le femmine, combattono il cortisolo, lo stress, con l'ossitocina. Esattamente come noi lo combattiamo con il testosterone. 

Ossitocina che, ahimé, in natura si può produrre in quantità sane e sufficienti solo vivendo in clan, tribù, ed avendo scambio di conversazione, cure e contatto fisico reale con altre donne e persone in generale, oltre al 15% massimo che si ricava dal farsi chiavare da uno. 

Togli il Clan dall'equazione biologica di base, e hai donne che sono sempre stressate, che chiedono al maschio conversazione e presenza, attenzioni, quando a lui dovrebbero chiedere il 15% da sesso, che frustrate dalla assenza e lontananza di lui anche se è a due metri cercano le attenzioni e la conversazione nei social e su whatsapp, che però mancando di grooming reale e contatto fisico le lascia prive di ossitocina ma comunque in craving della stessa in loop, creando così madri stressate anche in un ambiente rilassante e sicuro, che creano figlie meno propense all'incentivo sessuale e alla ricerca della felicità se costa una qualche decisione o rischio. 

 

Grazie, capito.

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Gainsbourg
5 hours ago, ^'V'^ said:

Considerando che gli studi sui cromosomi Y e X dimostrano che deriviamo da 16 X per ogni Y, ossia che in passato gli uomini migliori ingravidavano in media 16 donne a testa, credo che parlare di trauma alla base della massima espressione della nostra natura più pura sia fuorviante a meno che non vogliamo considerare la vita stessa, che non abbiamo scelto e in cui ci siamo trovati, una MST e un trauma di nascita. 

E' interessante a questo proposito notare come i media abbiano creato confusione nelle persone, arrivando a quella farsa ridicola che è stato il film Shame. 

Bellissimo film, che tuttavia prova a dimostrare una tesi non tesi e che mostra un maschio come dovrebbe essere, ma a volte lo fa piangere a caso per suggerire che sia malato, fino a lasciare in sospeso qualunque considerazione quando parlando con la sorella si dicono qualcosa come "non siamo cattivi, è che abbiamo passato cose brutte" o un'altra frase simile che comunque riflette il nulla scientifico cosmico che ruota attorno al concetto di salute maschile spacciata nei tribunali come malattia, fino ad appellarsi alla nullità scientifica della psicanalisi e farlo addirittura in modo vago, nemmeno becero e deterministico unicausale come le buffe teorie di inizio secolo scorso. 

 

A proposito del film Shame, e riferito anche a tutti gli altri che lo hanno citato nella discussione (@Giraluna, e @Orph mi pare) mi scuserete se vado fuori dal seminato, e mi scuserete anche se quello che scrivo tutto sommato può interessare molto di più chi è appassionato di cinema rispetto a chi segue le dinamiche relazionali, ma

Spoiler

nel film Shame, almeno secondo la mia personale visione, il nocciolo della questione non è l'impossibilità del protagonista ad avere una vita relazionale soddisfacente per via del fatto che è "malato" di sesso, bensì : l'impossibilità del protagonista ad avere una vita relazionale soddisfacente a causa del fatto che, a tutti gli effetti, lui è innamorato della sorella. Un amore impossibile che genera sofferenza. Sofferenza che trova espressione attraverso il "satirismo". 

Una distinzione a mio avviso che sposta tanto, nel giudizio critico e sociale del film.

 

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Dexter78
4 ore fa, Giraluna ha scritto:

Lo guardai la prima volta alle superiori. La mia compagnuccia di banco mi parlava di questo attore figone e di andarlo a vedere in quel film. 

Baaabbene. Vediamo un po. 

La prima scena lo inquadra nudo. Bello. Poi la trama inizia a tessersi. Il suo dolore di doversi nascondere in ufficio a masturbarsi, la sua espressione ogni volta che scopava la classificherei di inadeguatezza e vergogna. Appunto Shame. 

Io invece vedevo altro. Vedevo un uomo realizzato professionalmente che si poteva permettere il sesso di quantità e qualità che voleva. Per due orette circa sono evasa. Suprema fu la scena del suo ffm e quella dove infilava la mano sotto la gonna della tipa rimorchiata al banco del bar. 

Per tutta la durata del film per me la vergogna furono il fatto che il capo dovesse insultarlo per farlo rientrare in asse e la scena in cui piange a dirotto.  

Nel finale, in treno, osserva una donna piacente e dal suo sguardo s intuisce che cosa (giustamente) le farebbe. 

Il film aveva il chiaro scopo di deviare l attenzione dello spettatore sul fatto che fosse malato. Forse infatti sono stati in pochi a notare che per quella pellicola è stato scelto un attore dal fisico statuario e dai chiari richiami sessuali ovunque egli cammini. Volevano forse in qualche modo suggerire che il bello, realizzato è in realtà infelice e che bisogna accontentarsi sia fisicamente che sul resto per essere felici.  

