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Le fottute montagne russe


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Sottone

Cronaca di una ripresa lunga e molto faticosa. 

Sono passati ormai 3 mesi e mezzo da quando sono stato lasciato. Più di un mese da quando le scrissi con astio dopo non aver ricevuti gli auguri di compleanno (dove di conseguenza venni bloccato dagli ultimi canali dove ancora non lo ero). 

I primi 2 mesi sono stati una costante. Tutto uguale. Pensieri che timidi provavano ad evolversi ma che venivano spinti giù dal dolore. Pochissimi progressi, ma finalmente riuscii ad arrivare alla tanto attesa fase del lutto. 

Questo ultimo mese invece ho fatto enormi progressi. Ho cambiato molto di me, nonostante non abbia ancora risolto problemi economici del periodo so che sto intraprendendo la strada giusta. 

Conosco nuove persone, tutte collegate a ciò che ora ritengo la mia priorità: la stabilità economica. Mi butto in nuovi progetti, mi sto facendo conoscere ed apprezzare. 

A volte mi sento veramente una forza della natura, sento di aver superato la situazione, di aver superato alcuni miei problemi. 

Invece poi basta un nulla, tipo lo svegliarmi per 2 giorni di seguito con lei in testa, per farmi ricadere nel baratro. Per farmi diventare curioso. Per farmi cercare notizie nel profilo dell'amica. O il semplice quanto deleterio controllare se sia stato o meno sbloccato da sua grazie miss sto cazzo.

Non dovevo controllare, non dovevo essere curioso. Ma ormai è successo e sento di nuovo la necessità di essere contattato. Sento ancora l'incredulità di come tutto si sia concluso. Senza scuse, senza un rapporto civile. 

Che stronzata il rapporto civile. So benissimo essere una scusa, ma quanto mi avrebbe aiutato il non essere ritenuto un mostro lo so solo io. 

Sarà il natale, saranno le feste, ma sto molto peggio oggi rispetto a 1-2 settimane fa. 

Ieri ero convinto che oggi mi sarei svegliato con altri pensieri, invece oggi il pensiero va solo là. 

Cosa fare: accettarlo. Capire che è "normale" continuare a pensare, anche se ormai a fasi alterne.. Pensare che è "normale" avere ancora voglia di parlare con una persona che ci ha mostrato il biglietto di sola andata per gli inferi. 

Ma poi ti guardi allo specchio, capisci che di normale non c'è proprio nulla, e non puoi fare altro che guardarti schifato. 

  • Sigh 1
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askfra

Comprendo e condivido ogni tua singola parola.

Siamo nella stessa situazione fratello, io sono stato lasciato meno di 4 mesi fa, con le dinamiche classiche (il giorno prima sesso e "ti amo" e quello dopo uno sconosciuto) quindi so benissimo quello che stai passando.

Quello che mi aiuta, e confrontarmi col "me stesso" di 4 mesi fa. Arreso, debole, senza forze, grinta, e con solo lei per la testa.

Ora, lei c'è ancora, ma presto non ci sarà più.

Rispettiamo i tempi e i dolori del lutto, ci attendono tante altre cose belle

Un abbraccio

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Sottone
44 minuti fa, askfra ha scritto:

Comprendo e condivido ogni tua singola parola.

Siamo nella stessa situazione fratello, io sono stato lasciato meno di 4 mesi fa, con le dinamiche classiche (il giorno prima sesso e "ti amo" e quello dopo uno sconosciuto) quindi so benissimo quello che stai passando.

Quello che mi aiuta, e confrontarmi col "me stesso" di 4 mesi fa. Arreso, debole, senza forze, grinta, e con solo lei per la testa.

Ora, lei c'è ancora, ma presto non ci sarà più.

Rispettiamo i tempi e i dolori del lutto, ci attendono tante altre cose belle

Un abbraccio

Un'altra costante di questi mesi è l'aiuto che ho ricevuto qui sul forum. Grazie. Mi hai dato una chiave di lettura che il mio cervello non mi faceva vedere. Rapportavo il mio malessere di oggi al mio benessere di 1 settimana fa...quando invece bastava rapportarlo al mio malessere di 3 mesi fa! 