Non avrebbero di certo potuto metterne uno che non suggerisse voglia di salutare sesso al suo posto altrimenti sia mai che poi il pubblico si sveglia e fa quello che va fatto proprio come nel film. 

Quello è un classico di certi film. Un po' come Cristian Grey. Se sei a un certo livello puoi permetterti ciò che vuoi e avere anche l'assoluzione e il compatimento. L'amico al bar se ne va con la coda tra le gambe, al protagonista basta uno sguardo e le flesha tutte. 

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1 ora fa, Gainsbourg ha scritto:

nel film Shame, almeno secondo la mia personale visione, il nocciolo della questione non è l'impossibilità del protagonista ad avere una vita relazionale soddisfacente per via del fatto che è "malato" di sesso, bensì : l'impossibilità del protagonista ad avere una vita relazionale soddisfacente a causa del fatto che, a tutti gli effetti, lui è innamorato della sorella. Un amore impossibile che genera sofferenza. Sofferenza che trova espressione attraverso il "satirismo". 

Una distinzione a mio avviso che sposta tanto, nel giudizio critico e sociale del film.

Cosa ti fa sentire che sia innamorato della sorella? 

Vado a memoria: 

Il fatto che gli scenda una lacrima insieme a me quando lei canta di voler essere anche lei parte di questa cosa troppo in alto per le sue possibilità che è New York? Lì ho pianto pure io, non ne sono innamorato, e me la sono riascoltata tante volte come brano musicale interpretato da lei per piangere un altro pò facendo il bagno. 

Il fatto che gli stia sul cazzo di brutto che lei si sia fatta sborrare dal suo capo? Lì sono stato male anch'io, è una cosa da maschi, non sono stato male perché innamorato di lei, ma perché sono un maschio e so che cazzo deve essere il tuo capo arrogante, insensibile e ignorante che ti sborra nella sorella. 

Il fatto che non la voglia in casa e che non le risponda mai al telefono? Quello in effetti lo faccio anche io quando sono innamorato, ma anche se non lo sono. 

Il fatto che ci rimanga molto male quando lei si dissangua nella vasca? Io ormai su 'ste cose ho una freddezza da sovraesposizione che sembro un chirurgo scazzato in turno di guardia, ma magari per lui era solo la seconda o terza volta. Ci sta. 

A te come è salita questa impressione? 

Te lo chiedo per un motivo specifico, non per capire se ne fosse o meno innamorato, ma perché diverse persone compreso me vedono cose diverse in quel film e mi piace conoscere il riflesso degli altri sullo stesso schermo. 

Ad esempio... quando fa cilecca con la collega e poi però chiama una puttana e tutto va alla grande... 

All'inizio della scena sia io che un mio amico sapevamo, sentivamo, che se avesse drizzato sarebbe stato roba da film, incongruente con la realtà delle sensazioni. 

Entrambi sapevamo dall'inizio della scena, essendoci immedesimati (riflessi) che sarebbe arrivata la cilecca. 

La ragione, tuttavia... in noi due era diversa. 

La mia sensazione derivava dal fatto che lei lo avesse stremato di cazzate sulla monogamia a cena e poi lo avesse pure mandato a farsi una sega la sera del date, si noti che ci aveva provato lei. 

Poi un pomeriggio è in vena e quando decide lei si va a scopare. Certo, a me così non si rizza nemmeno con le molecole. 

La sensazione del mio amico era molto più immediata: certo che non poteva drizzare. Perché lei ci stava. 

 

Già... 

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Giraluna
58 minuti fa, Gainsbourg ha scritto:

@Giraluna, e @Orph mi pare

Non ti ha preso la mia citazione. Ti ho visto nell anteprima dei thread nella lista contenuti. 

Del rapporto con la sorella ricordo la scena dobe lei tenta il suicidio, la sera al locale dove canta e le litigate. 

Francamente un attaccamento fra loro lo avevo notato, ma non l ho ritenuto di natura incestuosa. Solo ... ehm ... all epoca d invidia.

Ero adolescente la prima volta che lo vidi perciò sapevo solo che il mio clitoride, se ruggiva a certe scene, non poteva essere una vergogna. La seconda invece poco dopo essere entrata nel forum. La mia consapevolezza era in entrambi i casi molto soffocata e scalpicciava per uscire.

Ora se lo riguardassi avrei lo stesso desiderio di realizzare certe scene più l attenzione al dettaglio di cui parli per poterti rispondere in un secondo momento con più accuratezza. Ma sono comunque femmina: i desideri di un maschio li posso capire solo fino ad un certo punto Gain. 

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