È la vita, c'è poco da fare. Delle volte non ci permette di dire le ultime parole ai nostri cari prima che muoiano, figuriamoci se per la vita possa essere un diritto parlare con una che ci ha mangiato, digerito ed espulso. 

Avanti tutta. La felicità arriverà, la faremo arrivare. 

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PaoloG

È normale... 4 mesi sono pochi. Continua a pensare solo a te... Ci vuole tempo e quel tempo impiegalo per provare a migliorarti! 

Unico consiglio che mi sento di darti...

Quando sentì il bisogno di “controllarla” forzati a non farlo...Sei ancora dipendente. È una droga e l’astinenza è dura... Ma è proprio per questo che devi resistere ancora di più! La droga fa male! 

Se non ce la fai affidati uno specialista! Non é un peccato mortale.... Anzi

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ppp

@Sottone

quello che ti fa male è che lei ti abbia visto come un mostro o che ti sei sentito un mostro?

l'errore che hai fatto è stato il non lasciare andare, il non aspettare (prima del no conctat), il voler insistere pensando di essere corrisposto.

e forse in un primo momento lo eri, visto che riuscivate a fare pace. però proprio per questo il meccanismo ti è sfuggito di mano: litighiamo, mi lascia, la inseguo, insisto, torniamo insieme... però a volte quando si diventa "abusivi" nella vita di un'altra persona si rischia di far trasformare i sentimenti in altro. 

una mente sana come la tua quando capisce tira il freno a mano e si stoppa. il vero stalker fa ben altro.

lei credo che non voglia tornare assieme (e forse una storia con tanti litigi, punti di vista troppo diversi, era destinata a finire) però quando le hai scritto non eri ancora pronto e sei stato aggressivo? eccessivo?

in risposta a questo ti ha bloccato.

bisogna imparare a lasciare andare, se impari questo non sarai più visto come stalker o mostro da nessuno. neanche da te stesso.

se impari questo la prossima volta che sia lei, o in tutt'altra situazione sarai capace di misurarti e di sentirti fiero di te.

Modificato da ppp
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20 ore fa, Sottone ha scritto:

 

È la vita, c'è poco da fare. Delle volte non ci permette di dire le ultime parole ai nostri cari prima che muoiano, figuriamoci se per la vita possa essere un diritto parlare con una che ci ha mangiato, digerito ed espulso.

Io a volte ho provato a scrivere (su file di testo o word)  quello che volevo dire a ragazze che mi avevano dato il benservito  o sapevo che me lo avrebbero dato di li a poco, o che mi avevano rifiutato. Lo facevo per riordinare le idee. E per mia esperienza personale ti dico che  le ultime parole che vorresti dire a una donna, sono sempre penultime. Se continui a pensare a lei, avrai sempre un caleidoscopio di emozioni dentro di te, e le diresti ogni volta cose nuove, magari diverse, magari opposte. Perchè tutto si mescola, rabbia, nostalgia, mancanza, repulsione, attrazione, sensi di colpa, voglia di possesso.  Provaci e vedrai... che qualunque cosa scrivi/pensi sarà sempre provvisoria.

Nessuna parola o messaggio può lenire la sensazione dell'abbandono e della perdita.

L'unica soluzione è non pensarci più e lasciare scorrere il tempo.

Modificato da alexg80
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Sottone
3 ore fa, ppp ha scritto:

@Sottone

quello che ti fa male è che lei ti abbia visto come un mostro o che ti sei sentito un mostro?

l'errore che hai fatto è stato il non lasciare andare, il non aspettare (prima del no conctat), il voler insistere pensando di essere corrisposto.

e forse in un primo momento lo eri, visto che riuscivate a fare pace. però proprio per questo il meccanismo ti è sfuggito di mano: litighiamo, mi lascia, la inseguo, insisto, torniamo insieme... però a volte quando si diventa "abusivi" nella vita di un'altra persona si rischia di far trasformare i sentimenti in altro. 

una mente sana come la tua quando capisce tira il freno a mano e si stoppa. il vero stalker fa ben altro.

lei credo che non voglia tornare assieme (e forse una storia con tanti litigi, punti di vista troppo diversi, era destinata a finire) però quando le hai scritto non eri ancora pronto e sei stato aggressivo? eccessivo?

in risposta a questo ti ha bloccato.

bisogna imparare a lasciare andare, se impari questo non sarai più visto come stalker o mostro da nessuno. neanche da te stesso.

se impari questo la prossima volta che sia lei, o in tutt'altra situazione sarai capace di misurarti e di sentirti fiero di te.

Complimenti, hai interpretato in modo corretto il tutto. 

Durante la crisi non sono stato lucido, ho perso di vista me. Non ero al centro del mio mondo, c'erano le sue turbe. Fossi stato lucido, e la prossima volta faró di tutto per esserlo, lascerò andare chi non mi permette di stare bene. Perché a prescindere dalla sua decisione quello che non mi perdono è di essere rimasto. 

Si, mi ci sono sentito un mostro. Perché non le ho permesso di andare via e perché non ho permesso a me stesso di andare via. Pensavo, erroneamente, che tornava perché mi amava. Poi passa il tempo e capisci che tornava solo perché insistevo e quindi si, un mostro. 

Per quanto riguarda lo stalking purtroppo delle volte abbiamo a che fare con persone limitate, che gridano allo scandalo dopo aver visto 2 servizi in tv senza aver capito neanche di cosa parlavano. Io un giorno venivo accusato di essere uno stalker, da lei e dalla sua famiglia, e un giorno dopo mi si portava la colazione a casa. 

Ho subito uno stress emotivo per un anno che non augurerei a nessuno, ecco che riappare il mostro, cosa cazzo ho permesso...essere giudicato da un branco di provincialotti. Uso questi termini perché per lei provavo amore, ma per la sua famiglia no. Quindi a lei l'ho perdonata, io invece non mi sono ancora perdonato per come mi sono fatto trattare. 

Per quanto riguarda il mio messaggio d'astio dopo il compleanno, purtroppo o per fortuna mi accorsi dopo 2 mesi che lei aveva cambiato numero di telefono (naturalmente a causa mia). Lì mi sono sentito un mostro, l'ho fatto presente e sono stato bloccato. La volta precedente (un mese prima) le avevo scritto che non avevo astio nei suoi riguardi e che l'avrei protetta qualora ce ne fosse stato il bisogno. Lei rispose tutta contenta. Che non mi avrebbe fatto gli auguri 20 giorni dopo non me lo immaginavo e quindi ho accusato. 

Il saper lasciar andare, ti assicuro che me lo sono tatuato sul petto. 

Se lo avessi fatto ci saremmo lasciati in un modo migliore. Purtroppo sul momento il come mi sono comportato rappresentava per me l'unica opzione possibile. 

Grazie

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ppp

credo che tornava perché innamorata, non si torna solo perché l'altro insiste, non per un anno.

però ogni volta che tornavate l'equilibrio era sempre piú precario, probabilmente la famiglia vedeva che piangeva, che sfioriva per i litigi e voleva proteggerla, le consigliavano di staccare... e forse non avevano tutti i torti perché, adesso lo sai anche tu, non stavate più bene, l'amore dev'essere un vento armonico che inspira al miglioramento, allo stare bene insieme, al raggiungere obiettivi e non una tempesta scomposta.

per perdonare te stesso e non vederti più come il mostro:

*devi capire cosa e dove stavi sbagliando ✔️

*devi accettare che hai reagito male perché non avevi gli strumenti giusti ✔️

*devi accettare il fatto che non puoi cambiare il passato ✔️

                                  e che non puoi far cambiare il giudizio di te su cose che hai fatto perchè non dipende dalla tua volontà e dal tuo impegno di oggi, tu puoi                                     chiedere scusa  qualora  ne sentissi ancora il bisogno per te stesso o sorgesse l'occasione ma devono essere gli altri se hanno interesse                                    a  cambiare idea ma questo poco conta  quello che conta è che puoi cambiare le tue azioni ed il tuo giudizio su te 

*devi lavorare per creare un nuovo te che capisce quando è il momento di lasciare andare e farlo nel modo giusto e quando la vita ti metterà  di fronte ad                                             una  cosa simile (possibilmente non sentimentale 😉) e lo farai nella giusta misura sarai fiero di te

 

 

è giusto lavorare su se stessi perché è quello che possiamo/dobbiamo fare. ma il rapporto di coppia è una danza che si balla in due e di sicuro anche la tua ex avrà sbagliato in molte cose e avrà molte cose da farsi perdonare e da perdonarsi. questo resta a lei. per il resto lascia fottere quello che pensa lei di te! 

nella fase finale del vostro rapporto burrascoso durato un anno hai più volte sperimentato la perdita, quindi se ci pensi in realtà hai elaborato questa cosa più di quanto pensi..la curiosità resterà per sempre in noi come in loro e se il rispetto reciproco non si è perso del tutto, prima o poi per caso vi incrocerete e se te lo sentirai parlerete.

per il resto affrotiamo queste fottute montagne russe conseguenza dell'aver amato!

 

Modificato da ppp
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Sottone
18 ore fa, ppp ha scritto:

credo che tornava perché innamorata, non si torna solo perché l'altro insiste, non per un anno.

però ogni volta che tornavate l'equilibrio era sempre piú precario, probabilmente la famiglia vedeva che piangeva, che sfioriva per i litigi e voleva proteggerla, le consigliavano di staccare... e forse non avevano tutti i torti perché, adesso lo sai anche tu, non stavate più bene, l'amore dev'essere un vento armonico che inspira al miglioramento, allo stare bene insieme, al raggiungere obiettivi e non una tempesta scomposta.

per perdonare te stesso e non vederti più come il mostro:

*devi capire cosa e dove stavi sbagliando ✔️

*devi accettare che hai reagito male perché non avevi gli strumenti giusti ✔️

*devi accettare il fatto che non puoi cambiare il passato ✔️

                                  e che non puoi far cambiare il giudizio di te su cose che hai fatto perchè non dipende dalla tua volontà e dal tuo impegno di oggi, tu puoi                                     chiedere scusa  qualora  ne sentissi ancora il bisogno per te stesso o sorgesse l'occasione ma devono essere gli altri se hanno interesse                                    a  cambiare idea ma questo poco conta  quello che conta è che puoi cambiare le tue azioni ed il tuo giudizio su te 

*devi lavorare per creare un nuovo te che capisce quando è il momento di lasciare andare e farlo nel modo giusto e quando la vita ti metterà  di fronte ad                                             una  cosa simile (possibilmente non sentimentale 😉) e lo farai nella giusta misura sarai fiero di te

 

 

è giusto lavorare su se stessi perché è quello che possiamo/dobbiamo fare. ma il rapporto di coppia è una danza che si balla in due e di sicuro anche la tua ex avrà sbagliato in molte cose e avrà molte cose da farsi perdonare e da perdonarsi. questo resta a lei. per il resto lascia fottere quello che pensa lei di te! 

nella fase finale del vostro rapporto burrascoso durato un anno hai più volte sperimentato la perdita, quindi se ci pensi in realtà hai elaborato questa cosa più di quanto pensi..la curiosità resterà per sempre in noi come in loro e se il rispetto reciproco non si è perso del tutto, prima o poi per caso vi incrocerete e se te lo sentirai parlerete.

per il resto affrotiamo queste fottute montagne russe conseguenza dell'aver amato!

 

Mi hai scritto un commento bellissimo, grazie perché vedo che ti ci sei impegnata. 

La famiglia è giusto che consigli, diventa ingiusto quando si mette in mezzo. 

Il problema è che lei in tutto ciò è sempre stata trasparente. Non sono riuscito ad odiarla mai. Forse sarebbe stato più semplice. 

Il mio "essere abusivo" le ha tatuato in testa l'idea che non le permettessi di lasciarmi. Da una parte è vero, ma dall'altra se non con una pistola puntata alla testa nessuno costringe un altro a fare nulla. 

Quanto cazzo mi manca sta stronza. Beata lei se non le manco. 

Grazie ppp, ti auguro di trovare la serenità il prima possibile perché lo meriti. Sei molto empatica. 

  • Grazie! 1
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